La teologia politica del compromesso contro i decenni dell’Io scassatutto
Tornare alla realtà? Per Ratzinger la buona politica è “non reclamare con il cuore in fiamme l’impossibile”
Secondo Giuliano Ferrara, direttore di questo “social network di carta fatto per pochi intimi che hanno deciso di cercare”,il pre-testo del discorso di Napolitano del 22 aprile scorso è di tipo filosofico e teologico e si può riassumere nell’analisi realizzata dal domenicano Réginald Garrigou-Lagrange negli anni 40, per cui la chiesa avrebbe “accettato la proposta che le è stata fatta: quella di sostituire alla definizione tradizionale della verità (adaequatio rei et intellectus, come se fosse chimerica, la definizione soggettiva: adaequatio realis mentis et vitae). La verità non è più la conformità del giudizio con la realtà extramentale (oggettiva) e le sue leggi immutabili, ma la conformità del giudizio con le esigenze e l’azione della vita umana, che si evolve continuamente”.