AMICI DEL MONDO NEMICI DI DIO
«Ma non sapete che essere amici di questo mondo, significa essere nemici di Dio?» È una domanda che dovrebbe far tremare i polsi a tutti quei cristiani e membri del clero, i quali sembrano più che mai desiderosi di piacere al mondo
di F. Lamendola
Ma non sapete che essere amici di questo mondo, significa essere nemici di Dio?, domanda sdegnato ai suoi corrispondenti Giacomo, detto il Giusto, capo della Chiesa di Gerusalemme dopo la morte di Gesù (secondo quanto riferisce Flavio Giuseppe) e fino a qualche tempo fa identificato dagli studiosi del Nuovo Testamento con Giacomo il Minore, figlio di Alfeo.
È una domanda drammatica, che dovrebbe far tremare le vene e i polsi a tutti quei cristiani, e a tutti quei membri del clero, i quali sembrano più che mai desiderosi di piacere al mondo, e impegnati a dire e a fare tutte quelle cose che possono attirare su di essi il consenso generale; e ad astenersi, per converso, dal dire e dal fare tutto ciò che susciterebbe critiche, reazioni, proteste: anche a costo di censurare o edulcorare l’annunzio del Vangelo.