ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 23 marzo 2014

Cosa significa essere frances-bergogliani e non dei donciotti

Quei frati che preparano di nascosto l’anti-carisma FFI

Ci scrivono:
Non tutti sanno che i frati di P. Fidenzio Volpi e P. Alfonso Bruno tengono da mesi delle riunioni o consigli generali con frequenza almeno mensile. Non si sa con certezza chi siano i nuovi consiglieri generali, semplicemente perché non c’è nessuna circolare inviata alle Case Mariane. Tutto viene fatto con grande segretezza; forse P. Bruno & Co. temono che i nomi dei consiglieri finiscano su internet, facendo l’ennesima brutta figura…
Qualche soffiata, qualche indiscrezione qua e là però c’è, perciò abbiamo i nomi di qualcuno di questi nuovi consiglieri “clandestini”: ovviamente p. Bruno, p. Zangheratti, p. Iorio, p. Calloni; ma sembra che ci sia qualcun altro. E’ certamente un caso fortuito che siano solo quelli che da anni manifestano la propria opposizione ai fondatori…

La presenza dell' Assente

Alla domanda sulla morte e sul destino ultimo dell'uomo, che ha costituito il dramma di molti filosofi dell'età moderna, la fede risponde non con teorie filosofiche, ma con una Presenza. Si tratta di una Presenza che più volte ha dato prova di sé con dei miracoli che hanno sfidato l'incredulità degli uomini. Importanti tracce storiche le possiamo trovare nella chiesa di Santa Prudenziana a Roma e a Ettiswil, in Svizzera.Eucarestia, una Presenza che fa la storia

FOLLIA E RIDICOLO



RICERCA E STUDIO – papa Bergoglio cerca di capire…
Il cardinale Timothy Dolan, arcivescovo di Nuova York [nella foto], ha rilasciato, tempo fa, un’intervista alla NBC sul deprimente e scandaloso tema delle unioni omosessuali, annunciando che papa Bergoglio “studia le unioni gay, cercando di capirne le ragioni”.
L’intera intervista è l’esempio di quel nefasto linguaggio che Romano Amerio definiva, con dotto termine, “circiterista” poggiante sul “circiter” latino, equivalente all’italico “circa”:  dire/ non dire, negare/ammettere, si/no, no/però, mai/tuttavia - 

Francesco sì, cattolici no!

Molto significativa l’intervista che la filosofa Fabienne Brugère ha rilasciato a ‘Le Monde’ dopo che le è stato revocato l’invito a svolgere una delle due relazioni principali previste nel corso di formazione per responsabili nell’ambito  della pastorale familiare, promosso dal consiglio “Famiglia e società’ della conferenza episcopale francese. L’invito corrispondeva “alla logica del discorso del papa attuale”, ma “le minoranze ultra-tradizionaliste hanno un peso inquietante”.  

Non placet.

"Questo Papa non mi piace e dirlo è un preciso dovere"

Il giornalista e scrittore Alessandro Gnocchi: "Lo dispone il codice di diritto canonico. Francesco ha “assolto” al telefono il mio amico morto 24 ore dopo l'uscita del libro: “Le critiche fanno bene”"

Vittorio Feltri, pur dichiarandosi ateo, dice che non bisogna mai parlare male del Papa e cita a mo' d'esempio il caso di Umberto Bossi, che nel 2004 attaccò Giovanni Paolo II e pochi giorni dopo fu colpito da ictus cerebrale. «Essendo cattolico, le superstizioni non mi sfiorano», sorride mesto Alessandro Gnocchi, che firma con Giuliano Ferrara e Mario Palmaro il saggio Questo Papa piace troppo, «un vademecum al vetriolo» - così lo presenta l'editrice Piemme - contro Jorge Mario Bergoglio: «I gesti e le parole di Papa Francesco sono un campionario di relativismo morale e religioso; le sue esibizioni di ostentata povertà stucchevoli e ben poco francescane; la sua proclamazione dell'autonomia della coscienza in palese contrasto con il catechismo e il magistero dei papi precedenti».







Anche a Gnocchi, per la verità, è accaduto qualcosa di terribile. Mercoledì 12 marzo, appena 24 ore dopo che il volume era arrivato nelle librerie, ha dovuto accompagnare al camposanto Palmaro, 45 anni, l'amico di una vita, del quale nel 1998 era stato testimone di nozze insieme con Eugenio Corti, autore del celebre romanzo Il cavallo rosso.

Miracoli sgaruppati

La rivincita dei “pretacci” 

presi per mano da Francesco

Il pontificato di Bergoglio rivaluta i sacerdoti delle periferie

AFP
Insieme
Papa Francesco e don Luigi Ciotti entrano in chiesa mano nella mano
alla veglia per le vittime della mafia

ROMA
L’effige della svolta è l’abbraccio alla veglia per le vittime della mafia tra Francesco e don Luigi Ciotti. Sabato il successore di Pietro e il sacerdote-simbolo del cattolicesimo di frontiera sono entrati in chiesa tenendosi per mano. Stravolte forma e sostanza all’ombra del Cupolone, nelle diocesi e nei movimenti agli «apostoli degli ultimi» viene riservato un posto d’onore. Una «riabilitazione» a tutto tondo per i «pretacci» che in passato furono quasi in odore di eterodossia per l’insofferenza al conformismo del potere e la vicinanza ai tormenti della società contemporanea.  

peccato che conduce alla morte

Il senso del peccato

Da quando Papa Francesco è salito al soglio pontificio mi sembra che sul mondo stia roteando un velocissimo e devastante tornado. Mi riferisco sia al mondo cattolico che a tutto il resto. Quello che mi preoccupa di più però è il mondo dei cattolici perché il resto non è da prendere in considerazione per quanto riguarda giudizi, pregiudizi ed inclinazioni (solo perchè, non essendo cattolico, non ha nulla da insegnarci in materia di Dottrina e di morale).

sabato 22 marzo 2014

Gnosi, modernità e modernismo


La modernità
La modernità filosofica inizia con Cartesio (+ 1650) e giunge sino all’idealismo classico tedesco (Hegel, + 1831). Essa è caratterizzata dal soggettivismo teoretico o primato del soggetto pensante sulla realtà oggettiva extra-mentale (Cogitocartesiano, Io assoluto hegeliano). In religione la modernità è iniziata, circa un secolo prima, con Lutero (+1546) e la sua essenza è il soggettivismo religioso (sola Scriptura e Libero esame), che dà il primato al singolo individuo nei rapporti con Dio, senza la mediazione della Chiesa gerarchica fondata da Cristo, ossia su Pietro e i suoi successori: i Papi.

Che bella la Chiesa anti-mafia

Accantonato il problema della salvezza dell’anima e della vita eterna, si direbbe che la maggior preoccupazione della Chiesa cattolica sia un’azione sociale che, lodevolissima, è però un po’ pochino per chi vorrebbe sentir ancora parlare di vita eterna, di dottrina e di fede. E poi ci sono tanti equivoci dietro l’angolo…

di Paolo Deotto

ppdncttBellissimo. Un bellissimo appello contro la mafia, un invito ai mafiosi a pentirsi e a cambiare vita. Tutto lodevole, tutto indiscutibile… però, c’è un però legittimo. Mi vorrete scusare, sarà per l’età ormai un po’ avanzata, ma continuo a ricordare, con nostalgia, una Chiesa che aveva anzitutto come preoccupazione il depositum Fidei, l’annuncio della Parola di Cristo, l’indicazione per i fedeli sulla via da seguire per salvare l’anima e andare in Paradiso. E poiché la via può essere solo una, perché la Verità, per sua natura, non può essere che una, continuo a ricordare con nostalgia una Chiesa custode della Tradizione. Già, perché “Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto” (Mt, 5, 17-18).
Beh, che c’entra? Forse che allora la Chiesa dovrebbe tacere sul crimine, sulla mafia?

Il ritorno dell’Inferno

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Complice la modesta dimestichezza con l’italiano, papa Francesco non parla mai politicamente corretto, o, peggio, clerically correct come quel mio parroco che chiamò “una macchiolina” il peccato originale di Adamo ed Eva. Ed ecco che ai mafiosi Sua Santità ha intimato l’Inferno in punizione dei loro peccati. Efficace, come minaccia: il vero mafioso è, infatti, un uomo di radicata tradizione religiosa, e a Dio, ai santi e all’Inferno ci crede.

Saremo perseguitati dai chierici della Nuova Religione? ndr





“Sorprese” dal questionario inviato da Bergoglio su famiglia e sesso


Ma quando il Figlio dell’uomo tornerà troverà ancora fede sulla terra? Luca 18 – 8
Saremo perseguitati dai chierici della Nuova Religione?  ndr
I cattolici di Germania e Svizzera criticano le posizioni della Chiesa e chiedono profonde riforme, sostenuti dal clero locale
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Su disposizione di papa Francesco, nell’ottobre 2013 il Vaticano ha inviato in tutto il mondo un lungo elenco di domande rivolte sia agli ecclesiastici che ai laici, che dovevano indicare ciò che sapevano sulla dottrina cattolica relativa alla famiglia e alla sessualità e quale fosse il proprio atteggiamento in merito. I risultati serviranno come base di discussione del sinodo universale straordinario dei vescovi che si terrà dal 5 al 19 ottobre 2014 e dovrà affrontare, come spiega il titolo stesso dell’incontro, “Le sfide pastorali della famiglia nel quadro dell’evangelizzazione”.

Opere più che parole

Gran Bretagna: il papa promuove un critico del celibato

Fino a poco tempo fa, criticare il celibato – cioè il divieto per i preti di sposarsi – era qualcosa di
negativo per far carriera all'interno della Chiesa cattolica. Tanto più colpisce quindi una nuova
decisione di Francesco, che promuove un critico del celibato. Il “semplice” vescovo di Nottingham, il sessantaquattrenne Malcolm McMahon, diventa il nuovo arcivescovo di Liverpool.

Sinodo giornalistico

Il papa vuole la discussione aperta, e ormai lo è (fin troppo)

Il cappuccino di Boston e il custode della fede molto esposti sulla linea Caffarra (e critici con Kasper)
Conversando con il quotidiano tedesco Rhein Zeitung, il cardinale Walter Kasper sottolineava – a proposito della questione della riammissione ai sacramenti dei divorziati risposati – l’importanza di vedere avviata “una seria discussione”.
L’ultima e decisiva parola sarà quella del Papa, al termine dei due sinodi sulla famiglia in 
programma il prossimo ottobre e l’anno prossimo.

venerdì 21 marzo 2014

Da Sacrificio ad avanspettacolo:

 la Messa nel terzo millennio

Celebrazione eucaristica della seconda domenica di Quaresima. Prima Messa del mattino; la Messa “dei ragazzi”. Lettura del Vangelo sulla trasfigurazione di Gesù. Arriva il momento dell’omelia e il sacerdote invita due bambini a salire davanti all’altare e porsi al suo fianco. La predica è interamente sostituita da un colloquio tra il prete e i bambini: lui domanda cos’hanno capito del brano evangelico, loro rispondono, lui corregge le risposte. La spiegazione della trasfigurazione si esaurisce in poche, “vibranti” parole: «Avete presente il neon che è tutto fluorescente? Così è Gesù trasfigurato, luminoso come una lampadina [sic!]».

TESTIMONIANZE SMARRITE SUL DOPO PIO XII

PAPA

Dopo Pio XII si era coscienti della presenza di poteri mobilitati per trasformare radicalmente la Chiesa, secondo il mondo e i tempi.
Non molti riponevano speranze di una vera difesa della Chiesa nel nuovo papa.
E la grande trasformazione è avvenuta con Giovanni 23 e il suo Vaticano 2º.

Si dovrebbe, quindi, continuare a vagliare la legittimità della sua elezioni e di quelle dei suoi successori, che continuarono a imporre l’‘eredità’ conciliare nel tentativo di trasformare la Chiesa immutabile. E siamo arrivati a Bergoglio!

Avanti c'è posto...!

La chiesa di Lucca apre ai gay. Castellani: "Necessario un trapasso culturale". Il vaticanista Luise: "Omosessualità, un'attitudine umana"

Un bacio gay di fronte all'altare - Ph. La Repubblica
LUCCA, 16 marzo - "Gay. Ecco, lo confesso: quando utilizzo questa parola sembra che ci sia già un giudizio intrinseco. A usarla ho difficoltà. E' quindi necessario un trapasso culturale, perché la differenza è ricchezza".Sono le parole del vescovo di Lucca Italo Castellani. Di fronte ai giornalisti è lui a fare 'outing' invocando la necessità di un cambiamento culturale che pare lo coinvolga direttamente. "Sì, utilizzare il termine 'gay' ancora mi dà fastidio. Significa che ci vorrà tempo. Ma il cambiamento culturale è necessario", racconta pubblicamente.

Meglio ladro che eretico.

La gerarchia del male. Una utile bussola nelle tenebre odierne 

Un giorno un mio amico, piuttosto rozzo ma cattolico sincero, sentenziò, in riferimento a un prete che era stato sorpreso a rubare e all’attuale crisi della Chiesa: “meglio ladro che eretico”. Aveva ragione: il ladro ruba al corpo e al portafoglio, l’eretico ruba l’anima e la salvezza eterna.

di Massimo Viglione
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catechismoMeglio ladro che eretico. Perché dico questo? Per difendere i ladri? No, ovviamente, ma per ristabilire la gerarchia del male.
Un noto teologo odierno (uno dei rari casi di teologi buoni) a sua volta diceva (sempre in riferimento a preti peccatori): “meglio erotico che eretico”. E a ragione. Non perché si voglia giustificare i preti che cadono nel peccato grave al VI comandamento, ma per la stessa ragione suddetta. Per ristabilire l’ordine gerarchico del male.
Non so se per un prete sia peggio essere ladro o cadere nel peccato di impurità (a meno che non sia di omosessualismo: in questo caso non vi possono essere dubbi): ma so per certo, per certissimo, che il peccato più grave in assoluto che si possa commettere, specie per uomo di Dio, è l’eresia, che uccide l’anima e la Verità e prepara l’inferno. È anche vero che spesso le due cose sono legate, perché è indubbio che il disordine nel corpo si traduce inevitabilmente in un disordine anche mentale. È la temperanza che salvaguardia la dottrina.

Cominciano a temere, i difensori d'ufficio?

OCCHIO PAPA FRANCESCO, L’ATEO DEVOTO (A BERLUSCONI) FERRARA NON PERDONA! - NON C’È RENZI CHE TENGA: È BERGOGLIO LA FISSA QUOTIDIANA DELL’ELEFANTINO

Ferrara non crede, ma vuole vivere in un mondo di gente che crede e si comporta di conseguenza, in una vertigine ossessiva che lo rende più papista del Papa - Ha lanciato “Il Foglio” all’attacco di un Bergoglio che “piace troppo” (instant book): meno comunicazione, più teologia; meno Misericordina, più cilicio…

Meglio poveri che €uropei

UNA MAPPA DEI PAESI DI DIO

EMMA GREEN
theatlantic.com
I luoghi dove la gente pensa che la fede sia necessaria per essere una brava persona
La scorsa settimana, il Pew Research Center ha pubblicato i risultati di un sondaggio che presentava una sola domanda: “E' necessario credere in Dio per essere una persona morale?”. Tra il 2011 ed il 2013 più di 40.000 persone, in 40 paesi, sono state invitate a rispondere a questa domanda.
Ecco quindi com’è che appare il mondo, sulla base di cosa pensa la gente al riguardo della connessione tra fede ed etica:

Uscrociati

Eliminare ovunque le croci, ecco la nuova parola d’ordine in USA

Progetto monumento California(di Mauro Faverzani) Negli Stati Uniti, ormai, la caccia ai cristiani è aperta. Senza quartiere, senza regole, sistematica e permanente. È feroce, ideologica, diabolica. Non lascia respiro, né scampo. Come ha denunciato lo scorso 14 marzo il sito Voice of the Persecuted: attivisti dell’American Humanist Association hanno addirittura sporto denuncia contro la Bladensburg Peace Cross, una croce eretta quasi un secolo fa, nel 1925, senza che mai alcuno avesse trovato alcunché da eccepire in merito.

In attesa dell'esordio di qualche Papa

THE VOICE OF GOD - SUOR CRISTINA FA IMPAZZIRE “THE VOICE” (VIDEO) E FINISCE PURE AL “TODAY SHOW” AMERICANO: “CI SI ASPETTA UNA TELEFONATA DEL PAPA” - LEI RACCONTA: “HO RICEVUTO L’ISPIRAZIONE DA CLAUDIA KOLL” (ANNAMO BENE)

25 anni, un passato da ribelle e un destino segnato da Claudia Koll: “Nel 2007 lessi della sua conversione. Mi ha illuminato, sono andata a Roma e ho frequentato la Star Rose Academy, la scuola fondata dalle Orsoline e diretta dalla Koll” - L’anno scorso ha rinnovato i voti e quest’anno è sul palco del talent…


VIDEO - SUOR CRISTINA CANTA ALICIA KEYS A "THE VOICE"




1 SISTER ACT. SUOR CRISTINA NEL TODAY SHOW
Andrea Salvadore per il suo blog, www.americanatvblog.it
The Voice italiano arriva nel Today Show, lo storico TG del mattino. Boom !
La conduttrice ha commentato : " ci si aspetta una telefonata del papa".
Tempi moderni..

giovedì 20 marzo 2014

«Međugorski fenomen»

IL VOLTO DI DIAVOLI E DANNATI, SECONDO LA CHIESA

IL VOLTO DI DIAVOLI E DANNATI, SECONDO LA CHIESA
Quando si parla del demonio, molti tornano con la mente alle truculente descrizioni che Dante Alighieri fa nella cantica dell’inferno della sua Divina Commedia, oppure lo immaginano con tanto di corna, coda e forchettone in mezzo alle fiamme, come è rappresentato dall’iconografia medievale o come risulta da alcune fantasie di tanti presunti «veggenti».
Esempio a Medjugorje.

Una Grazia inaspettata!

Le parole di padre Livio e la misericordia bergogliana

Viva Bergoglio! è il leit motive che riecheggia in ogni dove e che pare aver contagiato il mondo intero: una fiumana di osanna che da un anno a questa parte i media, la gente, ogni essere vivente, rivolgono al Pontefice Francesco, il misericordioso.
Di contro, chi solo osi porsi davanti alle parole del Papa con senso critico viene tacciato di essere un "cristiano ideologico"; e più pone domande, interrogativi, richieste di spiegazioni e chiarimenti, ecco ricevere con disprezzo l'appellativo di lefebvriano (il fatto poi di far parte o meno della FSSPX è un dettaglio), cioè un fottuto tradizionalista.

Riti americani

~ SE LA CHIESA DI ROMA DIVENTA OLTREOCEANO UNA SETTA PROTESTANTE. ~

RACCONTAVA NEGLI ANNI TRENTA MARIO SOLDATI …~
Pare ad alcuni cattolici d’esser giunti alla definitiva e completa protestantizzazione della Chiesa di Roma, una resa al verbo di Lutero di cui si incolpa il Concilio novecentesco e la cultura che ne è scaturita in questi ultimi decenni. Così è invalsa l’abitudine di mettere la sbarra che separa l’epoca in quei primi anni sessanta che videro l’assemblea universale dei vescovi rincorrere in modo patetico il mondo moderno.

Una critica protestante sul primo anno di papa Francesco

Giungendo verso la fine della sua recente serie di sermoni “Jesus, the Pope and a Protestant Walk into a Bar”, il nostro pastore si è sentito obbligato a bilanciare tutte le lodi che aveva espresso nei confronti di papa Francesco con almeno una breve lista di divergenze con il pontefice.
Così Paul Rock ha chiesto a molti amici, me compreso, di dirgli non le cose che ci piacevano di Francesco, che sono molte, ma ciò che ci ha dato fastidio nel suo primo anno di pontificato. Vi racconto ciò che ho detto a Paul, pur riconoscendo che non spetta a noi protestanti dire ai cattolici come comportarsi, che cosa credere o come organizzare la loro vita ecclesiale.

“un po' troppo”

Divorziati-risposati: l'intervento di Kasper è
stato per alcuni “un po' troppo”
La franchezza con cui recentemente il cardinal Kasper 
durante il concistoro in Vaticano ha parlato dell'atteggiamento
 verso i divorziati-risposati, “può essere stato per alcuni cardinali 
assolutamente provocante”. È ciò che presume il teologo morale 
di Brixen, Martin Lintner, di fronte al fatto “di quanto fosse 
indesiderata negli ultimi due pontificati ogni discussione che si
 discostava  dalla dottrina ufficiale”.

Quid novi?

Domanda aperta: a che punto siamo?


Prima una nota a Marko, che ha chiesto un intervento sul non-romanizzato cistercense Messale. Ho trovato una scansione di un Missale Cisterciense dal 1606, 31 anni prima della romanizzazione. Il testo è molto leggibile e ho potuto certamente fare una serie su di esso dopo aver finito i riti Gallicane e una breve serie di post che ho in programma su alcune prime figure del movimento tradizionalista emergente.

Trappole della misericordia

“E’ vero che la misericordia divina è infinita. Essa, però, pur essendo illimitata, non è senza criteri.
Non può, pertanto, essere invocata anche in presenza di una autentica e perseverante ‘sfida’ a Dio come si verificherebbe nel caso di permanenza nel peccato”. Il professor Danilo Castellano,
ordinario di Filosofia politica e docente di Filosofia del diritto all’Università di Udine (dove è stato
anche preside di Giurisprudenza), interviene nel dibattito seguìto alla pubblicazione della relazione
concistoriale tenuta dal cardinale Walter Kasper sulla famiglia e resa nota dal Foglio. Allievo del
filosofo Augusto Del Noce e già direttore dell’Istituto internazionale di studi europei “Antonio Rosmini” di Bolzano, Castellano spiega che “i cosiddetti ‘risposati’ divorziati, per esempio, per poter invocare (e ottenere) misericordia devono riconoscere la propria colpa (come Davide) e chiederne perdono.

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Questo Papa piace troppo: l’ultima appassionata opera di Mario Palmaro

Questo Papa piace troppo(di Cristina Siccardi) Mario Palmaro (Cesano Maderno, 5 giugno 1968 – Monza, 9 marzo 2014), prima di lasciare il mondo all’età di 46 anni non ancora compiuti, ha voluto dare un segno profondo della sua perseverante Fede: il funerale. Mercoledì 12 marzo, nel magnifico Duomo di Monza, si è celebrata una sublime Santa Messa solenne daRequiem, alla quale hanno partecipato circa 1500 persone: un atto sacro e pubblico di grande significato e di immenso valore spirituale.

mercoledì 19 marzo 2014

Ricordo di Mario Palmaro

di Alessandro Gnocchi


Sorge dai secoli luminosi e profondi del medioevo quel “Dies irae, dies illa” che nella Messa tradizionale per i defunti trafigge i cuori e le menti prima della lettura del Vangelo secondo Giovanni. “Io sono la risurrezione e la vita” dice nel brano evangelico il Figlio di Dio a Marta, che piange la morte del fratello Lazzaro. “Chi crede in me, anche se fosse morto, vivrà; e chiunque vive  e crede in me non morrà in eterno. Credi tu questo? Gli rispose: Sì, Signore, io credo che tu sei il Cristo, Figlio del Dio vivo, che sei venuto in questo mondo”.

Ha fretta, perché gli resta poco tempo?

Diario Vaticano / In pochi mesi sei nuovi santi canonizzati fuori dalle regole

Cioè senza un miracolo accertato dopo la loro beatificazione. È una procedura eccezionale, usata poche volte nella storia. Ma papa Francesco se ne avvale con una frequenza che non ha precedenti

di ***

CITTÀ DEL VATICANO, 19 marzo 2014 – Ricevendo in udienza monsignor Bernardo Álvarez Afonso, vescovo di San Cristóbal de la Laguna a Tenerife, nelle isole Canarie, papa Francesco gli ha annunciato che il prossimo 2 aprile proclamerà santo un illustre figlio di quelle isole, il gesuita José de Anchieta (1534-1597), definito l’Apostolo del Brasile (vedi illustrazione).
La notizia era già stata anticipata a fine febbraio dal cardinale Raymundo Damasceno Assis, arcivescovo di Aparecida e presidente della conferenza episcopale brasiliana.

La Verità è un optional, importante è il marketing

Papa Francesco è un capolavoro comunicativo

Il Pew Research Center ha analizzato come i media e i social network hanno visto il Papa
Non solo la copertina di Time Magazine, che lo ha nominato “Persona dell’anno”. Non solo l’uscita di un settimanale a lui dedicato (Il mio Papa, edito da Mondadori). Non solo le imitazioni di Maurizio Crozza elo svarione lessicale che ha reso virale uno dei suoi ultimi Angelus: in un anno di pontificato, Jorge Mario Bergoglio ha dimostrato di essere diventato una celebrità mediatica a tutto tondo, in grado di catalizzare l’attenzione di giornali e televisioni a livello globale.

La vendetta del corvo?

IL SEGRETUCCIO DI VIGANÒ - SECONDO “PANORAMA” IL PRELATO EROE DI “VATILEAKS”, A PARTIRE DAL 1973, AVREBBE PORTATO IN SVIZZERA CENTINAIA DI MILIONI DI LIRE GRAZIE ALLA VALIGIA DIPLOMATICA PER COMPRARE UN APPARTAMENTO

Sua sorella gli avrebbe consegnato 900 milioni di lire, finiti al Credit Suisse di Lugano - Con quel denaro il Viganò comprò una casa per conto della sorella ma si intestò l’immobile poiché, da cittadino vaticano, non avrebbe pagato tasse - Nel 2012 il prelato all’insaputa della sorella ha venduto la casa trattenendo per sé il denaro…

Dimmi chi ti loda e ti dirò...

Papa Francesco analizzato (e lodato) nella Casa radicale di Marco Pannella
Papa Francesco analizzato (e lodato) nella Casa radicale di Marco Pannella

Il leader radicale vede un legame tra l’attuale Pontefice e Roncalli. E rende omaggio alla rinuncia di Benedetto XVI: “Premessa per un Concilio Vaticano III”. Resoconto di un incontro organizzato da Radio Radicale tra prelati, teologi, sociologi e giornalisti


L’onda del pontificato di Francesco sembra travolgere un mondo laico affascinato dalla sua visione di Chiesa sobria, universale, aperta. Capace di sfidare le tendenze temporali e clericali che per troppo tempo hanno caratterizzato la Curia romana. Grazie al percorso di de-italianizzazione del governo della Santa Sede e dell’Istituto delle Opere di Religione e a una politica riformatrice collegiale che mette in crisi i pilastri dell’assolutismo papale, Jorge Mario Bergoglio non smette di sorprendere anche le realtà più lontane dall’universo vaticano.

Le zampette delle Volpi francescane finiranno in tagliola?

Il carisma strappato al Fondatore dei Francescani dell’Immacolata

Ordine dei Francescani dell'ImmacolataUn altro ritornello delle nuove autorità, dopo il commissariamento dei Frati Francescani dell’Immacolata, dice così: il carisma fondazionale, che Dio ha ispirato a P. Stefano M. Manelli, seguito da P. Gabriele M. Pellettieri, e che la Chiesa ha definitivamente riconosciuto con l’approvazione pontificia del 1998, non appartiene più ai Fondatori ma alla Chiesa. Ergo a P. Volpi e alle nuove autorità. Conclusione affrettata e falsa, direbbero subito i defensores novitatis. Ma vediamo perché.  

Cocciuti questi tradizionalisti!

Servono cattolici senza compromessi

Basta tacere, oggi occorre testimoniare la Verità di Cristo, affermare la legge naturale, ribadire la sana Dottrina cattolica e contrastare le perversioni sferrate dal relativismo e dal laicismo nel mondo contro la fede, contro la Chiesa, contro la vita, contro la morale, contro la famiglia.
A dirlo a chiare lettere è il Card. Raymond Leo Burke, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, entrato nel vivo dell’attualità, toccando anche i temi oggi più dibattuti e scottanti, nel corso di un’intervista esclusiva apparsa nel numero di marzo del mensile Radici Cristiane, diretto dal prof. Roberto de Mattei.

Eppur si muove..?

Fare la morale a Wojtyla

Nella Roma che si prepara a proclamare solennemente santo Giovanni Paolo II il prossimo 27 aprile, dopo la beatificazione a tempo di record avvenuta nel 2011 grazie alla dispensa pontificia firmata da Benedetto XVI, il suo magistero in fatto di visione antropologica e morale viene messo, per la prima volta, pubblicamente in discussione all’interno della chiesa. Un magistero, quello depositato dal lungo pontificato wojtyliano, che è sempre più “disatteso, come se non esistesse”,
diceva al Foglio il cardinale Carlo Caffarra qualche giorno fa.

Lezioni di dottrina e di pastorale



Cápita, leggendo qua e là, che si scoprano limpidi richiami alla dottrina e alla pastorale cattoliche. E a volte capita che li si scopra nei luoghi più inaspettati. È quello che è capitato a noi, leggendo una risposta del Direttore di Avvenire (Il Direttore risponde, 14 marzo 2014), il quotidiano della CEI.
Segnalatoci il pezzo, siamo andati a cercarlo, e l’abbiano letto con piacere, soprattutto per alcune precisazioni in esso contenute, che finalmente fanno luce sul vero significato dell’essere cristiani oggi, almeno secondo la limpida scienza del Dott. Marco Tarquinio, noto e poco apprezzato Direttore del giornale vescovile.

martedì 18 marzo 2014

Cercansi tavoli usati (meglio se dati in testa) per le false sinassi bosiane


Impressionante "performance" di un Sacerdote bosiano in quel di Montale Rangone (MO) 
Datemi un cazzo di tavolo basta che sia per celebrarvi la Messa.
Cosa ne direste se un prete 3 minuti prima della messa pretendesse che venga allestito un altare verso il popolo, dato che la Chiesa  settecentesca e monumentale nella quale è stato inviato dai superiori per sostituire il parroco ammalato, ne è priva?
Non si tratta, badate, di una chiesa lefevriana, ma di una normale chiesa parrocchiale in cui si celebra esclusivamente in italiano col “novus ordo” alla sede , all’ambone e all’altare rivolti alla croce, dalla presentazione dei doni alla comunione, volgendosi ai fedeli  tutte le volte che il rito lo prevede.
Voi direste che  tre minuti prima dell’orario fissato, è impossibile esaudire la sua richiesta anche perché la chiesa è già colma di fedeli.

E dopo nove mesi....chi nasce?


I primi nove mesi di “quarantena” dei Francescani dell’Immacolata

I primi nove mesi di “quarantena” dei Francescani dell’Immacolata

Sono passati ormai nove mesi dal Decreto dell’11 luglio 2013 con il quale la Congregazione degli Istituti di Vita consacrata, presieduta dal card. João Braz de Aviz, ha “commissariato” l’Istituto dei frati Francescani dell’Immacolata. La giovane comunità di religiosi, fondata dagli ex frati Minori Conventuali padri Stefano Manelli e Gabriele M. Pellettieri il 2 agosto 1970 e riconosciuta di diritto pontificio da Giovanni Paolo II nel 1998, è d’allora “sotto tutela” di un commissario, padre Fidenzio Volpi, un altro francescano, della famiglia dei Cappuccini, a seguito dei problemi sollevati dall’interno della stessa congregazione da alcuni “dissidenti”.

Sturmtruppen

Marx e Müller in disaccordo, ma i vescovi tedeschi ubbidiranno al Papa

Eletto poco meno di una settimana fa – al quarto scrutinio – alla guida dei vescovi di Germania, il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga, spiega la linea che l’episcopato tedesco intende seguire in occasione dei prossimi due sinodi sulla famiglia di ottobre e del 2015. La strada rimane quella tracciata dal predecessore,mons. Robert Zollitsch, a Friburgo: venire incontro a chi soffre per il fallimento del suo progetto di vita. Il che significa via libera al riaccostamento all’eucaristia dei divorziati risposati.

Kasper-dottrinen


E’ bene tornare sullo scritto del cardinal Kasper sul matrimonio, sulla sua volontà di rendere solubile ciò che per il Vangelo non è: “Non separi l’uomo ciò che Dio unisce”. Se guardiamo alle argomentazioni del cardinale tedesco, attraverso la lente della storia, esse risultano incomprensibili. Egli parte infatti dalla “realtà effettuale”, come un Machiavelli qualsiasi: poiché i divorziati risposati sono sempre di più, occorre che la chiesa cambi prassi, cioè, alla fine, dottrina. In alcuni casi, si dice, però molto imprecisi e vaghi, cioè, in ultima analisi, sempre (perché dove la discrezionalità diventa così ampia, la regola perde ogni universalità e quindi ogni valore).