ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 14 novembre 2016

Chissà se vuol dire qualcosa..


LA CASA BIANCA: DAI NEOCON AL PALAZZINARO KOSHER



Ma dove è più, oggi, questa salutare predicazione della Fede perenne?


I NOVISSIMI con Padre Stefano M. Manelli FI (2)



10° giorno Il Giudizio particolare
“E’ destino dell’uomo morire una volta sola, e dopo la morte il giudizio”(Eb.9,27). Narra San Luca evangelista che quando San Paolo parlò del Giudizio di Dio al Prefetto della Palestina, questi, benché incredulo, ne fu così impressionato da apparire tutto spaventato davanti a lui (cfr Att.24,25). Orbene, se un pagano incredulo resta spaventato solo a sentir parlare del Giudizio di Dio sulla vita degli uomini, quanto più non dovremmo spaventarci noi credenti, pensando all’ora del nostro finale “rendiconto” (Lc.16,2).

La Chiesa non ha bisogno di damerini, ma di santi..

LA LEZIONE DEL SANTO EREMITA

 Da quel santo eremita nella foresta di faggi che lezione per noi uomini moderni. Senza spiritualità la fede è morta. Non ci servono discorsi melensi e sorrisi melliflui ma uomini di Dio, ci servono eremiti come Launomaro 
di Francesco Lamendola  



Un santo eremita vive nella foresta di Perche, in Normandia: la notizia della sua presenza si diffonde a partire da quando una banda di briganti, che lo aveva avvicinato per derubarlo (e di che cosa, poi?), è stata da lui convertita e ha promesso di cambiar vita. Ma le voci più curiose a suo riguardo parlano d’un rapporto straordinario con gli animali: egli parla con loro, e quelli gli obbediscono, come se fossero creature razionali. Uno di questi racconti narra di una cerva che, inseguita dai lupi, si era rifugiata presso di lui, ed egli l’aveva salvata,  ammonendo severamente i suoi inseguitori, che avevano desistito dalla caccia e si erano ritirati in buon ordine. È un episodio che ricorda quello del lupo di Gubbio, narrato nei Fioretti di San Francesco: solo che san Francesco è vissuto a cavallo fra il XII e il XIII secolo (dal 1181 o 1182 al 1226), mentre il santo eremita della foresta di Perche, Launomaro – in francese: saint Laumer -, è vissuto seicento anni prima, nel VI secolo: pare sia morto, ormai più che centenario, nel gennaio del 593, ed è ricordato nel Proprio dei Santi, insieme ad altri, alla data del 19 gennaio.
Che cosa ci faceva, Launomaro, in quell’angolo sperduto d’Europa, in mezzo al fitto intrico dei faggi e delle querce, residuo della selva primeva che ricopriva, in tempi antichissimi, gran parte del nostro continente?

Il dado é tratto?

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La mancata risposta ai "dubia" sull'Amoris laetitia. Tutto chiaro? Ora sì

Torniamo sull’esortazione Amoris laetitia.
A causa dei gravi problemi insiti nel documento, alcuni cardinali hanno deciso di sottoporre al Vescovo di Roma ed al Cardinale Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede alcuni dubia (dubbi) circa il documento ed il mutamento di dottrina da esso operato (cfr. Amoris Laetitia, troppa confusione. Quattro cardinali scrivono al Papa: fare chiarezza, in LNBQ, 14.11.2016; «Santità, per il bene della Chiesa faccia chiarezza», iviEXPLOSIVE! 4 Cardinals OFFICIALLY ask Pope Francis to Clarify Amoris Laetitia, in Rorate caeli, Nov. 14, 2016; Amoris Laetitia: Santo Padre, parli chiaro!, in blog MiL, 14.11.2016; Nodi irrisolti di “Amoris laetitia” – Un appello di cardinali, in Corrispondenza romana, 14.11.2016; "Fare chiarezza". Nodi irrisolti dell'Amoris Laetitia. L'appello di quattro Cardinali al papa, in Chiesa e postconcilio, 14.11.2016; «Santità, per il bene della Chiesa faccia chiarezza». Le domande di quattro cardinali su Amoris Laetitia, in Il Timone, 14.11.2016; ANDREA TORNIELLI, Quattro cardinali chiedono spiegazioni su “Amoris laetitia, in Vatican Insider, 14.11.2016; EDWARD PENTIN, Four Cardinals Formally Ask Pope for Clarity on Amoris Laetitia, in NCR, Nov. 13, 2016; ID., Full Text and Explanatory Notes of Cardinals’ Questions on ‘Amoris Laetitia’, ivi; CLAUDE BARTHE, Ces cardinaux qui questionnent le pape : « Que votre oui soit oui ; que votre non soit non », in L'Homme Nouveau, 13 Nov. 2016Le pape refuse de répondre aux cardinaux !, in Riposte catholique, 14 Nov. 2016).
Sull’esortazione abbiamo già avuto modo di intervenire in altre occasioni. Lo stesso Vescovo di Roma, del resto, abbiamo ricordato, aveva avuto modo e tempo, scrivendo ai vescovi argentini della regione di Buenos Aires, la giusta ermeneutica del documento. Per cui, la questione doveva ritenersi chiusa già allora. Tuttavia, alcuni nutrivano la (segreta) speranza che quella missiva fosse solo espressione di un insegnamento quale dottore privato del Vescovo di Roma. Ed invece no. Per questi non c’è una separazione tra l’insegnamento pubblico e quello privato, visto che l’uno e l’altro si confondono e sovrappongono tranquillamente.
Eppure, alcuni vescovi come quello di Granada in Spagna (cfr. Nota del Arzobispo de Granada a todos los fieles católicos de la Diócesis, in Archiodiócesis de Granada, 16 Sep. 2016) e quello francese di Rouen (cfr. JEANNE SMITS, French bishop opens door for remarried divorced couples to receive the sacraments, in Lifesitenews, Nov. 9, 2016) hanno confermato la lettura del documento secondo la mens del suo autore. Anzi, l’arcivescovo di Granada richiamava espressamente nella sua nota la lettera del Vescovo di Roma ai vescovi argentini. Mentre la diocesi di Rouen ha addirittura previsto una Bénédiction sur les personnes séparées, divorcées, divorcées remariées ou engagées dans une nouvelle union réunies par l’archevêque le 1er novembre 2016 à la cathédrale de Rouen (in Diocèse de Rouen, 3 Nov. 2016).
Nello stesso senso si esprimevano, del resto, anche mons. Cupich di Chicago, fedelissimo del Vescovo di Roma e prossimo cardinale (cfr. Cupich, prossimo cardinale: su Amoris laetitia la penso come i vescovi argentini e il Papa, in Sinodo2015, 12.10.2016). Altre diocesi mostravano incertezza nell’applicazione dell’esortazione (cfr. Card. Vingt-Trois:Amoris laetitia richiede un immenso sforzo di formazione al discernimentoivi, 19.10.2016;Per applicare Amoris laetitia nelle parrocchie “ci vorrà tempo”ivi, 8.11.2016; SANDRO MAGISTER, A Roma sì, a Firenze no. Ecco come “Amoris laetitia” divide la Chiesa, in blog www.chiesa, 14.10.2016).
Altre diocesi ancora, come quella di Vienna, addirittura, sono molto più avanti (cfr. RODOLFO DE MATTEI, Il bollettino dell’arcidiocesi di Vienna sdogana la “famiglia” omosessuale, in Corrispondenza romana, 15.10.2016). 
Altri vescovi, infine, come mons. Sample di Portland, pubblicavano una lettera pastorale in cui davano al documento un’interpretazione non conforme alla mens del suo autore, ovverosia conforme alla dottrina della Chiesa (cfr. Un vescovo contro le manipolazioni diAmoris laetitia, in Sinodo2015, 27.10.2016), ma non in linea con il magistero novativo di colui che ricopre la carica di Vescovo di Roma, il quale, d’altronde, ricevendo l’Istituto Giovanni Paolo II sulla famiglia, aveva detto che la Chiesa sino ad allora riconosceva «un ideale teologico del matrimonio troppo astratto, quasi artificiosamente costruito, lontano dalla situazione concreta e dalle effettive possibilità delle famiglie così come sono» (cfr. Il Papa fa autocritica sul matrimonio: “Abbiamo idea astratta, lontana dai problemi reali”, in La Repubblica, 27.10.2016). Più chiaro di così …. .
Beninteso: noi siamo per la dottrina e la prassi pastorale della Chiesa di sempre. Quel a cui siamo contrari, per una questione di onestà intellettuale, è il “pompierismo”, vale a dire l’illusione (perché di questa si tratta: una semplice illusione ed un disinganno) di voler ricondurre il documento de quo nell’alveo del magistero di sempre. Bisogna prender atto, invece, della realtà. Per quanto dura. Del resto, che altro doveva e deve fare il Vescovo di Roma per mostrare quale sia la giusta ermeneutica dell’esortazione? L’ha detto in una sua lettera ad una regione ecclesiastica (documento che, a rigore, dovrebbe considerarsi indiscutibilmente come suo magistero) su una questione riguardante la fede e la morale, ovverosia la corretta interpretazione di un suo documento, ed oggi ha disposto la non risposta ai dubia proposti da alcuni cardinali; ha criticato, parlando all’Istituto Giovanni Paolo II sul matrimonio, di una visione “teologica” della Chiesa sino ad allora riguardo al vincolo nuziale … . Ergo, la questione deve considerarsi chiusa, traendone le debite conseguenze, nonostante l’ampia raccolta di firme di fedeli circa la dichiarazione di fedeltà (cfr. MARCO TOSATTI, Amoris Laetitia. 5.000 adesioni in pochi giorni alla Dichiarazione di Fedeltà all’insegnamento immutabile sul Matrimonio, in Stilum Curiae, 13.10.2016).
Questa mancata risposta alle questioni dottrinali sollevate dal gruppo di cardinali, dovrebbe spazzare via anche i dubbi sollevati in buona fede da alcuni teologi, i quali chiedevano che il Vescovo di Roma chiarisse il senso ed il significato della sua lettera ai vescovi argentini così come l’esortazione da lui pubblicata (cfr. DON TULLIO ROTONDO, Amoris Laetitia.Precisazioni e riflessioni sul documento dei Vescovi argentini approvato da Papa Francesco, in Apologetica cattolica, 20.10.2016). Aveva, dunque, pienamente ragione – e questo lo riconosciamo con onestà intellettuale – il card. Kasper, che ha parlato dell’Amoris laetitia come di un cambio del paradigma dottrinale della Chiesa (cfr. Card. Kasper:Amoris laetitia è un cambio di paradigma nella Chiesa, in Sinodo2015, 23.10.2016; MARCO TOSATTI, Amoris Laetitia, divorziati risposati: le 50 sfumature di grigio del card. Kasper e della Chiesa di Germania, in Stilum Curiae, 27.10.2016). 
Prendiamone serenamente, perciò, atto, traendo da questo quel che deve essere tratto. Secondo logica e secondo fede.
( segue articolo di stamattina di Magister)....

http://www.scuolaecclesiamater.org/2016/11/la-mancata-risposta-ai-dubia-sullamoris.html

Paolo Pasqualucci. I cinque “DUBIA” dei quattro cardinali. Riflessioni ad una prima lettura

Riflessioni ad una prima lettura

Ringraziamo di cuore la Provvidenza per l’incisivo intervento delle Eminenze Brandmüller, Burke, Caffarra, Meisner in difesa del vero insegnamento della Chiesa, effettuato il 16 settembre scorso ed ora coraggiosamente fatto conoscere a tutti i cattolici.
  1. Come spiegano essi stessi, i “dubbi” partono dalla discussa Amoris Laetitia per investire i fondamenti stessi dell’etica cristiana, messi in discussione dalle ambiguita’ della Amoris Laetitia, in quanto interpretabili (ed effettivamente interpretate, da alcuni nella Gerarchia) in modo da contraddire quei fondamenti. 
  2. I dubbi concernono soprattutto i contestatissimi parr. 300-305. Si chiede se, in base a quei paragrafi e relative note, sia ora possibile che persone sottoposte a vincolo matrimoniale valido ma conviventi “more uxorio” con un’altra, possano ricevere l’assoluzione e fare la Comunione, senza che siano adempiute le condizioni previste dalla Chiesa e ribadite da Giovanni Paolo II nel suo magistero, che riafferma sul punto l’insegnamento tradizionale della Chiesa. E cioè:
    1. le persone interessate commetterebbero ingiustizia nei confronti dei figli se si separassero;
    2. tuttavia, devono prendere l’impegno di interrompere gli atti sessuali propri degli sposi;
    3. e di non dare scandalo, inducendo così altri a peccare.
  3. Ciò premesso, gli altri quattro dubbi concernono la morale cristiana, messa in grave pericolo dalle interpretazioni scorrette che il testo ambiguo della Amoris Laetitia sembra permettere. Infatti, si è ora costretti a chiedersi se sono ancora validi questi principi fondamentali di tale etica:
3.1. che “esistono norme morali assolute, valide senza eccezioni, che proibiscono atti intrinsecamente cattivi”;
3.2 che “si trovi in una situazione oggettiva di peccato grave chi vive abitualmente in contraddizione con un comandamento della legge divina, come quello che proibisce l’adulterio”;
3.3 che “le circostanze o intenzioni non potranno mai trasformare un atto intrinsecamente disonesto per il suo oggetto in un atto soggettivamente onesto o difendibile come scelta”;
3.4 che “[nei confronti dei principi morali] si esclude un’interpretazione creativa del ruolo della coscienza”, poiché, “la coscienza non può legittimare eccezioni alle norme morali assolute che proibiscono azioni intrinsecamente cattive per il loro oggetto”.
  1. Come da prassi secolare della Chiesa, si chiede che la Suprema Autorità, mediante l’organo competente, risponda con un “sì” o con un “no”. Ma la Suprema Autorità finora ha taciuto. Per questo i quattro benemeriti cardinali hanno reso pubblico il documento, legittimando il loro atto anche con la Scrittura e la Tradizione della Chiesa. In tal modo, la contestazione alle ambiguità in odor di eresia della Amoris Laetitiapuò allargarsi e ulteriormente approfondirsi.
  2. Come ognun può vedere, data l’autorità dei suoi firmatari, si tratta di un documento di eccezionale importanza, nella grave situazione attuale del cattolicesimo. Non si tratta più della presa di posizione di singoli teologi alla quale abbiano aderito intellettuali cattolici, come nel caso delle Censure Teologiche, avanzate qualche mese fa nei confronti della Amoris Laetitia, note in rete come Lettera o Documento dei 45 (ai quali mi onoro di appartenere). Ora, invece, si è aperta una fase nuova, più avanzata: autorevoli membri del Collegio Cardinalizio, sicuramente in rappresentanza di cardinali e vescovi che per ora preferiscono tacere, chiedono in sostanza al Papa di chiarire in maniera definitiva ambiguità gravi presenti nella Amoris Laetitiaun documento magisteriale emanato dallo stesso Papa: tali, queste ambiguità, da permettere di disattendere e contraddire norme fondamentali dell’etica cristiana, che si basa sulla Rivelazione divina.  Chi deve chiarire, giustificandosi, è, per così dire, il documento stesso, vale a dire il Papa, anche se per l’interposta persona del Prefetto dell’ex Sant’Uffizio. E potrà tacere all’infinito, continuare a sottrarsi al chiarimento dottrinale, sempre più necessario e indispensabile?
    Papa Francesco, per la verità, ha  avallato in una lettera l’interpretazione dei passi contestati della Amoris Laetitia data dai vescovi argentini, che legittimava l’eversione della morale cristiana in essi racchiusa, con l’ormai famoso: “no hay otras interpretaciones”.  Si può dire che si sia schierato, che questa sia l’autentica da lui fornita?  Così sembra.  Ma la risposta aiDubia espressi dai quattro cardinali, l’unica risposta possibile ossia che le norme della morale cattolica richiamate sono sempre valide, implica di per sé l’insostenibilità radicale ed assoluta dell’interpretazione dei vescovi argentini.  
  3. Da un punto di vista filosofico, il documento rappresenta una più che necessaria presa di posizione contro il soggettivismo dominante nel pensiero contemporaneo, che ha corrotto ogni sana concezione dell’etica ed è alla fine penetrato anche nelle componenti deviate della Gerarchia cattolica, quelle intrise di modernismo.  Finalmente si comincia a rimettere autorevolmente nel suo giusto equilibrio il rapporto tra la coscienza individuale e la legge, la norma (rivelata) che stabilisce il nostro comportamento, quello voluto da Dio e a Lui gradito. La coscienza, come ci ricordato i cardinali firmatari, dà giudizi sulle norme, le riconosce, ma non le crea, non si dà da se stessa la morale, le cui leggi, poste da Dio e perfezionate dalla Rivelazione tramite Cristo Nostro Signore, esistono e sono valide indipendentemente dal riconoscimento che ne faccia la nostra coscienza individuale, libera naturalmente di rifiutarle, per la sua propria rovina.
  4. Ricordo, infine, per la cronaca, che, nel Documento dei 45 contenente le Censure Dottrinali alla Amoris Laetitia i temi ad oggetto dei Dubia sono trattati in maniera indiretta e diretta ai numeri: 6, 7, 8, 9, 10 (in quanto passibili di censura per eresia), ai numeri 12, 14, 15, 16 (in quanto passibili di censura per errore nella fede), al numero 18 (in quanto contenenti affermazioni temerarie e false).  
  5. Dubia dei quattro cardinali vengono resi pubblici alla vigilia del Concistoro dei Cardinali in Vaticano.  Preghiamo tutti perché in questo Consistoro vengano affrontati i nodi dottrinali fondamentali e sia confusa la parte dottrinalmente deviata dell’augusto Consesso.
Paolo  Pasqualucci

Al di là dei numeri

Secondo i dati forniti il 12 novembre da monsignor Rino Fisichella alla Stampa Estera, entro la fine del Giubileo saranno arrivati a Roma  21 milioni di pellegrini,   mentre 1 miliardo di persone circa avrebbero attraversato le Porte Sante aperte in tutto il mondo. Le cifre ufficiali riportate dalla Prefettura della Casa Pontificia hanno valutato però in 32 milioni  il totale di arrivi per il Giubileo dell’anno 2000. Il calo è stato dunque superiore al trenta per cento.

La divisione nella Chiesa c'è

"Fare chiarezza". L'appello di quattro cardinali al papa


Una lettera. Cinque domande sui punti più controversi di "Amoris laetitia". A cui Francesco non ha risposto. Un motivo in più, dicono, per "informare della nostra iniziativa il popolo di Dio"

di Sandro Magister


ROMA, 14 novembre 2016 – La lettera e le cinque domande riportate integralmente più sotto non hanno bisogno di tante spiegazioni. Basta leggerle. La novità è che quattro cardinali che lo scorso 19 settembre le hanno consegnate a Francesco, senza avere avuto risposta, hanno deciso di renderle pubbliche incoraggiati proprio da questo silenzio del papa, per "continuare la riflessione e la discussione" con "l'intero popolo di Dio".

Lo spiegano nella premessa alla pubblicazione del tutto. E il pensiero corre dritto a Matteo 18, 16-17: "Se il tuo fratello non ti ascolterà, prendi con te due o tre testimoni. Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea".

"Testimone" è stato in questo caso il cardinale Gerhard L. Müller, prefetto della congregazione per la dottrina della fede. Perché anche a lui, oltre che al papa, erano state consegnate la lettera e le domande.

Le cinque domande sono infatti formulate come nelle classiche interpellanze alla congregazione per la dottrina della fede. Formulate cioè in modo tale che ad esse si possa rispondere semplicemente con un sì o un no.

Di norma, le risposte date dalla congregazione menzionano esplicitamente l'avvenuta approvazione del papa. E nelle udienze di tabella date da Francesco al cardinale prefetto dopo la consegna della lettera e delle domande, è giocoforza che i due ne abbiano parlato.

Ma appunto, al loro appello i quattro cardinali non hanno avuto nessuna risposta, né dal cardinale Müller né dal papa, evidentemente per volontà di quest'ultimo.

domenica 13 novembre 2016

Siamo tutti orecchie..e occhi

Cosa accadrà adesso con Trump allo Studio Ovale? (se ci arriverà..)

1° Quanto ci è costata la disfatta della Clinton- 2° Riuscirà Trump a sedersi sulla poltrona dello studio ovale?- 3° I futuri uomini del presidente- 4° Ombre e strategie- 5° Una primavera colorata anche in USA? -6° Trump o Campi FEMA?

 1° QUANTO CI E’ COSTATA LA DISFATTA DALLA CLINTON

14971897_10208913913102869_1955597138_nNei giorni scorsi abbiamo lodato la scelta di milioni di elettori americani; proprio quegli americani che sono ridotti allo stremo da politiche globaliste che hanno messo in ginocchio le fasce più deboli della popolazione americana e indebolendo considerevolmente la classe media americana. Festeggiare le facce avvilite di Renzi, Junker, Hollande e tutta la macchina del fango che per mesi hanno imbrattato la figura del tycoon dipingendolo come rozzo, razzista, omofobo, sessista ecc è una soddisfazione impareggiabile, anche perchè i televisionari di tutto il mondo cominciano a chiedersi che lavoro svolgano i contapalle a pagamento di TV e giornali. La vittoria di Trump sembra aver shockato anche Mario Monti, ospite di Omnibus su La7 che paventa imminenti crisi per l’Europa e per la globalizzazione (…) (clicca qui)

“Il marchio della bestia o il numero del suo nome”.

IL "MARCHIO DELLA BESTIA"

    Il "Marchio della bestia" fa passi da gigante. “Entro due anni tutti avranno il microchip sottocutaneo”, queste sono le parole di Matteo Renzi. Sarà come se si andasse a farsi vaccinare, tutti dovranno farsi impiantare il microchip 
di Cinzia Palmacci  




In occasione del Salone dei Pagamenti in svolgimento Milano, è stato presentato il primo braccialetto per i pagamenti elettronici: ilWristband Fly Buy  contiene i dati di una carta prepagata sviluppata in collaborazione con Mastercard. Il braccialetto è protetto con lo stesso livello di sicurezza utilizzato per le normali carte di pagamento e il chip contactless permette di pagare nei POS abilitati. Nei negozi sarà quindi possibile effettuare i pagamenti semplicemente avvicinando il braccialetto al lettore. Inoltre, utilizzando i dati della carta forniti insieme al braccialetto sarà possibile effettuare i pagamenti per acquisti online. All'interno di questo nuovo formato "mini" è integrata un'antenna MiniTag, progettata per essere inserita in dispositivi indossabili (braccialetti o portachiavi) e abilitata a replicare tutte le funzionalità di una carta contactless EMV.

“Perché a me?”

Male fisico, bontà e Giustizia divina

Nel mio precedente post ho analizzato la questione dei disastri naturali alla luce di una visione prettamente filosofica; qui intendo invece dare un taglio più teologico alla vicenda, la quale mi porterà a trattare anche del problema dell’esistenza dei castighi divini.

Tutto parte dalla constatazione dell’esistenza del male fisico nel mondo, dato questo del tutto innegabile e che non può essere svicolato. Cosa si intende con “male fisico”? Solitamente designiamo con ciò un evento non causato dall’agire umano, il quale arreca della sofferenza e del dolore. Di fronte a tali eventi, non serve a nulla l’ottica determinista (filosofica, non scientifica) secondo cui tutto ciò che accade è meccanicamente determinato fin dall’inizio del tempo: trovatemi un terremotato che se la prende con il determinismo meccanicista. La prima domanda che ogni persona colpita da una catastrofe naturale si fa è “perché a me?”, aggiungendo solitamente “cosa ho fatto di male?”

Il sesso di Paglia

La Pontificia Accademia per la Vita introduce il “gender” nel proprio statuto



La Pontificia Accademia per la Vita (PAV) adotta il linguaggio “gender” nel proprio statuto scrivendo come sia suo compito studiare “il rispetto reciproco fra generi e generazioni”. Tale sorprendente ed incomprensibile rivoluzione linguistica, difficilmente imputabile ad una svista, è stata resa nota lo scorso 4 novembre, in occasione della pubblicazione del nuovo regolamento del più importante organismo pro-life vaticano, istituito nel 1994 da Giovanni Paolo II.

“GENDER MAINSTREAM”

L’adozione delle categorie “genderiste” all’interno dello statuto vaticano è un fatto clamoroso ed emblematico di quanto il “gender mainistream” sia riuscito a penetrare ovunque, finanche all’interno delle stesse strutture ecclesiastiche.

La grandezza dell’Immacolata si serve anche degli eventi diabolici per realizzare i piani di Dio.

Il diavolo e il servo di Dio



Nel 1919, Settimio Manelli andò ad insegnare a Rimini. L’estate la trascorreva a Riccione, dove frequentava parte dell’élite culturale italiana e dell’alta borghesia del tempo. Qui conobbe una donna in possesso di potere satanico. Dopo avere intrecciato con lei una relazione di semplice amicizia, cominciarono ad accadere cose piuttosto strane e la sua esistenza fu sempre più costernata da eventi insoliti, fino al limite della credibilità. Trascorse un periodo terribile, segnato dall’influsso negativo di questa persona che si protrasse fino al 1924, fin quando conobbe San Pio da Pietrelcina; dopo cominciò la sua conversione.

Chi nuoce alla salute?




http://mammefandimarcocarta.forumcommunity.net/?t=43377584

Il teologo Maggi: “Radio Maria fa male a chi l’ascolta, padre Livio è violento e pavido.”


Padre Maggi, il terremoto va considerato castigo di Dio per le manchevolezze degli uomini?
” No. Scegliendo questa tesi, che valuto  infondata, vedremmo un Dio spietato e vendicatore, ma anche cretino, permettetemi questa libertà. Se ci sono dei sodomiti e  dei pervertiti peccatori, Dio semmai dovrebbe castigare solo loro, perché mai tutti  gli innocenti? Ma poi anche secondo scienza Cavalcoli sbaglia”.

Felici noi?

Il Cristo ha portato la spada, ma Lui porterà la pace…

Non “stracciatevi le vesti” per la citazione che state per leggere, soffermatevi piuttosto nel cuore del racconto: giudicate solo al termine della lettura, possibilmente argomentando. Grazie.
“La preferenza piena di amor proprio, che egli fa di se stesso nei confronti del Cristo, verrà giustificata da quest’ uomo con un ragionamento di questo genere: «Il Cristo è stato il riformatore dell’umanità, predicando e manifestando il bene morale nella sua vita, io invece sono chiamato ad essere il benefattore di questa umanità, in parte emendata e in parte incorreggibile.Darò a tutti gli uomini ciò che è loro necessarioIl Cristo, come moralista ha diviso gli uomini secondo il bene e il male, mentre io li unirò con i benefici che sono ugualmente necessari ai buoni e ai cattiviSarò il vero rappresentante di quel Dio che fa sorgere il suo sole e per buoni e per i cattivi e distribuisce la pioggia sui giusti e sugli ingiusti. Il Cristo ha portato la spada, io porterò la pace. Egli ha minacciato alla terra il terribile ultimo giudizio. Però l’ultimo giudizio sarò io e il mio giudizio non sarà solo un giudizio di giustizia ma anche un giudizio di clemenza. Ci sarà anche la giustizia ma non una giustizia compensatrice bensì una giustizia distributiva. Opererò una distinzione fra tutti e a ciascuno darò ciò che gli è necessario…”

Con ricordino alla santa della castità?


La parrocchia dove i preti trovano moglie

Nella chiesa Maria Goretti di via Actis adesso tocca a don Emilio, il sacerdote-teologo

                                    In mezzo secolo di vita della comunità di via Actis su sei parroci tre hanno chiesto la dispensa

Qualcuno lo chiama ancora «don», ma Emilio si sposerà in chiesa tra poche settimane e ha invitato alcuni di quelli che fino all’anno scorso erano suoi parrocchiani. L’altro giorno papa Francesco ha visitato sette famiglie formate da ex preti, alzando un velo su una realtà spesso dimenticata, ma per nulla rara. 
Lo sanno bene alla parrocchia di via Actis, dietro via Pietro Cossa, dedicata alla santa della castità, Maria Goretti, dove su sei parroci che si sono alternati in cinquant’anni, tre si sono sposati, come pure uno dei viceparroci. 

sabato 12 novembre 2016

Il dubbio è legittimo !?

Donald Trump, l’uomo utile al Nuovo Ordine



Per quanto un uomo possa essere razionale, ci sarà
sempre una favola alla quale finirà per credere…
                   Quando gli Stati Uniti stanno con Israele, 
                   le possibilità di pace, in realtà aumentano 
                         e aumentano in modo esponenziale. 
           Questo è ciò che succederà quando Donald Trump
                           sarà il presidente degli Stati Uniti. 
            Donald Trump - Discorso all'AIPAC – 21 Marzo 2016
     "Il postulato democratico è che i media sono indipendenti
             e hanno il compito di scoprire e di riferire la verità,
                            non già di presentare il mondo
               come i potenti desiderano che venga percepito."
                                         Noam Chomsky 
                  Trump ha vinto, i media hanno sbagliato
         il mondo di Hollywood sconfitto assieme ad Hillary
                             TG1 dell'11 Novembre 2016
di Sergio Basile
Donald Trump, l'uomo utile al Nuovo Ordine