ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 21 settembre 2017

Il cammino della felicità


Conclusesi ormai le apparizioni e i messaggi trasmessi nel 1917 alla Cova da Iria, il 10 dicembre 1925 la Vergine apparve di nuovo a Lucia mentre era postulante presso le religiose Dorotee a Pontevedra (Spagna). Nell’apparizione di luglio, infatti, aveva preannunciato: « Verrò a chiedere […] la Comunione riparatrice nei primi sabati ». Ed è in questa occasione che venne a presentare la sua richiesta. 

La serra dove nascono nuovi fiori accanto ai vecchi.


"Nova et vetera". Il sentiero della buona musica liturgica  
          

Ricevo e pubblico. L'autore è illustre compositore e musicologo, esperto di liturgia, direttore della rivista internazionale "Altare Dei" edita a Macao e Hong Kong, Un brano della sua "Missa Summorum Pontificum" può essere ascoltato qui. Di lui Settimo Cielo ha pubblicato lo scorso marzo una drammatica "dichiarazione" sulla situazione attuale della musica sacra.
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VERI E FALSI AMICI DELLA TRADIZIONE
di Aurelio Porfiri
A metà settembre si è svolto a Roma il pellegrinaggio dei fedeli legati alla forma straordinaria del rito romano per celebrare la loro fedeltà alla Chiesa – una, santa, cattolica, apostolica e romana – e per ricordare il decimo anniversario del motu proprio "Summorum Pontificum" con cui si concedeva un uso più ampio del Messale precedente al Vaticano II.
Per questa occasione mi è stata commissionata una messa, che ho chiamato "Missa Summorum Pontificum" che è stata eseguita nella Basilica di San Pietro il 16 settembre, durante il solenne pontificale celebrato dall'arcivescovo Guido Pozzo.

‘L’ultimo pregiudizio accettabile’ ?

Arriva in Italia il bus della libertà che Soros detesta


“I bambini sono maschi, le bambine sono femmine. La natura non si sceglie. Stop gender nelle scuole”. È la scritta a lettere cubitali che campeggia sul Bus della Libertà di CitizenGo, una delle più grandi piattaforme web di cittadini attivi in tutto il mondo, impegnati per la promozione del Bene Comune, la famiglia e la vita.

Il Pullman in questi giorni sta scaldando i motori in vista del tour che da sabato 23 settembre a sabato 30 toccherà sette città italiane. Il giro parte da Roma per poi arrivare a Firenze il giorno successivo; il 25 farà tappa a Milano; il 26 si sposterà a Brescia dove, tra le altre cose, saluterà presidente del Family day Massimo Gandolfini; il 27 sarà la volta di Bologna; il 28 di Bari, poi ancora il 29 a Napoli e a chiudere il 30 di nuovo Roma dove si terrà una manifestazione.

Un certo cattolico piuttosto noto

Come rispondere quando dicono ‘Chi sono io per giudicare?’


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 Originale: “How to Respond When People Say, ‘Who Am I to Judge?’” by MSGR Charles Pope, 12/09/2017 http://www.ncregister.com/blog/msgr-pope/how-to-respond-when-people-say-who-am-i-to-judge
Traduzione di Marco Manfredini 
Qualche anno fa un certo cattolico piuttosto noto pose la seguente domanda retorica: “Chi sono io per giudicare?”. Fu una domanda raccolta in giro per il mondo, e sebbene venne presa fuori dal contesto (stava parlando di una persona con tendenze peccaminose e disordinate che cercava di vivere rettamente), al mondo non importò. Per un mondo indolente e immerso nel peccato, udire un pastore dire “Chi sono io per giudicare?” fu una vittoria catartica. “Sì!” acclamò il mondo giubilante e consumato; “La Chiesa meschina, odiosa e giudicante è stata addomesticata. Bene! Tutto è ora opinione, nessuno ha il diritto di giudicarmi!”. Non importava che proprio coloro che ci dicevano di non giudicare stessero dettando una legge morale nello stesso atto di bandire la legge morale; stavano emettendo un giudizio proprio nell’atto di proibire il giudizio. Coerenza logica e razionalità non sembrano più essere necessarie in tempi come questi.

Colonnato Santa Marta?

IRONIA DEL DESTINO. VIA I BARBONI DAL COLONNATO DEL BERNINI, MENTRE IL PAPA ESORTA AD AVVICINARE CHI PUZZA…
   


Da Infovaticana abbiamo saputo che ieri la gendarmeria del Vaticano, nelle prime ore della mattina di ieri, intorno alle, 6 ha liberato il colonnato della Basilica di San Pietro dai clochard che da mesi si erano accampati fra le colonne del Bernini.
Bisogna dire che ormai da anni le zone vicine al Vaticano sono diventate il luogo preferito dei barboni, non solo il colonnato del Bernini, ma anche i portici, i “Propilei” che segnano l’ingresso di via della Conciliazione nella piazza; e altri punti della zona circostante.

Il partito delle «aperture»

             I tanti errori delle «aperture»      
  

In casa cattolica continua, se ho capito bene, il tempo delle «aperture». Dopo quello delle persone con tendenze omosessuali, dei conviventi e dei divorziati risposati, il prossimo turno potrebbe infatti interessare – si mormora – quanti fanno uso di contraccettivi i quali, mediante una «rilettura» dell’Humanae Vitae di Paolo VI, potrebbero finire anch’essi nel caldo abbraccio del nuovo corso pastorale; in teoria, una «svolta del discernimento» che non tange la dottrina; in pratica, una teologizzazione del volemose bene.

I "guardiani della rivoluzione"

Ecco tutti gli uomini di papa Bergoglio

Bergoglio ha i suoi "guardiani della rivoluzione". Ecco tutti i nomi della contrapposizione tra "progressiti" e "conservatori" in Vaticano
Papa Bergoglio, com'è naturale che sia, ha i suoi fedelissimi. I pontificati generano entusiasmi e critiche e così, anche Francesco, deve fare i conti con le anime presenti all'interno del cattolicesimo. Joseph Ratzinger, dicono i ben informati, aveva abituato le sacre stanze ad una serie di passaggi dialettici con le varie espressioni "correntizie"
Soprattutto con l'area progressista che ne contestava la visione del mondo. Bergoglio, invece, sembrerebbe molto più diretto e meno propenso al dialogo interno. Specie riguardo alle nomine. Ed è da questo quadro, insomma, che verrebbe fuori un insieme, quello dei "guardiani della rivoluzione":bergogliani di ferro chiamati alla difesa delle svolte dottrinali di Papa Francesco. Ma chi sono gli uomini del Papa"? Su chi Francesco fa pieno affidamento?

Non a caso

Omoeresia, Gesuiti Usa allo sbando e con Martin



                                                           James Martin

Il gesuita americano James Martin, autore del libro “Building a Bridge”, e noto per le sue posizioni a favore dei gruppi LGBT ha visto annullati alcuni incontri pubblici che avrebbe dovuto tenere negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, in istituzioni ecclesiastiche, a causa dell’ondata di reazioni negative che semplici cattolici hanno manifestato. Nei giorni scorsi ha ricevuto la solidarietà della Compagnia in America: “Tutti i libri di padre Martin – scrive un comunicato – sono scritti con il pieno consenso dei suoi superiori religiosi e in conformità con le linee guida di pubblicazione della Chiesa cattolica”. È opportuno ricordare che oltre al libro, sono stati criticati alcuni atteggiamenti pubblici del gesuita, fra cui gli auguri agli amici LGBT per un felice Gay pride; una manifestazione che certamente non riceve l’approvazione della Chiesa, e in cui spesso la Chiesa, e le sue figure religiose principali, come Gesù e la Madonna, sono fatte oggetto di vilipendio.

mercoledì 20 settembre 2017

Le anime dei fedeli, lasciate senza guida







UNA BUSTA ED UN ALLEGATO_Fatima ed il mistero del Terzo Segreto (parte quinta)                
Alla luce di ulteriori e recenti apporti degli studiosi di Fatima, sembra non vi siano più dubbi ormai sull’esistenza di due buste differenti fatte inviare da suor Lucia in Vaticano relative al Terzo Segreto. Questo allegato sembra possa contenere delle parole di suor Lucia ed altre attribuite alla Vergine SS., come alcune testimonianze di testimoni fidati porterebbero a concludere.

Fare il possibile

La nuova messa e la Messa cattolica

Il 3 aprile 1969 il Papa Paolo VI pubblicava la Costituzione apostolica Missale Romanum che promulgava due documenti importanti relativi alla riforma del rituale della Messa: la Institutio generalis ed il Novus ordo missae.
Si trattava di un cambiamento radicale del rito della S.Messa eseguito in spirito ecumenico cioè per rendere accettabile il rito liturgico della Messa Cattolica anche alle altre confessioni cristiane.
Il grande artefice della riforma fu Mons.Bugnini ma ad essa parteciparono attivamente sei pastori protestanti, uno dei quali dichiarò senza mezzi termini: “Uno dei frutti del nuovo Ordo sarà forse che le comunità non cattoliche potranno celebrare la santa cena con le stesse preghiere della Chiesa cattolica. Teologicamente è possibile” (Max Thurian della comunità protestante di Taizé. La Croix, 30-05-1969).
Si era infatti eliminato dalla S.Messa tutto ciò che vi era di specificamente cattolico; in modo particolare ciò che ricordava che la S.Messa è un vero sacrificio propiziatorio cioè offerto a Dio in espiazione dei nostri peccati, e la dottrina relativa della Presenza Reale di Gesù nell'Eucarestia, vera vittima di espiazione. Concetti questi inaccettabili per i protestanti, secondo i quali la Messa non è altro che una cena, il ricordo dell'ultima cena di Gesù che ne rende presente la memoria.

Vedrà* la motu che non si ferma più!(finché sbatte?)

Matrimonio e famiglia, motu proprio del Papa: risposta ai dubia?

Ancora un altro Motu proprio, il quarto dall’inizio dell’anno e il ventiduesimo dall’inizio del pontificato: così papa Francesco sta cambiando la Chiesa. L’ultimo in ordine di tempo (per chi avesse avuto ancora qualche dubbio a riguardo) va a demolire progressivamente il Pontificio Istituto per la Famiglia voluto da Giovanni Paolo II in quello che sembra ormai un lontano 1981. Anche in questo caso, come già successo con altri documenti, la modifica sembra sibillina, di poco conto, un semplice adeguamento al mondo che cambia. Se si va a leggere il testo (relativamente breve) si scorge un passaggio discutibile, nel quale si afferma che la Chiesa deve si salvaguardare l’idea del matrimonio alla luce degli insegnamenti di Cristo e della Sua Chiesa, ma che non può fermarsi a questo.

Il loro “portavoce dell’umiltà”


Lucis Trust, ovvero il mondo visto da Lucifero


di Paolo Carcano
Politica e dottrine esoteriche sono da ormai molti secoli strettamente intrecciate e interdipendenti. E’ stato ormai dimostrato da eminenti storici come Giorgio Galli che, come l’illuminismo affonda le sue radici nella filosofia massonica, così il nazismo le affonda nel pensiero teosofico e magico ampiamente diffuso in Europa agli inizi del ‘900. Persino il comunismo sovietico, per quanto ateo e materialista, si è nutrito del pensiero cosmista russo di Nikolaj Fedorov. Non sorprende dunque scoprire che anche l’odierno mondialismo come dottrina politica è radicato in una dottrina esoterica, che è precisamente quella della teosofa britannica Alice Bailey (1880-1945). Nei suoi scritti esoterici la Bailey ha sostanzialmente ripreso la dottrina teosofica di Madame Blavatskij, l’ha reinterpretata entro una forma di cristianesimo gnostico e -cosa più importante- l’ha trasdotta sul piano politico e pratico. Nel 1920 infatti fonda a New York una casa editrice di nome Lucifer Publishing Company, o Lucifer Trust, con lo scopo di divulgare presso le masse le sue opere ed “iniziarle” alla sua dottrina. Successivamente da semplice casa editrice la Lucifer Trust diventa una vera e propria organizzazione, triarticolata nella Scuola Arcana, che è il centro speculativo dedito all’ammaestramento spirituale dei discepoli, nei Triangoli, che sono le cellule di discepoli sparse per il mondo e dedite all’ “apostolato” dell’associazione, e infine nella Buona Volontà Mondiale, che è il contenitore di tutte le iniziative, relazioni e studi di carattere politico-sociale. La dottrina teosofica della Lucifer Trust, la cui traduzione essoterica o pubblica ha dato origine al pensiero New Age, non è nient’altro che la riproposizione delle antiche gnosi sotto un mascheramento cristiano e al contempo “scientifico”, di cui le opere della Bailey costituiscono il magistero originario: si tratta in sintesi di favorire l’opera di autodivinizzazione dell’uomo e dell’umanità nel suo complesso, la quale con l’avvento della cosiddetta “Era dell’Acquario” (antico concetto astrologico) non avrà più bisogno di dogmi o di norme morali e si scoprirà essere essa stessa dio grazie alla luce liberatrice di Lucifero. Egli è il vero dio adorato dalla teosofia e dagli adepti di questa setta, ed è identificato all’atto pratico con la più profonda volontà istintuale dell’uomo. Si sente sibilare attraverso tale teoria gnostica la promessa truffaldina del serpente antico, “sarete come dio”.

Lui sì che se ne intende..?


"MEDJUGORJE E' L'INFERNO SULLA TERRA": parola di Satana! Don Ambrogio Villa avrebbe testimoniato di una frase detta, dice lui, da Satana durante un recente esorcismo. Intimato di rispondere alle domande del sacerdote, Satana ha dichiarato: "Per noi (demoni) Medjugorje è il nostro inferno sulla terra".

La “Chiesa rahneriana”

Avvenire per Ius Soli, Gotti Tedeschi: "Con linea Galantino due rischi per il Papa"

Avvenire pubblica una pagina a sostegno dello Ius Soli e alcuni parroci si rifiutano di distribuirlo in chiesa, perché dicono "non è materia che riguarda la dottrina della Chiesa e sulla quale non si può imporre ai cattolici una posizione obbligata". La cosa ha fatto molto scalpore, anche perché il direttore di Avvenire Marco Tarquinio in un'intervista a Repubblica ha anche lanciato un appello a Forza Italia e Area Popolare perché rivedano il loro No. Che sta succedendo? Nella Chiesa è rivolta contro una Cei che sembra disinteressata sempre di più sui temi etici e sempre più attiva su vicende politiche del tutto estranee alla dottrina? Intelligonews ha chiesto al banchiere Ettore Gotti Tedeschi, già presidente dello Ior, anche un parere su questo dopo averlo sentito sul futuro dei cattolici in politica.

I lungimiranti


Famiglia, attacco all'eredità di Giovanni Paolo II        
 

«Con il presente Motu proprio istituisco il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia, che, legato alla Pontificia Università Lateranense, succede, sostituendolo, al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia (…) il quale pertanto, viene a cessare». L’articolo 1 del Motu Proprio Summa Familiae Cura, pubblicato ieri, sancisce così un altro atto di rottura con il Magistero di san Giovanni Paolo II che l’Istituto aveva creato nel 1982 con la Costituzione apostolica Magnum Matrimonii Sacramentum. Significativamente il documento porta la data dell’8 settembre, due giorni dopo la morte del cardinale Carlo Caffarra che, su incarico di Giovanni Paolo II, l’Istituto per gli Studi su matrimonio e Famiglia aveva fondato.

Il nuovo parco della Cristianità

   Il Vaticano II e i suoi giardinieri

              


Dal 1962 al 1965 una squadra di architetti del paesaggio progettò i piani e i contorni di un nuovo parco della Cristianità. Essi volevano un parco con degli alberi e degli arbusti dalle essenze piuttosto esotiche; e suggerirono degli esemplari di taglia indifferentemente grande o piccola, purché sempre gradevoli al tatto. Immaginarono, naturalmente, un giardino cosparso di prati scintillanti, arricchiti da massicci dalle tinte bizzarre cosparsi di sacche di sabbia dalle forme inedite. In più progettarono uno spazio con tanti ruscelli che partendo dagli stagni illuminassero la notte, abbagliando gli occhi del visitatore.


martedì 19 settembre 2017

Fuga dalla verità


Intervista a S. E. Mons. Schneider su: Prof. Seifert, il Cardinale Caffarra e il dovere di resistere


Maike Hickson, 17 settembre 2017, Nota dell’editore: quanto segue è un’intervista al vescovo Athanasius Schneider, condotta dal Dr. Maike Hickson di OnePeterFive.     
Il vescovo Schneider è vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Astana, Kazakistan.
Maike Hickson (MH)Lei ha firmato, insieme al professore Josef Seifert (tra molti altri), l’Appello Filiale che conferma l’insegnamento tradizionale della Chiesa sul matrimonio. Il professor Seifert è stato ora rimosso dal suo arcivescovo spagnolo dalla sua cattedra Dietrich von Hildebrand presso l’Accademia Internazionale di Filosofia di Granada, Spagna – con l’esplicito riferimento avverso alla sua critica su alcune affermazioni contenute in Amoris Laetitia. Possiamo chiederle la sua risposta a una misura così punitiva, giustificata dall’argomentazione che il professor Seifert stava sconvolgendo l’unità della Chiesa cattolica e confondendo i fedeli?
Mons. Athanasius Schneider (BAS): il professor Josef Seifert ha compiuto un atto urgente e meritorio nel formulare domande critiche su alcune affermazioni palesemente ambigue contenute nel documento papale Amoris Laetitia, considerando che queste affermazioni stanno causando un’anarchia morale e disciplinare nella vita della Chiesa, un’anarchia che è sotto gli occhi di tutti e che, nessuno che ancora usi la propria ragione e abbia vera fede e onestà, può negare.

La misura punitiva contro il professor Seifert da parte di una autorità ecclesiastica non è solo ingiusta, ma rappresenta in definitiva una fuga dalla verità, un rifiuto di dibattito oggettivo e di dialogo, mentre, contemporaneamente la cultura del dialogo viene proclamata come un’importante priorità nella vita della Chiesa dei nostri giorni.

Chi spara ai corvi?


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Il documento su Emanuela Orlandi è un attacco a Papa Francesco? Fatti, commenti e ipotesi


Cosa si cela dietro le carte fatte uscire lunedì da Emiliano Fittipaldi sulla vicenda di Emanuela Orlandi? C’è una regia per attaccare Papa Francesco e le riforme in Curia? O è solo un’operazione effimera che, ancora una volta, nessun elemento di chiarezza porterà in una storia dolorosa per la famiglia della ragazza scomparsa nel 1983? La stampa italiana riserva titoli e analisi. Decisamente meno interesse, almeno fino ad oggi, da parte di quella anglosassone. Un dato che non si può non rilevare: non solo perché la vicenda Orlandi è sempre stata raccontata negli anni come uno dei nodi più misteriosi intorno al Vaticano. La madre di tutti i gialli veri e presunti all’ombra di San Pietro, con interconnessioni con le finanze d’Oltretevere e la malavita. Nonostante il luogo del “sequestro” della giovane figlia di un dipendente della Santa Sede sarebbe stato a Londra, dove sarebbero finiti mezzo miliardo di lire della Chiesa per il suo mantenimento, oltre Manica e negli Usa questa ultima pretesa svolta è affrontata al limite dell’indifferenza.

Sempre stata sullo stomaco


Il “genio femminile”


In un giornale, “trenta righe”, sono come un sigaro toscano e una medaglia di cavaliere: non si negano a nessuno. Sono perfette per i primi balbettii di un praticante, per i funambolismi del vecchio cronista, per l’elzeviro del professore un po’ dandy e per l’editoriale del direttore. Dunque bastano anche a noi per dare un taglio veloce ed esaustivo a questa rubrica che commenta quanto accade dentro e fuori la Chiesa. Ma per favore, anche se la forma non è più quella della risposta alle vostre lettere, continuate a scrivere. Gli spunti migliori vengono sempre da voi.
Alessandro Gnocchi
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KillerPaglia

Tanti saluti a Wojtyla e Caffarra. Con Francesco si cambia famiglia


Il terremoto che ha cambiato faccia alla Pontificia Accademia per la Vita ha colpito anche l'istituto di studi sul matrimonio e la famiglia creato da Giovanni Paolo II e con suo primo preside il teologo e poi cardinale Carlo Caffarra.
Da oggi questo storico istituto è stato azzerato e sostituito da un altro istituto con nome diverso.

Redde rationem villicationis tuae

Verso la profanazione dell’eucarestia? Quali conseguenze per l’umanità?

Verso messe ecumeniche con Valdesi, Ortodossi, Anglicani e Luterani: la profanazione della Santa Messa,in ossequio a Lutero 
di Patrizia Stella 
Verso messe ecumeniche in ossequio a Lutero




  



   
    

 Verso messe ecumeniche                                         
Verona, Roma di Patrizia Stella - Quello che molti di noi speravano non arrivasse mai, si è invece avverato (o almeno così pare – Ndr): Bergoglio con una lettera apostolica in forma di Motu proprio "Magnum Principium", Quibus nonnulla in can.838 Codici Juris Canonici immutantur, 09.09.2017”, sulla base del lavoro di una commissione di Vescovi ed “esperti” da lui istituita,
                                      ha modificato detto Canone
  riguardante la pubblicazione dei testi liturgici e la loro futura applicazione,
              allo scopo di favorire la partecipazione di tutti alla liturgia.
In pratica si tratta delle già annunziate "Messe ecumeniche" da celebrare insieme a Valdesi, Ortodossi, Anglicani e Luterani dove, in nome di una falsa unità,
                                   vengono cambiati i testi liturgici
        e "modificate" le Parole di Gesù al momento della Consacrazione,
          "conditio sine qua non" perchè si realizzi la Transustanziazione

Oh my God (o Gadu?)!

Fra linguaggio inclusivo e banalità



A qualcuno il problema delle traduzioni bibliche e liturgiche, affrontato nel post della settimana scorsa, a seguito della pubblicazione del motu proprio Magnum principiumpotrebbe apparire una questione di lana caprina; primo, perché si tratta di traduzioni (e si suppone che queste siano affidate ad esperti); secondo, perché, in fondo, cambia ben poco (invece di recognoscere, la Santa Sede si limiterà d’ora in poi a “confermare” le traduzioni, già approvate dagli episcopati nazionali). Per dimostrare che, invece, si tratta di una questione di non poco conto, prenderò un esempio dalla liturgia odierna. Prima lettura: prima lettera di San Paolo a Timoteo 2:1-8; vangelo: Luca 7:1-10. Farò riferimento alle traduzioni inglesi rispettivamente del Lezionario e del Messale Romano, che sono state entrambe condotte sulla base dell’istruzione Liturgiam authenticam (2001) e che, in base al recente motu proprio, potrebbero essere riviste.


La Chiesa Cattolica non è un’Onlus ?


Immigrazione e ius soli: il papa torni a fare il papa

Già speravamo in un cambio di rotta. Bergoglio, di ritorno dalla Colombia, era parso più moderato del solito in merito al suo cavallo di battaglia preferito: l’immigrazione incontrollata. «Un governo – aveva detto – deve gestire questo problema con la virtù propria del governante, cioè la prudenza. Cosa significa? Primo: quanti posti ho? Secondo: non solo riceverli, ma anche integrarli».
Noi però stavamo in campana, perché sperare è una bella cosa, ma conoscendo i nostri polli temevamo che le prudenti parole del papa, a conti fatti, non significassero granché. Ed effettivamente, su Repubblica, giornale preferito di Bergoglio, è comparsa la notizia di un patto segreto tra Gentiloni e il Vaticano per far annegare definitivamente questo sventurato paese: approvare lo ius soli in fretta e furia. “Missionario” inviato per questo delicato incarico, monsignor Rino Fisichella, che avrebbe l’arduo compito di forzare la mano al tetragono Angelino Alfano.