ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 1 dicembre 2014

Francesco I e Francesco 0

Il dialogo interreligioso: San Francesco e il Sultano

Tratto dalla “Leggenda Maggiore” di san Bonaventura da Bagnoregio, questo racconto dell’incontro tra il Santo di Assisi e il Sultano ci insegna cos’è il “dialogo”, quello vero: l’invito alla conversione a Nostro Signore Gesù Cristo. Un ottimo promemoria in tempi di dialoghi spensierati e visite (con preghiere!) nelle moschee…  Ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti non è per nulla casuale.

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“A tredici anni dalla sua conversione, partì verso le regioni della Siria, affrontando coraggiosamente molti pericoli, alfine di potersi presentare al cospetto del Soldano di Babilonia.
Fra i cristiani e i saraceni era in corso una guerra implacabile: i due eserciti si trovavano accampati vicinissimi, l’uno di fronte all’altro, separati da una striscia di terra, che non si poteva attraversare senza pericolo di morte. Il Soldano aveva emanato un editto crudele: chiunque portasse la testa di un cristiano, avrebbe ricevuto il compenso di un bisante d’oro. Ma Francesco, l’intrepido soldato di Cristo, animato dalla speranza di poter realizzare presto il suo sogno, decise di tentare l’impresa, non atterrito dalla paura della morte, ma, anzi, desideroso di affrontarla.
Confortandosi nel Signore (1Sam 30,6), pregava fiducioso e ripeteva cantando quella parola del profeta: infatti anche se dovessi camminare in mezzo all’ombra di morte, non temerò alcun male, perché tu sei con me (Sal 22,4).

Il "team".. e l'escusatio petita

Team Bergoglio. Ivereigh scrive.

Come era prevedibile, la notizia contenuta nella biografia di papa Francesco di Austen Ivereigh, “The Great Reformer” in inglese, “Tempo di misericordia” in italiano, secondo cui un gruppo di cardinali, il “Team Bergoglio” avrebbe pianificato sin dalle dimissioni di Benedetto XVI l’elezione dell’arcivescovo di Buenos Aires, ottenendo il suo assenso previo, ha creato reazioni in Vaticano.
Il cardinale Murphy O'Connor 
Un comportamento del genere potrebbe creare problemi canonici, in base all’art. 81 della “Universi Dominici Gregis”, il documento che stabilisce le regole del Conclave.

Dove eravamo o dove saremo?


STAMPA

Papa Francesco a Istanbul, il dossier Vaticano II cinquant’anni dopo

La dimensione ecumenica, con la visita al patriarca Bartolomeo, è stata distinta ma non separata dalla dimensione politica della visita al leader della Turchia: si tratta di una visione profondamente conciliare del nesso tra ecumenismo, dialogo interreligioso e pace
Papa Francesco a Istanbul, il dossier Vaticano II cinquant'anni dopo
La Turchia è uno snodo geografico e culturale del difficile passaggio del secolo ventesimo dalle religioni imperiali alla religione nella sfera nazionale e internazionale, tra laicità e ritorni identitari.
Ma per la chiesa la Turchia è anche uno snodo irrinunciabile per capire Giovanni XXIII e quindi il Concilio Vaticano II.

Oremusi...in un tempo di "nuove catacombe"

 Il Breviario di Don Camillo


Sono onorato di poter leggere questa notizia così bella, un piccolo sogno avverato, e le manone di don Camillo che spostano tavoli per darli addosso ai suoi amici-nemici, ora servono per asciugare qualche lacrima che scende. Sì sono commosso! Un dono della Provvidenza che si è servita di noi ed in particolare di te carissimo  Adolfo, Salvatore e Frederik. Ma voglio dal mio canto ringraziare l'amico Napoleone che mi ha incoraggiato in questo progetto procurando per me buona parte dei fascicoli e di due preti che mi hanno trovato, con molta fatica, i restanti fascicoli mancanti. Cercare questo Breviario Romano è stato come cercare il Santo Graal!! Da ultimo la mia fidata fotocopiatrice che mi ha concesso di fare ottime scansioni per i riconoscimento OCR!

MA....

Blu e rosso (nero?)

FRANCESCO NELLA MOSCHEA BLU

Mario Giordano: il Papa che prega Allah mi sembra una resa, non un dialogo

Mario Giordano e Papa Francesco















Sarà pur stata un’“adorazione silenziosa”, e non una vera e propria preghiera. Sarà pur stato un gesto simile a quello compiuto da Benedetto XVI nel 2006, come s’affanna a precisare il preoccupato portavoce della Santa Sede. Sarà tutto quel che si vuole, ma fa un certo effetto vedere il Papa che si mette a mani giunte verso la Mecca nella Moschea Blu di Istanbul, mentre l’imam recita i versetti del Corano. E fa ancor più effetto pensare che quel Corano è lo stesso che, poco distante da lì, gli islamici usano per eccitare le folle a squartare i cristiani, a impalarli e crocefiggerli. A spazzarli via. C’è un contrasto troppo forte fra il Papa che rispetta fino all’ultimo tutti i riti dell’Islam, si toglie le scarpe e s’inchina al "mihrab", e gli islamici che a pochi chilometri dalla Moschea Blu non rispettano nulla dei cristiani. Non le loro chiese, non le tradizioni, non i riti. E nemmeno la loro vita.

Chi siamo noi per crocifiggere?

Gli scout e la via Crucis per Cucchi, un eccesso di zelo liturgico


Foto LaPresse
Anche al netto delle mitopoiesi renziane, gli scout cattolici sono un universo interessante e “multipolare”, per dirla come piace alla pastorale di epoca bergogliana. La loro dimensione è la “route”, a volte però il loro entusiasmo nell’andare nelle periferie del mondo va addirittura oltre i gioiosi inviti di Papa Francesco e finisce per mescolare con un po’ di disinvoltura la liturgia e la politica.

Commentare stanca?

Pontificare stanca

Nonne, radici, ebraismo. Qualche parola imperfetta di Francesco a Strasburgo, e di troppo in aereo

Papa Francesco al Parlamento europeo (foto LaPresse)
Propongo qualche osservazione sui due discorsi europei di Papa Francesco. Bei discorsi, pieni di cose belle, sulle quali non mi fermo: però è la premessa del resto. Mi piacciono anche i pensieri sulla famiglia. La differenza che sento da altri, compresa una vasta parte di questo giornale, è qui: che il matrimonio fatto di un uomo e una donna, come quello dal quale venni messo al mondo, a me non sembra insidiato dalla scelta di altri modi di metter su famiglia. Il punto che mi ha fatto sobbalzare è piuttosto quello in cui l’Europa stanca viene paragonata a una “nonna, non più fertile e vivace”.

domenica 30 novembre 2014

La compagnia della Smaculata *


Porta_a_porta

LUNEDI’ 8 DICEMBRE SU RAI UNO IN SECONDA SERATA CI SARA’ UNO SPECIALE SU RAI UNO NELLA TRASMISSIONE DI BRUNO VESPA “PORTA A PORTA” SULLA MADONNA IMMACOLATA CONCEZIONE TUTTO DEDICATO ALLE VICENDE PER LA CHIESA ANCORA MISTERIOSE DELLE APPARIZIONI MARIANE DI MEDJUGORJE IN BOSNIA ERZEGOVINA.
LA PUNTATA E’ STATA REGISTRATA LUNEDI’ 24 NOVEMBRE 2014 ALLE 11 DEL MATTINO NEGLI STUDI RAI DI VIA TEULADA A ROMA E ANDRA’ IN ONDA IN OCCASIONE DELLA FESTA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE.
PAOLO BROSIO E’ STATO INVITATO COME GIORNALISTA OPINIONISTA NELLE VESTI DI SCRITTORE ESPERTO DEL FENOMENO “MEDJUGORJE”.

1965 - 2014

Sorpresa! Nessun Vaticano III!



Interessante analisi di Rorate Caeli [qui]. 

La recente sessione del Sinodo sulla Famiglia è stata paragonata non poche volte dai commentatori a un tentativo di imbastire un mini-Vaticano III. Tale paragone assume una certa validità se prendiamo in considerazione il fatto che l'anno scorso e quelli anteriori sono stati testimoni della riapparizione di personaggi della stregua di Hans Küng (anche se non in forma eccellente), Gustavo Gutiérrez, Karl Rahner (almeno in spirito) e (in carne ed ossa), il Cardinal Kasper, tutti esempi di personaggi delusi dal fatto che al Vaticano II non sia seguito immediatamente un Vaticano III per completare l'opera: innestare stabilmente la Chiesa sugli stessi binari del trenino del secolarismo post-illuministico, moderno e post-moderno, il cui combustibile è costituito dall'anti-dogmatismo e dall'individualismo radicale.

Noli me tangere!


(a cura Redazione "Il sismografo")
                                                                                                                           foto archivio
Dopo il suo arrivo all'Aeroporto di Ciampino (18.40 ca) Papa Francesco si è recato a Santa Maria Maggiore per raccogliersi in preghiera e ringraziare la Madonna Salus Populi Romani per il suo pellegrinaggio in Turchia. E' la 15.ma visita del Papa a questa famosa basilica mariana.

Farà la fine de l'Unità?

Il papa e il patriarca. Un inchino non basta a fare unità

inchino
Il momento più nuovo e originale dell’incontro con il patriarca ecumenico di Costantinopoli non è stato certo l’inchino di papa Francesco a Bartolomeo, con la richiesta di pregare per lui.
Per Jorge Mario Bergoglio questo è un gesto usuale. Lo fa con tutti. L’ha fatto più di una volta con le folle, fin dalla sua prima apparizione come papa in piazza San Pietro. L’ha fatto il 1 giugno scorso nello stadio olimpico di Roma gremito da migliaia di cattolici e protestanti. L’ha fatto nel 2006 nel Luna Park di Buenos Aires mettendosi in ginocchio sul palco a ricevere la benedizione di un leader protestante pentecostale.
Piuttosto, il momento saliente dell’incontro tra Pietro e Andrea, come simbolicamente i due amano chiamarsi l’un l’altro, è stato lo scambio delle promesse di unità tra le Chiese, al termine della “divina liturgia” celebrata nella chiesa di San Giorgio al Phanar nel giorno della festa di sant’Andrea apostolo.

San Giovese?

LETTERA DI UN PECCATORE AGLI ANTI-PAPA

Farrell avvisa Socci: caro Antonio, basta attaccare Bergoglio o finisce che in Paradiso...

Farrell a Socci: caro Antonio, basta attaccare Bergoglio

Caro Socci,
sono Nicholas, Nick Farrell da Forlì detto "l’inglese", e ho letto i tuoi ultimi articoli in cui sostieni che l’elezione di Papa Francesco non sia valida e critichi le sue omelie e il suo pontificato perché troppo "comunista". Invece a me, che non sono uno studioso della Chiesa e non mi appassiono delle dispute tra teologi ed esegeti vaticani, Papa Francesco è sempre piaciuto, sebbene tu stesso sappia quanto io sia anti-comunista. Mi è piaciuto dal primo momento, da quando si è affacciato al balcone e ci ha chiesto con umiltà di pregare per lui. Un tale carisma l’ho visto solo in Giovanni Paolo II. Non pensare che da ex anglicano - di recente convertito al cattolicesimo - non mi sia mai interessato al Papa o al Vaticano o alla Chiesa. Quando nel 1998 sono venuto in Italia, annotavo sempre le sante parole di Giovanni Paolo II in un taccuino che portavo sempre con me. Questo, col senno di poi, mi ha aiutato. Qui in Italia ho incontrato una donna molto cattolica - romagnola - che ho sposato e che, contro ogni mia previsione, mi ha dato cinque figli (dagli 11 ai 2 anni).
E insomma, un inglese doc come me non critica mai la sua regina. Ora, mi chiedo: perché tu, un cattolico doc, critichi così duramente Papa Francesco? Il Papa è "eletto" dallo Spirito Santo: chi sono io per giudicare la sapienza e lo spirito di Dio? Tu parli di irregolarità durante il conclave dei cardinali: avrebbero dovuto votare solo quattro volte in un sol giorno - sostieni - e invece hanno votato cinque volte, e così via. Ma, in fin dei conti, chi se ne frega? Dove vorresti arrivare? Un nuovo conclave? Un nuovo Papa? Dài, su.

"communicatio in sacris" !?!

LA DIPLOMAZIA DEI GESTI DI PAPA FRANCESCO: A ISTANBUL S’INCHINA PROFONDAMENTE DINANZI AL PATRIARCA DI COSTANTINOPOLI E CHIEDE UNA BENEDIZIONE PER SÉ E “PER LA CHIESA DI ROMA” – LA VISITA ALLA MOSCHEA BLU PER UNA “ADORAZIONE SILENZIOSA”

In moschea, Bergoglio si toglie le scarpe, resta ammirato di fronte alla bellezza dei mosaici e si raccoglie a capo chino. Ovviamente evita di parlare di “preghiera” per non creare polemiche. Oggi ancora funzioni con gli ortodossi, il cui scisma ruota proprio attorno al primato del vescovo di Roma…

Adveniat!

L'Avvento sta tutto in questo quadro di Bosch

Nel tempo di Avvento la figura del Battista appare sulla scena gridando l’urgenza di preparare una via. Egli grida dal deserto, secondo l’oracolo di Isaia, ma grida anche nel deserto, secondo una possibile traduzione del testo evangelico. E forse questa seconda versione ben si addice ai tempi nostri dove la vita religiosa (e il monachesimo in particolare di cui il Battista è simbolo e patrono) grida nel deserto di un mondo che del Messia non sa che farsene.

sabato 29 novembre 2014

Gli avvenimenti odierni alla luce di Fatima.


  • Tavola Rotonda - 2014/10/28

    Gli avvenimenti odierni alla luce di Fatima





I nostri debiti con Satana

Cio’ che l’italiano  risparmia lo stato italiano massonico  toglie. Un giorno ho meditato sulla condizione dell’Occidente che ha abbandonato Dio, ha rigettato il Regno di Gesu’ Cristo, rifiutato le sue grazie e lo ha detronizzato.

E noi poveri italiani , degnati dall’Onnipotente ad essere sede della sua  Chiesa depositaria delle divine medicine per la nostra anima  , ci ritroviamo ad essere un popolo oppresso dai presunti liberatori  che in 150 anni hanno trasformato il popolo dei Santi, dei viaggiatori, degli inventori, degli artisti,delle Repubbliche marinare …in una Repubblica delle Banane.

L’AMERICA LATINA AL TEMPO DI FRANCESCO.


Dove vanno i cattolici del continente che concentra la metà dei fedeli del mondo? Il fenomeno della “protestantizzazione cattolica” e i suoi limiti

Revival evangelico

Secondo i risultati di una ricerca realizzata dall’agenzia statunitense “Pew Research Center” in 18 paesi del continente, il fenomeno dell’abbandono del cattolicesimo da parte di vasti settori della popolazione latinoamericana è massiccio, di portata epocale. L’84% degli adulti interpellati dichiara di aver ricevuto un’educazione cattolica dai propri genitori; ma solo il 69%, oggi come oggi, continua a professarsi cattolico. L’esodo prende la via delle confessioni protestanti di ultima generazione, tra cui spicca il movimento pentecostale. Il 19% della popolazione latinoamericana si dichiara evangelica, ma solo il 9% è nata nell’alveo della fede protestante. Il 68% dei protestanti del Paraguay, il 66% in Perù e il 54% in Brasile proviene dalla Chiesa cattolica.

Ogni chiesa ha i suoi macigni

Vienna, la pietra sospesa in omaggio al dipinto di Magritte


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L’installazione «To be in Limbo» ricorda un celebre dipinto del maestro belga

Dialoghi non sentiti a Santa Sofia

Il Papa nella Moschea blu di Istanbul

Mani giunte sopra la croce, volto chino, occhi chiusi. Così Papa Francesco si è raccolto, in silenzio, nella Moschea Blu di Istanbul davanti al "mihrab", la nicchia che indica la direzione della Mecca. Il Pontefice è rimasto in raccoglimento
per oltre due minuti accanto all’imam che declamava alcune invocazioni. Entrando nella moschea Papa Francesco, in rispetto alla tradizione musulmana, si è tolto le scarpe

L’ISIS commette i suoi crimini con l’appoggio di Israele
Per quanto il gruppo terrorista ISIS, dello Stato Islamico (Daesh in arabo) dichiari di essere un movimento per la liberazione dei mussulmani, non soltanto questo gruppo non attacca mai il regime di Israele o i suoi sostenitori ma anzi i suoi componenti, oltre a ricevere visite ed elogi dai leaders sionisti come Netanyahu, stanno ricevendo assistenza e trattamento medico negli ospedali israeliani. Perchè il regime di Israele appoggia l’Isis e viceversa?

Quelle tue scarpette rosse valgono un paio di calzini neri di una moschea blu?




Papa Francesco in Turchia, preghiera nella Moschea Blu di Istanbul




Bergoglio, prima di entrare nella Moschea Blu di Istanbul, nel secondo giorno del suo viaggio in Turchia, si è tolto le scarpe come previsto dal cerimoniale camminando con i soli calzini neri ai piedi. Bergoglio, che è stato accolto dal Gran Muftì e da un imam

LIVING POPES

La Chiesa ha bisogno di Papi viventi, per quanto cattivi siano.
Essi non distruggeranno la Chiesa, per quanto pazzi siano.
Papi viventi

Il 29 gennaio 1949, Papa Pio XII fece le seguenti osservazioni sull'importanza del Papa: “Se mai un giorno - parlando del tutto ipoteticamente – la Roma materiale dovesse venire meno; se mai questa Basilica Vaticana, simbolo della sola e unica vittoriosa Chiesa cattolica, finisse col seppellire sotto le sue macerie gli storici tesori e le sacre tombe che essa racchiude, neanche allora la Chiesa sarebbe in alcun modo demolita o spaccata. La promessa di Cristo a Pietro sarebbe ancora valida, il papato durerebbe per sempre, come la Chiesa, uno e indistruttibile, essendo fondato sul Papa allora vivente.

Evangelizzare stanca..?

IL PAPA A STRASBURGO
    

L’Unione Europea, il cui Parlamento ha ospitato una recente visita con allocuzione del Santo Padre, incentrata sul grave problema sociale della povertà e della fame nel mondo, ha sempre dimostrato un’evidente vocazione anticristiana.

Nelle imponenti assise europee non sono mai mancati deprecabili segnali d’indifferentismo religioso, quando non di riluttanza e ostilità dell’Unione verso i principi etici, culturali e storici fondanti della matrice cristiana di “nonna Europa”, come l’ha battezzata il Pontefice. Il quale, attento all’umore degli astanti, non ha ritenuto di cogliere l’occasione per rivendicare in quel poderoso consesso di notoria ispirazione massonica la specifica identità cattolica della sua accorata esortazione alla solidarietà e generosità a favore degli ultimi della Terra. 

venerdì 28 novembre 2014

Aboliamo l’insegnamento della religione cattolica, anzi commissariamola!

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PREGHIERA    29 Novembre 2014

di Camillo Langone | 29 Novembre 2014 ore 06:30
“Il documentario su un aborto chirurgico mostrato a scuola, durante l’ora di religione. Un filmato choc fatto vedere in classe per spiegare alle studentesse di 16 anni come si fa un’interruzione di gravidanza. E’ successo all’Istituto superiore Cardano di Milano. Dopo una settimana di indagini sull’accaduto, il preside Alfredo Petitto decide di sospendere l’insegnante” (Repubblica). “A seguito della segnalazione di alcuni genitori del liceo Cardano al preside dell’istituto il Servizio insegnamento della religione cattolica della diocesi di Milano ha avviato la procedura di revoca dell’idoneità all’insegnamento della religione cattolica del professore G.N.” (comunicato Diocesi di Milano). Ogni qualvolta si abbia la tentazione di criticare Papa Francesco ci si ricordi che in Conclave l’alternativa a Bergoglio era Scola.
http://www.ilfoglio.it/articoli/vr/123375/rubriche/preghiera-langone-bergoglio-scola.htm

Liturgia alla maltese?

Scheda. Burke: La liturgia E al centro della Comunione con Cristo

Pubblichiamo ben volentieri l'intervista rilasciata alla Radio Vaticana - in inglese - carta dal. Burke in Occasione della Presentazione degli Atti del Congresso Sacra Liturgia del 2013, in lingua italiana, pubblicati dall'editore senese Cantagalli, lo scorso 21 novembre : 


Scheda Burke: Liturgia nel cuore della comunione con Cristo

(Radio Vaticana) La riforma della sacra liturgia "è determinato non attraverso la rottura con il passato, non attraverso la rivoluzione, ma attraverso la continuità con il passato, attraverso il rispetto per la bellezza sublime della sacra Liturgia celebrata ininterrottamente lungo i secoli cristiani." Questo è stato il messaggio del cardinale Raymond Burke, citando l'insegnamento di Papa Benedetto XVI, in occasione della presentazione dei lavori della Sacra Liturgia 2013 - una conferenza sulla Sacra Liturgia, che ha avuto luogo a Roma nel mese di giugno dello scorso anno.  

Preti “di strada”, s’avanza il pensiero unico

Le dichiarazioni e i commenti che hanno accompagnato la decisione di affidare a quattro sacerdoti definiti “di strada” il commento del vangelo su Rai Uno, allargano il disagio di sacerdoti e vescovi che vedono ridotta la missione della Chiesa a una sola modalità, espressione di opzioni culturali e politiche legittime ma opinabili.

di Riccardo Cascioli
Alcuni giorni fa avevamo parlato di mal di pancia nell’episcopato italiano, ora pare che il malessere si stia estendendo a tutto il clero. E sì, perché il grande strombazzare nei giorni scorsi a proposito dei quattro preti definiti “di strada” – don Luigi Ciotti, don Vinicio Albanesi, don Gino Rigoldi, don Maurizio Patriciello – che da adesso commenteranno il Vangelo su Rai Uno (clicca qui), nel programma “A sua immagine”, ha provocato non poco disagio in tanti confratelli. Invidia? Niente affatto: a parte i quattro e pochi altri non è che normalmente i preti abbiano la smania di andare in tv. Però alla dignità del loro sacerdozio ci tengono.
Preti di strada e pagliacci di periferia.
Preti di strada e pagliacci di periferia.
E allora immaginiamo cosa devono aver provato quelle migliaia di sacerdoti con 20-30, oltre 50 anni di messa, che non sono mai andati in cerca né di strade né di periferie, ma che le loro strade e le loro periferie le hanno vissute accompagnando il popolo di Dio con cuore e intelligenza secondo le indicazioni dei rispettivi vescovi. Sentire il segretario della CEI, monsignor Nunzio Galantino, affermare a proposito dei “quattro” che in questo modo «si vuole tradurre in fatti e immagini ciò che Papa Francesco ci chiede senza sosta: quello di essere chiese in uscita e allora anche televisione in uscita», non deve essere stato piacevole. Chiesa in uscita identificata con una sola modalità di presenza, peggio: con chi ha identificato il sacerdozio con alcune scelte di carattere sociale e politico. Non bisogna infatti dimenticare che anche fra i sacerdoti impegnati in opere sociali non tutti condividono le connotazioni culturali di Ciotti e compagni.