ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 18 aprile 2016

E allora quanti si salveranno?

Le Opere del Signore e il loro peso nel Terzo Millennio
I Miracoli che Gesù ha fatto per certificare la Sua origine divina hanno sbalordito i suoi contemporanei, ma molto più dovrebbero sbalordire gli uomini del Terzo Millennio che meglio conoscono ciò che è possibile in natura e ciò che non lo è...
È più facile credere in Dio oggi o duemila anni fa? Una domanda questa che racchiude tutta la sofferenza dell’umanità di tutti i tempi e dalla cui risposta dipende il destino eterno non solo delle Nazioni ma di ogni singolo uomo. Compiere un’analisi accurata non è una impresa facile perché all’apparenza oggi “tutto” depone contro Dio. È ben vero che la Fede è una virtù instillata nel cuore dell’uomo attraverso il Battesimo e lo stato di Grazia santificante, ma è altrettanto vero che tale condizione è posseduta soltanto da una porzione esigua del genere umano, forse da 1/10 di tutta la popolazione mondiale.

Chierioscura

Chieri e il convegno vietato. Nessun mistero, solo tanto squallore  

Sperare è umano. Speravamo di trovarci di fronte a una questione seria, a uomini che si comportano da uomini, a sacerdoti che hanno a cuore le anime dei fedeli. E invece, come sempre, sprofondiamo in queste piccole letamaie di pusillanimi, di preti felloni, di femminielli prepotenti e strepitanti.

zzzz3smmttdi Paolo Deotto
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Ricordate? Pochi giorni fa, giovedì 14 aprile, pubblicando l’articolo Il mistero di Chieri. Il convegno vietato. Motivazioni cercansi scrivevamo che era auspicabile che la Curia torinese chiarisse i motivi per i quali era stato vietato al parroco di San Luigi Gonzaga, a Chieri (TO), di ospitare nel salone parrocchiale una conferenza sul “gender” tenuta da Elisabetta Frezza, una delle persone più preparate su questo argomento, sul quale ha già tenuto decine e decine di incontri in diverse città.
Sperare è umano, dicevamo, e ricavarne delusioni è quasi sempre inevitabile. Anche in questo caso la Curia non si è preoccupata di emettere alcun comunicato ufficiale. Ringraziamo per la cortesia, e passiamo oltre.

Ma “noi non ci saremo”..

L’utilizzo delle migrazioni di massa come arma geopolitica delle centrali dominanti

Migranti in Sicilia

Da tempo sosteniamo che le migrazioni di massa sono utilizzate come arma strategica da parte delle centrali del potere imperiale per scardinare e disarticolare l’assetto sociale dei paesi destinati ad essere assoggettati e omologati al dominio dell’impero anglo USA. Vedi: Immigrazioni di massa arma letale del mondialismo.
Bisogna constatare come una profonda divisione sia stata creata artificialmente separando la comunità della Resistenza, per motivo di voler negare l’esistenza e l‘utilizzo di quest’arma e dei suoi micidiali effetti. Ancora oggi buona parte di quei gruppi, partiti e organizzazioni che sono catalogabili nella sinistra mondialista, si ostinano a diffamare e vilipendiare tutti coloro che si schierano contro questa strategia dell’invasione migratoria pianificata e che per questo motivo vengono definiti “razzisti” e “fascisti” o fautori della supremazia bianca.

Eppur ci campano..

Il rapporto tra Cattolicesimo ed Ebraismo, una storia da riscrivere
La questione della presunta ostilità da parte dei Cristiani verso gli Ebrei va chiarita e smentita sulla base di dati storici. La storia reale infatti insegna che non la Chiesa, ma i popoli arabi prima e la società civile poi hanno osteggiato questo popolo...

È consolidata la convinzione secondo cui il rapporto nel corso dei secoli tra la Chiesa Cattolica e gli Ebrei non sarebbe stato dei migliori. Si è convinti, cioè, che la Chiesa Cattolica non abbia fatto nulla per impedire ingiustizie nei confronti degli Ebrei della diaspora e che addirittura essa stessa si sia fatta promotrice di tali ingiustizie.
Prima di trattare la questione vanno fatte due premesse. La prima è che i più convinti nemici degli Ebrei nella storia non sono stati i Cristiani, ma gli arabi, semiti come gli Ebrei. L’antigiudaismo non ha a che fare con il Cristianesimo, nasce prima: c’era già ai tempi dell’Antico Testamento. La seconda è che, dopo Cristo, casi di persecuzione nei confronti degli Ebrei sono da addebitare soprattutto alla società civile.
Veniamo adesso all’argomento specifico: Chiesa Cattolica-Ebrei. Prendiamo in considerazione due questioni: quella del diritto speciale e quella del ghetto. 

L' “emancipazione” dalle credenze antiche


Confessione di un intellettuale: sono del tutto inutile



Mentre  ripercorro  nel libro di Gianantonio Valli “Giudeobolscevismo”  i crimini e le atrocità inenarrabili del comunismo – in gran parte fatti a  me noti – mi sorprendo a ripensare alla inutilità della mia vita di giornalista-intellettuale anticomunista.  Per quanti decenni  io ho (con altri, migliori di me) combattuto il comunismo   diffondendo informazioni  sui suoi delitti? Almeno tre.  Per trenta o quarant’anni abbiamo lottato, in eletta minoranza,  contro la filosofia – ideologia  –  marxleninista,  ne abbiamo mostrato la fallacia, l’abbiamo combattuta sul piano delle idee del pensiero;  abbiamo dibattuto, pubblicato libri, articoli: tutto inutile.

Hanno conosciuto Dio, poi si sono rifiutati di adorarlo

PERDERE DIO E CARITA'

    Ci siamo allontanati da Dio quando abbiamo smarrito la carità. Carità e amore vero l'abbiamo sostituito con quella sua diabolica contraffazione che è l’amore disordinato di sé impastato di lussuria superbia e avarizia 
di Francesco Lamendola  



Quand’è che abbiamo incominciato ad allontanarci da Dio, come membri della civiltà europea e cristiana?
Più che una risposta strettamente storica, più che una indicazione temporale precisa, vorremmo riflettere sul “quando” in senso morale, e interrogarci: quando si è verificato, quando si sono create le condizioni, quando è stato possibile, che la nostra civiltà abbia incominciato a voltare le spalle a Dio?
Ebbene, la risposta non può essere diversa da quella che riguarda l’uomo come singolo individuo, ossia come persona, e cioè: quando ha smarrito il senso della carità, dell’amore vero, sostituendolo con quella sua diabolica contraffazione che è l’amore disordinato di sé, impastato di lussuria, superbia e avarizia.

Livelli di esercizio del Magistero..

AMORIS LAETITIA: UN DOCUMENTO DAVVERO TERRIFICANTE
di don Mauro Tranquillo
  • Natura del documento
L’esortazione post-sinodale testé pubblicata da Papa Bergoglio non va considerata, per sua stessa ammissione, un atto paragonabile al Magistero cattolico, né supremo né “ordinario”. La ragione non sta solamente nella generale assenza di queste caratteristiche (che è presunta in tutti gli atti conciliari e postconciliari), ma in quanto il documento dice di se stesso, al di là di ogni più o meno discutibile catalogazione dei livelli di esercizio del Magistero.

Ma questo è ancora niente !?

Comunione ai divorziati risposati, preti e vescovi in corsa per arrivare primiNella diocesi di Bergamo ci si vanta di usare questa prassi già da anni. Nelle Filippine invece è la Conferenza Episcopale che ordina la "comunione per tutti" e da subito per seguire le indicazioni di Amoris Laetitia. Ma il peggio deve ancora arrivare: sarà la "caccia" ai preti che, malgrado tutto, non intendono venir meno a ciò che la Chiesa ha sempre insegnato. Per loro è già pronta la gogna mediatica, come in un recente caso in diocesi di Pistoia. 
Ostie
«Da “artigianato locale” a prassi della Chiesa». Così il settimanale della diocesi di Bergamo, Sant’Alessandro, con una sintesi efficace brinda alla comunione ai divorziati risposati. Finalmente «alla luce del sole», esulta monsignor Alberto Carrara, il parroco che ha firmato l’articolo. Alla luce del sole in realtà sta venendo tutta quella parte di Chiesa che in questi anni se ne è fregata altamente delle indicazioni pastorali oltre che dottrinali stabilite dal magistero. Come abbiamo già scritto alcuni giorni fa, non sorprende dopo decenni di magistero parallelo insegnato in seminari e università pontificie. Forse un po’ sorprende la velocità con cui escono fuori coloro che ormai si sentono profeti della “nuova Chiesa”, che la vivevano già tanto tempo prima dell’attuale pontificato. 

domenica 17 aprile 2016

“La scienza non può spiegare tutto”

IL DIO DEL BIG BANG

Il biologo Holden è sceso 2.000 metri sott’acqua. “Ho studiato gli abissi e i cieli dell’universo: la scienza non può spiegare tutto”
“Io credo nel cristianesimo come credo che il Sole è sorto. Non solo perché lo vedo, ma perché attraverso di esso vedo tutto il resto” (C. S. Lewis)
Immanuel Kant s’è sbagliato, o quantomeno è stato troppo superficiale, ammesso che tale aggettivo possa essere usato in modo così sfacciato quando si parla dell’autore della “Critica della ragion pura” e di altri scritti che hanno segnato la storia del pensiero moderno.  Il filosofo di Konigsberg che sulla lapide tombale s’era fatto scrivere “il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me”, pensava che tutto fosse grosso modo riducibile a quella vaga idea di nebulosa primordiale, di certo sublime e misteriosa, ma scientificamente spiegabile. Altro che Dio, che rimane qualcosa di estraneo, di altro, di inspiegabile e semplice risposta umana a ciò che l’empirismo non poteva dimostrare. James Holden, microbiologo dell’Università del Massachusetts, ribalta la prospettiva e dimostra che proprio la ricerca scientifica, costante e indefessa, porta a credere che Dio c’è e non è una necessaria invenzione dell’uomo famelico di spiegazioni plausibili su ciò che lo circonda.

Egli è stato omicida fin da principio (GV 8-43,44)

Sion inquieta all’ombra dello strategico “Iskander”


Alla fine la battaglia per la città di Aleppo è davvero cominciata.  A sorpresa, sostenute da pesanti bombardamenti russi, le forze siriane,  rimpolpate da iraniani e dal  battaglione palestinese “Liwaa Al-Quds” (brigata Gerusalemme), composta di rifugiati  che l’IS  aveva cacciato dai loro campi-profughi presso Aleppo nel 2012, stanno chiudendo le vie di rifornimenti dei terroristi –  che sono quelli di Al Nusra –  che a questo punto resterebbero assediati in città.  Evidentemente russi e alleati hanno posto fine ad ogni esitazione (ammesso che non fosse simulata, uno stratagemma bellico) e prevenuto mosse nemiche,  dando per scontato che la fragile tregua  dava troppo vantaggio agli avversari forniti di nuovo armamento. 

"Punto, due punti, ma sì, fai vedere che abbondiamo, abondantis adbondandum. "

Insomma, sì o no la comunione ai divorziati 

risposati? Papa Francesco: "Sì. Punto"

EPA2034793_LancioGrande
Come sempre alla fine dei suoi viaggi, durante il volo di ritorno da Lesbo a Roma papa Francesco ha risposto alle domande dei giornalisti.
Ecco la trascrizione ufficiale completa del botta e risposta:

> Conferenza stampa di papa Francesco, 16 aprile 2016
Ed eccone alcuni passaggi.

Paso doble


Cosa fa Papa Bergoglio. Parla il vaticanista Tosatti


È il più anziano nel nucleo di vaticanisti di La Stampa, il quotidiano che, col canale web Vatican Insider, dedica forse la maggior attenzione, nell’informazione italiana, ai Sacri Palazzi e alle vicende cattoliche in genere. Ma Marco Tosatti, classe 1947, genovese, di quel gruppo di esperti di Oltretevere è quello che, sul suo blog “San Pietro e dintorni”, scrive spesso le cose più scomode per Papa Francesco.
Notizie introvabili, salvo poche eccezioni, nel mainstream vaticanistico. Solo lui, per esempio, ha scritto in Italia che il primo lettore della messa di Francesco, in settembre, al Madison Square Garden di New York, era stato un notissimo militante del movimento gay statunitense, notizie non arrivata aldiqua dell’Atlantico.

Dio abbia misericordia della Sua Santa Chiesa.

Amoris laetitia in conflitto con la Fede cattolica


Hagios o Theos.

Hagios Ischyros.

Hagios Athanatos, eleison hymas.

Dio abbia misericordia della Sua Santa Chiesa.

Impossibile dire altrimenti: L’Esortazione Apostolica del Papa, Amoris Laetitia, è una catastrofe.

Benché pubblicata solo questa mattina, gli osservatori e i commentatori cattolici hanno già incominciato ad identificare diversi passi reprensibili, nei quali la dottrina e la disciplina della Fede della Chiesa sono eluse, distorte e contraddette. Qui, a Rorate Caeli, ne avremo tanto da dire, ma possiamo dire fin d’ora che il titolo del commento del Dr. Maike Hickson su OnePeterFive è giusto: «Pope Francis Departs from Church Teaching in New Exhortation."  - Nella nuova Esortazione, Papa Francesco abbandona la dottrina della Chiesa»

Avrà risposta il Sommo Poeta ?

AMORIS LAETITIA: GAUDIO 'PROGRESSISTA' ... E UNA DOMANDA DI ALIGHIERI DANTE

A esclusione di pochi ‘irriducibili’ (che non si accontentano mai) la fanfara ‘progressista’ ha intonato la ‘Marcia trionfale’ per festeggiare la pubblicazione dell’Esortazione apostolica postsinodale. In effetti – e ce ne dispiace per i solerti pompieri già entrati in azione – sembra proprio che l’esultanza si giustifichi pienamente. Tanto che anche il Sommo Poeta ha inoltrato una richiesta particolare…
 A ormai dieci giorni dalla pubblicazione dell’Amoris laetitia può essere di qualche interesse riandare, evidenziandole in un sol blocco, alle considerazioni vergate sull’Esortazione apostolica da alcuni spiriti ‘progressisti’, perlopiù molto vicini a Francesco per affinità, convinzione o per opportunismo (i noti turiferari). Fonte primaria di raccolta dei commenti è stato “il Sismografo”, confezionato dentro Radio Vaticana ma non espressione della stessa. Quasi superfluo ricordare gli intellettuali di riferimento, le stelle polari che brillano nel cielo del blog: tra i più pensosi padre Antonio Spadaro, Andrea Grillo, Alberto Melloni, oltre naturalmente ai turiferari maggiori e minori che spesseggiano all’ombra dell’attività velinaria. Si vedrà che ne esce un quadro interpretativo dell’Amoris laetitia assai omogeneo, univoco nell’indicarne l’essenza e nel prefigurare quello che tali ‘spiriti’ ragionevolmente sperano che accadrà. E che già sta effettivamente accadendo addirittura a livello di conferenze episcopali e di diocesi. Un quadro gaudioso talmente univoco da spingere il Sommo Poeta (sì, proprio lui, l’autore della “Commedia”, poi definita giustamente “divina”) a inoltrare una richiesta…

Meno di zero

LESBO:"L'ISOLA DEI FAMOSI"

Che cosa è andato a fare papa Bergoglio sull’isola di Lesbo? A predicare l’accoglienza indiscriminata? la linea scelta da Bergoglio è incomprensibile: a nessuno può essere ordinato il suicidio in nome dell’umanitarismo 
di Francesco Lamendola  



La nostra patria è l’Europa; la nostra civiltà, è la sua civiltà, che ci è stata madre per 1.500 anni; la nostra cultura e la nostra religione sono cristiane e cattoliche: e ciò dovrebbe pensare, e sentire, ogni cittadino europeo, indipendentemente dalle sue personali convinzioni: anche se ortodosso o protestante; ance se ateo. Ortodossi e protestanti si sono separati dalla Chiesa di Roma, amalgama e sintesi di tutti i nostri valori morali e intellettuali, gli uni mediante uno scisma, gli altri con un atto di apostasia: ma resta il fatto che essi si sono separati da ciò che, prima, era anche per loro la Verità: e dalla Verità non ci si separa mai nel più profondo dell’essere, e sempre si aspira a tornarvi, perché l’essere ha perennemente nostalgia di casa.

Come fanno i neonati con le mamme

I mondani vogliono farsi beffa della Legge eterna di Dio, ma Deus non irridetur!

 
Dopo l’editto voluttuoso di Bergoglio, finalizzato unicamente a provocare uno scisma, la pervicace contestazione di Gesù Cristo e del suo Vangelo (ormai non si sente più il nome di Gesù, per non parlare del volere di Dio: conta solo il volere degli uomini), attendiamoci un grande castigo con la speranza che almeno alla fine di tutto come è stato predetto, ciò che è putrido cadrà e non si rialzerà più...

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Carissimi lettori, noi seguaci di Gesù Cristo dobbiamo avere una visione soprannaturale della vita. Nulla capita per cieco caso, ma tutto ciò che avviene nel mondo è voluto, o perlomeno permesso, da Dio per nostro bene. Noi siamo tanto piccoli al cospetto della Santissima Trinità, pertanto non siamo in grado di comprendere gli arcani decreti divini. Dobbiamo solamente affidarci a Lui come fanno i neonati con le mamme.

sabato 16 aprile 2016

Erano altri tempi, evidentemente!

CRISTO RE E MODERNITA'

Una sfida aperta a tutte le idee-cardine della modernità. L’edificio ideologico della modernità è costituito da un vocabolario di base che comprende in particolare l’egualitarismo la libertà il relativismo il consumismo
di Francesco Lamendola  




L’edificio ideologico della modernità è costituito da un vocabolario di base che comprende, in particolare, l’egualitarismo (paravento di ogni appiattimento e di ogni rancore sociale), la libertà intesa in senso negativo (libertà da qualcosa e non per qualcosa), il relativismo (presentato come un valore e non come una assenza della verità), il consumismo (quintessenza di tutto ciò che di diabolicamente egoistico vi è nell’anima umana).
La solennità di Cristo Re dell’Universo, introdotta nella liturgia cattolica da Pio XI, con l’enciclica Quas Primas, l’11 dicembre 1925, contrasta frontalmente con tutte queste idee base, e smaschera implacabilmente tutti questi falsi valori, o disvalori; tanto più che essa venne decisa, dopo pressanti richieste da parte del clero e del popolo cristiano (erano altri tempi, evidentemente), in un momento storico che vedeva l’istituzione monarchica fortemente ridimensionata: la Prima guerra mondiale aveva distrutto i quattro grandi imperi - tedesco, austro-ungarico, russo e ottomano - e segnato un deciso balzo in avanti della democrazia, specialmente americana, quale modello di riferimento per tutti i popoli dell’Europa e del mondo.

Opinabile e non vincola le coscienze..

CONFESSIONE DI LUCIFERO SOTTO ESORCISMO

Questo scritto e' opinabile e non vincola le coscienze

MOSTRA IL SUO DIABOLICO PIANO IN SEGUITO ALLE DIMISSIONI DEL PAPA

(11 febbraio 2013)

Esorcista: Nel nome dell’Immacolata Vergine Maria, ti ordino di dire la verità su quanto sta accadendo alla Chiesa di Cristo.

Lucifero: Noooooo, quella là nooooo! Il solo sentir pronunciare il Suo Nome è per me e per noi demòni un tormento infinito. Non voglio parlareeeeeeeeee, ma l’Alta Dama mi obbliga a risponderti, prete schifoso!
La Chiesa Cattolica è sotto attacco! Le potenze delle tenebre sono scatenate contro la Sposa di quello che abbiamo appeso alla Croce. È l’ultimo assalto che stiamo portando alla sua Chiesa.

Il sacramento è un tabù

Esortazione:
Francesco promuove l’etica della situazione
Sovverte la teologia morale



Ho letto integralmente l’Esortazione di Francesco: più di 240 pagine, 58000 parole. Con dei grandi ondeggiamenti di un parlare verboso, talvolta non tanto male, talaltra fortemente fastidioso, Francesco canonizza in definitiva l’etica della situazione.

La parte chiave della rivoluzione appare alla fine, nel capitolo 8. Con precauzione egli apre la porta alla comunione per i risposati, con il caso per caso. I progressisti lo celebrano come un «cambiamento radicale».

Questo distrugge in definitiva degli elementi chiave della teologia morale cattolica. I Sinodi tumultuosi hanno partorito una Esortazione tumultuosa.

Chi paga il ticket?

Ticket a Lesbo "et et - non aut aut"

 Lo sportello del ticket oggi è aperto nell'isola di Lesbo in Grecia.
In fila i soliti noti con un nuovo contribuente : l'Arcivescovo di Costantinopoli speranzoso di essere ripreso dalle tv al momento in cui paga il ticket.
Pronti i flaconi a soluzioni saline umidificanti per provocare le  lacrimazioni "in diretta tv"   quanto la telecamera inquadrerà gli obbedienti sudditi nell'atto di pagare il ticket.
Dalle prime luci dell'alba è pronto il reparto trucco con una novità : Il reparto stampa-internazionale.
I giornalisti tv e cartacei potranno richiedere gratuitamente qualificati e professionali ritocchi al viso: "le maschere di tristezza" (®) a base fondotinta biologica, senza componenti chimici, riequilibrante e resistente al sole, che già picchia forte, dell'isola ellenica.

Sarà sempre troppo tardi..!?

Quando Francesco morirà…
Quando Francesco morirà diventerà Papa un arcivescovo russo, di San Pietroburgo: è questa la profezia dell’intrigante romanzo di Mauro Mazza, collega giornalista e scrittore, nel suo “Il destino del papa russo”.

Il bel tacer..

DIALOGO TRA CRISTIANI E GIUDEI

    Come non si fa un’intervista. Quando un dialogo interreligioso somiglia piuttosto a un monologo nel quale i Cristiani devono solo tacere. I poteri "finanziari" che vogliono annientare il senso dell'identità Cristiana 
di Francesco Lamendola  



 Il mensile Vita Pastorale del febbraio 20016, dopo la visita di papa Francesco alla Sinagoga di Roma, effettuata il 17 gennaio (e celebrata con la foto di copertina e la trionfalistica dicitura: Papa Francesco ha fatto visita alla Sinagoga di Roma, tra applausi, strette di mano, abbracci e baci dell’anello), ha ritenuto di offrire una riflessione sui rapporti tra ebraismo e cristianesimo, come dice l'occhiello dell'articolo, mediante un’intervista non a un teologo cattolico o a un esponente autorevole del clero cattolico, o della cultura cattolica, ma a Paolo De Benedetti, il quale sarà, senza dubbio, una degnissima persona, ma è parte in causa in quel processo di dialogo inter-religioso, che, per i modi in cui, talvolta, viene posto, somiglia poco a un dialogo e piuttosto a un monologo, nel quale i cristiani devono tacere e solo gli altri, parlare.

La deriva “coscienzialista”

L’ “Amoris Laetitia” e la dimenticanza della Fede  

zzzzmcrSull’Esortazione post-sinodale “Amoris Laetitia” molto è stato scritto. Sono state fatte analisi accurate per cui non mi sembra opportuno scrivere qualcosa di analitico. Ciò che ritenevo importante dire sul Documento l’ho affermato nel comunicato de Il Cammino dei Tre Sentieri e in un intervento per la Confederazione Civiltà Cristiana.
Detto ciò, mi sembra però che siano mancate nei commenti finora scritti alcune considerazioni relative a questioni indirettamente legate al punto che ha attirato l’attenzione, ovvero quello riguardante i cosiddetti “divorziati-risposati” e la loro eventuale possibilità di accostarsi all’Eucaristia.
Ma a quali questioni alludo? A quelle che riguardano la sostanza della Fede. Lo so che ciò che sto dicendo è molto grave, “grave” nel senso che è legato a questioni fondamentali (cosa c’è di più fondamentale della Fede?), ma sento che anche su questo versante non si possa tacere. Chiedo però la carità di venir adeguatamente ripreso se le brevi osservazioni che mi accingo a fare siano del tutto fuori luogo.

«La Chiesa tutta subirà una tremenda prova»


Il giorno del grande combattimento


È il trionfo delle tenebre. Dal falso vicario di mio Figlio è infine arrivata l’autorizzazione, se non l’ingiunzione di gettare in pasto ai peccatori pubblici, induriti e ostinati, il Suo preziosissimo Corpo, che io gli ho fornito dalla mia stessa purissima sostanza, unito in modo indissolubile alla Sua divinità… quella carne con la quale si è immolato sulla croce in espiazione dei peccati umani e quel sangue che ha versato in riscatto dell’umanità decaduta a causa della sua prevaricazione, quella stessa umanità che ora è tornata al suo vomito calpestando la grazia inestimabile, assolutamente immeritata, che il Frutto delle mie viscere le ha meritato con me, fusa con Lui, sul Calvario. Non credono più nel Sacrificio redentore, non sanno più di quale impensabile amore li abbiamo amati, non si rendono conto del rischio terribile che corrono… perché non riconoscono più i loro peccati. Ora si sentono pienamente confermati da quella che ritengono la suprema autorità morale – e che lo sarebbe, se non occupasse quel posto in modo illegittimo e indegno.



venerdì 15 aprile 2016

“Dittico post-cristiano”.

Perché alla chiesa servirebbe meno Teologia della comunicazione e più "sì, sì; no, no"
Vatileaks, polemiche e altri rumors creati ad hoc
di Antonio Gurrado | 15 Aprile 2016 
Piazza San Pietro (foto LaPresse)
Leggo “Il brusio del pettegolo” di don Dario Edoardo Viganò (EDB) e quasi mi prende un infarto. L’autore insinua infatti che “il corpo ecclesiale sia oggetto di interesse da parte di soggetti enunciatori di rumors e, addirittura, di pianificazioni strategiche di rumors”. Addirittura. Avanza perfino il sospetto che “al di là di quanto emerso pubblicamente” il caso Vatileaks “sia stato architettato ad arte”. Ma va’?

Diceva bene don Camillo..

di Corrado Gnerre
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Il cattolicesimo contemporaneo, che pur si sciacqua la bocca con bei concetti come:partecipazione attiva del popolo, centralità del sentimento e dell’esperienza della fede e altre stramberie varie, è caduto di fatto in un impietoso intellettualismo, molto peggiore di quello che avrebbe voluto combattere. E ci è caduto proprio perché ha voluto far fuori la dottrina a vantaggio di una fumosa pastoralità.

The show must go on!

Su il sipario. Va in scena il teatro del papa

Lesbo e Lampedusa. Porta santa e lavanda dei piedi. La borsa in mano sulla scaletta dell'aereo. Ecco come Francesco attualizza il teatro pedagogico dei gesuiti del Seicento


ROMA, 15 aprile 2016 – Va riconosciuta a papa Francesco una straordinaria genialità teatrale, da vero gesuita dei secoli d'oro.

La sua apparizione sabato 16 aprile sull'isola di Lesbo, sulle spiagge di approdo dei migranti del Mar Egeo, avrà da sola un impatto formidabile sulla platea del mondo. Il programma della giornata è scarno ma non ci sarà nulla da spiegare e teorizzare, basterà la scena.


MAV: "la misericordia ad alta velocità "


Comunione ai divorziati risposati. Nelle Filippine e a Bergamo è già cosa fatta


amoris1
Comunione subito, perché "la misericordia non può aspettare". L'esortazione apostolica "Amoris lætitia" era di dominio pubblico solo da poche ore che già era partita la gara tra le conferenze episcopali, su quale arrivasse prima a mettere in pratica le novità autorizzate da papa Francesco.
Salvo errore, il primo posto se l'è aggiudicato la conferenza episcopale delle Filippine.

La Tunica senza cuciture tirata a sorte

Sì, fratelli e sorelle, non lasciamoci impressionare da certi membri del clero che, per delle ragioni pastorali, pretendono di cambiare l’insegnamento di Gesù e la dottrina plurisecolare dei sacramenti della Chiesa

Omelia del Cardinale Robert Sarah, del 10 aprile 2016, nella Basilica di Argenteuil, Francia.
In occasione dell’ostensione della Sacra Tunica.
Terza Domenica di Pasqua





Cari fratelli e sorelle,
il vostro vescovo, Mons. Lalanne, ha voluto che la Sacra Tunica di Cristo fosse esposta in occasione dell’Anno Giubilare della Misericordia, decretato dal Santo Padre Francesco, ed anche per il cinquantesimo anniversario della vostra diocesi, quella di Pontoise, e per il centocinquantesimo anniversario di questa Basilica.
Come sapete, nel racconto della Passione del Signore, San Giovanni attira la nostra attenzione sulla Tunica di Gesù (19, 23-24). Egli afferma che le Sacre Scritture, e cioè le parole del Salmo 22 (18) che lui stesso cita: “Si son divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica hanno gettato la sorte”, si sono compiute il Venerdì Santo sul Calvario. I soldati romani presero le vesti di Gesù, ne fecero quattro parti, una per ogni soldato. Presero anche la Tunica, quella Tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca.