ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 4 luglio 2016

Satana è il Dio di questo mondo

dalla rubrica John Henry Newman - S. Giovanni dice espressamente: «Non amate né il mondo, né le cose del mondo! Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui; perché tutto quello che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo» (1 Gv2, 15.16). E ancora: «Tutto il mondo giace in potere del maligno» (1 Gv2,15.16). Il mondo può essere in un epoca un po’ migliore o un po’ peggiore che in un’altra, ma nella sostanza è sempre lo stesso. Il corso visibile delle cose nel suo complesso, nazioni, imperi, stati, ordinamenti, professioni, commerci, società, attività di ogni genere, è, non dico direttamente e formalmente peccaminoso, ma viene dal male; le cose ne sono intrise, ne diventano uno strumento, ne riflettono la natura; sono progenie di Adamo peccatore, recano il tarlo del suo peccato; non sarebbero mai state come le vediamo, se Adamo non avesse peccato. Tutte e ciascuna di esse nel mondo sono in se stesse aliene da Dio, e devono essere inizialmente viste e trattate come tali; e benché, grazie a Dio, per la potenza del Vangelo, vi siano eccezioni a tale regola, e sia nostro dovere mirare a moltiplicarle, sarà tuttavia necessario accertare che siano tali, prima di poterle prendere per tali. Satana è il Dio di questo mondo. Dio creò tutte le cose buone; ma quando l’uomo cadde, un cattivo spirito se ne impossessò, ed esse sono cattive fino a che Dio non le tocca nuovamente con un raggio della sua luce. 

"E’ la dottrina sicura.”?

A proposito di grandi teologi … tomisti
Il “grande teologo” Schönborn
in visita dai Sikh di Vienna



Il 16 giugno scorso, in San Giovanni in Laterano, in occasione del Convegno ecclesiale della Diocesi di Roma, papa Bergoglio, dopo aver pronunciato un discorso iniziato con “Buona sera”, ha risposto a delle domande rivoltegli da alcuni sacerdoti presenti.

Alla seconda domanda, che verteva sul matrimonio cattolico: “Come evitare che nelle nostre comunità nasca una doppia morale, una esigente e una permissiva, una rigorista e una lassista?”  Papa Bergoglio ha risposto: “Entrambe non sono verità: né il rigorismo né il lassismo sono verità. Il Vangelo sceglie un’altra strada. Per questo, quelle quattro parole – accogliere, accompagnare, integrare, discernere – senza mettere il naso nella vita morale della gente. Per la vostra tranquillità, devo dirvi che tutto quello che è scritto nell’Esortazione – e riprendo le parole di un grande teologo che è stato segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, il cardinale Schönborn, che l’ha presentata – tutto è tomista, dall’inizio alla fine. E’ la dottrina sicura.

Ora tocca ai fedeli islamici intervenire?


La strage Isis a Dacca vista dalla cattolica Asia News


Analisi, fatti e testimonianze dell'agenzia Asia News
A più di 48 ore dalla strage di Dacca – quando un commando di terroristi ha fatto irruzione nell’Holey Artisan Bakeryuccidendo 20 ostaggi di cui 9 italiani – aumentano in maniera crescente i timori per il dilagare del terrorismo in Asia. Ma fanno sorgere molti interrogativi su come e perché paesi come il Bangladesh si trovino a fronteggiare in una minaccia simile.

I ribaltonisti

Come si capovolge l’insegnamento tradizionale e la Chiesa.




Due anni fa, il Prof. Enrico Maria Radaelli dava alle stampe il suo libro La Chiesa ribaltata, dove avanzava l’idea che la Chiesa attuale abbia finito col capovolgere l’insegnamento di sempre a favore di un insegnamento dove di cattolico è rimasto quasi solo il nome.

Era già regnante papa Bergoglio, che di questo ribaltamento è diventato il novello campione così caro al mondo laico e a tanti cattolici adulti che ai Comandamenti di Dio preferiscono la morale ad personam e il credo ad conscientiam.

Dio ci scampi dalle élite..


Conserviamo il seme, la fede, difendiamolo dalla corrosione e prepariamoci a trapiantarlo, anche se dovessimo scavare con le mani fino a farle sanguinare. Se ne avremo il privilegio, quello che verseremo sarà magari sangue di martirio e darà ancora più frutto. Non è roba da élite, questa, è compito per chi ha imparato a disprezzare se stesso in nome di Qualcosa e Qualcuno più grande e offre il poco che ha sapendo di non esserne degno.


«Irregolari»?

Ad ampio e variegato colloquio con il vaticanista del TG 1 sull’odierna situazione all’interno della Chiesa Cattolica. “Il buon Dio ci ha dotato di cuore e cervello ed è contento se li usiamo”. Del resto il cardinal Martini divideva il mondo tra “pensanti” e “non pensanti”. Perciò… 

Era il 9 gennaio 2015: quell’articolo letto su “il Foglio” molto ci divertì e altrettanto ci diede da pensare. Intitolato “Leggenda del benigno imam che sanò lo scisma cattolico della famiglia”, ambientato nel 2214, evocava il Sinodo di duecento anni prima sulla famiglia, che si era trasformato in Scisma sulla famiglia con a capo di uno schieramento Francesco e dell’altro Pietro II. Diceva poi dei falliti tentativi di riconciliazione e preannunciava la volontà dell’imam della Grande Moschea Bianca di Roma (già Basilica di San Pietro) di convocare i due Papi regnanti (ormai Francesco VIII e Pietro VII) per una solenne composizione dello Scisma. La firma dell’autore colpì tutti o quasi e già fece inarcare le sopracciglia ad alcuni: Aldo Maria Valli, dal 1996 vaticanista prima del Tg 3, in seguito del Tg 1. Sedici giorni dopo – ancora su “il Foglio”- altra riflessione, condita di humour e non priva di spessore (Valli è coniugato e padre di 6 figli), dal titolo “Apologia del coniglio”, in riferimento alla famosa frase di papa Francesco nella conferenza-stampa nel volo di ritorno da Manila il 19 gennaio: “Alcuni credono che per essere buoni cattolici dobbiamo essere come conigli”.

Caveat ?


SACERDOZIO CATTOLICO E TENTAZIONE PROTESTANTE

Il Bergospismo:vantaggi per tutti! vadino signori, e sgancino..!

Il progetto vaticano: via Medjugorje dalla diocesi di Mostar
Giornale croato dà per imminente la decisione di Papa Francesco di nominare un amministratore apostolico per la parrocchia dell'Erzegovina dove da 35 anni apparirebbe quotidianamente la Madonna. Se confermata, la decisione sarebbe nell'interesse dei tantissimi pellegrini che ogni anno si recano a Medjugorje per pregare.
Secondo quanto riferisce il quotidiano di Zagabria Ve?ernji Listin un articolo firmato da Darko Pavicic, esperto di questioni religiose del quotidiano zagabrese, la Santa Sede sarebbe prossima a prendere una decisione definitiva sulla gestione del cosiddetto “fenomeno Medjugorje”, villaggio dell’Erzegovina croata dove dal 25 giugno 1981 avverrebbero, secondo la testimonianza di sei veggenti, apparizioni quotidiane della Vergine Maria Regina della Pace.

domenica 3 luglio 2016

Consolami almeno tu..

La Grande Promessa dei Cinqui Primi Sabati


Il 10 dicembre 1925 mi apparve in camera la Vergine Santissima e al suo fianco un Bambino, come sospeso su una nube. La Madonna gli teneva la mano sulle spalle e, contemporaneamente, nell’altra mano reggeva un Cuore circondato di spine. In quel momento il Bambino disse:

- Abbi compassione del Cuore della Tua Madre Santissima avvolto nelle spine che gli uomini ingrati gli configgono continuamente, mentre non v’è chi faccia atti di riparazione per strapparglieLe.

All’origine del dogma per i modernisti


CONTRO IL MODERNISMO - 3: LA FILOSOFIA RELIGIOSA DEI MODERNISTI 
(parte seconda)
Secondo i modernisti, dal sentimento scaturisce fede e rivelazione.
Quell’Inconoscibile di cui parlano non si presenta come qualcosa di nudo o isolato, ma strettamente congiunto ad un qualche fenomeno (che può essere un fatto qualsiasi della natura, misterioso, oppure anche un uomo, le cui parole, i cui gesti, il cui carattere non si adattano alle leggi ordinarie della storia) che, sebbene appartenga al campo scientifico e storico, tuttavia ne oltrepassa i confini. 

E allora la fede, attratta dall’Inconoscibile racchiuso in quel fenomeno, lo abbraccia completamente e lo permea nella sua vita.
Da questo “abbraccio” seguono due cose:
1. Una certa trasfigurazione del fenomeno, una particolare elevazione sulle sue reali condizioni, onde diventa più adatto, come materia, ad assumere la forma del divino che la fede vi introdurrà.
2. Una certa sfigurazione, nata dal fatto che la fede, avendo tolto al fenomeno tutte le circostanze di tempo e di luogo proprie della materia, gli attribuisce dunque quello che non ha di fatto. 

“Petali di luce, riflessi di misericordia”


A Bari snobbato il cardinale Burke, mentre in cattedrale va in scena un rito new age


Bari_Cattedrale_San_SabinoBari come e più di Sassari. Arriva il cardinal Raymond Burke, ma la diocesi pugliese e il vescovo locale non se ne curano affatto, quasi lo snobbano. E come non bastasse,  ecco che la Cattedrale romanica dell’Assunta, per il  Solstizio di Estate diventa una specie di molto discutibile  teatro New Age. Sconcertante, per iniziare, quello che è accaduto nella Diocesi di Bari- Bitonto.

La pace non è il dono di Dio alle sue creature..


(Massimiliano Castellani) Messaggero di pace «Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima, e i miei sogni, che presero il volto del deserto. Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso. Mai». È il ricordo della Shoah di un "salvato", lo storico e scrittore Eliezer Wiesel che ieri si è spento.nella sua casa di Manhattan. 

La semina luterana

I “semi” luterani nell'assolutismo e nel 
totalitarismo



Si avvicinano i Cinquecento anni dall'affissione delle famose tesi di Martin Lutero. Ma che cosa significò la riforma protestante, anche dal punto di vista politico? La Nuova BQ intervista il professor Pezzimenti: nell'assolutismo e nel totalitarismo vediamo alcuni germi della "dottrina" di Lutero. 

Si avvicinano i Cinquecento anni dall'affissione delle famose tesi di Martin Lutero. Sarà allora interessante ricordare cosa significò la riforma protestante, anche dal punto di vista politico. 
Per farlo la Nuova BQ ha intervistato il professor Rocco Pezzimenti, laureato in Scienze Politiche ed in Filosofia, già docente presso la Facoltà di Scienze Politiche della LUISS e all’Università degli Studi del Molise. Oggi Pezzimenti è Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche, Politiche e delle Lingue Moderne della Lumsa. 

Lasciatelo vacanzlavorare!

(a cura Redazione "Il sismografo")
Domanda 
Come sono i suoi rapporti con i conservatori? 
Risposta 
"Loro fanno il proprio lavoro e io faccio il mio. Io desidero una chiesa aperta, comprensiva, che accompagni le famiglie ferite. Loro dicono no a tutto. Io continuo per la mia strada senza guardare affianco. Non taglio teste. Non mi è mai piaciuto farlo. Ribadisco a lei: rifiuto il conflitto. I chiodi si rimuovono facendo pressione verso l'alto. Oppure si lasciano da parte per il riposo, quando arriva l'età del pensionamento". 

Il denaro non è certamente la questione più importante per il Vaticano?

Secondo la stampa bosniaca Papa Francesco nominerà un Direttore pontificio per il santuario di Medjugorje
(a cura Redazione "Il sismografo")

(LB) Alcune testate web della Bosnia-Erzegovina e della Croazia, in particolare "Vecernjilist" e "Total Croatia"assicurano, seppure ammettono di non avere avuto nessuna conferma o riscontro, che Papa Francesco sarebbe deciso a nominare per il santuario di Medjugorje una sorta di Direttore o Amministratore pontificio trasferendo così la gestione del luogo alla Santa Sede e quindi, sottraendolo ai francescani che lo amministrano nonché alla diocesi Mostar-Duvno.

Errato/corrige

Sul dovere di correggere pubblicamente il papa.


Il grande dottore san Tommaso d’Aquino (ne riprendo le citazioni dal libro di Roberto de Mattei “Vicario di Cristo”) in diverse opere ha insegnato che – in alcuni casi straordinari – è addirittura doveroso opporsi pubblicamente al Papa, come san Paolo si contrappose pubblicamente a san Pietro:
“Essendovi un pericolo prossimo per la fede, i prelati devono essere ripresi, perfino pubblicamente, da parte di quelli che sono loro soggetti. Così san Paolo, che era soggetto a san Pietro, lo riprese pubblicamente, in ragione di un pericolo imminente di scandalo in materia di fede. E, come dice il commento di sant’Agostino, «lo stesso san Pietro dette l’esempio a coloro che governano, affinché essi, allontanandosi qualche volta dalla buona strada, non rifiutino come indebita una correzione venuta anche dai loro soggetti» (ad gal, 2,14).”

Pastorlupus

Dominica VII Post Pentecosten 
Ad Matutinum


Lettura 7
Lettura del santo Vangelo secondo Matteo
Matt 7:15-21
In quell'occasione: Gesù disse ai suoi discepoli:  Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi travestiti da pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Eccetera.

Omelia di sant'Ilario Vescovo
Commento su Matteo, can. 6
Gesù ci avverte qui che le parole lusinghiere e le arie di mansuetudine si devono valutare dal frutto delle opere; e che uno si deve apprezzare non secondo ciò che si mostra nelle parole, ma secondo che si mostra nei fatti; perché spesso la veste di pecora serve a nascondere la ferocia del lupo. Dunque, come le spine non producono le uve, ne i cardi i fichi, e come gli alberi cattivi non danno buoni frutti; così c'insegna che la realtà delle buone opere non consiste in queste maniere esterne, ma che ognuno deve riconoscersi dalle sue opere. Perché non e lo zelo delle parole che conquista il regno del cieli; né colui che dice: «Signore, Signore» (Matth. 7,21) sarà erede di esso.

sabato 2 luglio 2016

Kato Sutra

             Amoris laetitia: "famolo strano"?
  

Sul sito Scuola Ecclesia Mater, è comparso un articolo in cui viene preso in considerazione un paragrafo - per lo meno strano - dell'Esortazione Amoria laetitia: il documento non è problematico solo per la messa in discussione - di fatto - della morale dell'oggetto (chiedo al S. Padre perché in un enciclica dove si trattano problemi di morale fondamentale non vien mai citata nemmeno una volta l'enciclica Veritatis spendor), ma per altri punti veramente ambigui.

"A titolo esemplificativo - scrive il sito - valga questa “pillola”, tratta dal § 149 di AL:

«Alcune correnti spirituali insistono sull’eliminare il desiderio per liberarsi dal dolore. Ma noi crediamo che Dio ama la gioia dell’essere umano, che Egli ha creato tutto “perché possiamo goderne” (1 Tm 6,17). Lasciamo sgorgare la gioia di fronte alla sua tenerezza quando ci propone: “Figlio, trattati bene […]. Non privarti di un giorno felice” (Sir 14,11.14). Anche una coppia di coniugi risponde alla volontà di Dio seguendo questo invito biblico: “Nel giorno lieto sta’ allegro” (Qo 7,14). La questione è avere la libertà per accettare che il piacere trovi altre forme di espressione nei diversi momenti della vita, secondo le necessità del reciproco amore. In tal senso, si può accogliere la proposta di alcuni maestri orientali che insistono sull’allargare la coscienza, per non rimanere prigionieri in un’esperienza molto limitata che ci chiuderebbe le prospettive. Tale ampliamento della coscienza non è la negazione o la distruzione del desiderio, bensì la sua dilatazione e il suo perfezionamento».

“Possibile che Gesù sia un bugiardo”?

Gesù bugiardo?


Ai miei amici e fratelli credenti, ed in particolare a quelli di loro che si occupano di salute e medicina, faccio questa domanda: “Possibile che Gesù sia un bugiardo? Che anche una sola volta, nel corso della sua vita pubblica, abbia potuto derogare a Sè stesso, lui che è Verità, e abbia detto qualcosa di contrario alla verità?
In alternativa: possiamo ammettere che nel testo sacro ci siano degli errori, delle falsità, delle esagerazioni?
Le risposte a queste domande sono di estrema importanza perchè aprirebbero una possibilità di completa falsità ed inaffidabilità del testo: se c’è UNA falsità, UN errore, chi ci impedisce di pensare che ce ne siano anche molti altri? E quindi le conseguenze sarebbero di importanza vitale.

cin cin..

Il Dragone si ribella mentre mangia l’Italia


Il Dragone si ribella mentre mangia l'Italia
Finis Italiae: il Dragone cinese con un piede nell'industria e l'altro in BCE, Sotto l'ala protettrice dell'Unione europea e della giudeo-massoneria. Che fare?
Video in allegato 
di Roberto Pecchioli

Défaillances

TREMENDI CASTIGHI SULL’ITALIA E SUL MONDO


Madonna de La Salette

Pio XII aveva ben previsto: “Oggi quasi tutta l’umanità va rapidamente dividendosi in due schiere opposte: con Cristo o contro Cristo. Il genere umano al presente attraversa una formidabile crisi che si risolverà in salvezza con Cristo o in funestissime rovine” (Enciclica Evangelii praecones, 2 giugno 1951).

Ci troviamo allo scontro finale tra la Chiesa e la contro-chiesa. La situazione odierna è peggiore di quella che precedette l’abbattimento della Torre di Babele,  il diluvio universale, la distruzione di Sodoma e Gomorra.

Dissolvimento con tante scuse?

CATTOLICESIMO IN DISSOLVIMENTO

    Dissolvimento con tante scuse. Da qualche decennio, quel che rimane della Chiesa Cattolica chiede scusa a tutti, nemmeno fosse stata, per due millenni, un’associazione per delinquere ora in cerca di riabilitazione! di Irma Trombetta Marzuoli  

Da qualche decennio, quel che rimane della Chiesa Cattolica chiede scusa a tutti, nemmeno fosse stata, per due millenni, un’associazione per delinquere ora in cerca di riabilitazione!
Scuse ai gay che si vantano di vivere in peccato mortale e sfilano nella Città Eterna a chiappe all’aria; scuse agli ebrei che, per inciso, nelle loro “belle” scritture offendono Cristo e la Sua santissima Madre: pazzo e folle (Schabbath, 104b), figlio di una prostituta, mago, idolatra, seduttore che (libro Zohar, III, (282)) “morì come un animale e fu seppellito con le bestie in un mucchio di immondizie”… robetta!
Bergoglio, pochi giorni orsono, così augustamente parlava: nell’episodio dell’adultera, Gesù “faceva un po’ lo scemo”. Noto delle assonanze… I termini per una riconciliazione storica sussistono!

Nella palude della auto-dissoluzione

VOI SIETE IL SALE DELLA TERRA


    Oggi nella Chiesa si vedono piccoli uomini gonfiarsi con grandi discorsi e ci si chiede perplessi: Ma Dio dov’è, in tutto questo? Dov’è il Vangelo? Dove sono la preghiera l’unione mistica con Dio la fervida vita spirituale?
 di Francesco Lamendola  

La minestra, e ancor più la pastasciutta, sono dei piatti gradevoli, purché debitamente saporiti: se non c’è sale per insaporirli, diventano immangiabili. C’è qualcuno che mangerebbe la pastasciutta perfino tutti i giorni, anche senza sugo, solo con l’olio: però nemmeno costui, per quanto di gusti semplici, per quanto di facile contentatura, ce la farebbe a mangiare la pastasciutta completante senza sale: neppure una volta sola. Priva di sale, la pastasciutta diventa una sbobba indecente, che non si darebbe neanche a un cane; e così la minestra, senza un po’ di sale, fosse pur fatta con le migliori verdure, risulterebbe indigesta; per non dire della carne.

“Accompagnare” muti

Papa Bergoglio, Lutero e i gay


HOMINES PER SACRA IMMUTARI FAS EST, NON SACRA PER HOMINES

Durante il viaggio di ritorno dall’Armenia, domenica 26 giugno, Papa Bergoglio ha avuto modo di dare fiato alle consuete esternazioni ex abundantia cordis, riuscendo come di consueto ad assestare qualche vigoroso colpo alla dottrina e alla morale di Gesù Cristo.
Ha confermato il suo ben noto “chi sono io per giudicare i gay”, nel caso che qualcuno ancora pensasse che “gli era scappato” o che non ne avesse valutate le conseguenze. Ci ha detto che la Chiesa, o meglio i cristiani, devono chiedere perdono a un’infinità di categorie di persone: ai gay, “ai poveri, alle donne e ai bambini sfruttati nel lavoro; deve chiedere scusa di aver benedetto tante armi…”. Di cosa si deve chiedere scusa ai gay? di aver detto loro che il loro comportamento era sbagliato? di aver fatto sentire a disagio chi si era accomodato nel peccato? ma un gesuita dovrebbe sapere che chi ti “rassicura” quando vivi nel peccato è lo spirito malvagio, non quello buono. Si deve chiedere scusa della dottrina della Chiesa circa la condanna della sodomia e degli atti contro natura?

Celebrare il Preziosissimo Sangue


Comprati a caro prezzo


Sanguis Christi volenti est salus, nolenti supplicium (sant’Agostino).


Nella liturgia “rinnovata” la solennità del Preziosissimo Sangue, che nel calendario tradizionale è assegnata al 1° luglio, è semplicemente scomparsa. Unica traccia nel nuovo Messale, una Messa votiva il cui formulario – come tutte le celebrazioni facoltative – non è mai utilizzato. Gli inossidabili liturgisti vaticansecondisti, naturalmente, hanno messo una pezza “teologica” anche sull’ingiustificabile soppressione di una festa di tanta importanza: essa, in realtà, sarebbe stata associata a quella del Corpus Domini, trasformata così in solennità del Corpo e Sangue di nostro Signore Gesù Cristo. Dato che il sacramento dell’Eucaristia comprende l’uno e l’altro, sembra una scelta plausibile; il fatto è che quest’ultima festa ha per oggetto la Presenza reale e il Pane di vita eterna, mentre l’altra celebra il mezzo della Redenzione universale. I più esperti faranno notare che, nel nuovo lezionario, le letture dell’anno B presentano proprio il mistero del Sangue; ma chi ci fa più caso, una volta ogni tre anni, in questa nuova religione della natura e del benessere terreno? E quanti sacerdoti lo predicano ancora nel modo dovuto?


venerdì 1 luglio 2016

"Quantum mutatus ab illo!"

Quando Bergoglio diceva no all'intercomunione tra protestanti e cattolici

luterani
Dal cantone svizzero di San Gallo, un lettore ci fa notare che un paio d'anni fa papa Francesco non faceva affatto presagire quel via libera all'intercomunione tra cattolici e protestanti che invece oggi sembra consentire senza più remore:
Il 1 dicembre del 2014, infatti, ricevendo i vescovi della Svizzera in visita "ad limina", Francesco li ammonì così, a proposito dei rapporti ecumenici e in particolare dell'intercomunione tra cattolici e protestanti:
"Dobbiamo fare attenzione a permettere ai fedeli di tutte le confessioni cristiane di vivere la loro fede in maniera inequivocabile e libera da confusione, e senza ritoccare cancellando le differenze a scapito della verità. Quando, per esempio, con il pretesto di un certo andarsi incontro, dobbiamo nascondere la nostra fede eucaristica, non prendiamo sufficientemente sul serio né il nostro patrimonio, né quello del nostro interlocutore".

Chi l'ha detto...?

Ho fatto un sogno: "la Sua bontà è il luogo dove abito: mi sento protetto"


Alcuni giorni fa sono andato a dormire dopo aver visto su Internet un filmato ...
..... 
Nel sogno ho veduto un Imperatore , affatto buono, che decideva a proprio piacimento i destini dei suoi Sudditi.
L'Imperatore non costituiva però il Potere Assoluto.
Egli era però il prodotto del Potere Assoluto.
A tutti però fa comodo  pensare che l'Imperatore sia buono "la Sua bontà è il luogo dove abito: mi sento protetto".
Nel sogno faceva comodo (a me compreso) che così fosse stato.
Continuai a dormire tranquillo e beato.

Coprirsi le s-palle?

Obiettivo raggiunto



È dei giorni scorsi la notizia che nella diocesi di Montreal in Canada, da settembre, i sacerdoti non potranno piú avvicinarsi da soli ai bambini: potranno farlo solo alla presenza di un testimone (qui). Si tratta di una decisione ecclesiastica, non civile: la diocesi, evidentemente stremata per i risarcimenti milionari pagati per le cause di abusi, cerca ora di coprirsi le spalle.

In attesa di Ulisse che stermini i proci..?

Lefebvriani “Penelope”: Prelatura non è priorità«La Fraternità S. Pio X non cerca un riconoscimento canonico prima di ogni cosa». I Lefebvriani stoppano il cammino di ricongiungimento con Roma: «Dolorosa confusione nella Chiesa, incoraggiata dai pastori, fino al Papa». E a tirare un sospiro di sollievo, in fondo, sono entrambi.

Dal 25 sl 28 giugno ad Anzère, nelle Alpi svizzere, Mons. Bernard Fellay e i suoi due assistenti, gli abati Pfluger e Nely, si sono riuniti con gli altri due vescovi della Fraternità Sacerdotale S. Pio X, Tissier de Mallerais e de Galarreta, e con tutti i superiori maggiori della Fraternità fondata da Mons. Marcel Lefebvre. Da questo incontro è scaturito un comunicato ufficiale che è immediatamente collegato alle voci che si rincorrono dall'aprile scorso, quando il Superiore generale, il vescovo Fellay, si era incontrato con il Papa e i rumors su di un possibile ritorno della Fraternità ad una piena comunione nella Chiesa Cattolica erano insistenti.

Dalla pastorale al Lupanare!

Comunione per tutti, anche per i protestanti

Oltre che per i divorziati risposati, anche per i seguaci di Lutero c'è chi dà il via libera all'eucaristia. Ecco come "La Civiltà Cattolica" interpreta le enigmatiche parole del papa in materia di intercomunione

di Sandro Magister





ROMA, 1 luglio 2016 – A modo suo, dopo aver incoraggiato per i divorziati risposati la comunione, in quanto "non è un premio per i perfetti, ma un generoso rimedio e un alimento per i deboli", papa Francesco incoraggia ora anche i protestanti e i cattolici a fare la comunione insieme nelle rispettive messe.

Lo fa, come sempre, in modo discorsivo, allusivo, non definitorio, rimettendo la decisione ultima alla coscienza dei singoli.

Resta emblematica la risposta che diede il 15 novembre 2015, in visita nella Christuskirche, la chiesa dei luterani di Roma (vedi foto), a una protestante che gli chiedeva se poteva fare la comunione assieme al marito cattolico.

La risposta di Francesco fu una stupefacente girandola di sì, no, non so, fate voi. Che è indispensabile rileggere per intero, nella trascrizione ufficiale:

giovedì 30 giugno 2016

La “sbandata cattolica”

IL "MISERICORDISMO" E' MORALISMO
Editoriale di "Radicati nella fede" - Anno IX n° 7 - Luglio 2016
  
                                 Il “Misericordismo” tanto in voga è pur sempre moralismo.


Lo vedete tutti, va di moda presentare la Chiesa Cattolica come colei che perdona sempre, che accoglie senza giudicare. Chi vuol star dentro al nuovo corso della chiesa ammodernata ormai deve presentarsi così. Sono tanti i pastori nella Chiesa che non osano pronunciare nemmeno più una condanna riguardo al peccato – a meno che questa condanna non segua i dettami della cultura laicista dominante – e che si riprogrammano come silenti misericordisti; e sotto questo misericordismo sembrano benedire i peccati più orrendi che diventano libertà civili.

Anche la Sardegna senz'acqua?

Quando la “Parola di Dio” dà fastidio anche ai vescovi



Decimoputzu (CA) - Manifestano, a comando, contro il parroco
Sabato 28 maggio scorso, si è verificato in Sardegna un piccolo terremoto, per l’esattezza a Decimoputzu, un paese di 4500 abitanti in provincia di Cagliari. Qui, il parroco, Don Massimiliano Pusceddu, dopo aver letto il Vangelo del giorno ha svolto l’omelia ricordando l’importanza della famiglia e, di contro, gli attacchi alla stessa famiglia condotti oggi con mezzi diversi, comprese le leggi dello Stato, come quella sulle cosiddette “unioni civili” che, ha detto il parroco, è un attacco al cuore della famiglia.
(si ascolti l'omelia: https://www.youtube.com/watch?v=_IdVKz0I-20)

La ‘preghiera per la pioggia’

“Preghiera per la pioggia” palestinese: Israele e l’uso dell’acqua come arma di guerra

di  Ramzy Baroud
Comunità intere, in Cisgiordania, non hanno accesso all’acqua o hanno avuto il rifornimento idrico ridotto quasi della metà.
Questa situazione drammatica è in corso da settimane, da quando l’azienda idrica nazionale israeliana, la ‘Mekorot’, ha deciso di tagliare – o di ridurre in modo considerevole – la fornitura a Jenin, a Salfit, in molti paesi attorno a Nablus e in altre zone.

Cattolico, sincero ,non e' tollerabile nel mondo di oggi ..

La maledizione dei banchieri di Dio


08:13
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Intervista a Ettore Gotti Tedeschi www.newsrss24.com/…/la-maledizione-…