LA MISURA E' COLMA CHE FARE?
Dagli abusi liturgici alle eresie dottrinali passando per lo stravolgimento della pastorale, altro che fumo di Satana in Vaticano: qui non c’è solo il fumo, c’è Satana! La Chiesa non è del papa o dei modernisti è solo di Cristo
di Francesco Lamendola
Una Chiesa che celebra la santa Messa facendo le lodi di Lutero nel foglietto domenicale.
Un giornale semiufficiale della C.E.I.. Avvenire, che sceglie come collaboratore-vignettista Sergio Staino, penna tradizione della stampa di estrema sinistra marxista, ateo dichiarato, per il quale Gesù è stato un uomo meraviglioso, da ammirare in quanto fautore della causa dei poveri, ma, per il resto… nient’altro. Non certo il Figlio di Dio; non certo Risorto.
Un papa che dichiara che Lutero aveva ragione sulla predestinazione; che vola in Svezia a celebrare i 500 anni del luteranesimo, insieme ai pastori della Chiesa luterana; che invita gi islamici alla santa Messa per pregare il loro Dio; che dice che Gesù si è fatto diavolo e serpente; che commissaria, senza spiegazioni, i Francescani e le Francescane del’Immacolata; che dichiara che Dio non è cattolico; che dice di detestare il clericalismo e di considerare l’apostolato “una solenne sciocchezza”; che dichiara nefasta la dottrina se crea divisioni, e buona solo la dottrina che unisce tutti quanti; che non s’inginocchia mai davanti al Santissimo; che non risponde neppure a una richiesta ufficiale di quattro eminenti cardinali per avere dei chiarimenti teologici importanti, né accetta d’incontrarli, e non lesina parole offensive per tutti quanti lo criticano, al punto che si potrebbe compilare un nutrito vocabolario di epiteti ingiuriosi, ironici o sarcastici coi quali egli li apostrofa quotidianamente, non solo nelle interviste, ma anche nelle omelie della santa Messa; che di Maria Vergine sa dire soltanto, perfino nell’anniversario di Fatima, che è la nostra buona Mamma, ma senza spendere una parola sui suoi inviti alla penitenza e alla conversione; che dichiara, poco dopo essere stato eletto, che in ambito morale è sufficiente che una persona si regoli secondo la propria coscienza; che la Morte di Cristo è una certezza storica, la sua Resurrezione un atto di pura fede; che dichiara, più volte, di non sapere perché si soffre, e, in particolare, perché soffrono i bambini; che afferma, in un documento ufficiale del Magistero, come Dio, in certi casi, dagli uomini non si aspetta che escano dal peccato (divorzio e nuova unione), ma anzi si aspetta proprio questo, che restino così come stanno, perché non c’è altro da fare; e che (omelia del 4 ottobre 2017) ringrazia il Padre celeste per il fato che “tollera” i nostri peccati, ma non spende una parola per dire che gli uomini devono evitare il peccato e, se peccano, devono chiedere perdono e cambiar vita.