ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 7 marzo 2016

Segreta spinta?

Le pie gobbe degli ecumenici cammelli  

L’etica del Cristianesimo è spinta (dai poteri forti) al soffocante e feroce abbraccio di una religione cervellotica, il cui libro fu scritto da un imbroglione, che arruolava eretici marginali, caprai ignoranti e lestofanti, spacciando le sue crisi epilettiche per estasi mistiche. Quale meccanismo esercita un potere capace di capovolgere la testa e rovesciare il giudizio insofferente dell’uomo occidentale? Per effetto di quale segreta spinta l’uomo che rifiuta la mitezza cattolica si abbandona ad una religione dell’assurdo e della devastante ferocia?

di Piero Vassallo
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zzzzprcdmmlnCammelli maestosi e gongolanti cammellieri sono accolti, applauditi e incensati da senatori meningitici, da vescovi frastornati dal tam tamvaticano intorno alla identità mutabile (ossia asserviti all’imperialismo del pensiero nomade), da giornalisti intossicati dalle veline governative e fulminati dai supremi editti onusiani.
In un sontuoso sito cattolico si legge, pertanto, una tortuosa sentenza (di stampo cosmopolita) che altera e capovolge la nozione di provvidenza storica, creatrice delle nazioni: “economia, libertà personale, flussi migratori, fanno parte di un unico sistema, che è il Creato”.
Il monocolo buonista contempla un universo alterato da illuministi di sacrestia e felicemente aperto ai migranti maomettani. Lo sguardo islamico vede intanto un mondo assoggettato alla dura legge dei credenti.

A Papa Francesco non interessa il cristianesimo

Ad Ariccia il Papa porta la Curia a spogliarsi davanti a Dio

PAPA FRANCESCO

A Papa Francesco non interessa il cristianesimo, a Papa Francesco interessano i cristiani; a Papa Francesco non interessa la riforma della Curia, a Papa Francesco interessa che vescovi, cardinali e monsignori si riformino. Per questo sono iniziati sei giorni di esercizi spirituali ad Ariccia. Sono giorni in cui vivono assieme quelli che in genere lavorano assieme. Lo fanno tutte le grandi aziende, gli studi d'avvocato, le banche. Gli esercizi spirituali della Curia non se li è inventati Bergoglio ma prima di lui si facevano in vaticano tra una telefonata e l'altra, tra una riunione e l'altra. Un paio di conferenze, un po' di preghiere e via. Adesso il Papa carica tutti sul pullman e alla fine li riporta indietro. Finché non hai finito, stai con lui in silenzio a pregare.

I frutti dell'"iniziazione cristiana"

UN DIO REALMENTE TRINITARIO E CRISTICO; non un monoteismo debolmente cristianizzato, potrebbero vincere l’ateismo.

Troppo astratto il termine Verbo. E la Trinità?

Sembra che i fedeli (spesso) seguono un monoteismo debolmente cristianizzato[1]. Nei bambini ciò è lampante. Non vanno oltre all’amico Gesù, come al pane di Gesù, che non si capisce cosa sia. La parola Verbo, che Moltmann invoca, giustamente, non esiste nel linguaggio ecclesiale del Popolo di Dio.

I bambini delle Scuole Primarie stentano ad avere la pur minima nozione di presenza eucaristica
e di connessione tra Gesù Uomo e Verbo Figlio di Dio
Troppo astratto il termine Verbo dopo anni di opposizione, da parte della teologia pastorale, a tutto ciò che sembra genericamente “astratto”
perché richiede un minimo di uso della ragione e non solo del sentimento, dell’ emozionale (vedi anche il modo di usare la musica nella liturgia). Sì, Dio si è fatto uomo, ma pare che il Verbo non si sia fatto uomo (Gv. 1, 14). Anche nella creazione il Verbo e Cristo sembrano non esistere (Moltmann, 277). Sia per i cattolici, che per i protestanti, la Trinità sembra un linguaggio per iniziati.

Tanto predicò che lo cardinalarono!

La paurosa “roncata” di Ermes Ronchi

Sta diventando davvero ridicolo ed imbarazzante che si continui a predicare, oggi, una Chiesa del passato matrigna ed ora anche una Chiesa che ha trasmesso – sempre in passato è ovvio – una fede sulla paura. Questo è quanto è emerso dalla seconda predica agli Esercizi Spirituali della Quaresima al Papa ed alla Curia, da parte di padre Ermes Ronchi dei Servi di Maria, vedi qui.
Ermes Ronchi di spalle durante gli esercizi spirituali alla curia vaticana in presenza del papa.
Ermes Ronchi (di spalle) durante gli esercizi spirituali alla curia vaticana in presenza del papa.
Imbarazzante e ridicolo se pensiamo che tutto ciò che emerge delle prediche del passato si regge e si fonda sugli scritti dei più grandi Santi, e che ha generato Santi. Dice padre Ermes:
“Per un lungo tempo la Chiesa ha trasmesso una fede impastata di paura. Che ruotava attorno al paradigma colpa/castigo, anziché su quello di fioritura e pienezza.

Paralitici & centrifugati!

Qual è la funzione del Papa? Perché tutte le religioni sono divise tranne il cattolicesimo?

Per spiegare chi è il Papa leggiamo le parole del Catechismo: «Il Papa, vescovo di Roma e successore di San Pietro, è il perpetuo e visibile principio e fondamento dell’unità della Chiesa. E’ il vicario di Cristo, capo del collegio dei vescovi e pastore di tutta la Chiesa, sulla quale ha, per divina istituzione, potestà piena, suprema, immediata e universale» (Compendio 182).
“Successore di Pietro” dovrebbe essere chiaro, deriva dal primato di Pietro, lo ha voluto direttamente Gesù.“Vescovo di Roma” vien da sé, perché storicamente il cuore della Chiesa è diventato quello , la città che ai tempi era il cuore del mondo. E’ lì che Pietro si è stabilito negli ultimi anni, è lì che ha subito il martirio, è lì che il suo ruolo è stato raccolto dal successore.

Per far posto alla moschea bolognese..

TOMAS TYN GIGANTE DIMENTICATO

    Un gigante dimenticato del pensiero cristiano contemporaneo: Tomas Josef Tyn (1950-90). E la sua esortazione e incoraggiamento alla Fede, alla Speranza e alla Carità ricordando che il segreto è lasciarsi andare a Dio 
di Francesco Lamendola 


Nella Bologna di Giuseppe Dossetti, dei preti catto-comunisti e dei teologi modernisti (ma non abbastanza onesti da dichiararsi apertamente tali), che preparavano il “loro” colpo di mano sul Concilio Vaticano II (Dossetti, per esempio, sarà stretto collaboratore di uno dei capofila del partito progressista, il cardinale Giacomo Lercaro), è brillata la luce di una bellissima figura di uomo, di frate domenicano, di pensatore cattolico, non molto conosciuto in vita e pressoché dimenticato in morte, tranne dai non moltissimi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo o di sentirne parlare, ma, in genere, entro un ambito abbastanza ristretto, dato che a lui e a quelli come lui i grandi mezzi di comunicazione non hanno riservato la stessa generosa attenzione che riservavano ai Dossetti, ai don Milani, ai fautori di un “rinnovamento” che somigliava sempre più – l’espressione è di papa Paolo VI – ad una “autodemolizione” del cattolicesimo.

L'arma di distruzione di messa

No alla donna prete. Ma che almeno pronunci lei l'omelia


Lo reclama "L'Osservatore Romano" nel suo supplemento femminile. Ma Francesco dovrebbe contraddire se stesso, oltre che la tradizione secolare della Chiesa. Perché anche lui, due anni fa, ha proibito alle donne di predicare durante la messa

di Sandro Magister



ROMA, 7 marzo 2016 – La messa no. Sull'ordinazione sacra delle donne Francesco tagliò subito corto, da poco eletto papa. "La porta è chiusa in forma definitiva", disse nella prima delle sue conferenze stampa in aereo.

Anche l'omelia è parte della messa. Quindi sarebbe anch'essa preclusa.

Ma pochi giorni fa "Donne Chiesa Mondo", il supplemento femminile de "L'Osservatore Romano", ha dedicato quasi l'intero suo numero di marzo proprio a reclamare che durante la messa le donne possano predicare l'omelia:

A quando in S.Pietro i seguaci del Pastafarianesimo?

La società del carnevale

queer pride banner

C’è una caratteristica che pervade la società di questo inizio secolo ed è la prospettiva della fluidità.

La rivendicazione di poter rivestire qualsiasi ruolo in base ai desideri, il poter assumere qualsiasi maschera e cambiarla il giorno dopo ne sono i caratteri distintivi. Ma tutto questo è “carnevale”.

Guardando un video caricato su Repubblica online la cosa è stata subito chiara. Si trattava di un servizio sulla manifestazione “Diritti alla meta” svoltasi sabato 5 marzo a sostegno dei diritti LGBT, in mezzo al gruppo dei manifestanti arcobaleno si distingueva però anche un gruppo di persone con uno scolapasta in testa.

Papazzeccagarbugli

Corriere della Sera
(Massimo Franco) «E adesso, per paradosso il Vaticano deve sperare che alla Casa Bianca vada Hillary Clinton. Rispetto a Donald Trump, sarebbe il male minore…». Il diplomatico statunitense sorride. Sa bene quanto Oltretevere la campagna presidenziale sia stata seguita finora con un filo di scetticismo; e quanta diffidenza esista verso la candidata dei democratici , considerata, nelle parole di un amico sudamericano del Papa, «una campionessa dell' ideologia laicista», guardata dai vescovi americani come un' avversaria storica sul piano dei valori.

domenica 6 marzo 2016

Un giubileo voluto dal Cielo…

Il miracolo delle Sacre Spine di don Luigi Moncalero



Un giubileo voluto dal Cielo… è quello della concomitanza del 25 marzo, giorno dell’Incarnazione del Verbo, con il Venerdì Santo, giorno della Sua morte in croce. È successo nel 1910, nel 1932, nel 2006 e si ripeterà nel 2016. Ma non lo si vedrà più fino al 2157... In Francia, in questa occasione si celebra un giubileo a Le Puy en Velay (Massiccio Centrale), uno dei giubilei più antichi dopo Roma e Gerusalemme.

Ravasiana


Parla un ex massone: vi spiego a cosa mirano le società segrete e perchè


Serge Abad-Gallard e’ un francese di origine spagnola che sa come funzione la massoneria.
Da oltre vent’anni e’ stato membro di una loggia che ha lasciato dopo essersi convertito al cattolicesimo.
Nel suo libro ‘Perche’ ho smesso di essere massone’ spiega questo processo e come questa societa’ lavora. Il prezzo e’ stato costoso dal momento che poco dopo la sua pubblicazione e’ stato licenziato dal suo lavoro.
Il giornale Actuall ha parlato con Serge sull’influenza della massoneria nelle leggi sociali che vengono imposte in tutto il mondo, quale e’ il vero potere che detiene e chi e’ il loro nemico principale. Che relazione ha la massoneria con le leggi di ingegneria sociale, come l’aborto, l’eutanasia, il divorzio o il matrimonio gay?
Le leggi che sono state emanate dall’Assemblea nazionale sono state pensate e formalizzate nelle logge.

Né c’è molto da stupirsi

Volemose bene. E poco importa se perdiamo la Fede  

Con la vaselinosa dolcezza del “dialogo”, Bergoglio riceve sette eretiche in Vaticano e sulla stampa compare un articolo ingannatore a firma di un massone. Non facciamoci imbrogliare, ne va della salvezza.

di Paolo Deotto

zzzzlcfrdrNon c’è molto da dire, né c’è molto da stupirsi. La strada per la rovina, ossia la strada per la costruzione della “religione unica mondiale” è stata imboccata da tempo, e sarebbe sufficiente ricordare la frase “l’interreligiosità è una grazia” per capire a quale livello di confusione – voluta e programmata – siamo arrivati.
Tuttavia è nostro dovere mettere in luce i nuovi passi su questa strada verso l’abisso, soprattutto quando sono fatti con modalità e con dichiarazioni che straboccano di buoni sentimenti. Modalità ingannevoli, con la consueta tattica di dire cose tanto belle, a cui nessuno potrebbe in teoria obiettare nulla; peccato che le dolci parole sottendano poi il superamento dell’unicità della Fede cattolica, e che siano tese a prometterci tante belle cose, ora qui e subito,accantonando del tutto la salvezza dell’anima, che possiamo raggiungere solo credendo in Nostro Signore Gesù Cristo, che ha istituito la Sua Chiesa, la Chiesa cattolica.

Se 25 milioni vi sembran pochi..


Flop a piazza del Popolo? 
I paragoni sono sempre odiosi, lo sappiamo, ma qualche volta sono necessari. Ed è troppo vicina la data del 30 gennaio, e delle centinaia di migliaia di persone riunite al Circo Massimo contro il DDl Cirinnà per non porsi immediatamente a confronto con la manifestazione – nazionale anch’essa – a favore dei cosiddetti diritti civili. Una manifestazione che nonostante la mobilitazione della CGIL e di diverse decine di persone note dello spettacolo ha visto poche migliaia di partecipanti.
I paragoni sono sempre odiosi, lo sappiamo, ma qualche volta sono necessari.

Don't you speak ciellinese?*

Tutti i travagli del cardinale George Pell


Quattro audizioni in una settimana, dalle 22.30 alle 2 del mattino, in videoconferenza per l’Australia. “Sono un po’ stanco”, dice alla Stampa il cardinale George Pell, prefetto della Segreteria per l’Economia e già arcivescovo di Melbourne e Sydney. Interrogato dalla Royal Commission australiana che indaga sugli abusi su minori commessi tra gli anni Settanta e Ottanta da parte di membri del clero. In particolare, a Pell è stato chiesto conto di quanto avveniva nelle diocesi di Ballarat (dove era sacerdote e vicario espicopale, cioè collaboratore del vescovo) e Melbourne (dove fu vescovo ausiliare e poi arcivescovo).
L’ACCUSA
Il tema è sempre quello, già indagato più volte: la copertura degli abusi. Pell sapeva o no quanto avveniva? Era a conosceza delle ragioni che spingevano i suoi superiori a trasferire di parrocchia in parrocchia i preti pedofili?
LA DIFESA DEL CARDINALE AUSTRALIANO
Lui ha sempre respinto ogni addebito, anche se ha ammesso – sempre nella lunga intervista concessa ad Andrea Tornielli – di essere stato “un po’ passivo e un po’ scettico rispetto ad alcune accuse”. Nel dettaglio (riguardo la situazione di Ballarat) il porporato dice: “Io ero prete da poco, e sebbene fossi vicario episcopale, avevo un ruolo consultivo, non esecutivo. La notizia mi arrivò da un giovane, io riferii la circostanza al cappellano della scuola. Mi fidavo del suo giudizio”. Oggi, aggiunge, “potendo guardare con maggiore chiarezza a quei fatti con le informazioni di cui dispongo, avrei voluto fare di più. E’ una tragedia terribile e mi dispiace davvero tanto per tutti quelli che hanno subito questi crimini”.
LA NOTA DELLA SANTA SEDE
Padre Federico Lombardiin una nota diffusa venerdì, ha chiarito che “si deve dare atto al card. Pell di una testimonianza personale dignitosa e coerente (una ventina di ore di dialogo con la Commissione Reale!) da cui risulta una volta di più un quadro obiettivo e lucido degli errori compiuti in molti ambienti ecclesiali (in questo caso in Australia) nei decenni passati. E questa è un’acquisizione non inutile nella prospettiva della comune ‘purificazione della memoria’. Si deve dare anche atto a diversi membri del gruppo delle vittime venuto dall’Australia  – ha aggiunto il direttore della Sala stampa vaticana – di aver dimostrato la disponibilità a stabilire un dialogo costruttivo con lo stesso cardinale e con il rappresentante della Commissione per la protezione dei minori – il P.Hans Zollner S.I., della Pontificia Università Gregoriana – con cui hanno approfondito prospettive di impegno efficace per la prevenzione degli abusi”.
SUSSURRI DAI SACRI PALAZZI
Una lettura che Repubblica, in un articolo pubblicato ieri a firma di Orazio La Rocca, mette in dubbio: “In Vaticano cresce il silenzioso esercito pronto a brindare per vederlo sollevato d’autorità dal suo prestigioso prestigioso incarico”. Ormai, scrive La Rocca, “‘non è più difendibile’ dicono Oltretevere quanti (anche tra vescovi e cardinali) sono rimasti delusi e sconcertati’ per le risposte date dal porporato in teleconferenza”. Secondo quanto riporta il quotidiano diretto da Mario Calabresi, “tra i prelati dei Sacri Palazzi” filtra la convinzione che “per un atteggiamento simile c’è solo una strada da intraprendere, quella delle dimissioni”.
L’EPISODIO DEL 1974
A riassumere le audizioni, sul Corriere della Sera, è stato Gian Guido Vecchi: “‘Con l’esperienza di quarant’anni dopo, convengo sul fatto avrei dovuto fare di più. L’ultima notte di deposizione davanti alla Royal Commission governativa australiana non cambia la sostanza, George Pell smentisce ogni responsabilità nella copertura di preti pedofili e dice d’essere stato ingannato dai superiori. Però ammette un episodio esemplare di ciò che accadeva negli anni Settanta e Ottanta. Era il 1974 e uno studente del St. Patrick’s College gli disse che il ‘fratello cristiano’ Edward Dolan ‘si comportava male’ con i ragazzi. ‘Lo disse in una conversazione, casualmente, non mi chiese di fare qualcosa…Supposi che fosse tecnicamente un lamentela’, ha raccontato Pell. Quando il presidente della Commissione Peter McClellan gli ha chiesto cosa fece, Pell ha riposto: ‘Non ho fatto niente’. Alla fine, ha aggiunto, ‘qualcosa ho fatto’: ne parlò con il cappellino della scuola, e il cappellano replicò che l’ordine dei Fratelli cristiani ‘si stava occupando’ delle accuse”.

* Pedofilia, stop all'inchiesta su don 'Mercedes': il Vaticano mette il segreto sugli atti

I pm di Cremona non avranno gli atti sui presunti casi di abusi: la denuncia del deputato Bordo (Sel). Don Inzoli era stato al centro delle polemiche per aver partecipato al convegno sulla famiglia tradizionale
Don Inzoli al convegno sulla famiglia 
Il Vaticano stoppa tutto: la procura di Cremona non potrà avere i documenti richiesti su Mauro Inzoli, alias 'don Mercedes', il prete già ai vertici di Comunione e Liberazione e sospeso dalla Congregazione per la Dottrina delle Fede per pedofilia, lo scorso anno. La denuncia arriva dal deputato di Sel Franco Bordo, autore dell'esposto che aveva dato il via all'inchiesta della giustizia italiana, per una volta in ritardo rispetto a quella vaticana. "La scelta della Santa Sede di non trasmettere gli atti ci delude profondamente - spiega Bordo - ed è una contraddizione rispetto al nuovo corso annunciato da papa Francesco". 

Per questo motivo Sel si augura che ci sia un ripensamento, "i tempi dell'omertà sono finiti". Su don Inzoli, per anni presidente del Banco Alimentare e famoso per il suo elevato stile di vita, è stato apposto il sub secreto pontificio, una specie di segreto di Stato della Santa Sede. La quale aveva speso parole durissime nell'imporre al dirigente di cielle una vita riservata e non più al contatto con i fedeli. "In considerazione della gravità dei comportamenti e del conseguente scandalo, provocato da abusi su minori, don Inzoli è invitato a una vita di preghiera e umile riservatezza, come segni di conversione e di penitenza. Gli è inoltre prescritto di sottostare ad alcune restrizione la cui inosservanza comporterà la dimissione dallo stato clericale", spiegò il decreto del vescovo di Crema, Oscar Cantoni. 

Don Mercedes era salito di nuovo alla ribalta poche settimane fa, quando venne immortalato a Milano seduto in seconda fila, dietro a Roberto Maroni e a Roberto Formigoni, durante il convegno per la famiglia tradizionale al Pirellone. Convegno che aveva scatenato un vespaio perché organizzato dalla Regione con una associazione che si propone l'obiettivo di curare i gay (o perlomeno gli omosessuali che ne fanno richiesta). Il giorno dopo tutti i vertici del centrodestra lombardo fecero finta di non averlo visto, o addirittura di conoscerlo di sfuggita. 

Comunque sia, le indagini vanno avanti. Al momento
 almeno una ventina di persone ascoltate sarebbero state ascoltate dagli investigatori. Il procuratore capo Roberto Di Martino, contattato da Cremaonline, ha spiegato che "da diversi mesi stiamo portando avanti le indagini, che tuttora procedono. Le persone interrogate sono residenti nel cremasco e nei territori limitrofi. Abbiamo accertato alcuni fatti che risalgono a diversi anni indietro. In parte potrebbero risultare prescritti, in parte no. Stiamo verificando".

Interdetti?

Gesuitica ostpolitik

I Gesuiti di un tempo erano andati in Russia per convertirla. Dato che lo zar non aveva applicato il decreto di soppressione di Clemente XIV, fu grazie a loro che l’ordine, nel 1814, poté rinascere per volontà di Pio VII. Paradossalmente, un governo ortodosso aveva mantenuto in vita un’istituzione cattolica eliminata dal Romano Pontefice, ma utilissima allo Stato russo per le sue rinomate scuole, nonostante la capillare infiltrazione nell’aristocrazia. Oggi la politica di Mosca è ancora una volta contraria, nei fatti e nelle parole, all’orientamento assunto da Roma con un tradimento più o meno esplicito della sua missione di origine divina. Come si spiega allora l’abbraccio di Cuba e l’ostinato silenzio papale sulla sorte dei greco-cattolici ucraini?

Orticelli in cerca di ortolani

Cattolici in politica: il vero vulnus e l’unico rimedio

La sortita di Adinolfi e Amato sul loro nuovo partito, “Il popolo della famiglia”, sta come ovvio facendo discutere e fin da subito si nota che l’iniziativa ha suscitato perplessità.
Riccardo Cascioli, ne “La nuova Bussola Quotidiana” (4 marzo), critica soprattutto le modalità d’azione dei due: a quanto dice, avrebbero agito all’insaputa degli altri organizzatori – Gandolfini, Miriano, Brandi – del Family Day spiazzandoli anche pubblicamente e sottolinea il fatto che fin dal nome si riduce tutto al problema della famiglia, mentre giustamente un partito non può essere monotematico.

El globalista

La “globalizzazione buona” di Bergoglio 



Nel pomeriggio del 1 marzo 2016 il Papa ha incontrato a Santa Marta una trentina di aderenti al movimento del cristianesimo sociale francese dei “Poissons Roses” e al connesso laboratorio di idee “Esprit Civique”.
Sui contenuti dell’incontro pomeridiano, protrattosi per circa un’ora e mezza, il direttore del settimanale francese “La Vie”, Jean-Pierre Denis, presente all’incontro, ha scritto sul sito internet del settimanale un accurato resoconto dal titolo “Conversation politique avec le pape François”, che è stato tradotto e pubblicato da L’Osservatore Romano del 4 marzo 2016. e ripreso dal servizio d'informazione vaticano news.va.
Il testo si presenta come uno spaccato del bergoglio-pensiero che, tra luoghi comuni e battute ad effetto, rende bene l’idea del “tipo di papa” ammannitoci dai moderni cardinali.

TAR dixit

La saga dell’imbecillità impazza…e i preti si defilano 


L’ultima esilarante novità viene da Rimini, un tempo terra “papalina” oggi terra di mangiapreti: niente più benedizioni pasquali nelle scuole, TAR dixit.

Ovviamente il TAR si è pronunciato su richiesta di alcuni cittadini, tra cui spiccano certuni che avrebbero il compito di “educatori”, che fanno cioè gli “insegnanti”, e dovrebbero “insegnare a campare” ai bambini.
Quando si dice “i frutti del ‘68”!

Fatto sta che, dopo le ridicole “battaglie laiche” per la “rimozione dei Crocifissi” e l’“abolizione dei presepi natalizi”, venire a sapere che la mancanza di cervello ha partorito questa nuova “conquista sociale”, e veramente cosa che scoraggia, non tanto perché stupisca o indigni questa diffusa “lotta al sacro”, quanto perché fa male constatare fino a che punto quest’attuale società “civile” possa dar prova di atrofizzazione della materia grigia.