ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 4 maggio 2015

Pregare ieri

 La S. Messa e la rivoluzione liturgica



Se vi è una caratteristica che possa definire per eccellenza la vita del nostro fondatore è senz’altro il desiderio di instaurare il regno di Cristo nelle anime e nella società. Per questo Mons. Marcel Lefebvre si inserisce pienamente sulle orme di san Pio X che fece dell’«Instaurare omnia in Christo» tutto il programma del suo pontificato.

Contra spem in spe credidit?


E IO MOLLO - CON LE RIFORME IN VATICANO CHE FATICANO A DECOLLARE, BERGOGLIO FA DI NUOVO VENTILARE L’IPOTESI DI DIMISSIONI PER MOTIVI DI SALUTE: “PREGATE PER ME ANZIANO E MALATO MA NON TROPPO”

Ciò che preoccupa i medici sarebbe piuttosto lo stile di vita del Papa e, insieme, le sue abitudini alimentari che andrebbero modificate soprattutto in ragione della necessità di contrastare quell’aumento di peso che incide negativamente su un fastidio di cui soffre da tempo, la sciatica…

Figli, di quale madre?

Bergoglio riceve la «cara sorella» arcivescovo luterano di Svezia

Antje Jackelen
(©LaPresse)
(©LAPRESSE) ANTJE JACKELEN

È Antje Jackelen, primate svedese. La comune testimonianza dei cristiani perseguitati, l’accoglienza ai sudamericani in fuga dalle dittature, i rifugiati e il clima


«Stimata Signora Jackelén, stimata sorella, cari amici!». Papa Francesco si è rivolto così ad Antje Jackelén, arcivescovo di Uppsala e primate dei luterani svedesi, ricevuta stamane in Vaticano assieme a una delegazione della Chiesa evangelica-luterana di Svezia. L’occasione per toccare temi come la testimonianza dei cristiani perseguitati nel mondo, che unisce le diverse confessioni, le divisioni da evitare su tematiche come vita e famiglia, la prossima celebrazione del cinquecentenario della «Riforma» di Lutero nel 2017, nonché questioni più specifiche, come il riconoscimento dell’accoglienza data dai luterani svedesi ai sudamericani in fuga dalle dittature.

Sinodo: la battaglia delle firme

Un comunicato stampa ci avverte che è stata già firmata da 215.000 persone di diverse nazioni la “Supplica filiale” rivolta a Papa Francesco in vista del prossimo Sinodo sulla Famiglia. Sarebbero migliaia le firme dalla Germania. Gli organizzatori rilevano che invece in alcune diocesi tedesche è esiguo il numero dei laici che hanno risposto al questionario ufficiale.


domenica 3 maggio 2015

Buon senso sulla Sede vacante

I Concili possono sciogliere i Papi eretici,
Ma è Cristo a deporli, perché la Chiesa viva.
Buon senso sulla Sede vacante - I

I sacerdoti domenicani di Avrillé, Francia, hanno fatto a tutti noi un grande favore ripubblicando le considerazioni sulla Sede vacante di Roma, scritte circa 400 anni fa da un famoso teologo tomista della Spagna, Giovanni di San Tommaso (1589–1644). Essendo un successore fedele di San Tommaso d’Aquino, egli beneficiava di quella saggezza più alta del Medioevo, quando i teologi potevano ancora misurare gli uomini sulla base di Dio, invece di dovere misurare Dio sulla base degli uomini, una tendenza questa che ebbe inizio per necessità (se le anime non potevano più prendere la penicillina medievale, dovevano prendere una medicina più debole), ma che culminò nel Vaticano II. Qui di seguito, molto abbreviate, vi sono le principali idee di Giovanni di San Tommaso sulla deposizione di un Papa:—

Stoltezza

Solo lo stolto può negare Dio

Il “riconoscere l’esistenza di Dio è un elemento distintivo dell’essere umano”, in quanto essere intelligente, capace di cogliere il senso della realtà, è infatti stoltezza il negare l’esistenza di Dio: sarebbe negare l’evidenza che ogni cosa creata rimanda necessariamente ad una causa.

Dice il Salmo 14: «Lo stolto ha detto nel suo cuore: non c’è Dio». Ma cosa s’intende per stolto? Colui che non ce la fa? Che non può capire? No. Qui s’intende colui che non vuol capire, che ottunde la propria intelligenza per non riconoscere ciò che è evidente. Lo stolto come insipiente. Si può cogliere un elemento interessante rileggendo le parole del Salmo: lo stolto deve affermare nel suo cuore che Dio non esiste, cioè in silenzio, sottovoce, di nascosto. Il significato è chiaro. È talmente insensata un’affermazione di questo tipo che, per non essere presi per pazzi, bisogna pronunciarla sottovoce. Dalle mie parti si direbbe: “Nella camicia”.

Ssst,la Chiesa new age non alzi la voce..

Assonanze spirituali & cattolicesimo 'new age'

new-age

 «Gli studenti devono ricordare che la devozione al Maestro o al Sentiero non bastano. I Grandi Esseri cercano dei collaboratori e lavoratori intelligenti, non la dedizione alla loro personalità, e possono fare maggiore affidamento su uno studente che cammina indipendentemente alla luce della sua anima, che non sul devoto fanatico.

Teologia in ginocchio (non kasperiana)

Maggio. Tempo di Rosari

Mese di maggio: mese mariano; mese di piccoli fioretti profumati di virtù da offrire a questa celeste Madre; mese soprattutto da dedicare più particolarmente alla recita del Santo Rosario, il “Salterio di Maria”, a Lei tanto caro e tanto potente.
Il Santo Rosario: scuola di amore e di contemplazione

Il santo Luigi M. Grignion de Montfort (1673-1716) è fermamente convinto che il miglior maestro della vita cristiana sia sua Madre Maria. Come afferma più volte nella sua opera sulla vera devozione a Gesù attraverso Maria, nota nella tradizione popolare come Il libro d’Oro, Ella è la «via breve, sicura e facile per giungere all’unione con Gesù Cristo Signore, e che possono percorrere tutti coloro che vogliono diventare amici di Dio». La sua scuola, nella quale la Madre ci mostra il Figlio, è il Rosario: chi lo recita, studia la Teologia in ginocchio.

Ecumenismo politico?


Papa Francesco, le strategie politiche. Senza partito ma da entrambe le parti: la nuova egemonia dei cattolici


PAPA FRANCESCO


In attesa del certificato di nascita della Terza Repubblica, fa “fede” quello di battesimo. Aspettando il Godot dell’Italicum, ancora una volta il discorso di un pontefice anticipa sul filo del traguardo e sancisce un cambio di stagione. In questo caso addirittura di era geologica. L’invito a impegnarsi politicamente, accompagnato dalla postilla che non c’è alcun bisogno di un partito DOC, sta alla storia d’Italia come la lettera di Giovanni Paolo II ai vescovi del Belpaese, del 6 gennaio 1994, anch’essa epifania e manifesto di un passaggio epocale. Ma in direzione divaricata.

Dio salvi il Papa?

L'apostolo di Nostradamus: "Dio salvi Papa Francesco"

"Lo vedo in pericolo. Ho scritto con largo anticipo che avrebbe indetto il Giubileo Ma questo 2015 è come il 1605 e il 1978, gli anni dei tre pontefici: ha 49 lunazioni"











Ucciso da qualcuno per un colpo di fortuna. Una persona che lo segue da vicino. Bonne aire. Buenos Aires. Ed è citata la soif sanguinaire, la sete di sangue dei potenti che lo odiano e che gli vogliono stringere il cappio intorno al collo».
Ma Boscolo va oltre i pronostici di Michel de Nostredame, il medico, farmacista e filosofo nato a Saint-Rémy nel 1503 e morto a Salon nel 1566. Li sposa alle profezie di Sigismondo Fanti, matematico vissuto ai tempi dell'Ariosto: «Nostradamus e Fanti si raccordano. Negli scritti dell'italiano, ogni quadrante di ogni quartina reca una posizione astronomica e una figura. Qui c'è un uomo inginocchiato che prega. Si parla di un gran Pietro che “mi apre le porte nel suo punto di morte”: l'apertura della Porta santa. Si parla di opere di misericordia: “Quando cominceranno le opere di misericordia”. E quello del 2016 è stato proclamato il Giubileo della misericordia. Apre il Giubileo ma... Vedo Francesco in pericolo. Però “da questo me ne verrà un gran bene”. Il Natale mi preoccupa. Un mare di gente che arriva a Roma per l'Anno santo. Dio salvi il Papa!».

sabato 2 maggio 2015

In periferia o nel cuore?

Si insiste molto ultimamente, nei nuovi generi letterari del “magistero mediatico” (interviste, chiacchierate, discorsi a braccio…), su una certa idea di misericordia e su quelle che, con icastica concisione, sono state battezzate periferie esistenziali, le quali risultano destinatarie privilegiate di quella (quasi) universale misericordia che, dopo due millenni di predicazione cristiana, è stata scoperta soltanto l’altro ieri. Come mai nessuno ci avesse pensato prima né – a quanto pare – avesse mai fatto caso a quelle turbe di infelici costrette ai margini della storia dall’egoismo dei cattolici (non certo dei calvinisti che hanno inventato il capitalismo né dei massoni che lo hanno imposto a livello planetario)… resta un indecifrabile mistero; ma – come per tutti i misteri – bisogna crederci e basta, soprattutto se è parola del nuovo messia. Se un altro pretendesse la stessa acquiescenza stolida e cieca, sarebbe immediatamente denunciato come manipolatore di coscienze o bieco integralista; ma lui no, anzi…

Dalla terra al Cielo.

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Scriptorium
Recensioni  –  rubrica del sabato di Cristina Siccardi
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Il trattato sulla Santa Messa di Giuliotti è un canto, un inno poetico alla Maestà del Santo Sacrificio, opera dello Spirito Santo, di Cristo, della Chiesa. La Santa Messa è il «ponte», in terra, da cui si può spiccare il volo verso la Patria celeste. L’autore di questo saggio comprese il vero significato della Santa Messa, ma non solo, egli la respirava, la amava, la viveva.
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Il contrappeso..

Müller: dottrina non è teoria
In un’intervista al giornale francese « La Vie » il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il card. Gerhard Ludwig Müller: "Non è possibile adattare la dottrina della Chiesa ai nostri Paesi secolarizzati, a meno di accettare un cristianesimo superficiale".

In un’intervista al giornale francese "La Vie" il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il card. Gerhard Ludwig Müller ha risposto ad alcune domande relative al Sinodo sulla Famiglia, e alla proposta del card. Kasper.  

Aspirazioni alla salute*

Il papa telefona a Emma Bonino: «Tieni duro»

L'ex ministro ai microfoni di Radio Radicale: «Si è informato della mia salute, gli sono molto grata».


L'ennesima chiamata di papa Francesco. Questa volta a Emma Bonino, per incoraggiarla nella sua lotta contro il tumore. «Ieri pomeriggio ho ricevuto una tanto inaspettata quanto graditissima telefonata di Sua Santità Papa Bergoglio», ha rivelato la stessa Bonino, «un segno di attenzione straordinaria di cui sono molto, molto grata».
«Si è informato della mia salute» - ha  aggiunto ai microfoni di Radio Radicale - «incoraggiandomi a tenere duro, cosa che sto facendo con tutte le mie forze. Mi ha rinnovato l'impegno a tenere duro perché poi l'erba cattiva non muore mai, ma mia mamma diceva che sono un'erba resistente, cattiva no».

Si professa ancora “la fede cattolica, trasmessa dagli Apostoli”? […]

SINODO 2015, SCHIERAMENTI IN CORSO. Il rilevamento di un fenomeno tanto interessante quanto poco colto e la nostra posizione


«Ti supplichiamo, Dio Onnipotente, di non permettere che da alcuna tempesta siamo sconvolti noi, che Tu hai saldamente edificati sulla roccia della fede apostolica». (Messa della Vigilia dei S.S. Apostoli Pietro e Paolo)

«Cosa ne direbbe la prima comunità cristiana, quella che era “un cuor solo e un’anima sola”? Si professa ancora “la fede cattolica, trasmessa dagli Apostoli”? […] Come si può riempirsi la bocca della comunione e nel contempo dare (o lasciar dare), dietro veste ufficiale, queste picconate a quella che della comunione è proprio la base, la dottrina della fede?». (Dalla nostra lettera più recente alla Diocesi, di protesta per uno scandalo parrocchiale contro la fede)

30-IV-2015
S. Caterina da Siena, Patrona d’Italia



Morto “sulla breccia”


Padre Grüner
al Congresso mondiale di Fatima
in Brasile nell'estate 2007
Morto “sulla breccia”, la sera del 29 aprile nel suo quartier generale, padre Grüner, il più noto dei sacerdoti e autori devoti a Fatima, per la quale ha fatto tanto. Lo raccomandiamo alle preghiere dei lettori, nella speranza che a sua volta possa ancora aiutare, con le sue preghiere, la causa cui ha generosamente dedicato la sua vita.

Pubblicata la conferenza mariana tenuta il 18 c.m. a Perugia dal direttore di questo sito. Eccola:

I contenuti comuni tra Fatima e “molte altre apparizioni mariane contemporanee”


Conferenza dal II ciclo de "Il Trionfo del Cuore Immacolato", organizzata dall'associazione S. Michele Arcangelo di Perugia ...   


venerdì 1 maggio 2015

Il tempo si avvicina?

E’ morto padre Nicholas Gruner il «crociato di Fatima»

(Fonte: Corriere della Sera) ROMA – «Requiescat in Pace». La notizia è stata data, «con grandissimo dolore», da Fatima Tv (canale 630 dei digitale terrestre), la stazione televisiva romana dedicata interamente alla figura della Vergine apparsa ai tre pastorelli il 13 maggio 1917 in Portogallo. Padre Nicholas Gruner, il «crociato di Fatima», figura controversa e discussa all’interno della Chiesa, è morto improvvisamente mercoledì sera nel suo ufficio a Fort Erie, in Canada, dove si è dedicato fino all’ultimo istante al lavoro che ha svolto e portato avanti per 38 anni, ovvero la promozione del Messaggio di Fatima ed in particolare la «pubblicazione integrale del Terzo Segreto» (nella convinzione che non ne sia stata resa nota una parte) e la «consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria».

I tdg= testimoni del GADU

titolo charles taze russell era massone
di Lorri MacGragor 1

ultima modifica: 1º maggio 2015

charles taze russell massone?
Sopra: una fotografia del pastore Russell mentre studia la Sacra Scrittura.
A lato, il simbolo dell'Ordine massonico dei Cavalieri Templari.


Un esame di alcune delle pubblicazioni di Charles Taze Russell (1852-1916), il fondatore dei Testimoni di Geova, indicherebbe l’esistenza di un legame tra questi e la Massoneria; pare infatti che egli utilizzasse simboli massonici. I disegni che ornavano i primi numeri della Torre di Guardia possedevano connotati squisitamente massonici. La Croce e la Corona, al di sotto delle quali egli venne sepolto, sono anch'essi mutuati dall'iconografia massonica; questi sono solo alcuni esempi rivelatori di una consuetudine nel ricorrere all'uso di emblemi massonici.

copertina watchtower
studies in the scriptures
 A sinistra, la Croce e la Corona, simbolo dell'Ordine massonico dei Cavalieri Templari, sulla copertina della Torre di Guardia stampata nelle edizioni dei primi decenni della storia dei Testimoni di Geova. A destra, l'emblema del globo solare alato, un fregio esoterico usato anche dalla Massoneria, sulla copertina della collana scritta dal pastore Russell Studies in the Scriptures

Sogna e stai desto!

I sogni vengono dall’inconscio o da Dio?

 

Da Freud in poi siamo ormai abituati a considerare come una verità rivelata («ipse dixit»: e meno male che la scienza moderna sarebbe nata da un rifiuto del principio di autorità) il fatto che il sogno è la finestra privilegiata attraverso cui l’inconscio ci rivela la sua presenza, con le sue pulsioni più o meno mascherate, con i suoi bassi istinti più o meno travestiti in maniera da apparire abbastanza rispettabili per affrontare la censura del super-io.
Così, a partire da «L’interpretazione dei sogni» del padre della psicanalisi, il XX secolo ha deciso di gettare nel cestino della carta straccia tutto quel che la cultura pre-moderna, attraverso secoli e millenni di riflessione, aveva detto a proposito del sogno: e, in particolare, che esso è la via maestra attraverso cui la divinità parla agli esseri umani, o direttamente, o per mezzo dei suoi messi spirituali, gli angeli.

Riciclarsi coi Santi veri



Messa solenne a Santa Maria Maggiore per la memoria di San Pio V. Il domenicano Vivian Boland: "Un papa ancora attuale"



Nella ricorrenza della memoria liturgica di San Pio V (il Papa della battaglia di Lepanto e del messale romano) è stata celebrata questo pomeriggio una solenne Messa nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Ha presieduto il cardinale arcipreteSantos Abril y Castello’, presente il capitolo della Liberiana e il Vicario del Maestro dei  Domenicani (ordine a cui appartenne Papa Ghislieri), l’irlandese Vivian Boland.

“Pio V – ha ricordato il religioso nella sua omelia – è stato un uomo di preghiera, di digiuno e di penitenza. Possiamo vedere alcuni legami tra il suo pontificato e quello di Benedetto XVI e Francesco, dei legami che lo rendono molto attuale.

Cardinal-Califfo

Crisi di una chiesa

“Il Papa fermi subito quel cardinale, è come il califfo al Baghdadi”

Petizione contro il vescovo di Utrecht, accusato di voler chiudere mille chiese. Lui: “Mancano soldi e preti”


Il cardinale Willem Jacobus Eijk, arcivescovo di Utrecht
Roma. Dodicimila firme sono state recapitate in Vaticano per chiedere al Papa di fermare la mano del cardinale Willem Jacobus Eijk, arcivescovo di Utrecht e presidente della Conferenza episcopale olandese, pronto a chiudere un migliaio di chiese locali. L’accusa è di “fare come lo Stato islamico nel vicino oriente”, dove da  un anno le croci vengono divelte, gli edifici di culto rasi al suolo, gli altari addobbati con le nere bandiere jihadiste e le statue di santi e madonne prese a picconate.

Tertium dabĭtur ?

Sinodo. La proposta di una "terza via"


Inflessibile contro il divorzio, misericordiosa con i peccatori. La suggerisce un teologo svizzero. È una nuova forma del sacramento della penitenza, sull'esempio della Chiesa anticaROMA, 1 maggio 2015 – Sono affluite a Roma da tutto il mondo le risposte al questionario preparatorio alla seconda e ultima sessione del sinodo sulla famiglia, in programma dal 4 al 25 ottobre.

Un'impressione diffusa – talora ad arte – è che la discussione presinodale si polarizzi tra due posizioni estreme: da un lato chi vorrebbe introdurre cambiamenti radicali nella dottrina e nella prassi cattolica del matrimonio, acconsentendo allo scioglimento del vincolo e alle seconde nozze; dall'altro chi si irrigidisce nel punire con una scomunica di fatto coloro che violano il dogma dell'indissolubilità.

Papa Francesco, nel chiudere la precedente sessione del sinodo, aveva detto parole dure contro entrambi questi estremismi.

Il desiderio ormai palese del papa, infatti, è che la Chiesa trovi e percorra una "terza via": fedelissima al comandamento di Gesù sul matrimonio e nello stesso tempo più amorevole nei confronti di chi lo abbia violato.

Per la verità...!

I MARTIRI NON PIACEVANO AL DIALOGO
Editoriale "Radicati nella fede" - Anno VIII n° 5 - Maggio 2015

  E siamo di nuovo in tempo di Martirio.

  Ciò che sta accadendo ai cristiani in Asia e in Africa ha riportato prepotentemente sulle nostre labbra la parola “martirio”. Cristiani uccisi, e in massa, nelle maniere più orrende, semplicemente perché cristiani; tutto questo ci fa dire che è tornata l'era dei martiri.

  Per la verità la Chiesa non è mai uscita dal tempo del martirio. Gli studi pubblicati in occasione dell'ultimo anno santo, quello del 2000, ci avevano già ricordato che il numero dei martiri, in venti secoli di cristianesimo, è enorme: circa 80 milioni! e dato ancora più impressionante, di questi 80 milioni, circa la metà appartiene all'ultimo secolo concluso, il '900!

  Nonostante questi dati, noi cristiani pasciuti d'occidente facciamo fatica, tanta fatica, a credere che la Chiesa sia in perenne stato di martirio.

…e lo chiamano “amore”!

Il modo di esprimersi verbalmente di oggi, il quale è diventato famigliare in ogni ambiente socio-politico-culturale, sacro o profano che sia, è ispirato dai rotocalchi, sia stampati che televisivi, inerenti in tutto e per tutto ai costumi di oggi. Ci si  esprime con un gamma limitatissima di parole per definire concetti mancanti di previa riflessione, per cui di conseguenza, appaiono pateticamente vacui, non che di contenuti superficiali e banali.


“Amore”, è la parola più dissacrata e maltrattata! E’ il concetto più inflazionato ad “usus et consumptio”, per giustificare compulsivamente anche i più turpi desideri.
Ho la sensazione che questa parola, in bocca a tanta pochezza, sia diventata una sorta  di Araba Fenice: “ Dove sia ciascuno lo dice, cosa sia nessuno lo sa!” Anche se si capisce dove si vuole arrivare, e cioè a voler legittimare le proprie voglie con il consenso dell’opinione pubblica, ormai lobotomizzata dai media, e dei nostri governanti,  legiferando e favorendo così anche quelle scelte contro natura.

giovedì 30 aprile 2015

Fatima 2017: la consacrazione della Russia si avvicina?

La diplomazia delle icone di Vladimir Putin
Non sono oggetti qualsiasi, ma opere che tendono a non essere mai banali, e a rivestire significati culturali - e anche politici - profondi. Dal papa a Tsipras

Si può parlare di una vera e propria "diplomazia delle icone" da parte di Vladimir Putin: ovvero l'uso di regalare ai propri interlocutori stranieri icone dall'alto significato simbolico e che metaforicamente spiegano la posizione della Russia sulla situazione internazionale e sui rapporti tra la Russia e la nazione di cui il rappresentante è stato omaggiato. Non si tratta di oggetti qualsiasi, ma di opere che tendono a non essere mai banali, e a rivestire significati culturali - e anche politici - profondi.

Manine nascoste?

La Mano Nascosta e il Governo Segreto del Mondo:

La guerra è uno sterminio di massa pianificato

Le straordinarie rivelazioni del conte Cherep Spiridovich, generale
Romanov che profetizzò sulla Seconda Guerra Mondiale, 
svelando gli oscuri segreti dell'élite mondialista

di Sergio Basile e Nicola Arena
con il contributo di Giovanni Caltabiano
dissertazioni su "The Secret World Government" di Cherep Spiridovich
Spiridovich - Hidden Hand
 The Secret World Government – Il Governo Segreto del Mondo             
Mosca, New York  Il russo Arthur Cherep-Spiridovich (1858 - 1926) è stato uno dei personaggi più emblematici del Novecento, sebbene di lui si sappia poco o nulla, per via delle scomodissime verità storiche rivelate in un'opera pregevole e straripante, capace di anticipare con profetica arguzia i maggiori - tragici – fatti del Novecento; ciò rivelando, prima di ogni altro, la vera identità e la portata di personaggi, fatti ed intrecci di potere ben occultati dai libri di storia e dai governi. "The Secret world Government" o "The Hidden Hand" ("La Mano Nascosta") (1) - opera curiosamente mai tradotta in italiano e disponibile solo in lingua inglese, in una vecchia edizione dell'epoca pubblicata a New York nel 1926 – rappresenta uno dei più sbalorditivi compendi di "segreti" storici del Novecento e di tutta l'era moderna.
(1) Arthur Cherep-Spiridovich, "The Secret World Government" o "The Hidden Hand" ("La Mano Nascosta"), The Unrevealed in History (100 misteri storici rivelati), Ed.:  The Anti-Bolshevist Publishing Association, New York City 1926, , 15 EAST 128th STREET

Quanti predicatori chiacchieroni, quanti ripetitori del niente!

Sermone dell'agnostico 

Da “I grandi cimiteri sotto la luna” di George Bernanos

Quanti predicatori chiacchieroni, quanti ripetitori del niente!

Immaginiamo che, per assurdo, nel giorno della festa di santa Teresa di Lisieux, uno di questi insopportabili chiacchieroni, al suo posto faccia salire sul pulpito un non credente, di media intelligenza.

"Devoti e devote, io non condivido la vostra fede, ma la storia della Chiesa, della vostra Chiesa, è forse più familiare a me che a voi. Io l’ho letta, ma mi pare che non ci siano molti parrocchiani che potrebbero dire altrettanto.

Mi sbaglio? Gli interessati alzino la mano!
Fedeli, è bello che voi lodiate i vostri santi. È giusto che voi vi rallegriate per loro.

Ma scusatemi! Non posso credere che essi abbiano tanto sofferto e combattuto solo per permettervi di fare delle belle feste.

Svelato Il primo segreto di Medjugorje: non è la Gospa ma la suocera postina!

Medjugorje, veggente Vicka: “La Madonna è bellissima e veste di grigio”


ROMA – “La Madonna è bella, ha capelli neri e occhi azzurri. Viene con un vestito grigio e ha una nuvola sotto i piedi”: queste le parole della veggente di MedjugorjeVicka Ivankovic, durante una puntata del programma “La strada dei miracoli”.

Onore al merito



Controinformazione. Le parole oscurate del papa sulla famiglia



papa
Nell’udienza generale di mercoledì 29 aprile, papa Francesco ha detto delle battute contro il maschilismo della società e la mancata parità tra uomo e donna che hanno fatto immediatamente il giro del mondo, con formidabile risalto sui media.
Col risultato però di oscurare il cuore del suo discorso, che era invece un inno alla magnificenza del disegno divino sul matrimonio, oltre che una riflessione puntuale sulle ragioni dell’odierna crisi della famiglia.
È un oscuramento che non è nuovo. E che sistematicamente rimuove tutto ciò che Francesco dice e fa di difforme dalla “narrazione” di lui che va per la maggiore.