ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 18 febbraio 2015

Solo 20 dollari..!




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Talk about seizing a "holy" opportunity.

Seven months before Pope Francis' first papal visit to the United States, one small business is ready to cash in on the historic event.
Toymaker Bleacher Creatures is best known for its 10-inch plush figures of famous athletes like New York Yankees' Derek Jeter, the Red Sox's David Ortiz and, most recently, Tom Brady and Rob Gronkowski of the New England Patriots.
So how does the Pope fit in to this sporty mix?
"Everyone agrees that [the Pope is] an inspirational figure who's tremendously popular around the world," said Matthew Hoffman, CEO of Plymouth, Pa.-based Bleacher Creatures. "He fits in perfectly in our universe of true-to-life plush figures."
The Pope Francis plush figure costs $19.99 and will hit stores in July.



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In addition to the Pope, the firm is also releasing figures based on comic book characters and superheroes, including Batman, the Green Lantern, Superman and Harley Quinn.
The idea for Bleacher Creatures struck Hoffman four year ago, at a baseball game with his kids.
"I wanted to buy them toys at the ballpark, but there weren't many options," he said. So he decided to turn athletes into plush, cuddly characters.
He was on to something.
Hoffman launched the business in 2011 and hit $1 million in revenue in the first six months. Since then, he's acquired coveted licensing deals with the NFL, MLB, NBA, NHL, and most recently DC Comics and Warner Bros.
"What's really interesting is that half of our customers are kids and half are adults," he said.
Although he doesn't expect any backlash for the Pope plush, Hoffman said he's crossing the t's and dotting his i's.
"We've done our due diligence and I don't think we're upsetting anyone," he said. "And yes, we have reached out to the Vatican and would love to officially partner with them."

Papa Francesco invitato in un programma sportivo: ecco quale

L’idea deriva dal fatto che l’attuale Pontefice sia un grande comunicatore, 

oltre che appassionato di calcio

Tutti pazzi per Papa Francescol’attuale Pontefice argentinoche circa un mese compirà tre anni di mandato. Bergoglio, col suo atteggiamento anticonvenzionale, simpatico, aperto e, diciamolo pure, rivoluzionario, sta attirando l’attenzione e le simpatie anche di chi non si ritiene credente. Ma la sua non è solo una questione di immagine, sta cambiando molte cose anche nel Vaticano stesso, tra rimozioni e iniziative, come quella delle docce e dei barbieri per i clochard. Certo, anche lui non manca di essere sotto il mirino, come accaduto di recente nelle Filippine, ma il ruolo che ricopre porta anche a esporsi a certi rischi.
Presto potremmo vederlo anche in televisione e non per l’Angelus domenicale. Bensì in un Talk show (no, neanche da Bruno Vespa, Floris, Porro, Giannini e quant’altri). Bensì ospite in un programma sportivo, con il presentatore che a La Zanzara su Radio24 ha rivelato di avergli spedito un invito, puntando non solo sulle sue doti di comunicatore, ma anche sulla sua mai nascosta passione calcistica. Per il San Lorenzo. Vediamo allora dove potremmo vederlo, nell'eventualità che davvero il pontefice accetti un simile invito.

L’invito di Pierluigi Pardo


A spedirgli l’invito, come rivelato da Libero, è stato il presentatore e telecronista diMediaset Pierluigi Pardo, nella sua vivace trasmissione sportiva Tiki Taka, in onda da oltre un anno su Italia Uno in tarda serata. La trasmissione si caratterizza per il suo non essere ingessata e convenzionale, perché lancia diversi scoop e retroscena, e per il fatto che tra gli invitati figurano spesso personaggi pittoreschi. Come il Presidente della Sampdoria Ferrero o l’attaccante del Parma Antonio Cassano. Bene, ora potremmo vederci, ovviamente collegato in esterna, anche Papa Francesco. A La Zanzara Pardo ha ammesso di essere un megalomane, ma ha anche detto che "questo è un Papa pop, che ama il calcio. E il calcio è una religione laica, che unisce tutti". Riuscirà nell’impresa? Magari anche con una diretta telefonica, altro mezzo che Bergoglio ha dimostrato di saper bene utilizzare.
Un papa comunista?


18 Febbraio 2015
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Papa Bergoglio è l'ultimo comunista rimasto al mondo, almeno in quello occidentale. Nel suo videomessaggio del 7 febbraio inviato ai partecipanti (grandi imprenditori, manager, politici) a «Le idee di Expo 2015» dedicato al cibo, Bergoglio ha affermato: «No a un'economia dell'esclusione e dell'iniquità. Questa economia uccide. Non è possibile che non faccia notizia il fatto che muoia assiderato un anziano ridotto a vivere per strada, mentre lo sia il ribasso di due punti in Borsa. Questo è il frutto della legge di competitività per cui il più forte ha la meglio sul più debole». E ancora: «Ci sono alcune scelte prioritarie da compiere: rinunciare all'autonomia assoluta dei mercati e della speculazione finanziaria e agire innanzitutto sulle cause strutturali dell'iniquità». Il Sommo Pontefice non lo può fare apertamente ma questo, fra le righe, è un attacco frontale al mercato, al denaro, all'«economia di carta» per usare un titolo di un famoso saggio di D.T. Bazelon del 1964, che sono proprio le «cause strutturali dell'iniquità» che Bergoglio denuncia. È questo tipo di economia che riduce alla fame, su cui si spargono tante lacrime di coccodrillo, i Paesi poveri (e gli stessi poveri dei Paesi ricchi). L'esempio emblematico è quello dell'Africa Nera. Ai primi del Novecento, con le sue economie di sussistenza (autoproduzione e autoconsumo) l'Africa era alimentarmente autosufficiente. Lo era ancora, in buona sostanza (al 98%), nel 1961. Ma da quando ha cominciato ad essere aggredita dall'integrazione economica -prima era considerata un mercato del tutto marginale e poco interessante- le cose sono precipitate. L'autosufficienza è scesa all'89% nel 1971, al 78% nel 1978. Per sapere quello che è successo dopo non sono necessarie le statistiche: basta guardare le drammatiche immagini che ci vengono dal Continente Nero e i suoi disperati flussi migratori. Eppure in questo stesso periodo la produzione mondiale dei cereali di base, riso, grano e mais, è aumentata rispettivamente del 30, 40 e 50 per cento e una crescita, sia pur modesta, della produzione di questi alimenti c'è stata anche in Africa. Ma gli africani, come tanta altra gente dei Paesi cosiddetti 'in via di sviluppo', muoiono lo stesso di fame. Perché in un'economia mondiale integrata, di mercato e monetaria, il cibo non va dove ce n'è bisogno, ma dove c'è il denaro per acquistarlo. Va ai maiali dei ricchi americani e in generale al bestiame dei Paesi industrializzati, se è vero che il 66% della produzione mondiale dei cereali è destinato all'alimentazione degli animali dei Paesi ricchi (dati FAO). Il paradosso dei paradossi è che i poveri del Terzo Mondo sono costretti a vendere alle bestie occidentali il cibo che potrebbe sfamarli. È la legge del mercato e del denaro.
Non si tratta quindi di portare ai Paesi poveri i nostri pelosi 'aiuti', che anzi, integrandoli ancor più nel mercato globale, finiscono per strangolarli del tutto. Non si tratta di 'salvare' nessuno. L'Africa, come s'è visto, stava molto meglio quando si salvava da sola. Si tratta di cambiare radicalmente l'orientamento del nostro pensiero -sulla linea di Bergoglio- rimettendo al centro del sistema l'uomo e relegando l'economia al ruolo secondario che ha sempre avuto prima che apparisse come forte classe sociale il mercante, precursore della più odiosa di tutte le figure, l'Imprenditore (che si spellava le mani al messaggio di Bergoglio) da cui quasi tutti noi oggi dipendiamo come 'schiavi salariati'. Una mission impossible di fronte alla quale anche quelle di un Papa sono parole al vento.
Massimo Fini 

Code di paglia?

Francescani dell’Immacolata, facciamo il punto sull’evoluzione della vicenda



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Non si placano le polemiche intorno ai Francescani dell’Immacolata, la congregazione religiosa fondata da padre Stefano Manelli e nata all’interno della famiglia francescana; ai tre voti di povertà, obbedienza e castità propri dei francescani, padre Manelli ha voluto aggiungere un quarto voto che in realtà precede gli altri tre, un voto mariano di devozione a Maria Immacolata (da qui il nome). La congregazione dopo il motu proprio Summorum Pontificum con cui Benedetto XVI ha liberalizzato l’uso dell’antico rito tridentino ha riscoperto, sempre dietro impulso di Manelli, la messa secondo il messale di San Pio V al punto che, in breve tempo, pur senza una specifica imposizione, il rito tridentino è sembrato prendere il sopravvento su quello post conciliare.

C'era una volta..

Tornielli una volta era un bravo giornalista

di Assuntina Morresi
Una volta Andrea Tornielli era un bravo giornalista.
twitter_tornielliMa adesso ha cambiato mestiere. E quando lo si legge, quasi vedi volare frecce avvelenate, attacchi trasversali, messaggi conto terzi, spesso veri e propri pizzini, nel peggiore stile da “corvo” della vecchia curia. Eppure lui si sente chiaramente Interprete Privilegiato di Papa Bergoglio.
Non sono sicura che Tornielli abbia capito veramente Papa Francesco. Ma forse, continuando così, Papa Francesco capirà che tipo è Andrea Tornielli.
Per esempio: oggi Andrea Tornielli ha fatto pollice verso nei confronti del Cardinale Pell, uomo di fiducia del Papa in ambito economico, grande protagonista dello scorso Sinodo sulla famiglia, punto di riferimento degli anti-Kasper. Un attacco senza precedenti, condito con un ultimo, ignobile paragrafo, in cui addirittura Tornielli riportava, come fossero riferiti a Pell, stralci del discorso di Papa Francesco alla Curia Romana di dicembre scorso, nella parte che descriveva la “quindicesima malattia”.

Un trono per due?

Antonio Socci, chi è il vero Papa? Francesco o Benedetto? -


Chi è il vero Papa per Antonio Socci?

Se Antonio Socci ha un merito, e certo ne ha tanti e può andarne giustamente fiero, è quello di suscitare tanti commenti quando pubblica un articolo, uno scritto, un corsivo, un libro.
Lo invidio molto per questo, ovvio.
Paradossalmente, penso io, non è tanto ciò che scrive a suscitare reazioni contrastanti ma la passione che mette in ogni sua affermazione.
Per esempio, su Libero del 16 febbraio 2015 ha esternato il suo pensiero sul gran rifiuto di Benedetto XVI per presunti motivi di salute, questa la vulgata secondo Antonio Socci. [Socci: Ma quale “rinuncia per motivi di salute”, Ratzinger sta in perfetta forma]
Non che Antonio Socci non si fosse mai pronunciato sul fatto specifico, ma evidentemente il nostro deve pensare che sia meglio approfondire il concetto, magari per tema che a qualcuno possa essere sfuggita l’importanza di un così ben articolato ragionamento.
Tuttavia non è sull’articolo che voglio soffermarmi, e neppure discuterne il contenuto nel merito, ma piuttosto sui commenti, come dichiarato in premessa (del resto, letto il titolo, già è chiaro cosa voglia dire il buon Antonio Socci, pane al pane, vino al vino).

IL CALIFFO CI FA UN BAFFO ?*


- IL CAPO DELLE GUARDIE SVIZZERE DELLA SANTA SEDE: “PRONTI A DIFENDERE IL PAPA DALL’ISIS. NIENTE DONNE NEL NOSTRO CORPO MA IN FUTURO SARÀ PIÙ DIFFICILE TROVARE GUARDIE SOLO IN SVIZZERA”

“Quello di servire il Papa è un privilegio per gli svizzeri che esiste da oltre 500 anni, non possiamo cambiare così le regole. Ci attende un futuro in cui sarà difficile trovare guardie in Svizzera e questo dipende anche dalla situazione della Chiesa e della fede, oltre che dalla natalità”…

martedì 17 febbraio 2015

Resistere!



Estratto dell'omelia diPapa Bergoglio in occasione dell'ordinazione di nuovi cardinali (15/02/15): “Gesù non pensa alle persone chiuse che si scandalizzano addirittura per una guarigione, che si scandalizzano di fronte a qualsiasi aperturaa qualsiasi passo che non entri nei loro schemi mentali e spirituali. [Non pensa a quanti si scandalizzano difronte] a qualsiasi carezza o tenerezza che non corrisponda alle loro abitudini di pensiero e alla loro purità ritualistica. Egli ha voluto integrare gli emarginati, salvare coloro che sono fuori dall’accampamento”.

Cruci-verba

Adinolfi spiega chi è Adinolfi, e non lascia spazio ad equivoci  

Uno scambio di lettere tra un lettore de “La Croce” – che esprime alcune critiche – e la veemente risposta del direttore, Mario Adinolfi, chiarisce molte cose. Soprattutto è un’ottima occasione per ricordare che la tanto decantata “unità” è possibile solo nella Verità.

di Paolo Deotto

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Su “La Croce”, nella versione on-line, nella rubrica delle “lettere al direttore” è comparso, sotto il titolo “Da un lettore che non vuole leggerci più”, un interessante scambio di corrispondenza: un lettore, il dott. Franco Serafini, critica alcune posizioni del nuovo quotidiano. Il direttore de “La Croce”, Mario Adinolfi, risponde. E il tono e le argomentazioni usati da Adinolfi chiariscono perfettamente chi è il personaggio Adinolfi e cosa persegue. Riportiamo integralmente lo scambio di corrispondenza e quindi gli amici lettori potranno valutare. Qui ci permettiamo solo di fare alcune brevi considerazioni.

Domanda retorica?


Gianfranco Ravasi scrive dei pericoli della religione. Se la prende con Tertulliano. Twitta versi dei Coldplay. E cita l'ateo Borges








Ma il card. Ravasi crede in Dio?

card. Gianfranco Ravasi, ministro della cultura del Vaticano
d’accordo che la laicità è un valore di origine cristiana (“Date a Cesare quel che è di Cesare…”), però la faccenda fa sensazione. Stiamo parlando dell’ultimo tweet di Sua Eminenza Cardinal Gianfranco Ravasi, papabile all’ultimo Conclave, uomo coltissimo, “ministro della cultura” del Vaticano, apprezzato biblista, contributor di spicco sulla Domenica del Sole 24 Ore, organizzatore degli incontri intitolati Il cortile dei gentili, momento di dialogo tra credenti e non credenti.

Avanguardie sinodali di sorella gaya?*



“Dio è trans” e Madonnina imbrattata: ecco l’ultima degli attivisti pro gay – FOTO


- di Daniele Di Luciano –
A volte sembra che vengano utilizzati due pesi e due misure.
All’inizio di questo mese un gruppo in difesa della famiglia ha osato attaccare una decina di piccoli manifesti all’esterno di un “Gay Center” sui quali era scritto: “Le adozioni sono un diritto dei bambini, non degli adulti. No alle adozioni gay“. Cliccate qui per vedere il video.
È successo il putiferio. Pensate che l’ANSA uscì con il titolo: “Manifesti omofobi affissi su sede gay center a Roma“. Quindi dire che i bambini devono essere adottati da una famiglia composta da padre e madre, è diventato “omofobo”. E, per chi non lo sapesse, il Governo sta valutando una legge per rendere l’omofobia un reato.

Congiura libresca

Il prof. Melloni e il golpe della Cantagalli

di Bonifacio Borruso (Italia Oggi)
Eterogenesi dei fini vaticanistici: il racconto, per definizione asettico ed equilibrato, dei Sacri Palazzi e, per estensione, della Chiesa tutta, diventa cronaca un po’ partigiana e faziosa.
Alcuni illustri cronisti di cose papali, con la salita di Jorge Bergoglio al Soglio di Pietro, da asettici raccontatori, si trasformano cioè in militanti. Con l’avvento di Francesco, pontefice che gode di buonissima stampa fuori le Mura ma che comincia a sollevare un po’ di critiche all’interno, l’aplomb davvero curiale di certi giornalisti e scrittori sta passando in cavalliera.

Salus emeritorum..ora pro nobis!?

I DUBBI SULL'ADDIO DI BENEDETTO XVI

Socci: Ma quale "rinuncia per motivi di salute", Ratzinger sta in perfetta forma 


«Ho conosciuto personalmente numerosi preti internati nelle prigioni e nei gulag staliniani. Sacerdoti che sono tuttavia rimasti fedeli alla Chiesa… conducendo una vita degna alla sequela di Cristo, loro divino Maestro». Si presenta così l’arcivescovo cattolico Jan Pawel Lenga, vescovo emerito di Karaganda (Kazakhistan) in una lettera accorata che in queste ore rimbalza su vari siti cattolici dall’America all’Italia. «Io stesso» prosegue «ho compiuto gli studi in un seminario clandestino nell’Unione Sovietica, lavorando con le mie mani per guadagnarmi il pane quotidiano. Sono stato ordinato prete in segreto, di notte, da un Vescovo che aveva a sua volta sofferto a causa della sua fede. Dopo il mio primo anno di sacerdozio sono stato espulso dal Tagikistan ad opera del Kgb». Monsignor Lenga, che ha partecipato a due Sinodi con Giovanni Paolo II, sente il dovere di esprimersi «circa la crisi attuale della Chiesa Cattolica». E ha scelto «la forma della lettera aperta, dato che qualsiasi altro metodo di comunicazione si scontrerebbe con un muro di silenzio totale e con la volontà di ignorare».

lunedì 16 febbraio 2015

Certo che no...! C'è sempre la misericordina..

Padre Volpi ha firmato l’accordo, con cui ammette d’aver diffamato i familiari di Padre Manelli, fondatore dei Francescani dell’Immacolata. Ora si dimetterà?
Diffamazione: di questo tecnicamente Padre Fidenzio Volpi, Commissario Apostolico imposto all’Ordine dei Frati Francescani dell’Immacolata, si è reso protagonista. A sancirlo ufficialmente è l’accordo raggiunto in sede di Organismo di Mediazione forense del Tribunale di Roma in data 12 febbraio 2015. Corrispondenza Romana è giunta in possesso del verbale di tale esclusivo documento ed è in grado di fornirne ampi stralci.
Tutto ebbe inizio con le dichiarazioni scritte da Padre Volpi in una lettera dell’8 dicembre 2013: «Cosa estremamente grave – sono parole sue – è stato il trasferimento delle disponibilità di beni mobili e immobili dell’Istituto a fedeli laici, noti figli spirituali e familiari del fondatore, Padre Stefano M. Manelli, nonché ad alcuni genitori di suore».

Arriva il super Volpone?

Ma sopra Pell c’è uno “zar” più potente di lui

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Nella raffica di interviste che ha dato al “Boston Globe“, al “Corriere della Sera” e a “La Croix” il cardinale australiano George Pell, prefetto della nuova segreteria vaticana per l’economia, ha rivendicato il “generale consenso” arriso in concistoro da “tutti gli schieramenti di sinistra, destra e centro” alla sua proposta di sottomettere al proprio controllo sia la vigilanza sui beni mobili e immobili di tutti gli uffici vaticani, sia la gestione unificata di questi stessi beni.
Pell non ha negato di incontrare delle “resistenze” in alcuni settori della segreteria di Stato e del governatorato della Città del Vaticano, ma le ha minimizzate.

Nell'Anno dedicato alla Vita Consacrata

Cari Amici, siamo nell'Anno dedicato alla Vita Consacrata e cade anche il Decimo anniversario dalla morte di Suor Lucia (13 febbraio), l'ultima Veggente di Fatima, anch'essa consacrata a Dio attraverso l'intervento straordinario di Maria Santissima che sempre l'ha guidata e sostenuta: "Io non ti abbandono: il mio Cuore sarà tuo rifugio e il cammino che ti guiderà fino a Dio.."
Forte di questo Suor Lucia ci ha lasciato un libro meraviglioso, l'unico ufficiale e perciò diffidate di altri testi a lei attribuiti che non abbiano nelle Note riferimenti a materiale autentico, ebbene in questo testo Gli appelli del Messaggio di Fatima, Suor Lucia ci spiega e ci guida dentro il cuore di queste parole venute dal Cielo.
Qui nel video ve ne offriamo una piccolissima parte, a voi la gioia di leggere il testo integralmente.

Quando il Papa romperà gli indugi e obbedirà pienamente ?

Papa Francesco e Putin. Il viaggio Fatima-Roma-Mosca


Nel messaggio di Fatima, Mosca è destinata ad avere un peso determinante nella crisi mondiale contemporanea, come spiega don Ennio Innocenti nel suo ultimo libro 

Mentre vacilla l’inizio della tregua nell’est ucraino, dopo il faticoso accordo raggiunto il 12 febbraio scorso a Minsk tra i presidenti ucraino, russo e francese, Petro Poroshenko, Vladimir Putin e François Hollande, per una soluzione pacifica del conflitto, ritornano in mente le sequenze dell’incontro, avvenuto il 25 novembre 2013, tra Papa Francesco ed il Presidente della “Santa Russia”.

Sorella gaya

"Sister Gay" guida la carica dei gruppi Lgbt sul Sinodo

«Esortiamo l’ufficio vaticano del Sinodo a compiere ogni sforzo per includere una grande diversità di cattolici» nel dibattito sinodale. In particolare i divorziati risposati, le coppie conviventi, le famiglie interconfessionali, quelle povere, quelle monoparentali, quelle lesbiche, gay, bissessuali, transgender, etc. Il motivo sarebbe quello della maggior competenza nell’affrontare temi che li riguardano da vicino. La richiesta viene fatta da una serie di associazioni, prevalentemente americane, australiane, canadesi, che hanno nomi inequivocabili: Future Church, Noi siamo chiesa (Italian section), Association of Roman Catholic Women Priests, Parrish Initiative Switzerland, Women's Ordination Worldwide e molte altre. È il mondo “cattolico” che spinge per il cambiamento.

Oh happy synod!

VERSO LA SCOMPARSA DEL CATTOLICESIMO. IL SONDAGGIO CHE LA CHIESA TEDESCA NON HA VOLUTO DIVULGARE 




«La generazione (tedesca) socializzata cristianamente e attiva a livello ecclesiale uscirà tra poco dal mondo del lavoro e morirà nei prossimi tre decenni. Poi crollerà anche la facciata della Chiesa. Dietro ad essa apparirà una minoranza di fedeli, che non sarà più grande della comunità religiosa dei testimoni di Geova». Così, in modo lapidario, si è espresso Markus Günther nella Frankfurter Allgemeine Zeitung alla fine dell'anno scorso, qualche giorno dopo il Natale.

#Perdire #Belclima: là dove volano i volpi..!

 Burke vada in monastero!

Un’intervista del card. Leo Raymond Burke ha provocato lo sdegno della rivista progressista francese “Golias”, nota fino ad ora per la sua difesa della libertà d’espressione nella Chiesa. Secondo un editoriale, il Papa deve punire Burke, con <un lungo tempo di penitenza>.


Il cardinale Leo Raymond Burke, già prefetto della Segnatura Apostolica, e mandato – non sembra esattamente una promozione – all’ordine di Malta, si era fatto notare al Sinodo 2014 per la sua opposizione alla “linea Kasper”, favorevole a dare al comunione ai divorziati risposati. Una sua recente intervista a France 2 lo ha riportato all’attenzione della cronaca. Il porporato ha detto (nostra traduzione). 

Se le va a cercare..?!

Se le parole del Papa sono stampate su un cartello islamista che condanna la nostra libertà d’espressione



Papa Francesco (foto LaPresse)
Non era una gaffe, quella di Papa Francesco sulla “normalità” della risposta violenta alle offese verso ciò che abbiamo di più caro (il dire male di tua madre, il pugno come risposta eccetera). Lo osservammo qui subito dopo, spaventati per ipotesi più sinistre di un rivelatore incidente di linguaggio, di un lapsus. Vuoi vedere che il capo della chiesa cattolica intende coscientemente fiancheggiare la repulsione islamica verso una nostra libertà occidentale, laica, e sceglie di mettersi da quella parte con la metafora del pugno, che insieme addomestica e giustifica il funzionamento del fucile a pompa di Charlie Hebdo? Purtroppo avevamo ragione, e ne è seguita una tragica prova.

domenica 15 febbraio 2015

Gli incubi della gospa


Lourdes - Giovedì 11 febbraio 1858 : L’INCONTRO - PRIMA APPARIZIONE: Accompagnata da sua sorella e da un’amica, Bernardette si reca a Massabielle, lungo il Gave, per raccogliere ossa e legna secca. Mentre si sta togliendo le calze per attraversare il fiume, sente un rumore che somigliava ad un colpo di vento, essa alza la testa verso la Grotta : “Ho visto una signora vestita di bianco. Indossava un abito bianco, un velo bianco, una cintura blu ed una rosa gialla su ogni piede”. Fa il segno della croce e recita il rosario con la Signora. Terminata la preghiera, la Signora scompare bruscamente. - Fonte: [Lourdes - Le apparizioni]

Come ti cambiano le encicliche

CONFERENZA - Papa Francesco e l’enciclica Pascendi: ovvero come applicare un’enciclica all’inverso - A cura di don Mauro Tranquillo FSSPX - 22° Convegno di Studi Cattolici - Rimini 2014.
Sanpiox.it  29/01/2015 21:57
Don Mauro Tranquillo tratta dell'aspetto teologico dell'Enciclica "Pascendi".
La Conferenza è stata organizzata dal Circolo Culturale Cardinal John Henry Newman - Seregno 12 dicembre 2014.


NOTA: Relazione tenuta da don Mauro Tranquillo, sul tema "Papa Francesco e Pascendi: ovvero come applicare un’enciclica all’inverso", durante il 22° Convegno di Studi Cattolici svoltosi a Rimini il 17-18-19 ottobre 2014 ed organizzato dalla Fraternità Sacerdotale San Pio X (FSSPX) sul tema “La casa sulla roccia e il gigante dai piedi d’argilla. La restaurazione voluta da san Pio X, e i suoi nemici”. - Fonte: Gloria.TV - SanPioX.it [qui]

Come ti cambiarono la Messa

La Santa Messa - Parte I      La storia remota della Messa
Dr. Remi Amelunxen


La prima Santa Messa, l'atto principale e centrale del culto cattolico, è stato detto nella stessa notte in cui il Signore fu tradito da Giuda (cfr 1 Cor 11,23). Il Giovedi Santo 12 Apostoli erano riuniti con il Signore per il pasto pasquale. L'Ultima Cena di certo è stato uno degli eventi più importanti della storia. Dopo la lavanda dei piedi, che è venuto a tavola per la cena. Poi, il Signore prese il pane nelle sue mani, alzò gli occhi al cielo, rese grazie, benedisse e spezzò e lo diede ai suoi Apostoli dicendo: «Prendetelo voi e mangiate. Questo è il mio corpo. "

giotto ultima cenaLa Messa è stata istituita da Cristo alla
Ultima Cena su Giovedi Santo
E dopo che gli Apostoli avevano ricevuto il Corpo di Cristo, prese il calice in cui era il vino, rese grazie, lo benedisse e lo diede ai suoi Apostoli dicendo: "Bevetene tutti: questo è il mio Sangue, il Sangue della nuova ed eterna alleanza, il mistero di fede che viene versato per voi e per molti in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me ". (1)In questo modo, è stato Cristo stesso che ha dato il nucleo essenziale del Santo Sacrificio della Messa, che ha stabilito le parole dell'atto della transustanziazione, che é il momento centrale, quando il pane azzimo e vino furono trasformati nel Corpo e Sangue di Cristo e, quindi, li ha elevati agli occhi degli Apostoli, che rappresentavano tutta la Chiesa, Gerarchia e fedeli.

El hombre


RIUSCIRA’ BERGOGLIO A FARE LA RIVOLUTIONE? - MENO CARDINALI IN CURIA. MENO DICASTERI VATICANI. UN NUOVO UFFICIO DELL’AMBIENTE. PIÙ “TRASPARENZA’’ E “VERA COLLEGIALITÀ”

Questi i punti principali su cui si sta sviluppando la riforma della Curia, nelle linee delineate in questi giorni dal Consiglio ristretto dei cardinali, e discusse in Vaticano prima della creazione dei 20 porporati. Ma riuscirà Francesco a far passare la sua nuova rivoluzione, tesa a diminuire il potere dei cardinali curiali, e destinata a causare resistenze e polemiche?

Istruzioni o prossime distruzioni?

Istruzioni del Papa per il Sinodo: "Gesù non pensa a chi si scandalizza per ogni apertura"


"Gesù rivoluziona quella mentalità chiusa nella paura e autolimitata dai pregiudizi"
“Guarendo il lebbroso, Gesù non reca alcun danno a chi è sano, anzi lo libera dalla paura; non gli apporta un pericolo ma gli dona un fratello; non disprezza la Legge ma apprezza l’uomo, per il quale Dio ha ispirato la Legge”. Per Gesù, “ciò che conta è raggiungere e salvare i lontani, curare le ferite dei malati, reintegrare tutti nella famiglia di Dio. E questo scandalizza qualcuno”.

I poveri gesuiti darwiniani in cerca di stelle..

L'origine della vita e gli extraterrestri: la Chiesa non ha più paura delle stelle


E' su una stella cometa che si nasconde il segreto della vita? Vengono dallo spazio i materiali organici, l'acqua, che hanno permesso alla Terra di accogliere piante e esseri viventi? L'interrogativo è stato riproposto nel novembre scorso quando la sonda spaziale Rosetta, tutta di costruzione europea, si è avvicinata alla cometa 67P /Churymumov-Gerasimenko per lanciare sulla sua superficie il 'lander' Philae allo scopo di raccogliere il maggior numero di informazioni possibili sull'origine del nostro sistema solare. Non solo: si cercavano tracce di materiale organico compatibile con l'evoluzione della vita tali da poter determinare che alcuni elementi fondamentali dai quali è scaturita l'evoluzione del nostro pianeta, provenissero dallo spazio, cioè dalle comete e che, almeno in via ipotetica, la sequenza potesse essersi ripetuta altrove.



sabato 14 febbraio 2015

Il suicidio della Chiesa


Nell’ormai lontano 1968 – annus terribilis – Louis Bouyer (1913-2004), sacerdote dell’Oratorio di san Filippo Neri, pubblicava un saggio dal titolo La décomposition du christianisme. Pastore luterano convertito, uomo di cultura enciclopedica, ottimo conoscitore della Tradizione d’Oriente e d’Occidente, questo genio teologico, fra i maggiori del XX secolo, è praticamente sconosciuto ai cattolici cisalpini: tutta colpa delle sue valutazioni intelligenti – e soprattutto non allineate – degli sviluppi seguiti al Concilio Vaticano II, al quale pure era stato chiamato come perito. Spietato ostracismo ecclesiastico, riservato a chi non acconsente ad accodarsi al carro dei vincitori…

Il Tevere si butterà nella Moscova? (proposta per collegio cardinalizio)

LA FEDE COME L'ORO SI PROVA NEL FUOCO. MA SPESSO ANCHE NEL GHIACCIO

Boom di tuffi nell'acqua gelidaquest’anno in Russia in occasione dell'Epifania ortodossa. Secondo il ministero delle Emergenze, sono ben un milione e mezzo i russi che hanno ricordato il battesimo di Cristo nel fiume Giordano immergendosi nelle acque di laghi e fiumi, dove generalmente, se c'è il ghiaccio, si crea un buco a forma di croce per potersi bagnare.

A favorire una così grande affluenza di fedeli sono state probabilmente le temperature relativamente miti rispetto alla media stagionale. Secondo le autorità, l'anno scorso hanno partecipato a queste tradizionali cerimonie religiose circa 1,3 milioni di persone, 200.000 in meno di quest'anno, mentre nel 2013 "solo" 800.000 fedeli hanno sfidato il freddo in costume da bagno.

Urge la consacrazione della Russia!

UCRAINA-RUSSIA
Ucraina, la guerra dei cristiani e delle Chiese
Vladimir Rozanskij
Agli scontri non ancora sopiti fra soldati ucraini e ribelli, si aggiungono le divisioni e le contrapposte appartenenze dei cristiani alla ortodossia legata a Mosca, a Kiev, al patriarcato di Costantinopoli, a cui si aggiungono i greci e latini legati al papa di Roma. Un "campanilismo metafisico" in un Paese fra i più cristiani d'Europa. Ogni vescovo o prete benedice i "propri" miliziani e cannoni.


Mosca (AsiaNews) - In questi giorni drammatici la diplomazia internazionale lavora sulle trattative per fermare la guerra tra Ucraina e Russia, o almeno per non trasformarla in una guerra globale, calda o fredda, tra Oriente e Occidente nel cuore dell'Europa (ricordiamo che il centro geografico del continente, secondo alcuni, sta proprio in Ucraina). Allo stesso tempo  rimbalzano notizie difficilmente controllabili di scontri, attentati, semplici scaramucce o vere e proprie invasioni in paesini sconosciuti alla storia come Slavjansk o Debaltsevo, satelliti di altrettanto periferiche città come Donetsk o Marjupol. Neanche i cittadini dell'Ucraina e della Russia riescono a distinguere nella memoria le coordinate geografiche di questi villaggi della Novorossija, parte meridionale e poco abitata di quelle sterminate campagne in cui l'Impero Russo mandava gruppi di colonizzatori ebrei, tedeschi o polacchi, per toglierli dal commercio della Russia centrale.
Ancora più sconcertanti delle vicende belliche, sono le notizie riguardanti la competizione in atto tra le comunità religiose di questi paesi.

Fallo del cardinale: cartellino giallo!

Il cardinale Bertone scrive le sue memorie. Con qualche falla


bertone
Il 12 febbraio, a due anni e un giorno esatti dall’annuncio delle dimissioni di Benedetto XVI di cui fu segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone ha dato un’intervista esclusiva a HuffingtonPost, pubblicata con il titolo:
> “Ecco la mia verità sulla stagione dei tre papi”
Ma della “verità” il cardinale deve avere un concetto molto elastico, visto quello che racconta sulla brutale cacciata di Ettore Gotti Tedeschi dalla presidenza elle IOR, a suo dire “decisa d’accordo con la commissione [cardinalizia] e soprattutto col Santo Padre”:

Niente di meglio dei tromboni di carnevale ?!

Il cardinale Wuerl risponde a Burke (e ai dissenzienti)


Il cardinale Donald Wuerl
IL CARDINALE DONALD WUERL

L'arcivescovo di Washington nel suo blog parla delle critiche a Francesco ricordando i dissensi verso i predecessori: «Sono in disaccordo con il Papa, perché lui non segue le loro posizioni» 

«Una delle cose che ho imparato è che c'è un filo comune che attraversa tutti questi dissidenti. Essi sono in disaccordo con il Papa, perché lui non è d'accordo con loro e non segue le loro posizioni». È questa la conclusione a cui arriva il cardinale arcivescovo di Washington, Donald Wuerl, in un articolo pubblicato sul suo blog, intitolato «Il Papa, pietra di paragone di fede e unità».

L'oggetto del commento del cardinale statunitense sono coloro che all'interno della Chiesa esprimono il loro dissenso verso il Papa. Wuerl non cita nomi, ma dice di aver ricevuto per posta elettronica «un'intervista» e «un articolo» di «confratelli vescovi». Nei giorni scorsi aveva fatto molto discutere l'intervista del cardinale Leo Raymond Burke con un programma della tv France2, durante la quale il porporato aveva affermato di voler «resistere» al Papa nel caso decidesse di aprire alla possibilità dei sacramenti per i divorziati risposati.

Il gatto e corpo di Cristo


Il gatto e corpo di Cristo

Il gatto e il corpo di Cristo. Critica dell’eresia progressista.

Il mondo della teologia è pieno di conformisti, che curiosamente si sentono progressisti,di persone preoccupate di garantirsi un pubblico, possibilmente pagante. È un mondo che riproduce gli stessi meccanismi mimetici che riducono la maggior parte degli esseri umani a pedine passive, pur di lucrare un qualche privilegio. Si tratti di politica, di buone recensioni sui giornali dopo la pubblicazione di un libro, di comparsate nei vari programmi televisivi o molto più semplicemente di accomodare il deretano sulla comoda poltrona di un consiglio di amministrazione, il prodotto non cambia: pecore, forti coi deboli e belanti coi forti, eccoli i conformisti.

Il verbo intermedio.

Le parole in (apparente) libertà e il catastrofico risultato 

Falsando le parole di Gesù Cristo, che non dice di non  giudicare, ma di giudicare rettamente, ne è risultato il monito a non giudicare tout court, un monito che è diventato il cavallo di battaglia del relativismo mascherato da dottrina cattolica. Un passo avanti per confondere  le idee e tirare acqua al mulino dell’indifferentismo religioso, etico, ed estetico in cui si va sciogliendo tutta la società in Occidente.

di Patrizia Fermani

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Tempo fa, in costanza dei principi non negoziabili e nella piena fedeltà ad essi, Alleanza Cattolica formula il proprio manifesto su famiglia e coppie omosessuali. Vi si legge che è improponibile qualunque riconoscimento  giuridico della convivenza tra persone dello stesso sesso, e che l’unico modello cattolico plausibile è quello della famiglia monogamica fondata sul matrimonio indissolubile. Dunque tra questo Manifesto e il disegno di legge presentato come “Testo Unico delle convivenze” da “Sì alla famiglia”, che dell’associazione è una recente creatura, si deve essere  inserito un evento  capace di cambiare le carte in tavola, e in virtù del quale oggi, nelle credenziali ufficiali della stessa associazione, convivono  in modo sorprendente due programmi in totale contraddizione tra loro.

Tempora bona veniant..!

Ora i cardinali vacillano sull'obbedienza al Papa

Dibattito tra porporati: giusto seguire Francesco, ma a patto che lui rimanga fedele ai dettami della Chiesa. Oggi Bergoglio farà venti nuove nomine in un clima critico

Il Papa al concistoro del Collegio cardinalizio
Nonostante il clima sereno che si è respirato per due giorni nell'aula nuova del Sinodo («non c'è stato un clima rivendicativo o aggressivo» ha riportato il direttore della Sala Stampa Vaticana, Padre Federico Lombardi) e nonostante l'apprezzamento per il lavoro di riforma della Curia Romana svolto fino a oggi, qualche cardinale, sia della vecchia guardia sia con incarichi di governo in Vaticano, è riuscito però a farsi notare dai confratelli per degli interventi, ufficiali e non, che hanno posto l'accento sulla necessità di seguire attentamente «una via maestra, quella del diritto» nel processo di rinnovamento della Curia e sul tema dell'obbedienza al Sommo Pontefice.