ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 21 giugno 2012

IL TERZO SEGRETO DI FATIMA E LA FALSA INTERPRETAZIONE DATA DALL'ECCENTRICO ADORATORE DELL'IO, KAROL WOJTYLA



Pontifex.Roma(In foto i "2 amici" Karol Wojtyla e Alì Agca. Protagonisti dell'attentato probabilmente costruito a tavolino per sedurre le anime. Wojtyla, notissimo adoratore dell'io, il cui "Totus Tuus", stando ai fatti, ai comportamenti ed ai testi scritti, ha rappresentato la devozione che la Vergine Maria avrebbe dovuto avere nei confronti dell'uomo Wojtyla e non viceversa, come è dato credere ai più) Nota sul Terzo Segreto di Fatima: Il 13 maggio 2000 a Fatima venne dato l’improvviso annuncio che il Terzo Segreto di Fatima sarebbe stato finalmente rivelato. Il 26 giugno, il Vaticano rilasciò ufficialmente il testo del Segreto, completo del supposto facsimile del medesimo nella scrittura di Suor Lucia del 1944, ed un commentario del Cardinal Ratzinger. [...] 2. Il Terzo Segreto doveva essere rivelato nel 1960. Secondo le fonti Vaticane, tale anno sarebbe stato determinato da Suor Lucia, in base alla sua intuizione che la situazione “allora sarebbe diventata più chiara.”

MEDJUGORJE E LA "PROFONDA MARIOLOGIA" DI GOSPA, PADRE LIVIO E MARIJA

Pontifex.RomaPremetto di non essere filosofo, né teologo, né tantomeno mariologo e di fare mie le parole di Gamaliele in At 5, 38-40. Tuttavia come semplice cattolico “della strada” non riesco a reprimere dubbi e perplessità sui fatti di Medjugorje specialmente in questi ultimi tempi in cui la Gospa sembra dilagare sui grandi mezzi di comunicazione per merito di famosi personaggi e con lusinghieri risultati (la storia dirà a favore di chi). Il mio scetticismo su questi fatti discende da tante anomalie che emergono dai messaggi, resoconti, interviste, dichiarazioni e comportamenti dei veggenti di Medjugorje e da eventi straordinari di cui sono stati testimoni o direttamente coinvolti. Per ora mi limito ad evidenziare quelle rilevate in una delle interviste a Marjia da parte di padre Livio precisamente quella in data 27 febbraio 1998, nella quale viene presentata una Gospa a dir poco originale; una Gospa che “bacia, e abbraccia”; “che impone,fisicamente, le mani sulla testa dei presenti (i veggenti la imitano sacrilegamente, clicca qui)”; che fa “sentire il suo corpo come ognuno di noi”; una Gospa che “è un'amica alla quale si racconta tutto”; che “lascia liberi di sbagliare” senza battere ciglio; che ha sbalzi d'umore e che “si mette a ridere (?) quando è contenta”; una Gospa alla quale Jakov per soddisfare la curiosità della gente “vuole alzare il vestito per vedere se ha le scarpe”; una Gospa che si mette a pregare in una lingua misteriosa, quella “materna”; una Gospa davanti alla quale i veggenti “si mettono a litigare per presentare le proprie richieste”; che “benedice come i sacerdoti” e che il messaggio più importante che da è quello di “dimostrare di esistere”.

Lenta, molto lenta.., apertura degli occhi?

“Il Vaticano metta ordine a Medjugorje”


Medjugorje
Da Medjugorje arriva l’appello di Rosellinadiluna che avete conosciuto qualche mese fa sempre su questo blog. Francesca, consacrata degli Apostoli di Maria, che vive in Bosnia-Erzegovina ormai da diverso tempo, ci racconta la vita di tutti i giorni in quel posto meta di tanti pellegrinaggi. “Voglio aggiornarvi e dar notizie da questa terra”, ci scrive, “notizie che sempre riporteranno la realtà dei fatti, la verità, anche quando questa può risultare scomoda per alcuni”.

MEDJUGORJE, LE FALSITÀ! PARLANO ALCUNI ESPERTI NON CATTOLICI


Quando calienta el sol..


Argentina, l'imbarazzante abbraccio del vescovo

Mons. Fernando Maria Bargallò
MONS. FERNANDO MARIA BARGALLÒ

Mons. Fernando Maria Bargallò è stato immortalato con una donna in una spiaggia messicana. “E’ solo un’amica d’infanzia”. Dimissioni in vista?

REDAZIONEROMA

 È stato subito scandalo quando, nel pomeriggio di ieri, una tv argentina ha diffuso le foto di un tete-a-tete con una donna in una spiaggia messicana di mons. Fernando Maria Bargallò, titolare della diocesi di Merlo (periferia di Buenos Aires) e della Caritas per l’America Latina.

 Il prelato - come raccontano oggi tutti i media, fra i quali la Nacion - è  corso ai ripari telefonando già in serata allo stesso canale e ammettendo che le immagini risalivano ad un paio d’anni fa, quando durante un viaggio in Messico «con un’amica d’infanzia che - ha detto - conosco praticamente da sempre». 

Mons. Bergallo ha anche chiesto scusa per «l’ambiguità delle foto» e per «le strumentali interpretazioni», che hanno suscitato.  

Per contro, i media non solo si chiedono chi possa aver inviato le immagini alla tv e perchè e sostengono che il prelato e la donna avrebbero soggiornato in un hotel di lusso messicano. 

IL VESCOVO DI BERGAMO,


 MONS. FRANCESCO BESCHI, ABIURI LE SUE ERESIE E RIENTRI IN COMUNIONE CON ROMA, NOI CATTOLICI GLI TENDIAMO LA MANO

Pontifex.Roma
Non risulta che il vescovo di Bergamo, Mons. Francesco Beschi, ad oggi abbia pubblicamente abiurato le eresie proferite, collocandosi ipso facto fuori dalla comunione con Roma. I cattolici della Diocesi di Bergamo, preoccupati, chiedono al Santo Padre di adire disciplinarmente contro il predetto, obbligandolo ad abiurare pubblicamente le sue eresie proferite ed a sottomettersi all'autorità di Pietro. Si abbia clemenza per il peccatore ma non si taccia dinanzi alla verità e non ci si faccia calpestare dagli eretici; la fede cattolica è Una, Santa ed Apostolica, ben radicata in Scrittura e Tradizione, pertanto checché voglia filosofeggiare blaterando, ad oggi, il vescovo di Bergamo risulta ancora essere fuori dalla comunione con Roma, in sostanza un simil-protestante. I cattolici di Bergamo sentono in cuor loro di rivendicare la figura di un vescovo cattolico presso la loro Diocesi, in quanto le affermazioni fatte dal vescovo Francesco Beschi non risultano essere presenti nella teologia cattolica, pertanto sono eretiche; c'è pericolo per le anime.

LA CHIESA SOFFRE COME PATÌ PADRE PIO


. QUALI LE CAUSE, E QUALI RIMEDI  ADOTTARE?


Pontifex.Roma
Sabato scorso, a San Giovanni Rotondo, il Segretario di Stato Vaticano, cardinal Bertone, ha commemorato i dieci anni della canonizzazione di San Pio da Pietrelcina. Nella sua omelia, ha detto, parola più o meno: Padre Pio soffrì come soffre oggi la Chiesa cattolica. Vero. Padre Pio dovette subire la umiliazione dell'oscuramento, della proibizione della confessione e della messa in pubblico quasi fosse un malfattore. Lo si accusò, da parte di una fetta del clero di allora (Papa Giovanni XXIII in testa), di essere una specie di galoppino dei soldi, di abusare della credulità popolare, di simulazione e di isteria, persino di love storie nel confessionale. Di tutto, neppure Odifreddi sarebbe arrivato a tanto. La Chiesa di allora, sì. Dunque, Padre Pio, i siluri più robusti li ebbe dal clero, da certi confratelli e dall'invidioso vescovo di Manfredonia. Oggi, Padre Pio, il santo più popolare, viene ancora calunniato, da scrittori senza cognizione, razionalisti, massoni ...

INTERESSANTE DOSSIER SUL CASO ROSMINI.


 CONDANNATO DALLA CHIESA E “BEATIFICATO” DA BENEDETTO XVI. LA SANTA SEDE SI DEGNI CARITATEVOLMENTE DI FARE CHIAREZZA
Pontifex.RomaSulla dottrina ideologica dell'Angelico Dottore S. Tommaso in confronto a quella dell'Ab. Rosmini. Lettera Pastorale dell'Ill.mo e Rev.mo Mons. Vescovo di Concordia. Portogruaro, 1886. Tip. Castion, p. 51 in 8. Da: La Civiltà Cattolica, serie XIII vol. IV (fasc. 872, 9 ottobre 1886) Firenze 1886 pag. 224-231. Da qualche tempo noi, in questo periodico, non ci siamo occupati delle dottrine rosminiane, sia perchè riputiamo la questione rosminiana essere una questione, nel campo filosofico, oggimai finita; sia perchè gli ultimi scritterelli che alcuni seguaci del Roveretano hanno pubblicati, invece di nuove prove o nuove difese, non contenevano che nuove insolenze, alle quali meglio è rispondere col silenzio che con la penna. Tuttavia non possiamo non commendare altamente que' Vescovi, i quali per soddisfare all'alto dovere, onde sono stretti, di tutelare la fede cattolica nelle loro diocesi, alzano la voce per condannare le dottrine pericolose che vi spargono i rosminiani. Tra questi merita speciale lode l'illustre Vescovo di Concordia fra Domenico Pio Rossi del grande Ordine dei Predicatori. (1)

mercoledì 20 giugno 2012

COMUNIONE ED ELEZIONE

 - LE CENE-MEETING CHE FORMINCHIONI ORGANIZZAVA CON I CIELLINI E CHE PAGAVA DACCÒ ARRIVAVANO A COSTARE ANCHE 15 MILA € - SOLO CHE È STRANO CHE A QUESTI RICCHI BANCHETTI PARTECIPASSERO ANCHE LE PIÙ IMPORTANTI PERSONALITÀ DELLA SANITÀ LOMBARDA - IL CELESTE PARLA DI “PUBBLICHE RELAZIONI” O DI CONVIVIALI CON I CONFRATELLI, MA QUEGLI ATTOVAGLIAMENTI SAPEVANO TANTO DI CENE ELETTORALI…
Davide Carlucci e Sandro De Riccardis per "la Repubblica"
IL POLLICE VERSO DI ROBERTO FORMIGONIIL POLLICE VERSO DI ROBERTO FORMIGONI Chiamarle cene o pranzi è riduttivo: il conto pagato alla fine da Pierangelo Daccò poteva arrivare a più di 15mila euro, come avviene il 26 agosto del 2008 al ristorante "Lo Squero" di Rimini. Intorno alle grandi tavolate organizzate in occasione dei meeting di Comunione e Liberazione, sedevano grand commis della sanità lombarda: manager, primari, dirigenti sanitari, baroni della Medicina, imprenditori del settore.

L’ARTICOLO DELL’”ESPRESSO CHE SBUGIARDA BERTONE:

1-  NEL 2006 ANGELO SODANO, CAPO INDISCUSSO DELLA FAZIONE DEI "DIPLOMATICI" CHE DA SUBITO S'È OPPOSTA AL SALESIANO, CERCÒ DI CONVINCERE TARCISIO A RINUNCIARE ALL'INCARICO DI SEGRETARIO DI STATO - 2- UN CONSIGLIO INVIATO DA SODANO PER LETTERA, CONSEGNATA A BERTONE TRAMITE IL SUO SEGRETARIO MONSIGNOR PIERO PIOPPO. COME ANDÒ A FINIRE? NONOSTANTE "AMBASCIATOR NON PORTA PENA", NEL 2010 PIOPPO È STATO NOMINATO PER VOLONTÀ DI BERTONE NUNZIO APOSTOLICO IN CAMERUN, E DEVE VIAGGIARE ADDIRITTURA IN GUINEA EQUATORIALE -

Emiliano Fittipaldi per "l'Espresso" del 29 maggio 2012
«Tarcisio Bertone è ormai troppo potente, troppo accentratore, troppo ambizioso. E' un uomo pericoloso, e va fermato». Così ripetono come pappagalli gli anonimi "corvi" che stanno spiegando ai giornalisti il motivo per cui fanno fuoriuscire documenti riservatissimi della Santa Sede, lettere personali e atti ufficiali usati come armi di una guerra combattuta «solo e soltanto per difendere il Papa».

L’EMINENTISSIMO BERTONE

1- A “FAMIGLIA CRISTIANA” L’EMINENTISSIMO BERTONE, CHIAGNE E FOTTE DIMENTICANDO IL PICCOLO FATTO CHE I DOCUMENTI E LE LETTERE PUBBLICATI NEL LIBRO DI NUZZI E DAI QUOTIDIANI NON HANNO RICEVUTO, FINO A PROVA CONTRARIA, UNA SMENTITA O UNA QUERELA - 2- MA PER IL SEGRETARIO DI STATO "MOLTI GIORNALISTI GIOCANO A FARE L'IMITAZIONE DI DAN BROWN. SI CONTINUA A INVENTARE FAVOLE O RIPROPORRE LEGGENDE" E - CONTRO IL VATICANO IN QUESTI MESI SONO STATE "PROPALATE" "MESCHINITÀ" E "MENZOGNE" - 3 - E MINACCIA: "SE CHI SCRIVE AL PAPA VEDE VIOLATO IL PROPRIO DIRITTO ALLA PRIVACY COSTITUZIONALMENTE GARANTITO IN ITALIA QUALCHE PROBLEMA BISOGNA PUR PORSELO". O LA COSTITUZIONE "PREVEDE CITTADINI DI SERIE A E DI SERIE B?" - 4- "IL PAPA STESSO CI HA CHIESTO PIÙ VOLTE, IN MANIERA ACCORATA, UNA SPIEGAZIONE SULLE MOTIVAZIONI DEL GESTO DI PAOLO GABRIELE, DA LUI AMATO COME UN FIGLIO" -

Ansa.it
padre georg bertone papaPADRE GEORG BERTONE PAPA
"Molti giornalisti giocano a fare l'imitazione di Dan Brown. Si continua a inventare favole o riproporre leggende". Lo dice il card. Tarcisio Bertone a Famiglia cristiana, smentendo che un monsignore del Vaticano sia mai andato a Genova, quando lui ne era arcivescovo "per dissuadermi dall'accettare la proposta di Benedetto XVI che mi voleva come segretario di Stato. Totalmente falso", aggiunge, però "continuo a leggere questo episodio".

I SENZA D-IOR

 - GLI ISPETTORI “MONEYVALL”, CHE DEVONO DECIDERE SE AMMETTERE IL VATICANO NELLA “WHITE LIST”, RILEVANO COME LA LEGGE ANTIRICICLAGGIO VARATA NEL GENNAIO 2012 (CONTRO CUI SI MOSSE LIN-GOTTI TEDESCHI) ABBIA FLOPPATO IN ALMENO 3 DEGLI 8 CRITERI “SENSIBILI” - BUCATI GLI STANDARD SULLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE, MANCA UN REGOLAMENTO CHE PERMETTA ISPEZIONI SULLO IOR E RIMANE OFF LIMITS L'ACCESSO AI MOVIMENTI, ANTECEDENTI AL 1 APRILE 2011, DEI CONTI DELLA “BANCA DI DIO” …

M.Antonietta Calabrò per il "Corriere della Sera"
TARCISIO BERTONE CON LE CUFFIETARCISIO BERTONE CON LE CUFFIE
Ior e antiriciclaggio, il Vaticano se la potrebbe cavare. Il rapporto degli ispettori di Moneyvall (il gruppo regionale del Gafi, cioè l'agenzia mondiale di contrasto al riciclaggio del denaro sporco) assegna infatti alla Santa Sede una valutazione negativa in 8 dei 49 criteri standard in base ai quali viene attualmente valutata la trasparenza finanziaria di un Paese.
Otto (dei 16 punti Key&Core, cioè cruciali), sono stati infatti giudicati partially compliant, «parzialmente aderenti», agli standard, o «no compliant» cioè «non aderenti». Ma il punteggio complessivo assegnato al Vaticano dal rapporto ispettivo Moneyvall - che verrà discusso a Strasburgo il 4 luglio - rimane pur sempre al di sotto dei 10 punti negativi.

IOR TI VEDE

 - PIÙ DI 1 MILIARDO DI €URO PRELEVATI DAI CONTI CIFRATI O MESSI AL SICURO ALL’ESTERO PER PAURA DELL’ANTIRICICLAGGIO: DA DOVE ARRIVAVANO QUEI SOLDI? CHI ERANO I VERI INTESTATARI? - LIN-GOTTI TEDESCHI SAPEVA TROPPO: “LA GUERRA CON CIPRIANI E BERTONE È COMINCIATA QUANDO CHIESI NOTIZIE SUI CONTI INTESTATI AI LAICI” - GOTTI E ORSI E SANTANDER: QUEI VERSAMENTI DI FINMECCANICA IN ODORE DI TANGENTI…

Fiorenza Sarzanini per il "Corriere della Sera"
gotti tedeschi jpegGOTTI TEDESCHI JPEG
Conti aperti presso le banche italiane e straniere utilizzati per il «passaggio» di denaro proveniente dalla Santa Sede. Depositi dello Ior «svuotati» lo scorso anno quando fu varata la procedura di trasparenza e poi riutilizzati quando le norme sono state modificate. Flussi di capitali che su alcuni depositi «esterni» hanno superato addirittura il miliardo annuo. Si concentra anche su questo il nuovo interrogatorio fissato per oggi di Ettore Gotti Tedeschi, che sarà assistito dal legale Fabio Palazzo.

martedì 19 giugno 2012

corvetti minori


CL: dopo il danno, la beffa

Dopo il danno, la beffa: i cattocomunisti e gli eretici godono e sguazzano dopo che il cardinale di Milano ha preso le distanze dal leader di Comunione e Liberazione in seguito ad una lettera firmata da nientemeno che 550 cattoprogressisti ambrosiani, accortisi (con qualche settimana di deplorevole ritardo) di una lettera di don Carròn inesorabilmente veritiera e perciò offensiva per loro.

La solenne calata di braghe di Scola è avvenuta l'8 giugno scorso davanti al Consiglio Presbiterale (wow), creando così il clamoroso precedente su cui faranno leva tutte le "proteste" future che la stampa orchestrerà (specialmente quando verranno tirate fuori le ridicole "rivelazioni" che gli faranno concludere la carriera da cardinale anziché da Pontefice):

CORVOBELLO - LA CARRIERA DI DON GEORG IL BELLO, CHE CONQUISTÒ LA FIDUCIA DI RATZINGER E VINSE LA GUERRA DEI SEGRETARI


1- GLI “ADDETTI AI LIVORI” DEL SACRO BORDELLO CONTINUANO A CHIEDERSI COME SIA STATO POSSIBILE CHE IL CORVO “PAOLETTO” ABBIA POTUTO SOTTRARRE E FOTOCOPIARE DECINE DI DOCUMENTI PER MESI SENZA CHE MONSIGNOR GEORG GÄNSWEIN, SEGRETARIO PARTICOLARE DEL PAPA, SE NE ACCORGESSE. TANTO PIÙ CHE ALCUNE PERSONE IN CONTATTO CON IL MAGGIORDOMO AVEVANO STRETTI RAPPORTI ANCHE CON DON GEORG - 2- OGGETTO DEL DESIDERIO PER LE DONNE DI MEZZO MONDO, DON GEORG HA CAPITO, UN PO’ IN RITARDO E SULLA PROPRIA PELLE, CHE NON ERA IL CASO DI ESPORSI SUI MEDIA - 3- QUATTRO ANNI FA BERTONE AVREBBE PORTATO AL PAPA UN DOSSIER SULLE INTERVISTE E I SERVIZI FOTOGRAFICI DEL SUO SEGRETARIO, COMPRESO QUELLO DEL DICEMBRE 2007 AL SETTIMANALE ‘’VISTO’’, CON TANTO DI RITRATTO IN POSA DI DON GEORG IN UNO STUDIO FOTOGRAFICO E TITOLO AMMICCANTE: “NON POSSO SPOSARMI, MA CONOSCO L’AMORE”

Ignazio Ingrao per "Panorama.it"
PADRE GEORGPADRE GEORG Da padre Ralph di Uccelli di Rovo a padre Brown, il sacerdote detective uscito dalla penna di Gilbert K. Chesterton. Non poteva essere più radicale la metamorfosi di monsignor Georg Gänswein nei sette anni trascorsi accanto a Benedetto XVI. Appena ha fatto capolino accanto a Papa Joseph Ratzinger per porgergli gli occhiali o i fogli dei discorsi, don Georg è diventato l'oggetto del desiderio per le donne di mezzo mondo.

Lo IOR ha un avvocato.


 Delle cause perse

fc
In un’intervista sul prossimo numero di “Famiglia Cristiana”, rispondendo alle domande del direttore del settimanale, don Antonio Sciortino, il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, fa l’apologia del “clima di comunione” vigente nella curia romana.
Le colpe sono da lui tutte caricate su nemici esterni. Con una sola eccezione in casa, il “tradimento” del maggiordomo pontificio Paolo Gabriele, dal papa “amato come un figlio”.
Non poteva mancare la domanda sul licenziamento di Ettore Gotti Tedeschi dalla presidenza dell’Istituto per le Opere di Religione.
Ecco qui di seguito il botta e risposta.

Il partito del banchiere francescano.


domenica 17 giugno 2012

CHI HA TRAFFICATO CON I DOCUMENTI DEL PAPA


RISCHIA FINO ALLA SCOMUNICA - IN SETTIMANA PAOLO GABRIELE SARÀ DI NUOVO INTERROGATO, PER GLI INQUIRENTI LA FONTE È “UNA” E NEGLI ULTIMI DIECI GIORNI HANNO VERIFICATO E APPROFONDITO LE SUE DICHIARAZIONI NEI PRIMI DUE INTERROGATORI, L'ATTENZIONE SI CONCENTRA SU EVENTUALI APPOGGI INTERNI E CONTATTI ESTERNI….

Gian Guido Vecchi per il Corriere della Sera
Chi ha trafficato con i documenti del Papa rischia fino alla scomunica. Non è affatto detto che la vicenda dei «corvi» si concluda con l'inchiesta penale condotta dai magistrati vaticani.
PADRE GEORG PAOLO GABRIELE PAPA BENEDETTO XVIPADRE GEORG PAOLO GABRIELE PAPA BENEDETTO XVI In settimana Paolo Gabriele - il maggiordomo che aveva in casa documenti rubati allo studio privato del Papa - sarà di nuovo interrogato, per gli inquirenti la fonte è «una» e negli ultimi dieci giorni hanno verificato e approfondito le sue dichiarazioni nei primi due interrogatori, l'attenzione si concentra su eventuali appoggi interni e contatti esterni.
Ma oltre all'aspetto strettamente «penale-civile» che riguarda lo Stato della Città del Vaticano - il furto al Papa, la violazione della corrispondenza di un capo di Stato e così via - per la Chiesa c'è anche quello «penale-canonico». Le due cose non si sovrappongono e hanno tempi diversi ma il processo canonico, chiariscono Oltretevere, potrebbe seguire a quello civile.

Caso Calvi senza verità


Sono passati 30 anni da quando, il 18 giugno 1982, Calvi fu trovato morto sotto il ponte dei Frati Neri a Londra, con le tasche zeppe di sassi e 15mila dollari addosso. Trent’anni e una serie di sentenze tutte senza colpevoli e con un’unica reale verità giudiziaria: Calvi fu ucciso. Due le cose centrali che la verità giudiziaria non mette in discussione: che Calvi fu assassinato e che «Cosa Nostra impiegava in Banco Ambrosiano e lo Ior come tramite per massicce operazioni di riciclaggio». Ior, passaggi oscuri di denaro, lotte di potere. A decenni di distanza la vicenda del «banchiere di Dio», Roberto Calvi, rivela assonanze con il presente e allo stesso tempo restituisce una vicenda ben più tragica e complessa.

IMPOSTURE ANTICRISTICHE


L'Anticristo secondo Soloviev

Solovev
Vladimir Sergeevic Solov’ëv
Il Card. Biffi ci spiega, utilizzando la tesi formulata da Soloviev in un suo racconto, quale potrebbe essere il clima culturale in cui si afferma l'Anticristo: quello in cui il cristianesimo viene ridotto ad una serie di valori (pacifismo, ecologismo, ecumenismo, filantropismo...) negando però la persona divina di Gesù Cristo.
VLADIMIR SERGEEVIC SOLOV’ËV nasce a Mosca il 16 gennaio 1853. Poeta, scrittore, filosofo e critico letterario, è considerato il più grande filosofo russo e l’“Origene dei tempi moderni”. “I tre dialoghi e il breve racconto dell’Anticristo” (di cui si parla in questa pagina) è il suo testamento spirituale dato alle stampe l’anno della morte (1900). Studioso dei Padri della chiesa e delle scienze occulte, delle teologie orientali e dei sistemi di tipo gnostico, Solov’ëv per Hans Urs von Balthasar è “autore della più universale creazione speculativa dell’età moderna, il pensatore che può essere considerato, accanto a Tommaso d’Aquino, come il più grande artefice di ordine e di organizzazione nella storia del pensiero”.

ANTIRICICLAGGIO, IL VATICANO BOCCIATO OTTO VOLTE


Benedetto XVI segue da vicino l’evoluzione delle indagini sulle fughe di documenti segreti e la loro pubblicazione sui media. Ieri pomeriggio, infatti, il Papa ha chiamato a rapporto i tre cardinali della Commissione da lui incaricata di “fare piena luce” sul caso Vatileaks, che hanno finora proceduto, con tanto di mandato pontificio, a un calendario di loro audizioni e accertamenti parallelamente all’indagine dei magistrati e della Gendarmeria. Il Pontefice ha ricevuto in Terza Loggia i tre cardinali, lo spagnolo Julian Herranz, giurista dell’Opus Dei, ex capo  dicastero per i Testi legislativi, che presiede la Commissione, lo slovacco Jozef Tomko, ex prefetto di Propaganda Fide, e l’italiano Salvatore De Giorgi, ex arcivescovo di Palermo, per farsi relazionare direttamente sulle informazioni raccolte finora.

sabato 16 giugno 2012

mandanti ed esecutori materiali


Lèon de Poncins: «...Fino a quarant'anni fa, infatti, tutti i teologi, poggiando saldamente sui Vangeli, sull'insegnamento dei Padri della Chiesa e sul Magistero ecclesiastico di quasi duemila anni, ritenevano che con la venuta di Gesù Cristo e con l'avvento della Nuova Alleanza gesù cristo davanti a caifasuggellata con il Suo Sangue, il nuovo Israele di Dio non fosse più il popolo dell'Antica Alleanza, ma tutti gli uomini chiamati a far parte della Chiesa cattolica mediante il battesimo. Era inoltre opinione comune che gli ebrei contemporanei del Salvatore e quelli vissuti in seguito (nella misura in cui condividevano il «crocifiggilo» dei loro padri) fossero deicidi, ossia che si fossero macchiati del peggiore delitto: l'uccisione del Figlio di Dio e il rifiuto della Sua messianicità e divinità. Questo era ciò che credevano tutti i cattolici almeno fino al 1965, quando con l'approvazione del documento conciliare Nostra Ætate venne introdotta una nuova dottrina secondo la quale gli ebrei non erano affatto responsabili della morte di Gesù (addossata ingiustamente ai romani, semplici esecutori materiali della crocifissione), e che dunque non dovevano più essere ritenuti come maledetti da Dio per il loro enorme peccato...»

http://www.crisidellachiesa.com/articoli/giudaismo/problema_ebrei_concilio/il_problema_degli_ebrei_al_concilio.htm

Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria




16/06/2012 12:16:09: La devozione al Cuore Immacolato di Maria è nata nel XVII secolo.
San Giovanni Eudes è stato uno dei promotori più accesi
dell’amore ai due Cuori, al Cuore di Gesù e al Cuore di Maria.
Naturalmente, poi, il Cuore di Gesù ha avuto una incentivazione
molto superiore quando con le apparizioni a Margherita Alacoque
il Signore è apparso dicendo:
ecco il Cuore che ha tanto amato gli uomini.

TALIS PATER..

Il fumo di Satana dentro l’Università Cattolica

(di Gianfranco Amato su Cultura Cattolica del 15-06-2012) «In una Università cattolica gli ideali, gli atteggiamenti e i principi cattolici permeano e informano le attività universitarie conformemente alla natura e all’autonomia proprie di tali attività», «le implicazioni morali, presenti in ciascuna disciplina, sono esaminate come parte integrante dell’insegnamento della stessa disciplina (…), e la teologia cattolica, insegnata in piena fedeltà alla Scrittura, alla tradizione e al magistero della Chiesa, offrirà una chiara conoscenza dei principi del Vangelo, la quale arricchirà il significato della vita umana e le conferirà una nuova dignità» (punti 14 e 20 della Costituzione Apostolica Ex corde Ecclesiae emanata dal Romano Pontefice, il Beato Giovanni Paolo II, il 15 agosto 1990).

venerdì 15 giugno 2012

IOR, MAMMETA E TU

- QUANDO LIN-GOTTI TEDESCHI, GERONZI E MARCO SIMEON ERANO INSEPARABILI: FU PROPRIO SIMEON IL CAPO DELLE RELAZIONI ISTITUZIONALI DELLA RAI A INDICARE A BERTONE IL NOME DI GOTTI PER LA GUIDA DELLO IOR: “SERVIVA AD AVVICINARE BERTONE A TREMONTI, GRANDE AMICO DI GOTTI TEDESCHI” PER NON PAGARE L’ICI - DA AMICI A CARNEFICI: GOTTI TROMBATO DALLO IOR PERCHÉ INDAGAVA SUI CONTI CIFRATI…
Emiliano Fittipaldi per "l'Espresso"
Marco SimeonMarco Simeon Sappiamo che prima di essere defenestrato dallo Ior con metodi mai visti nella storia recente della Chiesa, il presidente Ettore Gotti Tedeschi stava scrivendo un memoriale, trovato per caso dai carabinieri del Noe che indagano per conto dei pm di Napoli su alcuni affari di Finmeccanica. Sappiamo che nel documento che Gotti voleva inviare al Papa - ora al vaglio dei magistrati di Roma - l'ex presidente ha indicato uno per uno i suoi nemici interni.
gotti-tedeschigotti-tedeschi

GIOVANNI XXIII, PAOLO VI E GIOVANNI PAOLO I SONO ANTIPAPI?


RISPONDIAMO AD UN LETTORE E INOLTRIAMO A PADRE FEDERICO LOMBARDI, DIRETTORE DELLA SALA STAMPA VATICANA

Pontifex.RomaIntroduzione: Riceviamo una mail che a molti potrebbe risultare dal contenuto assurdo e scandalistico, ma non lo è e non deve esserlo ... si sappia che, qualsiasi sia la verità, le porte degli inferi non prevarranno; tutti gli studiosi della materia conoscono fin troppo bene determinate vicende che hanno caratterizzato (così sembra) negativamente i conclavi del 1958, del 1963 e del 1978, tuttavia si preferisce tacere (atti e fatti dei conclavi sono segreti). In base a documenti certi ed a testimonianze altrettanto granitiche, agli studiosi della materia risultano notori i fatti che: a) nel 1958 fu eletto Pontefice il cardinal Siri, che accettò la nomina scegliendo il nome di Gregorio XVII cui seguì la fumata bianca. Successivamente ci fu mutismo per giorni, seguì una seconda fumata bianca e la nomina a Papa del piccolo massone e comunista Roncalli che scelse il nome Giovanni XXIII, già usato da un anti-papa. Tutto è testimoniato dal dossier dell'FBI "cardninal Siri", proprio perché la Polizia Federale Americana aveva sotto controllo continuo Roncalli, ritenuto un pericolo per il mondo in quanto filo marxista (approfondiremo con dettagli completi e inediti al momento opportuno o dopo la morte di Ratzinger);

Il "chi è" dei vescovi dimissionati

Diario Vaticano /

Cioè costretti dal papa a lasciare la loro carica per atti immorali, o per colpe amministrative, o per altre gravi violazioni. Si contano a decine. I loro nomi sono spariti dall'Annuario Pontificio. Eccoli

di ***




CITTÀ DEL VATICANO, 15 giugno 2012 –  Tra gli anziani curiali si ricorda la battuta di un cardinale che amava ripetere: "Tra gli apostoli uno su dodici tradì, e oggi tra i successori degli apostoli la media non è certo migliore".

Oggi, senza contare le altre denominazioni cristiane, i vescovi cattolici eredi degli apostoli sono circa 5200 e quindi, applicando a loro questa proporzione “evangelica”, gli emuli di Giuda Iscariota nella Chiesa di Roma dovrebbero essere più di 400. Una cifra forse troppo ottimistica agli occhi dei lefebvriani o, da opposta prospettiva, della galassia ecclesiale progressista, ma certamente molto più alta del numero dei presuli che in vari modi sono stati puniti, negli ultimi anni, dall’unico che ha questa potestà, cioè il papa.

Bar Italia


Il Vaticano

- Il principale problema dell'Italia.

- Stigmatizzarne l'opulenza, antitetica alla povertà del Cristo.

- Ammirarne l’estrema sottigliezza di pensiero.

- Tuonare contro le sue ingerenze nella vita politica e sociale italiana. Concluderne che il potere temporale della Chiesa non è mai finito.

- Porre sul tavolo la questione se si possa legittimamente sostenere l’assoluta separazione tra Stato e Chiesa, ma - all’occorrenza - appellarsi all'autorità morale del Papa. Disinteressarsi della discussione suscitata.

- E' solo un gran giro di soldi. Affermandolo davanti a un bottiglione di vino ci si posiziona come anticlericale vecchio stampo.