ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 8 febbraio 2017

«Perché mi percuoti?»


Nulla poena sine culpa (il caso Manelli)


papagpiipadrestefanoPubblichiamo l’interessante riflessione del professor Giovanni Turco sul contenuto del Decreto pontificio che ha colpito il Fondatore dei Francescani dell’Immacolata.

Un classico brocardo esprime uno dei principi elementari di giustizia: nessuna pena senza colpa. La pena presuppone la colpa. E quella è giusta solo se è proporzionata a questa. Si tratta di un criterio basilare della sapienza giuridica. Vi si attualizza l’istanza del giusto, la quale è perenne e vincolante per tutti e nei confronti di chiunque. Perciò intramontabile ed inconfutabile. La giustizia, infatti, trova compimento quando si dà a ciascuno il suo. Non quando si infliggono sanzioni per asservire altri al proprio volere. 
Non quando si esercita un potere che rimuove i criteri del retto operare,alla stregua di ostacoli o di ingombri. Nessuna pena è intrinsecamente legittima senza che essa si riferisca ad una colpa. Solo in presenza della colpa la pena è giustificata. Altrimenti è arbitraria.

Luci dove?

       Luci e ombre della dottrina Francesco   
            

Diversi terremoti hanno recentemente scosso la Chiesa Cattolica come istituzione e il Vaticano come Stato. Due eventi in particolare stanno segnando questo periodo Oltretevere e muovono ombre sia verso l’amministrazione Obama sia verso il pontificato di Papa Francesco.

Già da diversi mesi è noto al pubblico che tra le mail trafugate nello scandalo Wikileaks ce ne siano alcune che rivelino informazioni delicate sui giochi di potere in Vaticano. Una in particolare vedeva coinvolto John Podesta – responsabile della campagna elettorale di Hillary Clinton – il quale affermava inequivocabilmente, già nel 2012, che l’amministrazione Obama e lui stesso avevano lavorato negli anni per suscitare quella che definisce una “Catholic Spring”, una primavera cattolica. Fine di questa operazione era, a quanto si capisce, rendere inoffensiva sotto il profilo etico la Chiesa Cattolica negli States soprattutto nella sua opposizione a Obama, orientandone le prerogative ed il potere di opinion making.

Usato sicuro, o viceversa?

Il Papa: chi favorisce traffico essere umani repsonsabile davanti a Dio



Una giornata in un tweet: “Chi favorisce la tratta di persone ne è responsabile davanti a Dio, preghiamo per la conversione dei cuori” è il messaggio apparso sulla pagina di Papa Francesco, nella Giornata Internazionale della preghiera e della riflessione contro la tratta degli esseri umani. Il Pontefice si è poi espresso in udienza generale:
“Auspico che quanti hanno responsabilità di governo combattano con decisione questa piaga, dando voce ai nostri fratelli più piccoli, umiliati nella loro dignità. Occorre fare ogni sforzo per debellare questo crimine vergognoso e intollerabile”.

La sua banda suona il rock!


La banda del Papa



Gli italiani hanno un detto: “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”. Così, a questo punto del calamitoso pontificato di Jorge Mario Bergoglio, la lista dei suoi amici – quelli vicini al suo cuore, a cui ha rivolto una particolare attenzione – ci dirà chiaramente chi è lui:

Per la “par condicio”

“Voglio celebrare i 454 anni dalla conclusione del Concilio di Trento. Posso?” di Fra Cristoforo


(Trento può essere visto come il coronamento di tutte le aspirazioni riformistiche della Chiesa e nel contempo espressione del rinvigorimento interiore della Chiesa cattolica e della sua riconquistata fiducia in sé.
D’altro lato dobbiamo considerarlo come risposta alla multiforme sfida della riforma protestante. Esso precisò, chiarì, ma cementò anche il contrasto confessionale e fornì le formule di fede alla controriforma).
(G. Winkler, op. cit., p. 545)
Tra una cronaca e l’altra questa mattina ho avuto un’ illuminazione. Ci stanno spallando ogni giorno – dico – ogni santo giorno (e non se ne può più veramente) con questi 500 anni della riforma di Lutero.
Ci sarebbe da parlarne giorni e scrivere enciclopedie intere sulla barzelletta di questa pseudoricorrenza. Cioè, celebrare 500 anni di Lutero è come celebrare i 2000 anni di Nerone, il giubileo della  morte di Stalin

Or tu chi se', che vuo' sedere a scranna..

VELENO DEI PRETI MODERNISTI

    Quel veleno dei preti modernisti che fa perdere la fede alle anime. L’essenza del modernismo è la superbia intellettuale la pretesa di aggiungere una postilla alle Scritture sulla base della propria lettura personale della Rivelazione 
di F.Lamendola  






Non c’è niente di più pericoloso, di più micidiale, di un nemico interno che non pensa affatto d’esser tale, anzi, che si reputa un ottimo elemento, e che, pieno di buonissime intenzioni, si agita in continuazione per portare l’universo mondo sulle sue posizioni; tanto più se costui è un fanatico che si ammanta di una apparente santità, che conduce uno stile di vita umile e irreprensibile, insomma se si presta al noto equivoco per cui una vita esemplare deve corrispondere a delle idee giuste, e, nel caso della religione cristiana, a un’ammirevole coerenza evangelica. Il veleno modernista, in particolare, se viene diffuso da sacerdoti che parrebbero tutti infervorati di zelo cristiano, che vivono in mezzo ai poveri, che non si risparmiano per amore del prossimo, può risultare doppiamente letale: perché l’apparente esemplarità di quei sacerdoti fa velo alla falsità del loro cristianesimo e induce molti in errore, portandoli, senza che se ne accorgano, fuori dalla verità di Cristo, e spingendoli in un’ottica meramente umana, immanentistica, nella quale Dio finisce per evaporare e quel che resta è l’orgoglio umano e l’umana pretesa di far da sé, di costruire il paradiso in terra, senza Dio e, magari, in concorrenza con Dio.

Là dove gira tanto denaro

L'ordine non regna a Malta. E neanche nella Chiesa

Quanto sta accadendo per l'Ordine di Malta, è in piccolo ciò che accade nella Chiesa tutta. Una divisione che è tutt'altro che superata malgrado l'intervento pesante della Santa Sede. E la questione della distribuzione dei contraccettivi resta una questione di estrema attualità.

Le luci dei media si sono ormai spente sulla vicenda del Sovrano Militare Ordine di Malta che pure, per giorni, avevano guadagnato le prime pagine dei giornali. Ciò dovrebbe far ritenere finalmente conclusa la storia, con la vittoria – e il ritorno in sella – del “buon samaritano” Allbrecht von Boeselager, che riprende il suo posto di Gran Cancelliere (no. 3 dell’Ordine), e la sconfitta ignominiosa del Gran Maestro frà Matthew Festing, il cattivo che, in nome della rigida dottrina e consigliato dal cardinale Raymond Burke, aveva cacciato il buon Boeselager, ritrovandosi ora cacciato a sua volta.

L'ultima?, non é mai l'ultima!

Ultime da Santa Marta. Porte aperte alle donne sacerdote



Il 2 agosto del 2016 papa Francesco ha istituito una commissione per studiare la storia del diaconato femminile, ai fini di un suo eventuale ripristino. E alcuni hanno visto in questo un primo passo verso il sacerdozio delle donne, nonostante lo stesso Francesco sembri averlo escluso tassativamente, rispondendo così a una domanda sull'aereo di ritorno dal suo viaggio in Svezia, lo scorso 1 novembre (nella foto il suo abbraccio con l'arcivescovo luterano svedese Antje Jackelen):

martedì 7 febbraio 2017

Caffettino alla santamartese?

Fantastico! Ora Padre Manelli e i FFI erano anche trafficanti di droga, camorristi e avvelenatori 

Padre Fidenzio Volpi è stato assassinato? E chi più ne ha più ne metta. Dopo il tentato assalto bergogliesco al patrimonio delle associazioni laicali che appoggiavano i FFI, ora viene pubblicato un libro che dipinge il demolito ordine come una specie di sabba infernale, con assassini e camorristi. Grottesco.
di Michele Majno
.
Uno dei più autorevoli organi di informazione, l’universalmente noto “Cronache maceratesi”, ci informa, con un articolo pubblicato ieri, che è stato presentato un libro che sicuramente avrà risonanza mondiale. Ne sono autori Mario Castellano e Loredana Volpi, nipote del defunto Padre Fidenzio Volpi, a suo tempo “commissario” dei Francescani dell’Immacolata.
L’articolo, e il video che lo correda, partono subito con un’affermazione assoluta e indiscutibile: Padre Volpi è morto “in circostanze misteriose”. Però. Sapevamo che era morto per un ictus. E invece no. “È stato forse avvelenato lentamente con l’arsenico?” , si chiedono gli autori.

Il colpevole del terribile psicoreato?


E chi lavora nelle tenebre..



Il prossimo 13 Marzo verrà celebrato un rito anglicano nella Basilica di San Pietro, che sarà quindi profanata con una cerimonia di una setta eretica e scismatica. La notizia è ufficiale. Si noti che a questa cerimonia parteciperanno in sacris anche dei ministri cattolici. 

Ma non basta: è allo studio una riforma della Messa, ad opera di una commissione segreta composta da ecclesiastici designati da Bergoglio e da pastori anglicani e luterani. Tale commissione dovrà eliminare dalla liturgia cattolica quegli elementi ancora sopravvissuti nel Novus Ordo - invero ormai pochi, rispetto alla Messa tridentina - in vista del raggiungimento di una comunione in sacris con gli eretici.

Fra una traduzione e l'altra detta legge il grillo?

Traduzioni e ideologia



Mi ero ripromesso di tornare sulla notizia della costituzione, presso la Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti (CCDDS), di una commissione incaricata di rivedere Liturgiam authenticam, e cioè la “quinta istruzione per la retta applicazione della Costituzione sulla sacra liturgia del Concilio Vaticano II sull’uso delle lingue volgari nella pubblicazione dei libri della liturgia romana” del 28 marzo 2001 (qui il testo originale latino; qui la traduzione inglese; qui il comunicato stampa in italiano). Ne aveva parlato per primo Sandro Magister sul blog Settimo Cielo, in un post dell’11 gennaio; successivamente, il 26 gennaio, la notizia era stata confermata da Gerard O’Connel sulla rivista dei gesuiti America.


Una inimicizia: irrimediabile

I servi della Vergine Santa e i seguaci di Lucifero

[...] E' soprattutto a queste ultime e crudeli persecuzioni del demonio, che andranno aumentando ogni giorno fino al regno dell'Anticristo, che deve riferirsi la prima e celebre profezia e maledizione di Dio, pronunciata nel paradiso terrestre contro il serpente.
E' utile spiegarla qui, a gloria della Santa Vergine, per la salvezza dei suoi figli e la sconfitta del demonio.
«Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe; questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno». 
Solo in questo caso Dio appare come autore di una inimicizia: irrimediabile, che durerà sempre, anzi che andrà aumentando fino alla fine. E' il contrasto tra Maria, sua degna Madre, e il demonio, tra i figli e servitori della Vergine Santa e i figli e seguaci di Lucifero, cosicché la più terribile nemica che Dio ha costituito contro il demonio è Maria, la sua Madre santa.
Fin dal paradiso terrestre benché fosse ancora solo nella sua mente Dio le ha dato un tale odio contro questo suo maledetto nemico, una tale abilità nello smascherare la malizia di questo antico serpente, una tale forza per vincere, abbattere e schiacciare questo orgoglioso profanatore, che il demonio la teme non solo più di tutti gli angeli e gli uomini, ma in un certo senso più di Dio stesso.

L’indifendibile non può essere difeso:

Benedetti poster anti Papa È il ritorno delle pasquinate

I manifesti affissi a Roma da mano anonima e ironizzanti sulla «misericordia» a due binari di papa Francesco hanno suscitato reazioni dolenti e cupamente seriose da parte di tutti gli intervistati.


E ci si potrebbe chiedere perché tutti i tg hanno intervistato solo quelli che si sono stretti a coorte attorno alla Sacra Persona. Dimostrando che con la satira non si scherza, che c'è satira e satira, e va bene solo quella clericalmente corretta. Invece l'intellettualume e il prelatume dovrebbero salutare con gioia il ritorno di un'antica e onorata tradizione romanesca: la pasquinata. Che sempre appuntò i suoi strali sui papi e la curia.

Sembra che vi siano buone piste..


Monsignore in pensione
munito di scala, colla e pennello
OFFRESI
COME ATTACCHINO VOLONTARIO
per prossime affissioni 
nel centro di Roma.
Disposto anche a pagare spese di stampa
e tasse d'affissione.

Costa crederlo e digerirlo

LA CHIESA DELLE ERESIE

    La chiesa del pelagianesimo ed altre eresie. Il pelagianesimo fu combattuto da Sant’Agostino e definitivamente condannato come eresia nel Concilio di Efeso in tempi moderni può essere visto come dottrina del liberalismo cristiano 
di Cinzia Palmacci  





Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca.
(Apocalisse 3, 15-16)


Il pelagianesimo è un’eresia ispirata al Cristianesimo che prende il nome dal monaco irlandese Pelagio. Il cuore del pelagianesimo è la credenza che il Peccato originale non macchiò la natura umana e che la volontà dell’essere umano è ancora in grado di scegliere il bene o il male senza uno speciale aiuto divino (e lo Spirito Santo fu tenuto fuori del concilio pastorale!) la conseguenza è che il peccato di Adamo sarebbe solo di portare un cattivo esempio alla sua progenie, senza altra conseguenza per il suo agire. 

lunedì 6 febbraio 2017

La doppia morale

VESCOVO CIPOLLA SI DIMETTA !

    Ma che aspetta a dimettersi il vescovo Cipolla? Nascosto dietro la sottana di Sua Santità ha sbagliato mestiere dimostrando di non avere intelligenza e stoffa per dirigere una grossa diocesi con un milione d’abitanti 
di Francesco Lamendola  




Sì, è vero: l’argomento è talmente squallido e deprimente, che si preferirebbe sorvolare, parlare d’altro, fare finta di nulla. Disgraziatamente, la politica dello struzzo non è mai servita a migliorare le cose, e dunque tanto vale affrontare i problemi, senza rimandare, senza dare loro il tempo d’incancrenire: perché, quando la cancrena si è diffusa, non resta altro da fare che l’amputazione chirurgica, ossia il rimedio estremo. Prima di arrivare a tanto, vediamo se non sia possibile limitare i danni, mettendo bene a fuoco la natura del problema.
La natura del problema creato a Padova dal comportamento del parroco della chiesa di San Lazzaro, don Andrea Contin, si può riassumere in una formula semplicissima: le dimissioni del vescovo, monsignor Claudio Cipolla, fedelissimo di papa Francesco, dal quale aveva ricevuto la nomina, evidentemente per le sue benemerenze di ex prete di strada, nonché di entusiastico sostenitore del “nuovo corso” modernista e progressista. Il problema non è più don Contin, tardivamente e un po’ ipocritamente sospeso a divinis, quando ormai i buoi erano scappati dalla stalla e lo scandalo, enorme, correva sulle bocche di tutta Italia, e forse anche all’estero. 

L’accoglienza indiscriminata

Multinazionali invasioniste


San Giovanni evangelista ha espressamente proibito ai cristiani l’accoglienza indiscriminata



San Giovanni evangelista, discepolo prediletto di Gesù, l’altra notte, oppresso dai pensieri del giorno, ho cercato ristoro nelle tue lettere. Nella seconda ho trovato: “Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo; poiché chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse”. L’insegnamento è quello di Gesù. Praticamente dici che i non cristiani manco vanno salutati, e lo dici nel Nuovo Testamento: sacra, non opinabile scrittura.

I “papi grigi”

La rapida attuazione dello spoil system in Vaticano dopo l’elezione di papa Francesco 

di Cesaremaria Glori


In questi ultimi tempi appare decisamente preoccupante l’accelerazione con la quale la Curia Vaticana sta portando avanti la campagna di aggregazione e di omologazione, più o meno forzata, delle frange  disaggregate del tradizionalismo cattolico. Questa accelerazione attuale induce innanzitutto a riflettere sulla pronta attuazione del piano di spoil system iniziale seguito all’avvento di Papa Francesco. L’immediata giubilazione del card. Burke permetteva al suo successore Braz de Aviz di iniziare prontamente il perentorio addomesticamento dell’Ordine dei Francescani dell’Immacolata, chiaro segnale per tutti quei gruppi, inquadrati o meno in Ordini o Movimenti, a non porsi contro la nuova gestione che si apprestava a plasmare la nuova Chiesa secondo lo spirito modernista  che rivendicava la piena e totale applicazione delle  aperture conciliari al mondo moderno.
Perché cominciare proprio dall’Ordine dei Francescani dell’Immacolata con quel brutale intervento che mirava a cancellare la Regola che era stata concordata dal fondatore con l’assenso e i suggerimenti di San Pio da Pietrelcina? Ce lo siamo chiesti in tanti  sino a quando la spiegazione ce l’ha data lo stesso papa Francesco con quella sconcertante e insolita confessione fatta nel corso di un incontro che avvenne fra il Pontefice e una piccola rappresentanza di frati dell’Ordine. Ho presente la scena che ci è stata tramandata dal filmato di quell’incontro. Si vedeva Papa Francesco seduto che si intratteneva amabilmente con i frati , quando ad un certo punto emergeva la voce di uno di questi, sempre ripresi di spalle,  che chiedeva con voce accorata il perché della persecuzione nei loro confronti. Papa Francesco sembrò esitare per poi chinare il capo e, con  voce timida ma nitida che sembrava salire dal fondo della coscienza, enunciare quella inimmaginabile confessione che la loro colpa era quella di amare troppo la Madonna, quella Madonna che dava tanto fastidio a quel  nemico che loro sapevano bene chi fosse.

Che”Francesco” fosse troppo occupato?


ONU: La libertà di religione “non è assoluta”. Va ridotta se si oppone ai LGBT.


Era ora.  Le Nazioni Unite si sono dotate di un esperto e difensore delle istanze  Kulandre (LGBT). Si chiama Vitit Mountarbhorn, è tailandese, docente di Diritto e – ovviamente – omosessuale militante.   Proclamato dal supremo ente   globale come “Esperto Onu sulle questioni LGBT”,  egli ha delineato la strategia che intende attuare nei tre anni della sua carica.  Lo ha fatto  davanti  a una decina di rappresentanti di agenzie ONU  plaudenti. Egli ha inquadrato  il suo programma in quello, più vasto,  chiamato Sustainable Development Goals (Fini di Sviluppo Sostenibile) , di cui ciascuno vede la stretta relazione con la diffusione del Gender , del Trans e del Kulandro.
Lui, ha promesso, farà cancellare   le leggi anti-sodomia e anti matrimonio kulandro  dai codici di tutti gli stati;   vieterà   per  legge che si parli di ogni tendenza LGBT come “disordine”  o “turba”. Integrerà la simpatia per il gender e la diversità sessuale  fin dall’infanzia, eccetera.

Raccomandò prudenza: non far rotolare teste..cin cin!


Ordine di Malta, ecco come e perché il cardinale Burke è stato esautorato          


La breve lettera diffusa sabato scorso dal Vaticano riguardo le sorti dell’Ordine di Malta è riassumibile in una semplice constatazione: il cardinale patrono, Raymond Leo Burkeè stato esautorato. E tra le file dell’Ordine – dicono in molti – si brinda. Il porporato “ha esagerato”, si bisbiglia nella sede di via Condotti. Di esplicito non c’è nulla, ma il Papa – nominando il fidato con fama di “duro” Giovanni Angelo Becciu a delegato speciale – scrive che a quest’ultimo sono delegati “tutti i poteri necessari per decidere le eventuali questioni che dovessero sorgere in ordine all’attuazione del mandato a Lei affidato”. Non solo, perché Francesco specifica che “fino al termine del Suo mandato, cioè fino alla conclusione del Capitolo straordinario che eleggerà il Gran Maestro, Lei sarà il mio esclusivo portavoce in tutto ciò che attiene alle relazioni tra questa Sede Apostolica e l’Ordine”. Questo è il punto: esclusivo portavoce, compito che in teoria dovrebbe essere appannaggio del cardinale patrono, cioè di colui che di norma è il trait d’union tra la Santa Sede e il Sovrano militare ordine maltese. Burke, appunto (qui l’approfondimento di Formiche.net sulle mosse di Burke tra Bergoglio, Becciu e Salvini).

Anvèdi mai…

A Spada’, lassa perde 

Sulle prime insorgenze di un gregge al limite della sopportazione. 

di Marco Manfredini                                                     

La barzelletta della settimana:
«A Roma sono apparsi manifesti anonimi finto-popolari e ben pagati contro Papa Francesco», ha commentato su Facebook padre Antonio Spadaro, direttore della Civiltà Cattolica, gesuita assai vicino al Papa. «È il segno che sta agendo bene e sta dando molto fastidio. Quei manifesti sono minacce e intimidazioni. In finto romanesco per tentare di far credere che siano popolari. Macché! La gente vera non discetta sull’ordine di Malta, o su canonistici “dubia” cardinalizi. Ma per carità! Dietro c’è gente corrotta e ci sono poteri forti che montano strategie per staccare il Papa dal cuore della gente, che è la sua grande forza. E il risultato è l’effetto l’opposto».
Ovviamente non sono tanto i manifesti a costituire materiale umoristico, quanto gli argomenti della difesa dell’Avvocato d’ufficio di Bergoglio. Vediamo di dare a Spadaro ciò che gli spetta.
Perché i manifesti devono essere finto-popolari, e il linguaggio finto romanesco?
Dal manifesto, invero un po’ goliardico, e che a molti apparirà fuori luogo e irrispettoso, non traspare alcuna cattiveria o astiosità, caratteristiche queste proprie degli Avvocati, specie se d’ufficio, e dei giornalisti anti-Trump (il 95% ad occhio), che spesso, sarà un caso, sono gli stessi pro-Pope. Vi sono insulti nel manifesto? No. Vi sono falsità? Nemmeno. Se proprio gliene vogliamo trovare, quel manifesto ha un paio di difettucoli: è abusivo e non porta la firma.

L'Alleluia delle lampadine che fine farà?


Il cardinal Ravasi mette al bando i canti dei movimenti a messa. Buone speranze per l'heavy metal e il rock

A marzo convegno a Roma. La musica sacra non è di qualità, bisogna cambiare. L'apertura alle partiture di Lutero e alle tradizioni non romane. L'Alleluia delle lampadine resta, forse pure Fratello Metallo

Il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della Cultura (LaPresse)

Roma. La scure del Pontificio consiglio per la Cultura sta per abbattersi sui libretti di canti che sostano sgualciti e spesso con macchie d'unto ben visibili sui banchi delle chiese nostrane. Rinnovamento è la parola d'ordine (i carismatici non c'entrano, o almeno c'entrano fino a un certo punto), anche se nel mirino del cardinale Gianfranco Ravasi, insigne biblista, sono finite proprio le partiture così presenti nelle celebrazioni dei movimenti, dai Focolari a Comunione e Liberazione, dai Neocatecumenali a Taizé. Il motivo l'ha spiegato lo stesso porporato a Radio Vaticana, presentando il convegno Musica e chiesa: culto e cultura a 50 anni dalla Istruzione Musicam Sacram in programma a Roma dal 2 al 4 marzo.




I Guardiani della Rivoluzione

Manifesti a Roma, reazione da regime totalitario
L'affissione di manifesti che prendono in giro lo Spirito di misericordia che anima papa Francesco, è stata un'occasione presa al balzo dai soliti "Guardiani della Rivoluzione" per lanciarsi in reazioni verbali violente indirizzate al cardinale Müller, ai cardinali dei "Dubia" e a tutti quelli che sostengono le loro posizioni. Un'operazione da respingere.

«Un po’ di umorismo aiuta ad andare avanti», aveva detto Papa Francesco durante l’omelia nella messa del suo 80esimo compleanno, neanche due mesi fa. E pochi giorni prima, nell’intervista a Tv2000-RadioInBlu aveva spiegato: «Il senso dell'umorismo è una grazia che io chiedo tutti i giorni, e prego quella bella preghiera di San Tommaso Moro: 'Dammi, Signore, il senso dell'umorismo, che io sappia ridere davanti a una battuta' (…) Il senso dell'umorismo ti solleva, ti fa vedere il provvisorio della vita e prendere le cose con uno spirito di anima redenta. È un atteggiamento umano, ma è il più vicino alla grazia di Dio». 

Chi sono io per giudicare la dottrina ?

IL TRAUMA DI UN TRADIMENTO

    Chi sono io per giudicare la dottrina? Duemila anni di saggezza alla luce della Tradizione sono lì con lo splendore della verità, si può non crederci e si resta fuori dalla Chiesa il dramma è doverne uscire per fedeltà 
di Roberto Pecchioli  




Quando ero bambino andare a dottrina significava, dopo la funzione domenicale delle 10, chiamata Messa del fanciullo, apprendere in parrocchia i fondamenti della fede cattolica nell’anno della Prima Comunione. Tanta acqua è passata sotto i ponti, e quasi tutto quello che ci hanno insegnato è stato revocato in dubbio, quando non del tutto rovesciato, a seguito della svolta antropologica di quella Chiesa che consideravamo madre e maestra.
La dottrina è passata di moda, tanto che si prova un benefico stupore a leggere le parole del cardinale Mueller, prefetto della congregazione intitolata alla Dottrina della Fede, che ne conferma la natura di “base per tutta la vita della Chiesa, altrimenti rimane solo una Onlus, un’organizzazione caritativa come tante”. Un’affermazione che conforta soprattutto perché pronunciata in tempi in cui è passato di moda il precetto evangelico “le vostre parole siano sì sì, no no, il di più vien dal maligno” ( Matteo 5,37). Sembra più attuale che mai la drammatica domanda di Gesù stesso, "quando tornerà sulla terra, il figlio dell’uomo troverà la fede?" (Luca, 18,8).
Sul trono di Pietro è salito un uomo dalle cui labbra è uscita una frase terribile, che ha fatto vacillare in molti, ed in chi scrive, la fede non in Dio, ma nella sua Chiesa la cui pietra angolare – parola di Gesù – è il papato. Bergoglio rifiuta con umiltà pelosa di giudicare il male, ma ha scandito davanti ad un suo interlocutore di fiducia, l’ateo anticattolico Eugenio Scalfari, “ciascuno di noi ha una sua visione del bene ed anche del male. Noi dobbiamo incitarlo a procedere verso quello che lui pensa sia il bene”.

“Tutta Grazia”


01:31:31

Apparizioni a Fatima - Costelle (1991)

https://gloria.tv/video/NeLrMo2LHCUj621akofjkLHNG


5 febbraio Cuore di Maria “Tutta Grazia”


Maria Vergine, la Madre di Dio, venne chiamata dall’angelo Gabriele, all’Annun­ciazione, «piena di grazia»! (Lc 1,28). Per­ché venne chiamata «piena di grazia»?…  Per la sua miracolosa Concezione Immacolata che fu pienezza di ogni grazia e che rese il suo Cuore, la sua Persona e la sua Vita, dall’inizio alla fine della sua esistenza, “tut­ta grazia”. Per questo Ella è considerata ed è chiamata, a ragione, la “Santissima”.
Maria Santissima, di fatto, è la nuova e unica creatura corrispondente in tutto e per tutto al progetto e al “sogno” di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo: in contrapposizione a Lucifero che, ribellatosi al progetto di Dio, precipitò dal cielo con gli angeli suoi seguaci (cf Ap 12,9);
in contrapposizione ad Eva, la prima donna che disobbedì a Dio, ingannata e sedotta dal “serpente” nel giardino dell’Eden (cf Gn 3,4ss; 2Cor 11,3).