ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 23 maggio 2014

Più li contenti e più ti chiederanno

Vae victis..

IL CERCHIO MAGICO DI GRAN LUSSO DEL CARDINALE - PER GRAN PARTE DEI 7 ANNI TRASCORSI ALLA SEGRETERIA VATICANA LA RETE AFFARISTICA DI BERTONE COINCIDE COL GIRO ANDREOTTIAN-ROMANO DI BERLUSCONI: GIANNI LETTA, BALDUCCI, IL MISTERIOSO SIMEON. SENZA DIMENTICARE SCAJOLA

Accanto al potere, Bertone ha coltivato il lusso: tuttora vive in attico di 700 mq, e gli affari finanziari (il San Raffaele, la cacciata di Gotti Tedeschi dallo Ior) e l’ombra più incredibile sul suo settennato provengono da Marco Simeon, sconosciuto omosessuale ligure che d’improvviso rimbalzò nel mondo di Geronzi e della Rai...

BESTEMMIA, CHE TI PASSA. . .



Le cronache nazionali (Il Giornale, 22 maggio 2014 pag. 18) ci riferiscono di un episodio avvenuto giorni or sono in quel di Lecce ove, durante una gara calcistica di Lega Pro, un allenatore tal Franco Lerda, se n’è uscito con una serqua di bestemmie a commento di qualche sciagurata azione di gioco non gradita, e per il qual reato è stato appiedato per un turno dalla Commissione Disciplinare Lega Calcio.

Circoncisione atraumatica?

BERGOGLIO DEPORRÀ UNA CORONA SULLA TOMBA DI

 THEODOR HERZL, FONDATORE DEL SIONISMO

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Lo riferiscono The Times of Israel, Israel Hayom, il Sole 24 Ore e altri: Bergoglio ha in programma la deposizione di una corona sulla tomba di Theodor Herzl, il fondatore del sionismo.
Atto particolarmente grave e in evidente contraddizione con i suoi predecessori. Quando Herzl chiese la "benedizione" di San Pio X, il rifiuto fu netto: “Non riusciremo ad impedire agli ebrei di andare a Gerusalemme ma non potremo mai favorirlo”, “Gli ebrei non hanno riconosciuto il Signore nostro, quindi noi non possiamo riconoscere il popolo ebraico”, “Certo che preghiamo per loro, perché il loro spirito veda la luce. Proprio oggi la Chiesa celebra la festa dei non credenti che si sono convertiti in qualche modo miracoloso, come sulla strada di Damasco. Quindi se lei intende andare in Palestina a stabilirvi il suo popolo, saremo pronti con chiese e sacerdoti a battezzarvi tutti”.

Cosa sta avvenendo nella Chiesa?

Mi sembra importante poter offrire un modesto scritto per sapere come orientarsi in merito ad alcuni punti di indiscussa attualità. Ci riferiamo a punti che hanno ovviamente relazione con la vita della Chiesa e con alcune cose di cui si discute in merito alla vita della Chiesa e al suo insegnamento ordinario.

di Corrado Gnerre

zdnzvscvTre precisazioni:
1. Lo stile utilizzato è quello della domanda-risposta perché più chiaro, più semplice, ma anche più capace di facilitare la memorizzazione.
2. Lo stile utilizzato è quello di affermare la verità e di confutare l’errore, senzaindulgere in polemiche nei confronti di affermazioni singole e di persone in particolare; non perché ciò non sia lecito. Certamente il “rimprovero evangelico” ha una sua legittimità (in alcuni casi perfino doveroso) nei confronti di chiunque (anche nei confronti delle autorità), ma, per evitare equivoci e scandali di sorta, se la polemica diretta non è necessaria, è sempre bene astenervisi.
3. Lo stile è volutamente semplice e colloquiale. I problemi sono seri, ma la gravità dei nostri tempi sta nel fatto che questi problemi sono problemi di tutti, che si ripercuotono negativamente su tutti, dall’intellettuale al semplice fedele.

giovedì 22 maggio 2014

Il fumo di Pinocchio

Contro il vaticanesimo vaticanologico che soffoca nel fumo di Pinocchio

Al direttore, Un corsivista di Avvenire, il quotidiano dei vescovi che è stato oggetto di un suo giudizio più che scortese qualche giorno fa, vi rivolge l’accusa di bassezza e insinuazioni per l’articolo di martedì sul celibato sacerdotale (pare che abbiate ospitato cose poco carine su Paolo VI, strumentalmente lodato per la sua enciclica del 1967 contro le nozze tonacate). E il vaticanista di Travaglio dice che state facendo la guerriglia contro Francesco in accordo con i cardinali cattivi. Mi può spiegare? Anacleto Parrucconi

Il vaticanesimo vaticanologico dei giornali andanti soffoca nel fumo di Pinocchio (lasciamo stare il fumigante Satana dov’è, nella consorella Repubblica). Se c’è un giornale che abbia diritto di portare sugli scudi laici dell’opinione libera un Paolo VI è questo, che ha sempre dedicato a quel grandissimo, e futuro beato, parole di dedicata attenzione e di ammirazione: per il pensiero teologico e pastorale, per il dramma vissuto nella gestione del Concilio, per la stupenda lettera agli uomini delle brigate rosse durante il rapimento di Aldo Moro, per l’Humanae vitae da noi ripubblicata nell’anniversario del 2008 e onorata di una battaglia civile che dovrebbe far vergognare certi sacrestani tiepidi, per non parlare dell’amabilità scrittoria di un Di Michele che aveva trattato di Paolo beato proprio il sabato precedente l’articolo incriminato.

Ping-pong!?


Kasper corregge Ratzinger. Martinetti ricorregge Kasper


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Riguardo alla comunione ai divorziati risposati, il precedente post finiva citando ciò che Benedetto XVI aveva detto in proposito, a Milano, il 2 giugno 2012, durante l’incontro mondiale delle famiglie.
Papa Joseph Ratzinger metteva lì in luce il valore, per i divorziati risposati, di una comunione non sacramentale ma “spirituale”. Cioè una comunione che si identifica con quella che il missionario Carlo Buzzi – intervenendo suwww.chiesa – ha chiamato “di desiderio”.

Chi è Chiesa?

Papa Francesco scomunica la leader di "Noi siamo chiesa" che voleva le donne prete

Il Papa ha scomunicato Martha Heizer, cofondatrice e presidente del movimento progressista "Noi siamo Chiesa" in Austria. Lo riporta l'agenzia cattolica in lingua tedesca Kath.net. La professoressa Heizer, docente a Innsbruck, nel 2011 annunciò di voler celebrare l'Eucaristia "in modo privato", e nonostante i richiami del Vaticano, in casa sua celebrò personalmente la messa, alla presenza di altri fedeli ma non di sacerdoti. Al rito partecipava anche il marito, anch'egli scomunicato. Nel 2012 la Congregazione per la Dottrina della fede avvertiva nuovamente Heizer dei rischi ai quali stava andando incontro. Ieri sera l'epilogo. Il vescovo di Innsbruck, Manfred Scheuer, ha convocato la coppia per consegnare loro il decreto di scomunica firmato da Francesco. Martha Heizer e il marito Gert hanno respinto l'atto della Santa Sede, dicendosi "scioccati" per la decisione di Roma. "Ci indigna profondamente il fatto di ritrovarci nella medesima categoria dei preti colpevoli di abusi. Continueremo a impegnarci con maggiore forza per la riforma della Chiesa cattolica. Proprio questo modo di procedere mostra con quanta urgenza essa abbia necessità di essere rinnovata".

Et erit lux?

UN GIRO DI SOLDI SU CUI C'E' DA FARE LUX - NEL 2010 LO IOR AVEVA STRONCATO L'OPERAZIONE "LUX VIDE", CHE INVECE PARTI’ NEL 2012. CON UN PRESTITO A BERNABEI DI 15 MILIONI CHE NON SI SA PERCHE' TRANSITANO PER MALTA E LONDRA

In pratica, con l'operazione in questione (realizzata per volere di Cipriani-Bertone e dopo l’uscita di Gotti Tedeschi), Bernabei è stato finanziato direttamente dallo Ior, che poi si è ritrovato il buco di 15 milioni per quella cessione, decisa lo scorso dicembre, a favore di una fondazione. Ma a che titolo è stata fatta?...

Arincora strano?

Lo strano pontificato di Papa Francesco
(parte terza) 
di Alejandro Sosa Laprida

Nota dell'Autore del 27 aprile 2014
Dalla pubblicazione di questo articolo, la mia posizione rispetto a Francesco è cambiata, e il motivo è il seguente: Nostro Signore pregò per la fede di Pietro e gli attribuì la missione di confermare i suoi fratelli: «Simone, Simone, ecco satana vi ha cercato per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli» (Lc. 22, 31-32).
Pio IX cita queste parole di Nostro Signore nella Costituzione dogmatica Pastor  del concilio Vaticano I, del 18 giugno 1870: «Lo Spirito Santo infatti, non è stato promesso ai successori di Pietro per rivelare, con la sua ispirazione, una nuova dottrina, ma per custodire con scrupolo e per far conoscere con fedeltà, con la sua assistenza, la rivelazione trasmessa dagli Apostoli, cioè il deposito della fede. Fu proprio questa dottrina apostolica che tutti i venerabili Padri abbracciarono e i santi Dottori ortodossi venerarono e seguirono, ben sapendo che questa Sede di San Pietro si mantiene sempre immune da ogni errore in forza della divina promessa fatta dal Signore, nostro Salvatore, al Principe dei suoi discepoli: "Io ho pregato per te, perché non venga meno la tua fede, e tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli". Questo indefettibile carisma di verità e di fede fu dunque divinamente conferito a Pietro e ai suoi successori in questa Cattedra, perché esercitassero il loro eccelso ufficio per la salvezza di tutti, perché l’intero gregge di Cristo, distolto dai velenosi pascoli dell’errore, si alimentasse con il cibo della celeste dottrina e perché, dopo aver eliminato ciò che porta allo scisma, tutta la Chiesa si mantenesse una e, appoggiata sul suo fondamento, resistesse incrollabile contro le porte dell’inferno.» 

E' lei o non è lei? Certo che è...! La femme du pape?

Il banchetto vip in Vaticano per la doppia beatificazione che fa arrabbiare Papa Francesco

di   - 22/05/2014 - Le Iene raccolgono le reazioni del Pontefice e di un cardinale dopo lo scoop del ricevimento per personaggi famosi su Piazza San Pietroancesco9

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Papa Francesco
 sembra non aver preso affatto bene il buffet per viporganizzato per il giorno della santificazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II sulla terrazza della Prefettura Vaticana e, in un documento riservato, parla di «fatto grave in cui l’immagine della Santa Sede risulta compromessa». A rivelarlo è stata ieri la tramissione di Italia Uno Le Iene in un servizio realizzato dal giornalista Filippo Roma e nel quale vengono riportate le lamentele del Pontefice e le giustificazioni del cardinale residente della Prefettura.

Che domanda strana... abitano nel college Santa Marta!

Lo strano club delle amanti dei preti

Come hanno fatto a conoscersi e scrivere tutte insieme al Papa?

E’ vero, siamo sempre più abituati alla realtà che supera la fantasia. Ma c’è qualcosa che non quadra, nella storia delle ventisei donne “coinvolte sentimentalmente con un sacerdote o un religioso” che scrivono a Papa Francesco perché abolisca l’obbligo del celibato, lanciata dal sito Vatican Insider e all’origine di una rigogliosa fioritura di racconti e interventi, manco fossimo tutti piombati in un gigantesco sequel di “Uccelli di rovo” (romanzo e serie tv anni Ottanta sull’amore impossibile tra il fascinoso padre Ralph e la bella Meggie).

Non una vox

Qualche ragione buona (di preti) per il matrimonio unico con Cristo

“Rispetto tutti i confratelli in difficoltà, siamo uomini. Io però sono ben contento di essere celibe, perché ho interpretato il sacerdozio non come un mestiere. Fare il prete non è come fare il meccanico o l’ingegnere. Questa è una missione. E’ questa la grande differenza”. Padre Piero Gheddo, ottantacinquenne decano dei missionari italiani (è entrato nel Pontificio istituto missioni estere nel 1945), tra i fondatori dell’Editrice Missionaria Italiana, commenta con il Foglio la lettera che ventisei fidanzate di sacerdoti hanno inviato – a mezzo raccomandata – a Papa Francesco, chiedendogli di abolire il celibato sacerdotale, norma ecclesiastica millenaria ma non dogma.

mercoledì 21 maggio 2014

La chiesa perdona ma il mondo no.

Sposatevi, ma senza confetti

Gli argomenti per abolire il celibato dei preti sono mondanità spirituale pura, frivolezza, confetti nuziali. Non è dogma, la legge si può cambiare, ma bisogna mettersi alla sua altezza. Paolo VI dixit

Avevamo preavvertito con modestia e rispetto: il dialogo della chiesa con il mondo è difficile, la chiesa perdona ma il mondo no. Ora il mondo apre un nuovo fronte di “dialogo”, si fa per dire, e lo struttura come fronte interno alla chiesa occidentale o di rito latino, insomma la chiesa massiccia, che fa testo, come la conosciamo da molti secoli. I preti devono potersi sposare, e chi si fa prete deve poter scegliere il doppio regime matrimoniale, quello con Cristo e quello con una donna (e perché proprio e solo con una donna? chi siamo noi per giudicare? e perché un matrimonio definitivo, visto il rapporto Kasper sul divorzio benedetto dalla chiesa?). Non siamo scandalizzati affatto.

Golpisti vaticani?

Sinodo. Si pensa a un minigolpe?


Sembra che il “teorema Kasper” sulla comunione ai divorziati risposati, di cui si discuterà al Sinodo dei Vescovi nel prossimo autunno, possa incontrare grosse difficoltà. E per superarle – secondo alcune voci di ottima fonte – si starebbe pensando a una modifica del regolamento del Sinodo stesso, in modo da ridurre la quantità e la qualità delle opposizioni.
MARCO TOSATTI
Sembra che il “teorema Kasper” sulla comunione ai divorziati risposati, di cui si discuterà al Sinodo dei Vescovi nel prossimo autunno possa incontrare grosse difficoltà.

Parabola vaticana

BILANCIO IOR A RISCHIO: ALTRE “BERTONATE” SONO VENUTE ALLA LUCE DURANTE LA STESSA ISPEZIONE PER ALTRE SOFFERENZE - ECCO COME L'OPERAZIONE LUX VIDE È COSTATA IL POSTO A BERTONE

Il bilancio dello Ior per il 2013 deve essere ancora certificato da Deloitte, e non è stato ancora pubblicato. Ma sicuramente la «perdita Lux Vide» inciderà pesantemente sui conti dello scorso anno della cosiddetta Banca vaticana. E il quadro è destinato a peggiorare ulteriormente…M.Antonietta Calabrò per corriere.it

Il bilancio dello Ior per il 2013 deve essere ancora certificato da Deloitte, e non è stato ancora pubblicato. Ma sicuramente la «perdita Lux Vide» (che è emersa anche dall'ispezione on site dell'Aif diretta da Rene Bruhelart ed eseguita dalla società EY) inciderà pesantemente sui conti dello scorso anno della cosiddetta Banca vaticana.

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E il quadro è destinato a peggiorare ulteriormente visto che altre operazioni di questo genere sono venute alla luce durante la stessa ispezione. Evidenziando ulteriori perdite, che unite al forte incremento dei costi dovuti alle società di consulenza, potrebbero ridurre moltissimo l'utile dello Ior.

Gallo o faina nel pollaio?

Monsignori a braccia conserte

Perché non tutti i vescovi italiani hanno applaudito le parole del Papa

Non tutti, lunedì, al termine della lettura dellaprolusione papale, hanno applaudito. Più d’uno tra i vescovi presenti è rimasto perplesso per gli inviti a lasciar perdere “la pastorale di conservazione” e a evitare ripiegamenti “nelle forme del passato”. Basta chiacchiere e settarismi: la parola d’ordine del nuovo corso è unità. Una prolusione che chiude l’epoca inaugurata trent’anni fa da Giovanni Paolo II a Loreto, quando il Pontefice chiarì che la chiesa italiana doveva avere “un ruolo guida e un’efficacia trainante nel futuro della nazione”. E’ lì che furono poste le radici della stagione ruiniana, quella della battaglia per i valori non negoziabili e la difesa della laicità positiva aperta al senso pubblico del sacro. Quell’epoca è finita: di politica non si parla ed è consigliabile non ossessionare i fedeli con questioni etiche.

Certo che no!

Salus animarum suprema lex?
Francescane dell'Immacolata(di Roberto de Mattei) Gli ultimi dubbi, per chi ancora ne avesse, sono definitivamente caduti. Esiste un piano per la sistematica distruzione dei Francescani e delle Francescane dell’Immacolata, i due istituti religiosi fondati da padre Stefano Maria Manelli, oggi travolti dalla bufera.
Lunedì 19 maggio 2014, il cardinale João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata, ha annunciato alla Madre generale delle Francescane dell’Immacolatala nomina, con effetto immediato, di una “visitatrice” per l’Istituto, con poteri di ferreo controllo che di fatto equivalgono a quelli di una “commissaria”. Nella casa generalizia delle Frattocchie si è insediata, ipso facto, suor Fernanda Barbiero, dell’Istituto Suore Maestre S. Dorotea, una religiosa “adulta” e aggiornata, di tendenza moderatamente femminista, fautrice, con qualche anno di ritardo, dell’“umanesimo integrale” maritainiano.

Al negozio di Bergoglio


La fedeltà al Concilio non è negoziabile


Notizia pubblicata il 7 maggio 2014 sul sito Notions Romaines



Francesco e Carballo

La fedeltà al Concilio non è negoziabile. 
È quanto ha dichiarato Mons. José Rodriguez Carballo, Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, nel corso di una conferenza dei Religiosi di Catalogna, a Barcellona, Spagna.

Nel suo intervento di sabato scorso, senza mai menzionare direttamente l’Ordine, ha fornito un primo elemento ufficiale della motivazione che ha portato all’azione condotta dalla Congregazione per i Religiosi contro i Francescani dell’Immacolata.
Motivazione molto grave e fondamentale.

LA COMUNIONE DI DESIDERIO

Comunione ai risposati? Sì, di desiderio

Viste le reazioni alla sua precedente lettera, il missionario Carlo Buzzi arricchisce con nuovi argomenti la soluzione da lui proposta. La riassume in 25 punti fulminanti. Tutti da leggere. Con molte sorprese

di Sandro Magister


ROMA, 21 maggio 2014 – La lettera aperta di padre Carlo Buzzi, missionario in Bangladesh, pubblicata dieci giorni fa da www.chiesa ha avuto un'eco vastissima in tutto il mondo:
> Sulla comunione ai risposati, una lettera dal Bangladesh

La lettera ha suscitato vivaci reazioni pro e contro, che hanno incoraggiato padre Buzzi a ritornare sul tema e ad argomentare la sua tesi in forma più ampia.

Padre Buzzi, 71 anni, originario dell'arcidiocesi di Milano, in missione in Bangladesh ininterrottamente dal 1975, risponde in pieno a quel profilo ideale di prete cattolico che papa Francesco tratteggia nei suoi discorsi e omelie: il prete di una Chiesa "in uscita missionaria" verso "tutte le periferie che hanno bisogno della luce del Vangelo".

Ma proprio osservando da questa sua estrema frontiera la corrente d'opinione che nelle Chiese del benessere si sta affermando a favore della comunione ai divorziati risposati, egli vede a occhio nudo il danno che potrebbe derivare per tutti da questo cambiamento della prassi e della dottrina. E lo descrive con una lucidità e un realismo rari da trovarsi nelle dispute che sono in corso sul tema.

Ecco qui di seguito il suo nuovo intervento. Da non perdere.

Allarme a Santa Marta

B: Parolin, mi è venuto un incubo!
P: Incubo? gàl insoniào?
B: No, non nel sonno, ma ascoltando la prima lettura di oggi, m'ha preso un tremore, un prurito come na pulce in un orecchio..
P: Na pulga? Còssa dise?
B: Ma le legge Lei?
P: Certo, ma non capisso..
B: Beh, mi è venuto un pensierino..
P: Illuminato?
B: Forse..! Ma di più..come un imbarazzo!
P: El me dìga.
B: Non sono aggiornato sui rabbini di Sion, da quando non li frequento come a Baires.
P: Nòl gà perso granchè..! Che problèma ghè dànno?
B: Beh..insomma.. non è che a Gerusalemme mi chiederanno di...?
P: Còssa pensa che chièdeno?
B: Mah.. non vorrei.. ecco.. sono un pò in imbarazzo..non mi chiederanno di circoncidermi..??!!??

martedì 20 maggio 2014

Fiat lux


1. “BILD” FA SCOOP: INDAGINE SULL’EX SEGRETARIO DI STATO TARCISIO BERTONE PER 15 MILIONI DI EURO SOTTRATTI A CONTI BANCARI DEL VATICANO, A VANTAGGIO DELLA LUX VIDE DELL'EX PRESIDENTE DELLA RAI, ETTORE BERNABEI, CHE PRODUCE FILM PER LA RAI - 2. A CAUSA DELLE PRESSIONI DI BERTONE, L’OPUS DEI BERNABEI, SOSTIENE ‘’BILD’’, AVREBBE RICEVUTO SOSTEGNO FINANZIARIO CON OPERAZIONI SU OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI, NONOSTANTE CHE L'ISTITUTO BANCARIO DELLA SANTA SEDE FOSSE CONTRARIO. ALLA FINE DELL'ANNO SCORSO, LA BANCA VATICANA AVREBBE CEDUTO A UNA FONDAZIONE LA SUA PARTECIPAZIONE (PARI AL 16 PER CENTO DEL VALORE DELL'AZIENDA) A LUX VIDE - 3. LA CHIESA AVREBBE PERSO ALMENO VENTI MILIONI DI EURO A CAUSA DELLA VENDITA SOTTO COSTO DI IMMOBILI DI SUA PROPRIETÀ. E “BILD” NON MANCA DI RICORDARE IL CASO DEL LUSSUOSO ATTICO DI BERTONE, IN RELAZIONE CON L’INCHIESTA SUL SUO CONTO -

Favola argentina


C’era una volta un Re…


zznzrgl-300x216In un lontano paese, c’era una volta un Re, vedovo, che aveva un’unica figlia che adorava, destinata a ereditare non solo l’ingente patrimonio, ma soprattutto le responsabilità di governo di un intero popolo. Avvenne che la figlia, Principessa, conobbe un bravo Principe e decisero di sposarsi, con grande gioia del Re che non vedeva l’ora di dare una discendenza al suo Casato. Giunse il giorno delle nozze preparate con una magnificenza indescrivibile tra il tripudio non solo della Corte e dei più alti dignitari e nobili convenuti da ogni parte del mondo, ma anche dei sudditi che amavano il loro Re perché era buono, generoso e timorato di Dio, e si impegnava perché non venisse mai meno la Giustizia nel suo Regno.

Ateologia

La teologia atea: il caso Vito Mancuso

Nella storia della Chiesa è curioso il fenomeno per cui molti dei più feroci anticlericali siano stati ex-seminaristi. Due esempi curiosi su tutti: il dittatore Stalin e il quasi matematico Odifreddi (l’elenco è lungo).
Il teologo Vito Mancuso è a sé stante: dopo essersi spretato ha cominciato anche lui a combattere la Chiesa, ma professando contemporaneamente una forma di spiritualismo cristiano-buddhista-vegano-ecologista, un moralismo laico e sincretista basato su termini new-age come “empatia”, “armonia”, “energia” ecc.

In excelsis..?

Pietro Orlandi: "Bergoglio mi ha deluso, Emanuela resta un tabù"

"Con Francesco c'è una chiusura ancora maggiore di quella di questi 31 anni". Pietro Orlandi, fratello di Emanuela (scomparsa dal Vaticano nel 1983), si sfoga in una lunga intervista ad Affaritaliani.it: "Da Bergoglio mi aspettavo un'apertura ma mi ha deluso. Telefona a moltissime persone ma per mia madre, che sta lì a 100 metri, in 30 anni non c'è stata nemmeno una parola di conforto. C'è chi sa la verità, ma non la diranno mai perché minerebbe l'immagine della Chiesa. Coinvolti anche mafia e massoneria".

Fantasia… del lunedì

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dell’ Avvocato Julo Alberto junior Scopetani

Come preannunciato ieri dal dott. Rigoletto Corsini, e scusandosi per il ritardo, l’ Avvocato Julo Alberto junior Scopetani ci ha inviato:

Lettera di Padre Giuda Rosarione Zummarco (Dicette e Facette) dei frati iscariotiti a Monsignor Albertiello Alberti-elli dei Favini che li tradizionaliste infame chiamano delli Favoni.

Colpito e affondato.


Destituzione di un vescovo argentino anti-Bergoglio


mollaghan
Lunedì 19 maggio, la mattina stessa dell’apertura dell’assemblea plenaria della conferenza episcopale italiana, introdotta nel pomeriggio da undiscorso del papa in persona, un laconico comunicato ha dato notizia della destituzione di un arcivescovo di primo piano nella patria di Jorge Mario Bergoglio:
“Il Santo Padre Francesco ha nominato membro della congregazione per la dottrina della fede nell’erigenda commissione di esame dei ricorsi di ecclesiastici per ‘delicta graviora’ S.E. Mons. José Luis Mollaghan, finora arcivescovo metropolita di Rosario (Argentina)”.

lunedì 19 maggio 2014

Oppubbàcco! (non ditelo a Fellay..)

Il Numero della Bestia
Mi ha sempre incuriosito il capitolo 13 dell’Apocalisse, quello in cui San Giovanni parla delle due Bestie, quella del Mare, l’Anticristo e quella della Terra, il Falso Profeta. In particolare per me sono notevoli i versetti che vanno dal 16 al 18 quelli che recitano  “ Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza  calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d’uomo. E tale cifra è seicentosessantasei.