ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 29 ottobre 2014

Concorrenza auditel

Madonna che parla molto

Conflitto potenziale sul correttamente devoto a Medjugorje

Ratzinger ha tenuto insieme la Maria slava, seriale, e i suoi fedeli dal 1981. Che farà ora la chiesa di Francesco?



Alle 17,45 di mercoledì 24 giugno 1981 sei ragazzi stanno su una collinetta brulla, nei pressi di un villaggio dell’Erzegovina. Appare loro una “giovane donna bellissima”, afferma di essere la Madre di Cristo e si fa chiamare “Regina della Pace”. Da allora, da 32 anni, ai sei ragazzi di Medjugorje la soprannaturale esperienza continua ad accadere, questo affermano e questo attestano con loro centinaia di testimoni, e i messaggi e le prescrizioni della “Gospa”, la Madonna, si moltiplicano da allora in modo esponenziale, coerente ma pressoché incontrollabile persino per la tetragona congregazione della Dottrina della fede.

Rovina prevista

Le profezie della mistica Emmerick e la rovina della chiesa con due papi




Chissà se Giovanni Paolo II, nel 2004, avrebbe mai immaginato che un giorno neanche troppo lontano la monaca tedesca che si accingeva a beatificare sarebbe divenuta di grande attualità? Sono passati solamente 9 anni da quel 3 ottobre del 2004 quando, il grande Papa polacco, il più grande “canonizzatore” della storia della chiesa, elevò agli onori degli altari Anna Katharina Emmerick, monaca agostiniana tedesca vissuta tra il 1774 e il 1824, proclamandola beata.

Il gioco delle tre carte

Avevamo già scritto ( QUI ) “Ci è dato obiettivamente di osservare che ogni qual volta si ri-parla di ripresa dei colloqui " intra moenia" con i massimi esponenti della Fraternità Sacerdotale San Pio X o di notizie simili riguardanti quella Comunità " qualcosa " si mette di traverso onde accidentare maggiormente il già impervio terreno d'incontro.”

In effetti la “presa di posizione” del Vescovo di Albano, collocandosi stranamente dopo la positiva ripresa dei colloqui della Fraternità, sembra superare per eccesso di zelo quanto gli stessi organismi ecclesiali avevano precedentemente puntualizzato circa la frequentazione delle cappellanie della Fraternità San Pio X stabilendo che : “… qualunque fedele cattolico che richiede e riceve Sacramenti nella Fraternità San Pio X si porrà di fatto nella condizione di non essere in comunione con la Chiesa Cattolica. Una riammissione nella Chiesa Cattolica dovrà essere preceduta da un adeguato percorso personale ecc ecc …”

Cos'e'? - ha scritto un fedele in un blog cattolico - La gente di Albano e dintorni comincia a disertare in massa le chiese diocesane ed affolla il Priorato ? Otto x mille in calo ? Offerte sempre più generose alla FSSPX ? "

Considerazioni da non scartare appieno : sappiamo bene infatti come la struttura ecclesiale sia particolarmente "sensibile" alle sollecitazioni economiche e materiali ...

Lavori in corso?

stiamo lavorando per voi … contro il sinodo dei media

STIAMO LAVORANDO PER VOI …

CONTRO IL SINODO DEI MEDIA:

ORIENTAMENTI VERAMENTE PASTORALI

Autore Antonio Livi
Autore
Antonio Livi

SULLA BASE DI VALUTAZIONI

AUTENTICAMENTE TEOLOGICHE



Si deve ricordare a tutti la verità, ossia il vero senso teologico di ciò che sta avvenendo nella Chiesa: il Sinodo dei vescovi, questo come gli altri che lo hanno preceduto e che seguiranno, non è un’assemblea politica né un convegno scientifico; è uno strumento di cui serve il Romano Pontefice, Vescovo di Roma e Pastore di tutta la Chiesa, per consultare periodicamente i vescovi di ogni parte del mondo ed elaborare, di volta in volta, dei documenti pastorali riguardanti la Chiesa universale. I due sinodi che si stanno svolgendo: uno straordinario, svoltosi quest’anno, e un altro ordinario, da svolgersi nel 2015, non hanno ancora sottoposto alcuna bozza di documento finale al Papa, al quale spetta in ogni caso la decisione su come utilizzare le proposte dei vescovi. Insomma, non c’è ancora alcun atto del magistero su cui costruire teorie circa presunte riforme o rivoluzioni in atto nella Chiesa.

Premiato santificio subito ( o subìto?)

Sarà velocizzato l´iter per la canonizzazione

Papa Francesco ha detto "Sì": il sindaco simbolo di Pozzallo Giorgio La Pira sarà presto santo. Incontro a San Pietro

Tutta la documentazione è stata trasmessa alla Pontificia Congregazione per le Cause dei Santi
Foto CorrierediRagusa.it
"Giorgio La Pira santo? Sono d´accordo". E´ stato il Santo Padre papa Bergoglio a mettere nero su bianco sulla canonizzazione dell´ex sindaco di Firenze, nato a Pozzallo centodieci anni fa. L´incontro coi giovani a piazza San Pietro, mercoledì scorso, ha fugato ogni dubbio: il papa argentino vuole Giorgio La Pira santo subito.

Una profetica visione di padre Pio

Padre Pio
(di Cristina Siccardi) Esiste nella storia della Chiesa oltre alla lettura degli accadimenti, realistica o fasulla che sia, anche un’altra lettura, quella dei mistici, i quali hanno il privilegio di poter essere oggetto delle predilezioni divine e, quindi, di essere direttamente informati dal Cielo sugli eventi, facendosi portavoce di annunci soprannaturali e profezie.
Negli attuali tempi di confusione, mistificazione, inganno ed errore della e nella Fede diviene molto interessante leggere che cosa Padre Pio da Pietrelcina scrisse al suo confessore, Padre Agostino, il 7 aprile 1913. In questo sofferto scritto il santo descrive un’apparizione di Cristo, agonizzante a causa del comportamento degli indegni sacerdoti: «Venerdì mattina ero ancora a letto, quando mi apparve Gesù. Era tutto malconcio e sfigurato. Egli mi mostrò una grande moltitudine di sacerdoti regolari e secolari, fra i quali diversi dignitari ecclesiastici; di questi, chi stava celebrando, chi stava parando e chi stava svestendo delle sacre vesti.

Qualcosa che non torna o che ritorna?

Tempo di misericordia. Ma anche di scomuniche

messa
C’è qualcosa che non torna in questo che è il proclamato “tempo della misericordia”, con l’accesso alla comunione eucaristica consentito o promesso quasi senza più limiti. eppure severissimamente interdetto a chi incorre in un paio di nuovi peccati capitali.
Il primo di questi nuovi peccati passibili di scomunica è la partecipazione alla messa e ai sacramenti celebrati dalla Fraternità San Pio X, fondata dall’arcivescovo Marcel Lefebvre.

A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca!

 Quesiti irriverenti ma molto pertinenti
di Una Lettrice

Cari amici,
ho letto con stupore e anche con indignazione la brutta novità della Notificazione di Mons. Marcello Semeraro, vescovo della diocesi di Albano.

Ho pensato di dovervi scrivere per sottoporvi alcune domande che in me sono sorte spontanee, leggendo e riflettendo.

Innanzi tutto, la stranezza della coincidenza tra la sede del vescovo e la sede della Fraternità in Italia. È dal 1974 che la sede italiana della Fraternità è ad Albano, e mai si era verificato un attacco così dirompente della Chiesa locale contro la Fraternità.
Questo fa pensare che si tratti di un atto quasi ufficiale, che assomiglia tanto al noto ritiro del riconoscimento canonico decretato nel 1975 dal locale vescovo svizzero, atto che diede inizio “formale” alla persecuzione della Fraternità.
La domanda è: È possibile supporre che come Paolo VI si servì allora del vescovo locale, così oggi Francesco si serva di un altro vescovo locale per perseguitare la Fraternità?

martedì 28 ottobre 2014

LA RIMOZIONE DEL KATECHON

IL POTERE CHE FRENA: LA RIMOZIONE DEL KATECHON - parte prima


di Francesco Colafemmina

E' uno dei libri più inquietanti che abbia mai letto. Mi riferisco al nuovo saggio di Massimo Cacciari dal titolo "Il potere che frena". Molti di noi hanno letto il famoso "Gli Adelphi della dissoluzione" di Blondet, un volume per molti versi profetico, per altri un po' morbosamente afflitto dalla questione del sabbatismo. Quel volume cominciava così:

"«II Papa deve smettere di fare il katéchon!», esclamò d'improvviso Massimo Cacciari. Mi stupì la sua foga, e ancor più il fatto che subito dopo parve pentirsi, come se la parola gli fosse sfuggita. Era un giorno del settembre 1993, e io lo stavo intervistando nella sua casa tersa, piena di volumi. Fuori, Venezia si sfaceva nel suo mare fecale, sotto un cielo grigio. Katéchon? Non ricordo molto di greco. Dovetti chiedergli che cosa volesse dire. «Katéchon è Ciò che trattiene», rispose Cacciari guardandomi incerto: «Ciò che trattiene l'Anticristo dal manifestarsi pienamente. San Paolo, ricorda?». Ora ricordavo: Seconda Lettera ai Tessalonicesi (2, 6 e seguenti). Il passo enigmatico in cui Paolo di Tarso accenna al futuro manifestarsi dell'Anticristo, Anomos: «II figlio di perdizione, colui che si contrappone e s'innalza sopra tutto quel che si adora come Dio, tanto che siederà egli stesso nel tempio di Dio, spacciandosi per Dio». Ma non crediate che la venuta dell'Anticristo sia imminente, aggiunge subito l'apostolo. C'è qualcosa che «trattiene» l'Anticristo dall'irrompere nel mondo."

La scomunica ridicola del vescovo superficiale

Dopo aver letto questa “Notificazione” (che si trova sul sito della diocesi di Albano) siamo rimasti a chiederci cosa mai essa potesse significare, e dopo un po’ di riflessione siamo giunti alla conclusione che significa un bel niente.
Eppure l’ha scritta un vescovo, un vescovo di Santa Romana Chiesa di cui si legge nel sito della sua diocesi: Segretario del Consiglio dei Cardinali per l’aiuto al Santo Padre nel governo della Chiesa Universale; Presidente della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede, l’Annuncio e la Catechesi, della CEI; Vescovo Delegato CEL per la Dottrina della Fede, Annuncio e Catechesi.
Insomma, un vescovo di un certo peso… si suppone.

L’improbabile “preghiera laica” di Suor Cristina

 
L’improbabile “preghiera laica” di Suor Cristina


di Enrico Galoppini
Ormai non esistono più limiti alla manipolazione e alla destabilizzazione mentale.


Et foeminae expectabunt?

Brasile, ok ai Viri Probati?


Dal Brasile mi giunge una notizia che costituirebbe una vera rivoluzione nella Chiesa. E cioè che si sta cercando il modo, in dialogo con la Congregazione per il Clero, di ordinare “ad experimentum” “viri probati” per sopperire alla mancanza di sacerdoti nelle diocesi dell’Amazzonia. L’Amazzonia potrebbe essere il primo luogo al mondo in cui si avranno, nel rito latino, sacerdoti con famiglia.

Papa Brosio lo scomunicherà?

Anagni. Questione Medjugorje: il vescovo Loppa controbatte a Paolo Brosio


“Ma le pare che Bernadette o i poverelli di Fatima oggi andrebbero in giro a fare incontri pubblici, magari con tanto di biglietto”? 

Non ha avuto molti peli sulla lingua Lorenzo Loppa, vescovo della diocesi Anagni-Alatri, nel tornare sulla vicenda della lettera scritta ai fedeli di Fiuggi per “vietare” la partecipazione agli incontri organizzati con veggenti che si rifanno alla Madonna di Medjugorje. 

Vatican Pop e i suoi profeti

Il coro urla: Bergoglio, facci la riforma protestante. Resisterà?

papaIl Sinodo che doveva cambiare tutto non ha cambiato niente. Ma, fra un anno, sono molti a crederlo e alcuni persino a giurarlo, cambierà tutto. Intanto prendiamone atto. Non è cambiato niente. Per mesi si è letto di riforme sconvolgenti, dalla portata epocale. Se arriveranno ne discuteremo. Sarebbe però sbagliato far finta di niente. Al Sinodo si è discusso, anche animatamente, di questioni dirompenti. C’è una larga fetta dell’episcopato, guidata dai vescovi nordeuropei, impegnata a traghettare la Chiesa verso una riforma protestante.

Quid sunt gaudium et veritas?



La "Evangelii gaudium" del papa emerito Benedetto

Ratzinger ha rotto un'altra volta il silenzio. Per avvertire che un dialogo che rinunci alla verità "è letale" per la propagazione della fede cristiana. E quindi anche per la diffusione di quella "gioia del Vangelo" che è nel programma di papa Francesco

di Sandro Magister

ROMA, 28 ottobre 2014 – "Lui è discreto, umile, non vuole disturbare", ha detto papa Francesco del suo predecessore. "Lo sento come se avessi il nonno a casa, per la saggezza. Mi fa bene ascoltarlo. E anche mi incoraggia molto".

Talvolta il papa emerito Benedetto XVI – dalla sua dimora "di monaco in clausura", come ama dire – invia al papa regnante degli appunti scritti, per offrirgli e chiedergli un'opinione. È avvenuto così, ad esempio, dopo la pubblicazione dell'intervista di Francesco a "La Civiltà Cattolica" del settembre 2013. Non si sa che cosa Joseph Ratzinger abbia scritto in quelle sue quattro pagine di commento. Tra i due papi, il regnante e l'emerito, vige il segreto.

Alcune volte, però, Benedetto XVI rompe il silenzio e dice in pubblico ciò che pensa, con la chiarezza e la libertà che gli è propria, senza temere di muoversi controcorrente.

Cave satanam

“Cresce il numero di persone possedute dal demonio”


Una raffigurazione del Demonio
UNA RAFFIGURAZIONE DEL DEMONIO

Alla Radio Vaticana parla lo psichiatra Valter Cascioli, portavoce dell'Associazione internazionale esorcisti

«Le pratiche dell'occultismo, del satanismo e dell'esoterismo aprono un po' la strada all'attività demoniaca straordinaria». È quanto avverte lo psichiatra Valter Cascioli, portavoce dell'Associazione internazionale esorcisti, dopo il messaggio inviato da Papa Francesco all'Aie, in occasione del primo convegno svolto a Roma in seguito al riconoscimento ufficiale arrivato dal Vaticano nello scorso giugno ad opera della Congregazione per il Clero.       
  
«Il numero delle persone che si rivolgono a queste pratiche, con gravi danni sociali, psicologici, spirituali e morali, è in costante aumento - rivela Cascioli a Radio Vaticana - e questo ci preoccupa perché, di rimando, abbiamo anche un aumento dell'attività demoniaca straordinaria, in modo particolare vessazioni, ossessioni e soprattutto possessioni diaboliche».       

lunedì 27 ottobre 2014

Virgo lauretana, ora pro nobis


Loreto: Gnocchi versus Tonucci. Tradizionalismi/1



Gnocchi scripsit:
Se un giorno di fine estate un pellegrino si avventurasse nel santuario di Loreto in cerca un confessore, si guardi bene dall’aggirarsi tra i confessionali posti attorno alla Santa Casa. Tenti invece in qualche cappella minore, prima o poi vedrà un frate accomodato su una sedia, un fedele non sempre in ginocchio e un piccolo gruppo in frettolosa attesa: vorrà dire che è arrivato.
Lì, a due passi dalla casa in cui Maria disse il suo “Sì” all’angelo che le annunciava l’incarnazione del Verbo, le anime non trovano balsamo celeste che curi le loro ferite, ma il pane raffermo della chiacchiera mondana.

Complesso della minoranza

Un saggio di tecnica di comunicazione di massa
ovvero
Parole amorevoli per Padre Alfonso Bruno




Padre Alfonso Bruno in gita a Rio de Janeiro
Quando ci è stato suggerito di leggere un articolo apparso sul sito dei Francescani dell’Immacolata (Per Crucem ad Lucem), siamo rimasti un po’ titubanti, poiché il tempo a nostra disposizione non è tanto da indulgere a perderne di prezioso. Tuttavia, quando siamo riusciti a leggere l’articolo siamo stati grati al suggeritore, perché è da un po’ che non leggevamo certe facezie.

L’articolo esordisce spiegando “magistralmente” che i siti web, in genere, usano “l’espediente” di appassionare l’utente medio, suscitando un’interessata “appiccicosità” e, quand’occorra, un coinvolgimento attivo: “dalla semplice raccolta di firme agli atti di violenza o alla discesa in piazza”.
Sacrosante parole, diciamo noi, che rivelano come i siti web facciano di tutto per far prevalere il loro punto di vista e i propri interessi di parte, esattamente come si verifica nel caso di questo articolo, il cui autore persegue i suoi personali obiettivi, con l’aggravante che si presenta come un religioso e si appella al soprannaturale, usando frasi di comodo come questa: «Questo risultato è inevitabile quando non si tiene conto né della Provvidenza, né delle persone con la loro sacralità, la loro dignità, la loro libertà.».
Sacrosante parole, Padre Bruno, che sottoscriviamo in toto, soprattutto dopo aver letto questo suo articolo.

Chi è d'accordo scaglia la prima pietra






Papa Francesco vieta di dire messa ai preti lefebvriani

I seguaci dell'ultra tradizionalista vescovo francese, già scomunicato, ora sono nel mirino di Bergoglio. Che attraverso uno dei suoi fedelissimi ha vietato loro di celebrare messa e amministrare i sacramenti. E chi li segue rischia la scomunica

Nuove “bastonate” di papa Francesco, il pastore della misericordia e del perdono, ma non solo. Dopo le severe botte inferte ai preti pedofili, ora ad essere stati presi di mira – sebbene con indirette metaforiche bastonature - sono i sacerdoti lefebvriani ai quali uno dei vescovi più vicini e più ascoltati da Bergoglio, monsignor Marcello Semeraro, ha vietato di celebrare Messe e impartire sacramenti (battesimi, prime comunioni, cresime, matrimoni...) come se fossero incardinati nella Chiesa cattolica universale. Analogo veto è stato imposto ai fedeli cattolici che, magari in buona fede, assistono alle celebrazioni e ricevono i sacramenti dagli stessi sacerdoti lefebvriani, correndo il rischio – ammonisce il presule – di trovarsi automaticamente nella situazione di scomunicati.

L’asino e i “tradizionalisti estetici” ?

CADE L’ASINO: IL CASO DEL VESCOVO DI ALBENGA, INDURRÀ ALLA RAGIONE I “TRADIZIONALISTI ESTETICI”?

 [...] l’asino è caduto perché sotto il suo governo sono stati accolti in quella Diocesi — o da lui stesso ordinati — anche dei sacerdoti transfughi da varie diocesi che definire problematici è un eufemismo; e questo è un fatto, non una congettura. È caduto, il povero asino, perché i fedeli e diversi sacerdoti di quella Chiesa particolare hanno inviato alla Santa Sede non delle semplici proteste ma delle documentazioni terrificanti, lamentando tra i vari problemi anche quello non lieve che riguarderebbe la presenza di non pochi sacerdoti con palesi tendenze omosessuali …

Autore Padre Ariel
Autore
Ariel S. Levi di Gualdo

Prima di me il nulla!?

L’anno zero della Chiesa: “Parlare chiaro per farsi capire”


Il messaggio del Papa al Sinodo
IL MESSAGGIO DEL PAPA AL SINODO

La “strada” indicata da Francesco: dialogo franco all’interno e ascolto all’esterno

«Va sconfitta la tendenza al clericalismo, che riassumo in un consiglio ricevuto una volta quando ero giovane: “Se vuoi andare avanti, pensa chiaramente e parla oscuramente”. Un invito all’ipocrisia. Bisogna evitarla a ogni costo».

Sta in queste parole, confidate un anno fa da Francesco ai superiori degli ordini religiosi, una chiave di lettura su quanto accaduto nel Sinodo straordinario sulla famiglia.

Un’assemblea che rappresenta soltanto la prima tappa di un lungo percorso e che si è conclusa con inediti accenni di attenzione e vicinanza alle famiglie «ferite», alle coppie sposate civilmente, e anche alle convivenze. Ma che su alcuni punti «caldi» - la possibilità di riammettere in certi casi e a certe condizioni i divorziati risposati ai sacramenti e la pastorale per le persone omosessuali - non ha raggiunto il consenso dei due terzi dei padri sinodali. Un Sinodo caratterizzato, come mai era accaduto prima, dall’assoluta libertà di parola, sollecitata all’inizio dei lavori dallo stesso Francesco.

Francesco 0

Il Francesco d’Assisi che avete in mente non è mai esistito

Un’ombra dolciastra e sentimentalista aleggia attorno al patrono d’Italia, San Francesco d’Assisi, la cui festa si celebra questo mese. Ai bambini spesso lo si descrive come un matto mansueto che in solitudine parlava con gli animali e agli adulti si racconta che fosse ossessionato dalla povertà materiale, alla quale anteponeva, come preoccupazione, quella spirituale. L’ideologo della povertà e del buonismo, insomma. Frank Rega, autore del recente libro “Saint Francis of Assisi and the Conversion of the Muslims” ha affermato: «se volete ridurre questo santo ad un assistente sociale glorificato, un amante della natura e definirlo il primo hippie della storia, state facendo un pessimo servizio alla sua vera eredità».
Dario Fo è uno di coloro che hanno più diffuso il tradimento di San Francesco in Italia, come ha fatto ancora recentemente.

I risultati dell'accompagnamento (no proselitismo!)

"Bastonano la famiglia da tutte le parti, mai era stata così attaccata", dice il Papa


Sabato mattina, nell'Aula Paolo VI, il Papa ha incontrato i partecipanti al pellegrinaggio della Famiglia di Schönstatt, in occasione del centenario della fondazione del Movimento, che a Roma regge la parrocchia San Francesco e Santa Caterina Patroni, zona stazione Trastevere. Di seguito, la risposta che il Pontefice ha dato a una domanda che gli è stata rivolta da un partecipante al pellegrinaggio. Tema, la famiglia. La traduzione dallo spagnolo è a cura di Radio Vaticana.

"All’interno del problema che voi toccate nel fare le domande, c’è una cosa molto triste, molto dolorosa… Penso che la famiglia cristiana, la famiglia, il matrimonio, non sia mai stato tanto attaccato come in questo momento. Attaccati direttamente o attaccato di fatto.

Contenti loro!

 

«MARTINI SAREBBE CONTENTO DEL CAMMINO AVVIATO DA BERGOGLIO»

26/10/2014  Presentato a Milano il libro "Chi salva una vita salva il mondo intero" del giornalista Stefano Stimamiglio in cui racconta la vita di padre Georg Sporschill, amico e confidente del cardinale Martini: «Oggi», ha detto il gesuita, «sarebbe contento per il cammino che, con capacità di sorpresa, la Chiesa ha avviato con papa Francesco»


L’ultima intervista di Carlo Maria Martini, nota come il suo “testamento” e pubblicata dal Corriere della Sera il giorno dopo la morte, è conosciuta per la frase: «La Chiesa è rimasta indietro di 200 anni. Come mai non si scuote?”. “Anzi, disse “200 se non 300”», precisa padre Georg Sporschill, il confratello gesuita che la raccolse e che lo intervistò anche nelle famose Conversazioni notturne a Gerusalemme. 

domenica 26 ottobre 2014

“i più papisti del Papa”

Tra “purghe” e “diritti” ecco il girotondo dei papisti più del Papa

cardinali spalleLo storico Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio e già ministro nel governo Monti lo ha ammesso senza troppi giri di parole: “Francesco deve mettere ai posti di comando persone di sua fiducia ed in linea con il suo orientamento”. Continua a scottare quella maggioranza alquanto risicata sui documenti sinodali che si è registrata in conclusione del sinodo straordinario sulla famiglia, con riferimento alle aperture ai divorziati risposati e alle coppie gay.

Per vocem ad crucem?



Suor Cristina, il diavolo e l’acqua santa

Lancio osé Con «Like a Virgin»: la religiosa trasforma Madonna in Cristina D’Avena          di Aldo GrassoMadonna e Suor Cristina


Madonna e Suor Cristina
shadow
In principio era il Verbo, ma alla fine sono solo canzonette. Per tutta la settimana ha tenuto banco il lancio del disco di suor Cristina Scuccia: la vincitrice di The Voice of Italy ha scelto Like a Virgin per promuovere il suo album d’esordio. Like a Virgin di Madonna? Quella canzone al cui testo Tarantino ha dedicato un’inequivocabile e molto spinta esegesi nel film «Le iene»? 

Per crucem ad lucem?

Adinolfi presenta La Croce

Ex Dc. Ex Pd. Ex Scelta civica. Attivista pro famiglia tradizionale e anti-aborto, ora Mario lancia un quotidiano «catto conservatore».

Dagospia lo ha già bollato come un giornale catto-conservatore, avvisando «i feticisti» che sarà in edicola dal 13 gennaio 2015. Si tratta de La Croce, un «quotidiano contro i falsi miti del progresso» ideato e partorito dalla mente di Mario Adinolfi.
ANTICIPAZIONE SU INSTAGRAM. Una prima bozza del nuovo foglio è stata pubblicata il 22 ottobre sul profilo Instagram dell’ex deputato del Pd. «Vogliono rottamare la famiglia» è il titolo del pezzo di apertura scritto da Filippo Savarese, animatore di La Manif pour Tous Italia, l’associazione che ha come scopo quello di «garantire la libertà di espressione, preservare l’unicità del matrimonio tra uomo e donna e il diritto del bambino ad avere un padre ed una madre».

  • La prima pagina de La Croce.

Emeritus

L'imbarazzante Messaggio dell'Emerito mutilato nella traduzione! Bilancio del Pellegrinaggio Summorum 2014.


Dal Messaggio di Benedetto XVI Papa emerito, ai partecipanti al  Pellegrinaggio Summorum Pontificum 2014. 
1. "L'Usus antiquus adesso vive una piena pace nella Chiesa?"
Cosa????? c'è stato un fuggi fuggi per imbucarsi nelle retrovie!!! Piuttosto!!!! Santità dove è stato negli ultimi 7 anni?|
2. "E' celebrato da grandi cardinali"
Si domandi piuttosto chi sono quei Cardinali che sbeffeggiano la Messa Romana, magari scoprirà, ma lo sa già, che sono quei vescovi che ha voluto e poi fatto Cardinali.... poche moine santità!!
3. "il mio stato di "monaco di clausura"...
Qui scatta la risata!

Pio XIII

Concedeteci, Signore, un altro san Pio X 

di don Pierpaolo Petrucci

zzsanpioxSono già trascorsi cento anni da quando Papa Sarto ha lasciato la terra per il Paradiso, dopo una vita consacrata al servizio della Chiesa nel trasmettere instancabilmente la buona dottrina, infiammato di zelo per la salvezza delle anime.
Nato in una famiglia numerosa, secondo di dieci figli, Giuseppe crebbe all’insegna della Croce di Gesù, nello spirito di sacrificio che respirò fin dalla sua infanzia da genitori profondamente cattolici.
 Basti ricordare la grande prova che subì la famiglia Sarto nel 1852, quando il padre Giovanni Battista morì, lasciando la moglie Margherita e la numerosa prole. Giuseppe, che aveva risposto alla chiamata di Dio entrando in seminario, aveva appena 17 anni. Gli amministratori del piccolo Municipio di Riese gli offrirono l’impiego occupato dal padre per aiutare la famiglia, ma l’eroica madre rifiutò per permettere al figlio di seguire la sua vocazione. Avrebbe pensato lei con il suo lavoro di sarta a garantire il pane quotidiano, lavorando giorno e notte.

Il silurino misericordino


Ecco come Papa Francesco silurerà Burke

E’ questione di giorni, al massimo entro fine mese, e poi il cardinale Raymond Leo Burke, prefetto del Supremo tribunale della Segnatura apostolica (la Cassazione vaticana) farà i bagagli. Non di sua sponte, si intende. Ma per decisione papale. E non si tratterà della solita, storica e usatissima pratica clericale del promoveatur ut amoveatur, della promozione che nasconde una rimozione implicita. No, qui sarà solo e soltanto una rimozione. Chiara, palese e perché tutti capiscano.

sabato 25 ottobre 2014

Pastorale manichea


LA LUCE DEL PENSIERO ETERNO DELLA TRADIZIONE

NEL CAOS ATTUALE


LA CHIESA RIBALTATA

di Enrico Maria Radaelli – ed. Gondolin 2014

(parte seconda)


D – Dopo le tre carrellate sugli aspetti di ampia e varia tematica, in questa estesa quarta parte l’autore si sofferma sui primi nove mesi – la gestazione (?!) – di magistero di papa Bergoglio, sullo stile mediatico con cui egli gestisce il rapporto pastorale col  mondo prima e poi con la cattolicità.
All’operazione “finestre aperte”, che tanto ricorda quelle analoghe di papa Roncalli attraverso cui doveva, col Concilio, entrare aria fresca nella Chiesa, egli affianca quella delle “finestre chiuse” – e sbatacchiate - collaudando un doppio magistero.
Da una parte: interviste private e pubbliche, telefonate, lettere, tweet con cui si svincola dai “canoni e dalle briglie dell’ufficialità” (168) delineando la fisionomia di una Chiesa populista, democratica; dall’altra: atti di governo, direttive, nomine strategiche con cui stringe lo spazio a quanti – come il cardinal prefetto G. Müller - possano configurarsi quali oppositori  al suo progetto rivoluzionario.

Alle origini del dramma attuale

“I piani migliori degli uomini finiscono spesso con l’abortire” *
Quando il Cielo parla, noi esseri umani dobbiamo obbedire.
.
Una storia interna - II

Quando l’idea di una Crociata del Rosario per la Consacrazione della Russia fu suggerita a Mons. Fellay, nel giugno del 2006, egli non sapeva ancora che tale idea era in realtà una direttiva della Madonna – la messaggera era stata troppo timida per dirglielo. Quindi egli non andò scientemente contro la volontà del Cielo, quando di ritorno in Svizzera dopo l’incontro con la messaggera, decise di riprendere l’idea di una Crociata, ma applicandola principalmente alla liberalizzazione della Messa tridentina, lasciando la Consacrazione della Russia tra le intenzioni secondarie. Così, come la Madonna disse alla sua messaggera, mentre lei avrebbe benedetto la prima Crociata come un segno che i messaggi venivano realmente da lei, questo non sarebbe stato una conferma che la liberalizzazione della Messa fosse ciò che lei voleva veramente. La vera risposta alla crisi della Chiesa e del mondo stava nella Consacrazione della Russia, come presto sarebbe stato reso ben noto al Vescovo.