PERSECUZIONE DEI CATTOLICI
I cattolici sono pronti alla persecuzione? Le parole scritte da un ragazzo non ancora quindicenne José Sánchez del Rio che militava nell’esercito dei Cristeros la notte del 7 febbraio 1928 subito dopo essere stato catturato di
di Francesco Lamendola
Mia cara mamma: sono stato preso prigioniero in combattimento quest'oggi. Penso al momento in cui andrò a morire; ma non è importante, mamma. Ti devi rimettere alla volontà di Dio; muoio contento perché sto morendo al fianco di Nostro Signore. Non ti preoccupare per la mia morte, che è ciò che mi mortifica. Invece, di' ai miei altri fratelli di seguire l'esempio del più piccolo e farai la volontà del nostro Dio. Abbi forza e inviarmi la tua benedizione insieme a mio padre. Salutami tutti per l'ultima volta e ricevete il cuore di vostro figlio che vi ama entrambi e vi avrebbe voluto vedere prima di morire.
Queste parole sono state scritte da un ragazzo non ancora quindicenne, José Sánchez del Rio, che militava nell’esercito dei Cristeros, la notte del 7 febbraio 1928, subito dopo essere stato catturato dalle truppe dell’esercito federale messicano, durante la presidenza di Plutarco Elías Calles, autore di leggi ferocemente anticattoliche. Appena dodicenne, José, seguendo l’esempio dei suoi fratelli, aveva voluto arruolarsi, contro la volontà della madre e, inizialmente, contro il parere del generale cattolico Mendoza, il quale poi, davanti alle sue insistenze, cedette. Dopo che il ragazzo ebbe pronunciato il solenne giuramento davanti a Gesù Eucaristico, ricevette l’incarico di portare in battaglia l’insegna della Vergine di Guadalupe, con la scritta Viva Cristo Rey! Durante la sanguinosa battaglia di Cotua, il 25 gennaio 1928, cedette il suo cavallo al generale Mendoza, la cui cavalcatura era rimasta uccisa, affermando che lui era più necessario alla causa. Durante la marcia a piedi, mentre, insieme ad altri, cercava di coprire la ritirata del grosso, venne catturato e condotto nella chiesa, trasformata in pollaio per disprezzo, del suo villaggio natale di Sahauyo, dove era stato battezzato e davanti alla quale aveva deciso di unirsi ai Cristeros, allorché aveva visto i soldati governativi fucilare il parroco.