Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
I neocatecumenali sono grati a papa Francesco per il via libera che ha dato loro in materia liturgica, di fatto autorizzandoli a dir messa come a loro piace.
Nello stesso tempo, però, hanno sudato freddo quando il papa, ricevendoli il 1 febbraio, ha rivolto loro tre rimproveri non da poco.
La Settimana Santa violata dalla Riforma Liturgica Pacelliana oggi presente nel Messale del 1962!
Si avvicina il Triduo Santo e con voi vorrei ancora tenere desta l'attenzione sui cambiamenti operati da Pio XII nel "cuore" del Messale Romano: la Settimana Santa! La santità indiscussa di Pio XII in un certo senso ha permesso di ingoiare una delle riforme liturgiche più audaci, ma forse più incompressibili della Storia della Liturgia romana. Non a caso Paolo VI quando propose il suo Messale fece leva proprio su questa riforma liturgica! Don Stefano Carusi ha avviato recentemente la discussione ora Francesco Tolloi consigliere nazionale di UnaVoce, ripropone una critica serrata della "nuova Settimana Santa" del grande liturgista monsignor Léon Gromier. Critica esposta nella Conferenza tenuta a Parigi nel luglio 1960 e pubblicata col titolo Semaine Sainte Restaurée in «Opus Dei», 1962, 2, pp. 76-90.
Colgo l'occasione per porgere a tutti i miei lettori una Santa Pasqua del Signore!
Avvicinandosi la Santa Pasqua, ritengo appropriato affrontare una questione teologica e liturgica di notevole importanza, per quanto sia necessariamente piuttosto complessa. Mi riferisco alla nozione di “mistero pasquale”, tanto in voga quanto poco appropriata. Con la mente rivolta al sacrificio sommo di Nostro Signore Gesù Cristo, leggiamo l’analisi puntuale e chiara che ne fa Paolo Pasqualucci in un suo recente volume, toccando questioni critiche come il significato stesso della Messa e la differenza tra la Consacrazione nel vetus ordo e quella nel novus:
Troppi Papi in tv. Ma non eravamo uno Stato laico?
Siamo circondati. Dai Papi. E dalle suore. E dai Santi, ieri oggi e domani. È allarme. Ma non eravamo uno Stato laico? Così ci avevano raccontato, eppure, oltre al crocifisso che campeggia nelle classi dei nostri bambini, i segnali di occupy tonaca sono diversi. Soprattutto nei media.
Il 27 aprile da Piazza San Pietro canonizzeranno due Papi, Giovanni XXIII e Woytila. Alla presenza del magnifico papa Francesco. Ma si presume possa assistere anche Papa Ratzinger. E fanno quattro. Il tutto in diretta su Sky in 3D. Cioè quattro Papi per tre. Dodici.
Non dirò nulla sulla fecondazione eterologa, ma dopo i commenti, in gran parte euforici sull’intervento della Corte costituzionale sulla legge 40, restano due cose di ordine generale.
La prima è che il legislatore e i rappresentanti del popolo sovrano, i medici, i sacerdoti e gli scienziati non contano nulla, possono solo proporre; ma a disporre alla fine è il magistrato. È lui che detiene il monopolio assoluto in materia di vita e di morte, di leggi e di valori, di libertà e divieti. Il giudice è dio in terra e ultima istanza suprema, detentore della Verità e del monopolio della Forza. A lui solo è concesso il decisionismo negato agli altri poteri.
Professor de Mattei, le imminenti canonizzazioni di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II suscitano, per vari motivi, dubbi e perplessità. Come cattolico e come storico, quale giudizio esprime?
Rapinano l'uomo della sua dignità, e noi lo consideriamo come un furto di caramelle. La pacca sulle spalle non salva nessuno!
Ribadisco
il mio pensiero. Tanto non possono trattarci peggio di come già ci
trattano. La misericordia di Dio sarà clemente con le nostre fragilità,
se avremo chiesto perdono ed emendato.
P. Cavalcoli, Vassallo e Pasqualucci: confronto e discussione sul Concilio Vaticano II
Dopo la pubblicazione, su Riscossa Cristiana dell’8 aprile 2014, delcommento di Piero Vassallo al libro “Unam Sanctam” di Paolo Pasqualucci, P Giovanni Cavalcoli, OP, ha scritto una lettera a Piero Vassallo, con la quale confuta le posizioni di Pasqualucci (e dello stesso Vassallo) sul Concilio Vaticano II. Ne è nato un dibattito tra i tre illustri Autori, che reputiamo sia di grande interesse per quanti hanno a cuore il bene della Santa Chiesa, le cui miserevoli condizioni sono sotto gli occhi di tutti. Ringraziamo P. Cavalcoli e i proff. Vassallo e Pasqualucci, che ci hanno autorizzato a pubblicare questo epistolario, che proponiamo ai nostri lettori, con la certezza di fare un utile servizio al bene della Chiesa e quindi di operare per il bene e la salvezza di tutti.
Tenuto conto che in questi ultimi mesi la deriva “mondana” dei nuovi preti della nuova Chiesa è andata crescendo, questo nostro titolo, un po’ irriverente e un po’ provocatorio, ci sembra un po’ più che probabile. L’unica cosa che vorremmo non accadesse è che le nostre provocazioni finissero col trasformarsi in lieti e ben accetti suggerimenti. Tanto è lo sfacelo cerebrale che affligge questi moderni uomini di Chiesa che continuano a nutrirsi del latte avariato del Vaticano II e del suo velenoso caglio cinquantennale!
La novità di metodo della "Evangelii gaudium" spiegata da un teologo
australiano. Ma non sempre il papa è interpretato correttamente. Nemmeno
dal direttore de "La Civiltà Cattolica". Il caso emblematico del
battesimo di Córdoba
“IL CATECHISMO DEL PALLONE”,
edito dalla Mimep-Docete, è il nuovo libro di Corrado Gnerre, professore
di Antropologia filosofica presso l’Università Europea di Roma e di
Storia delle Religioni presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose
“Redemptor hominis” di Benevento-Pontificia Università teologica
dell’Italia Meridionale.
Importante è la prefazione di Giovanni
Trapattoni, mister di lungo corso e di tante vittorie, simbolo della
categoria degli allenatori e cattolico praticante.
Questo libro non è assolutamente da
annoverare tra le letture “leggere” (pur essendo molto scorrevole) e non
scivola via senza lasciar nulla nel lettore. È, invece, un’intelligente
operazione con cui l’Autore, con la “scusa” del calcio, spiega in
maniera chiara e precisa le verità fondamentali del Cattolicesimo.
Riceviamo e pubblichiamo questo contributo dell'amico Giorgio
Vedovati, che ringraziamo, e ne approfittiamo per invitare tutti alla Quarta Marcia per la Vita, domenica 4 maggio a Roma.
di Giorgio Vedovati
Mentre
si diffondono sempre più in tutta Italia le lodevoli iniziative delle
Sentinelle in Piedi con annesso – ahinoi – schiamazzo osceno delle solite
congreghe sodomitiche, c’è anche chi si affida costantemente alla preghiera.
L’esempio viene da Pavia, dove nella prima mattina di mercoledì 9 Aprile
centinaia di passanti hanno potuto vedere celebrata una Santa Messa in
riparazione al crimine dell’aborto proprio davanti all’ingresso principale del
Policlinico cittadino.
La missiva di due metropoliti greci al «capo dello Stato Vaticano»: 89 pagine di dure accuse, chiedendo a Roma di rinunciare al suo «orgoglio satanico»
Uno dei due firmatari non è nuovo a queste iniziative, ma questa volta la chilometrica lettera (ben 89 pagine) appena inviata a Papa Francesco dai metropoliti della Chiesa greco-ortodossa - Andrea di Dryinoupolis, Pogoniani e Konitsa; Serafino del Pireo e di Faliro - è stata diffusa in greco e in inglese da un popolare sito web religioso della Grecia.
Padre Gabriele Amorth non ha bisogno di presentazioni. Noto al grande pubblico per le apparizioni in tv, gli interventi in radio e i suoi libri, padre Amorth è celebre soprattutto per il suo ministero di esorcista. Nato a Modena nel 1925, prima di diventare sacerdote paolino combatté come partigiano cattolico. Mariologo, è stato nominato esorcista nel 1986 e oggi è presidente onorario dell’Associazione Internazionale degli Esorcisti. È di quest’anno “L’ultimo esorcista. La mia battaglia contro Satana“( Ed. Piemme), libro scritto con la collaborazione del vaticanista del Foglio Paolo Rodari. Proprio prendendo spunto dalla sua ultima fatica gli abbiamo rivolto alcune domande.
Dichiarazione di Mons. Bernard Fellay, Superiore generale della Fraternità San Pio X, sulla nuova pastorale matrimoniale secondo il cardinal Kasper
Cosa accadrà all’assemblea straordinaria del Sinodo dei vescovi che si deve riunire dal 5 al 19 ottobre 2014, dedicato alle «sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione»? Questa domanda si pone con grande inquietudine dopo che, all’occasione dell’ultimo Concistoro (20 febbraio 2014), il cardinal Walter Kasper, alla domanda di papa Francesco e con il suo insistente sostegno, ha presentato il tema del prossimo Sinodo facendo delle aperture falsamente pastorali e dottrinalmente scandalose.
Secondo i teologi è lecito resistere al tiranno temporale non solo passivamente ed attivamente in maniera legale, ma anche in maniera militare (tirannicidio), però soltanto come extrema ratio[1].
Ora ci si domanda se si possa fare un’analogia (=“dissomiglianza /somigliante”, in cui la dissomiglianza supera la somiglianza) tra il tiranno temporale ed iltiranno spirituale e se quindi sia lecito resistere anche a quest’ultimo[2].
Tra Dio e le creature (dall’angelo sino al minerale) vi è un’analogia, ossia essi sono essenzialmente dissomiglianti, ma si somigliano relativamente al fatto di essere[3]. Quindi se vi è analogia tra Dio e il sasso, a maggior ragione vi è tra il tiranno o Principe temporale e il tiranno o Prelato spirituale. Soltanto spiriti fanatici, sofisti o pieni di pregiudizi possono negare che tra il Prelato o anche il Papa e il Principe vi è un’analogia.
Il cardinale arcivescovo di Boston, Sean Patrick O’Malley, noto per talune sue posizioni fortemente ortodosse in merito alla discussa collegialità o alla comunione ai divorziati, ha officiato con molti altri vescovi – così riporta Il Messaggero on line del 3 aprile 2014 –una santa Messa a Nogales, a ridosso della linea di confine col Messico dove le autorità statunitensi hanno eretto una lunga palizzata metallica allo scopo di fermare l’ondata di flussi clandestini oltre che bloccare una delle vie del traffico di droga.
In questo breve post vorrei parlare della imminente canonizzazione di Papa Giovanni Paolo II. Ci ho riflettuto a lungo.
In quell'occasione il Papa non parla da Simone, ma parla da Pietro e
la Chiesa si esprime con il suo giudizio sulla santità di una persona
che viene proposta come modello ed invocata nella intercessioni.
Personalmente accetterò il giudizio della Chiesa su Papa Giovanni
Paolo II. Nonostante questo i dubbi su alcuni suoi atti di pontificato mi
rimangono comunque ed ho sei argomenti a proposito (soprattutto nei
suoi rapporti con le altre religioni), anche se ritengo che il Papa sia
ora in Cielo.
Encomiabile è stato il modo in cui ha accettato la
sofferenza in unione alla Croce di Cristo e come ha difeso la dottrina
cattolica sul Matrimonio e sulla sessualità.
Ne simul trahas me cum peccatóribus: * et cum operántibus iniquitátem ne perdas me. Qui loquúntur pacem cum próximo suo, * mala autem in córdibus eórum. Da illis secúndum ópera eórum, * et secúndum nequítiam adinventiónum ipsórum. Secúndum ópera mánuum eórum tríbue illis: * redde retributiónem eórum ipsis. Quóniam non intellexérunt ópera Dómini, et in ópera mánuum eius * déstrues illos, et non ædificábis eos.
Filamenti
aviodispersi: ulteriori conferme che le compagnie civili sono
all'origine dell'inquinamento della biosfera
Un
plauso agli attivisti francesi che si stanno muovendo nella
direzione giusta con azioni incisive. In particolare i curatori del
sito Acseipica hanno commissionato e finanziato analisi di filamenti
polimerici ad un istituto certificato:
Ci troviamo ora nel lontano Giappone; lontano geograficamente e ancor più nella fede. L’Immacolata ha scelto questo luogo per dare un importante avvertimento. Ma non solo al Giappone: a tutta la Chiesa è rivolto il messaggio delle Apparizioni che stiamo per raccontare...
Introduzione
Cari lettori, avete mai pensato che c’è un Paese nel nostro mondo che eccelle in tecnologia, produttività, design, organizzazione, capacità di innovarsi, stabilità politica? Un Paese che è riuscito in pochi decenni a passare dalla distruzione della Seconda Guerra Mondiale al consumismo più sfrenato di oggi. Un Paese che più di ogni altro è senza Dio, ma non in base a un’ideologia o un progetto – come per le Nazioni comuniste – bensì semplicemente perché pensa di farne a meno. Di stare bene senza. Tanto il paradiso loro ce l’hanno già qui, ce l’hanno in terra.
Proclamazione della Verità e condanna degli errori
La brava maestra della scuola elementare spiega, ai suoi piccoli allievi, la grammatica e l'aritmetica. Il giorno dopo assegna però a loro un compito e poi lo corregge, con la penna rossa e, se gli errori si ripetono per alcune volte, dovrà necessariamente sanzionarli con un brutto voto.
L'allenatore di calcio illustra ai suoi atleti i ruoli e gli schemi di gioco. Se la partita si concluderà tuttavia con una sconfitta egli sarà costretto a riprendere i giocatori e, magari, ne dovrà costringere qualcuno a restare in panchina nell'incontro successivo.
Il medico espone al suo paziente le cause della sua malattia e prescrive la conseguente terapia. Egli dovrà inoltre avvertirlo che, se non dovesse essere scrupoloso nella cura, rischierà di esporsi ad un peggioramento delle condizioni di salute e potrebbe rischiare addirittura la morte.
Tutte queste situazioni appaiono assolutamente logiche e normali. Nessuno stimerebbe una maestra che si rifiutasse di correggere i compiti, un allenatore che non sostituisca gli atleti poco efficienti o un medico che non avverta il paziente dei rischi connessi ad una sospensione delle cure.
La Quaresima concentra il nostro sguardo sulla Battaglia, lunga secoli, che in ogni tempo vede schierati a duello i seguaci di Cristo contro i suoi nemici. Riportiamo di seguito l’omelia tenuta da Mons. Marco Agostini nella chiesa di Sant’Aniceto lo scorso 23 marzo.
Nella I domenica di Quaresima abbiamo visto come la lotta col demonio, e la vittoria su di lui, caratterizzi la missione di Gesù fin dall’inizio. Satana non manca mai gli appuntamenti degl’inizi: era nel giardino dell’Eden quando la coppia primordiale mosse i primi passi. E là fu dichiarato vinto, in anticipo, dal calcagno della Donna promessa che con il suo “Sì” avrebbe spalancato le porte alla Redenzione.
Lasciamo alle confidenziali confessioni strappategli da anime “picchiose” il compito di illustrare il mistero che egli viveva davanti a noi. «Padre che cos’è la vostra Messa?». «Un sacro miscuglio con la Passione di Gesù. La mia responsabilità è unica al mondo [...]. Tutto quello che ha sofferto Gesù nella sua Passione, indegnamente, lo soffro anch’io, per quanto è possibile a creatura umana».
L’agonia
«Agonizzate, Padre, come Gesù nell’orto?». «Sicuramente». «Viene pure da voi l’Angelo a confortarvi?». «Sì». «Quale fiat pronunziate?». «Di soffrire per i fratelli d’esilio e per il suo divin regno». «Diceste pure: “E grideranno crucifige, crucifige”, chi griderà?». «I figli degli uomini e proprio i beneficati».
E IL PRETE CELEBRO’ IL MATRIMONIO CANTANDO “L'HALLELUJAH’’ DI LEONARD COHEN (VIDEO) – UNO DEI BRANI PIU’ STRUGGENTI CON UN TESTO STRAZIANTE, UN HALLELUJAH ALLA VITA E ALL’AMORE E AL SESSO (TRADUZIONE)
Se i matrimoni possono emozionare, quello che è stato celebrato in Irlanda ha aggiunto la ciliegina sulla torta. Lea e Chris sono all'altare per promettersi eterno amore e il prete fa loro una sorpresa: avvicinatosi al microfono, invece celebrare il rito, inizia a cantare la struggente 'Hallelujah’ di Leonard Cohen…
- CONTRATTI ALLA MANO, LA SANTA SEDE RECLAMA UN CANALE TV E UNO RADIO A COPERTURA NAZIONALE: “CI SPETTANO PER CONTRATTO. CE LI DOVETE DARE” - -
Stando agli accordi sottoscritti per aver ceduto all’Italia i suoi 4 canali, un operatore di rete (supponiamo la Rai) entro il 2012 doveva farsi carico di ospitare sui suoi tralicci («e senza oneri») questa emittente della Santa Sede - Ma prima Monti poi Letta e ora Renzi non sembrano intenzionati a dare al Vaticano quel che gli spetta…
Sia in riferimento alla Bibbia, la tradizione, il Magistero o di qualsiasi altra fonte, un tema ricorrente che si incontra sul tema di Dio è unità.Dio, la Santissima Trinità, è uno.Il regime Angelico era uno.Adamo ed Eva volontà era uno con Dio.La Chiesa è una.
San Michele e gli angeli buoni combattimento Satana e le sue coorti per mantenere l'unità del disegno di Dio
In tutti questi casi, con l'eccezione di Dio stesso, si è verificata una divisione che ha fatto la guerra contro il disegno di Dio. Lucifero, il "portatore di luce", la "stella del mattino", si ribellò. Adamo ed Eva peccarono, e questo peccato originale devono essere a carico di tutta l'umanità. Per quanto riguarda la Chiesa, fin dall'inizio, Satana cercò di dividere la sua eresia dopo eresia, dalle varie sette gnostiche al Grande Scisma che divideva l'Est e l' Occidente nel 11 ° secolo sopra la parolaFilioque . Nel 16 ° secolo il Diavolo ha fatto un altro passo avanti con Lutero, Calvino e Zwingli, che ha generato migliaia di false denominazioni negli Stati Uniti da soli.
Divertissement poetico dell’Avvocato Julo Alberto junior Scopetani
I grandi poeti italiani nelle loro odi ai frati iscariotiti. Divertissement poetico dell’Avvocato Julo Alberto junior Scopetani liberamente tratto da “Ohibò : parodie e copie” (Ed.Rha) del Docente fiorentino Carlo Lapucci. I fatti sono immaginari e ogni riferimento a luoghi o persone è puramente voluto. Le dediche e le variazioni sono di J.A.j.Scopetani..
Vincenzo Cardarelli (1887 – 19529)
.
Ai cinque frati iscariotiti ribelli che hanno causato la rovina dei Francescani dell’Immacolata
.
Ce ne sono lestofanti al mio paese
per cui si fanno feste onori e spese,
hanno le loro chiese e lor chiesuole
dove rubano quello che Dio vuole;
lestofanti alla buona, familiari:
chi spoglia i cimiteri e chi gli altari;
lestofanti che prendono tangenti
e sbucano qua e là come serpenti.
……………………………………………………
Di quando in quando ammazzano un maiale
e con le spoglie fanno carnevale.
Firenze . Incredibile e increscioso episodio di intolleranza religiosa
Un penitente viene scacciato (ad alta voce, facendosi sentire dagli altri fedeli) e gli viene negata l’assoluzione. Il motivo? “Provo un ribrezzo verso i tradizionalisti assai più grande che verso i progressisti… “. Ma cosa sta accadendo nella chiesa di Ognissanti?
di Pucci Cipriani
. Sull’altare centrale, ancora “rivolto al Signore”, nella stupenda navata barocca della chiesa di Ognissanti a Firenze, un esile frate filippino, padre Leopoldo Maria, che la gente ormai chiama Fra’ Sorriso, sta celebrando, misticamente, in quel rito romano antico della Chiesa, la S. Messa dei Santi e dei Martiri, la “nostra” Messa, la Messa di sempre e di tutti…Le persone seguono nel più assoluto silenzio, rispondendo, in latino, al sacerdote.
C’è, tra i fedeli, un devoto parrocchiano padre di undici figli: come ogni sera quella persona si avvicina alla SS. Comunione che – secondo il catechismo della Chiesa cattolica – “ è un sacramento nel quale per l’ammirabile conversione di tutta la sostanza del pane nel Corpo di Gesù Cristo e di quella del vino nel suo prezioso Sangue, si contiene veramente, realmente e sostanzialmente il Corpo, il Sangue, l’Anima e la Divinità del medesimo Gesù Cristo Signor Nostro sotto la specie del pane e del vino per essere nostro nutrimento spirituale”.
SANTA CASA: quando gli Angeli la posarono sul suolo lauretano anche gli alberi si inchinarono…
… dalla cronaca di don Antonio Gaudenti del 1790…
Cust.: È così certa la prodigiosa traslazione di questa Santa Casa, accaduta il 10 dicembre 1294, circa il tempo della rinuncia del Papa San Celestino V, che l’illustre storico lauretano non dubitò di esprimerla con queste parole: “Nec vetera magis quam nova quotidie illustrant miracula, ut de tam testata, explorataque re addubitare non possit nisi aut qui de divina vi, aut Providentia dubitare velit, aut eximere ex hominum genere humanam fidem”.
Il
fascino della Settimana Santa in Puglia in una mostra fotografica
Il Museo
Diocesano di Taranto ospita "A
piccoli passi", la mostra di Carlos
Solito. Devoti, addolorate, penitenti, incappucciati
"rallentano il loro metabolismo, per dedicarsi, anima e corpo,
lentamente, a piccoli passi"
La
Settima Santa in Puglia in quarantacinque scatti. Fino al 6 maggio
2014, una delle strutture museali più grandi d’Italia, il MuDi -
Museo Diocesano di Taranto, ospita “A piccoli passi”, il nuovo
progetto fotografico di Carlos Solito,
fotografo, scrittore e filmaker, 36 anni, dedicato alla sua
terra di origine. Si tratta di un viaggio lentissimo, senza tempo,
fatto di centimetri che nella loro infinita, sentita, antica,
dolorosa somma fanno la Settimana Santa in Puglia.
Gli auguri di Papa Francesco al Rabbino capo Di Segni per la Pasqua ebraica
Messaggio di papa Francesco al rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni. In occasione di Pesach, la Pasqua ebraica che inizierà il prossimo 14 aprile al tramonto e durerà otto giorni, il Papa ha inviato un telegramma rivolgendo «il più cordiale augurio di pace» al rabbino e a tutta la comunità ebraica romana.
Nel presente decennio, l’atteggiamento del mondo cattolico conservatore verso gli Stati Uniti appariva in parte cambiato. Da una parte, risultava difficile anche agli americanisti più convinti sostenere un Presidente come Obama, progressista e nemico dichiarato dei principi non negoziabili. Dall’altra, l’affermarsi sulla scena internazionale del russo Vladimir Putin e la sua presa di posizione a favore dei valori tradizionali, che gli era valso il favore di molti conservatori occidentali, sembravano aver portato ad un superamento delle logiche da Guerra Fredda. Naturalmente, non ci si poteva aspettare chissà quale cambiamento repentino, però si sperava che questi schemi logori fossero stati abbandonati.
Formigoni, lo strano caso dell’uomo che vive con 18 € e dei 49 mln senza padrone
ROMA – Lo strano caso dell’uomo che vive con sul conto in banca 18 euro e 20 centesimi…e dei 49 milioni senza padrone. Lo strano caso dell’uomo che fu presidente della Regione Lombardia per 18 anni e ha messo da parte un euro, un solo euro l’anno.
È
parte integrante della nostra Fede Cattolica la sua continuità perfetta
nel tempo attraverso la Santa Chiesa, di modo che i fedeli ricevano la
Dottrina divina, integra e pura come direttamente da Nostro Signore Gesù
Cristo. Ciò include tutte le attività ecclesiali, dalla confezione dei
santi Sacramenti alle interpretazioni della Parola, attraverso il
Magistero dei Papi e dei Concili.
Perciò è sempre stato dichiarato dai
Pontefici, nella loro veste di rappresentanti del Signore in caso di
dubbio, quanto è pure ovvio riguardo alla fedeltà escludente
manipolazioni umane. E ciò è la base del Diritto Divino nella Chiesa,
nella cui difesa i Pontefici e ogni autorità cattolica si deve
impegnare, santificando il suo operato in Nome del Redentore. Nel senso
di questa continuità citiamo la Bolla ‘Execrabilis’(1460)del Papa Pio II definendo: “qualsiasi concilio convocato per effettuare cambiamenti drastici nella Chiesa è decretato in anticipo invalido e annullato”.
La notizia anzi lo scoop è che il papiro in cui Gesù fa riferimento, senza offrire altri dettagli, a sua «moglie»
– e il cui ritrovamento fu annunciato per la prima volta dalla
studiosa Karen L. King nel corso di un convegno tenuto a Roma -, sarebbe
autentico [1]. Lo confermerebbero, in questi giorni, i pareri di
diversi ed autorevoli esperti, pubblicati anche sull’Harvard Theological Review [2]. Attenzione però: “autentico” significa che il papiro in questione,
un frammento di 4 per 8 cm scritto in copto, l’egiziano parlato e non
geroglifico, non sarebbe contraffatto ma originario dell’epoca, il IV
secolo d.C.
Le parole del Papa, la nota della Cei, le critiche di Famiglia
Cristiana e di Tracce, mentre il Corriere della Sera ha scritto che...
In merito alla discussa e controversa sentenza della Corte
Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il divieto di fecondazione
eterologa, c’è il silenzio della Chiesa cattolica italiana? Lo mette in rilievo, oggi, Angelo Panebianco, nell’editoriale di prima pagina del Corriere della Sera.
Il politologo torna indietro di dieci e nove anni, quando il Parlamento
approvò la legge 40, e poi quando su quella legge fu celebrato un
referendum fallito per la bassissima affluenza alle urne. Però
stamattina Bergoglio ha detto: “Occorre ribadire il diritto dei bambini a
crescere in una famiglia, con un papà e una mamma capaci di creare un
ambiente idoneo al suo sviluppo e alla sua maturazione affettiva.
Continuando a maturare in relazione alla mascolinità e alla femminilità
di un padre e di una madre». Queste le parole di Papa Francesco durante il ricevimento dei componenti dell’Ufficio Internazionale Cattolico per l’Infanzia. L’EDITORIALE DI PANEBIANCO
“Il fronte che vinse allora per via politica e che adesso esce sconfitto per via giurisdizionale – scriveva stamattina Panebianco sul Corsera
– sembra quasi silente”. Sono appunto “poche e isolate voci cattoliche”
quelle che “si sono levate a criticare la sentenza”. Un quadro che
porta a dire come “nel suo complesso, la chiesa sembra orientata a
scegliere una condotta prudente, di implicita, più o meno rassegnata,
accettazione dell’esito che si è determinato”. IL BASSO PROFILO DELLA CEI
Fatto emblematico è il comportamento della Conferenza episcopale
italiana, dieci anni fa in prima linea nella battaglia politica sulla
legge. Stavolta, invece, profilo piuttosto basso. Il primo commento
ufficiale è arrivato a più di 36 ore di distanza dalla pubblicazione del
dispositivo della sentenza. Una nota gelida firmata genericamente “dalla presidenza”,
arrivata poco prima delle 18.00 di ieri. Nella dichiarazione si legge
che “è doveroso segnalare alcuni nodi problematici che suscitano dubbi e
preoccupazioni, sotto il profilo antropologico e culturale”. In primo
luogo, “viene affermato un non meglio precisato diritto al figlio o
diritto alla genitorialità, con il rischio di confondere o, peggio,
identificare il piano dei desideri con il piano dei diritti, sottacendo
che il figlio è una persona da accogliere e non l’oggetto di una pretesa
resa possibile dal progresso scientifico”. In sostanza, prosegue la
nota, “si cambia e si snatura il concetto e l’esperienza di paternità e
di maternità, che sono elementi preziosi per l’unità profonda ed
inviolabile della coppia”. La cultura giuridica “non dovrebbe
semplicemente avvalorare il dominio della tecnoscienza, ma porsi anche
la questione del senso e anche quella del limite”. Niente di più. IL COMMENTO DEL CARDINALE RUINI
Il primo a parlare, già ieri mattina sulla Stampa, era stato il cardinale Camillo Ruini,
storico presidente della Cei e impegnato nella lotta riguardo la legge
40, che per la Chiesa cattolica rappresenta una sorta di compromesso
accettabile. “Non può esistere un diritto al figlio, perché il figlio è
una persona”, diceva Ruini in un colloquio con il vaticanista Andrea
Tornielli. Il porporato si mantiene prudente, precisa che “è presto per
parlare di una sentenza appena uscita di cui non si conoscono ancora le
motivazioni”, tuttavia “una cosa sembra chiara – dice Ruini: la Corte
Costituzionale ha dichiarato illegittimo il divieto alla fecondazione
eterologa e su questo non posso non esprimere la mia profonda
perplessità, diciamo pure il mio dissenso”. Il figlio “è una persona, e
come tale non è disponibile”, ha aggiunto. L’EDITORIALE DI AVVENIRE
Critico anche il quotidiano dei vescovi, Avvenire, che però ha affidato l’editoriale d’apertura di ieri non al direttore bensì alla bioeticista Assuntina Morresi,
la quale ha rilevato che “anche nel nostro Paese si affaccia purtroppo
una società in cui persino il legame più profondo che gli esseri umani
conoscono, quello fra una madre e suo figlio, viene frammentato,
sminuzzato nelle sue componenti genetiche, gestazioni e sociali, e
niente lo potrà sostituire nella sua pienezza”. Pesante quanto scrive poche righe dopo Morresi: “Con la sentenza di ieri (martedì, ndr),
la Consulta non si è limitata a stabilire l’illegittimità
costituzionale di una norma di legge, cioè del divieto alla fecondazione
eterologa contenuto nella legge 40. I giudici costituzionali, non nuovi
a iniziative del genere, si sono spinti molto oltre, e hanno indicato
un nuovo orizzonte antropologico, nel quale per spiegare chi sono i
genitori serviranno gli aggettivi”. “IMPOSSIBILE NON PERCEPIRE IL CONTRACCOLPO”
Critica ancheTracce, la rivista
internazionale di Comunione e Liberazione, che però vede nella sentenza
l’occasione propizia per “andare a fondo della questione”. Impossibile –
si legge in un articolo firmato da Lorenza Violini,
non percepire il contraccolpo, la sfida che questa decisione riverbera
su ognuno di noi e sui contesti sociali di cui facciamo parte. Non si
può voltare pagina e dedicarci alla cronaca internazionale o alle
notizie sul tempo libero”. In gioco, prosegue Violini, “c’è
l’eliminazione di una barriera alla autodeterminazione procreativa”. “L’ULTIMA FOLLIA ITALIANA”