Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
Maurizio Crozza in versione Papa Francesco immagina la telefonata fatta dal Pontefice il 25 aprile a Marco Pannella. Francesco chiama Pannella dopo l'intervento all'aorta addominale cui il leader radicale è stato sottoposto, ma 'Panella' lo scambia per Francesco Rutelli e non lo fa parlare. (Rcd - Corriere Tv)
Uno spettro si aggira laicamente per il secolo: è lo spettro della mala educazione. Ma, per quanto sia baldanzoso, avrebbe vita grama se non trovasse alimento nel confratello che si aggira religiosamente per i documenti ecclesiali col nome di ”emergenza educativa”. L’uno e l’altro, più che nei programmi di educazione civica o nei piani pastorali di nuova generazione, potrebbero trovare almeno un po’ d’argine in quei libriccini di formazione del laicato cattolico finiti nei mercatini di antiquariato. Erano pubblicati da diocesi, ordini religiosi, confraternite, pie unioni e persino da singoli sacerdoti ad uso dei loro parrocchiani. Hanno titoli come “Educazione della giovinetta cattolica”, “Manuale del giovane cristiano”, “Decoro della sposa cristiana” o “Doveri, responsabilità e precetti del capofamiglia”: roba da far ridere i pedagoghi d’oggi, ma formavano l’ambiente in cui ragazzini come Domenico Savio si santificavano preferendo la morte al peccato, oppure fanciulle come Maria Goretti e Pierina Morosini sceglievano la purezza a costo della vita, e tanti altri, senza oltrepassare la soglia di una santità conclamata, mettevano su famiglie in cui l’emergenza non riguardava il degrado dei costumi.
Tutti a Roma col papa per la scuola. Ma Galantino non ci sta
“Tutti a Roma con papa Francesco!”. È questa la parola d’ordine dell’adunata di massa “per la scuola” che la Chiesa italiana ha in programma per il 10 maggio in piazza San Pietro, con la partecipazione dello stesso papa.
Eppure, incredibilmente, quasi alla vigilia dell’evento, il segretario della conferenza episcopale italiana Nunzio Galantino è parso prendersela proprio contro iniziative come questa.
I piani degli imperialisti della City di Londra per la Russia
Ieri l’UE e gli USA hanno imposto ulteriori sanzioni alla Russia, mentre 150 truppe statunitensi sbarcano nella vicina Estonia per le esercitazioni militari. Due mesi dopo che il presidente democraticamente eletto dell’Ucraina Viktor Janukovich è fuggito dal Paese per il putsch orchestrato da MI6/CIA/Mossad a Kiev, l’occidente continua l’aggressione alla Russia, nonostante i ripetuti tentativi diplomatici del presidente russo Vladimir Putin. Quindi cosa c’è di nuovo? La City dei banchieri di Londra guidata dai Rothschild da due secoli ha grandi piani imperialisti per le ricche risorse naturali della Russia, sempre ostacolati dagli zar o dallo stalinismo nazionalista. Putin ha sventato i loro ultimi tentativi, quando ha incarcerato l’israeliano dalla doppia cittadinanza Mikhail Khodorkovskij e ri-nazionalizzato gran parte dell’industria energetica russa. Non è un caso che uno dei funzionari russi sanzionati ieri sia Igor Sechin, presidente del colosso petrolifero russo Rosneft, di cui BP detiene ancora una quota del 20%.
Alleanza blasfema Mentre i sindacati bancari internazionali avevano sempre trattato con l’Unione Sovietica, l’accesso alle sue vaste risorse petrolifere rimase limitata fino a quando Ronald Reagan entrò alla Casa Bianca nel 1980, determinato a frantumare l’Unione Sovietica e aprirne i giacimenti petroliferi ai Quattro Cavalieri. Il suo uomo di punta fu il direttore della CIA Bill Casey, le cui connessioni con i cattolici Cavalieri di Malta furono sfruttate a fondo. La “santa mafia” segreta dell’Opus Dei del Vaticano era dietro l’ascesa al Papato del cardinale polacco Karol Wojtyla. Wojtyla divenne Papa Giovanni Paolo II e lanciò l’offensiva dell’Opus Dei/Vaticano per eliminare i movimenti della teologia della liberazione dall’America Latina e il comunismo dall’Europa orientale.
Parigi, 29 aprile 2014 - Scossa di terremoto questa mattina poco dopo le 9 negli Alti Pirenei, ovest della Francia. L’epicentro è stato individuato, dall’ufficio sismologico di Francia, nei pressi di Lourdes, la città del celebre santuario.
L’istituto di sorveglianza sismica ha registrato due scosse consecutive, di magnitudo 4.4, poi 3.4 sulla scala Richter. Il terremoto è stato confermato dal Comune di Pau e dalla prefettura. Nessun danno, secondo le autorità locali, ma soltanto paura fra la popolazione.
Diavolo di un Marco Pannella! Mai il leader dei radicali avrebbe pensato di dare lo spunto a un banchiere. Sta di fatto che la telefonata ricevuta nei giorni scorsi da Pannella, mentre era ricoverato all'ospedale Policlinico Gemelli di Roma, da parte di Papa Francesco ha alimentato addirittura le speranze di Ettore Gotti Tedeschi.
Si chiama Francesco di nome e gesuita dicognome. E’ questa la battuta che ricorre più frequentemente riferita a Papa Francesco. Il quale all’esterno si presenta sicuramente con il volto e l’umiltà propria del francescano, ma all’interno della Chiesa sembra agire con l’inflessibilità tipica del militante gesuita.
E’ ormai trascorso più di un anno dalla sua elezione al soglio di Pietro e sono tanti i gesti che hanno caratterizzato il pontificato di Francesco. Eppure si ha come l’impressione che ad un’esteriorità esaltata oltre misura, fatta di continue manifestazioni d’affetto verso i fedeli, di assoluta sobrietà negli stili di vita e nelle cerimonie pubbliche, di continui richiami alla misericordia e al perdono, faccia da contraltare una rigidità esercitata con pugno di ferro. In un anno il Pontefice ha di fatto ridimensionato la Curia romana o come ha commentato qualcuno ha “tagliato teste” con un decisionismo da far impallidire persino l’ultra decisionista Pio XII, uno che non era solito andare troppo per il sottile (e non a caso papa Pacelli era accusato di essere troppo filo gesuita).
«Non ho mai dubitato dell’esistenza del Diavolo e dei suoi influssi
sull’uomo, ma da quando faccio l’esorcista ho davvero capito che cosa
significhi. Il Maligno è capace di distruggere culture, di distruggere
popoli. Invidia l’uomo, soprattutto ne invidia la capacità di amare e a
causa di questa invidia c’è tanta gente che soffre. Ho insegnato
filosofia alla Gregoriana per oltre 30 anni. Quando sono tornato a
Padova, la mia diocesi, il vescovo Antonio Mattiazzo mi ha affidato
questo ministero. In sette anni ho seguito oltre 1300 persone con disagi
dell’anima più o meno gravi. E si tratta di uomini e donne della sola
diocesi perché ho deciso, d’accordo con i Superiori, di non accogliere
le richieste che vengono da fuori diocesi.
Possono i politici che promuovono o appoggiano politiche abortiste ricevere la Santa Comunione? La questione, che ha generato un ampio e acceso dibattito coinvolgendo cardinali e teologi, secondo il cardinale nigeriano Francis Arinze è elementare, la domanda è talmente semplice che perfino i bambini ne conoscono la risposta. In un’intervista esclusiva, rilasciata questa settimana a “LifeSiteNews.com“, il cardinale Arinze ha osservato come egli venga spesso interrogato riguardo il proprio parere a proposito dei politici cattolici favorevoli all’aborto e il loro rapporto con la Santa Comunione. La sua riposta è sempre netta e fulminante: «Veramente avete bisogno di un cardinale dal Vaticano per rispondere a ciò? È una domanda cosi difficile?».
CHI È, CHI NON È, CHI SI CREDE DI ESSERE MONSIGNOR DARIO VIGANÒ, IL FRECCERO DEL VATICANO, INCARICATO DI PROIETTARE L’IMMAGINE DEL PAPA IN MONDOVISIONE E IN 3D
Questo è il tempo di Papa Bergoglio: un pontificato che usa la tv come un vangelo contemporaneo, come il teatro di un moderno film neorealista, come un network planetario che ha l’ambizione e la forza di raccontare, ma anche di controllare l’immagine come nessun altro prima…
Papa Francesco, l’attacco di Bertone al pontefice “danneggia il clima”
Per rispondere a chi gli contesta il lusso dell'attico di cui sarà ospite in una lettera l'ex Segretario di Stato parla della "presunta ristrettezza della residenza del Papa". Una replica alle polemiche che più di qualcuno non ha apprezzato. Anzi le affermazioni hanno irritato molto prelati e in Vaticano la disapprovazione è pressoché unanime
“È stato messo a confronto lo spazio del ‘mio’ appartamento con la presunta ristrettezza della residenza del Papa”. Il cardinale Tarcisio Bertone non riesce a restare in silenzio davanti agli attacchi subiti per il “modesto” attico, a due passi dalla residenza papale di Casa Santa Marta,dove si appresta a traslocare per trascorrere la sua pensione.
Pubblichiamo la Lettera a papa Francesco che la Tavola Pellegrini Medioriente gli ha inviato in questo tempo di attesa e preparazione della sua visita che, in particolare, lo vedrà sostare il 25 maggio a Betlemme.
VIENI E VEDI: Lettera a Papa Francesco
Carissimo Papa Francesco, pace e bene!
Da molti anni ormai, in comunione di fede e di amicizia con le comunità ed i presbiteri del Patriarcato Latino di Gerusalemme, ci rechiamo più volte all’anno in Terra Santa, per vivere l’esperienza autentica del pellegrinaggio biblico, spirituale, e di comunione con tutti i fratelli: cristiani, ebrei e musulmani.
Grande è la gioia di sentirci accolti con colore e fraternità dai fratelli e sorelle delle nostre comunità cristiane nella “Tenda di Abramo” da cui impariamo la spiritualità dell’accoglienza; Abramo infatti è “il primo eroe dell’ospitalità, del diritto d’asilo. Perché i problemi dell’inizio dell’umanità sono anche quelli della fine, specialmente quello del carattere sacro del diritto di asilo e quello del rispetto dello straniero” (Louis Massignon).
Editoriale del 2 maggio 2014 del settimanale Rivarol
La Domenica di Quasimodo, Francesco ha dunque “canonizzato” in piazza San Pietro, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, nel corso di una cerimonia alla quale hanno assistito diverse centinaia di migliaia di persone.
«Dichiariamo e definiamo santi i beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, e li iscriviamo nell’albo dei santi e stabiliamo che in tutta la Chiesa siano devotamente onorati tra i santi» ha detto solennemente Jorge Mario Bergoglio in latino, subito acclamato dalla folla, mentre le campane suonavano in tutta la città di Roma. In seguito, sono stati portati sull’“altare” due “reliquarii”: uno contenente una piccola fiala di sangue di Giovanni Paolo II, l’altro un lembo della pelle di Giovanni XXIII.
“Ci troveremo sempre di più di fronte a qualcuno che pretenderà di parlarci in nome di Dio per dirci che non abbiamo bisogno di Dio”.
Ho ascoltato queste agghiaccianti parole seguendo, da youtube, una interessante conferenza di Alessandro Gnocchi postata il 10 marzo scorso. Per sentirla cliccare quì sotto (la citazione è proprio alla fine).
A prima vista sembrano dichiarazioni provocatorie ed un tantino sopra le righe. Ci ho però riflettuto a lungo, non da teologo che non sono, ma da semplice fedele che osserva quanto accade intorno a sé. Ebbene: sono giunto alla conclusione che queste sono davvero “parole profetiche”…
Lo storico, scrittore, ex ministro e fondatore della Comunità di S. Egidio è un cannone. Non scherzo: un cannone. Per dirla col mitico Antonio Conte da Lecce, Riccardi «sta sempre sul pezzo».
L'ALIENO A CASTEL GANDOLFO. Il segretario particolare di papa
Giovanni XXIII Loris Francesco Capovilla ha raccontato che Roncalli,
nel 1961 (due anni prima di morire), incontrò un alieno nei giardini
di Castel Gandolfo.
Gli effetti dell'azione repressiva e annientante dell'URSS sulla Chiesa Ortodossa, ed in generale del Comunismo sul Cristianesimo furono molto meno nefasti di quelli ottenuti dal dopoguerra in poi, senza sparare un colpo, dalle potenze "liberal democratiche" in stile americano oggi dominanti. Niente più impegnative uccisioni di preti, faticose distruzioni di chiese, odiosi regolamenti e divieti da imporre ai popoli per impedir loro di frequentare i luoghi di culto o persino di credere in qualche essere supremo che fosse tanto superbo da credersi più grande dei membri della Nomenklatura del Partito Comunista. L'intuizione fu che la Chiesa ed il Cristianesimo si sarebbero potuti distruggere molto più agevolmente dall'interno: questo fu il nuovo metodo usato dal Capitalismo Finanziario Massonico: infiltrazione e omologazione della Chiesa ai propri "ideali", ai propri "princìpi".
(Luis Badilla) I Pontefici che si sono recati in pellegrinaggio in Terra Santa sono 3 e Papa Francesco sarà il quarto. I pellegrinaggi dei Papi in oltre duemila anni di storia del cristianesimo si snodano solo nell’ultimo mezzo secolo: tra il 1964 e il 2014. Di ciascuno di loro si potrebbe dire, con parole di san Girolamo (nella sua lettera a Paola a Eustochio e a Marcella) di essere stati pastori “convinti che mancasse qualcosa alla loro fede e alla loro propria scienza”. “Erano convinti - prosegue san Girolamo - di non poter raggiungere la perfezione se non avessero adorato Cristo proprio in quei luoghi dove il Vangelo, prima che altrove, aveva irradiato dalla Croce il suo splendore”. (1)
Papa Francesco e la geniale satira di Maurizio Crozza
Sabato scorso ho assistito ad una puntata di Otto e mezzo, la trasmissione condotta da Lilli Grubersu La7, nella quale i due ospiti invitati fornivano una propria differente visione della figura di Papa Francesco.
Dario Fo, in collegamento, sosteneva con convinzione che Bergoglio è l’artefice di una vera e propria rivoluzione all’interno della Chiesa nella forma e nei contenuti. Secondo il premio Nobel l’attuale pontefice sta compiendo un importantissimo processo di rinnovamento con grande coraggio e responsabilità perché ha deciso di seguire le orme del Santo di Assisi di cui porta anche il nome usando il linguaggio, la forma, l’andamento e i ritmi del vero San Francesco che è stato molto più rivoluzionario di quanto noi possiamo immaginare dato che la Chiesa stessa è colpevole, secondo Fo, di aver censurato la sua opera e il suo messaggio originali. Fo fa notare che questo Papa quando parla va a braccio, è genuino, semplice, chiaro, a volte ha l’impaccio di dire fino in fondo certe cose ma poi si fa forza e le dice, studia i testi di San Francesco venuti alla luce di recente e ne incarna alla perfezione la natura più autentica, è sufficiente guardarlo e sentirlo per comprendere che la sua logica non è una struttura costruita per attrarre consensi.
Francesco invoca Wojtyla sul suo Sinodo misericordioso
La Familiaris Consortio e le piaghe da curare. Serve coraggio dice il Papa
“San Giovanni Paolo II è stato il Papa della famiglia”, ed è a lui che Francesco affida le sorti del Sinodo che di famiglia e matrimonio si occuperà dal prossimo ottobre, a Roma, per almeno un anno e mezzo. “Un cammino che sicuramente dal cielo lui accompagna e sostiene”, ha chiarito Bergoglio nell’omelia di domenica letta davanti a ottocentomila fedeli giunti da ogni parte del mondo e sotto lo sguardo attento del Papa emerito, quel Joseph Ratzinger che di Giovanni Paolo II fu il braccio dottrinale e il più ascoltato consigliere. Il Papa della Familiaris Consortio e delle centotrentaquattro catechesi sull’amore umano diventa così una sorta di santo patrono della famiglia, come auspicato a suo tempo dal cardinale conservatore Joachim Meisner, da un paio di mesi arcivescovo emerito di Colonia.
I Francescani dell’Immacolata e l’assedio del «pensiero unico»
Ad un anno dal “commissariamento” del giovane ordine religioso, si avvertono i primi segnali di “normalizzazione” culturale
Nei giorni scorsi Papa Francesco è ritornato a raccomandare ai fedeli di non cedere mai al «pensiero unico», che vorrebbe impossessarsi delle menti, rovesciare i valori della persona e cancellare persino le parole con le quali viene designato il rapporto dell’uomo con la realtà, la vita, la storia. Tale rischio, talvolta, si annida anche all’interno della Chiesa se, proprio parlando ai partecipanti alla Plenaria del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, il Pontefice ha incoraggiato a fuggire ogni paura per lavorare fattivamente ad un futuro che non sia «nell’omologazione ad un pensiero unico teoricamente neutrale. Abbiamo visto a lungo la storia, la tragedia dei pensieri unici» (Papa Francesco, Per vincere la paura. L’edificazione della pace passa attraverso il riconoscimento del diritto alla libertà religiosa per tutti, in L’Osservatore Romano, 29 novembre 2013, p. 8).
Viviamo oggi (Siria, Palestina e Russia) l’ultima fase dell’assalto della Sovversione all’Ordine naturale e cristiano.
Se vogliamo reagire contro questa aggressione satanica dobbiamo prima conoscerla. Infatti “nulla è voluto se prima non è conosciuto”. Ora una lunga cospirazione ed una guerra occulta hanno preparato, a partire dall’Umanesimo cabalistico e neopagano, tale assalto finale, che non è unicamente bellico, ma è soprattutto culturale, ossia filosofico e teologico.
Il dominio della cultura filosofica e teologica, da parte della Sovversione o della Restaurazione dell’Ordine naturale e soprannaturale, è l’arma vincente anche se meno appariscente della guerra occulta tra “la Città di Dio e la Città di satana” (S. Agostino d’Ippona).
Monsignor Luigi Bettazzi lo rivelò 363 giorni prima che accadesse: “Penso che Ratzinger si prepari alle dimissioni“.
Era il 13 febbraio 2012, praticamente un anno prima dell’annuncio di Benedetto XVI che scosse il mondo. Rivoluzionando la Chiesa.
Parole pronunciate al programma di Radio 2, ‘Un giorno da Pecora’, e a distanza di due anni si è ripetuto. Con una nuova, clamorosa previsione.
Madonna di Civitavecchia venerata da Giovanni Paolo II: il mistero della mano
ROMA - Madonna di Civitavecchia venerata da Giovanni Paolo II: il mistero della mano. Sabato scorso, un giorno prima della cerimonia eccezionale di santificazione dei due Giovanni da parte di due papi, laMadonna di Civitavecchia ha subito una mutilazione fortuita dopo la da deposizione sul suo capo di una corona donata da Monsignor Grillo, ex vescovo della città. Di fronte ai fedeli sgomenti, improvvisamente la corona è caduta dalla sua sede facendo saltare una mano della statua.
"L’Anticristo è la personificazione della
forza ostile a Cristo che attraverso tutto il corso della storia e
pertanto è sempre attuale". Ecco le risposte alle domande che
lasciano nel dubbio l'umanità...
Chi è l'Anticristo e se sia arrivato il suo tempo
Quesito
Caro Padre Angelo,
Vorrei conoscere meglio la figura
dell'Anticristo escatologico. Chi sarà? Perchè la Chiesa Cattolica
non parla mai di questo personaggio, nonostante sia presentato dalla
Sacra Scrittura (Daniele, 2 Tessalonicesi, Apocalisse), dalla Sacra
Tradizione attraverso Padri e Dottori della Chiesa, nonchè da
moltissime rivelazioni private passate e presenti?
NUOVI PRETI DELLA NUOVA CHIESA Un nuovo prete della nuova Chiesa non crede in Dio Col permesso delli Superiori
Dopo aver pubblicato la notizia Falso prete irride la Fede ad un funerale, abbiamo ricevuto diverse segnalazioni su questo “camilliano”, tale Antonio Menegon, di origine veneta, di professione prete, di religione cattolica e di convinzione anticattolica.
Disgrazia vuole che sia stato messo a fare il “pastore” in “cura d'anime” nella Chiesa di San Giuseppe, sita a Torino, in via Santa Teresa, 22.
DAGO, IL GIORNO DOPO I PAPI SANTI: “LA VERA FEDE DELLA CHIESA E’ NELLO SHOW ETERNO” - “SE OGGI ABBIAMO BROADWAY E HOLLYWOOD, MUSEI E TELEVISIONE, DOBBIAMO DIRE GRAZIE ALLA CHIESA - SA CHE LA VERA IDEOLOGIA È LO SPETTACOLO PERCHÉ CANONIZZA LO STILE E LO TRASFORMA IN LEGGE’’
A proposito del party sulla terrazza della Prefettura con Vespa che fa la comunione e Marco Carrai che attacca bottone a Von Freyberg, capo dello Ior: ‘’L’ultima su Renzi, la santificazione di due Papi molto amati e tra loro lontanissimi, l’emozione, l’assalto al buffet e l’Ostia avevano pari diritti di fronte a Dio’’….
Le dimensioni della festa e la risonanza sui media di tutto il mondo evidenziano l’eccezionalità della canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Di fatti straordinari, unici addirittura, ne annotiamo almeno due: l’elevazione contemporanea di due pontefici, la presenza in piazza San Pietro del papa regnante a celebrare e di quello emerito a concelebrare. Non tutto, però, è unico: possiamo rimarcare un processo di continuità storica e politica nella celebrazione di domenica 27 aprile e nel suo significato.
I santi della Chiesa cattolica hanno una peculiarità rispetto alle figure straordinarie delle altre religioni: per essere dichiarati tali non basta il riconoscimento popolare. Hanno bisogno della canonizzazione, un procedimento di diritto canonico che spesso ha una forte valenza politica.
“Il Papa buono tradì il suo Concilio”, dice il tradizionalista De Mattei. “E fu un uomo poco lungimirante”
Questo Papa non gli piace. Lo fanno santo, domani, ma meno che meno gli piace. Tanto poco gli piacciono, questo Papa e la sua canonizzazione, che in mezzo ai cori di giubilo universale di questi giorni s’è invece preso la briga di spiegare – in punta di dottrina e di teologia e rispettoso, ci tiene a dirlo, dell’istituzione e delle sue decisioni – perché in certi casi “eccezionali” anche la gloria degli altari può essere messa in discussione.
Una splendida giornata di sole. La primavera sta esplodendo, con i suoi colori e odori, e investe allegramente il mio piccolo borgo della Bassa e la sua Festa della Liberazione, fatta di cori dei Bersaglieri urlati da un gracchiante registratore davanti alla sede dei Combattenti, fianco Poste.
I tricolori quest’anno, a pochi giorni dalle Comunali, sono davvero ovunque, e riempiono vie e piazze di quel calore nazionale che, un tempo, segnava l’avvicinarsi della gita scolastica di fine anno (e quindi anche il termine della scuola). La mia corteccia fotografa tutte queste immagini in movimento, mentre pedalo attraverso il paese, direzione caffè.
“Il Papa polacco risvegliò la Chiesa ma diede troppo spazio ai movimenti”, sostiene il progressista Menozzi
Jesus Christ you are my life”, trasmette qualche maxischermo già piazzato in luoghi strategici di Roma per accompagnare i pellegrini verso San Pietro, dove domani, di primo mattino, il Papa proclamerà solennemente santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. “Jesus Christ you are my life”, l’inno immortale dell’adunata giovanile sulla piana di Tor Vergata, anno Duemila, anno del grande Giubileo. Su quelle note, testimoniano le immagini di allora, si vede un Karol Wojtyla infiacchito dalla malattia e seduto in poltrona agitare divertito le braccia a ritmo di musica, gaudente per quel “chiasso che ha colpito Roma e che Roma non dimenticherà mai”. Il Papa delle folle, dei raduni di massa, delle messe negli stadi e nelle immense spianate.
Papa Francesco ha mantenuto l'Apsa, una banca che gestisce su scala internazionale le ricchezze del Vaticano; e lo Ior è stato corretto, ma non soppresso. Senza i soldi, infatti, neppure la Chiesa può fare il bene dei poveri.
Alla vigilia della canonizzazione (discussa) di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II si avanzano, qua e là, perplessità sulla sorte della Causa di beatificazione di Pio XII. Qualcuno esprime il dubbio sulla solidità della “fama sanctitatis” di Pio XII, ma infondatamente: egli arrivò al pontificato sulle ali d’una universale stima, accresciuta dalla sua ammirevole azione caritatevole durante la guerra e poi dalla popolarità che suscitavano i suoi straordinari discorsi (pronunciati con forza oratoria, senza mai leggerli) e i sensazionali servizi giornalistici sulla sua persona (celebri quelli rusconiani); quando la gente veniva convocata a piazza San Pietro per qualche solennità da lui celebrata, la piazza traboccava come ai tempi di Pio IX e quando la sua salma discese da Castel Gandolfo per i suoi funerali romani la partecipazione commossa del popolo fu per tutto il tragitto impressionante: era stimato proprio come Santo e forse proprio questo provocò, per invidia, la montatura ebraico-comunisto-tedesca del suo cosiddetto ” colpevole silenzio” (smentito per anni e anni dei maggiori esponenti dell’ebraismo).
DICHIARAZIONE DEL DIRETTORE DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE
Città del Vaticano, 24 aprile 2014 (VIS). Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato questa mattina la seguente dichiarazione:
“Parecchie telefonate hanno avuto luogo, nell’ambito dei rapporti personali pastorali del Papa Francesco. Non trattandosi assolutamente di attività pubblica del Papa non sono da attendersi informazioni o commenti da parte della Sala Stampa. Ciò che è stato diffuso a questo proposito, uscendo dall’ambito proprio dei rapporti personali, e la sua amplificazione mediatica conseguente, non ha quindi conferma di attendibilità ed è fonte di fraintendimenti e confusione. È perciò da evitare di trarre da questa vicenda conseguenze per quanto riguarda l’insegnamento della Chiesa”.
Vatican Information Service
Questa la dichiarazione.
Povero Padre Lombardi, che brutto mestiere deve fare!
Se continua così, sarà costretto, lui, a sorbirsi qualche dichiarazione di pratica delle virtù eroiche di … giornalaio. Ogni volta che papa Bergoglio prende una cantonata… eccolo pronto a dire niente per mettere una pezza. E, com'è inevitabile, la pezza è peggiore del buco.
Chiesa Ultrapop. La canonizzazione e Suor Cristina
Sembrerà strano, ma davanti agli 800 mila fedeli stipati in Piazza San Pietro per la canonizzazione dei due Papi, il mio pensiero è volato a Suor Cristina Scuccia da Comiso, provincia di Ragusa. Domenica mattina, conquistata la possibilità di guardare la cerimonia dal mio divano, ho cercato di coglierne la sua portata mediatica.
Medjugorje, il messaggio: “La Sacra Scrittura sia esortazione per voi”
Nel consueto messaggio mensile dato a Marija la Madonna ha invitato a pregare perché "siete lontani dal mio cuore". Molti vicentini hanno affollato il paesino della Bosnia in occasione della Pasqua
La veggente Marija (foto: destinazionemedjugorje.it)
E’ arrivato, atteso, anche in questo 25 del mese il messaggio della Madonna di Medjugorje lasciato alla veggente Marija. La Vergine nel Suo messaggio ha invitato alla preghiera, facendo particolare riferimento a quella in famiglia, e ha invitato ad affidarsi anche alla Sacra Bibbia.
TORINO Chiesa di San Giuseppe (Via Santa Teresa 22) Falso prete irride la Fede ad un funeraleCol permesso delli Superiori
“Paradiso, inferno e purgatorio? Sono solo nostre fantasie, fantasie, ripeto fantasie. Quello che noi chiamiamo Dio (sic!) è solo un'enorme energia cosmica che quando moriremo, tutti (e non solo noi cattolici), religiosi o atei, senza distinzione di meriti, di credo o di non credo, ci avvolgerà accogliendoci con l’augurio ormai canonizzato con successo da Papa Francesco di Buon Appetito!”