ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 29 gennaio 2017

La Negligenza dei Pastori

NEL PERIODO CHE PRECEDE IL GRANDE TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA ACCADRANNO COSE TERRIBILI.





- IL TERZO SEGRETO DI FATIMA E LA PERDITA DELLA FEDE IN TUTTO IL MONDO.
Nel 1984, il Vescovo di Fatima, Cosme do Amaral, confermò che il Terzo Segreto non riguardava una guerra atomica o la fine del mondo, ma piuttosto la Fede Cattolica, e specificamente la perdita della Fede in tutta Europa (come minimo).
Nella sua terza memoria, completata nell’agosto del 1941, Suor Lucia affermò che il Segreto di Fatima è diviso in tre parti distinte, dopo di che ella mise per iscritto, per la prima volta, le prime due parti del Segreto. Ella scrisse: “Il segreto è composto di tre parti distinte, due delle quali mi accingo a rivelare.”1Ella sentiva che “è giunto il momento di rivelare le prime due parti del Segreto.”2 Tuttavia, ella non scrisse nulla riguardo alla Terza Parte del Segreto, poiché non aveva ricevuto dal Cielo il permesso di rivelarla.


Sono confuso

Siamo vicini alla fine del mondo?


Sono le domande che mi pongo durante la lettura di “Da Fatima a Medjugorje” di Padre Livio, edito da Piemme


Devo prenotare la pulizia dei denti, la prova sartoriale dell’ennesima giacca blu, la sostituzione dei pistoncini del portellone posteriore della macchina? Oppure non c’è più bisogno, tanto la storia sta per concludersi? Sono le domande che mi pongo durante la lettura di “Da Fatima a Medjugorje” di Padre Livio, edito da Piemme. Le farei allo stesso Padre Livio (ho la mail) se non temessi il suo sdegno: Ma come, io esorto alla conversione, al digiuno, alla preghiera, e tu continui a pensare all’esteriorità, ai balocchi, al guardaroba? Se è una colpa, la ammetto.

Chissà come e perché ?



ORDINE DI MALTA. TROPPE DOMANDE SENZA UNA RISPOSTA. UNA STRANA, BRUTTA STORIA.

“Vogliono mettere tutto il mondo in un preservativo”?

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Il condom e il papa

Papa Bergoglio ha preso due piccioni con una fava.
E così papa Francesco ha distrutto un altro importante pezzo della Cattolicità: il Sovrano Ordine di Malta. Dopo aver destituito con brutali metodi peronisti il Gran Maestro Matthew Festing, ha reintegrato come Gran Cancelliere Albrecht Boeselager (che era stato cacciato dall’ormai ex Gran Maestro, in quanto reo di distribuire condom alle prostitute nei presidi ospedalieri dell’Ordine).
In realtà, l’obiettivo del primo (e speriamo unico) papa gesuita era — ed è — il cardinale Raymond Leo Burke, che lui stesso “retrocesse” dalla Segnatura Apostolica al Patronato di Malta, e da sempre in prima linea nella difesa del Depositum Fidei, nonché il cardinale che più si è esposto dei quattro che hanno presentato i famosi cinque dubia sulla corretta interpretazione dell’Amoris Laetitia.

Dagli amici mi guardi Iddio..!?

(immagine aggiunta)
Replica a Gnocchi 


di Marco Bongi

Come abbiamo sempre fatto, pubblichiamo volentieri questo articolo dell’amico Marco Bongi, e come abbiamo ritenuto di fare a volte, lo facciamo seguire da una nota, non solo per onestà, ma per fornire ai lettori un’informazione più completa.

Le parti che riguardano personalmente Alessandro Gnocchi le lasciamo all’apprezzamento e al giudizio pratico dell’interessato, anche perché non è nostro costume prendere partito per qualcuno e tanto meno per Gnocchi che, se c’è da controbattere e da puntualizzare, sa farlo benissimo da solo.

Consideriamo solo che l’amico Marco Bongi è un fedele notoriamente ligio alle decisioni e alle direttive che arrivano dai vertici della Fraternità, e questo a suo buon diritto e in forza delle sue note buona fede e onestà. Tuttavia, proprio per questo, il suo intervento non può non essere considerato come il secondo intervento “della Fraternità”, dopo quello di Don Angelo Citati, entrambi volti a contrastare le affermazioni fatte da Gnocchi a proposito del tanto discusso riconoscimento canonico della Fraternità da parte di Roma.

Ovviamente, viene spontaneo chiedersi come mai la Fraternità ci tiene tanto a sconfessare Gnocchi su questo spinoso argomento, e la risposta è presto data: all’interno della Fraternità esiste un’alta percentuale di suoi componenti, i sacerdoti, e di suoi sostenitori, i laici, che non sono d’accordo sull’accettazione del detto riconoscimento, peraltro “unilaterale”, come pare che sarebbe. E questa alta percentuale, che oscilla a seconda dei paesi, pare che si muova intorno ad oltre il 50%; cosa che non può non preoccupare i vertici della Fraternità, tanto da indurli a fare il possibile perché non si alimenti ulteriormente il numero degli scontenti a causa dell’intervento di persone che in qualche modo possono incidere sulla definizione del loro giudizio.

Rinviamo quindi alla nota che facciamo seguire alla replica dell’amico Marco Bongi.

Espressione (tragica) del suo tempo (tragico)

Il Silenzio impossibile

di Satiricus

Primo step. I grandi registi si vedono dai piccoli dettagli, e il piccolo dettaglio nei film basati sul concetto di sacrificio è la croce. In “The Passion” la croce è un tronco scheggiato cui il Cristo si aggrappa in un abbraccio scandaloso d’amore; in “Cristiada” la croce è un monile che il colonnello ateo lascia sul fondo di un bicchiere di whisky (o simili) per ricordare al dittatore ateo che almeno la libertà, almeno quella, va garantita sempre e a tutti (come il buon whisky, suppongo); in “Apocalypto” la croce è quella del frate, nella scena finale, quando la scialuppa si stacca dalle caravelle e approda alla costa e, certamente, il frate che la regge è un idiota senza coscienza, ma si intuisce che quell’idiota, portando la croce, toglierà il giogo dei sacrifici umani; in “Hateful Eight” la croce è una scultura di pietra che domina tre minuti di ripresa sotto un pesante strato di neve; in “Silence” è un artefatto in legno nascosto in una bara in fiamme.

In che cassetto è il timbro?

"Un coup de tampon" tra Ecône e Roma? Monsignor Fellay oggi ospite di una televisione francese

Il canale televisivo francese TV Libertés oggi, nel contesto della trasmissione Terres de Mission, ospiterà il superiore generale della Fraternità Sacerdotale San Pio X. Il programma verterà sulla situazione dei rapporti della Fraternità con Roma e sulla prelatura personale che è stata offerta dalle autorità romane (vedi qui).

Secondo il comunicato della stessa emittente, Monsignor Bernard Fellay sosterrebbe che "agli accordi con Roma non mancherebbe che l'apposizione del timbro - n’attendent plus qu’un coup de tampon". 

Ora si tratta di capire in che cassetto è il timbro.
[VIDEO-ULTIM’ORA] Annuncio sulla francese TVLibertés: Mons. Fellay domani darà notizia delle trattative per l’accordo con il Vaticano
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Madame la Guillotine


http://opportuneimportune.blogspot.it/2014/10/la-sinodalita-allepoca-di-bergoglio.html

Dopo il Gran Maestro una seconda testa sta per cadere: quella del cardinale Burke


Burke
Decapitato dal papa del suo Gran Maestro, l'inglese Fra' Matthew Festing, il Sovrano Militare Ordine di Malta non solo ha ratificato, sabato 28 gennaio, le sue forzate dimissioni, ma ha riportato indietro la macchina del tempo al fatidico 6 dicembre 2016, reinsediando nel ruolo di Gran Cancelliere proprio colui che quel giorno era stato da lì rimosso e sospeso dall'Ordine, il tedesco Albrecht Freiherr von Boeselager.

sabato 28 gennaio 2017

Come Cristo ha celebrato la Prima Messa


Un’opera capace di ridonare al pensiero cattolico la sua perfetta fisionomia storica

Come Cristo ha celebrato la Prima Messa mostra come le tradizioni cattoliche — in particolare quelle liturgiche — risalgano fino ad Adamo. Si tratta di uno dei libri più informativi, ispirati e sorprendenti che il lettore potrà mai incontrare su tale argomento. L’autore dimostra come la Messa tradizionale riassuma l’intero culto del Vecchio Testamento iniziato da prima del diluvio, con Adamo ed Abele, e termini con l’Ultima Cena, e come anche i più minuti dettagli della nostra Messa cattolica tradizionale siano stati utilizzati da Cristo nella prima Messa celebrata nel Cenacolo, e come siano giunti ai nostri giorni con lo stesso significato simbolico che ebbero in origine. Padre Meagher approfondisce la storia e la tradizione di ogni aspetto del culto ebraico, mostrando chiaramente come il Signore abbia tutto ripreso, innalzato e completato nella bella liturgia che noi chiamiamo “Messa”.

Chi andrà a Malta?

Postato  da 

Enzo Bianchi si è dimesso, eletto un nuovo priore di Bose

Ecumenismo dei muri

I muri con il Messico non sono uguali a quelli in Israele per la sinistra mondialista



La nuova Amministrazione USA di Trump ha deciso: il muro alla frontiera con il Messico si farà e lo stesso Tump ha firmato il decreto per completare la costruzione del muro, iniziata a suo tempo da Bill Clinton, lungo tutto il confine con il Messico per  impedire l’entrata di immigranti illegali e lo sfruttamento della mano d’opera da parte di datori di lavoro senza scrupoli.

Nella scia della decadenza,

BERGOGLIO IL "PAPA LAICO"

    Bergoglio “papa laico” che scoraggia i credenti. Nella scia della decadenza e relativizzazione di tutto "Il papa che piace a tutti coloro che non amano la Chiesa" continua ad imprimere e spingere un’impronta laica sulla Chiesa 
di Manlio Triggiani  





E’ in piena sintonia con i nostri tempi, tempi di decadenza, il papa Bergoglio. L’ultima, in ordine di tempo, l’ha lanciata sottolineando che “occorre grande coraggio a sposarsi nel tempo in cui viviamo”. L’ha affermato nell’udienza al tribunale della Sacra Rota per l’inaugurazione dell’anno giudiziario. E ha auspicato che bisogna stare vicino alle giovani coppie auspicando una serie di passaggi per defnire bene “una vera e propria occasione di e evangelizzazione degli adulti”. Non c’è male. Sotto sotto, un consiglio a non sposarsi o a pensarci bene…
Nella scia della decadenza, della relativizzazione di tutto e nella laicizzazione di ogni idea (anche sacrale) papa Bergoglio interviene e dà una spallata e continua a imprimere alla Chiesa un’impronta laica.

Scolabus

Se la Chiesa di Milano si vergogna della famiglia
L'assurda decisione dell'Ufficio di pastorale familiare di Milano che per festeggiare le famiglie ha invitato i parroci a non celebrare gli anniversari dei matrimoni: in segno di rispetto per chi è divorziato. Un rovesciamento della realtà che umilia le famiglie e ha fatto adirare le associazioni pro family. In serata il dietrofront, ma il pasticcio rimane.




Verrà giorno che le famiglie sposate dovranno fare l’accento svedese come Fantozzi per mimetizzarsi. Se prima a destare scandalo erano le cosiddette unioni irregolari, oggi, nella Chiesa della misericordia a buon mercato sono le cosiddette unioni regolari: monogame, fedeli, innamorate, anche se tra alti e bassi. Insomma: le famiglie cristiane non avranno più ospitalità neppure in chiesa. Non è catastrofismo, ma una lettura consequenziale della realtà. A Milano il furore anti coniugale ha intaccato la nobile istituzione dell’Arcidiocesi che, nell’approcciarsi alla Festa delle Famiglie prevista per domani (la liturgia ambrosiana sposta all’ultima domenica di gennaio la Solennità della Santa Famiglia che nel rito romano è dopo Natale), ha inviato ai parroci un dettagliato vademecum per illustrare le finalità e le caratteristiche della festa da celebrare a messa.

Grillectomia

Guerra a Caffarra, il "massimalista" della famiglia
Il professor Andrea Grillo, sulla rivista Munera, continua il suo attacco contro il cardinal Caffarra, che egli giudica come l'alfiere di un "disastro massimalistico", fautore di una teologia "intollerante". Nel farlo cita il teologo Bernhard Haering. Ma quel che Grillo attacca, sulla scia di Haering, altro non è che il magistero di San Giovanni Paolo II. E in particolar modo la sua enciclica Veritatis splendor con cui condannava il relativismo morale.

«Il Magistero sa cambiare, Caffarra no». Questa è l’opinione del professor Andrea Grillo che sul sito della rivista Munera continua un misericordioso attacco al cardinale Carlo Caffarra che insieme ad altre quattro porpore ha sottoposto al pontefice i famosi dubia, dubbi, sull’interpretazione del capitolo VIII di Amoris laetitia.
Caffarra, già primo preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su Matrimonio e Famiglia, viene considerato l’alfiere di un «disastro massimalistico» della teologia morale e del Magistero. Lo aveva scritto, dice Grillo, il «grande moralista Bernhard Haering» in un articolo pubblicato sulla rivista dei dehoniani, Il Regno, nel 1989. «Allora Caffarra poteva determinare “la posizione del magistero” in materia familiare e sessuale, con un massimalismo e una intransigenza del tutto unilaterali».

Iil popolo della Marcia

Trump e la Marcia per la Vita, uniti contro l'aborto
Dopo otto anni di feroce anticlericalismo, di scomparsa della fede dall’agone pubblico, di silenzio sui cosiddetti “principi non negoziabili”, ci si era quasi rassegnati e sembrava impossibile l'opposto. Invece, nel giro di una settimana, dopo la firma del decreto presidenziale per togliere i fondi internazionali alle Ong che promuovono l’aborto (che per la prima volta include anche i fondi delle agenzie Onu e tutti i programmi di salute), alla Camera è stata approvata persino una legge che rende permanente il divieto di finanziamenti per il “controllo delle nascite” anche all’interno del paese (239 voti contro 183). Nello stesso tempo il team di Trump ha rilasciato interviste sulla difesa della vita e sulla centralità della fede nell’agone pubblico e il presidente stesso ha dato un forte appoggio alla Marcia per la vita che si terrà oggi a Washington. Il tutto all'uscita di un’inchiesta che dà l’ennesimo colpo al colosso delle cliniche abortive americane Planned Parenthood.

Lui speriamo che si ricordi


Il peggiore nemico degli ebrei


È un argomento esplosivo, ma non possiamo continuare a permettere che i nostri ragazzi siano mentalmente manipolati da una visione storica scorretta che è servita e serve tuttora a giustificare l’instaurazione di un nuovo ordine a livello planetario. Non si tratta semplicemente di ristabilire le reali proporzioni dell’olocausto, ma di coglierne la matrice e il movente autentici. Non intendiamo certo alimentare il filone negazionista riguardo a quello che rimane comunque uno dei peggiori crimini del XX secolo (largamente superato, tuttavia, dalle carestie e dai genocidi provocati da Lenin e Stalin, di cui non si parla mai nel “civile” Occidente che stermina i suoi figli, sebbene siano ampiamente documentati); desideriamo unicamente accertare la verità in modo da non lasciarci più soggiogare da quella che risulta propaganda nel senso tecnico del termine, intesa a farci accettare supinamente un progetto politico totalitario che è quasi giunto a compimento.


venerdì 27 gennaio 2017

Francis' theatre

Per fare scandalo oggi basta rivelare cosa c'è scritto nel Vangelo


L'esordio della “Passione secondo Giovanni” al Teatro Massimo di Palermo suscita clamore perché intende avviare una radicale rilettura della religione



Esordirà ad aprile al Teatro Massimo di Palermo ma fa già scandalo la “Passione secondo Giovanni” di Bach che verrà allestita da Pippo Delbono. Ora, questi scandali preventivi, telegrafati con mesi di anticipo, sono un gioco delle parti e lasciano il tempo che trovano: dalle anticipazioni trapela infatti che l'istinto anarchico del regista ribelle lo porterà a una radicale rilettura della religione in cui, pare, si schiererà dalla parte dei migranti, rivaluterà il ruolo della donna, si opporrà ai muri, rileggerà laicamente l'epoca di terrore in cui siamo piombati. Capirai: tutti temi di cui in questo periodo non si parla affatto e che coglieranno il pubblico di sorpresa; speriamo che in platea non si verifichino troppi infarti.

Delbono rivendica inoltre la necessità di riflettere sulla religione e decidere se schierarsi “dalla parte del fondamentalismo e della violenza o dalla parte dell'uomo e dell'amore”. Ora, considerato che nella Passione c'è scritto che Gesù amò i discepoli fino alla fine, ma che uno di loro lo tradì; considerato che fulcro e cardine del Cristianesimo è l'insegnamento di amare i nemici, mentre i crocifissori di Gesù agivano secondo logiche e istituzioni puramente umane; considerato tutto questo, se Delbono volesse veramente fare scandalo, dovrebbe limitarsi a dire al pubblico ciò che si trova scritto nel Vangelo: bisogna decidere se schierarsi dalla parte dell'uomo e della violenza oppure dalla parte del fondamentalismo e dell'amore.



Mamma lo turkson!

Muro Usa-Messico: card. Turkson (Santa Sede), “speriamo altri Paesi non seguano esempio” di Trump


La Santa Sede è preoccupata per “il segnale che si dà al mondo” con la costruzione del muro tra Usa e Messico, voluto dal presidente statunitense Donald Trump per frenare le migrazioni. E si augura che gli altri Paesi, anche in Europa, “non seguano il suo esempio”. Lo ha detto oggi al Sir il cardinale Peter Turkson, presidente del Dicastero per la promozione dello sviluppo umano integrale, a margine di un convegno sulla “Laudato sì e gli investimenti cattolici” in corso alla Pontificia Università Lateranense. “Noi ci auguriamo che il muro non sia costruito ma conoscendo Trump forse si farà – ha affermato. La Santa Sede è preoccupata perché non riguarda solo la situazione con il Messico ma il segnale che si dà al mondo. Non sono solo gli Usa che vogliono costruire i muri contro i migranti, accade anche in Europa. Mi auguro che non seguano il suo esempio. Un presidente può anche costruire un muro ma può arrivare un altro presidente che l’abbatterà”.
http://agensir.it/quotidiano/2017/1/27/muro-usa-messico-card-turkson-santa-sede-speriamo-altri-paesi-non-seguano-suo-esempio/

Tutta la verità sul muro di Trump


L' autocrate

L'American Spectator all'attacco del Papa: "E' un autocrate"
Pesante attacco del mensile statunitense al Pontefice dopo le vicende che hanno interessato l'Ordine di Malta: "Sta cancellando i suoi avversari"

     Benedizione 'Urbi et Orbi' di Papa Francesco (foto LaPresse)

“Sotto Papa Francesco, la nuova ortodossia è eterodossia e guai a coloro che non si conformano ad essa”, scrive George Neumayr sul mensile American Spectator. Le analisi del periodico statunitense ruotano attorno alla vicenda delle dimissioni di Matthew Festing, Gran Maestro dell'Ordine di Malta, richieste del Pontefice il 25 gennaio scorso. Il caso era scoppiato un mese prima con il licenziamento, ad opera di Festing, del Gran Cancelliere tedesco Albrecht Freiherr von Boeselager, reo di non avere impedito la distribuzione di preservativi per le prostitute e gli operatori umanitari nei presìdi dell'Ordine in Myanmar.

La rivincita del Califfo