ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 24 novembre 2015

Ma guai a te se non riconoscerai la mano di chi ti percuote!

Le profezie di San Giovanni Bosco

Le "profezie" di questo grande santo sono numerose e straordinarie, quanto i suoi miracoli; e tutte suscitano un vivo interesse. Sulla facciata della Basilica di Maria Ausiliatrice, a Torino, e possibile notare come Don Bosco abbia voluto espressamente segnalare all'attenzione dei fedeli due vittorie della Cristianità sui suoi terribili nemici; entrambe dovute alla intercessione sovrana della Madonna del Rosario e della Madonna Ausiliatrice, Nostra Signora delle Vittorie.

Aspettiamo.. cosa?


Un Concilio non conciliante 


Pochi giorni fa mi trovavo alla presentazione di un libro nella splendida cornice della sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini. Il libro che veniva presentato riguardava i diari del cardinal Pericle Felici, segretario generale del Concilio Vaticano II e figura chiave per capire un poco di più riguardo questo evento ecclesiale che ha segnato la vita della Chiesa negli ultimi 50 anni in modo profondo. Il libro, curato dall’Arcivescovo Agostino Marchetto, è stato presentato in una cornice prestigiosa ed alla presenza di nomi illustri della curia romana, fra cui il segretario di stato Cardinal Pietro Parolin e numerosi vescovi, cardinali, sacerdoti e laici. Il lavoro di Monsignor Marchetto sul Concilio si muove in una direzione diversa da quello della cosiddetta scuola di Bologna facente capo un tempo a Giuseppe Alberigo ed ora capeggiata da Alberto Melloni – scuola di Bologna che avalla l’interpretazione del Concilio come momento di rottura – così come mi sembra diversa da quella revisionista che fa capo a Roberto de Mattei e Brunero Gherardini che nei loro lavori cercano, in un certo senso, di depotenziare l’importanza del Concilio e di ricentrare sugli insegnamenti tradizionali l’impatto che esso ha avuto nella vita della Chiesa.

La “religione laica”

Qualche domanda al Patriarca di Venezia  

Di fronte alla morte la prima cosa da fare è pregare. Mi sembra superfluo specificare che se scrivo “pregare”, intendo pregare l’unico Dio, Uno e Trino, e la Beatissima Madre di Dio e invocare l’intercessione dei Santi per le anime dei morti.

di Paolo Deotto
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zzzzmrglPoiché sappiamo, come ci insegna Sant’Atanasio, che “chiunque vuol essere salvo deve anzitutto mantenersi nella Fede cattolica”, non possiamo tenere in alcun conto le “preghiere” recitate da rappresentanti di false religioni. Né vogliamo spenderci in giudizio su “buone” o “cattive” religioni. False, punto e basta, perché la sola Fede è la Fede cattolica, la salvezza viene solo dalla Parola di Nostro Signore Gesù Cristo, di cui la Chiesa cattolica è custode. Per converso, come può salvarsi chi segue una falsa religione?
Tantomeno la salvezza può venire da cerimoniali laici, strane para-liturgie “nobilitate” (si fa per dire) dalla presenza di rappresentanti politici, detentori di un potere temporaneo e terreno, che sarebbe correttamente usato solo se esercitato in modo conforme alla Parola di Dio.

Perché una religione si laicizza

CRISTIANESIMO E ISLAMISMO


Perché una religione si laicizza: cristianesimo e islamismo a confronto. Se una religione incomincia a smarrire il proprio significato spirituale finisce per trasformarsi in una antropologia auto-celebrativa mascherata da religione di F. Lamendola  




Se una religione, nel corso dei secoli, incomincia a smarrire il proprio significato spirituale, e si rivolge sempre più alla dimensione sociale, immanente, finita, dell’esistenza, o prevalentemente verso di essa, allora quella religione si laicizza, si secolarizza, e finisce per trasformarsi insensibilmente in una antropologia auto-celebrativa, mascherata da religione.
Tutte le religioni storiche sono soggette a questa possibilità e, almeno potenzialmente, a questa dinamica; e tutte, finché sono fedeli a se stesse, tendono a produrre degli elementi spirituali che hanno precisamente il compito e lo scopo di evitare una tale trasformazione, non stancandosi di richiamare e di porre al centro di ogni cosa, così materiale come interiore, la dimensione spirituale, la priorità dello spirituale su tutto il resto, l’essenzialità di Dio.

La melassa buonista è contro il Vangelo

Nella storia della Chiesa, lungo tutte le epoche, è emersa, tra le altre, una caratteristica costante: l'avversione per l'errore, la ricerca sistematica delle ragioni su cui si fonda e una risposta con cui controbatterlo. Il fine di questa lotta è sempre stato quello di mantenere aperto il passaggio a Dio o, detto diversamente, l'amore per la verità evangelica.

Il mandato dal mandante

Il mandante: breve indagine metastorica circa i recenti fatti di Parigi.



bataclan

“Tutti coloro che odiano me, amano la morte”
(Prov. 8, 35-36)
di Alessandro Pini
Fermare i mandanti. Queste le parole del giornalista italiano Giulietto Chiesa circa i recenti fatti di Parigi.
Sono perfettamente d’accordo con il buon Giulietto, ma da cattolico “medievale” ritengo, piuttosto, che sia giusto scovarli nelle loro tane più profonde quanto reali, ossia identificando innanzitutto la loro “spiritualità”, la loro filosofia. Come un buon cavaliere, pertanto, tenterò l’assalto al castello (menzogna) per espugnarlo e rendere pubblici i misfatti ivi commessi.
Chi sono, dunque, e dove si nascondono questi mandanti? Siamo davvero certi che questi attentati, ma soprattutto la situazione del mondo contemporaneo sia frutto di molteplici ideatori e non di un’unica mente?

Di tutti i colori

Ipotesi. Un rescritto che autorizzi la comunione

Emesso dal vescovo, a favore di un divorziato risposato della sua diocesi, dopo un accurato esame del suo caso fatto obbedendo a norme promulgate dal papa. È la proposta di un teologo australiano per rimediare all'attuale confusione

di Sandro Magister

ROMA, 24 novembre 2015 – Stando a quanto generalmente si narra, a stravincere in sinodo sarebbe stata la Chiesa tedesca, all'avanguardia nel mondo nel rinnovare la disciplina del matrimonio cattolico.

Ma a sentire quel che papa Francesco ha detto ai vescovi di Germania in visita "ad limina", venerdì 20 novembre, il giudizio da trarne non è che la Chiesa tedesca è la più avanzata al mondo, ma l'esatto contrario. È la più disastrata.

«Ognuno esamini se stesso»

Lettera di un parroco dopo la strage di Parigi «La nostra conversione contro l’odio dei terroristi»
Parigi, dopo la strage dei terroristi islamici
Cari figlioli,
a fronte dei fatti di Parigi siete un poco sconvolti. Forse è perché avete guardato troppo la televisione. Quanto a me, da alcuni anni non la guardo e il risultato è che oggi sono preoccupato come voi, ma forse un po’ più sereno di voi. Perché? Perché non esiste il “vuoto ermeneutico”. Scusate l’espressione. Nel nostro caso l’ermeneutica è il “modo” di raccontare gli avvenimenti, che modifica la comprensione degli avvenimenti stessi. Così la televisione e i giornali e i siti internet non solo ci hanno raccontato gli avvenimenti di Parigi, ma ce li hanno interpretati ed è questa interpretazione che rende o rabbiosi o troppo tristi.

lunedì 23 novembre 2015

'Siamo diventati come gli agnelli'

La bomba durante la messa, la fede che resiste. Cronaca da Aleppo

Parla Ibrahim Alsabagh, parroco ad Aleppo: "Non vinceranno"

La cattedrale di S.Francesco, ad Aleppo, è stata colpita da una bombola di gas durante la messa del 25 ottobre
“Beati noi se moriamo vicini al Signore, nella sua casa, piuttosto che nelle tenebre delle nostre abitazioni, soli e presi dalla paura” (P. Ibrahim Alsabagh, Aleppo)

E’ stato un miracolo, c’è poco altro da dire. La bombola di gas che colpisce la cupola della chiesa, la danneggia, ma non esplode. Rotola e cade sul tetto dell’edificio, fatto di semplici tegole d’argilla sostenute da grandi colonne di legno e cemento. Solo a quel punto, quando non era più in grado di causare una strage, è esplosa fragorosamente. Padre Ibrahim Alsabagh, parroco francescano della cattedrale latina d’Aleppo, non ha altre spiegazioni per quel che è accaduto il 25 ottobre, quando una bombola di gas – partita da una base di lancio per missili – ha colpito la cupola della chiesa di San Francesco, mentre i fedeli erano riuniti per la messa vespertina domenicale. Erano più di quattrocento persone, quel pomeriggio, sotto la cupola, racconta al Foglio: “I jihadisti hanno scelto con crudeltà il luogo e il tempo precisi per colpire, in modo da provocare il maggior danno possibile in persone e strutture specificamente cristiane”.

Veggentescriventepretante

“A Medjugorje con Maria”, presentato il libro della veggente Vicka


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Casapesenna – La parrocchia Santa Croce di Casapesenna ha ospitato, domenica 22 novembre, la presentazione del libro “A Medjugorje con Maria”, scritto dalla veggente marianaVicka, in collaborazione con il sacerdote, giornalista e opinionista religioso don Michele Barone.

Di scisma in scisma?


Lettere dalla periferia. Prima lo scisma pastorale, poi quello di dottrina


Lettera
Ricevo questa riflessione da un uomo di Chiesa, non italiano, che sul suo nome chiede giusto riserbo. E che ha in animo di scriverci ancora altre "lettere dalla periferia".
*
PASTORALE CASO PER CASO ANZICHÉ ANNUNCIO. UN GIOCO RISCHIOSO
di ***
Dopo il sinodo, alcuni vescovi e cardinali hanno dichiarato che la Chiesa dovrebbe "essere attenta", "discernere" e "accompagnare" con più attenzione. Si va alla ricerca dell‘"arte della cura d‘anime" e dell‘"inclusione", con uno stile pastorale che imbeve non solo il documento finale del sinodo ma anche molti degli interventi di persone del mondo ecclesiale.

La “festa” di tutti



La grande festa di papa Bergoglio

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Il prossimo giubileo sarà la “festa” di tutti, tranne che dei cattolici?
di Danilo Quinto (23-11-2015)
È bene che “l’offensiva della misericordia” – come la chiama il Segretario di Stato Pietro Parolin – vada avanti e che il Giubileo della Misericordia indetto da Bergoglio si tenga.

Manina morta..

Terrorismo, Renzi "consigliato" da Mattarella e dal Papa

INSIGHT - Che cosa c'è dietro la posizione morbida del premier italiano sui bombardamenti contro l'Isis? Perché il nostro Paese non segue la Francia, il Regno Unito e la Russia? Le risposte nel retroscena di Affaritaliani.it


Matteo Renzi dosa attentamente le parole. Calibra bene i termini quando parla di terrorismo e sicurezza. Il presidente del Consiglio non usa mai il termine "guerra", a differenza di Francois Hollande, e la stessa cosa ha chiesto di fare ai suoi ministri, in particolare al responsabile degli Esteri, Gentiloni, e alla titolare della Difesa, Pinotti.

Et Verbum charta facta est

Convegno Cei di Firenze. “Dialogo” e “tavoli” non bastano se non ci sono giudizio e guide

Cronaca dei quattro giorni di assise Cei (con cardinali, vescovi, religiosi e laici da tutta Italia) dove il Verbo si è fatto “carta”

Duemilacinqucento persone circa, provenienti da tutte le 238 diocesi italiane, accompagnate dai propri vescovi e da numerosi sacerdoti per il convegno “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” che si è tenuto a Firenze dal 9 al 13 novembre. L’edizione di quest’anno era la quinta dopo Roma 1976 (“Evangelizzazione e promozione umana”), Loreto 1985 (“Riconciliazione cristiana e comunità degli uomini”), Palermo 1995 (“Il Vangelo della carità per una nuova società in Italia”) e Verona 2006 (“Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo”). Un incontro ogni dieci anni, a metà decennio, per riflettere sulla vita della Chiesa cattolica italiana seguendo «la consegna che papa Francesco ci affida nell’Esortazione apostolica Evangelii Gaudium, di trovare “vie nuove al cammino della Chiesa nei prossimi anni”, lo scopo del nostro appuntamento fiorentino è quello di fare il punto sul nostro cammino di fedeltà al rinnovamento promosso dal Concilio e aprire nuove strade all’annuncio del Vangelo», come ha affermato il cardinale Cesare Nosiglia nella prolusione in cui ha voluto anche sottolineare l’importanza dello stile sinodale che avrebbe caratterizzato il convegno e, auspicabilmente, la vita futura della Chiesa in Italia.

Una mano lava l'altra

Ma lo scandalo dà una mano a Bergoglio

Le inchieste mettono in difficoltà vescovi ed esponenti invisi al Papa, ma al tempo stesso mostrano le ricchezze della Chiesa, che in realtà ha bisogno di cassa. E perde colpi di fronte alle associazioni umanitarie. Senza uno spin doctor, ne perderà ancora

Chissà se il papa cattolico ha avuto pensieri simili...


L'arcivescovo di Canterbury dubita di Dio


"Dio - perché? Perché succede tutto questo? Dove sei Tu in questo?" Sono le parole o meglio i pensieri che il molto reverendo Justin Welby, arcivescovo di Canterbury, leader spirituale degli anglicani, ovvero il "papa" della Chiesa fondata da Enrico VIII, ha rivolto al Signore Iddio dopo l'attacco terroristico contro Parigi,

Gli “uomini nuovi” e “i santi della modernità”


DON VERZE'E DELIRIO PROGRESSISTA                                                                                                                           Don Verzé, Zizola e il delirio auto-teistico dei cattolici progressisti. Come i loro cugini marxisti e come i Borboni non dimenticano nulla e non imparano mai nulla: nessun errore autocritica li smuovono dalle loro certezze di Francesco Lamendola  

  
Come i loro cugini marxisti e come i Borboni di Napoli, non dimenticano nulla e non imparano mai nulla: nessun errore, nessuna autocritica li smuovono dalle loro rocciose certezze; loro hanno sempre ragione e sempre l’hanno avuta, anche quando la cronaca o la storia li hanno sbugiardati completamente. Stiamo parlando dei cosiddetti cattolici progressisti, i quali, da sempre, si ritengono la parte migliore, per non dire l’unica autorizzata, a parlare a nome di Dio, della Chiesa e della teologia cristiana.

domenica 22 novembre 2015

Fatima 2017?


E se Putin fosse gia’ uscito dall’elite? sogno di una Rifondazione della Civilta’ Occidentale 


conacrazione russia putin fatimaMolti dicono che di Vladimir Putin non ci si dovrebbe fidare. Circolano parecchie voci su di lui. Dicono che tutto il mondo sta complottando contro di noi, e Putin come Obama o qualsiasi altro presidente o dittatore sarebbe in realta’ d’accordo per schiavizzarci sotto l’egida del Nuovo Ordine Mondiale. Innanzitutto non voglio sbilanciarmi troppo, prendetela come una teoria, ma credo che nessuno -pro o contro Putin- possa pretendere di conoscere la verita’ assoluta su di lui e sulle  sue intenzioni.

Il peccato mortale di essere cristiani

Storia di fede e massacri. Il peccato mortale di essere cristiani

Inchiesta su uno sterminio silenzioso

In Nigeria, solo a Maiduguri, centomila cristiani costretti alla fuga nell'ultimo biennio
“Nella notte tra il 18 e il 19 luglio del 2014, dei pick-up muniti di altoparlante circolavano nei quartieri di Mosul annunciando un ultimatum e distribuendo un volantino in cui si leggeva: i cristiani devono convertirsi all’islam, pagare la tassa, lasciare la città senza prendere nulla con sé entro il mezzogiorno del giorno seguente. O saranno decapitati. ‘Fra voi e noi non ci sarà che la spada’, precisava il volantino. Il risultato? Sono partiti tutti”.

L'armata delle tenebre



I miliziani di Iside: l’esercito degli Illuminati


ISIDE-ISIS-ILLUMINATI1) IL SIMBOLISMO E LA RIVENDICAZIONE ESOTERICA DEGLI ATTENTATI
Un nuovo, splendido rapporto pubblicato il 14 Novembre 2015, dal Ministero della Difesa (MoD) per i responsabili politici del Consiglio di Sicurezza (SC) afferma che gli attacchi del 13 Novembre a Parigi vanno paragonati a un “massacro rituale orchestrato/diretto” da una “cabala” segreta dei massoni ai vertici del potere di Central Intelligence Agency (CIA), Direzione generale francese per la sicurezza estera (Dgse), Secret Intelligence Service inglese (SIS/MI6)Direzione dell’Intelligence militare d’Israele (DMI) Mossad

Contrasto all'armata delle tenebre

L’inno nazionale contro l’Isis

L'inno nazionale contro l'Isis
La grottesca pseudo-protesta anti-Isis dell'Occidente
e l'unica vera arma di contrasto all'armata
delle tenebre: l'arma spirituale
di Patrizia Stella
isis - Europe

Wake down!

I discorsi del Papa in chiave pop non riabilitano la musica sacra

Esce Wake up!, album “prog-rock” con le parole di Francesco. Ma la musica sacra non ha bisogno di ritmi sfrenati

L'album "Wake up!" è curato da don Giulio Neroni, produttore artistico e sacerdote
In una società segnata dal cambiamento repentino, dalla “liquidità” dei rapporti umani (come teorizza Zygmunt Baumann), anche i codici di riferimento nel giudicare l’esperienza musicale stanno subendo grosse modifiche.