ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 21 febbraio 2017

Quo vadimus?

Dove ci sta portando questa chiesa modernista?



Sono quattro anni da quando, nella Chiesa, si è scatenato il putiferio a riguardo del Sacramento del Matrimonio. Abbiamo evitato di apportare dei nostri commenti onde evitare il rischio del soggettivismo, di conseguenza abbiamo cercato di portare il nostro piccolo contributo con una raccolta fondamentale in questo Dossier sul Matrimonio ed anche attraverso un Ebook molto particolare: Teologia del corpo, l’insegnamento della Chiesa sul Matrimonio e Famiglia. Una raccolta di tutto il Magistero pontificio da Leone XIII a Benedetto XVI sull’argomento.
Restando sulla scia della famosa Lettera dei quattro (ma anche sei) cardinali con i Dubia, vedi qui tutta la raccolta sapientemente fatta dal sito La Nuova Bussola Quotidiana, noi desideriamo contribuire all’argomento con molta semplicità, con “fede e ragione”, come “cooperatori della Verità” e non certo battezzati per trovare scappatoie alla via del Calvario che tutti, ma proprio tutti, in qualche modo siamo chiamati a percorrere se… “vogliamo risorgere con Cristo”.

Un tempo nemmeno troppo lontano..

“SPUNTO DI RIFLESSIONE: più nessuna condanna alla dottrina di Lutero” di Fra Cristoforo
Sull’Osservatore Romano, nella data di ieri, è stato pubblicato uno stralcio di intervista  al Cardinale presidente del Pontificio consiglio per l’unità dei cristiani
(http://www.osservatoreromano.va/it/news/quello-che-realta-unisce).
Tra le altre corbellerie colossali leggo alla fine questa frase:
“le condanne dottrinali del XVI secolo, sia da parte cattolica che da parte protestante, non hanno oggi più valenza tra i partner ecumenici”.

La nuova frontiera della Carità?




IL PAGATORE DI FONDI PUBBLICI ALLE ORGE OMO E’ GIUSTAMENTE INDIGNATO

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Spano col cardinal vicario

Una falsa sensazione di salvezza

Müller: nessun Papa può disporre dei sacramenti
È uscito ieri in Germania il nuovo libro del Prefetto della Congregazione della Fede, il card. Gerhrard Ludwig Müller, intitolato Il Papa – Missione e Mandato. Non è solo un libro di storia, ma è anche autobiografico ed è un importante intervento nel dibattito sul matrimonio e l'eucarestia, generato da Amoris Laetitia.




Malting pot

ORDINE DI MALTA. BURKE NON CI STA A FARE IL CAPRO ESPIATORIO. ACCUSA DI “CALUNNIA” IL REGGENTE.

Il cardinale Burke non ci sta, ad essere usato come capro espiatorio per le lotte di potere interne all’Ordine di Malta, con le loro metastasi vaticane. Finché ad attaccarlo erano i giornalisti contigui al cerchio magico pontificio, magari con qualche piccolo aiuto proveniente dalla Segreteria di Stato, molto interessata a ciò che succede fra i Cavalieri, ha più o meno lasciato correre. Ha fatto conoscere in maniera indiretta il contenuto della lettera che gli ha inviato il Pontefice in relazione al caso dei preservativi distribuiti in alcune zone dell’Africa e dell’Asia, in modo da chiarire che agiva su mandato preciso, e basta. Ma poi ha parlato il Reggente, accusandolo; e a quel punto, deve essersi detto il porporato americano, il troppo è troppo.

Pochi, anche pochissimi..

IN ATTESA DELL'ALBA

    Qualcuno deve vegliare in questa lunga notte per dare la mano ai figli del mattino. Cavalcare la tigre con Julius Evola? Sono i valori umani del Cristianesimo che salveranno il mondo e che danno speranza per il futuro 
di Francesco Lamendola  





Nella lunga notte che stiamo vivendo, in cui valori, certezze, identità, tutto sembra che si stia dissolvendo sotto i nostri occhi, è necessario che alcuni, anche pochi, anche pochissimi, rimangano ben desti e tengano accesa la fiaccola, fino allo spuntare del nuovo giorno, quando, con la luce, verranno i figli di un nuovo ciclo storico, di una nuova civiltà, e possano avvalersi dei semi incorrotti della Tradizione, senza i quali non potranno che costruire un mondo nuovo, sì, ma senz’anima, destinato a una vita ancor più breve e disordinata dell’attuale.
D’altra parte, la tentazione più forte in cui si può cadere è quella di sopravvalutare l’irresistibilità e la durevolezza di quelle forze che, ora, paiono trionfanti; di quelle tendenze, di quella psicologia, di quella cultura, di quei modi di vita che dettano le regole e la fanno da padroni, relegando ai margini coloro i quali non si adeguano, e perseguitandoli anche negli angoli ove si sono rifugiati, paghi di starsene in disparte. Non bisogna pensare, infatti, che tali forze siano così forti come appaiono, né che imporranno a lungo i loro valori, o piuttosto contro-valori: perché si tratta di forze effimere, che della vera forza hanno solo l’apparenza.
La vera forza è sempre di natura spirituale: se lo spirito è forte, anche la carne lo sarà;

«Non hanno capito niente»

Paolo Brosio: «Macché indagini, lo 007 del Papa aiuterà Medjugorje»

Il giornalista: "Il Vaticano vuole aiutare i pellegrini e non entrare nel merito dei miracoli e delle visioni"

VIAREGGIO. «Non hanno capito niente. Questo è un evento epocale. Quel luogo diventerà un santuario. È una notizia bomba». Proprio così: una notizia bomba. Paolo Brosio è una tacca sopra l’euforia. Sembra un bimbo davanti al regalo di compleanno. Il Papa ha deciso di mandare un inviato speciale, monsignor Henryk Hoser, arcivescovo di Varsavia, a Medjugorje, la cittadina nel sud est della Bosnia-Erzegovina, a circa 25 chilometri da Mostar, dove il 24 giugno del 1981 sei ragazzi, i “veggenti” li chiamarono dopo, giurarono di aver visto la Madonna e dove lui stesso ha “ritrovato la fede” («non so cosa sia successo – racconta – è proprio questo il mistero della fede»).
Per molti il vescovo andrà a indagare sulle visioni. Secondo lui no. «Sarà una guida spirituale», dice dalla sala di un appartamento a Vittoria Apuana diventata la sede della sua associazione, Le olimpiadi del cuore. Un gatto, Sushi, calpesta le riviste di Medjugorje sul tavolo. Davanti, un comò stracolmo di statuette della Madonna e di bottigliette bianche e blu dell’acquasanta.

L' ispirazione del momento

Dato per letto


Venerdí scorso Papa Francesco si è recato all’Università Roma Tre, dove si è incontrato con gli studenti. A proposito della visita, il bollettino della Sala stampa della Santa Sede riportava la seguente informazione:
«Nel corso dell’incontro sul Piazzale antistante l’Università, introdotto dall’indirizzo di omaggio del Magnifico Rettore, Papa Francesco ha risposto a braccio alle domande poste da quattro studenti, dando per lettoil testo preparato in  precedenza e consegnato ai presenti».
Le domande degli studenti, ovviamente, erano state preparate in anticipo e il discorso che il Santo Padre avrebbe dovuto pronunciare conteneva appunto le risposte a quelle domande. Ciò nonostante, Papa Bergoglio ha preferito rispondere a braccio. Non è la prima volta che questo accade, né nell’attuale né in precedenti pontificati. Giovanni Paolo II, per esempio, specialmente negli ultimi anni, quando non era piú in grado di parlare fluentemente, era solito consegnare in una busta il discorso che era stato preparato. L’attuale Pontefice poi pare che avesse già adottato questo sistema nelle visite ad limina. Ha suscitato un certo clamore il discorso — non letto, ma solo consegnato — rivolto ai Vescovi tedeschi, del quale Papa Francesco si sarebbe successivamente scusato dicendo: «Non l’ho scritto io, non l’avevo letto, non tenetene conto» (vedi qui).

lunedì 20 febbraio 2017

Sentinella! Quanto durerà ancora la notte?

IL DEMONIACO DELLA MODERNITA'

    Il demoniaco della modernità consiste nella negazione della giustizia divina. Dostoevskij diceva che:"l’uomo senza dio è qualcosa meno d’un insetto" perché in se stesso è una creatura perfetta mentre l’uomo è un essere mancato 
di Francesco Lamendola  



Se dovessimo indicare quali sono i tratti essenziali della modernità, ci sembra che uno dei primi dovrebbe essere la negazione della giustizia divina. Non la negazione dell’esistenza di Dio, ma la negazione della sua giustizia e della sua provvidenza – la provvidenza non essendo altro che un aspetto della giustizia divina.
L’uomo moderno si pone, rispetto a Dio, come se la cosa più importante da decidere non sia la sua esistenza (problema ritenuto dai più come superato, storia vecchia che interessa solo le vecchine), ma la sua giustizia: è come se l’uomo moderno volesse sapere se Dio, posto che esista, sia un dio giusto, perché, se non lo fosse, ciò meriterebbe, da parte dell’uomo, tutto il suo disprezzo, e chiuderebbe il discorso, perfino indipendentemente dalla sua esistenza. Ed è logico. L’uomo moderno ha creato un punto di vista totalmente antropocentrico e radicalmente immanentistico: non gli importa davvero sapere se Dio c’è, ma se c’è un dio che risponda alle sue esigenze, un dio della sua stessa misura, che lui possa giudicare così come si giudicano gli esseri umani. Un Dio trascendente e misterioso non rientra nel suo orizzonte, vorremmo dire nel suo campo percettivo; dunque non lo riguarda. In senso psicologico, questa evoluzione è molto comprensibile: l’uomo moderno ha voluto fare da solo, come se dio non ci fosse, come se lui fosse il dio di se stesso; però è andato sbattere contro il proprio limite ontologico, a cominciare dal limite della sua mortalità, esattamente come prima.

Un nuovo modo di combattere la crisi nella Chiesa?

[FSSPX] E il distretto americano solidarizza con Bergoglio: opposizione finita?



manifesti
di Gabriele Colosimo
Sul sito del distretto americano della FSSPX è comparso un curioso articolo in cui, riferendosi ai manifesti affissi a Roma contro Bergoglio, ci si chiede se la satira possa essere un nuovo modo di combattere la crisi nella Chiesa.
La risposta, per l’autore, che non si firma e dunque parla a nome del distretto intero, è certamente no. Non bisogna ironizzare sul “Pontefice regnante”. Giusto, l’argomentazione è solida, in effetti. La pasquinata, se avessimo un papa che fa il papa, sarebbe stata molto vicina alla blasfemia. Apprezzabile un richiamo ad una seria e argomentata opposizione.

E ogni due per tre cita una frase del Vangelo…

L’Unar di Spano e quegli incontri con l’alto clero


Cosa facesse l’Unar si sapeva: indottrinare i bambini con il gender, cercare di portare in galera presunti omofobi, creare una cultura che in nome della lotta alla discriminazione criminalizza coloro che sono contro adozioni gay, utero in affitto…
Era stato denunciato più volte; ora si sa anche con chiarezza che l’associazione, guidata da Francesco Spano, finanzia orge nei locali gay. Con i soldi pubblici.
Ma chi è Francesco Spano (nella foto con cappottino rosso)? Sulla sua pagina facebook fa il guerriero a favore dei “diversi”: LGBT rom, stranieri…

E ogni due per tre cita una frase del Vangelo… e un incontro con un alto porporato italiano: il cardinal Vallini, il cardinal Scola, monsignori vari…
Così, dirà il lettore, si cerca di colonizzare anche l’avversario (anche finanziando, sempre con i soldi pubblici di cui l’Unar dispone, realtà cattoliche come Sant’Egidio, da cui proviene mons. Vincenzo paglia, l’amico di Marco Pannella).

Le preoccupazioni della gerarchia catto-globalista

Lo scorso 13 febbraio, nel corso di un’intervista televisiva concessa al TG1 delle ore 20, il Segretario di Stato Vaticano, Cardinale Pietro Parolin, ha espresso viva preoccupazione nei confronti dell’avanzata del cosiddetto populismo e dei rinascenti nazionalismi. Una dichiarazione in sintonia con quelle che sono le preoccupazioni del sistema di potere mondialista, scosso dai recenti successi della Brexit in Gran Bretagna e di Donald J. Trump negli Stati Uniti, nonché dalla costante avanzata dei movimenti patriottici ed anti-globalisti un po’ in tutta Europa.
Stando alle parole di Parolin, dunque, la Chiesa sarebbe preoccupata dalla ribellione dei popoli al diktat mondialista, la cui connotazione massonica e progressista dovrebbe, invece, costituire la massima fonte di preoccupazione per una gerarchia ecclesiastica fedelmente ancorata alla natura ed alla missione della Chiesa.

Gli insegnamenti del Papa un virus?


19:57
Benedetto XVI e il vergognoso "caso" Sapienza: docufilm del blog. Video e riflessioni

Carissimi amici, buona domenica!
La nostra Gemma ci ha fatto un grande regalo realizzando questo "docufilm" per ripercorrere il "caso" Sapienza. Molti aggettivi potrebbero accompagnare il sostantivo "caso", ma credo che "vergognoso" continui a essere quello più indicato. Lo speciale del blog è raggiungibile qui.
Questo video, che si conclude con le parole e le immagini più che eloquenti dell'Angelus del 20 gennaio 2008, è davvero importante anche come documento storico.
Chi oggi parlerebbe così del Papa? Chi ne avrebbe così tanta paura? La risposta è nei fatti: nessuno!

Sul modello della Walt Disney Company?

http://www.regnodisney.it/wp-content/uploads/2015/12/wdlogo.jpg

Viganò, riformatore mancato. Con tutti i media vaticani contro

Viganò
Una settimana fa monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della segreteria per la comunicazione, ha riferito a papa Francesco e ai nove cardinali che lo coadiuvano nella riforma della curia come procede la riorganizzazione dei media vaticani, a lui affidata.
L'ultima novità è l'accorpamento della Radio Vaticana e del Centro Televisivo Vaticano nel dicastero presieduto da Viganò.
In effetti, dal 1 gennaio 2017 la dizione "Radio Vaticana" non ha più valore legale ed è sparita dalle buste paga dei suoi 350 dipendenti. Ma non solo di questo si tratta. Dal 1 dicembre sono state spente le trasmissioni in onde medie, e anche le onde corte – storico canale di comunicazione per i cattolici in paesi privi di libertà, difeso fino all'ultimo da padre Federico Lombardi – hanno i giorni contati. Funzionano ancora per l'Africa e parte dell'Asia, ma la loro stazione di trasmissione a Santa Maria di Galeria è sul punto di essere chiusa.

Il Carso mormorò..!

Il lavorìo carsico per una messa "ecumenica"
La Congregazione del Culto Divino è sempre più marginalizzata nella decisione di decentralizzare e dare più libertà agli episcopati nello sperimentare nuove traduzioni. Così si lavora a nuovi testi più adatti alla mentalità dell’uomo moderno e a una nuova preghiera eucaristica, per poter andare incontro ai fratelli separati, soprattutto nelle aree germanofone. Questo comporterebbe anche la messa in discussione della forma ordinaria, sdoganata dal motu proprio Summorum Pontificum. E la perdita di centralità dell'Eucarestia.

Salvaci dal diluvio del moderno paganesimo

Rito Massonico nella Chiesa-Madre, il giorno in cui l’Inghilterra si consacra alla Vergine di Fatima

La folla nella cattedrale cattolica

Un miracolo permanente

Giovanni Paolo II vide il Miracolo e disse “è la Divina Presenza”



Esiste una documentazione variegata su “i Miracoli Eucaristici”, talmente esauriente e ricca, che vogliamo parlarvi qui di ciò che accadde a Siena. La scelta cade su un particolare a noi caro: ci troviamo davanti ad una specie di cooperazione -inconsapevole se vogliamo- tra domenicani e francescani, tra i due Patroni d’Italia Santa Caterina da Siena e San Francesco d’Assisi.
È innegabile una geografia preferenziale, oseremo dire, di Dio che a talune città, a certi luoghi e paesi affidò una particolare missione da compiere e fu un segno di predilezione. Questa predilezione non deve stupirci: «E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei la minima tra le grandi città di Giuda: da te infatti uscirà il condottiero che reggerà Israele il mio popolo» (Mt.2,6).
Betlemme, Gerusalemme, Nazaret, Cafarnao, Betania, nomi che dolcificano, a pronunziarli, la mente, il cuore e le labbra: in verità, tutta la terra dei Patriarchi e dei Profeti è, di diritto, il paese del Figlio di Dio, la patria universale dei credenti. E si pensa alla Grecia di Platone e di Aristotele, a quella Roma onde Cristo “è romano” nel senso che ha voluto piantare proprio lì la tenda della Chiesa visibile con a capo il Suo Vicario, il Sommo Pontefice. E poi alle Catacombe e ai Martiri cristiani, a Cassino e a San Benedetto, a Orléans e a Santa Giovanna d’Arco, a Lourdes e alla Vergine Immacolata che richiama come alla piscina di Siloe, ogni anno, milioni di pellegrini. Senza dimenticare Fatima, in questo Centenario, un nome non casuale della piccola cittadina portoghese dalla quale la Vergine del Santo Rosario proferirà un messaggio straordinario per la vita delle Anime e della Chiesa e per il mondo intero, con la promessa del trionfo del Suo Cuore Immacolato.
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domenica 19 febbraio 2017

Il fuori-classe?

http://opportuneimportune.blogspot.it/2013/04/eloquio-bergogliano.html

Il Papa può cadere nell’eresia?
Materia di un dibattito

La Religione abbatte l'eresia - Pierre Le Gros - Chiesa del Gesù - Roma
1. A prima vista sembrerebbe trattarsi di una cosa improbabile. In effetti, la risposta negativa a questa domanda rappresenta l’opinione comune dei teologi dell’epoca moderna. Questi dicono infatti che il Papa non può diventare eretico formale e pertinace, cioè eretico cosciente e colpevole, benché possa diventare eretico materiale per ignoranza non colpevole o in ragione di un semplice errore e non in ragione di una cattiva volontà.

Virare la barra del timone di centottanta gradi

TRADIMENTO DELLA PAROLA DI DIO I                     Il tradimento nei confronti della Parola di Dio. Se la chiesa vuol piacere agli uomini non può che dispiacere a Dio. La Parola di Dio è stata modificata, adattata, snaturata; si è giunti al punto da capovolgerne il significato 

di Francesco Lamendola  

     

Durante l'Ultima Cena, nel solenne discorso d'addio, Gesù ha detto ai gli apostoli (Giovanni, 15, 18-21): Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato.  Il cristiano, dunque, è uno che vive nel mondo, ma che non appartiene al mondo (Kosmos): vive nel mondo, ma come uno straniero, come un viandante, come un pellegrino: il suo sguardo è rivolto avanti, contempla il regno di Dio che non è di questo mondo, ma dell'altro. Questo, i cristiani lo hanno sempre saputo e la Chiesa lo ha sempre insegnato. Nessun cristiano, e, a maggior ragione, nessun sacerdote, ha mai pensato di appartenere a questo mondo, né si è mai sentito cittadino di quaggiù, se non per una parte: la pare terrena, cioè la parte caduca, la parte effimera. Per questo i cristiani non hanno mai avuto paura della morte in se stessa, ma, semmai, paura della morte eterna: della morte dell'anima, ossia la dannazione.

Nella nuova Piazza del "cineforum"

LO SCISMA NELLO SCISMA

    L'abominio dello scisma nello scisma. La Chiesa anglicana è stata la prima a non fare alcuna resistenza nei confronti del matrimonio tra due fedeli dello stesso sesso creando una spaccatura. La situazione nella Chiesa Cattolica 
di Cinzia Palmacci  






La Chiesa anglicana è stata la prima a non fare alcuna resistenza nei confronti del matrimonio tra due fedeli dello stesso sesso, per la gioia della lobby LGBT. Nel Regno Unito infatti il matrimonio gay è giuridicamente valido dal 2013 e la chiesa anglicana mondiale si è spaccata tra chi è favorevole e chi contrario. L'arcivescovo Justin Welby non ha potuto impedire il pericolo di scisma dopo che alcune congregazioni evangeliche conservatrici hanno minacciato di lasciare la Chiesa d'Inghilterra nel caso fossero state benedette le unioni civili tra persone dello stesso sessoLa questione comunque è tutt'altro che conclusa. In alcune zone a dispetto delle indicazioni dei vescovi locali, religiosi anglicani progettano di sposare i loro partner, mentre in altre zone alcuni sacerdoti stanno benedicendo i matrimoni omosessuali. Insomma la Chiesa anglicana resta profondamente divisa sulla questione e l'Arcivescovo Welby sta cercando i tutti i modi di impedire la divisione.

La resistenza interiore

Un’Enciclica al giorno, toglie il modernista-apostata di torno: SAPIENTIÆ CHRISTIANÆ

Proponiamo una delle più belle e “scuotenti” encicliche di Leone XIII, datata 10. 1. 1890, zeppa di contenuti importantissimi per la fede cattolica, dedicata ai principali doveri del cristiano, doveri che la setta modernista attuale elude accuratamente, protesa demagogicamente solo a soddisfare i bisogni ed i “pruriti” dei suoi adepti che, pur nel peccato, nei sacrilegi, nelle scomuniche, nelle innumerevoli censure, continuano a reputarsi cattolici. Qui abbiamo un elenco di doveri dei cristiani, in particolare nei confronti delle autorità civili che imponessero leggi o costumi contrari alla morale cristiana ed agli insegnamenti religiosi, ricordando l’obbligo che si ha di obbedire a Dio piuttosto che agli uomini, specie se corrotti e guidati da intenti loschi e malvagi … notevole e perentorio è il passaggio che recita: “… però se le leggi dello Stato dovessero essere apertamente in contraddizione con il diritto divino; se dovessero essere ingiuriose verso la Chiesa, o contraddire i doveri della religione o violare l’autorità di Gesù Cristo nella persona del Papa, allora è doveroso resistere ed è colpa [sottolineiamo: colpa!] ubbidire”. C’è inoltre un’aperta condanna del laicismo e della pluralità religiosa, considerata come libertà di propugnare l’errore… figuriamoci poi l’ecumenismo attuale propagato dalla setta modernista-mondialista del “Novus Ordo”, costola attiva del progettato governo mondiale e delle religioni unite sotto l’egida giudeo-massonica. –

Quando uomini di Chiesa vengono acclamati dal mondo

Bergoglio e la Chiesa dei troppi silenzi e delle troppe parole


A Bergoglio la politica interessa molto: no ai muri e non a Trump; sì all’immigrazione e no ai populismi; accoglie Sander e elogia Bonino e Napolitano; duetta con Scalfari e con Pannella…, chiede l’amnistia e l’indulto per i carcerati al parlamento italiano, e il rispetto dell’ambiente e la lotta al presunto “riscaldamento globale” ai politici del mondo. Su questi temi parla e lascia interviste a ciclo continuo.

La strategia del ragno

Remnant-Cartoon 18/2/2017

LA STRATEGIA DEL RAGNO. COME GESTISCE IL POTERE IN CURIA, E ALTROVE, IL PONTEFICE ORA REGNANTE.

L’uomo della nuova provvidenza

La questione della forma e la sostanza della questione 

Mentre Bergoglio si adopera per condurre il cattolicesimo alla sua “soluzione finale”, alcuni, a frenare l’esercito esiguo ma crescente degli oppositori, hanno appuntato la propria critica sulla forma delle critiche e, dopo le pasquinate e la falsa copia dell’Osservatore Romano, anche sull’irriverenza dei mezzi… dunque ci si dovrebbe limitare ad una critica meramente accademica, o magari alla disquisizione sui massimi sistemi.
di Patrizia Fermani

L’attacco frontale portato da Bergoglio contro la fede e la morale cattolica, in vista del loro totale sradicamento, è apparso evidente a chiunque si sia dato la pena di intendere  parole e  fatti. Quelli che Aldo Maria Valli ha raccolto in una silloge completa pubblicata da Liberilibri, e che non hanno bisogno di interpretazione per mostrare il proprio significato eversivo.  La rivoluzione è stata innescata dal Concilio ma perché fosse assorbita lentamente e senza traumi dalla massa cattolica fiduciosa e passiva, è anche rimasta avvolta  per tanti anni dentro la cortina fumogena delle formule accattivanti e della liturgia addomesticata.   Però quando i tempi sono apparsi maturi, Bergoglio ha assunto il compito di strappare via definitivamente ogni velo per condurre il cattolicesimo alla sua “soluzione finale”.

Chi gioca con la Barbie?


A proposito delle apparizioni di Medjugorje: la Madonna non è una Barbie della fede


Un teologo importante apprezza la mossa di papa Francesco. Sui fatti di Medjugorje padre Salvatore Perrella ha già indagato a lungo e ora ne parla con Tiscali.it


Insegna da oltre 30 anni in una Facoltà Pontificia e viene considerato uno dei maggiori esperti al modo di teologia mariana, quella che studia e approfondisce la figura della Madonna; per questo ha fatto parte della commissione internazionale voluta da Benedetto XVI per valutare la credibilità delle apparizioni a Medjugorje.  Tiscali.it lo ha incontrato alla Facoltà Marianum di Roma dove da alcuni anni è preside della Facoltà teologica. Sulla Madonna dice cose interessanti che solitamente non si sentono, sottolinea che non è difficile parlare della Madonna: c’è tutto nel Vangelo, il suo senso, la sua grandezza, la sua umanità, il suo vivere per Gesù e per gli altri.

A dir poco..

La riforma della Curia? Una Curia parallela
Vescovi, Culto divino, Dottrina della Fede: è evidente una chiara strategia da parte di papa Francesco per prendere il controllo dei gangli vitali della Curia, dove non poteva "tagliare" subito: lasciare intatto il guscio ma svuotandolo dall'interno, ovvero i prefetti restano al loro posto ma le decisioni vengono prese concretamente da persone di fiducia del Papa. Come succede anche alla CEI