ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 21 ottobre 2013

Senza santi in Paradiso (ma non tutti*)!

Ognissanti, quei frati nel mirino

Tra pochi giorni se ne andrà da Firenze padre Serafino Lanzetta f.i., parroco di S. Salvatore d’Ognissanti

Tra pochi giorni su disposizione del «commissario» a tempo indeterminato che governa la congregazione dei Francescani dell'Immacolata se ne andrà da Firenze padre Serafino Lanzetta f.i., parroco di S. Salvatore d’Ognissanti, dotto teologo, che i lettori del Corriere Fiorentino conoscono. Nelle «piazze» o «chiostri» on line della cattolicità italiana, più che sulla stampa, il commissariamento della congregazione è stato subito commentato; si vedano il sito del vaticanista Sandro Magister, www.chiesa.espressonline.it, 17 settembre 2013, e www.messainlatino.it.

Il circo pastorale

La Rivoluzione nella Chiesa Foto della settimana


Swiss Circo 01

Alcuni frutti del circo pastorale

L'acrobata si vede soprattutto in un body color carne con lustrini sta eseguendo il suo atto in cima a un tavolo. Il suo tavolo è direttamente di fronte a un altro tavolo con una tovaglia bianca, con un faretto viola riflettendo sulla sua sommità. Se si fa attenzione, si può distinguere una candela sul lato sinistro della seconda tabella, e alla sua destra un altro oggetto che assomiglia ad una croce. Questo tavolo è infatti un altare, e la contorsionista sta eseguendo il suo atto nel corso di una messa

Venghino signori venghino! Saldi per tutti!

«Perdono reciproco tra cattolici e luterani»

Incontro ecumenico in Toscana (Foto Sir)
INCONTRO ECUMENICO IN TOSCANA (FOTO SIR)

Il Papa alla Federazione luterana mondiale e alla Commissione luterano-cattolica per l’Unità: «Le difficoltà non mancano, ma non ci spaventiamo!»

«Cattolici e luterani possono chiedere perdono per il male arrecato gli uni agli altri e per le colpe commesse davanti a Dio». L'ha detto papa Francesco stamani nell'udienza alla delegazione della Federazione luterana mondiale e ai membri della Commissione luterano-cattolica per l’Unità.

Questo incontro tra il Pontefice e il vescovo Munib Younan, presidente della Federazione, e con il segretario Martin Junge, segue quello «molto cordiale e gradito» avvenuto in occasione della celebrazione di inizio del suo ministero petrino.

Al figliol prodigo piace il vitello grasso!*

Chi ha pagato la rimpatriata con Silvio? Ecco chi sono Mario Mauro e i suoi uomini

mario mauroSi scrive Mario Mauro, si legge Comunione e Liberazione.
Il destino dell’attuale ministro della Difesa, non può essere scisso da quello del movimento ecclesiale fondato da don Luigi Giussani. Se Roberto Formigoni può essere considerato il leader politico di Cl, Mauro è senz’altro il “cervello organizzativo”.
Un sodalizio, quello fra Roberto e Mario, durato oltre venti anni, buona parte dei quali trascorsiall’insegna della fedeltà al berlusconismo.
Se don Giussani è stato il “padre spirituale”, il Cavaliere per Mauro è stato il “padre politico”.
La sua carriera si è sviluppata tutta nel Parlamento Europeo, prima in Forza Italia poi nel Popolo della Libertà con una sudditanza assoluta al verbo berlusconiano. Quando nel 2011 Letizia Moratti uscì con le ossa rotte dalla sfida con Giuliano Pisapia per la riconquista del Comune di Milano ed accusò quelli di Cl di non aver sostenuto a sufficienza la sua candidatura, Mauro, in vista del ballottaggio, mobilitò le truppe con toni da “crociata”.
ARCHIVIO IMAGOECONOMICAI giovani di Cl furono inviati fuori le chiese di Milano proprio nel giorno del Signore, sicuri così di beccare i fedeli alla messa, per sensibilizzare preti, suore, frati, bigotti e beghine sui gravi rischi per la città connessi all’elezione di un sindaco laicista, abortista, favorevole al riconoscimento delle coppie gay, alla legalizzazione delle droghe ecc.
Altro che il sacco di Roma, altro che i cosacchi russi pronti ad abbeverarsi con i cavalli in Piazza San Pietro!
Peccato che Pisapia avesse ricevuto nel frattempo la benedizione dell’allora arcivescovo di Milano DionigiTettamanzi e dei “pezzi grossi” della Curia milanese. Fu tutto inutile, l’esponente di Sel vinse anche con il voto dei cattolici. Un’operazione boomerang che tuttavia non sconsigliò Mauro dal portare avanti posizioni da “crociato del terzo millennio”.
Quando regnante Berlusconi, Pierferdinando Casini  aprì ad alleanze con il Pd, il nostro, che ricopriva l’incarico di capo delegazione del Popolo della Liberta all’interno del Partito Popolare Europeo, annunciò l’intenzione di proporre l’espulsione dell’Udc dal gruppo, rea di aver stabilito alleanze sul territorio col Pd, in nome dell’inconciliabilità fra l’appartenenza al Ppe e l’alleanza con forze di ispirazione socialista.
SICKI - ELEZIONI POLITICHE.: MARIO MONTI PRESENTA I CANDIDATI DELLA SUA LISTAQuando la Lega Nord ha provocato le dimissioni di Roberto Formigoni da Governatore della Lombardia, Mauro, insieme all’illustre defenestrato, lanciò in pompa magna la candidatura dell’ex sindaco Gabriele Albertini per sbarrare la strada a Roberto Maroni e dimostrare come Cl non fosse disponibile ad accettare schiaffi da nessuno; e se Formigoni alla fine ha deciso di mettere da parte i propositi bellici anti leghisti dietro la promessa di un seggio sicuro al Senato come capolista del Pdl,Mauro ha tenuto duro (incoraggiato forse dai sondaggi pre elettorali che davano per certa la Caporetto del berlusconismo) bussando alla porta di Mario Monti e ottenendo la garanzia di un seggio altrettanto sicuro nelle fila di Scelta Civica.
Non ha contato molto il fatto che anche Casini fosse candidato al Senato sotto lo stesso simbolo, quel Casini che pochi mesi prima voleva cacciare dal PPE per compiacere il Cavalier furente, che aveva miseramente fallito nel tentativo di ricondurre Pierferdì a se.  Il professore lo stimava e pure parecchio, e quando si è trattato di individuare la delegazione ministeriale per il governo delle larghe intese, ecco che per Mauro è spuntato un posto da Ministro della Difesa. Ma il primo amore non si scorda mai.
berlusconi e mauroE così, non appena Mauro ha fiutato la possibilità di tornare sotto lo stesso tetto con gli inseparabili compagni di fede ciellina, Formigoni e Lupi, in un nuovo soggetto politico tutt’altro che de-berlusconizzato non ci ha visto più. Se è vero che Alfano è l’interlocutore privilegiato, Mauro è consapevole del fatto che a muovere le fila è sempre il vecchio e caro Silvio da Arcore.
Ecco spiegato il pranzo con il Cavaliere al Circolo degli Ufficiali delle Forze Armate di via XX Settembre.
Mauro, come il figliol prodigo, ha chiesto perdono per le “sbandate montiane” manifestando il desiderio di tornare a casa e il Berlusca lo ha, cristianamente, perdonato.
Ci tolga soltanto una curiosità il Ministro della Difesa: chi ha pagato questa allegra rimpatriata? 


*Legge stabilità, 7 miliardi per le nuove navi da guerra della Marina militare

Il contributo ventennale servirà ad acquistare 12 pattugliatori. Da Fincantieri commentano: "Finanziamento importante per salvaguardare i nostri lavoratori". Il capo di stato maggiore De Giorgi ha alzato la posta chiedendo 12 miliardi. Intanto la portaerei Cavour, costata 1,5 miliardi, viene impiegata come 'fiera galleggiante' per missioni di promozione commerciale

Caccia F35: Mario Mauro "Sistemi di difesa avanzati servono per far la pace" (FOTO)


Caccia F35
Credo che siamo tutti quanti d'accordo nel riconoscere che il valore più importante che condividiamo nella nostra civile convivenza sia la pace. 
http://www.huffingtonpost.it/2013/05/23/caccia-f35-mario-mauro-sistemi-di-difesa-avanzati-servono-per-far-la-pace_n_3323752.html

Italia sempre più povera... ma Mario Mauro... vuole più soldi (per le armi)


A pochi giorni dalla presentazione del Rapporto sulla povertà dell'ISTAT che fotografa un'Italia nella quale 9 milioni e 563 mila cittadini vivono sotto la soglia della povertà (dei quali 5 milioni in povertà assoluta, fra cui 1 milione di bambini), il ministro della difesa Mario Mauro batte cassa e chiede più spese militari.
http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2013/07/italia-sempre-piu-povera-ma-mario-mauro.html

Piace alla gente che piace


Legionari di Cristo, la rinascita. E Ravasi piace molto al Papa

ravasi 500
di Antonino D'Anna
Aria di movimento Oltretevere: i Legionari di Cristo, la congregazione fondata da padre Marcial Maciel Degollado, e commissariata da Benedetto XVI stanno pian piano riprendendo quota. La nomina dello spagnolo Fernando Vérgez Alzaga a Segretario del Governatorato della Città del Vaticano. Alzaga, nato nel 1945 a Salamanca, è entrato nei Legionari nel 1965. Sacerdote dal 1969, nell'agosto del '72 sbarca in Vaticano e inizia a prestare servizio nella Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica.

Cosa ho visto ad Albano Laziale

Testimonianza su quanto avvenuto il 15 ottobre scorso
ai funerali del capitano Erich Priebke


Questa lettera è stata pubblicata sul sito EFFEDIEFFE

noi la riproduciamo col permesso dell'Editore




La fiamma condivisa

Proselitismo, evangelizzazione e “fiamma condivisa”. Scusate, ma non ci capisco più nulla 

ppfdsPapa Francesco, dopo la preghiera mariana dell’Angelus di domenica 20 ottobre 2013, è tornato brevemente sulla questione del “proselitismo” che aveva suscitato molte comprensibili perplessità dopo la famosa intervista rilasciata ad Eugenio Scalfari.   Il Pontefice ha infatti ricordato la Giornata Missionaria Mondiale ed ha proseguito affermando che la Chiesa deve diffondere la Fede nel mondo definendola come “la fiamma della Fede accesa da Gesù nel mondo”.  Subito dopo ha però aggiunto che il “metodo non può essere il proselitismo ma la fiamma condivisa che scalda l’anima”.

La Chiesa fuori da se stessa

Victor Manuel Fernández: «No ai sacerdoti principi»

Parla il teologo argentino vicino al papa. Spiega la 'nuova' Chiesa. E la rivoluzione auspicata da Bergoglio.

Una Chiesa rinnovata. Che esca fuori dai 'canoni tradizionali' e applichi il «criterio della 'gerarchia delle verità'». Lo ha già da tempo fatto intendere papa Francesco e lo confermano anche figure a lui vicine.
Come Victor Manuel Fernández, rettore della Pontificia Università Cattolica Argentina, una delle prime nomine di Jorge Mario Bergoglio, che lo ha designato arcivescovo.
LA CHIESA DEL FUTURO. Nel 2007 lo ha voluto alla conferenza dei vescovi latino-americani di Aparecida dove il teologo lo ha aiutato a redigere il documento finale con l’idea di Chiesa del futuro
«Il papa ci invita a riconoscere che, molte volte, i precetti della dottrina morale della Chiesa vengono proposti fuori dal contesto che dà loro significato», ha detto Fernández a Repubblica, secondo cui l’intenzione di Bergoglio è quella di portare la Chiesa fuori da se stessa così da raggiungere tutti.

Per i mala tempora.

Dal commento di don Dolindo Ruotolo a 1Maccabei  IX, 23-27.

Questo mutamento così improvviso e radicale della nazione, che prima era sembrata dominata dall'autorità e dalle armi di Giuda, è figura ed immagine di quei tristi periodi della Chiesa nei quali viene a mancare un capo santo ed energico che era riuscito a ridonare alla vita cristiana un predominio sulla vita rilassata dei popoli, gli empi saranno costretti a mordere il freno e a rintanarsi, perché l'ambiente non è loro propizio, ma, alla morte di chi promosse le sante riforme, tenteranno riguadagnare le loro posizioni, e prepareranno l'ambiente del mondo al regno dell'anticristo.

domenica 20 ottobre 2013

Fidei lumen extinctus

Lettera enciclica PASCENDI DOMINICI GREGIS del Sommo Pontefice Pio X – sugli errori del Modernismo
Le parole di Verità non hanno scadenza, non sono mai nè troppo vecchie nè troppo in anticipo. Proponiamo alla lettura attenta la lettera enciclica Pascendi Dominici Gregis, con la quale San Pio X mise in guardia la Chiesa dai terribili errori del Modernismo. Leggiamo e meditiamo queste parole, quanto mai necessarie in questi tempi in cui la Chiesa sbanda in uno strano cammino di inseguimento del mondo e di “dialogo” che pare sia teso non alla conversione ma una comoda rappacificazione col mondo. Il modernismo non fu e non è una delle tante dottrine politiche. E’ il seme malato da cui nacquero le peggiori devianze tese a distruggere la Fede, la ragione, la salvezza delle anime. Potete scaricare il testo anche in formato pdf, cliccando qui

                          LETTERA ENCICLICA PASCENDI DOMINICI GREGIS
                                                  DEL SOMMO PONTEFICE
                                                                PIO X
                                    AI VENERABILI FRATELLI PATRIARCHI
                                        PRIMATI ARCIVESCOVI, VESCOVI
                                               E AGLI ALTRI ORDINARI
                                       AVENTI CON L’APOSTOLICA SEDE
                                                PACE E COMUNIONE.

                                            Sugli errori del Modernismo
                                             VENERABILI FRATELLI
                                  SALUTE E APOSTOLICA BENEDIZIONE

Liturgia come capitolo di metafisica speciale


Quando diciamo che i ruoli della liturgia equivalgono a tipi, non intendiamo dire che questi tipi siano semplicemente delle generalizzazioni degli individui (cf. la scuola empirista). Se così fosse, avrebbero ragione i moderni liturgisti ad accusare il rito tradizionale di essere frustrante per l’autonomia individuale.

I nuovi eretici

Parole inflessibili contro idee tradizionali, dalle parti dell’anatema
Curiosa coincidenza. Questo giornale ha pubblicato, tra molti altri articoli problematici, di studio, di curiosità e di sostegno alla nuova chiesa o antica di Francesco, una serie di articoli critici. Gli ultimi, ma non in ordine di importanza, erano firmati da uno scrittore cattolico e da uno studioso e canonista, Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro. Non hanno la tonsura, in questo senso sono laici. Si definiscono “paolotti” della bergamasca. Sono credenti devoti, hanno una loro idea della tradizione liturgica, teologica, e una loro impostazione di cultura religiosa ispirata agli aspetti più rigorosi e appunto canonici dell’apostolato cristiano. Curiosa coincidenza. Senza por tempo in mezzo, senza nominarli, il Papa ha attaccato come peccaminosa la rappresentazione delle loro opinioni nella sua predica focosa e cinquecentesca di Santa Marta dell’altro ieri, quella del mattino, quella in cui l’appello alla misericordia quotidiano si intreccia alla denuncia anch’essa quasi quotidiana dell’azione del diavolo.

“ Cristiani da pasticceria”.


Secondo i mass media qualche giorno fa Papa Francesco ha coniato l’ennesima espressione : “ Cristiani da pasticceria”.
Chi sono i Cristiani "da pasticceria" come dice il Papa Francesco?
Uno studente di teologia ha ammesso candidamente : “ Ho cercato tra i miei dizionari di teologia, la definizione di Cristiani da Pasticceria. Nemmeno consultando i miei libri di Patristica e quelli del Magistero, ma anche in quel caso le ricerche non hanno dato buoni risultati. Qualcuno può darmi una definizione chiara e papale?
Un Seminarista  salendo prematuramente  in cattedra gli ha risposto distribuendo, come fanno i suoi insegnanti, frustate a destra e a sinistra per non scontentare nessuno ...

E così fu !

La “profezia” di un vescovo : “ Il concilio di Milano : a Roma ne debbono prendere atto”. E così fu !



La copertina di “ Famiglia Cristiana “  in occasione della ricorrenza di un anno dalla morte del Cardinale Carlo Maria Martini è inquietante , scioccante e foriera di brutti presagi.
Il titolo dice : “ a un anno dalla scomparsa di avvera il suo sogno di una nuova chiesa”
IL CARDINALE CHE ANNUNCIO’ PAPA FRANCESCO
Parole incommentabili ! 
Però solo ora mi sovviene quanto un alto prelato ( di impronta innovatrice ) mi disse pochi giorni dopo i funerali del Cardinale Martini ( provo a citare a memoria ) : “ I funerali – che videro un’enorme partecipazione di Cardinali, Vescovi e Sacerdoti – sono stati un  concilio :  il concilio di Milano ! 
Questa E’ la chiesa : a Roma ne debbono prendere atto !

“Specialisti del Logos”

santamartaA Bergoglio non piacciono gli “specialisti del Logos”


Nella sua omelia mattutina del 17 ottobre, papa Francesco ha diretto parole sferzanti contro i “cristiani che perdono la fede e preferiscono le ideologie”.
Francesco non ha specificato a chi e a che cosa in concreto si riferisse. Ma l’indomani, nell’editoriale di prima pagina di “Avvenire”, la sua esegeta ed amica di lunga data Stefania Falasca ha stigmatizzato i cristiani ideologici presi di mira dal papa come coloro “che De Lubac chiamerebbe ’specialisti del Logos’”.
Definizione pericolosa. Ha avuto infatti buon gioco Giuliano Ferrara, su “Il Foglio” di sabato 19 ottobre, a domandare: “Ma uno specialista universalmente riconosciuto del Logos non abita forse, orante, le emerite stanze del Vaticano?”.

Mistero o casualità?

Suor Faustina Kowalska e la Devozione alla Divina Misericordia - Suor Feliksa Kozolowksa ed i messaggi della Grande Misericordia. Mistero o casualità?

suor-faustina-kowalska
Suor Faustina Kowalska e suor Feliksa Kozolowksa, ambedue polacche, ambedue vissute nello stesso periodo storico. Se sappiamo molto sulla prima sappiamo poco o nulla sulla seconda del quale invero dovremmo sapere molto di più, poichè ai suoi tempi suor Feliksa Kozolowska ebbe notevole notorietà in Polonia.
Alla fine del secolo 19°, in Polonia si diffuse con ampio respiro il mariavitismo, una confessione religiosa cattolica fondata dalla "mistica" Suor Feliksa Magdalena Kozlowska, colei che ebbe da "gesù" la prima visione di una serie di importanti rivelazioni che perdurarono fino al 1918 e che vennero raccolte sotto il nome di "Opera di Grande Misericordia".

sabato 19 ottobre 2013

Due Vescovi esemplari (del passato)


carlo-borromeo-matteo-giberti


 In questi tempi di grandi turbamenti nella vita della Chiesa, che propongono gravi domande sulla conservazione della sua dottrina e sul suo governo, mi sembra utile ricordare brevemente le figure di due grandi Vescovi che col loro esempio illuminarono non solo la loro epoca ma fissarono un esempio per la Chiesa di tutti i tempi.
Uno, meno noto ma non meno grande, fu Matteo Giberti (1495 – 1543), Vescovo di Verona; l’altro, notissimo, fu il santo Carlo Borromeo (1538 – 1584), Vescovo di Milano.
Giberti, già datario papale[1], appena nominato vescovo di Verona non esitò a rinunciare a tutti gli onori e ai benefici che la carica e la posizione nella Curia romana gli conferivano, per recarsi nella sua nuova diocesi, dalla quale non si allontanò più.

Smemores

Israele: a proposito di memoria e di “giustizia”
Il feretro del cattivissimo Priebke è stato preso a calci e a pugni.«Bellissima e giusta reazione da parte degli Italiani, che dimostra come non si può e non si deve dimenticare», ha commentato un solerte Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio.Ci sarebbe da vergognarsi per un tale atteggiamento, per chi non nutre vergogna, neppure di fronte a una bara, fosse anche quella di Priebke. E ci sarebbe da provare pietà per la stessa Chiesa che, sprovvista di misericordia, non ha concesso i funerali. Chissà dov’è finito, quell’antipapa del Papa, ora che avrebbe l’occasione di abbracciare francescanamente un grande peccatore?

Alcune riflessioni sulla consacrazione della Russia

di GF


Recentemente Putin ha fatto un discorso (1) che è da anni che non si sentiva in Occidente, neppure dal Soglio Petrino. Questo discorso insieme alla situazione complessiva della Russia, mostra un miglioramento a livello morale, un vero e proprio processo di conversione. Questo accende la speranza per tutti noi cattolici circa l’adempimento di ciò che ha detto la Madonna a Fatima.
Questa nuova situazione della Russia e il pontificato di Papa Francesco, mettono in luce alcuni punti del Messaggio di Fatima che non possiamo ignorare:

I teologi papisti scomunicano..

 atei devoti e tradizionalisti

La difesa dopo le critiche a Francesco: "Non è un  rivoluzionario, parla solo un linguaggio nuovo"


«Pensa così di salvare la Chiesa come libera associazione di moltitudini credenti, che non interferisce con l'uomo contemporaneo e ne rispetta le scelte di coscienza. Molti cari auguri».

Il con(s)iglio bianco?

Chi consiglia il Papa?

Chi consiglia il Papa?
CHI CONSIGLIA IL PAPA?


Ecco una “mappa” di quelli che parlano (ascoltati) con Francesco: cardinali, vescovi, preti. Ma anche una donna : Francesca Immacolata Chaoqui

Una delle domande che dietro le Mura del Vaticano (e anche un po’ fuori…) ci si pone con maggiore frequenza, quando si parla del nuovo Papa, è: chi sente con regolarità e frequenza? Chi lo consiglia? Chi ha, come si dice “il suo orecchio”? Di sicuro c’è mons. Fabiàn Pedacchio Leaniz, il prelato che lavora alla Congregazione dei vescovi, e che ha assunto, in maniera non ufficiale, ma estremamente efficace e reale, il ruolo di segretario privato del Pontefice: un po’ quello che era Stanislao Dziwisz per Giovanni Paolo II, per intenderci, mutatis mutandis, ovviamente.

Tradi non mento.

SENZA IRONIA: RADIO SPADA È ANTI-TRADIZIONALISTA. ECCO PERCHÉ.
BREVE COMMENTO SULL'APPROCCIO ETERODOSSO ALLA TRADIZIONE
di Andrea Giacobazzi

Spesso per semplicità ci capita di ricorrere all'impiego dell'inflazionatissimo termine "tradizionalismo": anche noi - per farci capire - dobbiamo usarlo. Ora è probabilmente il momento di chiarire perché non siamo "tradizionalisti" nel senso proprio del termine.

Meglio tardi che mai..

  abbiamo di fronte a noi un autentico Modernista!
Resoconto della
della conferenza e dell’omelia di Mons. Fellay 
Superiore Generale della Fraternità Sacerdotale San Pio X 
tenute rispettivamente il 12 e il 13 ottobre 2013
a Kansas City, USA 
di John Vennari

Nota di John Vennari: Io ero presente a Kansas City sia il sabato alla conferenza di Mons. Fellay, sia la Domenica al sermone. Questo resoconto è ripreso direttamente dai miei appunti e dalla registrazione audio integrale degli interventi. Nel prossimo numero di novembre di Catholic Family News  ci saranno altre notizie su questo argomento. 

Conferenza di sabato 12 ottobre 2013

Mons. Bernard Fellay ci ha avvisati il 12 ottobre, “La situazione della Chiesa è un vero disastro, e il Papa attuale la sta rendendo 10.000 volte peggiore”.

Colate le braghe?

Mi permetto, non so con quale autorità, di rispondere

Mi permetto, non so con quale autorità, di rispondere a Francesco Colafemmina. L’autorità, forse, mi viene dal fatto che ho iniziato a seguirlo e ho trovato nei suoi post e nella sua vena polemica e critica una sana e necessaria ancora cui aggrapparmi nei momenti di sbando che la Chiesa vive oggi. Da oggi so che potrò contare meno su di lui. Scelta legittima, ci mancherebbe. Ma dispiace che, decidendo in questo senso, decida anche di lanciare più o meno velati attacchi a chi, fino a ieri, condivideva la stessa battaglia e gli stessi mezzi. In una guerra non ci sono solo le prime linee e quindi è legittimo e necessario che ci siano anche altri modi per stare in guerra. La battaglia è sempre la stessa, ma non capisco l’utilità di rimproverare chi rimane sul fronte. Anche perché la critica e il rimprovero, somigliano tanto – troppo – agli slogan propinatici addosso da chi quella battaglia non l’ha condivisa, non la condivide e, probabilmente, non ha nemmeno intenzione di farlo.

Pejores manebunt (Fanzaga docet)

Crolla il numero dei preti in Europa

Molti Paesi un tempo roccaforti del cattolicesimo si stanno ormai scristianizzando rapidamente. C'è da piangere al pensiero che queste terre sono state conquistate alla fede grazie al sangue di innumerevoli martiri e adesso le stiamo perdendo; purtroppo non sarà facile ricondurle a Cristo, forse ci vorranno secoli.

Pensiamo ad esempio alla diocesi francese di Evreux (Francia). Osserviamo i numeri: nel 1950 i preti diocesani erano 312, oggi il loro numero è precipitato a 83 dei quali solo 68 sono in attività! La percentuale dei cattolici era al 96% della popolazione residente, ora è crollata all'incirca al 70% (molti ormai non battezzano più i bambini). Ma il dato che sconvolge di più è quello del numero delle parrocchie che nel 1950 erano 582 e oggi sono scese a 31 con un saldo negativo di 551. La causa di ciò sta nel tracollo del numero dei preti, perché le poche decine di parroci ancora in attività non erano sufficienti a gestire le centinaia di parrocchie del passato.

venerdì 18 ottobre 2013

L'ama, non l'ama: sfogliando la margherita..


Papa Francesco ama davvero la Teologia della liberazione?


Papa Francesco ama davvero la Teologia della liberazione?

Le aperture del Vaticano alla Teologia della Liberazione, con tanto di paginate sull’Osservatore Romano a celebrare la traduzione in italiano di un libro a quattro mani scritto da Gustavo Gutierrez e Gerhard Ludwig Muller, non sono state accolte con benevolenza da tutti.
Se il politicamente corretto impone di segnalare come in realtà da Roma non vi fu mai una condanna totale al filone teologico sviluppatosi in America latina negli anni del post-Concilio, oltreoceano si alzano le voci controcorrente. E’ il caso dell’arcivescovo di Lima, il cardinale Juan Luis Cipriani Thorne, che torna sull’argomento per bacchettare il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede.

Paperinik

E’ iniziato il martirio nero

Dopo gli FFI caduti in miseria, è la volta di tante piccole e più inoffensive teste che vanno capitombolando di qua o di là. Il tutto mentre Scalfari si giuggiola.
A un gruppo di amici presi di mira dalle ridicole e insignificanti – ma predominanti – lobby degli sciattolici para-curiali, ho dato (e pubblico) questo suggerimento.
Resistete fino all’espulsione, sarà il vostro martirio. Dopo il martirio rosso fino al sangue, e quello bianco del sacrificio quotidiano, si prospetta un nuovo martirio di colore nero: quello causato dai preti (che pur di nero non si vestono più). Fate anche voi come Lanzetta e Siano. Lanzetta dato in pasto ai Wir Sind Kirche, e Siano mandato laddove un tribale prezzolato qualsiasi potrà svolgere impunito il compito che la Massoneria italiana era più impacciata nel portare a termine.
Il caso Lanzetta e Siano, per intenderci è QUESTO QUI.
Che è come dire – uso un esempio chiaro a sinistra –  che prendevamo Martini e gli dicevamo di lasciar stare il Biblicum e la Lectio, e di andare invece a vendere i Paperinik negli ospizi di Avellino.

Pubblicato il 18 ottobre 2013

il compagno Livio Stalin Fanzaga colpisce ancora

il compagno Livio Stalin Fanzaga colpisce ancora

Ven Ott 18, 2013 16:29
Nel commento alla stampa del 17 ottobre 2013, il compagno Livio Stalin Fanzaga dice che il sacerdote che ha celebrato il funale di Priebke:
"non era un sacerdote cattolico, ma un lefebvriano, quindi non era il rappresentante della Chiesa cattolica"...

Messaggi evangelici, credibili e direzione spirituale esemplare a Medjugorje?

Messaggi evangelici e direzione spirituale esemplare a Medjugorje       Anche se i principali media fanno credere- dal 1986/87 in avanti- che le “apparizioni” di Medjugorje siano vere e confermate, in attesa di un definitivo pronunciamento della Santa Sede (dichiarazione che comunque dovrà oggettivamente sconfessare i precedenti “verdetti”) credo sia dovere del cronista cattolico combattere senza sosta contro le alterazioni della verità, quindi ricordare- documentando con correttezza e criterio- che sembra esserci un noto “non constat de supernaturalitate” [1] che bolla attualmente e dal 1982 le vicende legate alla Gospa ed ai presunti “veggenti”.

Lo spegno

CONSACRAZIONE DELLA RUSSIA AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA: «PEGNO» dell’AUTORITÀ DIVINA del PAPA CATTOLICO ?

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Tutto nella Chiesa esiste per realizzare i disegni salvifici di Dio. E questa missione è affidata in primis al Papa cattolico.
Non si può negare che un piano divino per il nostro tempo è espresso nel contesto delle apparizioni di Fatima.
Tuttavia, questo piano non è stato seguito adeguatamente dai Papi fino a Pio XII.
Sarebbe quindi utile tornare a questa storia: da Papa Pio XI, il papa predetto da Maria per la Consacrazione della Russia al Suo Cuore Immacolato, fino a Papa Pio XII, il Papa di Fatima.

Le vergini senz'olio chiedono?

Tutti gli attriti fra Papa Francesco e i tradizionalisti
Tutti gli attriti fra Papa Francesco e i tradizionalisti

Un minuto dopo l’uscita di Jorge Mario Bergoglio diventato Francesco sulla loggia delle Benedizioni, la sera del 13 marzo scorso, era chiaro che il dialogo con la Fraternità San Pio X, i lefebvriani, sarebbe morto.

Come si esce di strada

Caso Priebke, se è la piazza a guidare la Chiesa

Erich Priebke
Non c’è alcuna giustificazione per quello che è accaduto e sta accadendo riguardo ai funerali e alla sepoltura dell’ex capitano nazista Erich Priebke, morto venerdì scorso a Roma all’età di 100 anni. Per quanto grande sia stato il male fatto in vita, non c’è nulla che giustifichi la barbarie a cui stiamo assistendo. Le immagini dell’assalto al carro funebre sono allucinanti, non s’era mai visto niente del genere. Ma anche peggiore è stata la mancanza di una condanna netta, chiara da parte delle autorità e delle istituzioni per quanto avvenuto. No, anzi: insulti e pressioni sul prefetto di Roma, che aveva dato il via libera per il trasporto della salma ad Albano, reo di aver affermato – peraltro a norma di legge – che tutti i morti sono uguali. E’ lo spirito di Piazzale Loreto che ritorna. 

Invito allla cecità:non vedere,non parlare,non sentire!

Come criticare il Papa senza essere eretici

Il Papa, qualsiasi Papa non solo l’attuale, deve essere sempre ascoltato senza batter ciglio oppure può essere criticato?Proviamo a verificare cosa dice sul punto la chiesa. La congregazione per la Dottrina della fede nel 1998 elaborò una “Nota dottrinale illustrativa della formula conclusiva della Professio fidei”, a firma dell’allora cardinale Joseph Ratzinger, che delimitava i campi e le modalità attraverso cui l’infallibilità petrina si esprime. Solo in alcuni ambiti e unicamente nell’osservanza di precise condizioni è impegnata l’infallibilità del Sommo Pontefice e dunque i relativi asserti sono assolutamente vincolanti per tutti i cattolici e non criticabili perché in tali assunti non ci può essere nascosto nessun errore dottrinale. Va da sé che al di fuori di queste materie e condizioni il Papa non è infallibile e dunque può sbagliare. Ad esempio ciò che dice un Papa in un’intervista non impegna la sua infallibilità. Ciò naturalmente non significa che tutto quello che ha detto sia opinabile.

giovedì 17 ottobre 2013

I normalisti si riconoscono allo specchio..?

Chi sono, e quanto si lamentano, i due cattolici che contestano Papa Francesco
Chi sono, e quanto si lamentano, i due cattolici che contestano Papa Francesco

“Questo Papa non ci piace”. Potrebbe tranquillamente essere un’espressione attribuibile a monsignor Fellay, il superiore della Fraternità San Pio X, che ancora in questi giorni, nel corso di una conferenza negli Stati Uniti, ha definito Papa Francesco come “un vero e proprio modernista”.