Il falso dilemma creazione o evoluzione darwiniana: perché per Tommaso d’Aquino la divina provvidenza non esclude l’azione del caso in natura

Poiché l’evoluzione darwiniana è trainata da mutazioni casuali e dall’“orologiaio cieco” della selezione naturale, noi non possiamo essere parte d’un disegno divino: così pensa lo zoologo e divulgatore scientifico Richard Dawkins. Coloro che credono nella Provvidenza e anche all’evoluzionismo di Darwin, come molti scienziati cristiani (tra cui F. Ayala, F. Facchini, W. Arber, ecc.), terrebbero il piede in due scarpe. Ma è proprio cosìIn questo articolo non tornerò sullo status epistemologico del darwinismo – un problema che ha occupato 4 recenti articoli di CS su Nagel –, ma mostrerò che nell’accezione scientifica di casualità il darwinismo è compatibile col teismo. È l’interpretazione di Dawkins, seguito in Italia dal circolo di MicroMega, ad essere inconseguente alle risultanze sperimentali, per ridursi ad una variante dell’ateismo. Svilupperò l’argomentazione ricorrendo ad una lezione diTommaso d’Aquino (1225-1274).