ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 26 novembre 2014

Tormentone d'oltretevere

Emanuela Orlandi rapita da Banda della Magliana? “Depistaggio”

Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, ha fatto pulizia di anni di ipotesi assurde, dal coinvolgimento di Renatino De Pedis della Banda della Magliana, a quello di Marco Fassoni Accetti. Il flauto di Emanuela scoperto...in biblioteca


ROMA – Mistero Emanuela Orlandi. Che il tormentone durato anni su “Renatino” (Enrico De PedisBanda della Magliana) fosse solo un depistaggio mediatico lo ha ammesso chiaro e tondo anche il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi  pochi giorni fa, nel corso dell’esordio a Viterbo del Salotto delle sei – Giallo Cronaca.
Per sentire e veder definire patacca il depistaggio basta guardare un’ora e sei minuti di un video. Notizia clamorosa questo ripensamento, esposta con foga e spiegata con convinzione perfino dal giornalistaFabrizio Peronaci del Corriere della Sera, ospite anche lui a Viterbo nonché coautore con Pietro del libro “Mia sorella Emanuela”. Notizia clamorosa, ma taciuta da tutti.

L'aria di Sant Egidio

L’aria fritta, però solenne, di Andrea Riccardi



Sull’efferata uccisione di 28 “non musulmani” in Kenya da parte dei miliziani islamisti di al-Shabaab è stato pubblicato sul Corriere della Sera uno spassoso articolo a firma di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di S. Egidio.
Ne parlo perché rappresenta un esempio perfetto dello stile del nostro campione, e perché il nostro campione è un esempio perfetto di un certo cattolicesimo che ciurla nel manico con impeccabile urbanità: il tono è ispirato, solenne e ammonitore; ma serve a dar corpo all’aria fritta.

Chi più ne ha più ne metta

In difesa della Fede e della Tradizione

Facciamo presente che nella homepage di questo sito (colonna di destra) campeggia la scritta Ubi Petrus ibi Ecclesia, con ciò ad indicare che, pur non essendo affetti da papismo, la vera Chiesa di Cristo è quella apostolica romana, con al Suo vertice UN Papa che ci si aspetta faccia IL Papa, cioè il Vicario di Cristo.
Precisiamo inoltre che laCorsia dei Servi non è un'associazione o una sorta di confraternita facente parte dellaFraternità Sacerdotale San Pio X (i cui molti sacerdoti sono peraltro da noi stimati).
Parimenti, la Corsia dei Servi non ha nulla a che fare col sedevacantismo che, anzi, rigetta.

Mala tempora incipiebant, pejora sequentur

Il Concilio e la fede ferita dal '68
Monsignor Peter Henrici
Anticipiamo ampi stralci della lectio magistralis che monsignor Peter Henrici, vescovo ausiliare emerito di Coira, terrà oggi, mercoledì 26 novembre, a Milano alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. L’inaugurazione dell’anno accademico 2014-2015 sarà aperta alle 16 dal preside, monsignor Pierangelo Sequeri, e si concluderà con la Messa nella basilica di San Simpliciano (ore 18). L’anno si inaugura in pieno cinquantenario del Concilio Vaticano II:

Il vento in poppa?

Il papa, la Chiesa: appelli infiniti, dilazione eterna

Avete due minuti? Vi chiediamo di fare finta di essere qui in redazione e di dover scegliere un singolo termine per definire il/la xxxxxxxx del papa a Strasburgo, nella mattinata di ieri. Oppure un intero titolo. Repubblica.it, ad esempio, era incline all’enfasi e ha scodellato questo: «Il Papa ‘conquista’ Strasburgo: “Europa ruoti sulla sacralità della persona, non sull’economia”». Il sommarietto sottostante era, manco a dirlo, altrettanto celebrativo: «Standing ovation degli eurodeputati al termine del discorso di Bergoglio al Parlamento Ue. Il Pontefice ha posto l'accento sul lavoro: "È necessario ridargli dignità. Coniugare flessibilità e stabilità"».

«Letale per la fede»

La compagnia delle religioni. La Turchia, l’Onu, Francesco

L’imminente viaggio apostolico del Pontefice in Turchia e il recente appello dell’ex presidente israelianoShimon Peres per la fondazione di un organismo che raggruppi le principali confessioni religiose, una “Onu delle religioni”, dovrebbero far riflettere sul senso del dialogo inter-religioso e sul ruolo della fede e delle religioni nel mondo, proprio mentre emergono con crescente chiarezza i limiti delle Nazioni Unite, sempre più in balia di imbarazzanti interessi nazionali e nazionalistici.
«Oggi molti sono dell’idea che le religioni dovrebbero rispettarsi a vicenda e, nel dialogo tra loro, divenire una comune forza di pace», si legge nel messaggio trasmesso da Benedetto XVI in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico della Pontificia Università Urbaniana, il 21 ottobre scorso.

“Disorientati” ?!

Il caso Forte, le tariffe e... Quanti mugugni tra i vescovi
Molti di loro, in privato, si dicono “disorientati” dopo le durissime parole pronunciate venerdì mattina, a Santa Marta, da Papa Francesco. Un’omelia nella quale il Pontefice ha tuonato contro preti e segretari parrocchiali rei d’affiggere sulle porte delle chiese i tariffari per i sacramenti. A tutti questi, aggiungeva Bergoglio, «noi diciamo quello che dice Gesù: meglio essere buttati nel mare». Frasi che, non appena venivano diffuse dalla Radio Vaticana, facevano sobbalzare più d’un presule (non solo italiano). «Passa l'idea che battezziamo solo se vediamo l'obolo in busta», dice uno di loro. 

Lo staremo a vedere ?



Le lenti del cardinale, del sociologo, dei giornalisti

Tutte puntate su Francesco. Per capire chi è e dove vuole andare. Nella Chiesa, a tutti i livelli, le critiche al papa non si tacciono più. Si dicono apertamente. Tra i porporati, il più esplicito è Francis George 
ROMA, 26 novembre 2014 – Il burrascoso sinodo di ottobre sulla famiglia, la nomina del nuovo arcivescovo di Chicago e la degradazione del cardinale Raymond L. Burke hanno segnato un tornante nel pontificato di papa Francesco.

I disagi, i dubbi, i giudizi critici emergono sempre più alla luce del sole e si fanno ogni giorno più espliciti e motivati.

A tutti i livelli del "popolo di Dio". Tra i cardinali, tra i sociologi della religione, tra i giornalisti specializzati in cose vaticane.

Quelle che seguono sono tre testimonianze del nuovo clima.

martedì 25 novembre 2014

Il Sommo Pontefice come dottore privato

I PRECISI CONFINI DELLA INFALLIBILITÀ:

IL SOMMO PONTEFICE COME DOTTORE PRIVATO

Un problema delicato è dato dalle condizioni per le quali il Papa può entrare nel settore dottrinale senza essere infallibile. È allora il caso nel quale egli si esprime come dottore privato ovvero come semplice teologo. Qui egli non può valersi del carisma di Pietro, ma quello che dice dipende solo dalla sua sapienza umana, seppure fondata sulla fede. In questo campo egli può formulare opinioni o raggiungere certezze scientifiche, ma può anche errare, s’intende, teologicamente, ma non nella fede, perchè è protetto dal carisma di Pietro.
statua di pietro
Papale Arcibasilica di San Pietro: la statua dedicata al Principe degli Apostoli
Autore Giovanni Cavalcoli OP
Autore
Giovanni Cavalcoli OP
Sull’importanza e il senso da dare agli interventi, agli insegnamenti, alle affermazioni e dichiarazioni del Sommo Pontefice Francesco, si danno oggi notevoli dissensi in campo cattolico o fra gli stessi non-cattolici i quali, come è noto, sono frequentissimi e molto diversificati nella forma e nel contenuto, indirizzati al pubblico ed ai privati più diversi, cattolici e non-cattolici, facenti uso dei mezzi di comunicazione più diversi, frutti delle moderne tecnologie, insoliti rispetto agli usi dei Papi precedenti.

Lassù e quaggiù..

Un Papa eretico? Ulteriori approfondimenti.


Continuiamo l'opera di approfondimento teologico su un tema discusso serenamente nei secoli da molti teologi cattolici di grande fama e di indubbia dottrina, quello della possibilità di un Papa eretico. 
Come abbiamo visto [qui] [qui], secondo Bellarmino, Suarez e Palmieri, non è una eventualità del tutto assurda. Interessante notare che questi teologi, essendo tutti appartenenti alla Compagnia di Gesù, erano tutti legati in modo particolare al Papa con un voto specifico. Tuttavia non hanno ritenuto affatto sconveniente, né tanto meno offensivo, speculare su tale possibilità. 
In più, per quanto riguarda specificatamente il Bellarmino, la Chiesa oltre ad averne canonizzato la vita e le virtù, ne ha canonizzato anche la dottrina, proclamandolo Dottore della Chiesa.

Pensate alle cose di lassù..!

Il crocifisso nello spazio

Dietro ai volti sorridenti degli astronauti, tra cui la nostra Samantha Cristoforetti, si vedono alcune icone russe e un crocifisso









Nel cuore della notte ha scritto la sua prima "pagina" del diario che l'accompagnerà nel viaggio, dicendo che "servirebbero giorni per comprendere tutto quello che è successo". La 37enne italiana (astronauta di Asi ed Esa e capitano dell’Aeronautica militare) elenca tutti i momenti poco prima del lancio della navicella spaziale Soyuz, fino all’arrivo alla Stazione spaziale. Cose normalissime che si fanno prima di un viaggio: "Salutare la mia famiglia, vestirmi per il lancio, arrivare alla rampa di lancio, salire a bordo con l’ascensore, allacciarsi le cinture... e poi il lancio, la cavalcata verso l’orbita, un brusco spegnimento dei motori e la sensazione del mio corpo di volare via dal seggiolino".

Quo vadis?

Il Papa scambia il Parlamento europeo per una parrocchia di periferia

PAPA PARLAMENTO EUROPEO
Quello del 25 novembre davanti al Parlamento europeo, e successivamente al Consiglio d'Europa, non era il primo intervento di un Papa davanti a un'assemblea elettiva. È vero che il Pontefice ha una duplice veste, quella di Capo di Stato della Santa Sede e quella di guida spirituale della Chiesa Cattolica, quindi l'ambiguità può in qualche modo arginare alcune considerazioni "laiciste", ma sia che si tratti di Capo di Stato di un territorio "extra-comunitario", sia che parli come capo spirituale di una religione organizzata, mi risulta difficile comprendere la necessità, e forse anche l'opportunità, di tale ripetuto esercizio.

Martirizzati noi



Un nostro affezionato amico GABRIEL lettore assiduo del sito, ci ha inviato un interessante e ben fatto commento critIco su una delle maggiori curiosità di bose: il MARTIROLOGIO di BOSE, che ecumencamente dialogante, ci appare  parecchio sincretista, o per dirle più semplice "macedonizza alla grande" come solo "pneumaticamente" solo lui sa fare. Il nostro giovane amico colto e preparato dottore il filologia e coraggioso difensore della cattolicità sbattacchiata bena a modo dal priorissimo, ci svela molte cosucce che anche io non sapevo. Pur credendomi (ovviamente donchisciottescamente) uno dei maggiori esperti in bosiologia bianchistica.
Come sempre questi commenti "leggeri" vogliono introdurre un pensiero serio e importante, di "critica culturale" operata da uno sfigatissimo signor nessuno (chi scrive) che osa criticare un intoccabile, conscio di non aver nulla da guadagnare e tutto da perdere. Ma sono fatto così e il  mare del web trova il suo posticino anche per me. 
IL “MARTIROLOGIO” DI BOSE

“fogli d’album”

CRONACHE DI UN DEGRADO ANNUNCIATO

Presentiamo ai lettori, quasi in forma di “fogli d’album”, alcuni fotogrammi di varia tematica a dimostrazione di come, passo per passo, la realtà ecclesiale vada dissolvendosi nel vasto mare di un caos parolaio in cui il primo che si alza pontifica, sortendo l’effetto di un’evaporazione del buon senso ma, soprattutto, di uno sbiadimento della dottrina, quella cattolica tradizionale.  Sono, per la più parte, esempî di non gravissima infedeltà per i quali, parafrasando le parole di Gesù, gli infedeli nel poco oggi, saranno gli infedeli nel molto domani.

La grande paura dei conformisti:

Non prendiamo lezioni da coloro che hanno assassinato moralmente Benedetto XVI!

Sono ora in grado di mettere a disposizione il testo dell'imperdibile invettiva da Rorate caeli [qui]. Tolte le 'lacune' sul cosiddetto "nuovo cattolicesimo", sul fatto che le tendenze eretizzanti se non le vere e proprie eresie siano ignorate e su quanti cosiddetti conservatori e moderati riconoscono nei punti controversi dei documenti conciliari le radici della crisi attuale.

«Obbedienza»? «Rispetto»? Non accettiamo lezioni da coloro che hanno assassinato moralmente Benedetto XVI!
Siamo molto onorati di pubblicare questo nuovo articolo di un ecclesiastico molto saggio, competente e molto influente, che scrive sotto lo pseudonimo di don Pio Pace.

L’enigma è stato sciolto ?

Solido cardinale africano scelto dal Papa in un posto-chiave

E’ Robert Sarah, successore del “piccolo Ratzinger”. Si procede a passi svelti per la riforma della curia

Il cardinale Robert Sarah (foto LaPresse)
Roma. Era la nomina più attesa, l’incarico vacante sul quale da mesi gli osservatori di faccende curiali puntavano gli occhi. Dal nome di colui che sarebbe succeduto al cardinale Antonio Cañizares Llovera, il “piccolo Ratzinger” tornato in Spagna (a Valencia e non a Madrid, come da più parti s’era ipotizzato per un anno), si sarebbe capito l’orientamento in campo liturgico del Papa. I settori più conservatori temevano uno smantellamento progressivo dell’opera di recupero di elementi tradizionali avviata sotto il pontificato di Benedetto XVI, con l’apertura a innovazioni che avrebbero riproposto dispute che si trascinavano dal Concilio.

lunedì 24 novembre 2014

JB football club -Fanzaga trainer-

La “squadra di Bergoglio”

Nel controverso libro di Antonio Socci, “Non è Francesco”, c’è un passaggio che in questi giorni trova conferma dall’Inghilterra. Non si tratta di questioni legate alla legittimità dell’elezione del Papa, ma della presenza di una lobby di cardinali “riformisti” che per eleggere Bergoglio ha lavorato prima e durante il conclave. In modo discreto, ma molto organizzato.
Lo racconta Austen Ivereigh, già addetto stampa del Card. Murphy-O’Connor, nel suo libro intitolato “Il Grande Riformatore”. Secondo quanto riporta il britannico “Telegraph” la parte decisiva nell’elezione di Bergoglio l’avrebbe svolta un piccolo gruppo di cardinali europei. Gli stessi che avrebbero cercato di eleggere il cardinale argentino già nel 2005, durante il conclave che poi vide l’elezione di Joseph Ratzinger.

Beato chi non l'ha visto..!

Per chi non ne avesse ancora abbastanza , Brosio lancia in grande stile in diretta nazionale lo spot "un mattone per l'ospedale":Il 21 Novembre a Storie Vere.. con annessi gadget , portachiavi, mattoncini ecc. ecc.


DIRETTA RAI “UNO MATTINA – STORIE VERE” DALLE ORE 10.00
BROSIO LANCIA PROGETTO “MATTONE DEL CUORE – PRIMO OSPEDALE MEDJUGORJE”
Cari amici,
domani fra le  10.00 e le 11.00 su RAI UNO MATTINA nel programma STORIE VERE condotto da Eleonora Daniele lancerò e  spiegherò in anteprima il progetto “MATTONE DEL CUORE –  PRIMO OSPEDALE DI MEDJUGORJE”.
Nel corso della trasmissione verranno raccontate storie e testimonianze di Fede e per la prima volta farò vedere il nuovo spot per la prossima campagna dell’SMS SOLIDALE che andrà in onda, su tutte le reti italiane pubbliche e private, per la raccolta fondi per finanziare il Primo Pronto Soccorso Ospedaliero della storia di Medjugorje.

Riforma anche senza collegialità..!

San Pio X? Non solo "antimodernista”, ma grande riformatore

Pio X
PIO X

E' la chiave di lettura della biografia realizzata da Cristina Siccardi e pubblicata da San Paolo 

Una bella e corposa biografia di Cristina Siccardi (San Pio X, San Paolo, € 25.00, 434 pagine) cerca di rendere giustizia alla figura complessa e dall’attività multiforme, di papa Sarto, di cui proprio quest’anno si ricordano i cento anni dalla scomparsa. La storiografia lo ha spesso relegato a un’immagine stereotipa, e certamente non lusinghiera. Un pontefice che non proveniva dall’esperienza diplomatica, pastore certamente ma non intellettuale, intransigente sulla dottrina, e certamente non contrassegnato da ricerca e esperienze culturali profonde.

Le vie vaticane sono infinite..

Vaticano, arcivescovo Jozef Wesolowski gira libero. Processo per pedofilia


CITTA’ DEL VATICANO – Accusato di aver violentato bambini quando era nunzio apostolico a Santo Domingo, Jozef Wesolowski è stato visto girare tranquillamente all’interno della Città del Vaticano. Wesolowski dal 23 settembre scorso è agli arresti domiciliari in Vaticano nell’ambito di un procedimento per abusi sessuali sui minori ma da sabato è stato visto nuovamente circolare, in apparente libertà, nella Città Leonina.
Guarda la versione ingrandita di Vaticano, arcivescovo Jozef Wesolowski torna a girare libero. Processo per pedofilia
Vaticano, arcivescovo Jozef Wesolowski 
torna a girare libero. Processo per pedofilia
Più persone lo hanno incontrato con una certa sorpresa, non essendo stato comunicato alcun provvedimento sulla cessazione o la conversione della misura restrittiva a suo carico. Interpellate sull’argomento, le fonti ufficiali vaticane non hanno voluto finora precisare se Wesolowski sia tornato in libertà, quanto meno vigilata, per la scadenza dei termini di custodia o per un nuovo provvedimento emesso dal magistrato.
L’ex arcivescovo, ridotto allo stato laicale dall’ex Sant’Uffizio, continuerebbe comunque a risiedere nel Collegio dei Penitenzieri, la struttura all’ultimo piano del palazzo del Tribunale dove era stato messo agli arresti domiciliari. Wesolowski, oltre che del secondo grado del processo canonico, è in attesa del processo penale in Vaticano nel quale è accusato di abusi sessuali su diversi minori a Santo Domingo e di detenzione di un ingente materiale pedopornografico. 

Anime belle (?) che fan confusione

«I tariffari per le messe fanno sopravvivere le nostre parrocchie»

Un battesimo
UN BATTESIMO

Dopo il monito del Papa: «Vendere sacramenti è peccato”. Don Cristiano, sacerdote a Jesi: «Ma le offerte ci aiutano»


«L’intenzione del Papa è bella ma il risultato è quello di creare confusione: adesso la gente pensa di non dover più contribuire economicamente alla parrocchia». Don Cristiano Marasca, parroco della basilica cattedrale «San Settimio Vescovo e Martire» di Jesi in provincia di Ancona, evidenzia che il mantenimento dei sacerdoti è «compito della comunità». E aggiunge: «Questo è il principio generale, poi in Italia al sostentamento del clero provvedono un istituto centrale, una parte dell’otto per mille e le offerte per le messe». Il monito del Papa, nell’omelia di venerdì mattina a Santa Marta, contro la tentazione di fare commercio dei sacramenti, è stato rilanciato anche dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana che a Genova ha anche ricordato come «le offerte che i fedeli intendono dare in forma libera» non possono essere considerate un pagamento dei sacramenti ma «un modo per contribuire alla necessità materiali della Chiesa». 

Lingua allegata di sua Eminenza

Ma la cattedrale non è il luogo simbolo dell'antimafia
La questione è vecchia come l’Antico Testamento dove due profeti vennero a male parole quando si trattò di decidere se le colpe dei padri potevano ricadere anche sui figli. Geremia, giustizialista ante litteram, non aveva dubbi: «I padri hanno mangiato uva acerba e i denti dei figli si sono allegati» (Geremia 31, 29). Suggerendo così che le colpe dei padri ricadono sui figli. Per niente d’accordo, invece, il collega Ezechiele che furioso avverte gli israeliti di non ripetere più quel falso proverbio sull’uva perché «Ciascuno sarà giudicato in base alle proprie azioni. Mi fu rivolta questa parola del Signore: ecco, tutte le vite sono mie: la vita del padre e quella del figlio è mia». (Ez. 18, 1-13. 20-32). Insomma, è il Signore che giudica padri e figli perché solo a lui le vite appartengono e i peccati, come le virtù, non sono come il carattere: non si trasmettono mai per via ereditaria. Ciascuno è libero, dunque responsabile di quello che fa. Nel bene e nel male.

L'Europa tornerà a Gesù?



Diario Vaticano / Che cosa pensa davvero Francesco dell'Europa

L'ha spiegato il 3 ottobre ai vescovi del consiglio delle conferenze episcopali europee. Il discorso è stato tenuto segreto. Eccolo. Alla vigilia del suo viaggio a Strasburgo

di Sandro Magister

CITTÀ DEL VATICANO, 24 novembre 2014 – I due discorsi che Francesco pronuncerà domani a Strasburgo non saranno i primi da lui rivolti al Vecchio Continente.

Lo scorso 3 ottobre, infatti, il papa ha ricevuto in udienza a Roma i partecipanti all’assemblea plenaria del consiglio delle conferenze episcopali d’Europa (CCEE) che aveva come tema: “Famiglia e futuro dell’Europa”.

Il CCEE riunisce i presidenti delle trentatre conferenze episcopali europee, più gli arcivescovi di Lussemburgo e del Principato di Monaco, e il vescovo di Chisinau in Moldavia. È presieduto dal cardinale Peter Erdõ, arcivescovo di Budapest.

E proprio prendendo spunto dal saluto rivoltogli da Erdõ, papa Jorge Mario Bergoglio il 3 ottobre scelse di non leggere il testo predisposto, limitandosi a consegnarlo agli astanti. E preferì invece parlare a braccio, all'Europa e sull'Europa, non mancando di lanciare frecciate politicamente molto scorrette contro gli odierni costumi del Vecchio Continente.

Botte e orbi

  • IN DIFESA DELLA CHIESA

    E’ notizia di queste ore. In Nigeria (per fare un solo esempio) 11 mila cattolici uccisi e 1 milione e mezzo di persone sfollate per sfuggire a Boko Haram. Ma papa Bergoglio - che tace sull’islamismo - continua a bastonare i cristiani. 

  • BOTTE SUI PARROCI

    L’altroieri è toccato ai parroci che sarebbero attaccati al denaro come trafficanti del tempio (“Quante volte vediamo che entrando in una chiesa, ancora oggi, c’è lì la lista dei prezzi”).
    Fango generico e generalizzato su tutti, ingiustamente, che stavolta ha provocato una sorda sollevazione (lo stesso cardinale Bagnasco ha risposto che in nessuna chiesa italiana i sacramenti vengono venduti).

    domenica 23 novembre 2014

    Servizio vigili del fuoco.



    «SERVIZIO VIGILI DEL FUOCO»IL SANTO PADRE FRANCESCO ED IL NUOVO INCENDIO MEDIATICO:LE OFFERTE AI PRETI


    […] a tutti i non pochi sacerdoti con funzione di parroci che vivono certe situazioni di disagio economico, vorrei lanciare sia un’idea sia un appello: quando vi arriva una bolletta della luce o del gas che non riuscite a pagare, mandatela alla Domus Sanctae Martae, indirizzata direttamente a Sua Santità il Sommo Pontefice Francesco, Città del Vaticano, accompagnata da questo biglietto: «Siamo i preti della Chiesa povera per i poveri e non abbiamo i soldi per pagare la bolletta della luce e del gas della chiesa parrocchiale, quindi rimettiamo il pagamento direttamente alla Sede Apostolica».
    Autore Padre Ariel

    Autore
    Ariel S. Levi di Gualdo

    Nella sua omelia mattutina il Santo Padre ha detto: «Quante volte vediamo che entrando in una chiesa ancora oggi c’è 
    vigili del fuoco vaticano logolì la lista dei prezzi: per il battesimo, la benedizione, le intenzioni per la messa. E il popolo si scandalizza».

    Los indignados

    Prete indignato : " Il papa si scaglia -solo-contro noi poveri preti ?"


    Un "presunto" Sacerdote ha replicato sul web alla forte esternazione che alcuni giorni fa il Papa ha pronunciato durante l'Omelia nella Cappella di Santa Marta ( prontissimamente ripresa da tutti i TG come se l’aspettassero... )   “Io penso allo scandalo che possiamo fare alla gente con il nostro atteggiamento  con le nostre abitudini non sacerdotali nel Tempio: lo scandalo del commercio, lo scandalo delle mondanità … 
    Quante volte vediamo che entrando in una chiesa, ancora oggi, c’è lì la lista dei prezzi”.


    Non sappiamo da quali fonti il Papa attinga le Sue informazioni : io ad esempio, pur frequentando tante chiese, NON ho mai visto esposta, ne' in Italia ne' all'estero, una “lista dei prezzi” dei Sacramenti, ne' delle Messe votive.

    “tagliente ma puntuale”

            La decadenza della musica sacra: prima e dopo il Concilio

    Jacques Blanchard - Santa Cecilia
    Jacques Blanchard – Santa Cecilia
    Nella festa di Santa Cecilia, Mattia Rossi, esperto e studioso di musica sacra, collaboratore de “Il Foglio”, inizia a scrivere anche per Radio Spada. Gli porgiamo il nostro più caloroso benvenuto. 
    Cercherò di essere il più “tagliente ma puntuale” possibile: pensare che il canto gregoriano stia vivendo la sua stagione di dannazione esclusivamente dal 1969 ad oggi, mentre prima, nel pre-Concilio, era tutto un germogliare di melismi, di pes subbipunctis, torculus ritorti e salicus quilismatici in una pura e intatta tradizione risalente a Carlo Magno, ecco, a credere questo ci si sbaglia di grosso. E’ un discorso, forse, non molto gradito in ambiente “tradifriendly”, ma affinché la critica dell’“oggi” possa risultare costruttiva occorre, per forza, voltarsi indietro e osservare il passato per trarne qualche proficua lezione.