ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 15 novembre 2017

Forse imbarazzato, forse infastidito?


BEATISSIMO PADRE


Beatissimo Padre la nostra coscienza ci spinge: la lettera con la richiesta di udienza al papa da parte del cardinale Caffarra mancato il 6 settembre. È giusto ricordare alcune cose ai tanti entusiastici ammiratori di Bergoglio 
di Francesco Lamendola  


 

Il 6 settembre 2017 è venuto a mancare, improvvisamente, Carlo Caffarra, arcivescovo emerito di Bologna: era uno dei quattro firmatari della lettera, consegnata il 19 settembre 2016, e contente i dubia circa l’esortazione apostolica Amoris laetitia, lettera che non ha mai ricevuto alcuna risposta da parte del papa Francesco. Qualche tempo prima, il 5 luglio, era venuto a mancare un altro dei quattro, il tedesco Joachim Meisner. Ora di vivi ne restano solo due, lo statunitense Raymond Burke e un altro tedesco, Walter Brandmüller. Caffarra, parmigiano, classe 1938 e, dunque, ormai settantanovenne, era probabilmente il più colto del gruppo: un filosofo morale come, oggi, non ce sono più tantissimi in giro, autore di numerose opere di grande valore, specie sui temi della famiglia, della sessualità e della educazione cristiana.
Non avendo ricevuto risposta, se non il commento velenoso di monsignor Pio Vito Pinto, decano della Rota, secondo il quale essi meritavano che il papa, per punirli, togliesse loro il cappello cardinalizio, i quattro cardinali, dopo un’attesa di circa sette mesi, avevano scritto una seconda lettera, questa volta per chiedere almeno una udienza privata. Rifiutata anche quella: o meglio, nessuno risposta anche allora. Il papa “misericordioso” e pieno di tenerezza, non si era degnato neppure di dare un cenno di riscontro alla loro lettera. È giusto ricordare queste cose ai tanti entusiastici ammiratori di Bergoglio, che essi vedono come il prefetto tipo del papa “francescano” (anche se è gesuita fino alla radice dei capelli), pieno di bontà e di compassione per tutti; ammiratori fra i quali non mancano i laici, da Andrea Grillo ad Alberto Melloni, e senza scordare Franco Cardini, storico esponente della cultura di destra, anch’egli folgorato sulla via di Damasco da questo papa ultra-progressista, che si è circondato di teologi della liberazione, cardinali modernisti e massoni e vescovi “di strada”, i quali tutti insieme fanno a gara nel rinverdire la tradizione comunisteggiante di Dossetti e compagni, quella pseudo profetica di Turoldo e anche quella cripto libertaria e contestatrice di Lorenzo Milani, recentemente riabilitato in pompa magna con tanto di “pellegrinaggio” riparatore del papa in quel di Barbiana, lo squallido luogo del suo sofferto “esilio” da parte della Chiesa brutta e cattiva di prima del Concilio.

Degli altri preti non mi fido..

Un vescovo modernista si confessa

[Il seguente dialogo è inventato, i due protagonisti sono personaggi di fantasia, pertanto eventuali riferimenti a persone realmente esistite sono puramente casuali]

Un vescovo era in fin di vita, ma prima di morire fece chiamare al suo capezzale un sacerdote legato alla Tradizione Cattolica, che in passato aveva ferocemente perseguitato...

- Eccellenza, mi ha fatto chiamare?

- Sì, avvicinati, devo parlarti.

- L'ascolto volentieri.

- Voglio chiederti perdono per tutto il male che ti ho fatto e per le enormi sofferenze che hai patito a causa mia. Adesso che mi trovo vicino alla morte, le vicende terrene mi appaiono in maniera diversa...

Vedono il dito, senza guardare la luna

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“Amoris laetitia” è solo un granellino di sabbia rispetto alla dissacrazione 

Siamo nel 1994. Un uomo di Dio, padre Enrico Zoffoli, scrive poche pagine intitolate Chiesa e uomini di Chiesa – Apologetica a rovescio.  Pagine che dovrebbero essere rilette e meditate, per comprendere chiaramente quanto già era accaduto da molti anni, precedenti alla stesura di questo libretto. Pagine che oggi costituiscono un tesoro prezioso per chi voglia vivere nella Verità e non coltivare la menzogna, che appartiene al Maligno, come ognuno ben sa.
Le pagine si aprano, non a caso, con questo richiamo: «Questa è l’ultima ora. Come avete udito che deve venire l’anticristo, di fatto ora molti anticristi sono apparsi. Da questo conosciamo che è l’ultima ora. Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri» (1Gv 2, 18ss).
L’intento di Zoffoli è quello di scrivere una «chiarificazione perché la Chiesa, per difendersi, ha bisogno soltanto di essere conosciuta e presentata al mondo e alla storia quale Gesù l’ha realmente pensata e istituita». Il resto che riguarda la Chiesa, per Zoffoli, «è irradiazione della vitalità e potenza redentrice, oppure difetto e tradimento di figli indenni, nei quali il mondo deve riconoscere e condannare soltanto se stesso».
Non c’è da temere per la Chiesa – afferma Zoffoli – né per il suo Capo, superiore a tutta la potenza delle tenebre: Egli ha vinto il mondo. I timori devono nutrirsi per gli uomini che la Chiesa-Madre chiama, accoglie, rigenera, compagina, purifica, salva, senza violentarne l’arbitrio, ossia lasciandoli tutti potenziali peccatori, e di fatto, spessissimo, subendone il voltafaccia, il tradimento. Zoffoli avverte che deve preoccupare il contegno di questi uomini, «per la sorte sempre incerta di noi tutti, non per quella della Chiesa, che non ha bisogno di nessuno, mentre tutti hanno bisogno di lei, che, sacramento di salvezza, pazienta, attende, riforma, perdona, trionfa sull’ostinazione e la stupidità umana».

Mi consenta un parolin..

Vescovi americani hanno respinto il candidato di Bergoglio

Vescovi americani hanno respinto la candidatura di Cupich per la Commissione bioetica statunitense: un segnale diretto a Papa Francesco?

vescovi americani hanno votato per l'arcivescovo Joseph Naumann preferendolo al cardinale Blase Cupich, che è considerato un uomo di Chiesa vicinissimo a Papa Bergoglio.


La commissione pro vita dell'episcopato americano non sarà guidata, quindi, dall'arcivescovo metropolita di Chicago: Cupich è stato creato cardinale da Francesco nel concistoro del 19 novembre 2016, successivamente alla nomina ad arcivescovo.Il Catholic Herald ha definito la scelta di Naumann come frutto di un "voto di sorpresa". La particolarità della notizia sta anche nel fatto che l'organo istituzionale in questione è stato posto sotto la guida di un cardinale sin dagli anni 80'. Scegliere un arcivescovo per questo ruolo, quindi, rappresenta un'importante novità oltre che un possibile segnale al Papa. 

Il plot di Casa Bergoglio

Casa Bergoglio tutto procede secondo copione. Ogni interprete sta recitando la sua parte con perizia e professionalità, specialmente chi ha avuto in sorte l’odioso ruolo dell’oppositore. Nell’ultima puntata, il cardinale Müller, aveva vergato una dotta introduzione alla laudatio di Amoris Laetitia firmata da Buttiglione spiegando che le dottrine insegnate dal padrone di casa “possono e devono essere lette” in continuità con il magistero di sempre e la Rivelazione. Poi, ha rilasciato un’intervista, con pezze d’appoggio tratte dalla suddetta introduzione, in cui ha ribadito di opporsi a tutti gli errori morali possibili e immaginabili.

Storicismo da quattro soldi


TEOLOGIA E SITUAZIONISMO


Tacere sui valori essenziali per evitare il conflitto? porre le questioni di fede sul terreno sdrucciolevole del “contesto”? una volta imboccata la china del situazionismo si scivola nello storicismo e si affoga nel relativismo 
di Francesco Lamendola  

Per esser chiaro, era stato chiaro: fin troppo. Nella famosa intervista al direttore de La Civiltà Cattolica, Antonio Spadaro, della fine di agosto del 2013, quindi appena cinque mesi dopo la sua elezione al soglio di san Piero – quella in cui paragonava la Chiesa cattolica a un ospedale da campo dove, per prima cosa, si medicano le ferite degli uomini, poi ci si occupa del resto, papa Francesco, fra le altre cose, aveva affermato:
Io vedo con chiarezza che la cosa di cui la Chiesa ha più bisogno oggi è la capacità di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli, la vicinanza, la prossimità. Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia. È inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti! Si devono curare le sue ferite. Poi potremo parlare di tutto il resto. Curare le ferite, curare le ferite… E bisogna cominciare dal basso. […]
Non possiamo insistere solo sulle questioni legate ad aborto, matrimonio omosessuale e uso dei metodi contraccettivi. Questo non è possibile. Io non ho parlato molto di queste cose, e questo mi è stato rimproverato. Ma quando se ne parla, bisogna parlarne in un contesto. Il parere della Chiesa, del resto, lo si conosce, e io sono figlio della Chiesa, ma non è necessario parlarne in continuazione.[…]
Una pastorale missionaria non è ossessionata dalla trasmissione disarticolata di una moltitudine di dottrine da imporre con insistenza. L’annuncio di tipo missionario si concentra sull’essenziale, sul necessario, che è anche ciò che appassiona e attira di più, ciò che fa ardere il cuore, come ai discepoli di Emmaus.. 

Più provvidenziali che mai.

RVC: UN FATTO REALMENTE ACCADUTO CI CONFERMA CHE I DUBIA UN ANNO DOPO, SONO PIÙ VIVI, NECESSARI E PROVVIDENZIALI CHE MAI…




 Romana Vulneratus Curia (RVC per gli amici) torna a farsi vivo con una storia, vera, che ci riempie il cuore di fiducia. Perché è una storia di coraggio e di serietà, quella che ahimè sembra mancare a molti livelli nella Chiesa di oggi, e purtroppo non solo in quelli bassi. Ma gustatevi il racconto (vero, insistiamo) di RVC.

Clima di Chiesa liquida

Unità dei cristiani: l'incubo continua

“Potente è la tua mano Signore” così titola il sussidio per la settimana dedicata alla preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio 2018) e fin dal titolo ci fa sorridere: se la mano del Signore è tanto potente, perché architettare una mole di stravaganze umane al fine di affastellare un’apparenza di unità che il vestito di Arlecchino a confronto è uno smoking? Perché non lasciare che il Signore agisca secondo i mezzi suoi propri: Grazia e sacramenti?

Non c’è niente da fare, le iniziative per l’unità dei cristiani si confermano tra le situazioni più ridicole in cui la Catholica va a tuffarsi regolarmente.
Sfoglio il libretto - e mi rifiuto di perdere tempo in una analisi serrata - ma subito saltano all’occhio due stramberie. Due, e poi chiudo l’opuscolo e mi dedico ad altro.

martedì 14 novembre 2017

Stiamo giudicando troppo?


COMPRENDERE PER REAGIRE   
   
    
Per poter reagire bisogna comprendere. Loro ridono hanno lo sguardo brillante si sentono soddisfatti possono fregarsene di quel che sentono tanti loro confratelli specialmente sapendo di esserne proprio loro la causa 
di Francesco Lamendola  



La domanda che ci tormenta incessantemente, e che tormenta tutti i cattolici rimasti fedeli al cattolicesimo, e non confusi o traviati dal modernismo strisciante che si è insediato nel cuore della Chiesa, sovvertendo dall'interno dottrina, pastorale e liturgia, è sempre la stessa: come è potuto accadere? Come è potuto accadere che duemila anni di storia, duemila anni di Tradizione, duemila anni di Vangelo, si stiano squagliando come nebbia al sole, nel cuore e nella mente di tante persone che pure continuano a professarsi e a considerarsi cattoliche, senza rendersi conto che non lo sono più, e che stanno seguendo dei pastori del pari non cattolici, anche se tali si spacciano, ma sono, in realtà, eretici e apostati? Dobbiamo assolutamente arrivare a comprendere come una cosa del genere, un fenomeno così imponente, impressionante, globale, abbia potuto verificarsi, senza che quanti l'hanno vissuto e lo stanno vivendo, ne abbiano una chiara ed esatta percezione

«Dio citerà in giudizio ogni tua azione»..

Nostra Signora a Santa Brigida a proposito del celibato ecclesiastico

L'ultima chiamata per i tiepidi?


I "dubia" compiono un anno e sono più vivi che mai. Nuovo appello di Burke al papa

(Intervista col cardinale Raymond Leo Burke raccolta da Edward Pentin del National Catholic Register)
D. – Eminenza, proprio oggi è passato un anno da quando lei, il cardinale Walter Brandmüller e i due cardinali recentemente scomparsi, Carlo Caffarra e Joachim Meisner, avete pubblicato i "dubia". A che punto siamo?
R. – A un anno dalla pubblicazione dei "dubia" su "Amoris laetitia", che non hanno ottenuto alcuna risposta dal Santo Padre, constatiamo che la confusione sull’interpretazione dell’esortazione apostolica è sempre maggiore. Per questo motivo si fa ancora più urgente la nostra preoccupazione per la situazione della Chiesa e per la sua missione nel mondo. Io, naturalmente, continuo ad essere in regolare contatto con il cardinale Walter Brandmüller per quanto riguarda questi gravissimi problemi. E tutti e due rimaniamo in profonda unione con i due cardinali defunti Joachim Meisner e Carlo Caffarra, che ci hanno lasciati nel corso degli ultimi mesi. Così, ancora una volta faccio presente la gravità della situazione, che continua a peggiorare.

Gesuiti In testa, o fuori di testa?

L'IMPEGNO ANTIMASSONICO
Papa Luciani e la guerra di dottrina con i gesuiti


Nella seconda puntata su Albino Luciani abbiamo affrontato la sua adesione profonda all'enciclica così dibattuta del suo predecessore, l'Humanae vitae. Divenendo papa, Luciani sapeva benissimo che avrebbe dovuto prendere sulle spalle una croce molto pesante. Si presentò subito al popolo di Dio come egli era: un insegnante di catechismo per fanciulli ed un pastore. Per Luciani non vi era alcuna difficoltà a tenere insieme le due cose: il pastore non vuole che nessuna delle sue pecore vada dispersa, per questo è pronto ad indicare ad ognuna, con tutto l'amore e la pazienza possibili, la retta via dell'ovile.

Ma io vi conosco..


GESU' LI HA GIA' GIUDICATI !         


Le parole di Gesù che descrivono perfettamente la situazione: «Voi che prendete gloria gli uni dagli altri», il passaggio chiave che risponde alla domanda: "come è possibile la presente deriva relativista e materialista" 
di Francesco Lamendola   



Da anni andiamo cercando la radice più profonda della deriva relativista, materialista ed edonista che sta travolgendo, insieme alla società civile, anche la Chiesa cattolica, benché i cattolici progressisti ed i membri modernisti del clero abbiano la strana pretesa che non di una deriva si tratti, ma di un rinnovamento, di un approfondimento della fede, di una maggior penetrazione del significato delle Scritture; e crediamo d’aver trovato la risposta complessiva, che comprende tute le altre risposte parziali, in un passo delVangelo di Giovanni, che qui riportiamo (5, 31-47) e nel quale Gesù parla, senza essere accettato, anzi, suscitando critiche e malumori, ai suoi stessi discepoli, molti dei quali lo abbandonano:

“Eretico”,“scomunicato”,“scismatico”(?).

P. Pasqualucci : Una scomunica invalida - Uno scisma inesistente, Solfanelli, 2017


Pubblico qui  la Presentazione di questo mio libro, appena uscito con l’editore Solfanelli, gentilmente fatta da Maria Guarini sul suo blog Chiesa e Postconcilio. spotblog.ie  il 31 ottobre 2017

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Una scomunica invalida - Uno scisma inesistente. Due studi sulle consacrazioni lefebvriane di Écône del 1988 - Paolo Pasqualucci


P. Pasqualucci : Una scomunica invalida - Uno scisma inesistente. Due studi sulle consacrazioni lefebvriane di Écône del 1988, Solfanelli, 2017, pp. 164, € 13 [qui]

Da parte di alcuni, comprese autorevoli personalità ecclesiastiche, si continua a ritenere in qualche modo “scismatica” la FSSPX. Che mons. Marcel Lefebvre non abbia mai attuato né voluto attuare scisma alcuno, viene ribadito con ricchezza di argomenti in questi due studi del 1999, pubblicati ora per la prima volta in volume da Paolo Pasqualucci, autore del secondo (Una scomunica invalida – Uno scisma inesistente), da lui ampiamente rielaborato per l’occasione. 

Magna la misericordia..

Bergoglio la pensava proprio come Caffarra e Burke


Ad un anno dai Dubia, riportiamo un passo del cardinal Bergoglio, interrogato nel 2009 sul “rifiuto della Chiesa di impartire la comunione ai divorziati che si sono risposati” (Jorge Bergoglio, Papa Francesco. Il nuovo papa si racconta, p. 87).
La risposta di Bergoglio può oggi apparire sorprendente, perchè va nella direzione esattamente opposta a quella propugnata nelle tanto famose quanto volutamente ambigue note di Amoris laetitia.

Le modalità di questo monstrum

Il card. John Dew ed un vescovo protestante

Il Card. John Dew, Arcivescovo di Wellington (Nuova Zelanda), ha partorito una nuova creatura liturgica da inserire nella Messa: la Lectio divina, ossia un rito che arbitrariamente sostituisce la proclamazione del Vangelo dal parte del Sacerdote o del Diacono prescritta dalle Rubriche del Missale Romanum. Ne dà oggi notizia LifeSite News (qui).

lunedì 13 novembre 2017

L'arcano linguaggio delle lacrime materne di Maria

« L’appello muto » delle lacrime della Madre: “figlio, non disprezzare quel dolore”!



Maria ha parlato tante volte invitando alla penitenza, alla conversione del cuore: ora Ella piange. Le sue lacrime sono un messaggio rivolto agli uomini del nostro tempo. Il suo pianto è la continuazione del messaggio materno di Maria che chiama gli uomini alla penitenza, alla conversione. Ma qual è il significato più profondo di questo eclatante fenomeno

La strategia della "rana bollita"


LA RANA BOLLITA DI BERGOGLIO


La rana comincia a fumare? La strategia dei piccoli passi è quella con cui la neochiesa si sta sostituendo un pezzo alla volta alla vera Chiesa cattolica da quell'11 febbraio del 2013 in cui Benedetto XVI annunciò le dimissionI 
di Francesco Lamendola   


 
   
Potremmo chiamarla, e alcuni l'hanno chiamata, la strategia dei piccoli passi: è quella con cui la neochiesa si sta sostituendo, un poco alla volta, un pezzetto alla volta, una parola o un gesto alla volta, alla vera Chiesa cattolica, quella che va scritta con la maiuscola, perché è la Chiesa dei Santi, fondata da Gesù Cristo e poggiante con la base sulla terra, ma protesa nel mondo ultraterreno, assistita dagli Angeli e dagli Arcangeli e da Maria sempre Vergine, passando per le anime sante del Purgatorio e del Paradiso, fino al trono di Dio.
Piccoli passi, ma quotidiani, metodici, implacabili: e un piccolo passo al giorno, ciò significa un enorme cambiamento nell'arco di quattro anni e mezzo. Quello che il papa Francesco voleva, ciò che aveva annunciato fin dall'inizio: cambiare la Chiesa. Non erano parole al vento: voleva farlo, lo sta facendo, lo ha fatto, insieme al neoclero animato dalle sue stesse intenzioni e finalità: i vari monsignori Paglia, Galantino, Lorefice, Perego, D'Ercole, Cipolla, Castellucci,  e i vari religiosi come Sosa Abascal, o i vari teologi come Andrea Grillo. Così, un piccolo passo al giorno, da quell'11 febbraio del 2013 in cui Benedetto XVI, a sorpresa, annunciò la sua intenzione di rassegnare le "dimissioni", divenute poi effettive il 28 febbraio (ma egli è tutt'ora vivo, vegeto e relativamente in buona salute, per cui vi sono contemporaneamente due papi: situazione a dir poco anomala) fino a oggi, il cambiamento appare enorme, radicale e, forse, irreversibile: questa non è più la Chiesa di appena cinque anni fa. Alcuni la chiamano anche la strategia della "rana bollita": alzando la fiamma a poco a poco,quasi insensibilmente, la rana non si accorge che la stanno bollendo ancor viva, e, quando se ne accorgerà, sarà ormai troppo tardi per salvarsi. Ad altri fa venire in mente la cosiddetta “finestra di Overton”, ovvero l'arte (scientifica) di cambiare radicalmente le opinioni della gente, senza che questa si renda conto in alcun modo di essere stata sapientemente e capillarmente manipolata, fino a sentire e pensare l’esatto contrario di quel che sentiva e pensava solo poco tempo prima.

Nelle mani dei Gesuiti..

A proposito di Apostolato della preghiera



I Barnabiti sono indissolubilmente legati all’Apostolato della preghiera. Il movimento nacque in Francia nel 1844, a opera dei Gesuiti (Padri Gautrelet e Ramière), ma in Italia fu diffuso dai Barnabiti. A partire dal 1864, ne assunsero la direzione il Padre Antonio Maresca (1831-1891) prima e il Padre Giovanni Battista Vitale (1849-1916) poi. Furono loro a curare anche l’edizione italiana del Messaggero del Sacro Cuore. Si deve al Padre Maresca inoltre l’iniziativa di costruire a Roma un santuario in onore del Sacro Cuore (l’attuale basilica nei pressi della Stazione Termini), iniziativa che presto però si arenò a causa della mancanza di fondi e fu poi portata a termine grazie all’intervento di Don Bosco. Dopo la morte del Padre Vitale (1916), la direzione dell’Apostolato della preghiera passò, anche per l’Italia, non senza resistenze, nelle mani dei Gesuiti.


Dà perciò un certo dispiacere assistere al progressivo declino di un movimento spirituale che tanto ha dato alla Chiesa tra Otto- e Novecento. L’opera di aggiornamento dell’Apostolato della preghiera iniziò in epoca conciliare (a quei tempi sembrava che tutto dovesse essere sottoposto a revisione secondo i nuovi canoni): allora ci si limitò a qualche ritocco dell’Offerta quotidiana (l’inserimento delle espressioni “madre della Chiesa”; “le gioie”; “nella grazia dello Spirito Santo”). Poco male, la preghiera si arricchí senza perdere nulla del suo contenuto.

Inutili e dannosi?

L'ORDINAZIONE SACERDOTALE DA RISERVARSI SOLTANTO AGLI UOMINI

Risultati immagini per il sacerdozio è per soli uomini

L'ordinazione sacerdotale, mediante la quale si trasmette l'ufficio che Cristo ha affidato ai suoi Apostoli di insegnare, santificare e governare i fedeli, è stata nella Chiesa cattolica sin dall'inizio sempre esclusivamente riservata agli uomini. Tale tradizione è stata fedelmente mantenuta anche dalle Chiese Orientali.
Esiste un pronunciamento dogmatico in merito, quindi la Chiesa cattolica fino a che sarà tale non avrà sacerdotesse. Nessun Papa potrà mutarlo.

I pericolosi..

l Riassunto del lunedì. È tornata la lobby gay


A che gioco gioca Nuzzi? Ad 8 e Mezzo, Nuzzi ha presentato il suo nuovo libro, Peccato Originale. Riportiamo alcune frasi interessanti pronunciate dal giornalista: "Esiste una lobby gay così potente da essere pericolosa per la sicurezza di Papa Francesco", "Eravamo partiti da una speranza alimentata da Benedetto XVI che aveva detto di aver sciolto la lobby gay", "E' stato Ratzinger a fare la lotta contro la pedofilia nella Chiesa", "Francesco ha fatto una commissione sui pedofili dove i membri se ne sono andati tutti", "Non cambi le cose andando a comprare un paio d'occhiali, quello è marketing, i festini nel Sant'Uffizio non si erano mai visti". Secondo Nuzzi, in pratica, il grande spazzino della situazione sarebbe stato Benedetto XVI, che però è stato messo fuori dalla lobby dei sodomiti. Francesco avrebbe dovuto continuare il lavoro, ma non lo fa (è sotto minaccia? non vuole farlo? non è capace?). In più, aggiungiamo noi, continua a fare (volutamente?) caos su questioni dottrinali.
Dunque la domanda è: Nuzzi, che ha contribuito alla fine del pontificato di Benedetto XVI e ora lo descrive (giustamente) come un santo, a che gioco sta giocando? Cosa è cambiato? Sicuramente la capacità di Nuzzi di fare soldi non è cambiata... ne renderà conto a chi di dovere un giorno.

L’adesione all’apologetica dell’Anticristo

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/8c/Rome_basilica_st_peter_011c.jpg
L’ANESTETICO MORALE

         Chi ha buona volontà non ha difficoltà ad esprimere i veri sentimenti sulla dignità dei Papi considerati al di sopra dei comuni mortali per la missione di condurre alla salvezza eterna le anime. Non avrà difficoltà nemmeno a constatare l’efficacia del Magistero Apostolico se caratterizzato dall’ortodossia e dalla fedeltà ai princìpi soprannaturali con l’opera di evangelizzazione. Talune innovazioni, che già mezzo secolo fa avevano suscitato le recriminazioni di Montini (il fumo di satana è entrato nel Tempo di Dio), sono oggi sfociate nel totale rovesciamento del Vangelo e nel sovvertimento della vita religiosa. Brividi di leggerezza, si direbbe! Assolutamente. I fatti storici hanno sempre i loro perché. Tutti i tradimenti nascono dal tentativo, poi concretato, di modellare il cristianesimo alle esigenze dell’uomo. Le iniziative recenti di svuotare del suo vero significato la parola di Cristo chiamano in causa la responsabilità del Magistero su cui non grava la Verità proclamata secondo l’accettazione della Dottrina cristiana. L’abbattimento del sacro, la gestione del potere irenico, il compromesso con i valori mondani esigerebbero una contro-elaborazione: l’emarginazione della Cattedra. La nostra è solo una provocazione perché emarginare la Cattedra, ammesso che qualche don Abbondio osasse farlo, equivale ad occultare quel riferimento capitale che permette di decifrare le implicazioni spirituali attinenti al panorama ed al carisma della Chiesa nel suo governo temporale e mistico. É lecito, tuttavia, segnalare il passaggio nel campo avverso dell’iniquo ponendoci in linea con quanto affermato da Gesù: «Ciò che udite bisbigliato alle orecchie proclamatelo sui tetti» (Mt.10,27). La luce si espande affermando la Verità con l’opera di quanti elevano la voce per arginare il male.

Non sono in buona fede


NON HANNO IL DIRITTO A RESTARE


Perchè? Il gregge ha i pastori che si merita e la prova ne è, che le eresie che i pastori non cessano di seminare non suscitano indignazione e rivolta, non spingono i fedeli a cacciar fuori a pedate codesti sfrontati impostori 
di Francesco Lamendola  

 

Abbiamo sostenuto che certi vescovi e cardinali, di alcuni dei quali abbiamo fatto i nomi, esponenti qualificati – si fa per dire - della neochiesa gnostico-massonica, dovrebbero essere cacciati a pedate nel sedere fuori dalla vera Chiesa cattolica; vogliamo spiegare il perché a quei cattolici i quali, pur essendo in buona fede, non vedono, o non vogliono vedere, i danni morali incalcolabili e, forse, irreparabili, che i suddetti monsignori e porporati stanno infliggendo alla Sposa di Cristo e, in particolare, al popolo dei fedeli, a quei “piccoli” e a quegli “umili” che erano tanto cari al cuore di Gesù Cristo, al punto da essere sempre in cima alle sue preoccupazioni.
Qualcuno potrebbe obiettare, fin dall’inizio, che i “piccoli” e i “semplici” non ci sono più; che il popolo dei fedeli è degenerato; che esso va dietro ai falsi pastori e ai cattivi maestri non perché non si renda conto della sporca manovra che costoro stanno attuando, ma perché trova comodo seguire coloro i quali hanno talmente abbassato e svuotato di contenuto il cristianesimo, da ridurlo a una comodissima religione usa-e-getta, adatta alla loro pigrizia, alla loro concupiscenza, alla loro cattiva coscienza, e, soprattutto, a una religione che scusa e giustifica tutti i loro peccati, non li rimprovera, non li esorta a pentirsi, non li stimola a cambiar vita, non li richiama alla urgente e severa necessità della conversione. E in questa obiezione – che ci è stata fatta, cortesemente, da un lettore di nome Paolo D., che qui desideriamo ringraziare - certamente, c’è una parte di verità, di amarissima verità. 

Ad mentem Bergollei

FAVENS HÆRESIM - L’equivocità magisteriale come deliberata premessa dell’errore.


Ormai è chiaro: l’equivocità del «magistero» di Bergoglio è voluta, ed è premessa alla sua lettura in chiave eretica da parte di coloro che egli considera come veri interpreti del proprio pensiero. 

Scrive a tal proposito Sandro Magister, su Settimo cielo:

«Le novità [Bergoglio] le introduce sempre a piccole dosi, seminascoste, magari in un’allusiva nota a piè di pagina, come ha fatto con l'ormai famosa nota 351 dell’Esortazione postsinodale Amoris lætitia, salvo poi dire con candore, interpellato in una delle sue altrettanto famose conferenze stampa in aereo, che quella nota nemmeno se la ricorda» (qui).

E ancora:

«Ma questo è appunto ciò che fa oggi il primo papa gesuita della storia: mette in moto “processi” dentro i quali semina le novità che vuole prima o poi vittoriose, nei campi più diversi, come ad esempio nel giudizio sul protestantesimo. […] Lascia che corrano le interpretazioni più disparate, sia conservatrici che di progressismo estremo, senza mai condannarne esplicitamente nessuna. L’importante per lui è “gettare il seme perché la forza si scateni”, è “mescolare il lievito perché la forza faccia crescere”, sono parole di una sua omelia di pochi giorni fa a Santa Marta» (qui).

Questo procedimento eversivo si compone di tre fasi: preparazione dolosa, enunciazione equivoca edinterpretazione tendenziosa.