ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 15 marzo 2017

Per i dormienti, per i conformisti, per i vili

L'URLO SULLA CHIESA DI CRISTO

    L’urlo del silenzio sulla Chiesa di Cristo. Sta gradualmente emergendo un quadro di un complotto dentro la Chiesa e fuori di essa, per condizionare, modellare e capovolgere la dottrina cattolica, anche con l’arma dei silenzi 
di Francesco Lamendola  




Ci sono silenzi che parlano più di mille parole: com’è vero. E ci sono cose non conosciute che, se fossero rese note per tempo, getterebbero una luce completamente diversa su ciò che si crede di conoscere. Da troppo tempo, dal Concilio Vaticano II, nella Chiesa cattolica imperversano e urlano i venti rabbiosi del silenzio e delle cose non rivelate: per chi li sa udire, naturalmente. Per gli altri, per i dormienti, per i conformisti, per i vili, non c’è nessun urlo, non c’è nessun silenzio, non c’è nessun mistero. È tutto molto limpido e chiaro: prima c’era una Chiesa arroccata a difesa, chiusa e avvitata su se stessa, sospettosa, diffidente, maldisposta verso l’universo mondo; poi è sbocciato il fiore meraviglioso di una chiesa vera e “viva”, palpitante di amore, aperta e dialogante con tutti, che non ha paura del mondo, ma che va incontro al mondo porgendo la sua offerta di amicizia, di fraternità, di solidarietà. Che bel quadretto; è perfino commovente.
Così, chi vuol continuare a sbucciarsi le mani ad applaudire il papa Francesco, chi non sogna altro che di scattarsi un selfie accanto a lui, magari quando si mette il naso da pagliaccio, o si mette in capo il sombrero, o mentre si prodiga in qualche gesto buffonesco e in qualche battuta che vorrebbe essere spiritosissima; chi vorrebbe catturare il suo sguardo, ricevere il suo sorriso, non c’è niente da dire: si tenga le sue certezze, il suo ottimismo, la sua fiducia.

Chi s'illude, poi si delude..


 Papa Francesco quattro anni dopo


(di Roberto de Mattei) Il quarto anniversario della elezione di Papa Francesco vede la Chiesa cattolica lacerata da profonde divisioni. «È una pagina inedita nella storia della Chiesa – mi dice con tono preoccupato un alto prelato vaticano – e nessuno può dire quale sarà l’esito di questa crisi senza precedenti».
 I mass media, che fin dall’inizio avevano espresso un massiccio appoggio a papa Bergoglio, cominciano a manifestare qualche perplessità. «Mai si sono viste tante opposizioni al Papa, nemmeno ai tempi di Paolo VI»ammette lo storico Andrea Riccardi, secondo cui, tuttavia, «la leadership papale è forte» (Corriere della Sera, 13 marzo 2017). Troppo forte per molti che accusano il Papa di autoritarismo e che vedono la conferma del clima di paura che regna in Vaticano nelle contestazioni anonime espresse da manifesti, epigrammi, video che girano sul web. Sarcasmo e anonimato sono le caratteristiche del dissenso che si produce nei regimi totalitari, quando nessuno osa uscire allo scoperto per timore delle ritorsioni del potere.
E oggi nella Chiesa la resistenza a papa Bergoglio cresce. Il sito LifeSiteNews ha pubblicato una lista dei vescovi e cardinali che hanno pubblicamente espresso il loro appoggio o la loro opposizione ai “dubia” presentati il 16 settembre 2016 al Papa da quattro cardinali. Non sono pochi, e ad essi si deve aggiungere la voce di chi, come il cardinale Joseph Zen Ze-kiun, critica il pontificato bergogliano per la sua politica in favore del governo comunista cineseche definisce «dialogo con Erode».

Don Abbondio for ever!?

“Spifferi parte XX: Appello ai 4 Cardinali dei dubia” di Fra Cristoforo


Prendo spunto da questo articolo uscito su “Lifesitenews” (https://www.lifesitenews.com/news/pope-francis-i-do-not-feel-that-cardinal-burke-is-my-adversary), dove in sintesi Bergoglio dice di non vedere nel Cardinale Burke un nemico, e di avergli tolto l’incarico dei Cavalieri di Malta perché non lo vedeva all’altezza della situazione.
Ora, ammesso e non concesso che questo sia vero, di fatto a Burke è stato tolto anche qualche altro incarico in precedenza, perché disturbava. E ora addirittura spedito nell’isola di Guam a risolvere un caso di pedofilia, che a parer mio competeva esclusivamente alla Congregazione per la Dottrina della fede.

Dolce ozio di Guam (appena appena..)

Papa Francesco elogia il cardinale Burke: "E' un canonista eccellente"



Pope Francis said that he does not see Cardinal Raymond Burke as an adversary, in an interview appearing in the German journal Die Zeit.
In the interview, which was recorded before he began his Lenten Retreat, the Pope said that Cardinal Burke remains the patron of the Knights of Malta, although the Pontiff saw the need to appoint another prelate to preside over the spiritual renewal of the order. He said that the American cardinal had encountered problems within the Knights of Malta that he was unable to resolve.

Terminale lui!, presto o subito?

Se nella Chiesa si fa il tifo per l'eutanasia (senza dirlo)
L'intervista a Famiglia Cristiana di monsignor Paglia, presidente della Pontifica Accademia per la Vita, è indicativa dell'indirizzo preso da importanti settori della Chiesa: non solo favorevoli alla legge sul testamento biologico, ma anche una apertura all'eutanasia in nome dell'accompagnamento.

Solo una notevole mancanza di senso della realtà può indurre a ignorare l’unico motivo per cui si vuole una legge che introduca le cosiddette Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (Dat) o testamento biologico. Lo abbiamo raccontato e dimostrato più volte in questi giorni anche guardando ai Paesi che ci hanno preceduto: le Dat sono il primo passo per introdurre l’eutanasia. Eppure le gerarchie della Chiesa italiana e anche autorevoli esponenti vaticani sembrano viaggiare in un’altra dimensione.

Pro curati

Verità su gay, metodo Tangentopoli per De Mari
Come accadeva per Mani Pulite la notizia dell'indagine della Procura su Silvana De Mari è uscita sul Corriere senza un avviso di garanzia. La scrittrice e medico che ha messo in guardia dalle malattie cui vanno incontro i gay dice di essere determinata. Così i Giuristi per la vita che la difendono: "Vogliono colpire lei per riaprire il dibattito sulla Scalfarotto".

Per lei hanno scelto un metodo molto in voga a Tangentopoli e ormai affermatosi con successo per tutte le inchieste che contano: l’avviso di garanzia via Corriere. Ma non si tratta di un Dhl, bensì del più blasonato Corriere della Sera. La dottoressa Silvana De Mari, endoscopista e scrittrice di fantasy da un po’ nell’occhio del ciclone per le verità politically uncorrect che osa dire sull’omoerotismo, risulterebbe indagata dalla Procura di Torino per alcune sue frasi pronunciate in interviste e ospitate radiofoniche sulle malattie cui vanno incontro gli omosessuali.

Se 4 sembran pochi..

Papa Francesco: quattro anni di un pontificato sempre più contestato…


Il 13 marzo 2013, Jorge Mario Bergoglio fu eletto dal conclave riunito dopo le dimissioni di papa Benedetto XVI. Egli divenne il nuovo Papa col nome di Francesco.

Quattro anni dopo questa elezione a sorpresa, le manovre molto mediatizzate del nuovo detentore del soglio petrino, atte a rivoluzionare ciò che resta di cattolico nella Chiesa conciliare, suscitano delle inquietudini, perfino delle ribellioni, in certi ecclesiastici e laici conservatori.

Cosa ancora più grave, esse generano in costoro degli interrogativi sulla validità dell’elezione di Francesco. Questa questione delicata, scottante, rischiosa, si presenta sempre più spesso alla ribalta.

Ultimamente, il giornalista cattolico Christopher A. Ferrara, avvocato di professione, principale collaboratore di Padre Nicholas Grüner, fondatore del Centro di Fatima, cronista di diversi giornali cattolici, tra cui The Remnant Newspaper, ha scritto un lungo articolo sulla questione, eccolo:



Liturgicam Maginot

Liturgia, ultima "resistenza". Una nota del professor De Marco



canone

A due mesi di distanza dalla notizia data da Settimo Cielo l'11 gennaio, la congregazione vaticana interessata, quella per il culto divino con prefetto il cardinale Robert Sarah, non ha ancora né confermato né smentito:
La notizia riguarda l'avvenuta istituzione, con il placet di papa Francesco, di una commissione finalizzata ad aggiornare i criteri per la traduzione dei testi liturgici dal latino alle lingue moderne, criteri stabiliti nel 2001 dall'istruzione "Liturgiam authenticam", voluta da Giovanni Paolo II a correzione del disordine precedentemente indotto dal meno autorevole ma influente documento "Comme le prévoit" del gennaio 1969.
La presidenza della nuova commissione sarebbe stata affidata all'arcivescovo inglese Arthur Roche, che è l'attuale segretario della congregazione per il culto divino ma fu anche a capo della commissione internazionale che produsse la traduzione inglese del messale entrata in uso nel 2010, ritenuta da molti il frutto più maturo dei criteri di "Liturgiam authenticam".

martedì 14 marzo 2017

Improvvisamente mi sveglio


Il sogno

    Suona la sveglia, mi alzo, faccio colazione, leggo il giornale.
Tra le ultime notizie c’è che il papa ha chiesto ai parroci di stare molto vicini ai giovani che coraggiosamente scelgono di unire le loro vite con il matrimonio cattolico.
Accendo il computer.  Leggo che il nuovo preposito generale dei gesuiti in un’intervista ha raccomandato di usare il discernimento come strumento nella vita spirituale per scegliere ciò che davvero avvicina a Dio e tralasciare il resto. Ha detto poi che delle parole di Gesù nel Vangelo possiamo essere del tutto certi.
Vado in redazione, guardo la rassegna stampa e vedo che il papa ha risposto ai quattro cardinali che gli hanno inviato i loro «dubia» su «Amoris laetitia». E non solo ha risposto, ma li ha chiamati «fratelli», li ha ringraziati per la loro «parresìa» e li ha invitati a pranzo. Dopo di che ha scritto un’«Appendice» in cui spiega tutti i punti oscuri, così si metterà fine alle mille interpretazioni da parte delle Chiese locali.
Guardo le agenzie di stampa e noto che nel suo ultimo discorso, all’università, il papa ha evitato di parlare genericamente di temi sociali e ha scelto di raccontare la sua esperienza di fede illustrando ai giovani il suo rapporto con Gesù.

S.marta nuoce gravemente alla salute

Mamma, mi si sono ristrette le anime!

Un altro di quei fraseggi assurdi che di tanto in tanto rimbalzano da Santa Marta.



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Francesco II

chiudono anche i protestanti.

Olanda senza Cristo

Cattolici quasi scomparsi nel cuore d’Europa. Disarmano anche i protestanti. Città aperte all’islam. Il sessanta per cento della popolazione si definisce agnostico, ma il cinquantatré è convinto che ci sia una vita dopo la morte.


Dicono che per capire l’Olanda di oggi, atea e laica, multiculturale e accogliente, bisogna tornare con la memoria agli anni Settanta, quando sui campi di calcio d’Europa imperversava la mitica Arancia meccanica di Rinus Michels, monumento nazionale di cui parlò bene perfino Johan Cruijff, che in morte del tecnico che rivoluzionò il calcio oranje mise da parte la sua proverbiale boria e riconobbe nel maestro la grandezza del leader.

Francesco I.o,β

ERETICI ANGLICANI SULLA CATTEDRA DI SAN PIETRO CON LA BENEDIZIONE DI FRANCESCO I

L'immagine può contenere: spazio al chiuso

Il 13 marzo 2017 alle ore 15:00, si sono tenuti i Vespri Anglicani nella basilica di San Pietro, sulla Cattedra del Principe degli Apostoli.Una confessione acattolica ha celebrato alla presenza del cardinale George Pell e dell'arcivescovo Arthur Roche, segretario della congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, che ha pronunciato un sermone, un rito nel cuore storico e simbolico del Cattolicesimo Romano, per concessione delle autorità ecclesiastiche stesse; Questo evento, che ben si inserisce nel clima di falsa riconciliazione ecumenica che Francesco I sta portando avanti con energia durante il suo pontificato,è una palese contraddizione alla dottrina cattolica. le ordinazioni dei vescovi anglicani sono ritenute invalide. Tale invalidità venne ribadita da Papa Leone XIII nella lettera enciclica Apostolicae curae .

Francesco I,5vm (inizia il 5° anno di vacche magre)

Quarto anniversario della elezione di Bergoglio

Album ricordo del vescovo venuto per la fine del mondo



Loggia vaticana, 13 marzo 2013, il primo gesto demagogico di Jorge Mario Bergoglio




Pubblichiamo in formato pdf una sorta di album ricordo dei quattro anni di pontificato di papa Francesco.


Il documento, in quattro lingue, è stato preparato da Miles Christi.

Papatὦ

IL NUOVO PARADIGMA "ERETICO"?

    L’eresia di Teilhard che esalta l’uomo e minimizza il peccato sarà la futura ortodossia? Con l’aria che tira nella Chiesa non ci meraviglieremmo affatto se il suo pensiero “teologico” dovesse sostituire san Tommaso d’Aquino 
di Francesco Lamendola  




Con l’aria che tira di questi tempi nella Chiesa, non ci meraviglieremmo affatto se il pensiero “teologico” di Teilhard de Chardin - e  lo scriviamo fra virgolette perché, come Étienne Gilson ha ampiamente mostrato, non si tratta di una vera teologia, né di una filosofia, ma di elucubrazioni poetiche e pseudo scientifiche – dovesse venire, entro breve, non solo pienamente e definitivamente riabilitato, ma addirittura assurgere a paradigma della “nuova” teologia semiufficiale, come lo è stato, per secoli e secoli, e fino al pontificato di Pio XII, quello di san Tommaso d’Aquino (cfr. il nostro articolo Teilhard ha creato una gnosi cristiana in cui la scienza prende il posto della fede, pubblicato sul sito di Arianna Editrice il 02/01/2014). Con l’aria che tira, infatti, il suo naturalismo, il suo panteismo mascherato, il suo “evoluzionismo cosmico” che conduce ogni cosa verso il Punto Omega della Creazione, cioè il Cristo “cosmico” (?), tutto ciò sembra perfettamente in linea con i nuovi orientamenti e, anzi, si presta magnificamente a sostenere la “riforma” che papa Francesco e i suoi seguaci hanno in mente: una radicale trasformazione della dottrina della Chiesa in senso immanentistico, sincretistico, deista e relativista, dove niente resterà come la Chiesa lo ha sempre insegnato, perché, grazie a una interpretazione più “contestualizzata”, e, in ultima analisi, più “scientifica” della Parola di Dio, e mediante una pratica del “discernimento” che riduce e scompone il dogma alla misura dei singoli casi specifici, trasformando la dottrina in casualismo, si vuole instaurare una religione nuova, non più legata ad una specifica identità dottrinale, ma aperta, cosmopolitica piuttosto che ecumenica, e, appunto, “cosmica”, nel senso di “non cattolica”. Non ha forse ricordato il papa ai suoi fedeli, con aria provocatoria e con maligno compiacimento per il disagio che creava loro, che Dio non è cattolico? (resta da vedere se lo sia lui).

Eorum aetate occiderit (in pastoralem geennam)

CONTO SU UN ALTRO SACCO DI ROMA. E SO CHE NON MANCHERA’.

Un amico mio omonimo scrive:
“Gregory Baum, sacerdote che oggi ha 93 anni e si è spretato, in occasione del suo ultimo libro pochi mesi fa, ha rivelato di essere omosessuale da quando aveva quarant’anni, cioè dal 1964.
Dirai: che   importa che una decrepita checca faccia outing.
Ebbene, Baum fu l’estensore della prima parte del documento conciliare Nostra Aetate, da cui parte la Nuova Rivelazione quella per cui gli ebrei non sono tenuti a convertirsi, perché, tanto, i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili [nonostante tutti i passi dell’Antico Testamento che dicono a chiare lettere il contrario] ed Israele è il popolo di Dio [checché ne dica tutto il Nuovo Testamento ed in particolare S. Paolo sul fatto che la Chiesa è il Nuovo Israele, prefigurato anche dai Profeti del Vecchio Testamento].
Inoltre Baum fu quello che indusse la Chiesa canadese a rifiutare la Humanae Vitae ed è stato un sostenitore del matrimonio omosessuale. Interesserà notare che Baum:
  1. era di madre ebrea e quindi considerato ebreo per le regole rabbiniche;
  2. era giunto in Canada dopo la guerra come rifugiato ebreo;
  3. aveva ricevuto l’incarico dal card. Agostino Bea, che si è poi scoperto essere massone (v.  Bulletin de l’Occident Chrétien NR.12,  Luglio, 1976) “

Da questi figuri è stato “fatto” il Concilio

lunedì 13 marzo 2017

Reddentur rationem?


FATIMA, IL TERZO SEGRETO. C’È UNA PARTE NON SVELATA, SULLA CHIESA? LA QUESTIONE SI È RIAPERTA…
Fatima continua a far parlare di sé, e certamente continuerà ancora anche in futuro. Di sé, e della Chiesa; perché se lo “svelamento” del giugno 2000, con la visione del martirio di un Pontefice, di molti vescovi, sacerdoti e fedeli ha colmato le aspettative apocalittiche sul misterioso Terzo Segreto alimentate nel corso dei decenni, e culminate con la “versione diplomatica” dell’epoca di Giovani XXIII, e con le parole di Giovanni Paolo II a Fulda, riportate dal giornale tedesco “La voce della Fede”, la parte del segreto che avrebbe toccato la vita interna della Chiesa, e la fede, non è mai apparsa.

Cuius regio eius religio

L’erosione dell’ordinamento sacramentale cattolico in Germania

Commento al comunicato stampa
della Conferenza Episcopale Tedesca del 1 febbraio 2017
di Christian Spaemann
E così ci si è arrivati. I vescovi tedeschi hanno fatto qualcosa di cui non avevano assolutamente la potestà: hanno indebolito l’ordinamento sacramentale della Chiesa cattolica. I fedeli in situazioni irregolari, vale a dire in relazioni sessuali stabili al di fuori di un matrimonio sacramentale, avranno la possibilità di ricevere i sacramenti. Quel che qui conta è «rispettare … la loro decisione di ricevere i sacramenti». I sacerdoti che si attengono alla prassi sinora in vigore, secondo il documento dei vescovi, dovranno far cadere la tendenza a un «giudizio sbrigativo» e a un «atteggiamento rigoristico ed estremo». I vescovi hanno fatto propria la logica di un falso concetto di misericordia, con conseguente caricatura di coloro che seguono il magistero della Chiesa cattolica e la sua intrinseca ragionevolezza.
Nel loro documento i vescovi tedeschi violano delle norme chiare, che numerosi papi, in particolare Giovanni Paolo II, e il Catechismo della Chiesa Cattolica hanno stabilito in maniera inequivocabile in linea con tutta la tradizione magisteriale della Chiesa. Il richiamo dei vescovi all’esortazione postsinodale “Amoris Laetitia” di papa Francesco, non giustifica questo modo di procedere, dal momento che essa deve essere interpretata alla luce della tradizione. Diversamente, non le si dovrebbe prestare la propria sequela, dal momento che il Papa non sta al di sopra della tradizione magisteriale della Chiesa.

Discerno, ergo non est

L'ULTIMO TRAVESTIMENTO    

Esempi di astuzia gesuitica. L’ultimo travestimento del relativismo modernista si chiama “discernimento”. Chi vuole cambiare la realtà parte da una operazione truffaldina sul linguaggio crea parole o significati nuovi 

di Francesco Lamendola  


Per capire quel che sta succedendo nel mondo, e, in questo caso, quel che sta succedendo nella Chiesa cattolica, da alcuni anni a questa parte, bisogna fare attenzione ai neologismi o alle espressioni linguistiche adoperate in senso nuovo e particolare, con lo scopo preciso di modificare quello antico, pur restando le parole sempre le stesse. In questo modo, cioè tenendo sempre d’occhio i mutamenti “pilotati” del linguaggio, è possibile riconoscere per tempo un cambiamento più profondo, a livello di dottrina, di catechesi, di pastorale, che qualcuno vuole far passare, dall’alto verso il basso, senza che la maggior parte delle persone si renda conto della reale portata della cosa, senza che si accorgo delle vere intenzioni, degli copi, delle ragioni che stanno dietro il fenomeno, lo orientano e lo determinano. In altre parole, : chi vuole cambiare la realtà, oggi, più che in passato, parte da una operazione truffaldina sul linguaggio: crea parole nuove o nuovi significati delle parole vecchie; e così, apparentemente sotto gli occhi di tutti, ma in realtà con una intenzione nascosta che sfugge ai più, mette in moto un meccanismo di trasformazione non solo delle parole, ma delle cose, che tende a creare dei fatti compiuti, secondo la dinamica del sempre più avanti e secondo la logica del non ritorno: quando una certa cosa è stata spinta avanti fino a un certo punto, oltre un certo limite, non potrà mai più essere ripristinata la situazione precedente, anche sei il cambiamento dovesse incontrare perplessità e critiche e anche se, ad un certo momento, ne venisse riconosciuto il carattere subdolo, occulto e niente affatto spontaneo.

Mortadella e salame: buon appetito e risate col CrozzaGrillo, e cotillons finali!

Papa, Prodi: “Ha capito meglio di tutti l’importanza dell’ Europa”Tv2000
L’ex presidente Commissione europea al Tg2000: “Per Bergoglio la Ue è importantissima ma non si deve sentire superiore agli altri”. Francesco è il Papa non europeo che “insegna tutto” all’Europa. “Pur non essendo europeo ha capito l’importanza dell’Europa”. Lo ha detto l’ex presidente della Commissione europea, Romano Prodi, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando il quarto anniversario di Pontificato di Bergoglio.“Questo Papa – ha aggiunto Prodi - ha capito che l’Europa è un protagonista importantissimo ma che non deve assolutamente fare da padrino o credersi superiore agli altri. E’ un fermento molto importante che si deve mescolare nel mondo. In Europa vive il 6-7% della popolazione mondiale, ci rendiamo conto che cos’è la piccola Europa ? O stiamo insieme oppure è finita. Il Papa con questa sua provenienza nuova ci dà visibilmente l’idea della grandezza e della complicazione del mondo”.

Il problema è che hanno ragione. Il che è un disastro.


Riassunto del lunedì. La fiera del cattivo gusto


Negri, Gotti Tedeschi, Lombardi. Monsignor Negri ha rilasciato un'intervista nella quale ha detto, molto tranquillamente, che a suo parere le dimissioni di Benedetto XVI sono arrivate a seguito di pressioni interne ed esterne al Vaticano e che, visto l'interesse destato oltreoceano da Wikileaks, magari due domande fra le sacre mura potrebbero anche farsele. Successivamente Ettore Gotti Tedeschi ha spiegato il suo punto di vista sulla questione, anche in questo caso senza rivelare nulla di realmente nuovo al riguardo. Eppure qualcuno si deve essere risentito e per l'occasione è stato tirato fuori dal frigorifero il buon Padre Lombardi, che ha accusato il vescovo emerito di Ferrara di non essere amico di Benedetto... Se lo dice un gesuita ci crediamo.


Per dis-grazia ricevuta?


Inchiesta Consip. Tiziano Renzi va in pellegrinaggio a Medjugorje

Inchiesta Consip. Tiziano Renzi va in pellegrinaggio a Medjugorje


I misteri di Maria sono misteri della Madonna... non in senso metaforico, ma in senso letterale. Infatti, I misteri di Maria è il titolo di un libro di Paolo Brosio, uno dei tanti che ha scritto, sulla Madonna di Medjugorje.
E solo la Madonna può sapere quale sia il motivo per cui Tiziano Renzi, insieme alla moglie, si sia recato in pellegrinaggio nella località della Bosnia Erzegovina divenuta famosa per le apparizioni mariane.

Chiagne e fotte..^

Antiebraismo cattolico e papale. L'allarme del rabbino Laras     
               
ABI

"Israele, popolo di un Dio geloso. Coerenze e ambiguità di una religione elitaria". Già da questo titolo di convegno tira un'aria niente affatto amichevole per gli ebrei e l'ebraismo.
Ma se si va a leggere il testo originale della presentazione si trova anche di peggio: "Il pensarsi come popolo appartenente in modo elitario a una divinità unica ha determinato un senso di superiorità della propria religione". Da cui "intolleranze", "fondamentalismi", "assolutismi" non solo verso gli altri popoli ma anche autodistruttivi, poiché "ci sarà da chiedersi in che misura la gelosia divina incenerisca o meno la libertà di scelta dell’eletto".
Eppure questi sono stati il titolo e la presentazione iniziali di un convegno che l'Associazione Biblica Italiana ha messo in agenda dall'11 al 16 settembre a Venezia.
Gli statuti dell'ABI sono approvati dalla conferenza episcopale italiana e di essa fanno parte circa 800 professori e studiosi delle Sacre Scritture, cattolici e non. Tra i relatori del convegno di settembre figura il numero uno dei biblisti della Pontificia Università Gregoriana, il gesuita belga Jean-Louis Ska, specialista del Pentateuco, cioè in ebraico la Torah, i primi cinque libri della Bibbia. Non vi è stato chiamato a parlare, invece, nessuno studioso ebreo.

Per questo piacciono



Mons. Schneider: Il Cammino Neocatecumenale è un cavallo di Troia nella Chiesa, è una comunità Protestante-Ebraica

   
04:54

Il Cammino Neocatecumenale è una comunità Protestante-Ebraica

Mr. Fülep:
 mentre la tradizione viene perseguitata, ci sono certi nuovi movimenti moderni che vengono invece sostenuti parecchio. Uno di questi è la comunità di Kiko. Quale è la sua opinione sul Cammino Neocatecumenale?

Mons. Schneider: si tratta di un fenomeno molto triste e complesso. Per dirla apertamente: è un cavallo di Troia nella Chiesa. Li conosco molto bene perché per loro sono stato delegato apostolico per parecchi anni in Kazakhstan, a Karagandà. Ed ho assistito alle loro Messe e ai loro incontri, e ho letto gli scritti di Kiko, il loro fondatore, per cui li conosco bene. Parlando apertamente, senza diplomazia, dico che il Neocatecumenato è una comunità Protestante-Ebraica all'interno della Chiesa, che di cattolico ha solo la decorazione. L'aspetto più pericoloso riguarda l'Eucarestia, poiché l'Eucarestia è il cuore della Chiesa. Quando il cuore è in pessimo stato, l'intero corpo è in un pessimo stato. Per il Neocatecumenato, l'Eucarestia è principalmente un banchetto fraterno. Quest'attitudine è Protestante, tipicamente Luterana. I neocatecumenali rigettano il concetto e l'insegnamento che l'Eucarestia sia un vero sacrificio. Addirittura affermano che l'insegnamento tradizionale, e il credere che l'Eucarestia sia un sacrificio, sarebbe qualcosa di non cristiano ma pagàno. Questo è completamente assurdo, questo è tipicamente Luterano e Protestante. Durante le loro liturgie eucaristiche trattano il Santissimo Sacramento in una maniera talmente banale, che certe volte è orribile. Si siedono mentre ricevono la Santa Comunione, e disperdono frammenti perché non se ne curano, e dopo la Comunione ballano anziché pregare e adorare Gesù in silenzio. È questo che è realmente mondano, pagàno, naturalistico.