ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 27 ottobre 2015

Una piramide rovesciata ?


Magistero contro natura


Da quando esiste, non consta che la Chiesa abbia mai compreso se stessa come una piramide. L’analogia più vicina alla realtà, risalente alle lettere paoline e divenuta abituale nella Tradizione e nel Magistero, è quella con il corpo umano. Gesù stesso, nel santo Vangelo, ha scelto una metafora di carattere organico – quella della vite – per descrivere il mistero dell’unione vitale che ha stabilito con le membra del Suo Corpo mistico. L’immagine della piramide è invece preferita, non a caso, dalla massoneria (che è stata denominata anti-corpo mistico) e si applica molto bene, del resto, alla struttura delle multinazionali e agli organismi delle Nazioni Unite.

Il potere di Satana

SFIORATO DALLE TENEBRE 

    Del Diavolo non si può fare una esperienza di tipo scientifico misurabile e replicabile in laboratorio come del resto di Dio. A che scopo rammaricarsi di non poter dimostrare qualcosa che persone degne di fede hanno vissuto in maniera inequivocabile?  





Dall’Occitania più remota e profonda, e precisamente da una cittadina di montagna chiamata La Mure (posto a quasi 900 metri d’altitudine sul mare e che conta, oggi, 5.300 anime), nel dipartimento dell’Isére, che fa parte della regione Rodano-Alpi, viene uno dei santi più grandi che il XX secolo ha regalato alla Francia, fondatore della Congregazione del Santissimo Sacramento e delle Ancelle del Santissimo Sacramento: Pierre-Julien Eymard, nato il 4 febbraio 1811 e morto, nel suo paese natale, il 1° agosto 1868.

La preoccupazione dei cattolici “bambini”

Il VII Sacramento. E’ necessario tornarci sopra

“Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a Lui gradito e perfetto”. (Rm 12, 2)

di Carla D’Agostino Ungaretti
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Scrivevo pochi giorni fa al Direttore che il momento che la Chiesa Cattolica sta attraversando è talmente oscuro che neppure io, cattolica “bambina”, nonché la più umile tra le pecorelle di Cristo, posso tacere il mio dolore e la mia preoccupazione nel vedere che si stanno realizzando le tristi profezie della Madonna di Fatima, nonostante il sorriso bonario e rassicurante di Papa Francesco che ha conquistato tanti cattolici “adulti”. Mentre scrivo queste mie umili riflessioni i lavori del Sinodo si sono ormai conclusi dopo aver suscitato, nel corso dell’ultimo anno, da un lato  l’esultante ottimismo dei cattolici “adulti”, come Alberto Melloni, per il nuovo modello di famiglia che essi sperano ne uscirà[1]  e, dall’altro, la preoccupazione dei cattolici “bambini” che venga travisata e adulterata l’immutabile Parola di Dio.

L’Occidente dopo l’occidentalismo.

 Un nuovo inizio per la Russia 

di Piero Vassallo

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Il doveroso rifiuto del relativismo professato da Oswald Spengler, non vieta di apprezzare il frammento di autentica predizione, natante in quel fiume di oscuri oroscopi, che è intitolato Tramonto dell’Occidente: la tradizione illuministica è esausta. Aggiornata dai pensatori californiani, la filosofia dei lumi inglesi si è puntualmente rovesciata nell’obitorio libertino/sessantottino.
Il devastante incendio pederastico, lesbico, stragista e suicidario, che divampa in America e nelle nazioni americanizzate, non può essere contrastato e spento dai princìpi sulfurei della filosofia di stampo illuministico, filosofemi che hanno messo in moto le macchine delle desolazioni in corsa rovinosa nell’emisfero crepuscolare.

La nuova religione dei secoli a venire

La Chiesa e l’immigrazione. Il cuore del problema.






[fonte: famigliacristiana.it]
[fonte: famigliacristiana.it]

 di Martino Mora
 Le polemiche al calor bianco sull’immigrazione che hanno costellato le prime pagine dei giornali di quest’estate 2015, hanno messo in luce ancora una volta (se ce ne fosse bisogno) quello che il pensatore cattolico Thomas Molnar sosteneva da anni: “La Chiesa oggi si allinea al mondialismo, nuova religione dei secoli a venire”. Per giunta, aggiungiamo noi, spacciando per cristianesimo quello che ormai ne è – e lo diciamo con la morte nel cuore – una misera contraffazione.
Da questo punto di vista l’immigrazionismo, l’ecumenismo sincretista e i richiami di Ratzinger (nella “Caritas in Veritate”del 2009) e di Bergoglio (nella “Laudato si’” del 2015) ad un’unica autorità mondiale (vecchia idea già presente nella giovannea “Pacem in Terris” del 1963), sono strettamente legati. Compongono, in un tutto, l’adesione dell’attuale Chiesa cattolica al mondialismo. Cerchiamo di capire.

La puzza delle pecore

Francesco colpisce ancora. Fa vescovi due "pretacci"

L'ex anima di Sant'Egido Zuppi a Bologna, il parroco di Modica Lorefice a Palermo. Il Papa lo aveva promesso: "Nominerò chi è pastore e ha l'odore delle pecore addosso"

Normale in Vaticano. Ormai lo straordinario con Bergoglio si è fatto consueto. Francesco dice del proprio pontificato: «Questo è il tempo della misericordia», e cerca di marcare ogni sua decisione con il segno della vicinanza della Chiesa ai più poveri.
Dal sito sanfrancescopatronoditalia.it







La comunione del Pippo

Lo Spirito soffia dove vogliono i vaticanisti
Il titolo di prima pagina del Corriere sulle conclusioni del Sinodo
D'accordo: il Sinodo non ne parla. Ma ne parla Pippo Baudo. E non è detto che la cosa contribuisca alla serenità generale. Eucaristia, questa sconosciuta nella Relatio dei Padri Sinodali, che non l'hanno citata nemmeno una volta, a proposito di divorziati risposati. C'è chi dice che sia una vittoria dei reazionari, chi invece dei progressisti. Che categorie stantie, vintage, siamo andati a ripescare!
L'abbiamo capito: i punti 84 e 85 sui divorziati risposati sono frutto di un compromesso. Che ora potrà essere usato come un canovaccio all'interno del quale scorgervi, ognuno, una sua istanza.Pippo Baudo ci fa sapere che «ora chiederò di fare la comunione».

Sisinonododo

Il Sinodo fallito: tutti sconfitti, a cominciare dalla morale cattolica



(Roberto de Mattei) All’indomani del XIV Sinodo sulla famiglia, tutti sembrano aver vinto. Ha vinto Papa Francesco, perché è riuscito a trovare un testo di compromesso tra le opposte posizioni; hanno vinto i progressisti perché il testo approvato ammette alla Eucarestia i divorziati risposati; hanno vinto i conservatori, perché il documento non contiene un riferimento esplicito alla comunione ai divorziati e rifiuta il “matrimonio omosessuale” e la teoria del gender.
Per capire meglio come sono andate in realtà le cose, bisogna partire dalla sera del 22 ottobre, quando è stata consegnata ai Padri sinodali la relazione finale elaborata da una commissione ad hoc sulla base degli emendamenti (modi) alla Instrumentum laboris, proposti dai gruppi di lavoro divisi per lingua (circuli minores).

La bambagia misericordiosa della speranza

http://www.ilfoglio.it/vincino/2015/10/27/vignetta___1-iv-134268-rubriche_c302.htm

FRANCESCO SPIEGATO CON VOLTAIRE

Che cosa rischia una chiesa che vuole modernizzare l’idea di “inculturazione della fede”? Le convergenze parallele del Sinodo, la bambagia misericordiosa della speranza e la funzione di discernere il relativo affidata alla collegialità


Interpretazioni dell’esito sinodale su dottrina e pastorale ovvero sulla verità rivelata e codificata a fronte della pratica religiosa ispirata alla legge somma della chiesa, la salvezza delle anime. Per Antonio Socci (Libero), vigoroso sostenitore della tesi secondo la quale il Papa regnante è un falso in atto pubblico, Bergoglio è stato messo in minoranza dai padri e ogni apertura sui divorziati risposati, tema chiave, è stata respinta.

lunedì 26 ottobre 2015

Prostrato alla nuova religione del Cristo shoizzato?


Jorge Mario VIII, Defensor Haeresis, 
                                              con la consorte Bruna Seymour e il figlio Walter VI


A Firenze Papa Francesco potrà sostare davanti alla "Crocifissione bianca" di Marc Chagall, uno dei dipinti che ama di più 
(a cura Redazione "Il sismografo")

(Francesco Gagliano) Sulla "Crocifissione bianca" di Marc Chagall (1938, l'anno della Notte dei cristalli in Germania e delle leggi razziali fasciste in Italia), il cardinale Jorge Mario Bergoglio, nella conversazione con Francesca Ambrogetti e Sergio Rubin (El Jesuita, 2010), sottolinea che a suo avviso il dipinto "non è crudele", anzi "dà speranza" e aggiunge "il dolore viene mostrato con serietà. Penso che sia una delle cose più belle che lui abbia dipinto".

La Chiesa..per caso!?

Il Sinodo, il Signor Veneranda e il diavolo

… può solo diventare un inferno una Chiesa in cui ogni singolo caso (oggi i divorziati risposati, domani chissà cos’altro) diventa legge a se stesso. Una Chiesa in cui, “caso per caso”, ognuno decide della propria innocenza. Una Chiesa, di fatto, senza legge. Il disegno demoniaco non è quello di una Chiesa in cui l’ordine dei princìpi, e quindi delle leggi, sia invertito, ma una Chiesa in cui l’ordine non esiste.

di Alessandro Gnocchi 
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Manzoni (Carletto, non Alessandro), che di mestiere faceva l’umorista, aveva inventato un personaggio esilarante a cui aveva dato il nome di Signor Veneranda. Si trattava di un omarino bizzarro e irritante che, partendo da premesse così banali da non impensierire l’interlocutore, attraverso una serie di sillogismi bislacchi arrivava a conclusioni da manicomio capaci di mandare fuori dai gangheri il malcapitato che gli aveva dato retta.
Sembra difficile trovare un’immagine più adatta per definire le giravolte dei commentatori che vogliono spiegare, senza se e senza ma, come il Sinodo sulla famiglia appena concluso sia andato bene. Anzi benissimo, specialmente per coloro che sono così attaccati alla dottrina da fare un tantino ribrezzo all’attuale Pontefice e, comunque, in qualche modo vanno accontentati.

Il sinodo in cui si specchia la Chiesa

Il dato fondamentale è che fra tanto fumo di sapore cattolico diffuso pour épater les buorgeois, viene sempre ossessivamente ribadita la necessità di sostituire ai principi della Chiesa cattolica, l’attenzione per le condizioni esistenziali concrete, perché sono queste che dettano le regole…

di Patrizia Fermani

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Chi si è inflitto  la pena di leggere l’intero volume dei documenti sinodali,  ha avuto davanti il quadro completo del rapporto che la Chiesa di Bergoglio ha inteso stabilire ufficialmente col mondo. E dunque  aspettando la Relatio finale,   c’erano buoni motivi  per pensare che  in ogni caso l’esito del Sinodo sarebbe stato negativo.

Otri& toppe

Claudio Hummes: "Quei due terzi per il sì sono il via libera a Bergoglio per cambiare la Chiesa"

Il cardinale: "Da oggi siamo tutti meno timorosi, il Vangelo va portato senza paura dentro il mondo e le sue sfide"


CITTÀ DEL VATICANO - "La verità è che quei due terzi che hanno votato "sì" ai paragrafi dedicati nella "relatio finalis" del Sinodo alla comunione ai divorziati risposati rappresentano un appoggio importante per Francesco, anche di qui in avanti. Sono un punto di partenza per continuare la sua riforma della Chiesa".

A parlare con Repubblica non è un cardinale qualunque. Bensì Claudio Hummes, 81 anni, francescano, arcivescovo emerito di San Paolo, colui che in conclave era seduto accanto a Bergoglio. Suo grande amico, appena eletto gli disse: "Non dimenticarti dei poveri". Parole che portarono Bergoglio a scegliere un nome che nessun Papa prima di lui aveva mai preso.

Il complotto, va da sé..

Povero papa Francesco, nel mirino di un complotto


Visto? Nei giorni scorsi i media hanno parlato ripetutamente di un complotto ai danni del Papa. Una trama che collegherebbe tre iniziative distinte ma ravvicinate – nell’ordine l’outing gay di monsignor Charamsa, la lettera “intimidatoria” consegnata in apertura del sinodo dalcardinale George Pell, e infine/soprattutto gli articoli pubblicati dal Quotidiano Nazionale a proposito di un piccolo tumore benigno al cervello del pontefice – e che avrebbe lo scopo, appunto, di screditare la figura del capo della Chiesa di Roma e di fermarne lo slancio riformatore.
Ma non vogliamo occuparci della vicenda in sé. Quello che ci interessa è il fatto che stavolta, a differenza di tanti altri casi, la parola “complotto” è stata utilizzata senza alcuna ironia. E senza precipitarsi ad affibbiare, a chi se ne serviva, l’etichetta sprezzante di “complottista”.

La nuova dottrina delle “attenuanti”

IL SINODO È FINITO. LE “SINODATE” ANCHE?

È finalmente finito il sinodo ordinario sulla famiglia, non senza prima aver introdotto la nuova dottrina delle “attenuanti”
Immaginiamo di ascoltare quale sottofondo le parole di Mina in “parole, parole, parole, soltanto parole, parole” d’amor…, per comprendere quanto di sentimentalismo, la nuova dottrina del momento, ha impregnato e accompagnato ogni mirabile sforzo nella conclusione dei lavori del Sinodo 2015 (cliccare qui per leggere la relatio finale).
È finita per ora! E sarebbe da cantare il Te Deum… a proposito, una volta si cantava al termine delle grandi assise sinodali, ma già, questa è la chiesa dell’ “ammmmore” e della tenerezza, il Te Deum la offuscherebbe!

Per caso..

http://www.scuolaecclesiamater.org/2015/10/regola-eccezione-caso-per-caso-in-un.html

“Caso per caso”… E staremo a vedere…

Il gioco del voto

BISHOPS' SYNOD


La legge di Dio appartiene a Dio e non all’uomo.
L’uomo deve, con Cristo, obbedire come meglio può.


Sinodo dei VescoviQuando si è aperta a Roma, il 4 ottobre, la riunione di tre settimane dei vescovi cattolici di tutto il mondo, per discutere su questioni relative alla famiglia, molti cattolici temettero che in essa si sarebbe pregiudicata l’immutabile dottrina morale della Chiesa, soprattutto dal momento che Papa Francesco è così intento ad inseguire l’immorale uomo moderno. Tuttavia, i cattolici di orientamento tradizionale sono stati incoraggiati dall’emergere, prima e durante il Sinodo, di una sostanziale resistenza a tale compromissione, da parte di molti prelati della neo-Chiesa. I risultati del Sinodo si conosceranno solo domani, ma certe cose sono chiare, qualunque saranno tali risultati.

In primo luogo, non si dica che non ci sia più niente di cattolico nella dirigenza della Chiesa conciliare. Il conciliarismo può aver infettato la fede e la dottrina morale di molti, anche della maggior parte, dei suoi prelati, ma affermare che tutti sono interamente corrotti è una grave ingiustizia e un’eccessiva semplificazione. Ovviamente alcuni di loro stanno facendo del loro meglio per sostenere la legge morale di Dio.

domenica 25 ottobre 2015

«Gaudete in Domino semper»

"GAUDETE IN DOMINO SEMPER"
 



Siate sempre lieti, siate sempre felici nella confidenza del Signore! Così scrive San Paolo nell’Epistola a Filemone. Ma come si fa ad essere lieti e sereni anche quando tutto ci è contro e il nostro cuore geme e sanguina fra le spine del dolore?   



«Gaudete in Domino semper», ovvero: siate sempre lieti, siate sempre felici nella confidenza del Signore! Così scrive San Paolo nell’Epistola a Filemone (4, 4). Gioite, dunque; gioite non in questo o quel momento, non in questa o quella fase della vostra vita, ma SEMPRE!
Una bella pretesa, vero? Non sembra la classica formuletta da sacrestia, o, peggio – immaginiamo il caso di trovarci in gravi, in gravissime tribolazioni e angosce spirituali – una grande, una sonora beffa ai nostri danni, una discutibile ironia?

Epikeia, chi era costei?

La via tedesca al discernimento e la prudenza di S.Tommaso

tommasoCome rileva La Nuova Bussola quotidiana il Sinodo, alla fine, si gioca su di un problema di coscienza. In ballo c’è il rapporto tra coscienza e legge morale. E il nodo potrebbe non essere sciolto nella Relatio finale.
La questione è tutta nelle relatio del circolo Germanicus, specialmente nella seconda relatio, laddove si fa riferimento al principio di prudenza (epikeia) di S.Tommaso d’Aquino, quello stesso principio che già il cardinale Kasper aveva richiamato nella famosa relazione al concistoro 2014. E a cui si riferisce espressamente il cardinale Schonborn in questa intervista rilasciata al portale Vatican Insider. (vedi QUI)
Il testo della Relatio è in verità piuttosto generico, ma non si fa fatica a capire dove possa (o voglia) arrivare, soprattutto se si richiama alla mente che già dopo la pubblicazione dell’Enciclica Familiaris Consortio del 1981, come anche della Lettera ai Vescovi della Chiesa cattolica circa la recezione della Comunione Eucaristia da parte di fedeli divorziati risposati del 1994, da più parti si invocò il principio di epicheia per “bypassare” il divieto ivi presente, appoggiandosi sul fatto che i casi particolari non possono essere semplicemente dedotti da leggi universali.

Anticristo= Cristo2.0?

 Medaglia Miracolosa Versione 2.0
Alcuni anni fa una parente mi regalò una medaglietta miracolosa in oro, quella dell'apparizione della Madonna a Caterina Labouré nel novembre del 1830 in Rue de Bac a Parigi e chiamata ‘Medaglia Miracolosa’. 
La medaglietta fu disegnata su istruzione della Vergine ed è visibile  nella foto. Essa da una parte riporta l'immagine di Maria con la scritta "O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te" e dall'altra, quella della foto, una M sormontata da una Croce, attorniata da 12 stelle a 5 punte, con alla base due cuori, uno trafitto da una spada, perciò della Vergine, e uno ferito con sopra del fuoco e circondato di spine, quindi del Sacro Cuore.
Il disegno esatto fu dettato minuziosamente dalla stessa Apparizione, tanto preciso nei particolari che addirittura uno scrittore, Martinez Vidal (1), ha pensato di usare lo stesso schema, sovrapposto al grafico lineare delle date di apparizioni mariane di cui ho parlato in questo post, per dedurre un messaggio profetico sugli ultimi Tempi. Senza arrivare a questi estremi, possiamo però affermare che la medaglia vera deve essere esattamente come la Madonna l'ha voluta e descritta, eventuali variazioni infatti potrebbero inficiarne il valore soprannaturale.

Faute d'un point, Martin perdit son âne

La piovra e la finestra di Overton: tecniche di persuasione delle masse contro la vera Fede


E' bastato un solo voto per spalancare la"finestra di Overton" adattissima «dimostrare come con vere e proprie strategie di comunicazioni si riescono a fare accettare "l'introduzione e la successiva legelizzazione di qualsiasi idea o fatto sociale».
Non era difficile prevedere che dalla finestra spalancata della nave, che riesce miracolosamente a galleggiare nel mare in tempesta,   sarebbe potuta penetrare la mostruosa piovra infernale allenata per afferrare equipaggio e passeggeri.
Ieri sera commentando "a caldo" l'agenzia ANSA sulle conclusioni del Sinodo e particolarmente su quell'unico unico voto che ha fatto prevalere la linea  "progressista", un amico che ha molto più fede di me ha ringraziato il Signore citando una frase del Vangelo di San Giovanni  quando Nostro Signore durante l'ultima Cena rivolse al discepolo che lo avrebbe tradito queste parole : « Quello che devi fare fallo al più presto».

W la Massoteologia!

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Il teologo più fine tra i Padri sinodali: il Vescovo di Roma

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Nei commenti che in queste tre settimane si sono susseguiti a proposito degli interventi dei “padri sinodali” – sia nell’Aula sia nei “circuli minores” – è sfuggita per lo più una caratteristica davvero decisiva del magistero di Francesco. Si è detto, infatti, che i Vescovi tedeschi, o quelli francesi, o altri ancora, avevano di volta in volta il “monopolio” della riflessione teologica. Anche la “soluzione” trovata per la redazione del testo finale è apparsa derivare, in modo decisivo, da una mediazione “dottrinale” introdotta proprio dal “circulus” germanico.

Vittoria(?) a tavolino !?

Sinodo: Bergoglio perde 5 a 0 sul campo ma si assegna la vittoria a tavolino ! (di Antonio Socci)

DIKTAT AL SINODO (COME AVEVO PREVISTO): BERGOGLIO PERDE 5 A 0 SUL CAMPO, MA SI AUTOASSEGNA LA VITTORIA A TAVOLINO. E SE ORA CONTINUERA’ LA DISTRUZIONE? INCORRERA’ NELLA STESSA CONDANNA DI PAPA ONORIO (CHE FECE MOLTI MENO DANNI)?


In Italia la stampa ha steso una cappa di plumbea e uniforme propaganda di regime attorno al Vaticano di Bergoglio.
Altrove non è così. Sui giornali stranieri più autorevoli ci sono voci che spiegano le conseguenze devastanti del colpo di mano di Bergoglio sulla Chiesa Cattolica.

L'ora del vassallo

Ancora Vatican Insider: come Giacomo Galeazzi sistema 4 cardinali

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Vorrei agganciarmi agli articoli usciti su questo blog sulla disinformazione al Sinodo per aggiungere un ulteriore tassello alla comprensione della macchina propagandistica che si è scatenata durante quest’anno, all’interno del mondo cattolico. Ho già avuto modo di soffermarsi sul “vaticanista di successo”, Andrea Tornielli e su Gianni Valente, anch’egli di Vatican Insider.
Nell’intento di capire qualcosa di quanto deciso nel bellissimo e fraterno sinodo di questo periodo (fraterno, dicono le fonti ufficiali, perchè con fraternissime legnate!) mi sono imbattuto nei post di Giacomo Galeazzi, vaticanista, manco a dirlo, di Vatican insider, ed autore di un libro, insieme al Tornielli, su economia e papa Francesco.

Il dimenticato

"Regnerò malgrado i miei nemici e tutti coloro che si oppongono" (Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque) - IN FESTO D. N. JESU CHRISTI REGIS


ACTUS DEDICATIONIS HUMANI GENERIS JESU CHRISTO REGI

in sollemnitate D.N. Jesu Christi Universorum Regis
(Indulgentia plenaria)

JESU dulcissime, Redemptor humani generis, respice nos [ad altare] [ante conspectum]tuum humillime provolutos.
Tui sumus, tui esse volumus; quo autem tibi coniuncti firmius esse possimus, en hodie sacratissimo Cordi tuo se quisque nostrum sponte dedicat.

Te quidem multi novere nunquam; te, spretis mandatis tuis, multi repudiarunt. Miserere utrorumque, benignissime Iesu, atque ad sanctum Cor tuum rape universos.

Tu dicis?

Il Sinodo finisce con un compromesso ma lascia l'impressione di una Chiesa divisa
Il Sinodo
Il lunga cammino sinodale sulla famiglia ha tagliato il traguardo. «Certamente  - ha detto Papa Francesco nel suo discorso di chiusura dell’Assemblea - non significa aver concluso tutti i temi inerenti la famiglia, ma aver cercato di illuminarli con la luce del Vangelo, della tradizione e della storia bimillenaria della Chiesa, infondendo in essi la gioia della speranza senza cadere nella facile ripetizione di ciò che è indiscutibile o già detto».
Tutti i 94 paragrafi della relatio finale hanno ottenuto i due terzi dei voti, e gli unici che hanno raggiunto il risultato con fatica sono stati quelli riferiti alla questione dell’accompagnamento dei divorziati risposati.

...E si dicono cattolici!



Mi si chiede un parere riguardo i tempi che stiamo vivendo.
Intanto, si assiste ad un fatto assai curioso: quello di coloro che sono tutti intenti a demolire l'insegnamento di Cristo affermando ciò nonostante di essere cattolici.
Si ha la pretesa di definirsi tali nonostante sia palese il rigetto di quell'insegnamento, tant'è che non lo si sopporta a tal punto dal pretendere che sia esso a doversi modellare alle esigenze e alle voglie dell'uomo (quando il Signore ci richiede l'esatto contrario). Ovvio che nasca il dubbio se chi dice di essere credente lo sia veramente... 
Giova ricordare le parole di Papa San Pio X: “Il male dell’epoca moderna è una malattia dell’intelletto che si chiama agnosticismo”. Ciò significa che la fede è in ritirata perché il trascendente è divenuto o ritenuto inconoscibile. L’intelletto umano tuttavia, se dotato di onestà intellettuale e morale, è in grado di conoscere ciò che è bene e ciò che è male.

sabato 24 ottobre 2015

La desaparecida (solo dalle guide?)

Medjugorje scompare dai manifesti a Jesolo

JESOLO. In cammino con Maria, domenica una grande giornata di preghiera al pala Arrex di Jesolo. Medjugorje è solo un ricordo e la Madonna del santuario in Bosnia, dei veggenti e delle guarigioni,...





JESOLO. In cammino con Maria, domenica una grande giornata di preghiera al pala Arrex di Jesolo. Medjugorje è solo un ricordo e la Madonna del santuario in Bosnia, dei veggenti e delle guarigioni, scompare dai manifesti e dagli annunci.

L'exultet dei modernisti

La vendemmia del Sinodo non è generosa per Francesco. Ma la parola "Concilio" non è più tabù


“I veri difensori della dottrina non sono quelli che difendono la lettera ma lo spirito; non le idee ma l’uomo; non le formule ma la gratuità dell’amore di Dio e del suo perdono”.
Come il vino delle nozze di Cana, Francesco offre il meglio di sé allo scadere, nel momento dei saluti, prima di rimandare tutti a casa. Morbido e amabile, amaro e austero, penetrante e persistente. Leggermente frizzante, mai spumeggiante: non ne avrebbe motivo, visto che la vendemmia non risulta significativamente generosa. La “vigna del Signore” ha bisogno di ulteriore maturazione, e manutenzione, per ottenere i frutti auspicati dall’uomo venuto dai confini del mondo, regione in cui peraltro le stagioni appaiono rovesciate. Così ha preferito non forzare, anche perché i contadini nel frattempo minacciavano di ribellarsi.