ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 20 marzo 2016

Si prepara un altro boia in vaticano?

CASO MACIEL:"JEKYLL O HYDE" 

Padre Maciel e i Legionari di Cristo davvero giustizia è fatta? A di 85 anni era stato travolto da scandali di natura sessuale: possibile che quest’uomo con la coscienza macchiata da così gravi peccati parlasse in modo tanto ispirato 
di F. Lamendola  




Marcial Maciel Degollado, il fondatore della Congregazione clericale dei Legionari di Cristo e del movimento di apostolato Regnum Christi, è morto il 30 gennaio 2008, pare a Jacksonville, nello Stato americano della Florida: diciamo “pare” perché, ultimamente, egli aveva assunto diverse identità: in un primo tempo, i Legionari avevano detto che egli era morto ad Houston, nello Stato del Texas. Nel 2005, all’età di ottantacinque anni, era stato travolto dalla rivelazione di una serie di gravissimi abusi di natura sessuale: sottoposto ad inchiesta da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede, nel 2006 era stato cacciato dalla direzione dei Legionari e da ogni altro ministero pubblico, con l’ordine di ritirarsi a una vita di penitenza e preghiera.

Esorto ergo sum?

Il papa che vuole mettersi al posto di Dio – di Antonio Socci

L’Esortazione post sinodale, appena firmata da papa Bergoglio (ma non ancora resa nota), sarà dunque una rivoluzione nella Chiesa? Si fonderà così una “nuova Chiesa” basata sul verbo cattoprogressista di papa Bergoglio e di Walter Kasper, anziché sul Vangelo di Cristo? In effetti in queste ore il cardinale Kasper, il grande avversario di Joseph Ratzinger, annuncia una vera e propria “rivoluzione”.
Kasper è colui che Bergoglio utilizzò nel febbraio 2014, al Concistoro, per lanciare la “bomba” della comunione ai divorziati risposati: non che a Bergoglio importi dei divorziati che vogliono fare la comunione, ma costoro sono stati usati come forza d’urto per terremotare la dottrina cattolica dei sacramenti.

“La Chiesa in tempo di guerra”

Nel tardo pomeriggio di martedì 15 marzo si è svolto a Bologna, presso il Circolo Ufficiali, la tavola rotonda organizzata dalla benemerita associazione culturale “Impegno civico” sul tema “La Chiesa i tempo di guerra”. La tavola rotonda, presieduta e moderata dalla dottoressa Alessandra Nucci, presidente di “Impegno civico”, ha consentito allo scrittore Antonio Socci di presentare i contenuti salienti del suo ultimo libro (La profezia finale. Lettera a papa Francesco sulla Chiesa in tempo di guerra, Rizzoli, Milano 2016) e ha consentito a me, in qualità di presidente dell’Unione apostolica “Fides et ratio”, di esporre il mio punto di vista sull’attuale situazione dottrinale e disciplinare della Chiesa.

Tassello di un quadro molto più vasto

Dossier post-sinodale

Quante verità di fede messe in discussione?

19 marzo 2016, San Giuseppe


In occasione dell’esortazione post-sinodale vorremmo attirare l’attenzione sul pericolo che sta investendo tutto l’edificio dogmatico. La questione delle aperture ai divorziati “risposati” è solo un tassello di un quadro molto più vasto ed inquietante. In questi mesi abbiamo cercato di mettere in luce i tanti risvolti di un problema estremamente articolato, proponiamo ora ai lettori una raccolta dei nostri articoli sulla questione. 

Affidiamo a San Giuseppe, Patrono della famiglia e della Chiesa, la battaglia per la difesa della società naturale e soprannaturale. 

I danni sono già enormi

Socci sui primi tre anni di Francesco



Nella foto Kasper e Bergoglio

A tre anni dall’elezione di papa Bergoglio, sia i suoi sfegatati sostenitori, sia i suoi critici, sono d’accordo su un punto: egli rappresenta una rottura nella millenaria storia della Chiesa. Su questo c’è unanimità.

Molti però ignorano che la Chiesa - per la sua divina costituzione - non può avere rotture nella sua tradizione magisteriale.

Deve restare sempre fedele al «depositum fidei» ricevuto da Gesù Cristo e contenuto nella Sacra Scrittura: il Papa è servo della verità rivelata, non padrone. Non può mutarla o disporne a suo arbitrio, altrimenti decade dal papato. O sarebbe l’apostasia e la fine stessa della Chiesa Cattolica.

Sacerdote mersit acerbissimo

Ai funerali di Varani il prete invoca Dio: "Dov'eri quando Luca è stato massacrato?"

La folla urla: "Giustizia". I genitori della vittima: "I due assassini stiano in carcere per tutta la vita"

Esserci e farci

Quello che i giornaloni non vi dicono sul genocidio dei cristiani
Anche gli Stati Uniti ci arrivano (in ritardo): in medio oriente è in corso un massacro etnico e religioso. Ecco tutto ciò che c'è da sapere

Nell’ultimo giorno utile concessogli dal Congresso, il segretario di stato americano John Kerry ha dichiarato che quello in corso nel vicino oriente, tra Siria e Iraq, “è un genocidio” che ha come vittime le minoranze religiose, e cioè yazidi, cristiani e sciiti. Kerry ha definito le azioni dei miliziani jihadisti “crimini contro l’umanità”. Con una mossa inattesa, il segretario di stato ha così sconfessato platealmente il proprio portavoce John Kirby, che lunedì sera – appena reso noto il voto unanime (393 sì, nessun no) dato dalla Camera dei rappresentanti alla risoluzione che parlava di “genocidio” – diceva alla stampa che il verdetto non era vincolante e che difficilmente l’Amministrazione si sarebbe conformata a quanto deciso a Capitol Hill. Invece, Kerry ha sposato appieno la risoluzione promossa dal repubblicano Jeff Fortenberry, arrivando anche a ipotizzare operazioni sul terreno per tutelare le minoranze minacciate. Ora la pressione è tutta sulla Casa Bianca, dove Obama tace mentre il suo portavoce, Josh Earnest, solo due settimane fa escludeva che ci fossero i presupposti legali per parlare di genocidio.

sabato 19 marzo 2016

Di padri in figli..

La Riforma protestante culla del razionalismo e dell’esoterismo moderni

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Apologetica – rubrica quindicinale di Corrado Gnerre

La Riforma protestante culla del razionalismo e dell’esoterismo moderni
di Corrado Gnerre
su Lutero e la Riforma, vedi anche: I veri motivi della Riforma protestante – prima parte– seconda parte
.
zzzztrismegistoPochi sanno che la Riforma protestante ha dato un contributo notevole alla nascita tanto del razionalismo quanto dell’esoterismo moderni. Vediamo come. Una premessa: le notizie contenute in questo articolo sono principalmente tratte dalle ricerche di un grande studioso di Lutero, il tedesco Theobald Beer.
Partiamo, prima di tutto, dalle definizioni di razionalismo e di esoterismo.
Il razionalismo è una corrente filosofica con la quale si pretende ridurre la realtà alle possibilità conoscitive della ragione umana.
L’esoterismo è una concezione filosofico-religiosa secondo la quale i riti e gli insegnamenti più segreti di una dottrina sarebbero rivelati a pochi privilegiati, cioè ai cosiddetti “iniziati”. L’esoterismo è convinto che l’elemento della contraddizione, presente nella realtà, sia solo in superficie; se si va in fondo alla realtà stessa, queste contraddizioni si dissolverebbero. Insomma, un conto è la realtà così come essa appare; altra sarebbe l’essenza profonda della realtà stessa.

La legge naturale e la Legge divina

ALTRO CHE NATURALISMO

    Il cristianesimo è una lotta incessante contro la natura degradata. La legge naturale non basta: se bastasse l’uomo sarebbe il padrone di se stesso cioè il Dio di se stesso e non avrebbe bisogno di alcun Dio al di sopra di sè 
di Francesco Lamendola


Alcuni filosofi che, stando all’esterno del cristianesimo, mostrano di non aver capito nulla di esso, come Massimo Cacciari, invitano il Papa e la Chiesa ad “abbandonare il naturalismo”, cioè, per esempio – oh, è un esempio fra mille; peccato che si parli sempre e solo di quello, da mesi, con martellante, ossessiva ripetitività – ad abbandonare il pregiudizio che essi nutrono verso l’omosessualità, i matrimoni omosessuali e le adozioni gay, soltanto per il piccolo dettaglio che due uomini o due donne non sono in grado, senza l’intervento di tecniche particolari, di rendere feconda la loro unione e avere una prole.

Reggio Emilia, Cina

I fatti di Reggio Emilia: La Santa Messa tridentina alla frazione di Correggio  - A cura di Cristiano Lugli - Radio Vobiscum 18.03.2016
NOTIZIE CORRELATE: RadioSpada.Org [qui] e [qui] - UnaVox.it [qui]
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Orecchiette alla kiko

Kiko: aspetto di essere sgozzato.
Kiko Arguello si aspetta di essere sgozzato dai fondamentalisti islamici, prima, o poi. Lo ha confessato il fondatore e capo carismatico delle Comunità Neocatecumenali in un’intervista a ZENIT, di cui riportiamo qualche passo, rimandando al sito per chi volesse leggerla in integrale.

Kiko Arguello si aspetta di essere sgozzato dai fondamentalisti islamici, prima, o poi. Lo ha confessato il fondatore e capo carismatico delle Comunità Neocatecumenali in un’intervista a ZENIT di cui riportiamo qualche passo,rimandando al sito per chi volesse leggerla in integrale.   

P di Papa

Il signor Enzo Bianchi e una “p” di troppo  

Ci sono modi sottili per alimentare un equivoco, fino a far credere cose che non esistono. Oppure si tratta di sviste… che sembrano francamente difficili da parte dell’agenzia Zenit e di una diocesi. In questi tempi di caos servirebbe seminare chiarezza e non ulteriore confusione.

di Paolo Deotto
.
zzzzenz1Il sig. Enzo Bianchi, come i nostri lettori ben sanno, è un privato cittadino che ha fondato una comunità della quale è tuttora priore. Naturalmente ognuno è liberissimo di fondare tutte le comunità che vuole e nominarsene priore. Nel caso specifico del sig. Bianchi e della comunità da lui fondata, nasce già una prima situazione equivoca, perché fin troppo spesso si parla di comunità monastica, ma è difficile capire cosa abbia a che fare con questa definizione una comunità che raccoglie uomini e donne, e cattolici insieme a protestanti appartenenti alle diverse sette in cui si è frantumata – inevitabilmente – l’eresia luterana.
Però c’è una parola magica: ecumenismo. E allora ecco che abbiamo la comunità ecumenica o interreligiosa, o chiamatela come volete. Ma da qui a “monastica”, ce ne corre…
Comunque basta leggere la biografia del sig. Bianchi (clicca qui), pubblicata sul sito di Bose, per saperne di più. Da questa stessa biografia possiamo evincere che il sig. Bianchi è un discepolo di quella famosa “Scuola di Bologna” che in quanto a semina di confusione si è data molto da fare.

La prossima Cena Francisci Socialis I..

Come sarebbe stata l’ultima cena ai tempi dei Social?


Come sarebbe stata l’ultima cena di Gesù se a quei tempi ci fossero stati Twitter, Facebook, WhatsApp, ecc ecc…?
Gli amici di Casa Surace hanno provato ad immaginarlo ed ecco cosa ne è venuto fuori :-)
DIVERTENTISSIMO anche per i credenti, tranquilli 😉

Il gioco dell'oca?

Papa FrancescoComunione ai divorziati risposati, ricomincia la battaglia delle interpretazioni
Non è possibile dare la comunione ai divorziati risposati, perché è «dovuto al carattere di diritto divino della indissolubilità del matrimonio». E' una risposta del cardinale Gerard Muller, prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede, tra quelle anticipate giovedì dalla Spagna e che si trovano in un libro intervista con il direttore delle edizioni spagnole BAC, Carlos Granados (Informe sobra la esperanza, pagg. 150). Il libro esce praticamente in concomitanza con la firma che oggi Papa Francesco appone all’esortazione apostolica post-sinodale che raccoglie il lavoro del doppio Sinodo sulla famiglia.

I grilli imbambolati

Avvistato piede nudo di donna. Allerta per il Giovedì Santo

piedenudo
Dopo la piccola riforma di una sola rubrica del messale romano, relativa al rito della lavanda dei piedi nella Missa in Coena Domini del giovedì santo, non hanno certo portato chiarezza le parole del Prefetto Card. Sarah. Ma bisogna riconoscere che Sarah è stato misurato e moderato, mentre chi cerca di “sostenerlo” mostra una concezione della liturgia, ma soprattutto della Chiesa piuttosto preoccupante. E, sotto a tutto questo, emerge una sostanziale e anche confessata misoginia. Voglio riportare qui sotto alcuni stralci di una intervista di P. J. Fessio, SJ, che dimostrano una “mancanza di tatto” e una “insofferenza verso la riforma” veramente sorprendente. Ecco il testo, a cui alterno, qua e là, i miei commenti, che rivolgo al Padre in un dialogo aperto, sincero e con qualche necessaria ironia.

Da ridere(o piangere):gli strappisti!

 


(lapresse)

L'Esortazione di Papa Francesco: mediazione su divorziati e gay e ricambio in Curia


Il documento. Oggi la firma del testo che chiude il Sinodo senza strappi alla dottrina

Nessuna spaccatura. Ma una sintesi, tra rigoristi e progressisti. Francesco disorienta ancora una volta chi sperava di "incastrarlo" nel dibattito sinodale sulla famiglia e sulla comunione ai divorziati. O chi pensava di mettere in contraddizione, dentro il sinodo e nella platea dei fedeli, la supposta rigidità di una "dottrina" con una "apertura" che il Papa sintetizza nell'espressione "misericordia". L'Esortazione post-sinodale su cui oggi Francesco apporrà la sua firma, conterrà proprio questa combinazione di elementi. E l'operazione di chi puntava su uno strappo è clamorosamente fallita.

venerdì 18 marzo 2016

In coena Juda


Siamo in guerra (ma abbiamo già vinto)

Corrupti sunt, et abominabiles facti sunt in iniquitatibus (Sal 52, 2).
Giovedì prossimo, nella santa Messa in Coena Domini, per la prima volta nella bimillenaria storia della liturgia cristiana i sacerdoti potranno lavare i piedi anche alle donne. È evidente che si è completamente persa la percezione del senso originario del rito: il mandato apostolico. Fino alla cosiddetta riforma liturgica, peraltro, questo gesto veniva compiuto al di fuori del santo Sacrificio, come tutte le azioni che non hanno valore sacramentale, ma puramente didattico. Ancora una volta, si ripeterà ciò che è accaduto in tanti altri casi: un’iniziativa che costituiva un abuso diventerà la norma (come già la comunione sulla mano, che in molti luoghi, da meramente lecita, è divenuta praticamente obbligatoria). La novità, in quest’ultimo caso, sta nel fatto che l’abuso – benché meno grave – non è stato semplicemente concesso dalla suprema autorità della Chiesa con il paravento delle conferenze episcopali; al contrario, esso è stato dapprima praticato proprio da essa con grande pubblicità mediatica. Immaginatevi come si daranno da fare quei poveri parroci che, smaniosi di emergere, lo scorso 13 marzo hanno celebrato con enfasi il terzo anniversario della grande sciagura, giungendo perfino ad invitare i fedeli – come mi è stato riferito da un lettore – a scambiarsi il segno di pace immaginando di dare una carezza al caro papa Francesco…

Il WC (world car) delle 3 R.


Papa Francesco: la sfida del quarto anno è lo "scisma d'Occidente", con l'America di Trump e le destre d'Europa


Sebbene non lo attenda nessuna elezione e solo lui, sull’esempio di Papa Benedetto, possa fissare scadenze al suo mandato, nell’immaginario di un leader “americano”, qual è Francesco, il quarto resta l’anno del giudizio: quello in cui un leader, dalla Casa Bianca di Washington alla Casa Rosada di Buenos Aires, tira le somme e accelera le riforme, affrontando il responso dei contemporanei.
Per questo, negli ultimi mesi Bergoglio ha accentuato i tratti geopolitici della sua mission. Un profilo scandito e scolpito, in successione, dall’impronta di tre aggettivi: riformista, ribelle, rivoluzionario. Come i prototipi che, dopo vari aggiustamenti e prove su strada, rivelano il loro aspetto definitivo: scostandosi dai modelli del passato, sicuramente, ma pure dall’intento iniziale dei progettisti, ossia dei cardinali elettori, che certo non prevedevano una simile evoluzione.
Dal conclave del marzo 2013 è uscita infatti una “world car” che mira in primo luogo alla conquista dei “mercati” mondiali - dove il cristianesimo cresce a due cifre, dall’Africa profonda fino alla Cina proibita - e non alla riconquista dell’Occidente, considerato abulico spiritualmente oltreché asfittico demograficamente. Facile preda di egoismi e populismi, dalla City all’Île-de-France, dai Lander germanici di Frauke Petry alle lande magiare di Viktor Orbán.

Chi ci marcia?* (Grande Fusaro..!)

Ogni giorno, per 5 anni, 3 mila bambini siriani sono diventati profughi. Chi è responsabile?

Ogni giorno, per 5 anni, 3 mila bambini siriani sono diventati profughi. Chi è responsabile?

Fulvio Scaglione: "i cinque anni della guerra di Siria (diventata ben più di una pur crudele guerra civile) hanno ormai bruciato una generazione"


di Fulvio Scaglione* - Famiglia Cristiana
Qualunque sia l’orientamento politico o il giudizio che si dà delle cause e delle colpe, nessuno può sottrarsi a una constatazione: i cinque anni della guerra di Siria (diventata ben più di una pur crudele guerra civile) hanno ormai bruciato una generazione. Una realtà tremenda che nulla, anche il più roseo esito dei colloqui di pace appena ripresi a Ginevra, potrà ormai cambiare. 

Provare in Vaticano, no?

Quell’esorcismo con la Sindone per liberare una donna dalla fede calvinista

Un carteggio inedito di san Carlo Borromeo rivela una vicenda risalente al 1578

Per liberare una donna di fede calvinista posseduta da una legione di demoni fu compiuto un esorcismo facendo ricorso fisicamente alla Sindone, che le fu messa sulla testa: accadde all’inizio del maggio 1578 a Chambéry nella Sainte-Chapelle du Saint-Suaire (poco prima del trasferimento del Sacro Lino a Torino) per opera del vescovo di St-Jean-de-Maurienne (affiancato dal vicario episcopale di Grenoble).

Que sera sera?


Kasper e la sua più grande rivoluzione della Chiesa. Sarà anche del Papa?
"Il 19 marzo uscirà un documento di circa duecento pagine in cui Papa Francesco si esprimerà definitivamente sui temi della famiglia affrontati durante lo scorso sinodo e in particolare sulla partecipazione dei fedeli divorziati e risposati alla vita attiva della comunità cattolica. Questo sarà il primo passo di una riforma che farà voltare pagina alla Chiesa dopo 1700 anni".
Ad annunciarlo il cardinale Walter Kasper l’anima progressista del Sinodo, l’uomo che più di altri si è battuto in favore della comunione ai divorziati risposati e per l''accoglienza delle coppie di fatto e gay. 

Poche parolin..!

ASIA/SIRIA - Vescovo siro-cattolico: la dichiarazione Usa sul 'genocidio' dei cristiani in Medio Oriente è “un'operazione geopolitica strumentale”

Radio Vaticana
Hassakè (Agenzia Fides) – Il percorso che ha portato l'Amministrazione Usa a riconoscere come “genocidio” le violenze perpetrate dallo Stato Islamico (Daesh) sui cristiani rappresenta “una operazione geopolitica” che “strumentalizza la categoria di genocidio per i propri interessi”. Così l'Arcivescovo siriano Jacques Behnan Hindo, alla guida dell'arcieparchia siro cattolica di Hassakè-Nisibi, commenta per l'Agenzia Fides le dichiarazioni rilasciate ieri dal Segretario di Stato Usa John Kerry in risposta alla mobilitazione di gruppi e istituzioni che da tempo sollecitavano la leadership politica statunitense a applicare la definizione di “genocidio” alle varie forme di brutalità e oppressione consumate dai militanti dell'autoproclamato Califfato Islamico sui cristiani e su altri gruppi minoritari. 

La tentazione di abbandonarsi allo scoraggiamento è forte

NON PRAEVALEBUNT

    La tentazione di abbandonarsi allo scoraggiamento è forte dobbiamo mandar giù qualsiasi porcheria che la cultura modernista e progressista oggi imperante e dilagante fuori e dentro la Chiesa cattolica tenta di servirci a tavola 
di Francesco Lamendola


 Certo, la tentazione di abbandonarsi allo scoraggiamento è forte; siamo tutti un po’ scoraggiati – tutti quelli, s’intende, che non sono di palato così buono da mandar giù qualsiasi porcheria che la cultura modernista e progressista oggi imperante e dilagante, fuori e dentro la Chiesa cattolica, tenti di servirci in tavola, con il massimo sussiego e con tanto di sorrisi accattivanti, e benché essa si mobiliti per colpevolizzare e ricattare moralmente chi esprime anche solo qualche timido dubbio o qualche sia pur flebile protesta.

Eorum culpa

John Kerry non tentenna più: "In medio oriente è in atto un genocidio contro i cristiani"

Smentito il portavoce del Dipartimento di stato, che solo lunedì non riteneva plausibile tale risultato. Decisiva la risoluzione votata dalla Camera


Il segretario di stato americano, John Kerry (LaPresse)
Roma. Il segretario di stato americano, John Kerry, ha sciolto la riserva: "Lo Stato islamico è responsabile di genocidio nei riguardi di popolazioni che si trovano nelle aree sotto il suo controllo, inclusi gli yazidi, i cristiani e gli sciiti". L'annuncio è stato dato al Dipartimento di stato, nell'ultimo giorno disponibile stando al termine fissato dal Congresso affinché l'Amministrazione decidesse in merito. Kerry ha parlato di "crimini contro l'umanità" commessi dai miliziani jihadisti dell'Isis.

giovedì 17 marzo 2016

“Non sono stato avvisato!”?


Apparizioni di Nostra Signora del Buon Successo - "Punirò l'eresia, punirò l'empietà, punirò l'impurità!"

«Questo castigo sarà per il XX secolo».

Un messaggio drammatico, ma pieno di speranza: le apparizioni di Nostra Signora del Buon Successo a Quito, in Ecuador, nel ‘500, approvate della Chiesa.




Madre Mariana de Jesus

Quella che stiamo per raccontarvi è la meravigliosa storia di questa straordinaria donna, una mistica spagnola, che si offrì vittima per riparare ai peccati commessi non tanto nel suo secolo, ma principalmente nel XX, cioè il nostro.

La venerabile Madre Mariana Francisca Torres de Jesus (1563-1635), il cui processo di beatificazione è in corso, nipote di Madre Maria Taboada, fondatrice dell’Ordine delle Suore dell’Immacolata Concezione. La zia e la nipote lasciarono la Spagna per fondare in Ecuador questo nuovo ordine, secondo la volontà di Dio.

Francelight

Barbarin, cardinale alla gogna

La violenta caccia mediatica all'arcivescovo di Lione, accusato d’aver coperto due preti pedofili 

Il cardinale Barbarin
Roma. Ribatte colpo su colpo il cardinale  Philippe Barbarin alle accuse di aver coperto sacerdoti pedofili quando era un semplice prete e la sua designazione ad arcivescovo di Lione (e primate delle Gallie) non era neppure nei pensieri papali.

Da Velatio negata a Negatio velata?

                  La velatio delle immagini in Quaresima

Con la quinta domenica di Quaresima si entra nel “Tempo di Passione“, caratterizzato da una marcata attenzione al mistero della Passione e Morte del Signore Gesù.

In origine limitata alla sola Settimana Santa, che si apriva con la Domenica delle Palme, detta appunto “De Passione Domini”, nel tempo la contemplazione della Passione del Signore, culmine della Redenzione e fonte di vitalità spirituale, venne anticipata e celebrata anche nella settimana precedente.

Questo tempo speciale, che si inserisce nel già propizio tempo di Quaresima, viene sottolineato con alcune specifiche regole cultuali. Tra queste la più caratteristica è la “Velatio”, ovvero la velatura delle croci e delle immagini della chiesa esposte alla venerazione dei fedeli. A norma del Messale tridentino, nel sabato che precede la I domenica di Passione, (quindi il sabato della IV settimana di Quaresima), «finita la Messa e prima dei Vespri si coprono le croci e le immagini della chiesa con veli violacei; le croci restano coperte fino al termine dell’adorazione della croce da parte del celebrante il Venerdì Santo, le immagini fino all’intonazione del Gloria nella Messa della Vigilia Pasquale». In tale periodo solo le immagini della Via Crucis restano senza velo.

Serviranno aiutini, o aiutoni?

Müller: non adulare il Papa, aiutarlo
Il Papa non è “teologo professionale”, dice il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Gerhard Müller, in un’interessante intervista di qualche giorno fa al quotidiano Kölner Stadt-Anzeiger, ammettendo che di tanto in tanto è necessario consigliarlo in materia di dogma.” E aggiunge: "noi della Congregazione siamo chiamati non a esercitare l’arte dell’adulazione, ma piuttosto, a usare la nostra conoscenza di esperti”.

Il Papa non è “teologo professionale”, dice il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Gerhard Müller, in un’interessante intervista di qualche giorno fa al quotidiano Kölner Stadt-Anzeiger, ammettendo che di tanto in tanto è necessario consigliarlo in materia di dogma". 

Non sia più la Mater et Magistra

Si cambia la nostra religione. Questo è certo.

[…] È proprio perché noi amiamo il successore di Pietro, perché amiamo la Chiesa Cattolica, perché amiamo Roma, la vera Roma cattolica, è per questo che facciamo sentire la nostra voce.
La facciamo sentire cioè proprio per la gloria e la grandezza della Chiesa Romana. Per tutto ciò che ha fatto la sua vera grandezza, la sua vera nobiltà, noi abbiamo l'impressione che la Chiesa, o diciamo meglio, gli uomini di Chiesa abbandonino questa nobiltà della Chiesa Romana e che essa non sia più la Mater et Magistra di tutte le Chiese del mondo, come è scritto sul portale del Vaticano. [...]

Procul recédant sómnia, Et nóctium phantásmata; Hostémque nóstrum cómprime,

Voice of the Family sui pericoli della Relazione Finale del Sinodo

Voice of the Family ha pubblicato un’analisi esaustiva del Relazione Finale del Sinodo dei Vescovi al Santo Padre. Essa sostiene che laRelazione Finale, approvata dal Sinodo Ordinario sulla Famiglia il 24 ottobre 2015, pregiudica l’insegnamento della Chiesa Cattolica nelle questioni concernenti la vita umana, il matrimonio e la famiglia. Nel tentativo di allineare la morale cattolica alle norme prevalenti nel mondo moderno, la relazione persegue un approccio che contraddice la rivelazione divina e la legge morale naturale.

Cresce l'orgasmo del Grillo (Ne polluántur córpora?)

Tutti i numeri della “Rerum Familiarium Novarum”


numeri
Dalle mezze parole che sfuggono agli “esperti” possiamo desumere una serie di caratteristiche “numeriche” della prossima Esortazione Apostolica sulla famiglia:
a) DELLA LUNGHEZZA
Prima si è detto che il prossimo documento ha “quasi 100 pagine”, poi “più di 100 pagine”, ieri si è arrivati a dire “di circa duecento pagine”…non sarà certo un testo breve.

mercoledì 16 marzo 2016

Oremus pro perfidis..

Aiuti UE ai palestinesi? Se li prende Israele – NEW


La scoperta l’ha fatta un israeliano, l’economista Shir Hever, che da anni studia a mettere insieme i pezzi sparsi dei costi – e benefici – dell’occupazione israeliana del territorio palestinese. Non è facile, perché si tratta di mille rivoli fra ONG, ONU, autorità europee…

Tempora bona veniant!

La tomba del prossimo papa defunto è già pronta sotto la basilica di San Pietro

Situata a pochi metri della lapide di Paolo VI, è di una forma simile a quella, vicinissima, di Giovanni Paolo I
La tomba per il prossimo Pontefice defunto (©I.Media)

La tomba del prossimo papa che morirà è pronta nella cripta della basilica di San Pietro. Una tomba massiccia in marmo e senza alcuna iscrizione è stata installata recentemente tra le tombe dei papi. Un atteggiamento «saggio», spiegano in Vaticano dove regna un papa di 79 anni e vive anche un pontefice emerito di quasi 89 anni.


Nelle cosiddette Grotte vaticane, sotto la Basilica, è apparso recentemente un massiccio sarcofago rettangolare in marmo bianco, senza nessun’iscrizione, soltanto inquadrato da due colonnine di colore rosa pallido. Situata a pochi metri della sobria lapide di Paolo VI, questa tomba è di una forma simile a quella, vicinissima, di Giovanni Paolo I. La tomba di Papa Luciani, che regnò soltanto 33 giorni, è un’imponente blocco di marmo grigio fiancheggiato da due angeli alati.

Volantini o brochure da distribuire tra i cattolici?

Il “colpo da maestro di satana” – come ci insegnava Mons. Lefebvre – è la perversione della fede ottenuta in virtù dell’obbedienza a pastori indegni e traditori… Chi tenta di maneggiare Bergoglio in chiave cattolica può farlo solo per due motivi: per cercare un riparo e magari qualche rendita di posizione, oppure per allargare il consenso a una platea più vasta.

Mercoledì 16 marzo 2016  È pervenuta in redazione:

Caro signor Gnocchi,
tra poco si andrà a votare in più di 1.300 comuni italiani. Vanno al voto anche grandi città come Roma, Milano, Bologna, Napoli, Torino. Abbiamo visto in questi ultimi anni troppi sindaci e assessori vari prendere decisioni inaccettabili per un cattolico. Pensi solo a tanti libri e libretti diffusi nelle scuole materne ed elementari per diffondere le varie idee sul “gender”. Insomma, i maggiori danni li fa la politica nazionale a Roma, ma anche i sindaci possono fare dei bei danni e li hanno già fatti da tante parti. Lei non crede che sarebbe dovere dei parroci e dei vescovi, della chiesa in genere, dare indicazioni chiare agli elettori? Secondo me la chiesa avrebbe questo dovere, perché un cattolico non deve votare per persone che poi agiranno contro la morale, ma tanti elettori possono non essere a sufficienza informati. E non pensa che sarebbe opportuno estrapolare qualche frase dai pur discutibili discorsi di papa Francesco e usarla magari su volantini o brochure da distribuire tra i cattolici? In fondo, se lo “usano” gli altri perché non dovremmo farlo noi?
Mi piacerebbe sapere il suo parere. La ringrazio e la saluto
Emidio Bongiovanni

Grilli cocchieri in orgasmo di gaucho

Lavanda dei piedi: il papa inaugura un uso e il prefetto lo ostacola apertamente 

lavandaFrancisSarah-10
“I preti non sono tenuti a lavare i piedi alle donne il giovedì santo”: di per sé questa dichiarazione del Card. Sarah è formalmente corretta. Nello stile astratto e disincarnato con cui viene pensata la liturgia in alcuni ambienti della curia romana, di fronte alle difficoltà e alle novità, ci si rifugia facilmente nel formalismo e nella indifferenza della “norma”: di fronte alla domanda interessata di “rito antico”, si crea con disinvoltura un libero parallelismo, che genera solo confusione; di fronte alle forme del rito di pace, si ricorda semplicemente che il gesto non è obbligatorio, oltre a definire “abuso” ogni canto e ogni movimento durante il rito; di fronte alla “nuova rubrica” voluta da Francesco per la lavanda dei piedi, ci si limita a ricordare che non obbliga nessuno.