ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 10 aprile 2018

Allontanare i lupi dal gregge di Cristo

Paolo IV Cum ex apostolatus officio infallibilità papale



Proponiamo la lettura, con riflessione e meditazione, della Bolla Pontificia di papa Paolo IV, la Cum ex apostolatus officio. Bolla che gode, fuor di ogni  dubbio, dell’infallibilità papale e che lo stesso Papa stabilisce valida in perpetuo.
Il fatto che sia verità infallibile risulta evidente dagli stessi requisiti richiesti dal Concilio Vaticano I con Bolla Dogmatica Pastor Æternus, che stabilisce appunto il dogma dell’infallibilità pontificia, mostrandone al contempo anche i precisi limiti.
Tali requisiti sono:
  1. il soggetto dell’infallibilità: è la persona del Romano Pontefice, il che vuol dire che il Papa deve fare esplicitamente e personalmente propri anche i documenti di un Concilio Ecumenico perché possano questi essere “infallibili”;
  2. la materia dell’infallibilità: che è la dottrina sulla Fede e sulla morale valevole per la Chiesa universale;
  3. il modo di insegnamento da parte del Papa: che è quello di dare valore di definizione alla dottrina proposta.
Ora questi tre requisiti si realizzano perfettamente nel documento pontificio che proponiamo alla lettura di tutti i cristiani di buona volontà.  Ci siamo permessi di includere – a termine della stessa – una importante ricostruzione storica  da parte del professor Roberto de Mattei. Posto quindi che quanto espresso in tale Bolla è verità cattolica, ciascuno tragga le corrette ed oneste conclusioni.

Conciliabolo Santamarta?

I demoni, dopo l'Incarnazione, tengono un Conciliabolo all'Inferno contro Maria Santissima


Tratto da:
"La Mistica Città di Dio", Vita della Madonna rivelata alla
 Venerabile Madre Maria de Jesus d'Agreda, suora Concezionista spagnola († 1665).
Libro Terzo
Capitolo 26


322. Come ho già detto nel capitolo undicesimo, nell'istante in cui si compì l'ineffabile mistero dell'incarnazione, Lucifero e tutto l'inferno sperimentarono la virtù del braccio onnipotente dell'Altissimo, il quale li precipitò nel più profondo delle caverne infernali. Là dimorarono ridotti all'impotenza per alcuni giorni, sino a che lo stesso Signore, nella sua ammirabile provvidenza, concesse loro di sollevarsi da quell'abbattimento, di cui essi ignoravano la causa. Il grande drago dunque si rialzò e si recò nel mondo per girare la terra in lungo e in largo, al fine di indagare se vi fosse qualche novità che potesse essere la causa di ciò che egli e tutti i suoi seguaci avevano sperimentato in se stessi. Il superbo principe delle tenebre non volle affidare tale ricerca solo ai suoi compagni, ma uscì egli medesimo con loro e, percorrendo la sfera terrestre con somma astuzia e malignità, la esplorò e scrutò ripetutamente per scoprire ciò che bramava. Spese in queste ricerche tre mesi e alla fine ritornò all'inferno del tutto ignaro della verità così come ne era uscito, perché tali misteri divini non avvenivano in modo che egli potesse comprenderli. La sua malignità era così tenebrosa che non poteva godere dei loro ammirabili effetti, né per essi avrebbe glorificato e benedetto il loro Creatore, come facciamo noi, per i quali fu compiuta la redenzione.

In nome dei “poveri”

EUROPA VERSO LA GUERRA CIVILE


L’Europa verso la guerra civile: il bubbone scoppierà? Con la benedizione del neoclero bergogliano, stanno sostituendo la popolazione europea: siamo come una gigantesca "sala parto" di tutta l’Africa e di un bel pezzo dell’Asia 
di Francesco Lamendola  

 0 314 arabi donne

Prima o dopo il nodo arriverà al pettine e il bubbone scoppierà: è inevitabile. Sotto la sapiente regia occulta della élite finanziaria globale, l’Europa si sta spaccando a metà: la metà favorevole alla invasione africana ed islamica, spacciata per accoglienza umanitaria, e la metà che vi si oppone, o  meglio, che vorrebbe opporvisi, se lo potesse, cioè se vi fosse una sola forza di governo disposta a tanto. Attualmente, cioè è possibile solo in alcuni Paesi del centro-est, come la Polonia, la Slovacchia, l’Ungheria, la Repubblica Ceca, mentre nei Paesi fondatori dell’Unione (Germania, Francia, Italia e Benelux) è semplicemente impossibile anche solo formulare a voce alta e per esteso un programma di opposizione a tale progetto. Al massimo si può ancora parlare, e con difficoltà sempre più grandi, di rimpatriare i clandestini; ma nessuno osa discutere il diritto di milioni di africani e asiatici di entrare nei Paesi europei e di stabilirvisi in maniera perfettamente legale: ove, a causa del loro tasso d’incremento demografico, nel giro di nemmeno due generazioni avranno dominato il continente. E invece il problema è tutto lì. Perché è chiaro che i clandestini, in un modo o nell’altro, dovranno essere rimpatriati, perfino da Paesi super-accoglienti, come l’Italia (la quale, ingenuamente, si aspetta la riconoscenza del resto dell’Europa proprio per il fatto di essere così accogliente); ma ciò che costituisce un problema, realisticamente, non solo loro, bensì i milioni e milioni di “regolari”, i quali pacificamente, silenziosamente, stanno sostituendo la popolazione europea, una strada dopo l’altra, un quartiere dopo l’altro, una città dopo l’altra. 

Temo che stia per accadere qualcosa di brutto

https://i2.wp.com/www.maurizioblondet.it/wp-content/uploads/2018/04/USS-Donald-Cook.jpeg?w=758&ssl=1

Sta per scoppiare una guerra mondiale?


Premetto che mentre nei territori controllati dalle truppe siriane fedeli al legittimo presidente i cristiani godono della libertà religiosa, invece nei territori occupati dalla galassia delle milizie jihadiste (Isis, Al Nusra, ecc.) vengono oppressi in vari modi. 

I mezzi di informazione asserviti alle lobby finanziarie che si oppongono a Gesù Cristo, senza avere uno straccio di prova stanno accusando il legittimo governo siriano di aver usato armi chimiche contro la popolazione civile. Sono convinto che le forze armate siriane non abbiano usato tali armi. Del resto il governo siriano che vantaggio tattico o strategico otterrebbe dall’uccidere col gas dei bambini inermi? Nessuno! Otterrebbe solo la riprovazione della comunità internazionale. Le forze armate siriane stanno vincendo la guerra contro i jihadisti (negli ultimi anni hanno liberato dalla tirannide islamista molti territori), pertanto non hanno nessun interesse ad usare gas chimici per uccidere dei civili inermi e creare scalpore mediatico. Per sapere chi potrebbe aver usato davvero armi chimiche bisognerebbe chiedersi “cui prodest?”, cioè “a chi giova?”.

Tra Novella 2000 e Avvenire



Don Mauro Leonardi è un prete emergente e molto trendy: giornalista, scrittore, poeta, attivissimo in video e sui social, costruttore di ponti, abbattitore di muri, dialogatore estremo, bergoglista d’assalto, si divide tra Novella 2000 e Avvenire. Sul serio, collabora sia con quella pubblicazione piena di servizi inutili e vignette blasfeme, e allo stesso tempo con il noto settimanale di gossip.
È quello che, nella smania di costruire ponti che non staranno mai in piedi, non molto tempo fa valorizzava la prima pagina del già malridotto Avvenire con i suoi racconti morbosi di donne fedifraghe nella rubrica quotidiana “In tre mesi” ([1]). Forse si era sbagliato, pensava di scrivere su Novella 2000, ma sta di fatto che nessuno s’è accorto dell’errore.

A gambe levate...!

Via dall’omelia – 0 – Le ragioni per cui


La parte dei miei lettori che ancora frequenta la messa lo sa. Ci sono celebrazioni dalle quali scapperesti a gambe levate, e se rimani è solo perché il Santissimo Sacramento ti aspetta subito dopo. Nei casi peggiori, “subito” è un eufemismo. Certe omelie le prendi come penitenze, e non dubiti che ti servano a scontare un buon numero di anni di purgatorio. Almeno quanto ti sembrano durare.

Il trono abominevole della loro empietà

CHIESA CATTOLICA DOVE VAI? MONS. SCHNEIDER AL CONVEGNO DEL 7 APRILE 2018
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, continuiamo a proporre i testi del convegno del 7 aprile scorso a Roma, “Chiesa cattolica, dove vai?” in ricordo del cardinale Carlo Caffarra. Oggi è il momento di offrirvi l’esposizione di mons. Athanasius Schneider, centrata sul ruolo della Cattedra di Pietro. Buona lettura.

Il sogno di una Chiesa evangelica

I VOLUMETTI DI VIGANÒ
Promuovere Francesco ignorando Giovanni Paolo e Benedetto

Continuiamo la lettura dei volumetti sulla "Teologia di papa Francesco", affrontando il saggio di don Roberto Repole dedicato all'ecclesiologia. Laddove risulta che il rapporto tra Chiesa universale e Chiese locali è rovesciato rispetto a quanto codificato dai suoi predecessori.

                                        La collana sulla teologia di Francesco

Continuiamo la lettura dei volumetti sulla "Teologia di papa Francesco", editi dalla Libreria Editrice Vaticana, che sono stati al centro del pasticcio che ha coinvolto Benedetto XVI e alla fine provocato le dimissioni di monsignor Dario Edoardo Viganò da prefetto della Segreteria per la Comunicazione. Scopo della collana è l’approfondimento del pensiero teologico dell’attuale Pontefice e la dimostrazione della sua continuità con i predecessori. Dopo aver affrontato i tedeschi Peter Hünermann e Jürgen Werbick, prendiamo ora in esame il lavoro dell'italiano don Roberto Repole, curatore della collana.

"Compensare le proprie insoddisfazioni"

Poca gioia e tante invettive. Francesco spiegato da padre Spadaro


La presentazione ufficiale nella sala stampa vaticana, lunedì 9 aprile, di "Gaudete et exsultate" – la terza esortazione apostolica di papa Francesco dopo "Evangelii gaudium" e "Amoris laetitia" – è stata un esercizio del tutto inutile, sia per la nullità delle cose dette, nemmeno riprese nel bollettino di rito, sia per l'insignificanza di chi le ha dette: il vicario della diocesi di Roma Angelo De Donatis, la ex presidente dell'Azione cattolica italiana Paola Bignardi e il giornalista Gianni Valente, quest'ultimo amico stretto di Jorge Mario Bergoglio da prima che fosse eletto papa. Tutti e tre con l'aria di aver solo letto in anticipo il documento che dovevano illustrare, senza saperne niente di più.
In compenso, però, è arrivato subito dopo il direttore della "Civiltà Cattolica", il gesuita Antonio Spadaro, a riempire il vuoto della presentazione ufficiale.

lunedì 9 aprile 2018

Gesù è venuto per combattere

CRISTO E IL MONDO


«Vince il mondo chi crede in Gesù, Figlio di Dio». Tutto il nodo della questione è qui: "nel rapporto fra Cristo e il mondo": mondo che rifiuta di riconoscere di essere sua creazione e rifiuta di rendere omaggio al suo Creatore 
di Francesco Lamendola   

0 COROXX

Tutto il nodo della questione è qui: nel rapporto fra Cristo e il mondo. Cristo non è venuto per condannare il mondo, ma per salvarlo; il mondo, però, la ha rifiutato, ha preferito le tenebre alla luce. Si è ripetuta la rivolta del Paradiso terrestre: Adamo ed Eva, per invidia e per orgoglio, vollero essere come Dio e si ribellarono alla sua legge; quando Gesù è venuto nel mondo, gli uomini non l’hanno voluto accogliere, ma lo hanno messo in croce. E Gesù era il Figlio di Dio, era la seconda Persona della Santissima Trinità. Fra Gesù e il mondo non vi è alcun compromesso possibile: non perché il mondo sia male in se stesso, ma perché il mondo rifiuta di riconoscere di essere creato, rifiuta di rendere omaggio al suo Creatore e rifiuta anche l’invito struggente del suo amore, spinto fino al dono della vita da parte del Figlio: come Gesù aveva profetizzato nella parabola dei vignaioli omicidi, ben sapendo quel che i sacerdoti, gli scribi e i farisei stavano preparando contro di Lui. Il mondo, perciò, è quella parte della creazione che rifiuta l’amore di Colui che ha creato ogni cosa con la sua Parola creatrice: Fiat.

Non eletto per caso

ITALIA IL LABORATORIO"SEGRETO"


Perchè è un falso papa "non eletto per caso"? L’Italia è il laboratorio della élite globalista: fateci caso, vi è un autentico razzismo alla rovescia e agli italiani viene minimizzata ogni notizia sulle politiche d'immigrazione 
di Francesco Lamendola  

 00 19 monaco silenzio mistero

Domenica 8 aprile 2018 la stampa locale (Il Gazzettino di Treviso) riporta che una ragazza marocchina di 28 anni ha eseguito due rapine violente in un solo giorno: al mattino ha rubato il telefonino a una studentessa quindicenne, minacciandola col taglierino e ferendola lievemente al collo, nel pomeriggio lo ha rubato a un ragazzo di 17 anni, sempre minacciandolo con il taglierino, dopo averglielo chiesto con la scusa di dover fare una telefonata urgente. Poco dopo è stata raggiunta da una volante, arrestata e denunciata. Questo è uno degli innumerevoli fatti quotidiani di criminalità, piccola e media, che registrano le cronache locali e che hanno per protagonisti degli stranieri: a volte clandestini, a volte residenti regolari: perché sia ben chiaro che i problemi di sicurezza e ordine pubblico non vengono solo dai primi. Lo stesso numero dello stesso giornale riportava la scoperta, a Udine, di un quindicenne, figlio di genitori algerini ma nato in Italia, che intesseva sul web la trama di una escalation terroristica, informandosi sulla fabbricazione di cinture esplosive e inneggiando all'Isis. Pare che stesse progettando un attentato proprio nella scuola che sta frequentando.

“Chiesa chi sei?”

“Chiesa dove vai?” o “Chiesa chi sei?”

Si è svolto a Roma il convegno “Chiesa dove vai?” alla presenza dei cardinali Brandmüller, Burke e il vescovo Schneider (QUI).
Naturalmente, Avvenire e il gran turiferario Luciano Moia con l’intervista al teologo Giuseppe Lorizio hanno tentato subito di sminuire l’incontro:
AVVENIRE
Amoris laetitia. «Una dichiarazione inutile, nessuno cambia le verità di fede» https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/teologo-lorizio

Lorizio è “esperto” di legge naturale (QUI): 

Sessione IV: Oltre la legge naturale? Implicazioni ontologiche e teologiche
9:30 Gianni Cioli, Nadia Toschi (Facoltà Teologica Italia Centrale), La legge naturale in Enrico Chiavacci
11:00 Giuseppe Lorizio (Pontificia Università Lateranense), La persona tra natura e cultura. Una riflessione teologica

Nessuno cambia le verità di fede così come nessuno cambia le verità della legge morale naturale, partecipazione della creatura razionale alla legge Eterna? La chiara risposta bene si comprende dalla quarta di copertina di questo testo di catechismo per i piccini (QUI) …

C’era una agenda da attuare..

«Esiste uno sviluppo della dottrina»



Nei giorni scorsi Sandro Magister ha pubblicato sul suo blog Settimo Cielo un post in cui evidenziava come Papa Francesco usi tre diverse modalità di comunicazione:
— dicendo lui in pubblico ciò che vuole, senza passare da nessun controllo o verifica preliminare;
— facendo sí che altri dicano in pubblico ciò che lui dice loro in colloqui privati;
— raccomandando l’ascolto di persone che dicono ciò che lui stesso non dice né in pubblico né in privato, ma gli piace che sia detto.

Gaudete igitur senes dum estis

GAUDETE ET EXSULTATE. MA NON SE SIETE CONTEMPLATIVI O DI CLAUSURA


In cinque righe il Pontefice regnante liquida un paio di millenni di monachesimo contemplativo, maschile e femminile. Al N. 26 della sua esortazione apostolica Gaudete ed Exsultate scrive: “Non è sano amare il silenzio ed evitare l’incontro con l’altro, desiderare il riposo e respingere l’attività, ricercare la preghiera e sottovalutare il servizio. Tutto può essere accettato e integrato come parte della propria esistenza in questo mondo, ed entra a far parte del cammino di santificazione. Siamo chiamati a vivere la contemplazione anche in mezzo all’azione, e ci santifichiamo nell’esercizio responsabile e generoso della nostra missione”. Saranno felici le suore di clausura e i religiosi contemplativi.
Per il resto, il lungo documento tratta in forma lievemente diversa dei soliti rimproveri e chiodi fissi del Pontefice. Parla di Gnostici e Pelagiani, facendo capire che in realtà sono sempre loro, i rigidi, quelli che amano troppo il culto, ecc. ecc. i colpevoli, sotto diverse forme.

Più intelligente delle Sacre Scritture..

Nuova Esortazione Apostolica: Francesco riscrive i Vangeli



Infovaticana.com (8 aprile) ha fatto trapelare la versione originale spagnola dell'Esortazione Apostolica di papa Francesco “Gaudete et exsultate” che dovrebbe essere pubblicata il 9 aprile.

L'esortazione respinge una caricatura di vita contemplativa: "Non è sano amare il silenzio evitando l'incontro con gli altri, desiderare riposo e respingere l'attività, cercare la preghiera e disdegnare il servizio” (26). Questa dichiarazione segue lo sfortunato schema di Francesco di confrontare mele fresche con pere marce.

Riscaldata a gas Santamarta?

GAS O NON GAS?
Siria, tanti i dubbi sull'attacco chimico a Douma

Nel conflitto siriano tornano protagoniste le “armi chimiche” dopo l’accusa al governo di Assad di aver ucciso a Douma, ultima sacca di resistenza dei ribelli jihadisti intorno Damasco, "ben oltre 100" persone. Le prove non ci sono, i dubbi sono molti. 



Nell’infinito conflitto siriano tornano protagoniste le “armi chimiche” dopo l’ennesima accusa al governo di Bashar Assad di aver ucciso a Douma, ultima sacca di resistenza dei ribelli jihadisti nei dintorni di Damasco, "ben oltre 100" persone, come ha riferito l'Unione di beneficenza delle organizzazioni di assistenza medica e di soccorso (UOSSM).

Il contrario della rivoluzione


Chiesa dove vai/1. Una base per il risveglio

Fare il resoconto del giorno dopo è sempre difficile, soprattutto quando si parla di Chiesa e dintorni. È opinione condivisa che si stiano vivendo tempi strani e non possiamo che essere tutti d'accordo. Cosa verrà ricordato di questo periodo? Non è probabilmente rilevante, ma per quanto ci riguarda, il convegno del 7 aprile, "Chiesa dove vai", può essere considerato memorabile, perché in anni di confusione ha posto delle basi di lavoro stabili per riuscire a sopravvivere al presente ecclesiastico senza rimbecillirsi ulteriormente, magari dandosi una calmata e, per una volta, riporre per qualche minuto l'ascia di guerra per fermarsi a pensare.

[Per la cronaca, al convegno erano presenti oltre 400 persone, inviato di Avvenire compreso. Il quotidiano dei vescovi ha avuto anche il coraggio di rosicare].

Jesus Wurst

OMOERESIA
Coppia gay fa capolino nel catechismo per bambini

Un nuovo Catechismo per ragazzi delle edizioni salesiane mostra in copertina una coppia di uomini con bambini. E il Gesù raffigurato è ad immagine di Conchita Wurst. Il web insorge e attacca il sussidio di essere omoeretico. Coincidenze innocenti o ossessioni? Sicuramente uno scivolone, che investe anche gli stessi autori, responsabili per il servizio di catecumenato della diocesi di Torino. La stessa del corso sulla fedeltà gay di don Carrega. 


                                            La prima di copertina e la quarta

Le edizioni dei salesiani Elledici hanno dato da poco alle stampe un nuovo sussidio per il catechismo dei ragazzi. Il quaderno con le schede ha suscitato lo stupore di molti sul web che si sono rimpallati le due immagini di copertina, la prima e la quarta. Vediamo perché.

domenica 8 aprile 2018

“Qualche sassolino dalla scarpa”

Settimana Santa: rito antico, vecchie polemiche - F. Tolloi

Qualche giorno fa mi trovai a leggere un fumoso articolo (qui) pubblicato sul proprio blog dal sedicente teologo laico Andrea Grillo, già tristemente noto per posizioni gravemente moderniste, autore di una lunga serie di articoli che non esito a definire eretici sulla Santa Eucaristia. In esso, l'autore esponeva in modo poco decodificabile argomentazioni poco convincenti per spiegare come mai, a suo parere, la Pontificia Commissione Ecclesia Dei avrebbe sbagliato nel concedere un indulto speciale, a partire da quest'anno del Signore 2018, per poter celebrare la Settimana Santa secondo le più coerenti e tradizionali rubriche del 1952, antecedenti dunque a quello scempio che fu la prima riforma bugniniana, occorsa sotto Pio XII nel 1955 ed entrata in vigore l'anno successivo.
Avevo manifestato ad alcuni amici l'intenzione di rispondere al sedicente teologo, mettendo a nudo la pochezza delle sue affermazioni. Tuttavia, a causa di numerosi impegni, non ho trovato il tempo di mettermi davanti alla tastiera e dedicarmi a ciò; sinché, ieri, scopro che, per grazia di Dio, qualcuno si è già preoccupato di rispondere per le rime a Grillo. Riporto dunque di seguito l'ottima risposta fornita dal sempre precisissimo Francesco Tolloi sul suo blog Rerum liturgicarum, della quale condivido ogni virgola. Buona lettura.


Sabato Santo secondo tradizione (1952): benedizione del diacono prima del canto del Preconio


Non ha paura di provare vergogna!?*

"Uso di armi chimiche nel Ghouta". Dopo mesi di allarmi di Russia e Siria, la provocazione dei "ribelli" è avvenuta


Da mesi Russia e Siria avevano lanciato allarmi sulle possibile provocazioni da parte dei "ribelli", i quali avrebbero usato armi chimiche nel Ghouta e in altre zone del paese arabo per incolpare Damasco e provocare una reazione da parte dell'Occidente, USA in testa.


Il copione si è ripetuto sempre uguale a se stesso, come avviene da 7 anni a questa parte, inizio della guerra alla Siria. I sedicenti "ribelli" diffondono la notizia di un attacco con armi chimiche da parte dell'esercito siriano per scatenare una reazione indignata dell'Occidente, USA in testa, e delle monarchie del Golfo. Tutta l'operazione è corredata, come sempre, da video e foto di dubbia provenienza, senza verificare l'attendibilità, per creare indignazione nell'opinione pubblica.

Ateologia Luteranense

CHIESA DOVE VAI? PEZZO GROSSO DEMOLISCE LA TEOLOGIA DI “AVVENIRE”.

Come sapete ieri a Roma si è svolto il convegno “Chiesa cattolica, dove vai?” in ricordo del card. Carlo Caffarra, e in cui, ancora una volta, a fronte dell’imbarazzato silenzio del Pontefice regnante sui Dubia sono state ribadite con una Dichiarazione alcune verità di sempre del Magistero cattolico (e prima, del Vangelo) che non bastano due noticine furbettine a rinnegare. Avvenire ha dedicato al convegno un articolo in cui lo specialista entusiasta del Rinnovamento Totale del quotidiano dei vescovi affermava alcune cose. Che Pezzo Grosso, chiaramente indignato dalla mancanza di sincerità, si affretta a contestare. Una per una. E fa bene.
P.S.: Il convegno, contrariamente ai desideri e alle speranze dei coricanti del nuovo regime, è stato un successo, come potete vedere dall’immagine qui sotto. Tanto che anche siti vaticani, e paravaticani, finanziati dai Cavalieri di Colombo sono stati costretti a parlarne…

Noli illam tangere!

La vera lavanda dei piedi insegnata dai Vangeli



Papa Francesco dovrebbe riprendere la Tradizione e lavare i piedi AI SACERDOTI, ai Vescovi e Cardinali da lui trattati male durante l’anno, dovrebbe lavare i piedi a Padre Stefano Maria Manelli… e ribadire in tal senso il concetto dell’autentico umile servizio a cui allude il Cristo nei fatti riportati dai Vangeli.
Anche se il “tempo” in cui riviviamo questa pagina di Vangelo è trascorsa, ci farà bene riflettere sopra e ragionare con serenità sull’insegnamento magisteriale e patristico. In questi ultimi cinque anni si è data vita ad una nuova “tradizione” della “lavanda dei piedi“. Nella Tradizione di sempre, come conclusione della Messa – in Coena Domini – c’era (e c’è) la reposizione di Gesù-Ostia-Santa nei cosiddetti “Sepolcri”, organizzati e preparati negli Altari della “Reposizione”, a significare il triste tempo in cui si entra: quello dell’arresto di Gesù, una notte di processi falsa, vituperio, oltraggi alla Sua Persona. Alle ore 12,00 del Venerdì Santo Gesù viene “portato via” da questi Altari, viene “nascosto” per così dire, si segue tutta la Passio, gli ultimi interrogatori di Pilato ed infine la condanna, la Via Crucis e la Crocifissione, con l’adorazione della Croce da parte della Chiesa, con i Fedeli.

La cattiva coscienza dei modernisti

PIO X E' UN GIANO BIFRONTE ?


Dall’eresia modernista al Concilio. Pio X è un Giano bifronte, ma solo per i progressisti. Dire apertamente ciò che pensano di lui vorrebbe dire lasciar cadere la finzione della equanimità e quel che più conta, della ortodossia 
di Francesco Lamendola  

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È abbastanza divertente vedere come i cattolici progressisti e simpatizzanti per l’eresia modernista, di fronte al giudizio storico da dare sulla figura e sull’opera di san Pio X, si mettono ad annaspare, a boccheggiare, a balbettare: non sanno letteralmente che pesci pigliare, presi nella loro intima contraddizione: dire apertamente ciò che pensano di lui vorrebbe dire lasciar cadere la finzione della equanimità e, quel che più conta, della ortodossia; “assolverlo” del tutto, però, ossia formulare un giudizio sostanzialmente positivo, vorrebbe dire sconfessare le loro più intime convinzioni, cioè far violenza a se stessi: cosa di cui sono assolutamente incapaci. L’eresia modernista, infatti, sotto il profilo psicologico, trae alimento da un problema di ego: chi ha un ego ipertrofico non sa farsi umile, non sa farsi piccolo come ha raccomandato Gesù Cristo; e, con la comoda scusa della serietà scientifica e del rigore metodologico, si adopera per modificare la divina Rivelazione quel che basta per non dover accettare l’umiliazione, come essi la vivrebbero, di riconoscere la grandezza infinita di Dio e l’incommensurabilità esistente fra l’Intelligenza divina e quella umana.È il rifiuto di piegare le ginocchia, di adorare e di servire umilmente il Creatore, da parte dell’uomo gonfio di sé, ebbro di orgoglio: per la sua ragione, per le sue capacità, per il suo senso critico, orgoglio che gli rende impossibile accettare una religione da bambini o da vecchiette. Figuriamoci se delle persone così potrebbero riconoscere di essere ingiuste e ingenerose nel giudicare severamente il pontificato di Pio X, nel riconoscere le ottime ragioni di papa Sarto allorché reagì con la massima decisione contro la montante eresia modernista. Fra le altre cose, ciò le metterebbe in condizione di guardare in maniera un po’ meno celebrativa il Vaticano II, che tanti spunti ha preso e sviluppato da quella eresia, sia pure mescolandoli, con somma abilità, alla retta dottrina cattolica; e quei signori sono tanto disposti a rivedere la loro glorificazione del Concilio, che poi è la loro stessa glorificazione, quanto un marxista duro e puro potrebbe essere disposto a fare autocritica rispetto al Capitale, o alla rivoluzione d’Ottobre, o allo stalinismo.

Il silenzio di fronte al male è esso stesso un male

L'INTERVENTO DI PUCCETTI
Bioetica, fermare la collaborazione al male


"Qui siamo allora di fronte ad un grande problema sulle fonti della moralità degli atti umani e sulla negazione delle azioni intrinsecamente malvagie. Ed io, con tutto lo sforzo che posso fare, non riesco ad individuare nessuna continuità rispetto a ciò che mi è stato insegnato". L'intervento del bioeticista Puccetti. 




Pubblichiamo l'intervento di Renzo Puccetti al convegno Chiesa dove vai? che si è svolto ieri a Roma promosso dall'associazione Amici del Cardinal Caffarra.

Eminenze, eccellenze, reverendi padri e reverende madri, signori, signore, vi porgo il mio deferente saluto, ringrazio gli organizzatori per avermi concesso l’onore e il privilegio d’intervenire su un tema al quale il cardinale Caffarra ha dato tanto e dal quale ho ricevuto tanto. Prima di procedere è necessario fornire alcune precisazioni: che cos’è la bioetica? È una disciplina. Cosa fa? Esprime giudizi di moralità su procedure biomediche. Come procede? Attraverso un confronto interdisciplinare.

Essa non è il regno dell’opinione, dell’ignoranza, della superficialità fatua, vacua ed autoreferenziale. Il primo istituto di bioetica in Italia è stato fondato da monsignor Elio Sgreccia. A generazioni di bioeticisti egli ha insegnato un approccio triangolare alle questioni bioetiche: la valutazione degli aspetti scientifici, di quelli antropologici ed infine l’espressione di un giudizio di moralità o immoralità, cioè il giudizio su un atto come bene o male. Nel mio intervento volutamente Parlerò di idee. Come nel 1948 Richard Weaver disse, “Le idee hanno conseguenze”. Anni dopo George Weigel precisò che le cattive idee hanno conseguenze disastrose. Dunque concordo con Eric Metaxas, dobbiamo stare molto attenti alle idee che ci vengono impiantate nel cervello. Intendo dimostrare che in ciascuno dei tre ambiti del metodo triangolare vi sono problemi, gravi problemi. A partire dall’approccio scientifico. Tutti voi ricordate il caso di Charlie Gard, affetto da gravissima patologia mitocondriale, deceduto a seguito della rimozione della ventilazione da parte dei medici inglesi. Un membro della PAV ha pubblicamente affermato che nel caso di Charlie Gard l’accanimento terapeutico era “plateale”.

La "plenitudo potestatis"

https://benedettoxviblog.files.wordpress.com/2017/10/burke.jpg?w=720
La "plenitudo potestatis" del Romano Pontefice nel servizio dell’unità della Chiesa

di Raymond Leo Burke
*
In memoria del Cardinale Joachim Meisner
Prima di entrare nel cuore del mio argomento, in questo contesto di riconoscente ed affettuoso ricordo del compianto Card. Carlo Caffarra e di ardente desiderio di continuare il suo lavoro di amore disinteressato e totale per Cristo e il Suo Corpo Mistico, la Chiesa, vorrei dire alcune parole per onorare la memoria del Card. Joachim Meisner. Egli fu, dall’inizio della buona battaglia per difendere e promuovere le verità fondamentali sul matrimonio e sulla famiglia, completamente unito al Card. Caffarra, al Card. Walter Brandmüller ed a me. Egli, da vero pastore del gregge del Signore, riteneva suo primo dovere la presentazione instancabile dell’insegnamento di Cristo nella Chiesa. Ricordo due momenti, in particolare, in questa sua ultima battaglia per servire Cristo e la Chiesa.
Dopo la prolusione del Card. Walter Kasper durante il Concistoro Straordinario del febbraio del 2014, mentre uscivamo dall’aula sinodale, egli si avvicinò a me ed espresse tutta la sua preoccupazione per la falsa direzione nella quale la predetta prolusione avrebbe condotto la Chiesa se non ci fosse stata un’adeguata e repentina correzione. Inoltre aggiunse: “Tutto ciò finirà in uno scisma”. Da quel momento, egli ha fatto tutto il possibile per difendere la parola di Cristo sul matrimonio.

sabato 7 aprile 2018

La Chiesa cattolica esisterà ancora?

LA CHIESA RINASCERA'


Eppure la Chiesa rinascerà, magari fra 300 anni. L'esempio dei "cristiani giapponesi", sopravvissuti "260 anni" a una terribile persecuzione. Se gli uomini sono infedeli, "Dio è sempre fedele": perciò la sua Chiesa non sparirà 
di Francesco Lamendola  

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Quello che sta succedendo fuori e soprattutto dentro la Chiesa cattolica negli ultimi decenni, e particolarmente nella fase successiva al Concilio Vaticano II, e che sta culminando ora, sotto il pontificato di Francesco I, sembra andare nella direzione di un suo progressivo, metodico, inesorabile auto-annichilimento. Anche se i cattolici progressisti e i modernisti che si spacciano per cattolici usano tutt’altro linguaggio e parlano di una rinascita, di un ritorno alle origini, di una seconda giovinezza, insomma abbondano nell’adoperare toni entusiastici e trionfalistici che sono, poi, smaccatamente autocelebrativi, dato che lodando la loro riforma e la loro supposta rinascita, a chi sappia guardare le cose con obiettività e senza perdere di vista quali siano la vera natura e la vera finalità della Chiesa, ossia la santificazione delle anime mediante la trasmissione del Vangelo di Gesù Cristo, e non un’opera di tipo sociale ed umanitario, analoga e concorrenziale a quella di tanti organismi governativi e non governativi, appare invece evidente che la Chiesa si è messa sulla via dell’auto-dissoluzione, e che le cose sono giunte a un punto tale per cui ben difficilmente si potrà ancora fare qualcosa per scongiurare il disastro finale. 

Testimoniare la vera dottrina della Chiesa

In una Chiesa senza guida, due nuove proteste di vescovi e fedeli




Pasqua inquieta, ai vertici della Chiesa cattolica. Nell'arco di pochi giorni, due delle svolte più rivoluzionarie del pontificato di papa Francesco sono state contestate con altrettante dichiarazioni pubbliche da parte di cardinali, vescovi e membri del popolo cristiano.
Sono le due svolte che ammettono alla comunione eucaristica sia i divorziati risposati, sia i protestanti.

Gloria olivae

LA CHIESA TREMA

Vaticano, Papa Francesco e l'ombra della profezia di Malachia. Antonio Socci: "Spunta il nome di Bergoglio"






Uno studioso romano, Alfredo Barbagallo, ha fatto sorprendenti scoperte sull'antica "profezia di Malachia", spesso citata sui media, ma ben poco conosciuta. Sono scoperte che proiettano quell'antico testo proprio ai giorni nostri e addirittura a persone viventi oggi. Il documento Prophetia Sancti Malachiae Archiepiscopi, de Summis Pontificibus consiste in una serie di 111 motti in latino - alquanto enigmatici - su ciascun pontefice che avrebbe regnato nella Chiesa a partire da Celestino II (papa dal 1143) fino alla fine dei tempi.

La misteriosa profezia, attribuita a San Malachia di Armagh, amico di San Bernardo di Chiaravalle, fu pubblicata nel 1595 dal monaco benedettino Arnold de Wyon in una apocalittica storia della Chiesa – con al centro il suo ordine - intitolata Lignum vitae. L'elenco dei papi futuri si conclude proprio ai giorni nostri: l'ultimo papa, Gloria olivae, coincide con Benedetto XVI. Dopo il motto relativo a lui si legge questa inquietante conclusione: "Durante l'ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa, risiederà Pietro Romano, che farà pascolare le sue pecore fra molte tribolazioni. Passate queste, la città dai sette colli sarà distrutta e il tremendo Giudice giudicherà il suo popolo. Fine". Non proprio tranquillizzante. Secondo gli interpreti non è detto che la profezia di Malachia prospetti la fine del mondo per la nostra epoca. Di sicuro però paventa – dopo Gloria olivae  (Benedetto XVI) - una sorta di fine della Chiesa, ovvero una sua crisi mai vista prima, un suo oscuramento apocalittico al punto che il suo successore non è definito papa, come i precedenti, ma con la strana formula: Petrus Romanus.

Perché? Non è un papa autentico? E si riferisce a Giorgio Mario Bergoglio? Di fatto la serie dei pontefici si interrompe al 111°, con Benedetto XVI. Cosa accade dopo? Il motto "Petrus Romanus" calzerebbe a Bergoglio per la ripetuta auto-definizione bergogliana come "vescovo di Roma", fin dalla sera della sua elezione. E per il fatto che Benedetto XVI resta tuttora papa, sia pure in sospeso, e lui sembra un facente funzioni. Inoltre il suo tempo – nella "profezia di Malachia" – è connotato dalle "molte tribolazioni" del gregge. Come in effetti accade.