ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 6 febbraio 2017

La doppia morale

VESCOVO CIPOLLA SI DIMETTA !

    Ma che aspetta a dimettersi il vescovo Cipolla? Nascosto dietro la sottana di Sua Santità ha sbagliato mestiere dimostrando di non avere intelligenza e stoffa per dirigere una grossa diocesi con un milione d’abitanti 
di Francesco Lamendola  




Sì, è vero: l’argomento è talmente squallido e deprimente, che si preferirebbe sorvolare, parlare d’altro, fare finta di nulla. Disgraziatamente, la politica dello struzzo non è mai servita a migliorare le cose, e dunque tanto vale affrontare i problemi, senza rimandare, senza dare loro il tempo d’incancrenire: perché, quando la cancrena si è diffusa, non resta altro da fare che l’amputazione chirurgica, ossia il rimedio estremo. Prima di arrivare a tanto, vediamo se non sia possibile limitare i danni, mettendo bene a fuoco la natura del problema.
La natura del problema creato a Padova dal comportamento del parroco della chiesa di San Lazzaro, don Andrea Contin, si può riassumere in una formula semplicissima: le dimissioni del vescovo, monsignor Claudio Cipolla, fedelissimo di papa Francesco, dal quale aveva ricevuto la nomina, evidentemente per le sue benemerenze di ex prete di strada, nonché di entusiastico sostenitore del “nuovo corso” modernista e progressista. Il problema non è più don Contin, tardivamente e un po’ ipocritamente sospeso a divinis, quando ormai i buoi erano scappati dalla stalla e lo scandalo, enorme, correva sulle bocche di tutta Italia, e forse anche all’estero. 

L’accoglienza indiscriminata

Multinazionali invasioniste


San Giovanni evangelista ha espressamente proibito ai cristiani l’accoglienza indiscriminata



San Giovanni evangelista, discepolo prediletto di Gesù, l’altra notte, oppresso dai pensieri del giorno, ho cercato ristoro nelle tue lettere. Nella seconda ho trovato: “Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo; poiché chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse”. L’insegnamento è quello di Gesù. Praticamente dici che i non cristiani manco vanno salutati, e lo dici nel Nuovo Testamento: sacra, non opinabile scrittura.

I “papi grigi”

La rapida attuazione dello spoil system in Vaticano dopo l’elezione di papa Francesco 

di Cesaremaria Glori


In questi ultimi tempi appare decisamente preoccupante l’accelerazione con la quale la Curia Vaticana sta portando avanti la campagna di aggregazione e di omologazione, più o meno forzata, delle frange  disaggregate del tradizionalismo cattolico. Questa accelerazione attuale induce innanzitutto a riflettere sulla pronta attuazione del piano di spoil system iniziale seguito all’avvento di Papa Francesco. L’immediata giubilazione del card. Burke permetteva al suo successore Braz de Aviz di iniziare prontamente il perentorio addomesticamento dell’Ordine dei Francescani dell’Immacolata, chiaro segnale per tutti quei gruppi, inquadrati o meno in Ordini o Movimenti, a non porsi contro la nuova gestione che si apprestava a plasmare la nuova Chiesa secondo lo spirito modernista  che rivendicava la piena e totale applicazione delle  aperture conciliari al mondo moderno.
Perché cominciare proprio dall’Ordine dei Francescani dell’Immacolata con quel brutale intervento che mirava a cancellare la Regola che era stata concordata dal fondatore con l’assenso e i suggerimenti di San Pio da Pietrelcina? Ce lo siamo chiesti in tanti  sino a quando la spiegazione ce l’ha data lo stesso papa Francesco con quella sconcertante e insolita confessione fatta nel corso di un incontro che avvenne fra il Pontefice e una piccola rappresentanza di frati dell’Ordine. Ho presente la scena che ci è stata tramandata dal filmato di quell’incontro. Si vedeva Papa Francesco seduto che si intratteneva amabilmente con i frati , quando ad un certo punto emergeva la voce di uno di questi, sempre ripresi di spalle,  che chiedeva con voce accorata il perché della persecuzione nei loro confronti. Papa Francesco sembrò esitare per poi chinare il capo e, con  voce timida ma nitida che sembrava salire dal fondo della coscienza, enunciare quella inimmaginabile confessione che la loro colpa era quella di amare troppo la Madonna, quella Madonna che dava tanto fastidio a quel  nemico che loro sapevano bene chi fosse.

Che”Francesco” fosse troppo occupato?


ONU: La libertà di religione “non è assoluta”. Va ridotta se si oppone ai LGBT.


Era ora.  Le Nazioni Unite si sono dotate di un esperto e difensore delle istanze  Kulandre (LGBT). Si chiama Vitit Mountarbhorn, è tailandese, docente di Diritto e – ovviamente – omosessuale militante.   Proclamato dal supremo ente   globale come “Esperto Onu sulle questioni LGBT”,  egli ha delineato la strategia che intende attuare nei tre anni della sua carica.  Lo ha fatto  davanti  a una decina di rappresentanti di agenzie ONU  plaudenti. Egli ha inquadrato  il suo programma in quello, più vasto,  chiamato Sustainable Development Goals (Fini di Sviluppo Sostenibile) , di cui ciascuno vede la stretta relazione con la diffusione del Gender , del Trans e del Kulandro.
Lui, ha promesso, farà cancellare   le leggi anti-sodomia e anti matrimonio kulandro  dai codici di tutti gli stati;   vieterà   per  legge che si parli di ogni tendenza LGBT come “disordine”  o “turba”. Integrerà la simpatia per il gender e la diversità sessuale  fin dall’infanzia, eccetera.

Raccomandò prudenza: non far rotolare teste..cin cin!


Ordine di Malta, ecco come e perché il cardinale Burke è stato esautorato          


La breve lettera diffusa sabato scorso dal Vaticano riguardo le sorti dell’Ordine di Malta è riassumibile in una semplice constatazione: il cardinale patrono, Raymond Leo Burkeè stato esautorato. E tra le file dell’Ordine – dicono in molti – si brinda. Il porporato “ha esagerato”, si bisbiglia nella sede di via Condotti. Di esplicito non c’è nulla, ma il Papa – nominando il fidato con fama di “duro” Giovanni Angelo Becciu a delegato speciale – scrive che a quest’ultimo sono delegati “tutti i poteri necessari per decidere le eventuali questioni che dovessero sorgere in ordine all’attuazione del mandato a Lei affidato”. Non solo, perché Francesco specifica che “fino al termine del Suo mandato, cioè fino alla conclusione del Capitolo straordinario che eleggerà il Gran Maestro, Lei sarà il mio esclusivo portavoce in tutto ciò che attiene alle relazioni tra questa Sede Apostolica e l’Ordine”. Questo è il punto: esclusivo portavoce, compito che in teoria dovrebbe essere appannaggio del cardinale patrono, cioè di colui che di norma è il trait d’union tra la Santa Sede e il Sovrano militare ordine maltese. Burke, appunto (qui l’approfondimento di Formiche.net sulle mosse di Burke tra Bergoglio, Becciu e Salvini).

Anvèdi mai…

A Spada’, lassa perde 

Sulle prime insorgenze di un gregge al limite della sopportazione. 

di Marco Manfredini                                                     

La barzelletta della settimana:
«A Roma sono apparsi manifesti anonimi finto-popolari e ben pagati contro Papa Francesco», ha commentato su Facebook padre Antonio Spadaro, direttore della Civiltà Cattolica, gesuita assai vicino al Papa. «È il segno che sta agendo bene e sta dando molto fastidio. Quei manifesti sono minacce e intimidazioni. In finto romanesco per tentare di far credere che siano popolari. Macché! La gente vera non discetta sull’ordine di Malta, o su canonistici “dubia” cardinalizi. Ma per carità! Dietro c’è gente corrotta e ci sono poteri forti che montano strategie per staccare il Papa dal cuore della gente, che è la sua grande forza. E il risultato è l’effetto l’opposto».
Ovviamente non sono tanto i manifesti a costituire materiale umoristico, quanto gli argomenti della difesa dell’Avvocato d’ufficio di Bergoglio. Vediamo di dare a Spadaro ciò che gli spetta.
Perché i manifesti devono essere finto-popolari, e il linguaggio finto romanesco?
Dal manifesto, invero un po’ goliardico, e che a molti apparirà fuori luogo e irrispettoso, non traspare alcuna cattiveria o astiosità, caratteristiche queste proprie degli Avvocati, specie se d’ufficio, e dei giornalisti anti-Trump (il 95% ad occhio), che spesso, sarà un caso, sono gli stessi pro-Pope. Vi sono insulti nel manifesto? No. Vi sono falsità? Nemmeno. Se proprio gliene vogliamo trovare, quel manifesto ha un paio di difettucoli: è abusivo e non porta la firma.

L'Alleluia delle lampadine che fine farà?


Il cardinal Ravasi mette al bando i canti dei movimenti a messa. Buone speranze per l'heavy metal e il rock

A marzo convegno a Roma. La musica sacra non è di qualità, bisogna cambiare. L'apertura alle partiture di Lutero e alle tradizioni non romane. L'Alleluia delle lampadine resta, forse pure Fratello Metallo

Il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della Cultura (LaPresse)

Roma. La scure del Pontificio consiglio per la Cultura sta per abbattersi sui libretti di canti che sostano sgualciti e spesso con macchie d'unto ben visibili sui banchi delle chiese nostrane. Rinnovamento è la parola d'ordine (i carismatici non c'entrano, o almeno c'entrano fino a un certo punto), anche se nel mirino del cardinale Gianfranco Ravasi, insigne biblista, sono finite proprio le partiture così presenti nelle celebrazioni dei movimenti, dai Focolari a Comunione e Liberazione, dai Neocatecumenali a Taizé. Il motivo l'ha spiegato lo stesso porporato a Radio Vaticana, presentando il convegno Musica e chiesa: culto e cultura a 50 anni dalla Istruzione Musicam Sacram in programma a Roma dal 2 al 4 marzo.




I Guardiani della Rivoluzione

Manifesti a Roma, reazione da regime totalitario
L'affissione di manifesti che prendono in giro lo Spirito di misericordia che anima papa Francesco, è stata un'occasione presa al balzo dai soliti "Guardiani della Rivoluzione" per lanciarsi in reazioni verbali violente indirizzate al cardinale Müller, ai cardinali dei "Dubia" e a tutti quelli che sostengono le loro posizioni. Un'operazione da respingere.

«Un po’ di umorismo aiuta ad andare avanti», aveva detto Papa Francesco durante l’omelia nella messa del suo 80esimo compleanno, neanche due mesi fa. E pochi giorni prima, nell’intervista a Tv2000-RadioInBlu aveva spiegato: «Il senso dell'umorismo è una grazia che io chiedo tutti i giorni, e prego quella bella preghiera di San Tommaso Moro: 'Dammi, Signore, il senso dell'umorismo, che io sappia ridere davanti a una battuta' (…) Il senso dell'umorismo ti solleva, ti fa vedere il provvisorio della vita e prendere le cose con uno spirito di anima redenta. È un atteggiamento umano, ma è il più vicino alla grazia di Dio». 

Chi sono io per giudicare la dottrina ?

IL TRAUMA DI UN TRADIMENTO

    Chi sono io per giudicare la dottrina? Duemila anni di saggezza alla luce della Tradizione sono lì con lo splendore della verità, si può non crederci e si resta fuori dalla Chiesa il dramma è doverne uscire per fedeltà 
di Roberto Pecchioli  




Quando ero bambino andare a dottrina significava, dopo la funzione domenicale delle 10, chiamata Messa del fanciullo, apprendere in parrocchia i fondamenti della fede cattolica nell’anno della Prima Comunione. Tanta acqua è passata sotto i ponti, e quasi tutto quello che ci hanno insegnato è stato revocato in dubbio, quando non del tutto rovesciato, a seguito della svolta antropologica di quella Chiesa che consideravamo madre e maestra.
La dottrina è passata di moda, tanto che si prova un benefico stupore a leggere le parole del cardinale Mueller, prefetto della congregazione intitolata alla Dottrina della Fede, che ne conferma la natura di “base per tutta la vita della Chiesa, altrimenti rimane solo una Onlus, un’organizzazione caritativa come tante”. Un’affermazione che conforta soprattutto perché pronunciata in tempi in cui è passato di moda il precetto evangelico “le vostre parole siano sì sì, no no, il di più vien dal maligno” ( Matteo 5,37). Sembra più attuale che mai la drammatica domanda di Gesù stesso, "quando tornerà sulla terra, il figlio dell’uomo troverà la fede?" (Luca, 18,8).
Sul trono di Pietro è salito un uomo dalle cui labbra è uscita una frase terribile, che ha fatto vacillare in molti, ed in chi scrive, la fede non in Dio, ma nella sua Chiesa la cui pietra angolare – parola di Gesù – è il papato. Bergoglio rifiuta con umiltà pelosa di giudicare il male, ma ha scandito davanti ad un suo interlocutore di fiducia, l’ateo anticattolico Eugenio Scalfari, “ciascuno di noi ha una sua visione del bene ed anche del male. Noi dobbiamo incitarlo a procedere verso quello che lui pensa sia il bene”.

“Tutta Grazia”


01:31:31

Apparizioni a Fatima - Costelle (1991)

https://gloria.tv/video/NeLrMo2LHCUj621akofjkLHNG


5 febbraio Cuore di Maria “Tutta Grazia”


Maria Vergine, la Madre di Dio, venne chiamata dall’angelo Gabriele, all’Annun­ciazione, «piena di grazia»! (Lc 1,28). Per­ché venne chiamata «piena di grazia»?…  Per la sua miracolosa Concezione Immacolata che fu pienezza di ogni grazia e che rese il suo Cuore, la sua Persona e la sua Vita, dall’inizio alla fine della sua esistenza, “tut­ta grazia”. Per questo Ella è considerata ed è chiamata, a ragione, la “Santissima”.
Maria Santissima, di fatto, è la nuova e unica creatura corrispondente in tutto e per tutto al progetto e al “sogno” di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo: in contrapposizione a Lucifero che, ribellatosi al progetto di Dio, precipitò dal cielo con gli angeli suoi seguaci (cf Ap 12,9);
in contrapposizione ad Eva, la prima donna che disobbedì a Dio, ingannata e sedotta dal “serpente” nel giardino dell’Eden (cf Gn 3,4ss; 2Cor 11,3).

domenica 5 febbraio 2017

Acchiappalo!

La DIGOS sulle tracce di Pasquino. Ricercato per psico-reato 

ITALIOTI,
Per  qualche ora la nostra amata Eurasia  è  stata  in pericolo: sono apparsi per la Kapitale  dei manifesti,  che si facevano beffe del   Ministro dell’Amore – tanto da noi sudditi  venerato –  mettendone in dubbio la sua infinita   Misericordia.  Orrore!  Sdegno!  Per proteggere i compagni  cittadini da quella vista dannosa alla  loro salute  ideologica,  sempre allo stadio infantile e bisognosa di difesa,  attacchini sono stati svegliati all’alba   (e  l’Ente Supremo Non-Kattoliko sa con quali sforzi, il sabato, nel Komune più fankazzista d’Eurasia) perché coprissero  subito quegli orrendi psico-reati.  Essi hanno operato con un’alacrità lavorativa  tanto più lodevole, quanto generalmente insolita:  bravi compagni! Li  segnaliamo volentieri al Partito Interno per le possibili  onorificenze e aumento-premio delle razioni di gin sintetico.

Pietro chi?

PAROLA ALLA “PAPESSA” - ESCE IL LIBRO DI FRANCESCA CHAOUQUI, “NEL NOME DI PIETRO” - LA SUA VERITÀ DALLE DIMISSIONI DI RATZINGER AL PONTIFICATO BERGOGLIO, DALLE SPIE SPAGNOLE AI FESTINI IN GARAGE PASSANDO PER IL LAVORO ALLA COMMISSIONE “COSEA” FINO ALLO SCANDALO VATILEAKS


Marco Ansaldo per “la Repubblica”

FRANCESCA CHAOUQUI - NEL NOME DI PIETRO
La prima immagine forte arriva quasi subito. Un Papa insolito, visto da vicino. Perché dietro la fotografia umile e gentile scattata solitamente dai media, Jorge Bergoglio rivela anche qualcos' altro. «Forza. Una forza dirompente che viene da dentro, e che può trasformarsi in durezza. E un' intelligenza tagliente dietro lo sguardo benevolo. Con quest'uomo non c' è da scherzare, penso». Non è un sognatore o un utopista l' argentino che si presenta al mondo. Ma un guerriero.

Gli ultimi Moicani?

LA STRANA CHIESA DI FRANCESCO

    Roma si è svegliata tappezzata da decine e decine di manifesti critici dell'operato di papa Bergoglio ma quasi tutti i giornalisti si sono ben guardati dall’entrare nel merito dei fatti contestati al pontefice “misericordioso”
di Francesco Lamendola  




Roma, stamattina, si è svegliata tappezzata da decine e decine di manifesti che raffigurano papa Francesco con un’espressione quanto mai truce, e una scritta che recita, parzialmente in romanesco: A France’, hai commissariato Congregazioni, rimosso sacerdoti, decapitato l’Ordine di Malta e i Francescani dell’Immacolata, ignorato Cardinali… ma n’do sta la tua misericordia?
I riferimenti sono precisi: il commissariamento dei Francescani dell’Immacolata e dell’Ordine di Malta; la condanna di padre Manelli, il fondatore dei primi, ad una specie di reclusione medievale, con l’ordine di non parlare ad anima viva, e le dimissioni forzate del Gran Maestro Festing, del secondo, per colpire indirettamente il suo alto patrono, cardinale Burke, uno dei quattro cardinali “ribelli” (o giudicati tali solo per aver espresso dei dubia sulla Amoris laetitia). Non ci sono firme, né simboli o altre indicazioni che permettano di risalire agli autori. 
Assai malvolentieri, i mass media hanno dato la notizia, ma, non potendo negare la verità dei fatti, si sono comunque industriati, da bravi servi pieni di zelo, a mettere in cattiva luce l’iniziativa e ad offrire piena e incondizionata solidarietà nei confronti del Santo Padre, progressista e modernista. Invero, è stata un vera corsa al lealismo filo-bergogliano e alla denigrazione dei suoi pochi critici: anche sulle reti Rai, i commenti uniti alla notizia, per bocca di giornalisti che noi, teoricamente, paghiamo affinché ci diamo i fatti e si tengano per sé le loro opinioni, sono stati un campionario di adulazione, servilismo e unanimismo politically correct.

Fra un'affissione e l'altra?


Come si muove Raymond Burke tra Papa Francesco, Angelo Becciu e Matteo Salvini


Il cardinale Raymond Leo Burke (nella foto) coltiva relazioni pericolose nella Chiesa di Francesco? E’ quanto si chiedono ambienti liberal in queste ore, viste simpatie e incontri del cardinale. Per qualcuno l’eminenza ha un problema: non parla male di Donald Trump (a differenza di monsignor Angelo Becciu) e riceve il leader della Lega, Matteo Salvini, che non lesina critiche a Papa Francesco. Non solo: la nomina di Becciu a delegato speciale dei Cavalieri di Malta (qui l’approfondimento di Formiche.net) segna di fatto un siluramento di Burke sul tema, secondo alcuni osservatori.

La fissazione:i soliti affissori.. « e così via» !

http://www.ilgiornale.it/sites/default/files/styles/large/public/foto/2017/02/05/1486301471-roma-rimossi.jpgManifesti anti Bergoglio C'e l'ombra dei cardinali

A Roma locandine anonime contro il Pontefice Sospetti sugli ambienti conservatori della Curia
C'era una volta Super Francesco. Con i romani che ritraevano Bergoglio come un supereroe sui muri della città. Oggi sembra tutta un'altra storia. Con decine di manifesti che ieri mattina sono comparsi nel quartiere Prati, non lontano dal Vaticano, con scritto in romanesco e senza mezzi termini: «A Francè, ma n'do sta la tua misericordia?».


Nella foto un Bergoglio accigliato, pensieroso, una brutta immagine insomma. L'accusa rivolta al Papa è subito spiegata: «Hai commissariato Congregazioni, rimosso sacerdoti», si legge nel manifesto, «Hai decapitato l'Ordine di Malta e i Francescani dell'Immacolata, ignorato Cardinali». È proprio quest'ultimo punto, quello sui porporati, a far cadere i sospetti sugli ambienti più tradizionalisti della Curia romana, spalleggiati da alcuni fedeli arrabbiati e delusi dal Papa che avrebbero stampato e affisso illegalmente (la polizia sta indagando) i manifesti nel cuore della notte. Il riferimento («Hai ignorato i cardinali») è agli ormai famosi «dubia», i dubbi espressi da quattro porporati (Burke, Caffarra, Meisner e Brandmüller) riguardo ad alcuni paragrafi dell'esortazione apostolica «Amoris Laetitia» sull'accesso alla comunione per i divorziatirisposati. Il Papa non ha risposto ai quesiti dei quattro cardinali, e così è stato accusato di aver ignorato i suoi collaboratori.

Nulla è perduto, finché la fede vive

ABBIATE FEDE IN DIO

    «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio». Una mala razza di cattivi pastori sta spargendo false dottrine, spacciandole per autentiche, e sta adulterando il Vangelo di Gesù Cristo con un nuovo vangelo tutto umano 
di Francesco Lamendola  





Viviamo in difficili, in tempi oscuri. Sembra che lo spirito del mondo – spirito di egoismo, di sopraffazione o semplicemente d’ignavia - stia prevalendo sulla dimensione spirituale, sull’amore e sulla fedeltà degli uomini a Dio. La società è attraversata da spinte distruttive, segue modelli perversi dominati dalla lussuria, dalla superbia e dalla cupidigia; la stessa Chiesa di Cristo appare turbata, scossa nelle sue certezze, a tratti perfino irriconoscibile. Una mala razza di cattivi pastori sta spargendo false dottrine, spacciandole per autentiche, e sta adulterando il Vangelo di Gesù Cristo con un nuovo vangelo, tutto umano, progressista e modernista, imbevuto di superbia intellettuale, di edonismo e di spirito protestante: un vangelo che vorrebbe adattare la Parola di Dio alle voglie e ai capricci del mondo, che vorrebbe annacquare il buon vino della Rivelazione con l’acqua putrida di mammona; e una folla di fedeli intorpidita, stranita, confusa, imbambolata, sembra non rendersi conto dell’immenso pericolo che incombe sulle anime, votata al conformismo e alla demagogia di una falsa chiesa che l’ha abituata a tali aberrazioni, accarezzando e blandendo gli istinti, santificando le passioni, legittimando i desideri, anche i più sconci, anche i più perversi.

La carica del Kaliffo..


Ordine di Malta, ecco perché Papa Francesco con Angelo Becciu silura Raymond Burke


Terminata l’azione di avanguardia per sminare il terreno e alleggerire le pressioni contrarie, si va alla carica. E per l’Ordine di Malta si apre una fase costituente. Lo ha deciso Papa Francesco con la nomina di monsignor Angelo Becciu(nella foto) come suo delegato speciale tra i cavalieri per sanare la crisi che li ha travolti nelle ultime otto settimane. Nella sua lettera del 2 e pubblicata il 4 febbraio, Francesco dà mandato al sostituto della Segreteria di Stato di portare ordine. Ma non è detto che a breve non si registreranno altri, clamorosi sussulti.

“ I Pontefici non vengono eletti da Dio?”

Postato  da 

"Tante frecce d'oro che raggiungono il Cuore di Gesù"




LA VERGINE DELLA RIVELAZIONE: UN MONITO CONTRO LE ERESIE


Il 12 aprile 1947 in una grotta, (presso la località delle Tre fontane in Roma, ove San Paolo subì il martirio) la Madre di Dio si presenta ad un protestante con il titolo di Vergine della Rivelazione, e converte questo uomo violento e anticlericale, con le stesse parole con cui Gesù si rivelò a S. Paolo sulla via di Damasco: “Tu mi perseguiti, ora basta …”.

L'uomo, il trentaquattrenne Bruno Cornacchiola, cristiano avventista, era in quel momento impegnato a scrivere un discorso contro i Dogmi Mariani.
Era diventato direttore della gioventù missionaria avventista. In questa veste cercava di educare i giovani a rifiutare l'Eucaristia, non ritenendo reale la presenza di Cristo in essa; a rifiutare la Madonna, in quanto considerata non Immacolata; a rifiutare il Papa. (il 9 dicembre 1949, in chiusura della celebrazione della «Crociata della bontà» in piazza San Pietro, Bruno confessò al Santo Padre, Pio XII, che dieci anni prima era stata sua intenzione ucciderlo.) Aveva proposto alla moglie di rinnegare il cattolicesimo e diventare protestante, ma lei si oppose, rimandando tale decisione fino a quando entrambi non avessero compiuto i "primi nove venerdì del mese".


sabato 4 febbraio 2017

“L’ordre régne à La Valletta”


http://opportuneimportune.blogspot.it/2017/01/la-nuova-bandiera-del-sovrano-ordine-di.html


ORDINE MALTA: COME TI ERUDISCO LA STAMPA ESTERA-ATTACCO A TRUMP

Giovedì 2 febbraio pomeriggio la Sala Stampa Estera di Roma ha ospitato l’attesa conferenza-stampa dell’Ordine di Malta post-Anschluss. Mattatore? Albrecht Freiherr von Boeselager, il Gran Cancelliere rimesso in sella da Santa Marta. “Legalità ripristinata”.  Nell’introduzione di von Boeselager un violento attacco a Trump (in primo luogo) per la politica dei migranti.
 Tre giorni fa ecco l’annuncio nella bacheca della Stampa estera di Roma: “Giovedì 2 febbraio conferenza stampa dell’Ordine di Malta sul tema: Le priorità del governo dell’Ordine di Malta” . Interverranno Albrecht Boeselager, Gran Cancelliere e Mauro Casinghini, direttore del Corpo di soccorso italiano dell’Ordine di Malta” . Ma come….neanche il tempo di reinsediarsi e già von Boeselager viene alla Stampa estera per una conferenza stampa? Perché così in tempi tanto brevi? Verrà con la baldanza del vincitore fresco di re insediamento? E’ allarmato dalla rivolta serpeggiante in diverse parti dell’Ordine? Vuole erudire la comunicazione mondiale suggerendo la giusta versione dei fatti?

Ping-pong-pang?

Intervista di Mons. Guido Pozzo
Segretario della Pontificia Commissione Ecclesia Dei
al settimanale spagnolo Vida Nueva 
del 2 febbraio 2017
 pubblicata il 3 febbraio 2017

Un buon cattolico non può rifiutare il Concilio”






L’arcivescovo Guido Pozzo è il Segretario della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, incaricata di negoziare il ritorno alla comunione della Fraternità San Pio X. Un dialogo che egli vede come una opportunità per tutti i cattolici: “Può aiutare a precisare e a chiarire la corretta interpretazione, per evitare equivoci, errori o ambiguità su alcuni insegnamenti conciliari”.

Bonum certamen


Dopo gli avvenimenti di queste ultime settimane, vorrei condividere alcune mie riflessioni sulla Fraternità San Pio X e, più in particolare, sul suo ruolo nei confronti dei fedeli cattolici. 

Se è vero che non può esser riconosciuta un’identità sostanziale tra la Tradizione e la Fraternità, è pur vero che essa rappresenta il principale interlocutore e referente per quanti, nell’impossibilità di farlo personalmente, si devono rivolgere ad altri per la Messa e i Sacramenti.