Riforma liturgica, una storia da riscrivere
A mezzo secolo dalla "Sacrosanctum Concilium", tutti i testi
preparatori sono per la prima volta messi a disposizione del grande
pubblico. Per un nuovo confronto con le modalità con cui quel documento
fu messo in pratica
di Sandro Magister
ROMA, 9 dicembre 2013 – È passato esattamente mezzo secolo da
quando il Concilio Vaticano II ha promulgato il primo dei suoi sedici
documenti, la costituzione sulla liturgia:
> Sacrosanctum ConciliumE
a cinquant'anni da quel dicembre del 1963 ecco che nasce un sito web
che mette a disposizione del grande pubblico la documentazione
dell'intero lavoro che ha prodotto quel testo capitale, sia nella fase
preparatoria precedente il Vaticano II, sia durante il Concilio stesso:
> Fontes Commissionis LiturgicaeChe
il Concilio iniziasse i suoi lavori proprio dallo schema "De liturgia"
fu dovuto al fatto che esso apparve ai padri come il più maturo e il
meno contestato. Ma in seguito molte voci autorevoli riconobbero ciò
come un fatto provvidenziale: "Cominciando con l'argomento della
liturgia – scrisse Joseph Ratzinger – si poneva inequivocabilmente in
luce il primato di Dio, la sua priorità assoluta" rispetto a tutte gli
altri temi che il Vaticano II avrebbe poi affrontato.