Papa Francesco
quattro anni dopo
(di Roberto de Mattei) Il quarto anniversario della elezione di Papa Francesco vede la Chiesa cattolica lacerata da profonde divisioni. «È una pagina inedita nella storia della Chiesa – mi dice con tono preoccupato un alto prelato vaticano – e nessuno può dire quale sarà l’esito di questa crisi senza precedenti».
I mass media, che fin dall’inizio avevano espresso un massiccio appoggio a papa Bergoglio, cominciano a manifestare qualche perplessità. «Mai si sono viste tante opposizioni al Papa, nemmeno ai tempi di Paolo VI», ammette lo storico Andrea Riccardi, secondo cui, tuttavia, «la leadership papale è forte» (Corriere della Sera, 13 marzo 2017). Troppo forte per molti che accusano il Papa di autoritarismo e che vedono la conferma del clima di paura che regna in Vaticano nelle contestazioni anonime espresse da manifesti, epigrammi, video che girano sul web. Sarcasmo e anonimato sono le caratteristiche del dissenso che si produce nei regimi totalitari, quando nessuno osa uscire allo scoperto per timore delle ritorsioni del potere.
E oggi nella Chiesa la resistenza a papa Bergoglio cresce. Il sito LifeSiteNews ha pubblicato una lista dei vescovi e cardinali che hanno pubblicamente espresso il loro appoggio o la loro opposizione ai “dubia” presentati il 16 settembre 2016 al Papa da quattro cardinali. Non sono pochi, e ad essi si deve aggiungere la voce di chi, come il cardinale Joseph Zen Ze-kiun, critica il pontificato bergogliano per la sua politica in favore del governo comunista cinese, che definisce «dialogo con Erode».