ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 4 febbraio 2014

Le ipotenuse ed un vertice collegiale?

Diario Vaticano / La nuova CEI ha un presidente: Bergoglio

I vescovi italiani lasciano al papa la scelta dei loro vertici. E Francesco ha già fatto tutto da solo, nel nominare il nuovo segretario. Primo passo di un cambiamento generale di linea

di ***
CITTÀ DEL VATICANO, 4 febbraio 2014 – Il presidente e il segretario generale della conferenza episcopale italiana continuino ad essere nominati dal papa. È questo che vogliono gli stessi vescovi d'Italia, dopo che lo scorso maggio papa Francesco aveva chiesto loro, in nome di una maggiore collegialità, di rivedere lo statuto della CEI e di ripensare le modalità di nomina del presidente e del segretario.

Su questo punto si è svolta nei mesi scorsi un'ampia consultazione dell’episcopato italiano. E i risultati sono stati resi pubblici al termine della sessione invernale del consiglio permanente, il parlamentino della CEI, composto da una trentina di membri, che si è tenuto a fine gennaio a Roma.

Gerarchie divise

La mobilitazione francese sui princìpi non negoziabili imbarazza i vescovi. In pubblico

La linea ufficiale dell’episcopato francese è quella ribadita anche lo scorso novembre all’assemblea plenaria di Lourdes: opposizione netta alla legge Taubira che legalizza le unioni tra persone dello stesso sesso. Il matrimonio è solo tra un uomo e una donna e la chiesa ha il dovere di difendere questa istituzione. Il che non significa, però, che la strategia per riaffermare questo principio debba essere uguale per tutti. Su come esprimere dissenso nei confronti delle politiche governative sulla famiglia, insomma, si può discutere. D’altronde, “consenso non significa unanimità”, spiegava qualche vescovo in queste settimane di manifestazioni per la famiglia e la vita. Per rendersene conto, bastava registrare chi, tra i vescovi francesi era presente alla Manif pour Tous di domenica scorsa a Lione e chi, invece, ha preferito rimanere chiuso nel proprio palazzo a guardare la manifestazione trasmessa sugli schermi televisivi.

Bassi prelati & fede equosolidale

Quando si vuole presentare una fede alla moda
Rodriguez Maradiaga, Andreas Moehrle, Vincenzo Paglia, Domenico Mogavero. Nomi di alti prelati che su comunione ai divorziati risposati – i primi due – e coppie di fatto – i secondi - qualche nota fuori dal coro del cattolicamente corretto l’hanno cantata. Da ultimo in una nuova intervista, ma questa volta al Frankfurter Allgemeine Zeitung, il cardinale honduregno Maradiaga, responsabile di quell’equipe di otto cardinali voluti dal Papa per riformare la curia, è tornato sul tema della famiglia e ha detto che occorre “attribuire patenti” anche ad altre relazioni interpersonali (leggi coppie di fatto).

Eredità di don Bosco?

All’asta la casa dei Salesiani: l’ultima sconfitta del cardinal Bertone



ROMA - All’asta la casa dei Salesiani: l’ultima sconfitta del cardinal Bertone. Alla fine la casa dei Salesiani, la grande casa generalizia di Via della Pisana a Roma è finita all’asta: nonostante le dichiarazioni rese ai magistrati dal cardinal Bertone (“sono stato truffato”), nonostante la scoperta di una presunta mazzetta a testimonianza del raggiro, il credito vantato dal mediatore siriano Carlo Moisè Silvera, deve essere pagato.

“Appaltopoli vaticana“

Papa Francesco, in dieci mesi assegnati sei appalti per le riforme del Vaticano

"Appaltopoli vaticana". Pwc, Deloitte, McKinsey, KPMG, Ernst & Young, Promontory gli incaricati. I primi dieci mesi di pontificato rischiano di essere archiviati come l'anno degli appalti e delle commissioni. Che una riforma seria e radicale della Curia romana fosse il primo punto nell'agenda del nuovo Papa, chiunque egli sarebbe stato, era emerso con grande chiarezza e determinazione dalla dieci congregazioni generali che hanno preceduto il conclave

Papa Francesco, in dieci mesi assegnati sei appalti per le riforme del Vaticano

Francescani diversamente abili

Padre Volpi costretto (dall’avvocato) a ritrattare le accuse generiche e diffamatorie ai familiari di padre Manelli

Telefonata di Azaria a Papa Francesco..

Stamane all'ufficio di Lodi pare che Francesco I, abbia ricevuto in anteprima una telefonata spirituale.... ma che non abbia risposto...!
Al centralino di Santa Marta pare non risulti!..


CANTICO Dn 3, 26. 27. 29. 34-41   Preghiera di Azaria nella fornace
Pentitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati (At 3, 19).

lunedì 3 febbraio 2014

Provaci ancora Gospa!

Medjugorje e le apparizioni argentine


Un'immagine di Medjugorje
UN'IMMAGINE DI MEDJUGORJE

Che cosa deciderà il Papa dopo le conclusioni della commissione guidata da Ruini? I casi di San Nicolas e Salta, in Argentina

I risultati del lavoro della commissione internazionale su Medjugorje presieduta dal cardinale Camillo Ruini sono stati consegnati a  mano dal porporato italiano a Papa Francesco. Il dossier - top secret - è ora depositato presso la Congregazione per la dottrina della fede, dove già si trova altro materiale sul fenomeno iniziato oltre trent'anni fa nel paesino dell'Erzegovina divenuto meta di pellegrinaggio per milioni di persone.

Uààaà che Gospa da ridere! *

Apparizione mensile in casa di Mirjana, dato il maltempo...
21:54Apparizione a Mirjana del 2 febbraio 2014temponuovo.net

ORDINI SENZA REGOLA

DOPO LO SCANDALO DEI CAMILLIANI ,  S’AVVICINA IL DEFAULT DEI SALESIANI: BUCO DA 130 MILIONI, ALL’ASTA LA CASA GENERALIZIA

I Salesiani, dopo un compromesso fallito e valutazioni controverse, dovevano agli eredi del Marchese Gerini 99 milioni - Visto che la Congregazione non ha pagato, sono stati pignorati i beni dell’Ordine per 130 milioni - Ora quel credito viene preteso tramite vendita all’asta della Casa Generalizia dei Salesiani…

Miseris cor dare

Juta dei femminielli: in pellegrinaggio da Mamma Schiavona in ricordo della liberazione di due omosessuali (FOTO,VIDEO)

Quella alla Madonna di Montevergine è una delle devozioni più sentite tra le genti campane. E il 2 febbraio, giorno della Candelora e della prima delle quattro grandi festività mariane – secondo una classificazione che risale al VII secolo – si apre il pellegrinaggio tradizionale al santuario sul Partenio. In questa occasione cade anche la cosiddetta “juta dei femminielli”: una realtà collettiva propria del milieu partenopeo e delle zone limitrofe, possono definirsi uomini "che vivono e sentono come donne".

Le tre grandi religioni monoteiste ...


Per papolatri

Siamo nel XXVII canto dell’Inferno di Dante, dove il Poeta pone i consiglieri fraudolenti. Leggiamo una breve parte molto interessante. Chi parla è Guido da Montefeltro che riferisce quanto accadutogli con il Papa Bonifacio VIII.

E’ poi ridisse: "Tuo cuor non sospetti;
finor t’assolvo, e tu m’insegna fare
sì come Penestrino in terra getti.                                  102

Lo ciel poss’io serrare e diserrare,
come tu sai; però son due le chiavi
che ’l mio antecessor non ebbe care".                        105

Allor mi pinser li argomenti gravi
là ’ve ’l tacer mi fu avviso ’l peggio,
e dissi: "Padre, da che tu mi lavi                                   108

di quel peccato ov’io mo cader deggio,
lunga promessa con l’attender corto
ti farà triunfar ne l’alto seggio".                                       111

Francesco venne poi com’io fu’ morto,
per me; ma un d’i neri cherubini
li disse: "Non portar: non mi far torto.                           114

Venir se ne dee giù tra ’ miei meschini
perché diede ’l consiglio frodolente,
dal quale in qua stato li sono a’ crini;                           117

ch’assolver non si può chi non si pente,
né pentere e volere insieme puossi
per la contradizion che nol consente".                         120

Questa una parafrasi: “Egli [Bonifacio VIII] poi disse: "Non aver timore; t’assolvo fin d’ora, e tu indicami il modo di abbattere Palestrina. E’ in mio potere chiudere e aprire. come tu ben sai, il regno dei cieli; perciò due sono le chiavi che il mio predecessore (Celestino V, che rinunciò al trono pontificio) rifiutò ". Allora i fondati argomenti mi spinsero là dove il silenzio mi parve la risoluzione peggiore, per cui dissi: "Padre, giacché tu mi assolvi da quella colpa in cui ora devo cadere, promettere molto e mantenere poco ti faranno trionfare (sui tuoi nemici) nell’eccelso tuo trono". Giunse poi San Francesco, non appena fui spirato, per prendere la mia anima; ma uno dei diavoli gli disse: "Non portarla via con te: non farmi torto. Egli deve venire nell’inferno tra i miei sudditi perché ha dato il consiglio ingannatore, dopo il quale sono stato sempre pronto ad afferrarlo per i capelli; non si può infatti assolvere chi non si pente. né è possibile pentirsi e peccare al tempo stesso perché è cosa contraddittoria" [fonte]

Non solo ospedale, ma anche spogliatoio?

Papa Francesco con coppa e maglietta del San Lorenzo

Diego Armando Maradona si inventò la mano de Dios. Papa Francisco è la voz de Dios e dunque parla di football quando e appena può. Riceve capi di Stato e rappresentanti di governo, sbriga la pratica in minuti cinque, poi quando è l'ora del football allora torna nella sua terra di origine, alla passione antica e rinnovata nel Paese che non onora il padre e la madre ma il pallone sempre, a qualunque ora del giorno.

L’apostasia si vede chiaramente.

IL NUOVO PONTIFICATO: MESSE A PUNTO E CONCRETIZZAZIONI DEI DISCORSI. Riceviamo e rispondiamo

<<Gli uomini di Chiesa non sono la Chiesa>>. (Santa Giovanna d’Arco)

Quale continuità non soltanto con la disprezzata Scolastica, ma anche con la lodata Patristica? «In molte cose concordano con me; in alcune con me non concordano; ma per quelle poche cose in cui con me non convengono [in materia di dottrina della fede, ndr] a nulla serve loro essere con me d’accordo in molte» (S. Agostino). «Un giorno che l’eretico Marcione gli domandò se lo conosceva, il Santo Vescovo rispose: “ch’egli lo conosceva per il figlio primogenito di Satana”». (Dalle Note del Messalino su S. Policarpo, discepolo dell’Apostolo prediletto del Signore)

domenica 2 febbraio 2014

Possiamo affermare che è qualcosa di peggio?

L’ITALIA, LA PALUDE E LA CEI


L’Italia non è un paese allo sbando o una <palude fangosa>. Ha i suoi problemi, è vero – e tra questi la mancanza di lavoro ( soprattutto per i giovani ) e il mancato sostegno alle famiglie sono i dati più drammatici – ma ha anche in sé le forze per risalire la corrente” ha affermato “lanciando un messaggio di speranza” il cardinal  Angelo Bagnasco all’apertura del Consiglio permanente della CEI. (Avvenire – 27 gennaio 2014 ).
   
Questo passo, tratto da un lungo articolo, ci è parso da citare a taglio proprio oggi che osserviamo, sugli schermi tv e della rete, le immagini delle immani alluvioni sotto cui gran parte dell’Italia tròvasi sommersa.
Abbiamo pensato di riportarlo perché la nostra cara Italia è diventata, infatti, una vera e propria palude in termini geofisici e meteorologici.  Non si dà inverno che non si verifichino, da qualche decennio in qua, disastri e cataclismi: frane, alluvioni, crolli, con la conseguenza di uno stato quasi perenne di caos e di sofferenze. Le cronache di questi giorni sono bollettini di guerra.

Viva papa Bergoglio,



il tenero, il paziente, il settatore, l’ingiusto
Erano le 12,30 questa mattina (1.2.14), nell’aula Paolo VI, quando papa Bergoglio ha parlato ai neocatecumenali, raccolti numerosissimi per l’udienza.
Uno spettacolo stupendo? Un discorso assurdo!

La nuova Chiesa e il nuovo O.R.

Riecco il solito vizietto neocatecumenale: mistificare e addirittura addomesticare le parole del Papa di ieri (1° febbraio 2014), alterandole in funzione delle comodità del Cammino Neocatecumenale.
Stavolta a darcene un esempio è il «Caporedattore e Cofondatore di Romagiornale.it»: un sito web che si qualifica così:
Romagiornale significa verità e libertà d’informazione... Romagiornale combatte per manifestare ed eliminare corruzione e falsità, ma difende la dignità di ogni singola persona rispettandone la privacy.
Ebbene, cosa bisogna pensare del fatto che il suo Caporedattore e Cofondatore pubblica una sua versione "aggiustata" dell'intervento del Papa di ieri?

L'indizione del Concilio Vaticano III

A lui chi l'ha data?..(la patente ovvio..)

La patente

Il card. Maradiaga e le nuove famiglie che non piacciono a Müller

E’ un’ovvietà dire che il modello cristiano di famiglia non è più quello determinante,spiega in una nuova intervista (stavolta alla Frankfurter Allgemeine Zeitung) il cardinale honduregno Oscar Rodríguez Maradiaga, capo degli otto porporati chiamati dal Papa a rifondare la curia romana. E’ bene che tutti, nella chiesa, si rendano conto al più presto che è venuto il tempo di “attribuire patenti” anche ad altri modelli di famiglia, ha detto il porporato.

Tutti gli uccelli di Francesco

San Francesco predicava agli uccelli, la cosa è nota. Ma cosa predicava? Andiamo alle fonti:
San Francesco si recava un giorno, con alcuni frati, a Bevagna, cittadina dell’Umbria. Lungo la strada, alzando gli occhi, vide che su alcuni alberi era una grande quantità d’uccelli. Aspettatemi qui, disse ai compagni, io andrò a predicare a questi nostri fratelli. Ed entrato nel campo incominciò a predicare agli uccellini che, scesi dagli alberi, si erano raccolti attorno a lui. E finché S. Francesco parlò, essi stettero sempre fermi, senza fare il minimo movimento.
Fratelli miei, disse loro il Santo, voi dovete molta riconoscenza a Dio creatore, perché vi ha dato il grande dono di volare nell’aria. Voi non seminate, non mietete, eppure Dio vi nutre e vi da fiumi e fontane per bere. Voi non sapete filare e tessere, eppure Dio veste Voi e i vostri figliuoli col più morbido e grazioso dei vestitini di penne e piume. Mentre S. Francesco parlava, tutti gli uccellini aprivano i loro becchi, stendevano i colli, aprivano le ali, chinavano reverentemente le testoline sino a terra e dimostravano insomma, con i loro atti di ascoltare, d’intendere e d’approvare le parole del Santo.

Mi chiedo se non sia il caso di riprendere la lettura anche oggi, dato che abbiamo un Papa di nome Francesco, e una serie di episodi ameni in tema di ornitologia, peraltro tutti concentrati in pochi giorni. O quasi. Però non garantisco nessuna interpretazione efficace, in quanto nei miei corsi giovanili di esoterismo saltai proprio le lezioni di perfezionamento come augure e aruspice.

Rivolto al Signore


Un parroco della diocesi di Modena toglie l'altare al popolo.

Le reazioni della rivista Diocesana a questa iniziativa.

Il Parroco di S. Michele Arcangelo di Montale Rangone (Provincia e Arcidiocesi di Modena) ha restaurato ottimamente la sua chiesa settecentesca  e ha effettutato una "rivoluzione" coraggiosa e degna di lode, che testimonia la sua serietà e convinzione religiosa! Ha eliminato l’altarino posticcio “coram populo".

Svangelo



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Dal Vangelo secondo Cristo, al vangelo “secondo” tutti: progressisti,nani e ballerine

Ma questi sono diventati tutti pazzi nel libero diabetico blaterare a ruota libera come tante alici nel paese delle lavastoviglie.
23Mentre guidavo, ascoltavo per incidente la RadioMaria dei poveri, RadioMater. Che essendo roba pugliese, una emittente locale salentina, in un profluvio di buon-sentimentalismi levantini ha a professare più che il vangelo secondo Cristo il vangelo “secondo” qualche altro, chiunque altro, purché politicamente corretto.

sabato 1 febbraio 2014

Da chi viene lo scandalo?

Il Papa chiude la settimana per l’unità dei cristiani 

Unita-cristianiSi è conclusa, nella festa della Conversione di San Paolo, la Settimana per l’unità dei cristiani ed il Papa nel suo discorso conclusivo ha ribadito dei concetti che purtroppo lasciano molto perplessi quando li si paragona all’insegnamento costante del magistero della Chiesa. Affermare che «Le divisioni tra cristiani sono uno scandalo (…) Le nostre divisioni feriscono il suo corpo (della Chiesa ndr), feriscono la testimonianza che siamo chiamati a rendergli nel mondo», lascia credere che la Chiesa cattolica è responsabile di questo stato di cose come le comunità che da essa si sono separate.

Perché non ci sarà alcuna rivoluzione nella Cei

Perché non ci sarà alcuna rivoluzione nella Cei
I vescovi italiani non cambiano. Nonostante l’occasione che aveva dato loro Papa Francesco, hanno deciso che la riforma dello Statuto sarà molto meno rivoluzionaria di quanto ci si potesse attendere. Riuniti a Roma per il Consiglio permanente, i membri della Cei hanno infatti scelto di non aprire all’elezione diretta dei propri vertici. A spiegare il tutto è stato, venerdì, il nuovo segretario generale ad interim, il vescovo di Cassano allo Jonio mons. Nunzio Galantino.

Danno i numeri..!

Requiem per un Istituto?