ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 8 ottobre 2015

Sono un lupo, non un pastore!



Cari padri sinodali, sostenete il divorzio quando l'amore non c'è più

PRETI


Ho appena finito di leggere il Vangelo che la liturgia propone alla nostra meditazione per domenica prossima e che di certo, noi e voi, proclameremo nelle celebrazioni con i nostri fedeli. Si tratta del Vangelo di Marco, capitolo 10, versetti 17-30, là dove si narra di quel giovane dalla condotta irreprensibile che corre dal Maestro e gli chiede cosa deve fare per avere una vita che non sia ostaggio della morte. Noi sappiamo come è andata a finire: all'invito di Gesù a lasciare tutto e a seguirlo, il giovane "si fece scuro in volto - narra il vangelo - e se ne andò rattristato; possedeva infatti molte ricchezze"!
Ecco: in un breve esame di coscienza mi è venuto di pensare a me prete, a voi Vescovi e Cardinali, alla Chiesa in generale, e mi si è posto un interrogativo: "Non è che anche noi, come quel giovane, ci si ritrova solitari e tristi, prigionieri delle nostre ricchezze e sordi e ciechi al richiamo dei poveri e dei nullatenenti?".

Caramelle buone.Col buco?

Prete pedofilo ma celebra ancora la Messa: "Il Papa intervenga"

In Sicilia il sacerdote, condannato dal tribunale ecclesiastico, è stato autorizzato dal Vescovo a dire Messa. La denuncia di una Onlus


A Tortosa passò Pietro, non Badoglio



Finalmente parte davvero l’attacco all’ISIS


 Tartus è una perla del Mediterraneo orientale.
Quel mare splendido che colpì tanto i Turchi quando vi arrivarono dalle steppe desertiche e desolate dell’Asia; ci arrivarono nel tardo pomeriggio, così raccontano i loro storici, quando il sole radente verso il tramonto rendeva quel mare un barbaglio di luce, davvero una mare di luce bianca.
In coro dissero “akdeniz”; Mare Bianco!
Quando avevano visto il mare di Trebisonda, spaventati e turbati avevano detto: karadenitz, o Mare Nero e quel nome, quel mare plumbeo, ancora se lo porta appiccicato addosso!
I Fenici, che di navigazione se ne intendevano moltissimo la scelsero come porto strategico per le loro navi che veleggiavano silenziose e cariche di mercanzie verso Cipro. La chiamarono con un nome simile a quello di una costellazione: Antaradus. Oggi di vestigia del periodo fenicio resta ben poco, mentre invece la città è ricca di vestigia cristiane: divenne un importante centro di pellegrinaggi; secondo la tradizione san Pietro, durante il suo viaggio da Gerusalemme ad Antiochia vi eresse una cappella votiva dedicata alla Santissima Vergine Maria, la quale conteneva un’immagine miracolosa della madre di Nostro Signore, portata lì da San Luca.
Oggi di sicuro papa Badoglio ci avrebbe fatto su un fervorino dicendo che la Madonna se fa i miracoli attira la gente, aumenta la fede e questo non è una cosa buona e giusta: come si permette di fare del proselitismo?

L’orrore dello sfacelo

La proliferazione dei diritti (inesigibili)


Le confessioni pubbliche (ma oggi si dice outing) del prete teologo polacco, ottimo veicolo pubblicitario per un suo libro in uscita, hanno riproposto un paio di tormentoni, quello sulla sessuofobia della Chiesa cattolica e quello dei diritti degli omosessuali.
Lasciata la Chiesa alle sue beghe, proviamo a dire qualcosa di non totalmente scontato sul vero tema all’ordine del giorno, quello della legalizzazione delle unioni omosessuali.

La gaffe?


"Questo papa non ci piace". Con gli onori de "L'Osservatore Romano"


Palmaro
La pubblicità riprodotta qui sopra occupa l'intera pagina 4 de "L'Osservatore Romano" dell'8 ottobre, a fronte di un dottissimo articolo su una nuova edizione critica delle "Enarrationes in Psalmos" di sant'Agostino.
È in memoria di Mario Palmaro, docente di filosofia e bioetica, autore cattolico molto letto e molto discusso per le sue analisi critiche delle derive mondane della Chiesa contemporanea, qui riproposto come "un grande esempio, per tutti".

Non ce ne eravamo accorti..!?

Italia Oggi
(Goffredo Pistelli) «Il Sinodo non è un parlamento, non si cercano maggioranze»: papa Francesco è stato piuttosto netto, nel primo giorno dell' assise dedicata alla famiglia. Esprime nuovamente un concetto che era stato chiaro, già un anno fa, alla fine della prima parte dello stesso Sinodo quando, con un discorso piuttosto duro, aveva bacchettato equanimemente buonisti e rigoristi, precisando che in ogni caso avrebbe deciso lui.

Il corvo vola alto?

Misteri vaticani, Papa e la Davis: chi ha incastrato Viganò?


Monsignor Viganò è lo stesso che inconsapevolmente avviò lo scandalo Vatileaks, quello che scrisse nel 2011 a Papa Benedetto di guardarsi da quella parte della Curia ostile a pulizia e riforme. Finì in esilio negli Usa: oggi lo accusano di aver organizzato tutto da solo l'incontro di Francesco con la controversa pasionaria repubblicana anti nozze gay.

Misteri vaticani, Papa e la Davis:
chi ha incastrato Viganò?
ROMA – Il nunzio apostolico negli Usa Monsignor Carlo Maria Viganò è di nuovo al centro di un mistero tutto interno al Vaticano ma con riflessi poco chiari che rischiano di illuminare zone meno trionfali del recente viaggio di Papa Francesco negli Stati Uniti. Jason Horowitz del New York Times si riferisce al giallo intorno alla visita di Francesco a Kim Davis, l’eroina dei conservatori americani che si è fatta la galera pur di non controfirmare le nozze di due persone dello stesso sesso. A farne le spese, come successe già per lo scandalo Vatileaks, il povero Viganò.

Fratelli coltelli?

Al Sinodo è l’ora delle lobby: ai briefing tedeschi rispondono gli africani

Secondo alcuni padri l’Instrumentum laboris non “presenta i fatti in modo comprensivo” e che dà risalto solo a quel che si pensa nell’Europa occidentale



foto LaPresse
Roma. Al Sinodo è il tempo di fare lobbying, di dividersi in gruppi e congreghe per spingere determinate posizioni. E’ la storia dei Concili e dei Sinodi, niente di nuovo. L’ha detto con leggerezza l’arcivescovo di Philadelphia, il cappuccino Charles J. Chaput, durante il consueto briefing con i giornalisti.

mercoledì 7 ottobre 2015

A volte assumono sembianze di monaci..

QUANDO ATANASIO SI RITROVÒ SOLO IN «UN MONDO ARIANO». E VINSE CON LA FORZA DELLA FEDE E DELLA VERITÀ
di Corragno Gnerre

L’epoca in cui visse sant’Atanasio fu di grande crisi della ortodossia, cioè della dottrina autentica. Siamo intorno al 360. In quel periodo (così come oggi) la verità cattolica rischiava di scomparire. Celebre è la frase di san Girolamo che descriveva quei tempi: «E il mondo, sgomento, si ritrovò ariano».
In tale contesto, sant’Atanasio non si piegò. Egli era un giovane vescovo di Alessandria d’Egitto. Rimase talmente solo a difendere la purezza della dottrina che per quasi mezzo secolo la sopravvivenza della fede autentica in Gesù Cristo si trasformò in una diatriba tra chi era per e chi non per Atanasio.

Nuptias facit consensus

Padre Cavalcoli e l’ordinazione sacerdotale


Secondo Padre Cavalcoli se gli sposi (o uno di essi) non hanno del matrimonio lo stesso concetto che ha la Chiesa, il matrimonio è nullo.
Il Padre Cavalcoli si sbaglia: nuptias facit consensus e il consenso è atto di volontà: gli sposi rendono nullo il matrimonio se vogliono un matrimonio sbagliato, non se hanno opinioni sbagliate, le quali vanno in second’ordine se gli sposi, nonostante le loro opinioni, vogliono – di fatto – consentire al matrimonio come vuole la Chiesa.

Per molti, non per tutti?

La misericordia vale anche per i pedofili?
La Diocesi di Trento ha sospeso da ogni incarico don Gino Flaim, l’anziano parroco che, dai microfoni de La7 nel corso del programma “L’Aria che Tira” ha rilasciato delle affermazioni giustificatrici della pedofilia.
Il collaboratore pastorale della chiesa di San Giuseppe e Pio X a Trento, davanti al microfono ha dichiarato: "La pedofilia posso capirla, l'omosessualità non so".

Misericors et miserator et justus.

LETTERA DALL’ALDILA’ RIVELAZIONI DALL’INFERNO

 Sono dannata

 IMPRIMATUR E Vicariatu Urbis, die 9 aprilis 1952 Aloysius Traglia Archiep. Caesarien. Vicesgerens
 PROLOGO
 Clara e Annetta, giovanissime, lavoravano in una Ditta commerciale a *** (Germania). Non erano legate da profonda amicizia, ma da semplice cortesia. Lavoravano ogni giorno l'una accanto all'altra e non poteva mancare uno scambio di idee. Clara si dichiarava apertamente religiosa e sentiva il dovere d'istruire e richiamare Annetta, quando questa si dimostrava leggera e superficiale in fatto di religione. Trascorsero qualche tempo assieme; poi Annetta contrasse matrimonio e si allontanò dalla Ditta. Nell'autunno di quell'anno. Clara trascorreva le vacanze in riva al lago di Garda. Verso la metà di settembre la mamma le mandò dal paese natìo una lettera: «E’ morta Annetta E’ rimasta vittima di un incidente automobilistico. L' hanno sepolta ieri nel "Waldfriedhof'». La notizia spaventò la buona signorina, sapendo che l'amica non era stata tanto religiosa. - Era preparata a presentarsi davanti a Dio? ... Morendo all'improvviso, come si sarà trovata ?... - L'indomani ascoltò la S. Messa e fece anche la Comunione in suo suffragio, pregando fervorosamente. La notte, dieci minuti dopo la mezzanotte, ebbe luogo la visione... §§§ 3 "Clara. non pregare per me! Sono dannata!

Dio li fa, poi si accoppiano

Monsignor Charamsa ora incontrerà Luxuria

Il prelato famoso per il coming out planetario si scambierebbe sms con l'ex parlamentare transgender: lo annuncia Luxuria

Monsignor Charamsa finisce ancora di più sotto i riflettori, se mai fosse stato possibile.

La confusione e l’errore



"In un mondo nel quale l’integrità del matrimonio è sotto attacco già da molti decenni, la Chiesa è rimasta sempre l’araldo fedele della verità del piano di Dio". Ma "confusione e perfino errore sono entrati nella Chiesa". Parla il cardinal Raymond Leo Burke, a proposito del Sinodo sulla famiglia.Il matrimonio è naturale e sacro Nessuna autorità o prassi può scioglierlo
di Raymond Leo Burke* 07-10-2015
La Sacra Famiglia
Al momento attuale nella Chiesa non esiste una materia più importante da trattare della verità sul matrimonio. In un mondo nel quale l’integrità del matrimonio è sotto attacco già da molti decenni, la Chiesa è rimasta sempre l’araldo fedele della verità del piano di Dio per l’uomo e la donna, nella unione fedele, indissolubile e procreativa del matrimonio. Nel presente momento, certamente sotto la pressione di una cultura totalmente secolarizzata, confusione e perfino errore sono entrati nella Chiesa e minacciano di indebolire o compromettere gravemente la testimonianza della Chiesa, a detrimento della intera società.
La confusione e l’errore sono diventati evidenti a tutti durante la recente sessione della Terza Assemblea Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, dedicata alla discussione del tema “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto della evangelizzazione”, e tenuta nel mese di ottobre del 2014.

La religione dell’uomo

Un altro vangelo, opposto all’Eterna Parola di Dio

La disarmante disinvoltura mondialista di Bergolgio: il preferito dalle lobby gay 
Dalla commedia di Francesco negli Usa, a Mr. Charamsa, a Scalfari:
questa "Chiesa" - di "Francesco" – è più laica dello Stato
(parola di Eugenio Scalfari)
 di Arrigo Muscio
lobby gay - bergoglio
"Mi meraviglio che così in fretta da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo passiate ad un altro vangeloIn realtà, però, non ce n'è un altro; solo che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di CristoOrbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vipredicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtemaL'abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtemaInfatti, è forse il favore degli uomini che intendo guadagnarmi, o non piuttosto quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se ancora io piacessi agli uomini, non sarei più servitore di Cristo!"
Lettera di San Paolo apostolo ai Galati (Cap 1, 1-10)

Il mistero dei Rosari di Padre Pio

Le stigmate, la scrutazione delle coscienze, la profezia, i carismi, il potere dei miracoli: argomenti misteriosi che fanno la storia di questo uomo di Dio; ma non è completa la serie degli enigmi, intorno alla sua meravigliosa e sconcertante figura, senza aggiungere un'altra incognita: il numero dei suoi Rosari quotidiani.
Padre Michelangelo da Cavallara, un personaggio singolare, uno dei mille e mille satelliti che gravitavano intorno a Padre Pio, ha predicato, per quindici anni, dal 1946 al 1960, il mese della Madonna, maggio; quello del Sacro Cuore, giugno, e quello del Preziossimo Sangue, luglio.
La sua scheda offre un curriculum vitae superlativo. Come formazione culturale, proviene dall'Università Gregoriana; missionario in Africa; predicatore apostolico, con Pio XII, per due anni (1944 e 1945); a ventisei anni superiore di una fraternità con settantaquattro frati..., ma quando la sua vita fa tappa nel convento di Padre Pio, afferma: «Quella fu la tappa essenziale della mia esistenza.

martedì 6 ottobre 2015

Le foibe della Gospa ?



Medjugorje e la collina delle sparizioni

La collina irta e sassosa del Podbrdo, luogo delle "apparizioni" della Vergine
La collina irta e sassosa del Podbrdo, luogo delle "apparizioni" della Vergine

Quando si parla di Medjugorje si finisce quasi sempre col toccare argomenti che poco hanno a che fare con la spiritualità. Il dibattito tra chi crede profondamente alla apparizioni della Vergine e chi invece grida alla truffa è sempre molto acceso.

Papa Francesco (così come il suo predecessore, il papa emerito Joseph Ratzinger) e tutta la Chiesa Cattolica non hanno mai nascosto la propria diffidenza nei confronti di ciò che avviene in questo paesino della Bosnia-Herzegovina e le tre commissioni di indagine volute dalla Santa Sede ne sono la dimostrazione.
Eppure i pellegrini si ostinano a visitare questo luogo, per ricercare un “segno” tangibile da parte della Madonna, un miracolo, un’apparizione. Incrementando di fatto un business stimato in circa 11 miliardi di euro.

Segni profetici

QUANDO LA CHIESA VIENE GIU'

   Quaroni, Zecchi e la Chiesa di Gibellina: un giudizio di Dio contro il nichilismo. Nell’agosto del 1994 la chiesa venne giù e forse c’è qualcosa di simbolico una sorta di ammonimento silenzioso ma eloquente in un simile evento

di Francesco Lamendola  



Nel 1972, in Sicilia, sul luogo ove sorgeva la preesistente chiesa parrocchiale di Gibellina, abbattuta dal terremoto del Belice, venne realizzato un nuovo edificio sacro, la Chiesa Madre, ispirato ai canoni dell’arte ultra-moderna e caratterizzato da una gigantesca sfera liscia di cemento.
Il progetto era stato commissionato all’architetto, urbanista e docente universitario Ludovico Quaroni, per l’appunto un tipico esponente dell’arte moderna - qualunque cosa possa significare l’ espressione arte moderna; l’opera era stata concepita come una bandiera della rinascita, morale e materiale, di quelle popolazioni dopo il disastroso evento sismico che aveva colpito la valle del fiume Belice nel 1968 – e invece la vergogna della permanenza delle famiglie disastrate nelle baracche di lamiera si sarebbe protratta per molti anni ancora, decenni addirittura – ed era costata al pubblico erario la non modica cifra di cinque miliardi di lire.
Nell’agosto del 1994, di punto in bianco, senza che si fosse verificata alcuna scossa sismica, né alcuna frana, né che fosse caduta una anomala quantità di pioggia, o si fosse levata una bufera, così, d’improvviso, come una gomma di bicicletta improvvisamente sgonfiata, la chiesa è venuta giù.

Niuno li supera di accortezza e di astuzia..

Bergoglio, l’omelia alla S. Messa di apertura del Sinodo, il trattamento riservato al sindaco Marino… “(i modernisti – NdR) nell’adoperare le loro mille arti per nuocere, niuno li supera di accortezza e di astuzia: giacché la fanno promiscuamente da razionalisti e da cattolici, e ciò con sì fina simulazione da trarre agevolmente in inganno ogni incauto” (San Pio X – enciclica Pascendi Dominici Gregis).

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Martedì 6 ottobre 2015
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È pervenuta in redazione:
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Caro dottor Gnocchi,
seguo spesso la sua rubrica di posta e leggo anche altri articoli di Riscossa Cristiana. Io sono cattolico e non le nascondo che non mi trovo molto d’accordo con la vostra impostazione, però è anche vero che sul vostro blog leggo spesso delle critiche legittime, perché anche a me Papa Francesco provoca spesso tante domande. Però voglio dirle con molta franchezza che mi sembra che voi ignoriate le cose buone che spesso dice. Ho letto l’omelia alla messa con cui è stato aperto il Sinodo e ho visto che il Papa ha ribadito la dottrina cattolica sul matrimonio. Perché di questo non si parla? E poi ha appena dato una bella “sberla” al sindaco di Roma, quel Marino che anche voi avete criticato spesso, perché sappiamo che è abortista e altre cose. Ecco, non voglio fare il polemico, però le chiedo perché su queste cose non dite nulla.
La ringrazio. Cordiali saluti
Dino Cortesi

Riaprite quelle porte..!?

Il Papa parla al Sinodo e riapre le porte chiuse da Erdo: “No alla rigidità”

Il giorno dopo la relazione generale del cardinale Péter Erdo, che a sorpresa aveva serrato più d’una porta aperta dalla corrente dei novatori su divorziati risposati e unioni tra persone dello stesso sesso, a rimettere la barra al centro c’ha pensato il Papa in persona con un intervento pronunciato in apertura di seduta


Il Papa al tavolo della presidenza nell'Aula nuova del Sinodo (LaPresse)


Roma. Il giorno dopo la relazione generale del cardinale Péter Erdo, che a sorpresa aveva serrato più d’una porta aperta dalla corrente dei novatori su divorziati risposati e unioni tra persone dello stesso sesso, a rimettere la barra al centro c’ha pensato il Papa in persona. In mattinata, Francesco ha infatti brevemente preso la parola in Aula per “mettere in rilievo” alcune questioni, stando al resoconto di padre Federico Lombardi.

Il tifo dei tornielli


LA PAPATA BOLLENTE - IL PRIMO ROUND DEL SINODO VA AI CONSERVATORI CHE SI OPPONGONO A OGNI CAMBIAMENTO - PER ORA, SUI SACRAMENTI AI DIVORZIATI PREVALE LA LINEA DEL “NO” - BERGOGLIO PROVA A SCUOTERE: “BISOGNA APRIRSI ALLE NOVITÀ DI DIO”

Papa Francesco, nel volo di ritorno dagli Stati Uniti, aveva definito “un po’ semplicistico” focalizzarsi su “comunione sì” o “comunione no” per i divorziati risposati - Importante e urgente è interrogarsi come tornare ad annunciare la bellezza del Vangelo della famiglia in un mondo nel quale i giovani non si sposano più e ci sono tante famiglie “ferite”…

Tutto qui?

Un assordante silenzio

Conferenza stampa di Mons. Charamsa

Dopo il clamore mediatico intorno a Mons. Charamsa, voluto, cercato, studiato e dettagliatamente pianificato per un impatto propagandistico il più eclatante possibile, strumentalizzando l’abbrassons-nous a tutto campo di Papa Francesco e ai fini di dipingere la Chiesa agli occhi del mondo come arretrata, oscurantista e disumana per la sua morale sessuale, qual è la reazione delle alte gerarchie?
Silenzio assoluto, appena appena rotto dalla timida e spaurita dichiarazione del portavoce vaticano P. Federico Lombardi (concordata, a detta del Corriere della Sera, parola per parola con la Segreteria di Stato) che lamenta semplicemente «la scelta di operare una manifestazione così clamorosa alla vigilia del Sinodo che appare molto grave e non responsabile».
Tutto qui. 

Dal coming out al going there

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L’osceno spettacolo dei monsignori di Sodoma e dei preti di Gomorra

San Pier Damiani che nel “Liber gomorrhianus” invocasti il “pugno di ferro” per fermare il “vizio ignominioso e abominevole”, forse solo tu puoi capire cosa prova in questi giorni un penitente. Qui e ora non è in gioco solo il matrimonio, qui e ora tutti i sacramenti sembrano potersi sbriciolare nelle mani lorde di un clero indegno, qui e ora rischia anche la confessione. L’osceno spettacolo dei monsignori di Sodoma e dei preti di Gomorra (un sacerdote di Pinerolo benedirebbe coppie omosessuali da anni: esiste un vescovo a Pinerolo?) aggiunge grande turbamento a chi è già grandemente turbato di suo.

Sposine felici

La felicità sessuale non esiste. Lasciate le illusioni.


Oggi una mia alunna di Terza ha pianto e vomitato tutto il giorno: la madre, dopo essere stata cacciata di casa dal marito che ha scoperto che la tradiva, se n’è andata con l’amante. Ieri la figlia chiama la mamma (che non si faceva sentire da settimane!) e lei dice alla figlia: per me potete crepare tutti, tu, tuo padre, tua sorella! Questo mondo ha bisogno di una sola medicina: zolfo e fuoco”. Mi scrive una mail l’amico Marletta, che è insegnante.
Sui giornali, ecco le foto di “Monsignor” Charamsa mentre appoggia la testolina vezzosa sulla spalla del suo “fidanzato Eduard”, si dichiara una sposina “felice” e annuncia il suo programma militante: “Una coppia di lesbiche o di omosessuali deve poter dire alla propria Chiesa: noi ci amiamo secondo la nostra natura e questo bene del nostro amore lo offriamo agli altri, perché è un fatto pubblico, non privato…Sì, vorrei dire al Sinodo che l’amore omosessuale è un amore familiare, che ha bisogno della famiglia. Ogni persona, anche i gay, le lesbiche o i transessuali, porta nel cuore un desiderio di amore e familiarità. Ogni persona ha diritto all’amore e quell’amore deve esser protetto dalla società, dalle leggi”.

Appello per un sinodo laico


 Il matrimonio non è mai stato intrinsecamente corroso, svuotato e quasi annullato come sta avvenendo oggi in occidente. E' un ritratto sfigurato. E non è un problema di catechismo, è un problema di vita. Parliamone. Il clan, la poligamia, il parentado, la famiglia monogamica nucleare: ecco, ci vorrebbe un sinodo laico per discutere del maggiore problema del nostro tempo. La chiesa cattolica fa quel che può, ed è molto.

lunedì 5 ottobre 2015

Il diavolo vuole sodomizzare la chiesa

Guai a coloro che chiamano bene il male, e male il bene (Isaia 5,20) il diavolo vuole sodomizzare la chiesa

Credo che anche i sostenitori più accaniti del sesso libero e giocondo siano rimasti allibiti davanti alla esternazione pietosa di quel Prelato polacco che, dal Vaticano dove lavora da anni, ha dichiarato pubblicamente con orgoglio di essere omosessuale, di avere un compagno e, come se non bastasse, si è messo a fare l’apologia pubblica dei diritti gay, trans, lesbo, bisex e via, tacciando di omofobi coloro che non la pensano come lui anche all’interno dello stesso Vaticano. Costui non ha certo fatto onore non

solo alla Chiesa cattolica ma ancor meno ai suoi compagni sacerdoti perché sembra che adesso automaticamente la parola “prete” sia sinonimo di “gay” e questo è gravemente offensivo, peccaminoso oltre che, permettetemi, disgustoso, tanto che i veri sacerdoti dovrebbero sentirsi indignati e offesi, con buona pace degli stessi gay che non hanno certo bisogno della consacrazione sacerdotale per vivere liberamente come vogliono.

Nostalgia di Pio IX e X?

Urge un nuovo Sillabo sulla famiglia, per superare la separazione tra dottrina e pastorale di Guido Vignelli

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La illusione: l’ortoprassi come surrogato dell’ortodossia
Fino a ieri, nella pubblicistica laicista si leggeva un’autocritica che suonava pressappoco così: “Noi laici riusciamo a imporre le nostre posizioni in campo etico, ma non sappiamo giustificarle razionalmente; la Chiesa cattolica invece, sebbene non riesca a imporre le sue posizioni etiche, sa giustificarle in maniera convincente”.
In effetti, il lungo pontificato di Giovanni Paolo II si è impegnato nel giustificare le posizioni ecclesiali in campo etico, soprattutto bioetico; lo testimoniano documenti come Donum vitae, Veritatis splendor edEvangelium vitae, ma anche l’attività degl’istituti pontifici in difesa dei “valori non negoziabili”, almeno quelli morali.

Gamberetti alla sinodale?

FaroDiRoma
(Sante Cavalleri) L’attuale posizione della Chiesa che proibisce la comunione eucaristica  ai divorziati risposati “non consiste in un divieto arbitrario, ma è  un’esigenza intrinseca richiesta in varie situazioni e rapporti, nel  contesto della testimonianza ecclesiale”.  Lo afferma la “relatio” letta  alla prima Congregazione Generale del Sinodo dal cardinale Peter Erdo:  parole pesantissime, appena ammorbidite dall’auspicio di “un’approfondita riflessione” sul tema durante i lavori. Anche se il  cardinale magiaro ha poi affermato, nella conferenza stampa successiva,  che sul tema dalla comunione ai divorziati risposati la maggioranza  metematica dei contributi giunti attraverso le Conferenze Episcopali  sarebbe contraria. Erdo ha offerto in definitiva una lettura trasversale  dell’Instrumentum Laboris cassandone sostanzialmente tutte le aperture. 

La sostanza non cambia.

Cosa c’è dietro la “crisi” delle vocazioni?

In campo contro la nuova religione.


Da Charamsa a Manif, Ettore Gotti Tedeschi: "In campo contro la nuova religione. E sul Sinodo..."
La Manif Pour Tous Italia e il suo impegno per una stagione di impegno per la famiglia, il matrimonio, il diritto dei bambini a una mamma e un papà, la libertà educativa dei genitori, il contrasto all'ideologia del "Gender" in Parlamento, nei Consigli regionali e comunali e soprattutto nelle scuole dei nostri figli, sbarca all’Adriano di Roma il 17 ottobre alle 9:30. Un nuovo impegno a cui hanno aderito personalità del mondo cattolico e non, per ribadire che il futuro stesso della nostra civiltà è legato alla “generazione famiglia”. 
Questo mentre nel weekend è scoppiato il caso Charamsa.

Oplà!


Il marito del prete

La Chiesa, nel giorno in cui apre il Sinodo sulla famiglia, sta sotto osservazione affinché non deragli rispetto ai comandamenti del totalitarismo liberale. In attesa di censura, ci si autocensura. Una mano di vernice cancella la distinzione tra padre e madre, un’intervista sul Corriere polverizza la castità del sacerdozio e ce n’è anche per l’eros, il sano desiderio – nelle mani delle Madame Bovary in clergyman – diventa, ohibò, un diritto.

Il marito del prete, più che la moglie. Nella Chiesa di Roma lo scandalo non è più la donna, e l’uomo che si dà in natura a un altro uomo, oplà, proclama l’amore familiare.