ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 27 agosto 2013

C'è un Patriarca a Mosca (ha solo il cappello bianco.. e non è gesuita§)

Il patriarcato di Mosca: “Gli Usa soliti giustizieri internazionali”
il metropolita Hilarion
IL METROPOLITA HILARION

Il metropolita Hilarion esprime forti preoccupazioni per gli sviluppi della crisi in Siria. “Gli americani sacrificano cristiani e musulmani”


Mentre sembra sempre più vicino un intervento militare occidentale contro il regime di Bashar al-Assad, accusato dagli Usa di aver usato armi chimiche contro la popolazione, la Chiesa ortodossa russa esprime "forte preoccupazione" per i possibili sviluppi della crisi. "Ancora una volta, come nel caso dell'Iraq, gli Stati Uniti si comportano da giustizieri internazionali", ha denunciato il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni  esterne del Patriarcato di Mosca.

Sint ut sunt, aut non sint


loyola-and-jesuit-theologians 


«Sint ut sunt aut non sint» (siano come sono, o non siano) è una frase che secondo alcuni storici sarebbe stata pronunciata dal preposito generale dei Gesuiti Lorenzo Ricci, di fronte alla proposta di “riformare” la Compagnia di Gesù, accomodandola alle esigenze del mondo. Si era nella seconda metà del XVIII secolo e i Gesuiti rappresentavano il baluardo contro cui si infrangevano gli attacchi dei nemici esterni ed interni alla Chiesa.

Testimone attivo

Sono stato, mio malgrado, testimone attivo di una situazione spiacevole. Niente di clamoroso o grave, una banalità, che però, nella sua mediocrità, fa riflettere. Anticipo, ovviamente, che non sto condannando nessuno, né tantomeno esprimendo giudizi sulle persone coinvolte in questa vicenda. Aldilà della banalità di quanto accaduto, colgo l’occasione per esprimere un mio commento sulla situazione, nota ormai a molti, che ha scaturito la spiacevole situazione che ora vado raccontando.

La lezione di San Francesco d’Assisi






In occasione dell’Aïd-El-Fitr, che segna la fine del mese di Ramadan, il Papa Francesco, il 10 luglio 2013, ha firmato personalmente il messaggio che il Vaticano indirizza tutti gli anni ai musulmani, come aveva fatto Giovanni Paolo II nel 1991. Questo messaggio è stato reso pubblico il 2 agosto e Domenica 11 agosto, all’Angelus in piazza San Pietro, il Sommo Pontefice ha ripetuto: «Vorrei rivolgere un saluto ai musulmani del mondo intero, nostri fratelli, che da poco hanno celebrato la conclusione del mese di Ramadan».

Il Papa presenta il suo gesto come una «espressione di stima e di amicizia verso tutti i musulmani, specialmente verso i loro capi religiosi», e chiama cristiani e musulmani a promuovere il «mutuo rispetto attraverso l’educazione». 

BENEDETTO PAPA, MALEDETTI CORVI!

PAPA BENEDETTO E LE SPIE IN VATICANO: UNA STORIA CHE DURA DA UN SECOLO

Papa Benedetto, tradito dal suo maggiordomo che in realtà era una spia e, come mediatore, un certo Monti: tutto questo accadde già nel 1914, solo che il papa in questione era Benedetto XVI, il maggiordomo era un tedesco e Monti faceva di nome Carlo - Un libro ripercorre le vicende di 80 anni fa… - -

Maria Antonietta Calabrò per "Corriere della Sera"
vaticanoVATICANO
Mentre si avvicina il centenario dell'inizio della Grande guerra (1914), riemerge una vicenda che presenta curiose analogie con l'attualità e sembra dare ragione a Giambattista Vico e alla sua teoria dei corsi e ricorsi storici. Gli ingredienti sono questi: una spy story che coinvolge il Vaticano; un Papa, di nome Benedetto; un maggiordomo, che in realtà era una spia.

UN MOLESTATORE TELEFONICO IN ABITO BIANCO

 – IL PAPA CI HA PRESO GUSTO A TELEFONARE ALLE SUE PECORELLE

"Quando ho sentito la voce del Papa al telefono mi è sembrato di essere stata toccata dalla mano di Dio": così una donna argentina, vittima di uno stupro, ha definito la conversazione di quasi 30 minuti avuta domenica scorsa, 25 agosto, con papa Francesco….

Guerra tra fazioni

 sull'erede di Bertone

In Vaticano veleni per cercare di condizionare la scelta del Santo Padre. Che potrebbe sorprendere tutti

«Ormai è solo questione di giorni, entro questa settimana». Chi conosce bene Bergoglio sa che non si possono fare previsioni, ma gli indizi portano a pensare che lo spoil system della Curia sia davvero in moto.
Francesco ha passato le ferie a Santa Marta per mettere a punto la nuova squadra di governo, ascoltando uno per uno gli attuali capi dicastero e sentendo anche il parere dei suoi più stretti collaboratori. La nomina più attesa è di certo quella del nuovo Segretario di Stato, che succederà al 78enne cardinale Tarcisio Bertone: nelle Sacre Stanze si vocifera che potrebbe arrivare proprio questo fine settimana, ma «con questo grande Papa tutto è possibile», ammettono da dentro le mura leonine.

Gospa's business: la fede falsa è anche più economica..!

Lourdes costa troppo, i pellegrini vanno a Medjugorje

In tempi di crisi anche i fedeli risparmiano e pregare la Madonna in Bosnia è molto più conveniente
Per raggiungere Lourdes servono 500 euro solo per il treno, con 300 euro si paga un intero viaggio di 5 giorni in Bosnia
La crisi colpisce anche i viaggi della fede, e Treviso si fa specchio d’Italia. Se 5 anni fa – racconta la Tribuna di Treviso – erano 2 mila i pellegrini in partenza da Treviso per Lourdes, quest’anno non sono nemmeno mille, e per organizzare il viaggio è stato necessario chiedere la collaborazione alla diocesi di Belluno e Feltre. Non solo. Al viaggio verso la grotta di Bernardette, a Lourdes, si preferiscono i più economici luoghi di Medjugorje, in Bosnia-Erzegovina, dove i viaggi spirituali stanno vivendo un vero e proprio boom. 

TRA PRETI SPRETATI E SCRITTORI CONFUSI

DAL DOSSIERAGGIO ALL’ACCOMODAMENTO, TRA PRETI SPRETATI E SCRITTORI CONFUSI  
Quando eravamo bambini (e per piacere non domandatemi quanto tempo fa) uno dei nostri amici, figlio del Cancelliere di Borgo San Lorenzo, quando litigava con qualcuno e non aveva argomentazioni con cui ribattere, forte del prestigio che allora aveva la figura paterna, minacciava: "Peggio per voi, scrivo tutti i nomi sul mio diario e li consegno al babbo, così lui li porterà dai carabinieri che vi metteranno in carcere." Figuriamoci: ci scompisciavamo dalle risate e iniziavamo a imitare il verso del cucco (ricordate quegli antichi orologi?) cu cu  cu cu  cu cu  cu cu e mettevamo il pollice sulla punta del naso e muovevamo le altre quattro dita in segno di scorno.

lunedì 26 agosto 2013

New evangelization!?

IN GOD WE TRANS - IL CONCORSO DI BELLEZZA PER TRANSESSUALI DEDICATO A DON GALLO!

La 21esima edizione di “Miss Trans” in Versilia sarà dedicato al prete morto quest'anno -La madrina della manifestazione (in programma il 20 e 21 settembre) sarà Alba Parietti - Il sindaco di Viareggio consegnerà una targa in memoria di don Andrea Gallo…

Quando Luciani scriveva a Pinocchio

“Caro Pinocchio, avevo sette anni; quando lessi la prima volta le tue Avventure. Non ti so dire quanto mi son piaciute e quante volte poi le ho rilette. In te fanciullo riconoscevo me stesso, nel tuo ambiente il mio ambiente”.

Moriremo tutti cattomassoni?

La Massoneria non vuole gay in Loggia né omosessualismo. Moriremo tutti cattomassoni?

Davvero la Massoneria ufficiale è così lontana dalle posizioni della Chiesa? In fatto di omosessualità e omosessualismo, per esempio? Pare di no, anzi: paiono su posizioni identiche. Di più: Massoneria ufficiale e Chiesa cattolica sembrano rimaste le due uniche istituzioni in Occidente ad opporsi al mondo alla rovescia. E all’ideologia gender e liberal-radicale. Sebbene, come la Chiesa, pure la Massoneria ha al suo interno una corrente “eretica” che motu proprio fa propaganda omosessualista. Ma la Massoneria ufficiale non accetta gay nelle Logge. Così ci spiega un massone che ci ha scritto. E lo scrittore cattolico Vittorio Messori, non esclude che in futuro si presenti la necessità di un “fronte comune” fra cattolici e massoni in Occidente.

Miracoli in Brazil..!

Giunse da Roma Francesco, e quietò i brasiliani irati…

Miracolo! Il Papa sbarca in Brasile (portandosi da sé il bagaglio a mano, viaggiando poi su una jeep scoperta, fraternizzando in modo assai informale con la folla in festa: prove evidenti e incontrovertibili della sua assoluta sincerità…) e secondo alcuni commentatori basta la sua presenza per rabbonire le masse in rivolta contro il governo.

Il Papa è mio!! e lo gestisco io....!!!!!

La dura vita degli anti-CL sotto Papa Francesco

Meeting rimini«Ho accettato di presentare questo libro di don Giussani per due ragioni. La prima, più personale, è il bene che negli ultimi dieci anni quest’uomo ha fatto a me, alla mia vita di sacerdote, attraverso la lettura dei suoi libri e dei suoi articoli. La seconda ragione è che sono convinto che il suo pensiero è profondamente umano e giunge fino al più intimo dell’anelito dell’uomo».

Daranno la colpa dei fallimenti (a raffica) ai tradizionalisti!!!??

Tutti i grattacapi di Papa Francesco. Il caso delle suore americane e non solo

Tutti i grattacapi di Papa Francesco. Il caso delle suore americane e non solo
Dallo Ior alle suore americane, passando per i Francescani dell'Immacolata, non sono pochi i problemi affrontati da Bergoglio in questi primi mesi di pontificato
La riforma dello Ior e, più in generale, delle finanze vaticane ha rappresentato senza dubbio una delle preoccupazioni principali di Papa Francesco in questi primi mesi di pontificato. La nomina di monsignor Ricca quale nuovo prelato della banca vaticana, l’istituzione di una Commissione ad hoc per la riforma dello Ior, guidata dal cardinale Farina (un salesiano, proprio come il Segretario di Stato Bertone) e, da ultimo, l’istituzione della Commissione referente su tutte le amministrazioni economiche del Vaticano (con la discussa partecipazione della giovaneFrancesca Immacolata Chaouqui) dimostrano come Papa Francesco abbia fatto delle tematiche economiche, alla luce dei recenti scandali, una delle priorità del proprio pontificato.

Più affari che messe

Cl, cala il sipario sul meeting di Rimini, dove la politica oscura pure Dio

Dopo Roberto Formigoni, il movimento di don Giussani non vuole legarsi a nessun capocorrente, né essere identificato con potere e affari

“Ma tu qualcosa di bello l’hai visto in una settimana di meeting? O hai trovato soltanto potere e affari?”.

Dimmi chi scegli e ti dirò chi sei..

Ricca e Chaouqui, due nemici in casa

Lui prelato dello IOR, lei commissaria per il riordino delle amministrazioni vaticane. Due nomine volute e decise da papa Francesco. Che però sono la negazione vivente del suo programma di pulizia e di riforma
ROMA, 26 agosto 2013 – Sono passati più di due mesi dall'infelice nomina di monsignor Battista Ricca a "prelato" dell'Istituto per le Opere di Religione e più di un mese da quella, non meno infelice, di Francesca Immacolata Chaouqui (vedi foto) a membro della commissione per il riordino degli uffici economico-amministrativi vaticani.

Entrambe queste nomine sono state fatte da papa Francesco, la prima per sua decisione personalissima.

E per entrambe, subito dopo, sono venute alla luce gravi controindicazioni, di cui il papa era inizialmente all'oscuro.

Eppure, ad agosto inoltrato, nessuna correzione di rotta appare in vista.

Business e fede (?)

IL MEETING DI RIMINI CHIUDE IN MODO INFELICE UN’EDIZIONE APERTA IN MODO INFELICE. PERCHÉ NE PARLIAMO? ALCUNE UTILI PRECISAZIONI -  

lmtgNel nostro amatissimo Bel Paese bisogna sempre più stare attenti a ciò che si dice, a come lo si dice, a quante anime di elevata sensibilità si possa portar turbamento se, magari, ci si limita a esercitare quel diritto all’informazione e alla libertà di pensiero, di cui qualche brandello resta ancora integro. Per ora.
Non abbiamo risparmiato critiche alla gestione del Meeting. Non ci sono arrivate contestazioni motivate, ma solo poche lettere di amici che si definivano ciellini o comunque vicini a Comunione e Liberazione e che tout court ci accusavano di voler “attaccare” o “diffamare” CL.

domenica 25 agosto 2013

Politica & business

Una grande storia di fede e nazionalismo

Medjugorje, anche il Vaticano crederà alla Madonna?

L’apparizione del 1981 finora messa in dubbio da Roma ma difesa dai francescani locali. E adesso?
Una pellegrina passa di fronte a una rivendita di Madonne a Medjugorje (Elvis Barukcic/Afp)
MEDJUGORJE – Il Vaticano potrebbe presto riconoscere la veridicità delle apparizioni mariane di Medjugorje, piccolo paesino dell’Erzegovina, sancendo la fine di una diatriba durata più di trent’anni. Ma oltre all’aspetto religioso, il santuario è diventato nel tempo un baluardo del nazionalismo croato.

Cosa stanno combinando i Gesuiti?

Esiste un Patto fra Alieni e Vaticano. Lo sostiene un Gesuita

Cristoforo Barbato
PREMESSA
Roma, 2001
Nel 2000 lavoravo a Roma in qualità di redattore della rivista “Stargate”, dove pubblicai una serie di articoli inerenti le mie ricerche sulle apparizioni di Fatima e il famoso Terzo Segreto, i vari misteri coinvolgenti il Vaticano nonché le possibili implicazioni aliene delle stesse apparizione portoghesi avvenute nel 1917. In seguito alla pubblicazione iniziai a ricevere una serie di e-mail da un personaggio che si definiva un “insider” del Vaticano, il quale fu spinto a contattarmi (anche se in maniera anonima sporadicamente lo aveva già fatto in precedenza) perché attratto proprio dalle mie ricerche inerenti l’inchiesta sulle apparizioni di Fatima, e non solo.

Pronto, … sono Pietro,

… giovanotto, mi dia del Voi!

QUESTA LA NOTIZIA
che il 22 agosto 2013 l'Agenzia di informazione ZENIT
ha diffuso in tutto il mondo

"Pronto?". "Sono Papa Francesco, diamoci del tu"...

Il Pontefice ha chiamato a sorpresa, domenica, un giovane studente veneto che gli aveva consegnato una lettera a Castel Gandolfo

Di Salvatore Cernuzio

CITTA' DEL VATICANO, 22 Agosto 2013 (Zenit.org) - Otto minuti di telefonata. Sono bastate però per far dire dopo a Stefano Cavizza, giovane studente di Camin (Padova): “È stato il giorno più bello della mia vita". D’altronde non capita tutti i giorni che rispondendo al telefono di casa si senta dall’altra parte: “Sono Papa Francesco, diamoci del tu”.
Le telefonate senza intermediari ormai sono il “pezzo forte” di Papa Bergoglio. Seppur giudicate come “anomalie” o “rotture di protocollo”, il Pontefice non smette di chiamare vecchi amici o semplici fedeli che hanno chiesto di parlare con lui. 
Così faceva da cardinale a Buenos Aires e anche la sera stessa dell’elezione, il 13 marzo, aveva telefonato a casa di due famiglie che era solito frequentare nei soggiorni romani. Ha proseguito poi in questa simpatica abitudine anche nei giorni successivi, chiamando personalmente il suo edicolante di fiducia per avvisarlo che non avrebbe più ritirato la sua copia del quotidiano «La Nación», a causa di un “nuovo incarico romano”. Sono seguite conversazioni telefoniche con il suo dentista, con la segretaria, con un sacerdote che gli aveva spedito un libro e tanti altri.
Quella al 19enne padovano è già la seconda chiamata a sorpresa di quest’estate: solo qualche settimana fa, il Papa aveva contattato Michele Ferri, fratello di Andrea Ferri, l’imprenditore titolare di alcuni impianti di benzina ucciso nella notte tra il 3 e il 4 giugno scorso. Michele aveva infatti scritto al Santo Padre per cercare un po’ di consolazione per la grave perdita. E Francesco ha prontamente risposto.
Ora il privilegio è toccato a Stefano, studente di ingegneria, che giovedì 15 agosto, dopo l’Angelus per la Solennità dell’Assunzione, a Castel Gandolfo, aveva consegnato ad un cardinale una lettera diretta al Santo Padre. Domenica, quindi, il telefono di casa Cabizza è squillato due volte. La prima volta non ha risposto nessuno. La seconda, intorno alle 17, il giovane ha alzato la cornetta e pronunciato la formula convenzionale: “Pronto, chi parla?”. “Sono Papa Francesco, diamoci del tu” è stata la risposta.
La reazione è stata quella che avrebbe avuto qualunque fedele nel sentire queste parole: emozione, nodo in gola, leggero imbarazzo, ma, allo stesso tempo, una gioia senza pari. "Non potevo crederci” ha dichiarato infatti Stefano al Gazzettino, raccontando che il Pontefice ha subito precisato che tra Gesù e gli Apostoli ci si dava del tu. "Mi ha detto di dargli del tu - ha riferito - dicendomi: 'Credi che gli Apostoli dessero del lei a Gesù? O lo chiamassero sua eccellenza? Erano amici come lo siamo adesso io e te, ed io agli amici sono abituato a dare del tu'".
Il giovane ha poi affermato di aver “riso e scherzato” con il Vescovo di Roma “per circa otto minuti”. Inoltre - ha aggiunto - il Papa “mi ha chiesto di pregare molto per Santo Stefano e anche per lui”. In chiusura alla conversazione, Bergoglio ha impartito allo studente veneto la sua speciale benedizione. “Ho sentito crescere una gran forza" ha commentato Stefano, aggiungendo: "Ho voluto parlare di questa mia esperienza fantastica solo per mettere in luce il gesto di grande umiltà e vicinanza a noi fedeli di Papa Francesco".

Pronto, sono Pietro, … giovanotto, mi dia del Voi!

È questa la risposta che è arrivata all’orecchio del vescovo Bergoglio, non appena ha alzato la cornetta.
Immaginatevi che sorpresa, per il povero vescovo “alla mano”, abituato a dare a tutti del tu.
C’è rimasto davvero male, dicono in albergo, dove abita: non si aspettava uno sfottò così sfacciato.
Ma subito s'è ripreso e ha chiesto: “Ma tu chi sei?”
“Come, non mi riconosci, Francesco, sono quello…

La bellezza dei cattolici "bambini".

Una delle immagini più belle delle Giornate Mondiali della Gioventù è il momento in cui i ragazzi vanno a confessarsi. È' lo specchio di ciò che i giovani desiderano trovare nella Chiesa: la purezza del Cristianesimo. Né più, né meno.
Troppe persone, negli ultimi anni, hanno pensato esattamente il contrario. Sono i cosiddetti “cattolici adulti”, che vogliono creare una rottura con la tradizione cattolica.
Il termine “cattolico adulto” racchiude una profonda superbia. Esprime l'idea di un cattolico migliore e più evoluto degli altri, che sarebbero rimasti bambini. Il cattolico adulto pensa: “Sono io che ho capito tutto. Gli altri sono solo dei bigotti attaccati alle loro stupide devozioni”.

Bocciati e promossi?

Vaticano, Francesco boccia la gestione post Vatileaks di Tarcisio Bertone

A cadere per prima è la testa di monsignor Sciacca, segretario generale del Governatorato, nominato da Bergoglio segretario aggiunto del supremo tribunale della Segnatura apostolica. Era stato Bertone a volere Sciacca al posto di monsignor Viganò che, in totale rotta di collisione con il porporato salesiano per la sua opera di risanamento del bilancio del Governatorato vaticano, era stato trasferito da Benedetto XVI negli Usa

Vaticano, Francesco boccia la gestione post Vatileaks di Tarcisio Bertone

"Pensiero" non è forse troppo...?

Quei Francescani che “danno pensiero” al Papa

Quei Francescani che “danno pensiero” al Papa
Con Decreto dell’11 luglio 2013 la Congregazione degli Istituti di Vita consacrata, presieduta dal card. João Braz de Aviz, ha “commissariato” l’Istituto dei frati Francescani dell’Immacolata, a seguito di problemi sollevati dall’interno stesso della congregazione, fondata dall’ex Minore Conventuale padre Stefano Manelli il 2 agosto 1970 e riconosciuta di diritto pontificio da Giovanni Paolo II nel 1998.

Clero ed eredità contese in tribunale

una chiesa di montagna
UNA CHIESA DI MONTAGNA

Soldi lasciati o ricevuti in eredità: clero e "tesoretti" personali. Una lunga scia di scandali

E' la storia dei lasciti contestati che coinvolgono sacerdoti e religiosi. Con un esposto della Curia è finita in tribunale la vicenda dell'eredità (800mila euro) lasciata dal parroco bresciano don Giulio Gatteri alla badante che lo ha assistito per dodici anni.

VI E' UNA CHIESA CONCILIARE?

S. Ecc. Mons. Bernard Tissier de Mallerais della Fraternità Sacerdotale San Pio X

Questo articolo è stato pubblicato sul n° 85 (estate 2013) della rivista Le Sel de la Terre - Intelligence de la foi -  Rivista trimestrale di dottrina tomista a servizio della Tradizione
La rivista, curata da Padri Domenicani collegati alla Fraternità Sacerdotale San Pio X, è una pubblicazione cattolica di scienze religiose e di cultura cristiana, posta  sotto il patronato di San Tommaso d’Aquino, in forza della sicurezza della dottrina e della chiarezza d’espressione del “Dottore Angelico”. Essa si colloca nel quadro della battaglia per la Tradizione iniziata da
 Mons. Marcel Lefebvre e si presenta in maniera tale da potersi rivolgere ad ogni cattolico che voglia approfondire la propria fede.

Oltre alla rivista, i Padri Domenicani di Avrillé pubblicano testi diversi.
Per l’abbonamento alla rivista e per l’acquisto dei testi pubblicati occorre rivolgersi a:
Editions du Sel de la terre, Couvent de la Haye-aux-Bonshommes - 49240 Avrillé - Francia. -
Tel: +33 2.41.69.20.06 - Fax: +33 2.41.34.40.49
Posta elettronica:  dominicains-avrille@wanadoo.fr
Sito internet: http://seldelaterre.fr/

L’abbonamento per l’Italia (4 numeri) costa 55 Euri e comprende l’abbonamento alla Lettre des Dominicains d’Avrillé. Può essere richiesto  scrivendo al Convento o inviando l’importo tramite bonifico bancario:
IBAN: FR34 2004 1010 1101 6571 0D03 235; BIC: PSSTFRPPNTE

Si può avanzare la richiesta ed effettuare il pagamento anche per via elettronica, accedendo al sito internet su indicato.


Nel n. 363 della rivista 
Le Courrer de Rome, febbraio 2013,
è stato pubblicato un articolo sullo stesso argomento di
Don Jean-Michel Gleize, FSSPX,
Professore di Ecclesiologia al seminario San Pio X di Ecône:
Si può parlare di una Chiesa conciliare?

La traduzione e l'impaginazione sono nostre
L'articolo in formato pdf
 


sabato 24 agosto 2013

KGFI (Komitet gosudarstvennoj francescani inquisitori)

Guerra contro la liturgia tridentina: un altro interessante capitolo

Lo scorso 1° dicembre 2012 il visitatore apostolico mons. Vito Angelo Todisco ha fatto inviare a tutti i Francescani dell'Immacolata che abbiano fatto la "professione solenne" (cioè la consacrazione definitiva nell'Istituto) una lettera e un questionario.

Gioco d'azzardo..

bluff di don Morselli


Per i pii lettori che non hanno nessun vizio: nel gioco del poker il bluff è il tentare di far credere agli interlocutori di avere in mano ottime carte, inducendoli a ritirarsi senza verificare.

Esaminiamo dunque il bluff di don Morselli pubblicato oggi sul disperato blog Messainlatino:

http://blog.messainlatino.it/2013/08/il-colpo-da-maestro-dellimmacolata.html

Nel suo zuccheroso intervento si notano:
  1. lo spacciare Lefebvre per un totale pessimista disubbidiente (quando in realtà l'unico vero problema è quello delle ordinazioni illecite del 1988)

Lo "stupore" di anime belle..

Lefebvriani
Lefebvriani

Lefebvriani contro il Papa che dialoga con l'Islam

In un testo diffuso dalla casa generalizia della Fraternità Sacerdotale San Pio X si ribadisce il no al Concilio che ha aperto al confronto con le altre religioni

Non è piaciuto ai seguaci di monsignor Lefebvre il messaggio, firmato in prima persona da papa Francesco, inviato ai musulmani di tutto il mondo in occasione della festa della fine del Ramadan.

Prete non allineato

LA TELEVISIONE DA SPAZIO SOLO AI PRETI ALLINEATI ALLA CULTURA DOMINANTE
Ma c'è stata un'eccezione: ecco il video di Padre Maurizio Botta intervistato dalle Iene su Italia 1
Fonte: Unione Cristiani Cattolici Razionali, 21/07/2013
Sono tanti i sacerdoti con le idee chiare e capaci di comunicarle in modo veloce e diretto, comprensibile a tutti, vicini e lontani dalla Chiesa. Sono pochissimi quelli che vengono messi davanti alle telecamere della televisione o contattati dai quotidiani per una intervista.
Gli unici accettati sul grande schermo sono i don Gallo e i Vito Mancuso. Eppure alle show delle "Iene", programma di Italia1 (spesso apertamente anticlericale), è stata fatta sorprendentemente un'eccezione qualche mese fa.

Temporali in arrivo?

L’ultima nomina estiva di Papa Francesco prima della rivoluzione di autunno. Nomi, ricostruzione e prossime mosse

L'ultima nomina estiva di Papa Francesco prima della rivoluzione di autunno. Nomi, ricostruzione e prossime mosse
Monsignor Giuseppe Sciacca, 58 anni, è stato nominato oggi dal Papa segretario aggiunto del Supremo Tribunale della Segnatura apostolica, l’organo guidato dal cardinale americanoRaymond Leo Burke.
IL VANGELO
SECONDO IL GALATEO
DI PAPA FRANCESCO I

di L. P.

Un detto latino medievale recita che “Motus in fine velocior”, la velocità aumenta verso la fine. Ed è quanto ci viene alla memoria  nel momento in cui ci vien da considerare lo smottamento progressivo ed inarrestabile a cui la Chiesa è, da 50 anni in qua, soggetta.

C'è chi spera in un blocco..(almeno dei Papi...)..

Un’indagine interna sulle finanze che passano per la fabbrica dei Santi. Dopo aver azzerato i vertici della banca vaticana, istituito commissioni d’inchiesta e un comitato di sicurezza finanziaria, rafforzando anche il ruolo dell’Aif (l’Autorità d’Informazione Finanziaria), il Papa adesso vuol vederci chiaro anche sui conti Ior delle postulazioni, quegli organismi diocesani o degli ordini religiosi che propongono in Vaticano le cause dei Santi.

MA E’ DI QUESTO CHE ABBIAMO BISOGNO?

“PRONTO!” “SONO PAPA FRANCESCO, DIAMOCI DEL TU”. 

La notizia non è certo nuova, ha già fatto il giro del mondo. Pochi giorni fa uno studente padovano, che aveva scritto al Papa, ha ricevuto una telefonata che, è ben comprensibile, lo ha colpito. Era il Papa in persona che gli telefonava: non solo, lo invitava anche a dargli del “tu”. Leggiamo su Avvenire: "Credi che gli apostoli dessero del Lei a Gesù - gli ha chiesto Bergoglio -? O lo chiamassero Sua eccellenza? Erano amici come lo siamo adesso io e te, ed io agli amici sono abituato a dare del Tu".

venerdì 23 agosto 2013

IL PRETE E LA TALARE


vita sacerdotale

Per la gloria dei veri ministri di GESÙ DIO NOSTRO.
La grandezza sacerdotale non può rimanere celata, non è un brillante sepolto nella miniera, deve rifulgere innanzi a tutti nell'atteggiamento e nella vita del Sacerdote, poichè egli è la lampada posta sul ... candelabro ed è come città edificata sulla cima dei monti.

ARRIVA LA “POSTA DEL CUORE”

DEL GRANDE BERGOGLIO: TU GLI SCRIVI, LUI TI CHIAMA A CASA (E VUOLE CHE GLI DAI DEL ‘TU’)

- Il Papa telefona a uno studente di 19 anni che gli aveva scritto una lettera - Otto minuti di telefonata per qualche chiacchiera e una benedizione - Bergoglio con i suoi semplici gesti sta infrangendo quei protocolli secolari di cui la Chiesa non ha più bisogno - Dopo l'elezione al soglio pontificio, chiamò il suo edicolante di Buenos Aires… -

NAPOLI SCONSACRATA

 - 200 MERAVIGLIOSE CHIESE CADONO A PEZZI NELL’INDIFFERENZA GENERALE -

Viaggio-horror tra le chiese antiche abbandonate del centro di Napoli - Vandalizzate, saccheggiate, circondate da munnezza e erbacce, trasformate in cucine di ristoranti e perfino in piscine artigianali, aspettano che qualcuno intervenga - Prima che sia troppo tardi… - -

L'enciclica del teologo Cotichella

Cotichella, l'artista dei papi: “Francesco è teologia, pastorale, preghiera e azione”

Gigi Cotichella
GIGI COTICHELLA

Intervista all'educatore-animatore che da anni si esibisce sui palchi nei grandi raduni giovanili e per i Pontefici, oltre a essere direttore dell'area educazione dell'editrice Elledici

Da anni calca i palchi e le piazze dei grandi raduni giovanili di tutta Italia (e non solo): dal Teatro Ariston di Sanremo all’aula “Paolo VI” nella Città del Vaticano, dalla spianata di Montorso (Loreto) a piazza del Duomo a Milano. Davanti a lui ogni volta ci sono da 1000 a 500mila persone.

Affare fatto!!

Papa Francesco al posto dei Gran Rabbini?

In Egitto, in Nigeria, nel Sinai si bruciano le chiese cristiane. In Israele dove, anche se non lo si vuole ammettere, i cristiani si sentono al sicuro e sono liberi di praticare il loro culto, un noto analista politico dell’indipendente Ha’Aretz Carlo Strenger propone di nominare papa Francesco al posto dei gran rabbini rieletti di recente, dopo una vergognosa lotta elettorale. Non c’è, tuttavia, pericolo che gli israeliani si convertano all’insegnamento del rabbino Gesù.

Cl, scene di un declino

Rete Italia, il network di Comunione e liberazione si sfalda

Formigoni ha perso lo scettro. Mauro si è unito a Monti. Il vertice politico del movimento perde terreno e influenza.

Papismi

Dalla papolatria all’indifferentismo

Una cosa è il rispetto del Magistero costante del Pontefice, una cosa è l’obbedienza ai comandi impartiti allo scopo di difendere e tramandare il Depositum. Ben altro il servilismo ottuso, l’adulazione sfacciata, l’esaltazione incondizionata. Magari quest’ultime usate come alternative alle prime

Perchè sono uguali


Vito Mancuso

Perché Vito Mancuso si inventa un Gesù relativista?
Il teologo sedicente cattolico Vito Mancuso, rifiutato come collega dai principali teologi italiani (tra cui suoi maestri), ha necessariamente bisogno di sostenere il relativismo per promuovere il dubbio nei credenti -suo sport preferito- e una chiesa-fai-da-te.
Non c’è nulla di giusto e sbagliato, non c’è nessun peccato da commettere o da cui essere assolti e la Chiesa non deve più indicare quali comportamenti sono contrari all’etica cristiana e al diritto naturale. Questa è in sintesi la banale filosofia di Mancuso e del suo compare Hans Küng.

giovedì 22 agosto 2013

assecondare il peccato?

IL VIRUS DELL'EVANGELIZZAZIONE TIMIDA

Siamo proprio sicuri che assecondare il peccato sia la strada giusta per avvicinare i giovani a Dio?
di Carlo Climati

Che fine ha fatto l'evangelizzazione? Se ne parla tanto, ma chi se ne occupa realmente? Quante persone si impegnano concretamente per offrire ai giovani la bellezza della Parola di Dio?
Viviamo, purtroppo, in un'epoca di evangelizzazione timida, spaventata, complessata. Troppi cattolici hanno paura di essere testimoni del Vangelo. Si nascondono, si mimetizzano, si perdono in chiacchiere inutili.

Salomone. Autopsia di un mito?

RIPENSANDO SALOMONE:

neppure il re “più saggio del mondo”, in tutta la sua leggendaria magnificenza, è sfuggito ai solventi “demitizzatori” degli intellettuali clericali, ebrei e cattolici. Sarebbe una “leggenda”, a sentire costoro, “anche” il Salomone che incantò la regina di Saba. E se alle volte avessero sbagliato? Proviamo a “demitizzare” i demitizzatori professionisti, stando alla ricostruzione di un docente universitario di matematica


Salomone continua ad essere una figura che attira molto. Incanta la sua sapienza ma anche la sua parabola esistenziale e i problemi storici e di altro tipo che pone. E’ davvero esistito? E certi episodi della sua vita sono davvero reali? Da dove proveniva, per esempio, la misteriosa donna presentata sulla Bibbia come “la regina di Saba”? E dove si trova la tomba di Salomone? Un viaggio affascinante alla ricerca delle tracce lasciate dal re che, dopo Davide, più si è impresso nell’immaginario collettivo. Con un interessante domanda finale: è stato lui a dare origine all’alfabeto che è passato alla storia come alfabeto fenicio (…) Oggi molti studiosi, fra cui l’ ebreo Paolo De Benedetti, che insegna al Seminario Teologico di Milano, affermano che Salomone non è mai esistito, e come lui Davide e Mosè! Anche se non espliciti come De Benedetti, sulla sua linea sono molti biblisti italiani. Quindi i preti escono dai seminari con l’ idea che la Bibbia sia una raccolta di storie prodotte artificiosamente, utili solo a suggerire riflessioni teologiche e morali.