QUANDO «CIVILTÀ CATTOLICA» ERA CATTOLICA!

LA CANONIZZAZIONE DEI SANTI, QUANDO «CIVILTÀ CATTOLICA» ERA CATTOLICA!
Nel volume «Apologia del Papato», EffediEffe 2014, che sarà - a Dio piacendo - disponibile nelle librerie a partire da giugno di quest’anno, dedico vari capitoli ai santi, alle canonizzazioni e dimostro l’implicata infallibilità promessa alla «Prima Sedes» anche all’atto della solenne ed universale dichiarazione di santità del candidato (es. clicca qui). Cerco, altresì, partendo dal Magistero, dalla teologia comune fino ad arrivare agli scritti del domenicano sant’Antonio di Firenze, opere dal carattere giuridico-morale, di far capire com’è possibile che la Chiesa collochi sugli altari, senza inficiare la promessa infallibilità, alcuni sostenitori di antipapi, come ad esempio: 1) Vincenzo Ferrer, che nel «De moderno schismate» sostiene la legittimità del “papa” d’Avignone; 2) Pietro di Lussemburgo, che con le sue virtù e la purezza dei costumi illustrò la corte avignonese e le conferì un prestigio singolare; 3) Coletta di Corbie, suddita fedele della “sede avignonese”, che desiderava l’unità della Chiesa e ne trattò con san Vincenzo Ferrer nel 1417 e con san Giovanni da Capestrano nel 1442; ecc…