ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 6 giugno 2013

Il castigo delle api dei demoni

La Monsanto utilizzerà api robotizzate per impollinare le proprie coltivazioni

Clicca per ingrandire
Gli impollinatori svolgono un ruolo fondamentale nella riproduzione sessuale delle piante. Quando mangiate una mandorla, una barbabietola, un’anguria o anche quando bevete il vostro caffè, state degustando il frutto dell’antico rapporto tra fiori e animali impollinatori.
Purtroppo, dagli anni novanta, la salute delle api, in tutto il mondo, è stata in pericolo anche grazie all’incremento dei punti di prova di nuovi pesticidi tossici, creati da aziende come Shell e Bayer fra le altre.

Tiara no, stemma sì.

Ratzinger vuol tenere lo stemma
Ha rinunciato spontaneamente al pontificato ma ora ne vuol ugualmente mantenere i simboli

È andata a vuoto la missione del cardinal Montezemolo
«Santo Padre, dopo aver rinunciato al pontificato non pensa di cambiare lo stemma?» «Grazie, non intendo modificarlo». Questa è la sintesi del tentativo operato dal cardinale Andrea Carlo di Montezemolo presso Benedetto XVI perché mutasse lo stemma usato dal 2005 al 2013, adottandone uno nuovo rapportato alla situazione (inattesa e con precedenti limitati e indietro nei secoli) del pontefice emerito. È lo stesso presule, esperto di araldica ecclesiastica, a darne notizia sul fascicolo n. 113 della rivista Nobiltà, nell'articolo «Un nuovo stemma per un papa emerito?».

Tempi duri per la Chiesa?

Da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori al “Vescovo di Roma” Francesco

di Carlo Di Pietro

Tempi duri per la Chiesa? Con le “dimissioni” di Papa Ratzinger e con l’elezione al Soglio del cardinal Bergoglio, oggi Papa Francesco, numerosi critici e studiosi del cattolicesimo e della cattolicità in tutte le sue espressioni e forme, si sono addentrati in dibattiti e dispute teologiche, dottrinali, liturgiche, disciplinari. Uno dei principali temi affrontati è proprio quello dell’Autorità, requisito che acclude anche elementi quali l’indefettibilità, l’estraneità all’errore, la “tradizionalità”, ecc …

Tradizionalisti: come una sétta e come dei fanatici..

La copertina del volume
LA COPERTINA DEL VOLUME

Retroscena del potere nei diari vaticani

Un libro del giornalista ed esperto di informazione religiosa del Catholic News Service John Thavis

Un libro di retroscena. Ma di qualità nello stile del migliore giornalismo anglosassone. Che non fa sconti. Nel senso che dalla lettura emergono i problemi così come sono, senza prediche o sovrastrutture ideologiche o posizioni precostituite. Non abbiamo un autore che piega i fatti alle sue teorie.

Attraverso la viva voce della vasta galleria di personaggi che incontriamo, il lettore attento capisce che si trova di fronte un mondo che segue senza indugio regole sue proprie. Stiamo parlando del Vaticano (ovviamente) e del libro di John Thavis. Corrispondente a Roma del Catholic News Service (l’agenzia stampa dei vescovi statunitensi), quindi capo dell’ufficio di corrispondenza romana della stessa agenzia, Thavis per 40 anni ha seguito da vicino il Vaticano, prima di andarsene in pensione l’anno scorso e dedicarsi a questo libro che raccoglie aneddotica, ricordi personali, scene alle quali ha assistito di persona.

Nello stile anglosassone non troviamo una teoria su quanto l’Autore ha visto e vissuto. Troviamo un racconto gustoso e godibile, di grande interesse nel delineare caratteri e caratteristiche.  «Ho scritto questo libro – spiega tra la’ltro Thavis – pensando che di solito il giornalismo si concentra sul potere del Vaticano e sul suo impatto a livello istituzionale. Invece volevo rendere conto del alato umano, che rende il Vaticano un luogo affascinante».

L’obiettivo è riuscito grazie alla galleria di personaggi, minori ma influenti, che vengono raccontati a colloquio col giornalista. Gustosi i dietro le quinte dei viaggi papali (e delle loro peculiari modalità organizzative) o il racconto del picco di interesse assunto dal viaggio in Germania col famoso discorso di Ratisbona di Benedetto XVI. Ci sono poi i retroscena relativi all’ipotesi di beatificazione di Pio XII e la trattativa con i tradizionalisti voluta da Benedetto XVI, del cui pontificato si parla diffusamente. E via dicendo. Del resto 40 anni di professione significano la padronanza di una grande quantità di dettagli, tantissime persone incontrate a tutti i livelli della complessa gerarchia vaticana, un bagaglio enorme di pettegolezzi e la conoscenza dei sommovimenti interni di una grande organizzazione.

Gustosa la conversazione con un funzionario di Curia che accetta di parlare con il giornalista, al telefono, solo quando il suo ufficio è vuoto e dunque al riparo da orecchie indiscrete. Oggetto della conversazione erano i tradizionalisti e di tentativi di ricucire lo strappo. La mia fonte – scrive Thavis – aveva appena cominciato a parlare descrivendoli come una sétta e come dei fanatici. Mi sedetti – nota – ed ascoltai un’esibizione verbale di mezz’ora.

Quello che emerge è un sistema organizzativo ed un modello di governo. Il lettore avrà la sorpresa di scoprirlo e di valutarlo. Oltre ai gustosi racconti, è qui il pregio veramente notevole del libro.
 FABRIZIO MASTROFINI
ROMA

 Thavis J., Diari Vaticani, Castelvecchi, Roma 2013: 288 pp., 25 euro Oppure in inglese: Vatican Diaries, Viking, 2013; USD 27,95

Cercheranno ancora Dio!?

Miseria del laicismo
Il primo gesto filosofico consiste sempre nell’esercizio del dubbio, vuoi anche nella cartesiana forma “iperbolica”, rispetto ai luoghi comuni e alle verità inerzialmente ammesse dai più. Il cosiddetto laicismo può, a giusto titolo, costituire un fecondo luogo di esercizio del dubbio filosofico. Il laiscimo – vera e propria religione del nostro tempo – si presenta urbi et orbi come ideologia neutra e avalutativa, che assume come scopo primario la liberazione dell’uomo dalle visioni assolutistiche, quando non fondamentalistiche, e dunque anzitutto da quelle religiose.

Non solo serpenti velenosi..


L'altra metà di Gaza, sospesi fra la vita e la morteStriscia di Gaza, in questo angolo di terra il conflitto è entrato nella vita di tutti i giorni. La guerra la si fa in due. Anche se i servizi giornalistici sono quasi sempre riferiti a Gaza, a di là del valico di Karni, al di qua, in territorio israeliano, il lavoro nei campi (qui è terra di contadini) non segue i cicli naturali, ma quelli del conflitto. Gli agricoltori e i braccianti, sia israeliani che immigrati stranieri, possono coltivare solo tra un allarme e l’altro. I bunker, costruiti a fianco delle serre, dentro le case, sui marciapiedi, ad ogni fermata d’autobus, sono l’ultimo bastione fra la vita e la morte.

Ma coi vescovi che ci sono, non tutto il male vien per nuocere.. anzi!


Diario Vaticano / La piaga del divorzio tra vescovo e diocesi

Papa Francesco martella contro le ambizioni di carriera. Tra cui il voler passare da una cattedra episcopale a un'altra e poi a un'altra ancora. Ma il proposito di legare indissolubilmente un vescovo alla sua diocesi è finora caduto nel vuoto. I curriculum dei cardinali ne sono la prova

di ***
CITTÀ DEL VATICANO, 6 giugno 2013 – Uno dei temi ricorrenti della predicazione di papa Jorge Mario Bergoglio è la messa in guardia dal carrierismo ecclesiastico. Più volte, sia nelle omelie delle messe mattutine a Santa Marta, sia in quelle pronunciate in occasioni solenni, il pontefice venuto "dalla fine del mondo" denuncia una tentazione antica, che in effetti risale ai tempi di Gesù, quando gli apostoli, raccontano i Vangeli, battagliavano tra loro su chi fosse il più grande.
La denuncia del carrierismo ecclesiastico non è comunque – se non per la più frequente reiterazione – un'esclusiva dell’attuale stagione papale.

Snake venom shall wakeup them? Scarcely!



Papa “buono”, quello “cattivo” e gli ebrei
Pubblichiamo la prima parte (su tre) di un'intervista a Sergio Minerbi, ex ambasciatore di Israele a Bruxelles e professore all’Università Ebraica di Gerusalemme.
Mai farsi prendere dall’entusiasmo per le prime impressioni superficiali.
Leggere sempre i documenti originali prima di esprimere un parere.

mercoledì 5 giugno 2013

De fructibus


Radcliffe scrive sul battesimo, ma in Inghilterra i sacramenti sono in calo

Il sacramento del battesimo
IL SACRAMENTO DEL BATTESIMO

I numeri certificano che sono meno della metà nel confronto tra il 1964 e il 2010

E’ fresca di stampa l’edizione italiana dell’ultimo testo del domenicano inglese Timothy Radcliffe (Prendi il largo!, Queriniana 2013 pp. 384 28,50 euro) che Vatican Insider aveva recensito nel testo originale dello scorso anno (Take the Plunge Continuum London 2012). Un’appassionata analisi sul significato dei sacramenti dell’iniziazione cristiana, in particolare battesimo e confermazione alla ricerca della loro incidenza sulla vita dei cristiani. A partire da una constatazione dell’esistente: “La Chiesa è in primo luogo una comunità di battezzati. Il battesimo è il grande mistero della nostra fede. Ma non sempre si ha questa impressione”.

L’ABITO NON FA PIÙ IL MONACO:


 NELL’'OCCIDENTE GODONE E MONDANO S'’ACUISCE LA CRISI DELLE VOCAZIONI

Un paradosso all'ombra di San Pietro. Ora che sul soglio pontificio siede il primo Papa degli ultimi 150 anni proveniente da un ordine religioso (prima del gesuita Francesco il precedente fu un camaldolese italiano), le congregazioni conoscono una crisi di vocazioni senza precedenti.
Preti2
brtrgrgc69 gesuita alla finestra
A leggere i dati diramati dal Vaticano pochi giorni fa all'interno dell'annuario statistico 2013, fa rumore il crollo costante e continuo di vocazioni maschili e femminili. Dai gesuiti ai francescani, oggi sono poco più di centomila i religiosi nel mondo, 710mila circa le religiose. Ma erano rispettivamente più di 150mila e più di un milione all'inizio degli anni Settanta, gli anni del grande boom in scia al vento del concilio Vaticano II.

Chi vede i ciechi?

Papa Francesco ha «visto»? 
MAURIZIO BLONDET
Solo occasionalmente, Cristo è nascosto sotto le specie di pane e vino; ma talvolta rivela la sua carnale fisicità. Così è accaduto quasi 10 anni fa a Buenos Aires, proprio mentre il Papa era cardinale, ultima di innumerevoli volte nella storia della Chiesa. In molte cose, questo Papa, sembra proprio essere mosso dalla fede viva di uno che «ha visto».
http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&task=view&id=255726&Itemid=142

Papa Francesco e Medjugorie

4--.jpgSuor Emmanuel nell'ultimo suo diario (15 marzo 2013), ci fa conoscere altri precedenti del cardinale Bergoglio, adesso Papa Francesco, con Medjugorje.

Lo chiamano conservatore..

La rubrica Genio del Male. Il Papa ha recuperato lo spontaneità di Luciani, ma non basta

Francesco ha riformato il linguaggio, ma è conservatore

Le innovazioni del Papa sono limitate al lessico: in questo è sostanzialmente un conservatore

Pellegrinaggio o religione turistica?

L’Ordine dei Cappuccini sorse intorno al 1520 per volontà di Matteo da Bascio e di altri frati originari delle Marche, che vollero riavvicinarsi alla prima regola del 1221 (non quella del 1223, fortemente condizionata dalla Curia) di Francesco d’Assisi.
Dal 1574 il nuovo Ordine, tramite la riconquista della povertà di spirito e della semplicità di vita a imitatio Christi, si espanse in Europa e nel mondo. 

Sante carriere?

Rumors: Roncalli, rallenta la canonizzazione. Montini beato in autunno, Wojtyla forse rinviato al 2014

 
Che fine ha fatto la canonizzazione di Angelo Giuseppe Roncalli, che dal 1958 al 1963 regnò come Giovanni XXIII? In Vaticano – dicono ad Affaritaliani.it – c'è chi inizia a chiederselo. A 50 anni dalla sua morte, papa Giovanni XXIII, beatificato dal 2000 in pieno Giubileo insieme a Pio IX da Giovanni Paolo II (al tempo si disse fosse una beatificazione di tendenza progressista “bilanciata” in senso tradizionalista da quella di papa Mastai Ferretti), è nel cuore di tutti i fedeli.

Il cardinal Massone,

la guerra di don Luigi Villa contro ‘La Gran Loggia Vaticano’

corelFonte articolotre 9 maggio 2013- Li chiamano ‘i lupi’, gli iscritti alla massoneria che vestono l’abito talare, generalmente tutti, o quasi, appartengono ai vertici della gerarchia ecclesiastica.
‘Santi uomini’ che sotto la tonaca, o meglio la porpora, indossano il grembiulino e, secondo l’ala antimassonica del clero internazionale, incarnano l’espressione del Maligno giunto a un passo dal Soglio di Pietro.
Una lobby potente e pericolosa, basti ricordare che l’ultimo a pubblicare un elenco di preti massoni fu quel Mino Pecorelli nel 1976, direttore di Op, pochi mesi prima della sua tragica fine, ricordato in questi giorni in relazione alla scomparsa di Giulio Andreotti, accusato e assolto proprio per l’omicidio del discusso giornalista.

martedì 4 giugno 2013

Il castigo delle armi dei demoni

H.A.A.R.P.: l'arma più distruttiva che sia mai stata inventata

Foto:http://uforeview.tripod.com/cjimages/haarp.jpg


H.A.A.R.P.: l'arma più distruttiva che sia mai stata inventata

PAENITEMINI

Non piange più nessuno...



   Non piange più nessuno.
Se non ci sono più preti non piange quasi più nessuno. È questa la triste constatazione che ci tocca fare.

   Assistiamo alla più grande crisi sacerdotale della storia della Chiesa, intere terre in Europa sono ormai senza sacerdote e tutto tace. 
   Non sentirete nemmeno un vescovo gridare all'allarme, piangere con i suoi fedeli, domandare a tutti una grande preghiera per le vocazioni sacerdotali; intimare un digiuno e una grande supplica perché il Signore abbia pietà del suo popolo.

LE VIE (E I BENI) DEL SIGNORE SONO INFINITI:

 LA CHIESA ALLA FINE NON PAGHERÀ L’IMU

Come volevasi dimostrare, la sbandierata introduzione dell’Imu per i beni della Chiesa è stato un enorme bluff - Per non pagare la tassa basta dimostrare che un’attività sia non profit a metà - Se il Fisco non vede l’ora di suonare ai nostri campanelli, si guarda bene dal disturbare i vescovi... - -

Le “riscoperte” della Chiesa postconciliare

 Downsview Wy jestescie sola ziemi___swiatlem swiata

Abbiamo riscoperto la “Parola di Dio”: e ci siamo protestantizzati;
abbiamo riscoperto la Collegialità: e il Papa è diventato un soprammobile o un grazioso nonnino;
abbiamo valorizzato l’ecclesiologia di comunione e siamo finiti in un casino indescrivibile.
abbiamo “interrogato” la Chiesa su se stessa: e non sappiamo più che cosa essa sia.

Il mistero del seminario di Cuglieri,

in Sardegna



Nato nel 1927, regnante Papa Pio XI, il Pontificio Seminario Regionale Sardo del Sacro Cuore di Gesù, vive oggi una di quelle vicissitudini tipiche dei nostri tempi, in continuo bilico tra realtà e fantasia sbrigliata dei preti moderni.

lunedì 3 giugno 2013

LA RIMOZIONE DEL CROCIFISSO DALL’AULA MAGNA DELL’UNIVERSITA’ DI FIRENZE.

UNA LETTERA APERTA AL MAGNIFICO RETTORE.
Pubblichiamo la lettera aperta ricevuta da alcuni amici fiorentini, scritta dal ricercatore universitario prof. Antonio Bellizzi. Inseriamo questo testo nella rubrica della “Settimana politica”, perché l’Autore dimostra, con dovizia e profondità di argomenti, come il Crocifisso sia un simbolo irrinunciabile della nostra civiltà e delle nostre radici, e come la sua esposizione rientri in una corretta e non faziosa applicazione del concetto di “Stato laico”. Proponiamo quindi questa lettera come approfondimento di grande utilità per chiunque intenda la politica come serio impegno di realizzazione del bene comune.
PD

E' l'ora che pia..?


1. L’ORA È SCOCCATA: IL CARDINALE TARCISIO BERTONE NELLO SCORSO FINE SETTIMANA AVREBBE PRESENTATO LE DIMISSIONI DA SEGRETARIO DI STATO A SEGUITO DELLE PRESSIONI RICEVUTE DAGLI OTTO CARDINALI DELLA COMMISSIONE VOLUTA DA BERGOGLIO - 2. IL PAPA È ORA COMBATTUTO: NON SA SE ACCETTARLE E RENDERE PUBBLICA LA NOTIZIA OPPURE TEMPOREGGIARE PER RENDERE IL PASSAGGIO DI CONSEGNE PIÙ SOFT POSSIBILE -
PAPA FRANCESCO JORGE BERGOGLIO
PAPA FRANCESCO JORGE BERGOGLIO
DAGOREPORT
Il cardinale Tarcisio Bertone nello scorso fine settimana avrebbe presentato le dimissioni da Segretario di Stato a seguito delle pressioni ricevute dagli otto cardinali della Commissione voluta da Bergoglio al fine di una maggiore collegialità nel governo della Chiesa cattolica. Il Papa è ora combattuto: non sa se accettarle e rendere pubblica la notizia oppure temporeggiare e attendere qualche settimana, per rendere il passaggio di consegne più soft possibile.

Un sonetto per gospisti

Di Mons. Andrea Gemma un breve sonetto nel quale esprime la devozione autentica e lo sconcerto per il fenomeno che sta contagiando tanti fedeli e purtroppo tanti ministri della Chiesa:

Difficile è capire, o Madre Amata,
come vi sia verificato un tale
scempio sul nome tuo, della durata
di più decenni e che un disegno empio
  
tanta gente sinora abbia ingannata.

Il “papa” burlone


Pope Francis plays with his solideo 

Secondo la tradizione ed il protocollo cattolici, lo zucchetto è il simbolo della dignità papale. Poiché non esiste alcuna Autorità superiore al Papa su terra, Egli dovrebbe toglirselo solo davanti a Dio. Da questa solenne abitudine deriva il suo nome in latino e nelle altre lingue - solideo = solo davanti a Dio.

Nonostante questo copricapo faccia parte integrante dell’abito papale e rivesta grande dignità, vediamo in foto che Francesco si toglie lo zicchetto per metterlo in testa ad una ragazzina, per scherzare con lei e far ridere la gente.

La ricerca della verginità perduta?



"Così ricostruirò la reputazione dello IOR"
Il presidente della "banca" della Santa Sede apre con questa intervista alla Radio Vaticana la sua campagna per ridare credibilità al discusso istituto. Con più pulizia, più trasparenza, più comunicazione

di Ernst von Freyberg

D. – Presidente Ernst von Freyberg, le piace il suo lavoro, venendo a Roma da Francoforte? Le piace lavorare in Vaticano?

R. – È un grande privilegio lavorare qui. È l’atmosfera più ispiratrice che si possa immaginare: lavorare in Vaticano. Ed è anche una grande sfida servire il papa nel ristabilire la reputazione di questo Istituto.

Affari francescani



ROMA – Arrivi nel 2102 meno 7.40%; presenze meno 3.49; offerte dei pellegrini meno 30%. Sarà forse anche un po’ colpa della crisi, ma Padre Pio, nemmeno lui, “tira” più. Calano fedeli e donazioni, diminuiscono le prenotazioni ed aumentano le offerte super scontate. Per riportare devoti pellegrini e turisti religiosi a San Giovanni Rotondo servirebbe di questi tempi grami un mezzo miracolo. Fortuna vuole che in materia siano, i confratelli di Padre Pio divenuto San Pio, degli esperti.

COSA SA PAPA FRANCESCO?

COSA SA PAPA FRANCESCO? - IL FRATELLO DI EMANUELA ORLANDI: “BERGOGLIO MI DISSE: ‘È IN CIELO’”

“Lo abbiamo incontrato pochi giorni dopo la sua elezione, le sue parole mi hanno fatto gelare il sangue” - “Da quando è stato eletto il nuovo papa, ho chiesto più volte di avere un incontro personale con lui, ma non ho avuto risposte” - La famiglia di Emanuela spera ancora che lei sia viva…

(ANSA) - "'Lei sta in cielo". E' questa la frase che papa Francesco ha detto prima a mia madre e poi a me quando, come tanti altri fedeli, lo abbiamo incontrato dopo la messa che celebrò nella parrocchia di S.Anna in Vaticano pochi giorni dopo la sua elezione: parole che mi hanno fatto gelare il sangue".
EMANUELA ORLANDIEMANUELA ORLANDIemanuela orlandiEMANUELA ORLANDI
A rivelarlo è Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela, quando mancano ormai pochi giorni all'anniversario dei trent'anni dalla scomparsa della ragazza figlia di un dipendente vaticano, sparita in circostanze mai chiarite il 22 giugno 1983. Pietro non si rassegna e continua a chiedere che sia fatta luce sulla vicenda di Emanuela anche con la collaborazione del Vaticano.

ALLA RICONQUISTA DELLA FEDE ?

ALLA RICONQUISTA DELLA FEDE - BERGOGLIO MEDITATION: CELEBRA IL CORPUS DOMINI STANDO IN SILENZIO PER 20 MINUTI

E poi piazza l'invito a pregare per i militari “caduti, i feriti e i loro familiari” - Il Papa vuole proporre benedizioni “silenziose” per recuperare al sentimento religioso il “minuto di silenzio” che ha sostituito la preghiera nelle cerimonie pubbliche - -

Luigi Accattoli per "Il Corriere della Sera"
PAPA FRANCESCO - JORGE BERGOGLIOPAPA FRANCESCO - JORGE BERGOGLIO
Celebrazione senza precedenti quella di ieri pomeriggio in San Pietro, presieduta da papa Francesco: un'«adorazione eucaristica in contemporanea mondiale» - era questa l'intestazione ufficiale - che si è svolta con quattro lunghe pause di silenzio e senza omelia. La «contemporanea mondiale» stava a dire che quell'ora di «adorazione», che a Roma si è tenuta dalle 17 alle 18, si svolgeva contemporaneamente in tutte le cattedrali cattoliche del pianeta, fosse qua e là mezzanotte, o le cinque del mattino, o mezzogiorno.

domenica 2 giugno 2013

C'era una volta, l'adorazione..statica..!?

La preghiera globale di papa Francesco:
da San Pietro collegato alle capitali del mondo

La celebrazione per il Corpus Domini si è trasformata in un evento mediatico senza precedenti nella storia della Chiesa: milioni di persone sono rimaste collegate in diretta streaming o televisiva con Roma  

Riflessioni intorno all'ONU



Nella teologia di qualsiasi tradizione compiuta, - ma soprattutto in quella delle due religioni abramitiche non esclusiviste, ovvero cristianesimo ed Islam caratterizzate dal fatto che è permesso, concesso, a qualsiasi persona di accedere ad se, entrare in esse attraverso la conversione – la speculazione attorno al concetto di satanismo, di cosa sia l’Avversario occupa un posto preponderante. Sebbene l’Avversario, Satana, l’impostore per eccellenza venga delineato con sfumature diverse da queste due grandi tradizioni, possiamo comunque affermare che esso viene forse figurato meglio se lo intendiamo quale scimmia di Dio, quale entità che cerca di parodiare, di imitare, in modo burlesco, ma al tempo stesso tragico l’opera di  Dio e gli enti, gli accidenti propri di quest’ultimo.

LA CONCELEBRAZIONE - Che cosa pensarne?

Importanza e attualità del problema
Monsignor Brunero Gherardini ha scritto un recente articolo sul tema pungente e scottante della  Concelebrazione,[1] la quale da eccezione è diventata ormai la regola. Riassumo in questo breve articolo quanto egli ha scritto sull’ argomento.
La Rivoluzione concelebrativa del Vaticano II
Nell’immediato post-concilio Padre Tito Centi nel “Commento alla Somma Teologica a cura dei Domenicani Italiani” scriveva: “La concelebrazione eucaristica [sacramentale, ndr] prima del Concilio Vaticano II era ridotta in Occidente al solo caso dell’ordinazione sacerdotale e di quella episcopale; mentre nelle chiese orientali ci si contentava di una concelebrazione di sola cerimonia [cerimoniale, ndr], poiché i sacerdoti assistenti si limitano là a seguire in silenzio lo svolgimento del rito. La situazione è cambiata radicalmente con la Costituzione sulla Sacra Liturgia [del Concilio Vaticano II, ndr]” (S. Th., III, q. 82, a. 2, Firenze, Salani, 1971, vol. XXVIII, nota 1, p. 331)[2].
Giustamente osserva mons. Gherardini che il Vaticano II e il post-concilio hanno avviato e perfezionato «una “rivoluzione” impressionante, e, sotto vari aspetti selvaggia: l’ uomo s’è sostituito a Dio […], ha ridimensionato tutto sul metro dell’ immanenza e del più piatto orizzontalismo all’interno di essa. Tutto, anche la Liturgia […], e si serve anche della Concelebrazione per allinearsi su finalità che chiamerei “dai tetti in giù”» (p. 78).

COMMENTO A MONS. DOMENICO MOGAVERO

Lettera aperta al Vescovo di Mazara del Vallo
di L. P.

A Sua Ecc.za Mons. Domenico Mogavero
Vescovo di Mazara del Vallo

Monsignore Rev.mo:
fra i tanti passaggi interessanti che costellano il libro “Vaticano Massone – G. Galeazzi/F. Pinotti – Ed. Piemme 2013”, mi è parso importante coglierne tre, relativi ad altrettante sue affermazioni rese in un’intervista agli autori e riportate nel libro citato.

Sono tre aspetti culturali su cui credo sia necessario puntualizzare perché si prestano, per la loro peculiarità, ad essere dibattuti ed anche controbattuti in quanto, secondo il mio parere suffragato da motivazioni, essi non disegnano la vera realtà che si vuol loro accreditare, ma esprimono una visione che non mi vieto di definire “conformista” e allineata in pieno sentire postconciliare.
E cioè:

Francesco come Roncalli

 Francesco riprende molti elementi della «visione di papa Giovanni», in particolare «l'approccio profetico alla Chiesa, non più istituzione chiusa ma aperta, che si mischia con il mondo, con i poveri e le situazioni di marginalità».

OSTENSIONE E FATTURAZIONE:

tronchetti padrepio
LA CRISI AFFOSSA IL “BUSINESS PADRE PIO”

Da oggi ostensione no-limits: si spera di arginare il crollo dei pellegrinaggi nei luoghi di San Pio - Rivendite di statuette, ristoranti, alberghi e bancarelle in crisi: nel 2012 gli arrivi (245.285) sono scesi rispetto al 2011 del 7,40% - E anche le offerte calano del 30%...

Marco Neirotti per La Stampa
Confidano con moderazione. Nel Santo ripongono due attese, una laica e una di fede, che si incontrano nel mondo delle cifre: dopo l'ostensione di Padre Pio nel 2008-2009, sono scesi gli arrivi e sono calate le offerte. I pellegrinaggi dell'anima si sono impigliati in una crisi economica che dissecca le famiglie, riduce o rende più parsimoniosi i viaggi, erode una generosità destinata alle opere di bene che popolano la cittadella della preghiera.

Papi e governo mondiale

 Caritas in Veritate: Il Governo Mondiale del Vaticano


"La maggior parte di noi non sono competitori...Noi siamo la posta in gioco. La competizione è su chi stabilirà il primo sistema di governo unico mondiale...Nessuno potrà essere esentato dai suoi effetti. Nessun settore della nostra vita rimarrà intatto."[1]
                                                                                                                          Malachi Martin

Nel 1990, un ex membro del Vaticano affermò che si stava combattendo una lotta titanica per realizzare un sistema politico mondiale. L'ormai defunto gesuita spiegava che questa competizione avveniva fra tre giocatori: il leninismo internazionale, le élite economiche transnazionali e la mano del Vaticano.

La catena infernale della Gospa

Dopo Fanzaga e Brosio, cominciano ad arrivare sms:


"benedizione da  medjugorie. . . ti chiedo di recitarla ora a bassa voce:
"puoi entrare madonna io ho bisogno di te ,pulisci il mio cuore con le tue
lacrime benedici la mia casa". 
Invialo a 10 persone e riceverai un
miracolo,se lo respingi ricorda che ella disse:se mi neghi fra gli uomini io
ti negherò davanti al padre. tra 4 minuti ti daranno una buona notizia.

Fidati!]"

via sms.

sabato 1 giugno 2013

L'inferno di suor Faustina

Io Faustina, sono stata all’inferno: uno spazio vastissimo. La sua mappa è questa


“Fecemi la somma sapienza e il primo amore”

SuorFaustina Kowalska

racconta le 7 caratteristiche dell’inferno


PRIMA E DOPO





Ringrazio chi mi ha segnalato questo video. Mi limito solo a sottolineare che lo stile sbrigativo, liturgicamente parlando, di Papa Francesco deriva non solo dai suoi limiti fisici (cui va tutta la nostra comprensione, nonostante mai ci si sia presi la briga di sottolinearli ufficialmente - forse si preferisce lasciare la loro interpretazione ai singoli?) che, gli impedirebbero di cantare e di restare a lungo in ginocchio; ma anche, nel caso specifico, dalla sua volontà di agire al di fuori della Basilica Vaticana non come Papa ma come Vescovo di Roma.

Grazie al Gallo

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Non avrei mai creduto che un giorno avrei ringraziato Don Gallo. La morte, però, ti costringe a prendere una posizione, a stare di qua o di là; la morte non dialoga, non “cerca ciò che unisce”, non le serve perché sa benissimo che ciò che ci unisce in questa vita è proprio lei. La morte non è solo per il morto, la morte è anche per noi, anzi forse è più per noi che per lui: noi non possiamo sapere quale confronto ci sia stato tra il morente e Dio, ma possiamo ben renderci conto se la sua dipartita ci ha posto dinanzi all’esistenza del Creatore e che somme ne abbiamo tratto, per il nostro destino e per i Suoi disegni per noi. La morte non è un giudizio sul morto, è un giudizio su di noi, alla fine.

“Vi spiego a cosa serve l’esorcismo del Papa”

Padre Gabriele Amorth ne parla nonostante le smentite

"Vi spiego a cosa serve l'esorcismo del Papa"

La notizia dell’esorcismo praticato da Papa Francesco su un disabile domenica 19 maggio, al termine della messa di Pentecoste in Piazza San Pietro,
 
è stata nettamente smentita dal Vaticano e da Sat2000, la tv dei vescovi che l’aveva diffusa. Ma diversi uomini di Chiesa continuano ad essere convinti che il Pontefice ha davvero compiuto un vero e proprio rito per scacciare il demonio dal corpo.