ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 17 gennaio 2018

«La nuova Ester che viene a salvare il suo popolo »

Interessantissma prospettiva biblica di Fatima: MARIA "NUOVA ESTER" MANDERA' IN FRANTUMI LE TRAME DI SATANA!...
Non c'è dubbio che Fatima ci pone dinanzi un evento di contenuto biblico di alto livello. E' prorpio alla luce di questa constatazione che è possibile individuare, nella Regina del Rosario di Fatima, il compimento di numerose figure bibliche antiche. Tre risplendono in modo particolare: Ester, Elia e Giuditta...

La Madonna a Fatima richiama con convinzione la verità della sua costante e premurosa Mediazione materna. Questo richiamo non è fatto mediante un singolo messaggio, una singola parola, un singolo avvenimento, un singolo segno.
Può dirsi che siano tutto l’evento e il messaggio di Fatima a mostrare con chiarezza inequivocabile l’azione mediatrice di Maria Santissima nella sua funzione di Madre Mediatrice e Corredentrice del genere umano. 

Posso disturbare la Santità vostra?

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Intervista a papa Gregorio Magno

    – Buongiorno Santità.
– Buongiorno a voi.
– Posso disturbare la Santità vostra?
– Prego.
– Lei è papa Gregorio, non è vero? Gregorio I, detto Gregorio Magno, ovvero il Grande?
– In persona.
– Perdonateci l’ardire, ma vorrei intervistare la Santità Vostra…

Serve solo un po’ di intelligenza

Parlano gli accusatori del Papa: "Tradisce la Chiesa con l'islam"

Il promotore della lettera contro Papa Francesco e il suo pontificato "pro-islam": "Come non lo si può considerare tradimento?"


Le sottoscrizioni sono già oltre 3.600. La lettera firmata da “ex musulmani” contro Papa Francesco e il suo “insegnamento sull’islam” in un modo o nell’altro ha fatto parlare di sé.
Alcuni hanno criticato la credibilità della petizione, aperta a tutti i fedeli senza il coinvolgimento di teologi o studiosi del Diritto Canonico. Eppure da Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna continuano a raccogliere adesioni nella speranza di presentare “milioni” di firme a Sua Santità e fargli capire che “non si possono servire allo stesso tempo la Chiesa e l’islam”.

A perpetua infamia

Nascita del Consiglio Ecumenico delle Chiese cristiane d’Italia
e messa ecumenica 





Foto di “gruppo”



Un passo importante sul cammino ecumenico è stato appena compiuto in Italia: lo scorso 5 dicembre è nato il Consiglio ecumenico delle Chiesa cristiane presenti in Italia, che ha l’obiettivo di fare avanzare il dialogo interconfessionale… e la messa ecumenica.
[si veda il servizio delll'agenzia SIR]

Per Don Cristiano Bettega, direttore del servizio per l’ecumenismo della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), questa nascita è un
«segno della volontà di continuare insieme il cammino intrapreso negli ultimi anni dalle Chiese, con l’intenzione di avere un organo di collegamento e consultazione il più veloce e agile possibile per poter intervenire come cristiani su temi di attualità o di emergenza e promuovere iniziative comuni»

“A Freudian slip?



Un rivista americana domanda: è un lapsus freudiano?

Anche nell’umorismo i gesuiti dicono mezze verità.


Una rivista americana ha commentato: “A Freudian slip? [Un lapsus freudiano?]“, a seguita della risposta data da papa Bergoglio — “Vado dalla strega” — ad una giornalista che gli chiedeva quale fosse il suo segreto per essere così in forma. Potrebbe essere davvero un lapsus freudiano? Vediamo un po’.
In realtà, non volevamo farci coinvolgere nell’ennesimo “pensiero liquido” ad alta quota, di un viaggio papale, tuttavia la rete è fatta di notizie e questo ci da la possibilità di affrontare, la notizia, nel modo più accurato possibile, o almeno ci proviamo.

Il rifiuto di una verità conosciuta

O CRISTIANI, O IL NULLA



L’alternativa al presente è fra un’Europa cristiana e il nulla. Il cristianesimo non è solo la sua identità, a dispetto che sia oggi un continente post-cristiano, è molto di più: è la sua stessa sostanza "morale e spirituale" 
di Francesco Lamendola  

 

Diceva Friedrich Nietzsche, verso la fine del XIX secolo, che l’Europa deve sceglier se vuol essere se stessa oppure il nulla. Pochi decenni dopo, alla luce della tragedia della Prima guerra mondiale, il grande scrittore T. S. Eliot precisava che l’Europa deve scegliere se vuol essere cristiana, o il nulla (cfr. il nostro articolo: Attualità di T. S. Eliot: o rifondare un’Europa cristiana, o il Nulla, pubblicato sul sito dell’Accademia Nuova Italia il 26/12/2017). Questa alternativa è oggi più che mai all’ordine del giorno, e implica la necessità di una scelta radicale e ultimativa. Sarebbe ingenuo farne “solo” una questione di tipo identitario e culturale; no: la posta in gioco è assai più ampia, perché la minaccia del nulla che incombe sul nostro continente non viene da dinamiche “naturali” della globalizzazione, ma da un progetto di annientamento ben preciso, mirante a strappare l’anima dei popoli per meglio asservirli al potere finanziario (cfr. l’articolo Esiste un progetto per strappare l’anima del mondo, pubblicato sul sito di Arianna Editrice il 30/10/2007), e, nel caso dell’Europa, mirante a distruggere la sua antica civiltà e la sua stessa spiritualità, in modo da farne una specie di dormitorio per masse anonime di lavoratori e consumatori sottopagati. 

Idolatria del “migrante”

Idolatria del migrante






Eccoci, siamo arrivati: quella del “migrante” è diventata ormai una figura idolatrata. In particolare, lo è diventata sia nel mondo del clero che in quello laico (o, meglio, in una parte di essi).

Prima di vedere entrambe queste idolatrie – che hanno scopi e ragioni diverse – dobbiamo passare attraverso alcune precisazioni etimologiche.

Il termine “migrante” è un neologismo

Il dizionario Treccani ci dice che “fin dall’Ottocento, migrante era adoperato in concomitanza con emigrante”, dove con “emigrante” si intende “chi emigra”, in particolare chi espatria, temporaneamente o definitivamente, a scopo di lavoro. “Emigrante, come dice l’etimo, sottolinea il distacco dal paese d’origine, calca sull’abbandono da parte di chi ne esce, come segnala anche l’etimologico e- da ex- latino. Ad emigrante, proprio per via di quel prefisso (che è e-ex latino, che indica proprio la separazione, il distacco, qualcosa che non è più, NdA), ma anche a causa del precipitato storico che si è sedimentato nell’uso della parola, si associa l’idea del permanere di un’identità segnata dal disagio del distacco, e dunque l’allusione a una certa difficoltà di inserimento nella nuova realtà di vita.

Ecumania

Ecumania forma perversa di ecumenismo e dialogo denunciata dal beato Newman



I Padri mi fecero cattolico“:  così il cardinale beato Newman lo dichiarava a Edward B. Pusey. Questi aveva criticato il culto cattolico a Maria, ritenendolo uno sviluppo anomalo della pietà cristiana e un grave ostacolo per l’intesa degli anglicani coi cattolici, e Newman nella nota lettera a Pusey risponderà:  “Non mi vergogno di basarmi sui Padri, e non penso minimamente di allontanarmene. La storia dei loro tempi non è ancora per me un vecchio almanacco. I Padri mi fecero cattolico (The Fathers made me a Catholic), ed io non intendo buttare a terra la scala con la quale sono salito per entrare nella Chiesa“.
Stiamo entrando nella Settimana di Preghiera per l’unità dei Cristiani che si svolge dal 18 al 25 gennaio, giorno della memoria della conversione di san Paolo, e riprendono anche i tamburi della stessa musica rimbombante, atta a far sentire quei cattolici – ancora troppo legati alla Verità – come dei veri cattivi insensibili al processo di riappacificazione in corso.

martedì 16 gennaio 2018

Atque semper Virgo

Sempre vergine? La risposta che la Chiesa si attende


La verginità di Maria è stata da sempre al centro di accesi dibattiti nella storia del Cristianesimo e di negazioni eclatanti. Nomi come Cerinto, gli ebioniti, Elvidio nei primi secoli, A. Mitterer e K. Rahner, nella metà del secolo scorso e più vicino a noi R. Brown, si aggiungono alla lista dei sospettosi (o degli eretici). Elvidio al tempo di S. Girolamo negava la perpetua verginità di Maria, invece il medico e sacerdote viennese, A. Mitterer, non riusciva a capire come mettere insieme la vera maternità di Maria e la sua verginità nel parto. Le due cose si escluderebbero a vicenda, al punto che per assicurare una reale maternità sarebbe stato doveroso ammettere la rottura del grembo e le doglie del parto. Il gesuita tedesco K. Rahner, in felice dialogo con tutti, non solo si accodò a detta proposta, ma ne derivò pure che la verginità di Maria nel parto non ha un solido fondamento. È un problema! L’aggettivo “problematico/a” entrò così ufficialmente nella teologia mariana rinnovata e presto la verginità (fisica) di Maria assurse al rango del simbolo, mentre si faceva spazio la “verginità del cuore”. L’integrità verginale di Maria, specialmente in partu, era da spostare dal piano fisico a quello teologico della purezza di fede della Vergine nell’accogliere il Verbo di Dio. Il corpo non era in fondo determinante.

Detestationes advenientes

UN ALTRO ABOMINIO PERPETRATO CONTRO IL FIGLIO DI DIO.


MUSULMANA RECITA CORANO IN CATTEDRALE: “CRISTO NON È FIGLIO DI DIO” – VIDEO


Nella Cattedrale di St.Mary, in Scozia, Madinah Javed, una ragazza musulmana, ha recitato l’inquietante nenia coranica – traduzione presente nei libretti forniti ai fedeli insieme al resto del programma – nella quale si nega che Cristo sia Dio. E’ la Sura ‘Maryam’. Il fatto che in una chiesa cristiana si possa recitare un verso che nega l’esistenza del ‘principale’ la dice lunga sul livello di degrado religioso a cui il Cristianesimo è arrivato.

Egli stesso passava con loro

Il miracolo del Mar Rosso e l’uragano Irma


” “Mosè stese la sua mano sopra il mare e il Signore sospinse il mare con un forte vento dell’est tutta la notte e mise a secco il mare”. Andò proprio così, come narra la Bibbia nel Libro dell’Esodo (14: 21). Se fu il Signore a separare le acque permettendo la fuga degli ebrei dall’Egitto, o si trattò semplicemente di Madre Natura, resta da stabilire. Ma certo è che un forte vento avrebbe potuto effettivamente creare per qualche tempo un corridoio in mezzo al mare per il popolo eletto. Dopodiché, caduto il vento, le onde si sarebbero richiuse, e così si spiega perché l’esercito inviato dal Faraone fu sommerso e dovette rinunciare all’inseguimento”: comincia così un articolo apparso su Repubblica, nella pagina dedicata alla scienza, del 23 settembre 2010, descrivendo i risultati di uno studio basato su 14 simulazioni al computer, condotto dallo Us National Centre for Atmosphere Research e dall’università del Colorado.

In chiesa non ci va più nessuno..

Corna glamour sulla bara: è la pastorale del diavolo

Nel dopo morte di Marina Ripa di Meana - “dopo morte” sostituisce i termini “funerali civili” o “esequie cristiane”, che non hanno avuto luogo -, al vedere le foto delle corna sulla bara ivi poste per volontà della defunta, ho provato una sensazione fortissima, frutto di contrasto tra due sensazioni contemporanee, proprio come capita nei libretti d’opera (ad es. «Di opposti affetti un vortice / già l’alma mia circonda»: Rossini, La donna del lago): un godimento estetico e un brivido di terrore generato dalla fede.

La strategia dei piccoli passi

VERSO L'APOSTASIA

A piccoli passi, ma quotidiani, verso l’apostasia. Lo sciagurato pontificato del (falso) papa Bergoglio: dopo aver tentato, per millenovecento anni, di scalzare la Chiesa dall’esterno, il Nemico ha deciso di farlo dall’interno 
di Francesco Lamendola  

  

Sono piccoli passi, come ha notato Sandro Magister, ma sono quotidiani, incessanti, feste e domeniche comprese, anzi, specialmente le feste e le domeniche: e così la neochiesa del (falso) papa Bergoglio marcia a ritmo straordinariamente spedito verso la radicale apostasia, in modo tale che molti non se ne sono neppure accorti; eppure il movimento c’è, e si vede: basti confrontare le cose che succedono ora, tutti i giorni, alla luce del sole, rispetto alla situazione di cinque o sei anni fa, subito prima che questo sciagurato pontificato avesse inizio. Trasformando le chiese e le basiliche in mense e sale da pranzo, dove si mangia la pastasciutta al ragù e la porchetta o lo spezzatino di carne, naturalmente per amore dei poveri, degli “ultimi” e soprattutto dei migranti, si attua una graduale, sistematica trasformazione di ciò che viene percepito come sacro e ciò che viene percepito come profano, facendo sparire il primo e sostituendolo completamente col secondo: si vuole abituare i fedeli che in chiesa non si va per pregare e cercare il Padre celeste, questo lo facevano i nostri nonni prima del Concilio, ma ci si va per pranzare con i poveri e per brindare con i rom, vittime d’una bieca discriminazione razziale.

Non disturbate il manovratore..

In Cile Francesco si sdoppia. E non si sa quale sia quello vero


Pochi giorni prima dell'arrivo di papa Francesco in Cile, la pubblicazione sull'Associated Press di una sua lettera ai vescovi cileni del gennaio 2015 ha complicato non poco la sua visita.
Quella lettera, infatti, genera un autentico rompicapo sul reale pensiero di Jorge Mario Bergoglio riguardo al maggiore scandalo che ha scosso il Cile in questi ultimi anni, quello che ha per protagonista un sacerdote di nome Fernando Karadima.
Karadima, oggi ottantasettenne, è stato per decenni parroco a Santiago, ma soprattutto è stato seguitissimo educatore e guida di folte schiere di giovani e di sacerdoti, dei quali alcuni sono poi diventati vescovi.
Nel 2010, però, numerosi suoi discepoli rivelarono di essere stati abusati sessualmente da lui, quando erano in giovane età o minorenni. La Santa Sede arrivò presto alla conclusione che quelle accuse erano fondate. E il 21 giugno del 2011 dichiarò Karadima colpevole e lo obbligò a ritirarsi a una vita nascosta di penitenza e preghiera.

Il “magistero dei gesti”

Chi comanda in Vaticano?



I lettori che mi seguono con regolarità avranno notato che nei miei articoli raramente parlo dell’esortazione apostolica Amoris laetitia. Il motivo lo spiegai all’inizio del post del 14 aprile 2016. È lo stesso motivo per cui, quando nell’agosto scorso i promotori della Correctio filialis mi chiesero se volevo sottoscrivere il documento, declinai cortesemente l’invito, pensando: chi sono io per correggere il Santo Padre e come posso io giudicare dell’ortodossia del suo insegnamento? Ciò però non mi impedí allora e non mi impedisce oggi di nutrire seri dubbi su Amoris laetitia, né di rilevare l’ambiguità del linguaggio utilizzato, né di denunciare i vizi procedurali che hanno portato alla sua stesura, né di constatare le conseguenze che ha provocato, in particolare la confusione diffusa nella Chiesa e le divisioni tra cardinali, vescovi, sacerdoti e fedeli. Ora poi che una discutibilissima interpretazione dell’esortazione apostolica è stata dichiarata l’unica interpretazione possibile ed elevata al rango di “magistero autentico”, rimango a maggior ragione ammutolito, non perché i miei dubbi si siano dissipati, ma semplicemente perché non so piú che cosa pensare.

Totò Papa!

IL VATICANO SPIEGA PERCHÉ LILIANNE PLOUMEN HA RICEVUTO LA MEDAGLIA DI SAN GREGORIO MAGNO. “NON È UN PLACET AD ABORTO E CONTROLLO DELLE NASCITE”.


Lilianne Ploumen, la leader abortista olandese ha realmente ricevuto l’onorificenza vaticana dell’Ordine di San Gregorio Magno. Qui di seguito pubblichiamo l’intervista , e ringraziamo della cortesia il collega Michale Hichborn del Lepanto Institute, che per primo ha dato la notizia. Per chi conosce l’olandese, questo è il link all’intera intervista, mandata in onda dall’emittente nazionale olandese BNR.
Comunque, ecco il testo, a cui faremo seguire alcune notizie e considerazioni ulteriori.
Lei ha vinto di nuovo un premio…
  • Sì, ho vinto un altro premio. Ho ricevuto un alto riconoscimento dal Papa…
È a causa di ciò che fa per l’aborto?
  • Bene, quello non è menzionato, ma in sé è interessante che sia menzionato quello che è per le risorse per la società…

lunedì 15 gennaio 2018

“Momenti duri si preparano per voi"


13_Fatima, Tre Fontane, Akita: “tre formulazioni di uno stesso segreto”. Da Fatima alle Tre Fontane (terza parte)


Le apparizioni mariane (soprattutto quelle degli ultimi due secoli, a partire da Parigi 1830) sono interconnesse da un meraviglioso “filo d’oro” assimilabile a quell’unico progetto mariano salvifico che la Vergine Maria, per volontà di Dio, sta portando avanti con le sue apparizioni e manifestazioni nel mondo. Per queste intime e misteriose relazioni talvolta i singoli eventi mariofanici si comprendono meglio, assumono sfumature contenutistiche più profonde e svelano ulteriori misteri se le si mettono in relazione le une con le altre. È quello che avviene in modo avvincente con Fatima accostata alle manifestazioni della Vergine della Rivelazione a Bruno Cornacchiola: attraverso le rivelazioni della Vergine a Cornacchiola, infatti, è possibile scoprire il contenuto ed il significato integrale del Segreto di Fatima per “una via alternativa ed indiretta”. 

Guai ai seminatori di scandali...

L'UNDICESIMO COMANDAMENTO



Il (falso) papa Bergoglio ha ufficializzato l'undicesimo comandamento: "acconsenti all'invasione della tua patria, allo snaturamento della tua terra, alla sommersione della religione cattolica da parte di milioni d'islamici" 
di Francesco Lamendola  

  

Finalmente ha parlato del peccato. Non lo fa mai, e alcuni milione di cattolici cominciavano a dubitare che proprio la parola peccato non esistesse nel suo vocabolario. ma ieri il (falso) papa Bergoglio, nella sua omelia dalla Basilica Vaticana del 14 gennaio 2018, Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, finalmente ha parlato del peccato e, nello stesso tempo, ha ufficializzato l'undicesimo comandamento: acconsenti all'invasione della tua patria, allo snaturamento della tua terra , alla sommersione della religione cattolica da parte di milioni d'islamici. Lo ha fatto alla sua maniera, stravolgendo come al solito le Sacre Scritture, fino a piegarle al suo pensiero, come quando ha citato il "Venite e vedete" (Gv 1,39) rivolto da Gesù a due nuovi discepoli, che non c'entra assolutamente nulla né coi migranti, né con l'accoglienza, ma tanto, chi se ne frega?, quel che conta è il Bergoglio-pensiero, mica quel che ha detto, duemila anni fa, un certo Gesù Cristo (e chissà cosa ha detto, poi, in realtà, come osserva con straordinaria sagacia padre Sosa Abascal, il generale dei gesuiti: mica c'erano i registratori, a quei tempi!). 

Gli apostoli della Globalizzazione.

CHIESA CATTOLICA E MODERNISMO
Il nuovo “alto consigliere” del Papa Bergoglio
Papa Bergoglio in partenza

Il Papa Bergoglio, nell’intervallo fra una predica a favore dei migranti ed un’altra per esortare all’accoglienza, ha lasciato la sua sede in Vaticano e si trova in viaggio per Santiago del Cile dove lo aspettano le autorità di quel paese e la comunità dei cattolici delle Chiese cilene.

Questo viaggio porterà il Papa per una settimana prima in Cile e poi in Perù, si tratta del ventiduesimo viaggio all’estero del suo pontificato, la sesta volta che tocca Paesi dell’America Latina. L’aereo dell’Alitalia atterrerà a Santiago del Cile, dopo quasi 16 ore di volo, intorno alla mezzanotte di oggi, le ore 20.00 locali. Grandi attese nella comunità cattolica di quei paesi.
Non si sa se il Papa pronuncerà anche in questo viaggio, come ha fatto la scorsa Domenica, qualcuna delle sue parole d’ordine che sono quelle dell’ “accogliere, proteggere, promuovere, integrare“: tali sono stati i 4 verbi scelti da papa Francesco per la 104esima Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che si è celebrata domenica 14 gennaio a Roma, appare tuttavia  sicuro che, anche in terra cilena, non dimenticherà di menzionare il grande tema a favore delle migrazioni e della accoglienza dei migranti che sono ormai una sorta di ossessione dei suoi discorsi, una “ispirazione” forse avuta dall’alto o forse un suggerimento molto più terra terra, fornito da uno o più dei suoi “consiglieri”.

Pensano che siamo scemi?

   Sembra proprio che pensino che siamo scemi
                           


Attenti ai “teologi morali” da copertina ...
Mentre papa Francesco continua la sua quinquennale tiritera contro gli immaginari farisei cattolici che difendono l’insegnamento della Chiesa sull’indissolubilità del matrimonio e la relativa disciplina eucaristica integrale - ancora ieri (9 gennaio 2018) - lui e i suoi collaboratori si sono ingegnosamente industriati a mettere in essere neo farisaiche scappatoie dai precetti negativi della legge divina e naturale, derivate dal sesto comandamento.

Cosa si deve fare contro i falsi maestri e le favole?

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«Verrà giorno in cui non si sopporterà più la sana dottrina»

Per varie ragioni in questi giorni ho ripreso in mano la seconda Lettera di Paolo a Timoteo e devo dire che mi ha sorpreso per l’attualità dei contenuti. Direi che è stata una folgorazione. A parte i problemi di attribuzione, nei quali non è il caso di entrare, la lettera colpisce per come riesce a delineare le sofferenze alle quali va incontro l’autentico seguace di Gesù e per la chiarezza con cui indica il dovere di lottare contro gli errori presenti e di prepararsi a combattere i futuri.

Marketing della santità


SOTTO ATTACCO: LA SCURE DI REVISIONISTI E CENSORI SUI BEATI E I SANTI. TROPPO “CATTOLICI”? UN LIBRO DI MATTEO ORLANDO.

“Sotto attacco: La scure di revisionisti e censori sui beati e i santi” è il nuovo libro (120 pagine, Edizione Chorabooks) del giovane teologo Matteo Orlando, classe 1978, docente IRC e pubblicista che, come leggiamo nella contro-copertina, è anche studioso di demonologia cattolica. L’opera, scritta con stile giornalistico, è preceduta da un’introduzione del noto scrittore e apologeta Rino Cammilleri, che apprezza come il libro esponga “una quantità di figure da meditare una per una, in un caleidoscopio in cui una tessera non è uguale all’altra. Perché i Santi sono la prova che il Vangelo è vero e che vero è tutto quello che Cristo vi dice”.

Ciò che però non si riesce a capire

Una domanda ai liturgisti “essenzialisti”: si farebbero operare da un chirurgo non attento ai dettagli?

Sappiamo che chi pretende difendere a spada tratta il Novus Ordo Missae, cioè il Nuovo Rito della Messa, pur di sorvolare sulle significative e per certi versi gravi questioni teologiche che pone questo Rito, si sofferma sulla questione dei gesti affermando che la riforma liturgica avrebbe giustamente semplificato.


Ciò che però non si riesce a capire -e che invece se si ha un animo semplice si capisce eccome- è che c’è una differenza tra forma e formalismo. Quest’ultimo si giudica da sé, ma quest’ultimo non è dato dal numero dei gesti o dei dettagli, quanto dallo spirito con cui si compiono i gesti e si rispettano i dettagli. Se si è privi della giusta fede, se si pensa di mettersi in pace con il Signore rispettando certe forme e non convertendo realmente il cuore e conservando in grazia l’anima, è evidente che si cade nel fariseismo e quindi si cade in un colpevole formalismo.

“Bergoglio non ha sprecato tempo”

BESTIARIO CLERICALE. ANZI, VESCOVILE. DA BOLOGNA A TORINO, DA PESCARA A TRENTO. PRANZI IN CHIESA E IPER MIGRANTISMO.


Qualche giorno fa è giunto a Stilum Curiae il messaggio di un lettore, così concepito:
“A: Segreteria Arcivescovo di Bologna <segreteria.arcivescovo@chiesadibologna.it>
Ho appena letto che avete aperto anche a Santa Maria dei Servi.
Sinceramente il locale di San Petronio non è di mio gusto, anche per via di quella facciata incompleta.
Sarei, invece, interessato a festeggiare il mio compleanno (il prossimo 6 giugno) presso il vostro nuovo ristorante.
Pensavo, se possibile, ad un pranzo all’interno e ad un aperitivo a buffet nella zona del portico con diversi punti di preparazione dei fritti (di pesce e di carne), dei salumi, dei formaggi, etc.
Vi prego di farmi avere un preventivo.
Cordiali saluti.”.

Al gioco di Paglia

Abortista premiata in Vaticano. A che gioco giochiamo?

Liliane Ploumen mostra l'onorificenza ricevuta da papa Francesco
La Santa Sede ha conferito l'onorificenza pontificia dell’Ordine equestre di San Gregorio Magno - fondato da papa Gregorio XVI nel 1831 - all'ex ministro olandese per il commercio estero e la cooperazione allo sviluppo Lilianne Ploumen (qui il primo resoconto pubblicato dal sito 1P5), nota per le sue iniziative a favore di aborto e delle rivendicazioni del mondo LGBT. L’onorificenza è assegnata solo a personalità cattoliche che si sono distinte per il servizio offerto alla Chiesa, alla Santa Sede e alla comunità locali. “In segno di apprezzamento e riconoscenza per il servizio prestato” si legge precisamente nell’Istruzione sul conferimento di Onorificenze Pontificie della Città del Vaticano del 13 maggio 2001.
Nel 2017 quando Donald Trump aveva ripristinato la cosiddetta Mexico City Policy che bloccava i finanziamenti alle ONG pro-aborto, la Ploumen aveva pensato bene di istituire la ONG “She Decides” (“E’ lei a decidere”) volta a sostenere economicamente tutte quelle organizzazioni non governative abortiste colpite dalla Mexico City Policy, quali la United Nations Population Fund (UNPFA), l’International Planned Parenthood Federation e la Marie Stopes International, ossia le principali agenzie pro-aborto a livello mondiale. In merito all’attività di queste organizzazioni così si espresse: “Questi sono programmi efficaci e di successo: supporto diretto, distribuzione di preservativi, sicurezza che le donne siano accompagnate nel momento del parto e sicurezza che l’aborto sia privi di rischi, se la donna non ha altra scelta”. La Ploumen riuscì a raccogliere fino a 300 milioni di dollari.
Intervistata dal New York Times (clicca qui) sulla Mexico City Policy l’ex ministro olandese ed oggi membro dell’Ordine di San Gregorio Magno dichiarò: “Ovviamente sono stata profondamente delusa e un po’ scioccata poiché, sa, siamo nel 2017. Ti aspetteresti che nel 2017 i diritti delle donne e delle ragazze di essere padroni dei propri corpi e delle proprie vite sessuali siano un dato di fatto acquisito“. Stessa musica in un’altra intervista, questa volta rilasciata al Financial Times (clicca qui), in cui sollecitava i governi europei ad opporsi alle decisioni di Trump in materia di aborto ed aggiungeva: “Le politiche regressive dell’America sull’aborto sono una calamità per i diritti delle donne e delle bambine che il resto del mondo deve contrastare“. Inoltre, come riporta il sito Osservatorio gender  (clicca qui) “il curriculum della Ploumen attesta che dal 2004 al 2007  è stata direttrice dei programmi di Cordaid, la Caritas olandese, accusata di distribuire contraccettivi e fornire fondi a Planned Parenthood, la multinazionale americana degli aborti”.
Ma non c’è solo l’aborto. Nel settembre 2017, in qualità di ministro, la Ploumen partecipò al Core Group LGBTI delle Nazioni Unite. In quell’occasione affermò che “i diritti LGBTI sono diritti umani“ e che “non possiamo essere accomodanti […] Lo stigma a danno delle persone LGBT continua in tutto il mondo. Il mio invito a tutti voi è di tenere alta l’attenzione, sebbene vediamo molti progressi, soffriamo anche di battute di arresto”. Nel 2010, sempre in qualità di ministro per la cooperazione, invitò gli attivisti LGBT a partecipare ad una Santa Messa che si sarebbe svolta presso la Cattedrale di San Giovanni Battista di Den Bosch, mostrando in bella vista triangoli rosa (il simbolo usato dai nazisti per indicare le persone omosessuali) con sopra scritto “Gesù non esclude nessuno”. Lei stessa si sarebbe appuntata al petto tale triangolo partecipando alla messa.
Viene da chiedersi come si può qualificare questa persona come cattolica. E’ la medesima domanda che il New York Times, nell’intervista a cui abbiamo fatto cenno sopra, ha posto alla diretta interessata la quale così rispose: “Alcune persone pensano che quando sei cattolico tu fai solamente quello che ti dicono di fare. Ma essere cattolico vuol dire semplicemente formare la propria coscienza attraverso certe norme e regole. Mia madre mi ha sempre insegnato che la tua coscienza è la tua cornice basilare di riferimento“.
Ma al di là delle autocertificazioni di cattolicità presentate dalla Ploumen, ciò che scandalizza, ovviamente, è il conferimento di una simile onorificenza da parte della Santa Sede ad una peccatrice manifesta – per usare un’espressione indicata dal Codice di diritto canonico – che combatte attivamente e con tenacia a danno di alcuni principi non negoziabili difesi dalla Chiesa, presentandosi de facto e anche de iure come nemica della Chiesa cattolica e non certo come paladina della fede.Questa onorificenza è la prova che al di là delle mura leonine vi sono personalità ben inserite nelle alte sfere che appoggiano l’omosessualismo e l’abortismo. Ossia credono con convinzione che l’omosessualità, la teoria del gender e l’aborto – per tacere di altri nefasti fenomeni sociali – siano un bene per l’uomo, per il cristiano e per tutta la società.

Non regge più la scusa della confusione dottrinale. Qui al contrario siamo in presenza di persone che agiscono scientemente per il male e che quindi operano in mala fede. Il dialogo, la misericordia, l’inclusione, l’ingegneria pontificia – cioè la pastorale tutta protesa a gettare ponti ovunque e con chiunque – in questi casi sono solo una cortina fumogena per occultare la promozione di politiche in netto contrasto con la dottrina, gli insegnamenti di Cristo e il vero bene della persona.

I Pannella, le Bonino, gli Scalfari, i Sachs, i von Boeselager (il cavaliere di Malta accusato di essere favorevole alla contraccezione), i Biggar, le Le Blanc (scienziati membri della Pontifica Accademia per la Vita favorevoli rispettivamente ad aborto, eutanasia e fecondazione artificiale), i Chiodi (membro anch’esso della PAV e favorevole alla fecondazione extracorporea e alla contraccezione) e le Ploumen non solo non dovrebbero ricevere premi, onorificenze, nomine e attestati di stima – siamo alla spiegazione del lapalissiano – ma dovrebbero ricevere severe condanne per il loro operato. Ciò sarebbe di estrema utilità per la salvezza della loro anima e per l’anima dei semplici. Sarebbe un tendere loro la mano per non farli cadere nel baratro e per impedire che altri ci cadano. Assegnare loro una onorificenza pontificia – oltre ad insultare coloro i quali realmente se le meritano e che mai potranno fregiarsene - significa non solo insozzare il prestigio dell’Ordine cavalleresco di San Gregorio Magno, ma anche prostituire tutto il portato di fede e morale della Chiesa cattolica. E, da ultimo, far imbufalire non pochi cattolici.
Tommaso Scandroglio

Ploumen, leader abortista olandese, premiata con la medaglia di San Gregorio Magno dalla Santa Sede

di Marco Tosatti.
Secondo notizie rimbalzate sui social media, e un video in cui la protagonista conferma il fatto, Lilianne Ploumen avrebbe ricevuto la medaglia di cavaliere dell’Ordine Pontificio di San Gregorio Magno.
La notizia è stata data ufficialmente prima da questo sito, il LepantoInstitute, e poi rilanciata su altre piattaforme. Lilianne Ploumen, già ministro olandese per il commercio e lo sviluppo alla cooperazione, è particolarmente attiva nella diffusione a livello mondiale dell’aborto, e dei diritti delle associazioni LGBT.  Nel video afferma che la medaglia “è un’alta distinzione dal Vaticano, dal Papa”. Un anno fa, dopo che Donald Trump aveva deciso di sospendere i fondi destinati alle organizzazioni che promuovono l’aborto all’estero, Ploumen ha creato una nuova ONG, chiamata “She decides” (Lei decide) raccogliendo oltre 300 milioni di dollari. Nell’ottobre in un articolo sul Financial Times aveva scritto che “la politica regressiva dell’America sull’aborto è una calamità per i diritti delle donne e delle ragazze che il resto del mondo deve contrastare”.
Ploumen è stata direttrice dei programmi di Cordaid, un’agenzia di aiuti cattolica olandese dal 2004 al 2007, che fu accusata di fornire fondi a Planned Parenthood, la multinazionale americana degli aborti, e fornire contraccettivi.
Nel settembre 2017 Ploumen faceva parte del gruppo centrale LGBTI delle Nazioni Unite. Nel febbraio 2010 aveva incitato attivisti LGBT a intervenire e interrompere una messa nella cattedrale di San Giovanni Battista, recando triangoli rosa e cartelli con la scritta “Gesù non esclude nessuno”. Era contraria all’insegnamento morale della Chiesa sull’omosessualità.
L’ordine equestre di San Gregorio fu stabilito nel settembre 1831, e viene conferito a persone per il loro servizio personale alla Santa Sede e alla Chiesa cattolica romana, tramite uno sforzo inusuale, il loro appoggio alla Santa Sede e i loro eccellenti esempi offerti nelle loro comunità e Paesi.
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Se il Vaticano dà l’onorificenza alla leader olandese pro-aborto

di Giuseppe De Lorenzo.
Non sono ancora chiare le motivazioni che avrebbero spinto la Santa Sede a inviare la croce dell’Ordine Pontificio di San Gregorio Magno, una delle più alte onorificenze vaticane, a Lilianne Ploumen.
Ma le polemiche non mancano (e ci mancherebbe). La 55enne politica olandese, ex ministro per il commercio estero e la cooperazione allo sviluppo dei Paesi Bassi, è famosa infatti non tanto per la sua devozione a Santa romana Chiesa, ma per aver più volte portato avanti battaglie in favore dell’aborto e dei gay.
A riportare la notizia è il sempre ben informato Marco Tosatti, che sul suo blog ha rilanciato l’articolo pubblicato da Lepantoinstitute.org. Il portale sostiene di “poter confermare” l’avvenuta ricezione del “premio” e la stessa Ploumen appare in un video (guarda) in cui mostra la medaglia appena ricevuta dal “Papa”. Al di là della sua carriera politica nel partito laburista olandese, a scandalizzare gli ambienti cattolici (soprattutto quelli tradizionalisti) è il fatto che la Ploumen un anno fa abbia dato il via ad una nuova Ong, intitolata “She decides” (Lei decide), per contrastare le politiche anti abortiste di Donald Trump. Forse ricorderete: tra i primi decreti del neo presidente Usa, ci fu un ordine esecutivo con cui mise un freno ai finanziamenti statali verso le organizzazioni che praticano (e sponsorizzano) l’interruzione di gravidanza. In tutta risposta l’attivista mise in piedi una struttura in grado di raccogliere 300milioni di euro da indirizzare alle cliniche abortiste.
“Siamo nati – si legge nel sito di She decides – per sostenere i diritti fondamentali delle ragazze e delle donne di decidere liberamente e autonomamente sulla propria vita sessuale: se, quando, con chi e quanti figli avere”. Insomma, un inno al libero aborto in risposta alla decisione di Trump di “tornare” alla cosiddetta politica di Città del Messico, ovvero la legislazione che impedisce alle Ong non Usa di ricevere denaro se diffondo informazioni sull’interruzione di gravidanza.
Ognuno combatte le proprie battaglie, per carità. Sorprende però, se confermato, che il Vaticano si prodighi a premiare chi si è spesa in favore dell’aborto. Per di più con un ordine equestre che viene conferito solo a persone che in qualche modo abbiano svolto un importante servizio per la Chiesa. La Ploumen non ha mai negato di apprezzare i programmi messi in campo da Unpfa, da International Planned Parenthood Federation e da Marie Stopes International definendole realtà “efficaci e di successo” nel “supporto diretto, nella distribuzione di preservativi e nell’assicurarsi che l’aborto sia sicuro se (e donne, Ndr) non hanno altra scelta”. Non proprio in linea con il Magistero.
Non solo. Perché l’attivista olandese è stata anche direttrice dei programmi di Cordaid, l’agenzia cattolica accusata di aver fornito contraccettivi e di aver sostenuto le pratiche di Planned Parenthood in Sierra Leone. “Negare a una ragazza o una donna informazioni sulla pianificazione familiare – scriveva la Ploumen sul Financial Times – e sulla salute sessuale significa prendere decisioni per lei sul suo corpo e sulla sua vita, decisioni che dovrebbero essere soltanto sue”. E ancora: nel settembre scorso l’ex ministro olandese ha anche partecipato – come oratore – al United Nation LGBTI Core Group, l’incontro internazionale per promuovere politiche in favore di omosessuali e transessuali. “I diritti LGBTI sono diritti umani – ha detto la Ploumen – Non possiamo essere compiacenti. In oltre 70 paesi l’omosessualità è ancora criminalizzata…la lotta contro le persone LGBT continua in tutto il mondo”.
Fonte: il Giornale

Riassunto del lunedì. Fra Bibbia e psicoanalisi?

di Francesco Filipazzi
Veniamo a sapere che in Gregoriana andranno in onda dei seminari su rapporto fra Bibbia e Psicoanalisi. Il titolo è "L'avvenire di un'illusione", che è in realtà il titolo di un libro di Freud. Stando a Gesuiti News, l'intento è di dimostrare che "le radici della psicanalisi sono bibliche". Se non fosse ciarpame vecchio di 60 anni ci preoccuperemmo.

Un po' più preoccupante è l'esternazione di Galantino per cui chi non è d'accordo con le aperture di questo periodo è un fallito, un infelice, uno con problemi esistenziali. In effetti sapere che l'episcopato italiano è tenuto in pugno da lui ci rende decisamente infelici.
Preoccupantissima è poi la notizia che rimbalza a cavallo dell'Oceano. Una nota abortista olandese sarebbe stata insignita nientepopodimenoche dell'Ordine Equestre di San Gregorio Magno, una onirificenza vaticana. Poiché questa tizia, come unica azione pubblica, ha sostenuto e raccolto fondi per diffondere l'aborto, non vorremmo che promuovere l'aborto sia un merito agli occhi della Sede.
Esiste anche una petizione per chiedere la revoca dell'onorificenza.  

A livello internazionale, è stata una grande settimana trumpiana. Dopo aver fatto inviperire tutti per aver definito "cessi" i paesi africani (in realtà lui nega categoricamente e noi gli crediamo), ha anche dichiarato di avere ottimi rapporti con il nord coreano Kim. In effetti sembra vero, visto il disgelo fra le due coree. L'impressione è che il buon Donald stia prendendo tutti per il naso, applicando la Madman Theory.

Nel frattempo papa Bergoglio si sta dirigendo in queste ore in Sud America. Non andrà però in Argentina, il che è apparentemente inspiegabile. Secondo alcuni il motivo è che se si recasse nella sua terra di origine riscuoterebbe ben poco successo e anzi correrebbe il rischio di essere contestato! 
Sembra infatti che tutti i pagliacci argentini si stiano accreditando come "amici del Papa", tanto che la conferenza episcopale ha dovuto emettere un comunicato per dire loro di finirla!
In Cile invece alcuni contestatori sono arrivati addirittura a mettere bombe e a minacciare l'incolumità di Francesco. Probabilmente si tratta di tentativi politici da parte di qualcuno per assumere visibilità più che un'avversione vera al Papa, ma la situazione è surreale.
Nel frattempo attendiamo il viaggio di ritorno, ansiosi di ascoltare il discorso in aereo.

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