Neochiesa: col vento in poppa verso il Nulla. Come è stato possibile che il clero cattolico abbia smarrito nel giro di pochi anni la nozione essenziale di se stesso di cosa è la Chiesa di quale funzione essa svolge nel mondo?
di Francesco Lamendola
La forza segreta, ma neanche tanto, che ha consentito alla neochiesa di fare passi da gigante nella conquista e nella sostituzione della vera Chiesa cattolica, in questi ultimi anni e decenni, particolarmente dopo il Concilio Vaticano II, risiede, paradossalmente, nella estrema semplicità, per non dire nella banalità, della sua parola d’ordine: autorizzare, incoraggiare e santificare il peccato, dopo averne rimosso e cancellato la coscienza dalle anime dei fedeli. Più in generale: “normalizzare” il cattolicesimo, togliendogli il pungiglione della santificazione. La missione della Chiesa non è più quella d’incoraggiare e sostenere le anime nel loro percorso verso la santità; no: adesso la sua funzione si riduce a sancire e approvare l’esistente, a prendere atto di quello che c’è, a catalogarlo, inventariarlo, e dire alle anime: Poverine, come siete ferite, come siete sofferenti; rimanete pure nei vostri errori, nei vostri peccati: non saremo certo noi ad aggravare il vostro malessere, imponendovi un giogo che non sareste capaci di sopportare.