ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 29 agosto 2012

PELLEGRINAGGI E TRAPPOLE



UN COORDINAMENTO NAZIONALE DEL SUMMORUM PONTIFICUM? - di Pucci Cipriani

coo
Si era sparsa la voce, qualche settimana fa, di un pellegrinaggio a Roma, il 3 novembre, dove Benedetto XVI, nella Basilica di piazza San Pietro, avrebbe, finalmente, celebrato la S. Messa nel rito romano antico, dunque un pellegrinaggio di ringraziamento al Santo Padre che ha promulgato il motu proprio "Summorum Pontificum" con il quale - anche se non accolto dalla quasi totalità dei vescovi - rendeva ai cattolici quella Messa detta di San Pio V:"il quale, sorretto da grande zelo pastorale, a seguito dell'esortazione del Concilio di Trento...curò l'edizione dei libri liturgici". Come prevedibile la notizia fece molto scalpore specie tra quei gruppi di cattolici, fedeli alla Tradizione, che iniziarono la loro battaglia contro l'"autodistruzione della Chiesa"(tanto per usare le parole di Paolo VI) e che a novembre festeggeranno, come il sottoscritto, non il cinquantennale del Concilio Vaticano II, ma quello della loro Resistenza che iniziò già durante lo svolgimento del Vaticano II. "Cui bono?” Vale a dire “con quale speranza?”, scriveva già l'indimenticabile amico Tito Casini ne : "La Tunica Stracciata" (Ed. Il Carro di San Giovanni - Firenze 1967). Rispondiamo: nulla nell’uomo, tutta in Colui del quale la Cresima ci fece soldati: costretti a combattere da partigiani, con tutte le intemperanze, possibili, dei partigiani." Nessuno prova dunque, come noi, gratitudine e affetto nei confronti del Santo Padre che, con il motu proprio, ha reso dignità anche a coloro che, in questo mezzo secolo, hanno combattuto la buona battaglia, senza compromessi, a viso aperto: "Combattiamo e combatteremo - scriveva ancora Casini – per Israele, dentro Israele, per la Chiesa dentro la Chiesa, memori di quelle parole: 'non veni  pacem mittere sed gladium', offrendo a Dio anche questo grande dolore di dover guerreggiare contro nemici che sono nostri amati fratelli.

USI E ABUSI DALLE FILIPPINE: FRUTTI DEL CONCILIO VATICANO II.


VARIE FOTO!

Pontifex.Roma
Traduzione dall'originale, senza alterazioni.
Nella prima foto ballerine in Chiesa durante la celebrazione della Santa Messa. A seguire "chirichette" pronte a servire Messa (così riferisce la fonte, ma non ho altre foto).

Pietro a scuola da Giuda


Anche il papa si fa alunno, con due protestanti in cattedra

scuola
Quella che segue è la scheda di presentazione, uscita il 28 agosto su “L’Osservatore Romano”, dell’annuale seminario estivo a Castel Gandolfo degli ex allievi di teologia dell’attuale papa, attorno al loro antico maestro.
*

XVI° giorno di Quaresima di S.Michele Arcang...


Il Rosario di San MicheleUna delle pratiche di devozione più raccomandabili ai fedeli cattolici in onore del glorioso arcangelo, è la recita della corona Angelica, detta il Rosario di San Michele. Questa devozione, approvata dalla Chiesa fin dal 1851, è arricchita da numerose indulgenze. Questa pratica di devozione è molto antica, poiché  San Michele l'ha portata lui stesso dal cielo alla terra.


I frutti della “Primavera conciliare” in USA

martedì 28 agosto 2012

“L’altare di quaggiù è l’archetipo celeste”


“Poi venne un altro angelo e si fermò all’altare, reggendo un incensiere d’oro. Gli furono dati molti profumi perché li offrisse insieme con le preghiere di tutti i santi bruciandoli sull’altare d’oro, posto davanti al trono” (Apocalisse 8, 3).
Secondo la concezione dell’epistola agli Ebrei, il tempio terreno di Gerusalemme e il suo altare erano l’immagine del santuario che è in cielo ed in cui il Cristo, eterno sacerdote, è entrato (9, 24). La liturgia celeste e la liturgia terrestre sono una cosa sola. Così, secondo il passo dell’Apocalisse citato in epigrafe, un angelo è fermo davanti all’altare d’oro del cielo, con un incensiere d’oro in mano, allo scopo di offrire le preghiere dei fedeli al cospetto di Dio. Anche la nostra offerta terrena non diventa totalmente valida davanti a Dio se non è “condotta dalla mano di un angelo sull’altare celeste”, come è detto nel canone della messa romana.

Testimonianze di ex-satanisti


In vino trappola

L’arcivescovo e quel bicchierino di troppo…

Mons. Salvatore Cordileone (al centro)
Può succedere a tutti, persino a un arcivescovo: bere un bicchierino di troppo, mettersi in auto e poi dover fare i conti con la legge. Mons. Salvatore Cordileone, 56 anni, arcivescovo designato di San Francisco e paladino americano della lotta ai matrimoni gay sabato scorso è stato arrestato dalla polizia di San Diego (California) per guida in stato di ebbrezza.

Radio Gospa

contro certe leggende nere
«Radio Maria è diabolica!» diceva un'arzilla vecchietta qualche giorno fa. Non so perché, ma mi è tornato in mente che Radio Livio, in tutta la sua storia, ha trasmesso una sola volta la Messa tridentina (il 29 novembre 2009, celebrante p. Nuara). Come a dire: "avete avuto il contentino, e ora basta". Per questo, paradossalmente, l'eventualità che il Papa celebri una Messa tridentina (si prospettava il 3 novembre prossimo), nonostante valga come "precedente giuridico", potrebbe essere facilmente interpretata come "avete avuto il contentino, e ora basta".

Veggenti della...Mammona!


La pubblicità...
Mej Ringrazio Diane Korzeniewski, che vive in Michigan (USA), per avermi inviato questa foto: si tratta di un cartellone pubblicitario della comunità Caritas, con l'indicazione del sito internet e del numero di telefono.
L'aspetto singolare è che la comunità, pur traendo vantaggio da questa pubblicità, la fa pagare ai devoti della Madonna di Medjugorje sparsi in tutti gli Stati Uniti. La Caritas di Birmingham, infatti, nella pagina del suo sito dedicata a questa campagna (che è in atto "dall'inizio degli anni Novanta") sostiene che "ciò porterà molte nuove anime alla Madonna" e "impegnandoti in prima persona per soli 100 dollari (più 25 per la spedizione) per ogni cartellone, potrai concretamente raggiungere le anime delle persone nel tuo Stato di residenza."
I fedeli ricevono un cartellone 6,7 X 3 metri (10' X 22') e, rivolgendosi a gestori pubblicitari convenzionati con la comunità, possono affiggerlo per un periodo di almeno un mese.

A proposito di questa campagna, qui è possibile leggere un articolo ("Moms fund billboard evangelism"), apparso sul quotidiano Denver Post il 24 ottobre 2010 (a firma di Electa Draper), che racconta di un gruppo di mamme di Denver (Colorado) "le quali si incontrano ogni mese per pregare il rosario e hanno contribuito a raccogliere 1000 dollari per installare due cartelloni nella zona di Denver."


I segni dei tempi


Preghiamo per la Pioggia
  La scritta “Preghiamo per la Pioggia”è stata attaccata col nastro adesivo alla porta di ingresso del santuario della Madonna del Sasso, non lontano da Firenze. 

La siccità in Italia è così terribile che possiamo soltanto pregare per un po' di pioggia, la quale sembra non essere in arrivo, comunque. Per fare un esempio di quanto sia terribile,non ho mai visto i fichi che siseccano sui rami, ma quest'anno sta accadendo. Guardate:

BUM! I CORVI DI VATILEAKS SAREBBERO ALMENO UNA VENTINA


- LA FIGURA CHIAVE E’ MISTER “S” - PRESTO CADRANNO GLI OMISSIS SUI PERSONAGGI COINVOLTI, E IN VATICANO C’E’ CHI TREMA E CHI TRAMA (ANCORA) PER EVITARE LO SPUTTANAMENTO - E FORSE E’ IL CASO DI RILEGGERE BENE LE PAROLE DI BENEDETTO XVI SUL GIUDA TRADITORE: “LA SUA COLPA PIU’ GRAVE FU LA FALSITA’, IL MARCHIO DEL DIAVOLO” - AVEVA IN MENTE QUALCUNO? AH SAPERLO… -

Marco Ansaldo per La Repubblica
papa ratzinger benedettoXVI lap01PAPA RATZINGER BENEDETTOXVI LAP01corvi vaticanoCORVI VATICANO
Quanti corvi hanno volato sul Vaticano? Il maggiordomo del Papa non era il solo. Lo si è capito dopo il secondo arresto, pur marginale, quello di un informatico della Segreteria di Stato. Adesso è scattata la caccia a una terza persona, un laico considerato un uomo chiave nella vicenda dei Vatileaks, il caso delle carte trafugate dalla scrivania del Papa.

Per chi non vuol credere all'inferno


L’INFERNO VISTO DA SANTA ILDEGARDA DI BINGEN - di Don Marcello Stanzione

 Ildegarda di Bingen sarà proclamata da papa Benedetto XVI, il prossimo 7 ottobre, dottore della Chiesa, insieme a San Giovanni d’Avila. Su entrambi questi due grandi santi, l’editrice Gribaudi stamperà entro Ottobre due mie agili biografie divulgative.
idbIldegarda  nasce in Germania nel 1098, ultima di dieci figli e entra a otto anni nel monastero di Disinbodenberg come scolara, ma vi rimane fino all’adolescenza avanzata, prendendo i voti e divenendo in seguito Badessa. La sua sete di conoscenza sembra non volersi mai arrestare: legge in continuazione, si informa, è aggiornata sulle questioni religiose del suo tempo, comincia ad attirare l’attenzione generale. Ma è pur sempre una donna, una religiosa, forse la sua curiosità si sta spingendo troppo oltre. Ildegarda non si ferma. Fonda il monastero di Rupertsberg nel 1147 che dirigerà fino alla morte e, come filiale, quello di Eibingen nel 1165. Comincia un’intensa attività in favore del clero e della chiesa nella Germania meridionale: la sua fama di dotta e di santa la rende la principale consigliera di principi e prelati.

Fauna vaticana

Istrici e talpe
Debellata l'invasione di istrici che avevano infestato la Catacomba dei Giordani a Roma e che provenivano dal soprastante parco di Villa Ada. Sconfitto anche "il flagello del punteruolo rosso" che ha colpito anche una delle quattro imponenti palme del quadriportico della basilica papale di San Paolo fuori le Mura: ma "con l'ausilio di una ditta specializzata si sta lottando per salvarla dalla totale essiccatura", riferisce il rapporto su «L'attività della Santa Sede 2011» pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana Tutt'altro che risolta, invece, l'emergenza provocata da talpe e corvi.

XV° giorno di Quaresima di S.Michele Arcang...


Il Rosario di San MicheleUna delle pratiche di devozione più raccomandabili ai fedeli cattolici in onore del glorioso arcangelo, è la recita della corona Angelica, detta il Rosario di San Michele. Questa devozione, approvata dalla Chiesa fin dal 1851, è arricchita da numerose indulgenze. Questa pratica di devozione è molto antica, poiché  San Michele l'ha portata lui stesso dal cielo alla terra.



...E lo sbarbatello 35enne don Ratzinger, consulente di Frings, bollò tutti gli schemi dei documenti redatti dalle Commissioni Preparatorie, da discutere al Concilio...

 Fonte: il sito progressista Vatican Insider...

Nei mesi estivi di mezzo secolo fa, il futuro Papa era “sotto pressione” per il suo ruolo di consulente teologico del cardinale Frings, (progressita eretico che ha fatto il bello e il cattivo tempo dentro il conciliabolo, naturalmente col permesso "PAPALE"). Impegnato in un lungimirante discernimento critico del materiale preconfezionato dalle commissioni preparatorie in vista dell’imminente Concilio.

lunedì 27 agosto 2012

IL RINVIO A GIUDIZIO DI PAOLETTO PER FURTO È IL PROLOGO DELLA INCHIESTA “VERA”


- 2- IL COMANDANTE DELLA GENDARMERIA GIANI HA SPORTO “DENUNCIA CONTRO IGNOTI” PER “DELITTI CONTRO LO STATO E I POTERI DELLO STESSO, CALUNNIA E DIFFAMAZIONE, VILIPENDIO DELLE ISTITUZIONI, INVIOLABILITÀ DEI SEGRETI”. E “CONCORSO DI PIÙ PERSONE IN REATO” - 2- LA REQUISITORIA PARLA DI PERSONAGGI COME “W.” O “X.” CHE AVREBBERO PREPARATO DOCUMENTI PER GABRIELE, CHE VOLEVA INCONTRARE “W.” PER CONOSCERE “Y.” - 3- IL VATICANO NON HA AFFATTO RINUNCIATO A INVIARE ROGATORIE ALL'ITALIA. UN LAVORO DELICATO E DIFFICILE, COPERTO DAL PIÙ IMPENETRABILE DEI SEGRETI ISTRUTTORI -

Gian Guido Vecchi per il Corriere della Sera
BENEDETTO XVIBENEDETTO XVI
Dire che le indagini su Vatileaks non sono ancora finite non rende l'idea. «Siamo solo all'inizio», spiegano Oltretevere. Tanto che già si prospetta un secondo e più corposo processo che potrebbe coinvolgere anche altre persone. Di certo ci sono altri indiziati. E per reati ben più gravi del «furto aggravato» per il quale l'ex maggiordomo del Papa, Paolo Gabriele, sarà processato dopo il 20 settembre - il collegio di tre giudici si riunirà fissando l'inizio di lì a poco - assieme al tecnico informatico Claudio Sciarpelletti, accusato di «favoreggiamento» e il cui ruolo, peraltro, viene considerato «marginale».

RA-CATTO VOTI

- IN VISTA DEL VOTO, GRANDI MANOVRE PER ACCAPARRARSI IL VOTO CATTOLICO: MA IN MODO COSI’ MALDESTRO CHE BAGNASCO, ATTRAVERSO IL DIRETTORE DI ‘’AVVENIRE’’,TARQUINIO, A CASINI E COMPAGNI DI PARROCCHIA MANDA A DIRE: “A SINISTRA A DESTRA E ANCHE AL CENTRO, C'È CHI INGANNA I CATTOLICI A SUON DI SLOGAN VUOTI O DI STRUMENTALI”…
M. Antonietta Calabrò per Corriere della Sera
CARDINALE ANGELO BAGNASCOCARDINALE ANGELO BAGNASCO
Direttore Tarquinio, le polemiche tra Famiglia cristiana e il Meeting di Rimini, hanno alimentato notizie e retroscena sui cattolici divisi. È così?
«Di certe polemiche iper-mediatizzate sono stati strapieni soprattutto gli anni che abbiamo alle spalle, quelli del "bipolarismo furioso". Le trovavo e le trovo inutili e indigeribili. Penso che questo valga persino di più quando le polemiche "a testa bassa" coinvolgono i cattolici e i giornali cattolici. Del resto, non mi pare che ci sia bisogno di andare a frugare dietro le quinte per scoprire l'esistenza di diversi pareri e di vecchie ruggini pure tra i cattolici... Per me, però, l'importante è altro».

Da che pulpito!....


- - VATICANO-ANO-ANO - ISRAELE “RIPUDIA” IL NUOVO RAPPRESENTANTE DEL VATICANO IN TERRA SANTA, L’ARCIVESCONO LAZZAROTTO: “COPRÌ I PRETI PEDOFILI, MANDARLO A GERUSALEMME È UNO SCHIAFFO” - I QUOTIDIANI ISRAELIANI RICORDANO LO SCANDALO IN IRLANDA E ATTACCANO: “UNA NOMINA VERGOGNOSA CHE CI UMILIA E IMBARAZZA” - “È STATO ACCUSATO A DUBLINO DI AVER FATTO TUTTO CIÒ CHE ERA IN SUO POTERE PER PROTEGGERE I PRETI PEDOFILI…” -

Giacomo Galeazzi per La Stampa
Preti PedofiliPRETI PEDOFILI
«Coprì i preti pedofili, mandarlo a Gerusalemme è uno schiaffo». Proteste pubbliche in Israele e possibili passi diplomatici per «una nomina vergognosa che ci umilia e imbarazza». Nello stato ebraico fa discutere l'arrivo come rappresentante vaticano in Terra Santa dell'arcivescovo veneto Giuseppe Lazzarotto, ex nunzio apostolico in Irlanda durante la bufera-pedofilia.
terrasantaTERRASANTA
Da giorni sui media israeliani infuria la polemica per la nomina di un ambasciatore papale ritenuto «coinvolto nello scandalo che ha scosso la Chiesa irlandese nel 2005». In Segreteria di Stato, però, vengono definite «pretestuose» tali critiche: «È già stato in Terra Santa e farà un ottimo lavoro». Nei Sacri Palazzi, inoltre, si replica che «nessuno ha combattuto la pedofilia più di Joseph Ratzinger, sia da cardinale, sia da Pontefice».

Rahner e Maritain, cattivi maestri del Concilio?




Karl Rahner e Jacques Maritain sono stati i “cattivi maestri” del Concilio Vaticano II, cioè coloro che, sotto le vesti di una dottrina apparentemente cattolica, hanno introdotto nella Chiesa gravi errori e deviazioni teologici, aprendo la strada a inammissibili commistioni e cedimenti verso le ideologie moderne, specialmente il marxismo, e provocando confusione e disorientamento nelle coscienze e nella vita ecclesiale?

Le truppe dell'inferno


Ai neocatecumenali più eminenti viene concesso
l'onore di inginocchiarsi davanti a Kiko Argüello
Atteggiamento di resistenza e di sfida al Papa, proprio al momento della Comunione
Sì, conosciamo già lo "spiegone ufficiale" dei cari fratelli neocatecumenali: le persone inginocchiate lì nella foto in realtà si starebbero inginocchiando al vescovo (parecchi metri alle spalle di Kiko Argüello) anche se la foto dà ben altra idea. Ma anche se prendiamo sul serio quello "spiegone", siamo costretti a dedurre che è lo stesso Kiko ad alimentare il suo culto della personalità, frapponendosi, microfono alla mano, tra i neocatecumenali e la gerarchia ecclesiale.

Esempio di Fallibilità papale (ex cathedra et ex specola) *

NEIL ARMSTRONG
Paolo VI e la luna
Il Papa seguì lo sbarco nel Mare della Tranquillità
Ha destato impressione in tutto il mondo la notizia della morte di Neil Armstrong, il primo uomo a sbarcare sulla Luna. 
Aveva da poco compiuto 82 anni, essendo nato a Wapakoneta, nell’Ohio, il 5 agosto 1930. È morto per complicazioni post-operatorie dopo un intervento al cuore cui si era sottoposto all’inizio del mese. Uomo di profonde convinzioni religiose, Armstrong era laureato in ingegneria, aveva combattuto in Corea e poi si era impiegato come collaudatore di aerei militari.
Alle 22, 17 minuti e 40 secondi di domenica 20 luglio 1969 (ora italiana) il modulo lunare Lem “Aquila” con a bordo Neil Armstrong ed Edwin Aldrin atterrava sulla Luna, nella zona chiamata Mare della Tranquillità. Il terzo astronauta, Michael Collins, era rimasto in orbita lunare sul modulo di comando “Columbia”.

Censurato Gesù!


Pubblicità/ Paddy Power usa Gesù in uno spot sulle scommesse: censurato. Ecco il video che non andrà in onda

XIV° giorno di Quaresima di S.Michele Arcang...


Il Rosario di San MicheleUna delle pratiche di devozione più raccomandabili ai fedeli cattolici in onore del glorioso arcangelo, è la recita della corona Angelica, detta il Rosario di San Michele. Questa devozione, approvata dalla Chiesa fin dal 1851, è arricchita da numerose indulgenze. Questa pratica di devozione è molto antica, poiché  San Michele l'ha portata lui stesso dal cielo alla terra.




Il cardinal Ratzinger, custode di quale fede? [1]
  
Un libro recentemente pubblicato si intitola: Ratzinger, custode della fede [2] Tuttavia abbiamo serie ragioni per interrogarci sulla natura della fede che il cardinale custodisce. Vediamo alcune di queste ragioni.
In che cosa il cardinale dà prova d'incompetenza

domenica 26 agosto 2012

“la Madonna che piange”


sem: . (Cinegiornale Anno 1953)
26/08/2012 18:25:04: “LA SETTIMANA INCOM” N° 00995 del 24/09/1953
(Archivio Storico Luce http://www.archivioluce.com)
TITOLO:
“100.000 invocano la Madonna che piange.
Siracusa: la Madonnina continua a piangere e a guarire i malati”

Il primo massone..?

Rebus Giuda
La «falsità» è «il marchio del diavolo», e fu questa la «colpa più grave» di Giuda. Lui, inoltre, voleva «vendicarsi» di Gesù, da cui si sentiva «tradito», perchè essendo uno zelota «voleva un Messia vincente, che guidasse una rivolta contro i Romani»."Lo zelota Giuda voleva un Gesù messia vincente e capo della rivolta. Per questo tradì: la falsità è il marchio del diavolo".

Quale dialogo con gli imbalsamatori di un dio cadaverico?

Il mitico don Giorgio De Capitani é tornato!

...ed é piú in forma che mai. Obiettivo, come sempre, i Cattolici tradizionali (é proprio un'ossessione la sua. Ma che gli avremo mai fatto?!). Gustiamoci la prosa accattivante, i toni pacati e l'argomentare stringente. Buona lettura!



di don Giorgio De Capitani

Sono numerose, alcune positive e altre negative, le reazioni al mio articolo sulla necrofilia presente nella Chiesa attuale, ovvero su quel ritorno al passato ormai defunto, che sta infestando una parte di società che si dice credente nel Cristo risorto. Forse mi ero ancora illuso sulla quantità dei necrofili. Gli amanti di un cristo cadaverico vanno ben al di là di ogni supposizione o immaginazione. E si stanno diffondendo ovunque, come zizzania, con l’arte dell’inganno, della seduzione, della manipolazione, soprattutto tra le anime deboli, tra gli spiriti depressi, tra i soggetti facili alla sudditanza pseudo-religiosa [eh si, noi Cattolici tradizionali ne sappiamo una piú del diavolo!]. Veri casi patologici! [senti chi parla]    

Revisione del Messale tradizionale in vista?



Da alcuni giorni su internet si rincorrono voci sempre piú insistenti (sono solo voci per ora, e vanno prese per quello che sono) secondo  cui sarebbe in preparazione una revisione del Messale di San Pio V, da attuarsi giá nel 2013.
In particolare le modifiche riguarderebbero:
  1. La permissione dell'uso, nella Messa tradizionale, dei Prefazi attualmente in uso nel Novus Ordo
  2. La facoltá per il sacerdote di celebrare la Messa tradizionale versus populum
  3. La permissione in via generale di celebrare la "Liturgia della Parola" in lingua volgare, anziché in latino.

Cattolici senza Papa?


Ricevo e pubblico, con condivisione piena, un articolo apparso su La voce di Romagna, a firma di Giovanni Lugaresi, giornalista e scrittore, allievo di Prezzolini.


Credo… et unam sanctam catholicam et apostolicam Ecclesiam…

Catholica: quindi se in questo “Credo” ci riconosciamo, cattolici dobbiamo essere, e non protestanti. E, nell’essere cattolici, si presuppone siamo in comunione con il Papa. Il che significa che dobbiamo ascoltarlo, seguirlo, applicarne le direttive, e non soltanto quando parla “ex cathedra”, sia chiaro.
Che cosa accade invece? Che, a incominciare dai vescovi (da certi vescovi), per finire ai (troppi) sacerdoti, questa comunione non esista.
 Il Papa dice una cosa? Loro ne fanno un’altra, addirittura l’opposto - spesso. Ma noi non siamo protestanti, con tante sette e… disunità. L’essere cattolici presuppone unità attorno al Vicario di Cristo, il successore di Pietro.
Che poi, se ognuno va per proprio conto, se ogni vescovo (o sacerdote) pensa di avere un’autorità come quella (se non superiore) del Romano Pontefice, si creerà la babele, la confusione, la dispersione, il caos, con rischio di incamminarsi sulla strada dell’eresia – le eresie esistono ancora, ancorché poco o punto se ne parli.
Pare che la disobbedienza sia entrata (non da oggi purtroppo) a vele spiegate, per così dire, nella Catholica, e che ognuno pensi sia giusto, opportuno, fare come più gli aggrada. Senso dell’umiltà, dubbi sui propri convincimenti, sulle proprie valutazioni? Zero.
Dall’abito ai comportamenti dei sacerdoti, che ormai (in tanti) non insegnano più e consentono ai fedeli di fare, a loro volta, ugualmente, quel che loro più aggrada, pare non esistano più regole, norme, indirizzi, ammonizioni.
Viene da chiedersi se esista ancora una “educazione cattolica”, che un tempo nasceva in famiglia, si sviluppava poi in parrocchia, per maturare quindi nell’associazionismo giovanile e adulto – non è un lodare i bei tempi che furono, bensì una semplice constatazione!
Quella che si chiamava formazione, in virtù della quale il credente era pronto ad affrontare i sacrifici della vita, disgrazie, difficoltà, privazioni, dove è finita?
Spesso non la si vede: all’ombra dei campanili, né altrove.

Genitori ignoranti delle cose della religione, o di poca fede, preti permissivi, lassisti, che celebrano la liturgia quasi per abitudine, inconsapevoli, pare, che sull’altare (oggi ridotto a tavolo magari per un buffet freddo!) non si celebra tanto la “cena del Signore”, quanto, e prima di tutto, si rinnova il sacrificio (incruento) della Croce. Questo è primieramente la messa; poi sarà anche “cena del Signore” e/o altro ancora, come un ritrovarsi del popolo di Dio.
Ma non siamo protestanti, siamo cattolici, ergo…
Perché allora, durante le messe  cui partecipiamo ogni domenica e nei giorni festivi, il popolo di Dio sta quasi mai inginocchiato? A parte il momento della Consacrazione, spesso si sta seduti o in piedi.
Manca il senso dell’adorazione, manca la consapevolezza di quel che, appunto, si celebra nelle chiese cattoliche, da Roma all’ultimo piccolo paese sperduto delle pampas argentine. Per poi, una volta uscitine (dalle chiese), passare ad altri tipi di adorazione.
Non si adora un Dio che si è fatto carne, cibo, bevanda per il nostro nutrimento spirituale, ma si adorano i nuovi idola che a seconda delle mode il mondo ci presenta.
Ecco allora che il discorso, dalla liturgia domenicale e festiva si sposta alla quotidianità, per esempio alle sagre paesane che si riferiscono quasi sempre a una festa liturgica - il santo patrono soprattutto. Ebbene, chiunque prenda in mano un pieghevole con il programma della “Sagra dell’Assunta”, per esempio, vedrà che tranne nel giorno convenuto, cioè il 15 agosto, non c’è stata ombra di celebrazione, appuntamento, convegno, preparazione, di natura religiosa. E’ tutto un canto (profano ovviamente), un ballo, un mangiare e bere sotto enormi tendoni e il senso della fede (nella fattispecie, l’aspetto mariano) limitato a una giornata… su due settimane – naturalmente, scriviamo con cognizione di causa!
Fosse l’iniziativa profana di un qualsiasi sodalizio laico, di un partito, di un sindacato, di una polisportiva, nulla da eccepire; ma quando di mezzo ci sono parrocchie, associazioni cattoliche, eccetera, beh, un po’ di amaro in bocca ci viene.
Ancora. Non si vede perché con tutta la retorica dilagante sull’ecumenismo, i fratelli separati, eccetera eccetera, non si debba, da parte di noi cattolici, guardare agli ortodossi piuttosto che ai protestanti, in fatto di liturgia. Gli ortodossi e i cattolici di rito orientale, che per loro fortuna non hanno avuto riforme della celebrazione eucaristica, pongono al centro della liturgia Nostro Signore e non il celebrante a volte con manie da primadonna, protagonismi dettati da una sconfinata vanità, da uno smisurato ego, come si vede da noi, con sacerdoti che aggiungono, tolgono, inseriscono quel che passa loro per la testa, durante la messa, ignorando regole ben precise che escludono la cosiddetta creatività.
Il rito diventa qualcosa di socializzante come quando si va alla sagra, appunto, o ad un incontro sportivo, o ad una gita. Ma la messa, tornando a noi, e ripetendoci, è qualcosa di più di un rito “socializzante”. Guardiamo, appunto, agli ortodossi.
Invece, quel che di buono a nostro avviso c’è nel mondo (e nella mentalità) protestante, noi tendiamo a penderlo ben poco in considerazione. Ci riferiamo a quell’etica della responsabilità personale, in virtù della quale ciascuno di noi è responsabile delle proprie azioni, e deve rispondere di quel che fa. E se sbaglia, e se commette una colpa, e se pecca, non tiri in ballo la società, o qualcun altro su cui scaricare errori e peccati, appunto.

Qui da noi si finisce invece in un deleterio e (forse) incosciente buonismo… Massì, alla fine ci è concesso tutto; così come non adoriamo più Nostro Signore in chiesa, e piegare le ginocchia di fronte al tabernacolo non usa più (del resto anche certi sacerdoti fanno fatica a compiere questo gesto), fuori possiamo fare benissimo i comodacci nostri…
Una volta un monaco che teneva una lezione a un corso di aggiornamento per insegnanti di religione della diocesi di Treviso sottolineò le eccessive proibizioni della Chiesa. Aveva ragione: perché non metterle in discussione, a incominciare dai Dieci Comandamenti? Che sono (anche) proibizioni, no? Il tono, il lettore, lo avverte, è sull’ironico, ma ne piange il cuore, ne piange la fede, che pure resiste, grazie a Dio…
 Da laici credenti che la Chiesa sta in piedi perché lo vuole Nostro Signore, vorremmo però alcune certezze: non che i preti siano santi, ma che cerchino di esserlo, e che ci indichino la strada della santità; non che la Chiesa conceda tutto quello che il mondo dà, ma che dia alle anime ben altro. Parli di preghiera, di penitenza, di conversione dei peccatori, e quindi di peccato e di grazia. Esorti al silenzio contro il caotico rumore del mondo, bandisca le canzonette dalle liturgie, perché queste le dà già il mondo… e tante cose “profane” i preti le lascino ad altri. Sono infatti in grado di farle benissimo qualsiasi assistente sociale, nonché i tanti demagoghi di partito e di sindacato.
E per concludere, i vescovi propongano (come del resto aveva fatto Benedetto XVI) quale figura sacerdotale di riferimento, di esempio, Giovanni Maria Vianney (il santo curato d’Arts), e non don Gallo!!!
       Giovanni Lugaresi

commenti:

DANTE PASTORELLI ha detto...
Perfettamente condivisibile questo articolo, scrito magnificamente in stile piano e diretto.
Con tratti rapidi e vivaci descrive la situazione della Chiesa come ormai da molti decennti s'è venuta configurando, all'esterno e, ahimé, anche all'interno: non solo nelle disobbedienze visibili, ma anche in quelle invisibili, interiori, che sono ancor più gravi in sé e provocan quelle visibili generanti scandalo e devastazioni.
Punti fondamentali mi sembran proprio quelli più apertamente insistiti: la mancanza di obbedienza ed unità del clero alto e basso intorno al Papa, la cialtroneria di una Messa che tutto è ormai fuori che il rinnovamento sacramentale del Sacrificio salvifico, l'assenza di formazazione seria dei sacerdoti che a sua volta si riflette sulla famiglia, per cui non esiste più
una sia pur piccola societas christiana.
Centrale, naturalmente è l'unità intorno al Papa. Esser cattolici significa esser col Papa. Ma qui il discorso diventa più complicato e delicato e si dev'affrontar con cautela filiale.
Si dev'esser necessariamente sottomessi al papa, alla sua guida, ai suoi moniti, non solo quando parla ex-cathedra, ma anche quando si esprime nel magistero ordinario infallibile, ed anche in quello autentico. In quest'ultimo caso, tuttavia, l'obbedienza non può esser pronta, cieca ed assoluta. Poteva esserlo, salvo qualche rarissimo caso, in tutta la storia della Chiesa, al di là delle carenze umane dei Papi, ma oggi, dopo il concilio Vaticano II, assistiamo ad esternazioni, anche del dottore privato che si confonde col Sommo Pontefice nello svolgimento delle sue funzioni, fumose, contraddittorie, che ci appaion contrastanti col Magistero precedente il quale ci trasmetteva integra la Rivelazione scritta ed orale senza mutamenti di sostanza: i mutamenti eran solo apparenti, perché diversi eran i problemi che si presentavano nelle varie epoche, ma i Papi e la Gerarchia nella perenne dottrina via via approfondita eodem sensu eademque sententia sapevano interpretarli.
Ora non più.
Vorremmo tanto poterci dire: i nostri dubbi son tentazioni, la nostra lettura critica di certi documenti è faziosa e conseguenza di superbia, in certa prassi non vediamo il fine intimo perché troppo nascosto ainostri occhi miopi. Vorremmo imporci: obbediamo sempre e comunque.
Ed invece non possiamo farlo, perché i nostri dubbi, le nostre incertezze, il nosto sguardo critico non si distacca da ciò che ci è stato insegnato come verità. L'unità col passato molto spesso è di fatto spezzata. I pontefici stessi han parlato di fumo di Satana e di pensiero non cattolico penetrati nella Chiesa. Quali antidoti vi hann'inoculato, quali difese ci hann'approntato?
La nostra difesa è nella Verità immutabile.
Fermi restando nella nostra indefettibile e piena disponibilità a seguire il Papa a costo della vita sulla via che ci traccia sulla scia di tutti i predecessori, non posiamo lo seguirlo ad. es. quando c'invita ad Assisi o a creder che tutte le religioni son via di salvezza.
In queste strade contorte zeppe di buche e costeggiate da dirupi, noi rimaniamo fedeli alla strada luminosa che ci ha visto proceder fino ad oggi. Le nostre cadute le dobbiamo soltanto alla nostra cattiva volontà, alla nostra tiepidezza, alla nostra debolezza. Ma sul trono di Pietro c'era Chi ci chiamava con le sue parole di vita eterna, le stesse che Pietro riconosceva in Cristo.

http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2012/08/cattolici-senza-papa.html 

cose curiose


Ecco un altro sito web che prende per il sedere Fratelenzo Bianchi e le sue "Bose curiose":

http://bosecuriose.it/


Brutte notizie: tanto è l'odio per la liturgia tradizionale in latino che pur di far accettare il Novus Ordo, vogliono aggiornare il messale Vetus Ordo scrivendoci dentro chiaro e tondo che bisogna accettare il Novus, la celebrazione "verso il popolo", e le altre novità recenti:

http://bregwin.blogspot.it/2012/08/revisione-del-messale-tradizionale-in.html

JOLIET (ILLINOIS) E LOS ANGELES: FRUTTI DEL CONCILIO VATICANO II. VARIE FOTO!



Pontifex.Roma
(Traduzione dall'originale. Ho cercato di non alterare forma e contenuti) Abuso liturgico si ha quando i canoni della liturgia vengono ignorati ai fini dell'innovazione. Tali innovazioni di solito servono esclusivamente per soddisfare la fantasia (perversa e le manie di protagonismo) di chi sta coordinando la liturgia della Messa. A volte è il sacerdote che fa questo grave abuso. Altre volte è il risultato del coinvolgimento dei laici nella pianificazione liturgica. In ogni caso, l'abuso liturgico fa male tutta la congregazione, e tutto il Corpo di Cristo, riducendo la solenne occasione della Messa in uno "spettacolo" (se si vuole), progettato per soddisfare la fantasia dei presenti (e le follie esibizionistiche dei preti).