ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 4 aprile 2016

Hic et nunc..

Misericordia for all  

… ossia, come abolire Dio e abolire il cattolicesimo attraverso la contraffazione della Sua misericordia. Dal papa emerito al vescovo di Roma e ritorno

di Patrizia Fermani
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zzzz2ppsntnL’atto di misericordia  mira  ad alleviare la sofferenza dell’altro, e normalmente ha  il proprio antecedente logico  e cronologico nella  compassione, che significa comprensione e partecipazione, vicinanza emotiva e sentimentale, ma anche razionale, a chi soffre. Così ho compassione del mio simile  perché sono capace di sentire su di me il suo dolore, in ragione del  senso di appartenenza ad un’unica umanità  sofferente e ad un’unica natura, ma ho anche compassione dell’uccello con l’ala spezzata. In ogni caso  la compassione  mi induce poi ad agire in modo “misericordioso”.
Tuttavia il cristianesimo ha riconosciuto la differenza profonda tra l’atto misericordioso gratuito, richiesto agli uomini verso i propri simili o dagli uomini a Dio, a Maria e ai Santi come aiuto  per il male che li sovrasta, da quello redentivo di Dio verso il peccatore che ha violato la Sua legge ma si è pentito perché consapevole della propria colpa.

L’astuzia più grande del Demonio

VENDUTA L'ANIMA AL DIAVOLO?

    La nostra generazione ha venduto l’anima al Diavolo? L’astuzia più grande del Demonio è far credere che non esiste. Forse i tempi dell’Apocalisse sono arrivati e l’Anticristo è già in mezzo a noi o si accinge a rivelarsi 
di Francesco Lamendola  



La civiltà moderna, e, in modo particolare, l’attuale generazione, hanno venduto l’anima al Diavolo, in cambio del potere, e specialmente del potere sulla natura?
Tanto per cominciare, sgombriamo subito il terreno da un possibile fraintendimento: la domanda che abbiamo posto non va intesa in senso metaforico, generico, paradossale, ma proprio alla lettera, in tutta la sua inattualità e “scorrettezza”; proprio nel senso preciso delle parole, così che chi se la ride del Diavolo e, in genere, della dimensione soprannaturale (e preternaturale), sappia subito che la cosa non lo riguarda e non lo può interessare. Lo lasciamo volentieri alle sue rocciose certezze scientiste, alla sua presunzione intellettuale debitamente “laicista” e “progressista”, e andiamo avanti per la nostra strada. A noi, che all’esistenza del Diavolo crediamo, e assai seriamente, in quanto cristiani e in quanto individui pensanti, che vedono il mistero del Male ovunque presente, e sanno di non poter rispondere a tutte le domande con la sola ragione, la cosa interessa, eccome: perché, se fosse vero che la nostra generazione si è votata al Diavolo, allora si può ben dire che i tempi dell’Apocalisse sono arrivati, e che l’Anticristo è già in mezzo a noi, o si accinge a rivelarsi: e bisogna credere che folle sterminate non attendono altro che la sua rivelazione per acclamarlo e per tributargli onore e lode.

Nella Terra di Mezzo.. e da noi.

ULTIMA ORA. GLI ELFI DELLA TERRA DI MEZZO TOLKIENIANA SONO DECISAMENTE CONTRO L'ABORTO

Ultima ora. Gli Elfi della Terra di mezzo tolkieniana sono decisamente contro l'aborto
Il testo I diritti e costumi tra gli Eldar, nella History of Middle-earth, vol. X, di J.R.R. Tolkien mostra un mondo in cui la vita è considerata un dono irrinunciabile. Nella Terra di Mezzo, il mondo in cui Tolkien ambienta il proprio legendarium, la trasmissione della vita è una benedizione. Peculiare è il rispetto incondizionato tributato alla vita di ogni essere ragionevole, dal concepimento fino alla morte naturale. Nel mondo degli Eldar, ovvero il “Popolo delle stelle”, la stirpe più nobile egli Elfi, non si dice; «Ho un figlio», ma: «il bambino mi è stato dato».

Utopian trades and manners?


Bergoglionate utopiche


Al termine della Veglia di Preghiera per la Festa della Divina Misericordia, vedi qui, il santo Padre Francesco, dopo la benedizione, ha aggiunto quanto segue:
«L’altro giorno, parlando con i dirigenti di una associazione di aiuto, di carità, è uscita questa idea, e ho pensato: “La dirò in piazza, sabato”. Che bello sarebbe che come un ricordo, diciamo, un “monumento” di quest’Anno della Misericordia, ci fosse in ogni diocesi un’opera strutturale di misericordia: un ospedale, una casa per anziani, per bambini abbandonati, una scuola dove non ci fosse, una casa per recuperare i tossicodipendenti… Tante cose che si possono fare… Sarebbe bello che ogni diocesi pensasse: cosa posso lasciare come ricordo vivente, come opera di misericordia vivente, come piaga di Gesù vivente per questo Anno della Misericordia? Pensiamoci e parliamone con i Vescovi. Grazie».

Grilli maestitia

Come ridurre “Amoris laetitia” ad un “cerotto”. Istruzioni per l’uso firmate J. Allen

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Se un attento giornalista come J. Allen appare talmente sottoposto a pressione dalla attesa del testo di Amoris Laetitia, da non saper provare alcuna letizia e da disporsi mestamente ad una “triste recezione” del testo – come dimostra nel suo Pope’s big call on Communion may mean little on the groundche si può leggere a questo indirizzohttp://www.cruxnow.com/church/2016/04/02/popes-big-call-on-communion-may-mean-little-on-the-ground/ – evidentemente qualcosa di grosso deve essere in ballo.

Colpi di Grazia?

Principi "non negoziabili". Il papa li ha smarriti, il laico Panebianco li ritrova

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I "principi non negoziabili" sono spariti dall'orizzonte della Chiesa. Il colpo di grazia gliel'ha dato papa Francesco in questo passaggio della sua intervista del 5 marzo 2014 all'allora direttore del "Corriere della Sera" Ferruccio De Bortoli:
"Non ho mai compreso l’espressione valori non negoziabili. I valori sono valori e basta, non posso dire che tra le dita di una mano ve ne sia una meno utile di un’altra. Per cui non capisco in che senso vi possano esser valori negoziabili. Quello che dovevo dire sul tema della vita, l’ho scritto nell’esortazione 'Evangelii gaudium'".

Aspetta e spera?



Il 10 aprile prossimo si compieranno 25 anni da quando i vescovi della Conferenza episcopale dell'ex Jugoslavia, con un breve documento conosciuto come "Dichiarazione di Zara", dichiararono che le apparizioni di Medjugorje "sulla base delle ricerche sin qui compiute (...) non sono fenomeni soprannaturali". Ecco il testo integrale:
"Durante la seduta ordinaria della conferenza episcopale dell'ex Jugoslavia svoltasi a Zara dal 9 all'11 aprile 1991 è stata adottata la seguente dichiarazione:
I vescovi sin dall'inizio seguono le apparizioni di Medjugorje tramite il vescovo della diocesi, la commissione episcopale e la commissione della conferenza episcopale jugoslava per Medjugorje.

Sulla base delle ricerche sin qui compiute non è possibile affermare che si tratta di apparizioni e fenomeni soprannaturali.
Tuttavia, i numerosi credenti che arrivano a Medjugorje provenienti da vari luoghi e spinti da motivi religiosi e di altro genere hanno bisogno dell'attenzione e della cura pastorale innanzitutto del vescovo della diocesi e poi anche di altri vescovi così che a Medjugorje e con Medjugorje si possa promuovere una sana devozione verso la Beata Vergine Maria, in armonia con l'insegnamento della Chiesa.
A tal fine i vescovi forniranno adeguate indicazioni liturgico-pastorali e tramite la commissione continueranno a seguire e a far luce sugli avvenimenti di Medjugorje.
Zara, 10 aprile 1991 - I vescovi jugoslavi
".

"E' andato bene" ?

Il Papa ha incontrato sabato Bernard Fellay, capo dei lefebvriani

Il colloquio "è andato bene", spiegano fonti vaticane al Foglio. Si va verso la prelatura sul modello Opus Dei

Mons. Bernard Fellay è alla guida della Fraternità San Pio X dal 1991
Il Papa ha incontrato sabato in Vaticano Bernard Fellay, Superiore generale e diretto successore di monsignor Marcel Lefebvre alla guida della Fraternità San Pio X. Il colloquio, apprende il Foglio, "è stato positivo". Tra Francesco e Fellay "l'intesa è buona". Si tratta di un ulteriore passo verso il riconoscimento canonico della Fraternità da parte della Santa Sede, nella forma di una prelatura costituita ad hoc sul modello di quella dell'Opus Dei, quindi con ampi margini di autonomia non solo organizzativa.

Un Santo in salsa di soia

Perché nella valle della pace il piccolo loto è più Socrate che Confucio

Kai: “Chi sei tu?”
Po: “Mi sono chiesto la stessa cosa... Sono il figlio di un panda?...
Il figlio di un'oca?... Un allievo?...Un'insegnante?... Alla fine...Sono tutti loro
...Io sono il Guerriero Dragone»
(Po a Kai, prima del loro ultimo scontro)


di Matteo Donadoni
(CONTIENE ANTICIPAZIONI SULLA TRAMA)
A parte che ho amato il panda Po fin da subito, non per futili questioni animaliste (se una specie che non ama fare sesso e per giunta per sopravvivere deve ingurgitare quotidianamente il corrispondente del 45% del proprio peso corporeo in germogli di bambù ad un certo punto poi si estingue, posso candidamente ammettere che se l’è cercata?), ma perché, e chissà perché, mi ricorda maledettamente Gilbert K. Chesterton. 


domenica 3 aprile 2016

Don Mauro^, per vincere il terrorismo!

Abdeslam: a processo “non prima del 2020” (non c’è fretta).


L’avevamo notato in tanti, ma adesso (grazie al sito Panamza) mettiamo meglio a fuoco la stranezza dell’arresto di  Salah Abdeslam,   il giovane gay, “la mente” degli attentati di Parigi, sfuggito per mesi alla  cattura  secondo i media.  Si guardi questo video.


Il momento interessante è dal minuto 3.56.  Un folto gruppo di teste di cuoio con le armi brandite si apposta alla porta di una palazzina:  Un dirigente grida di arrendersi a quelli dentro: “E’ la polizia federale, …Uscite dalla porta principale!”.

Code di Paglia?

Bertone, Paglia e la trasparenza a singhiozzo

Il cardinale Bertone
Da alcuni giorni tiene banco su giornali, radio e tv la vicenda del “super-attico” del cardinale Tarcisio Bertone, ex segretario di Stato, i cui lavori di ristrutturazione sarebbero stati pagati con i fondi dell’Ospedale pediatrico Bambin Gesù. A quanto è stato affermato, c’è una formale inchiesta in Vaticano per appurare eventuali illeciti, ma più che il contenuto delle accuse e la responsabilità personale di Bertone in maneggi quantomeno inopportuni, ci sono almeno due aspetti che fanno nascere alcune domande su quello che si muove attorno a questa vicenda.
Anzitutto però, va fatta una premessa: non c’è dubbio che a posteriori si possa affermare che la nomina di Bertone a segretario di Stato sia stata la scelta più infelice del pontificato di Benedetto XVI, ma non anzitutto per i risvolti, diciamo così, economici o di correttezza morale.

“Tanti di voi”

Di bene in meglio, ovvero:addio cattolicesimo

Disse allora Gesù ai Dodici: «Forse anche voi volete andarvene?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio». Rispose Gesù: «Non ho forse scelto io voi, i Dodici? Eppure uno di voi è un diavolo!». Egli parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota: questi infatti stava per tradirlo, uno dei Dodici. (Gv 6, 67-70)
San Pietro chiedeva: “Signore, da chi andremo?”, e Gesù rispondeva: “Non ho scelto forse io voi, i dodici? Eppure uno di voi è un diavolo!

Quanto tempo è passato da allora e quanti successori dei “dodici” sono sorti e sono morti in questo tempo. Ma il tempo non è passato invano, la sua valenza quantitativa ha dato grandi frutti e oggi da quell’“uno di voi” di allora siamo passati ai “tanti di voi”, al moltiplicarsi dei diavoli tra i vescovi, con un crescendo che è del tutto coerente con il procedere sempre più veloce del mondo verso la sua fine.

Tra i tanti casi di infedeltà al Vangelo e di tradimento di Nostro Signore, che ogni giorno che passa sembrano affollarsi alla ribalta, ne segnaliamo tre che ci sembrano indicativi dello stato miserando in cui versa ormai la “nomenklatura” nominalmente cattolica.


Il primo di questi casi lo abbiamo appreso da “San Pietro e dintorni”, la rubrica del vaticanista Marco Tosatti, ed è relativo ad un vescovo inglese, tale Declan Lang, operante – malamente – in quel di Clifton, Inghilterra.

Ordo ravasianus

Direttive del Gran Maestro della Massoneria ai Vescovi cattolici massoni, per distruggere la chiesa cattolica

Direttive del Gran Maestro della Massoneria ai Vescovi cattolici massoni, per distruggere la chiesa cattolica ( effettive dal 1962 )
Tratto da “La Massoneria e la Chiesa Cattolica” del Sacerdote Luigi Villa:l’uomo a cui San Pio da Pietrelcina affidò il compito di combattere la massoneria infiltratasi nella Chiesa Cattolica
Don Luigi Villa – Tratto da “La Massoneria e la Chiesa Cattolica
1962 – Direttive del Gran Maestro ai vescovi cattolici massoni
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Don Luigi Villa
Roma –   “Tutti i confratelli massoni dovranno riferire sui progressi di queste decisive disposizioni. Rielaborate nell’ottobre 1993 come piano progressivo per lo stadio finale. Tutti i massoni occupati nella Chiesa debbono accoglierle e realizzarle.
1. Rimuovete definitivamente ogni statua dalle Chiese, cominciando da quelle di San Michele Arcangelo, patrono della Chiesa Cattolica, affermando che distraggono dall’adorazione di Cristo;
2. Rimuovete gli esercizi penitenziali della Quaresima, come l’astinenza dalle carni del venerdì ed anche i digiuni. Impedite ogni atto di abnegazione. Al loro posto, devono essere favoriti atti di gioia, di felicità e di “amore del prossimo”. Dite che Cristo ha già meritato tutto per noi, quindi, ogni sforzo umano è pericoloso, addirittura può sembrare una mancanza di fiducia in Dio. Dite a tutti che debbono prendere sul serio le preoccupazioni per la loro salute. Incoraggiate il consumo di carne, specie di maiale;
 Ecumenismo e dissacrazione dell’Eucarestia  
3. Incaricate i pastori protestanti di riesaminare la Messa e di dissacrarla. Seminate dubbi sulla Presenza Reale nell’Eucarestia e confermate che, con maggiore vicinanza alle tesi protestanti, si tratta soltanto di pane e vino benedetti, ed in quanto tali, da intendersi come puro simbolo. Disseminate i più arrabbiati tra i protestanti liberal-progressisti nei seminari e nelle scuoleIncoraggiatel’ecumenismo come via verso l’unità. Accusate di disobbedienza coloro che continuano a credere, tradizionalmente, alla Presenza Reale.

American Pope?

Quel “papa americano” alleato della Casa Bianca

Le diplomazie parallele di Obama e Bergoglio in un libro presto presentato a New York


Esce in lingua italiana e inglese, il libro "The American Pope" firmato da Lara Jakes, Paolo Messa e Massimo Milone: riporta i discorsi pronunciati da papa Francesco nel recente viaggio a Cuba e negli Stati Uniti, con i saggi dei curatori. Il libro viene presentato il 21 aprile all’Italian Academy della Columbia University


In più di una stagione,  nel corso della storia, la Santa Sede si è trovata ad agire in parallelo, se non in alleanza, con la potenza del tempo. Agli inizi, capitò quando Roma, nel 313, Costantino imperante, decise di aprire ufficialmente alla religione arrivata dalla Palestina da due secoli e mezzo; nel 380 quando l’imperatore Teodosio I mise fuori legge paganesimo ed eresie; nel 452 quando papa Leone il grande, su incarico dell’imperatore Valentiniano III negoziò, alle foci del Mincio, il ritiro di Attila dal suolo italico.

Papi colorati

LA RELIGIONE DEL "PAPA ROSSO"

    Che religione era quella professata dal cardinale Carlo Maria Martini? Martini fu soprannominato ancora in vita “il papa rosso” per le sue numerose e audaci aperture sui più svariati temi, specialmente di tipo etico e sociale 
di Francesco Lamendola  


Il cardinale Carlo Maria Martini (nato a Torino nel 1927 e deceduto a Gallarate, in provincia di Varese, nel 2012), arcivescovo Milano, è stato uno dei personaggi più in vista della Chiesa cattolica negli ultimi anni; ha avuto fama di grande teologo e, soprattutto, di grande promotore del dialogo ecumenico, a cominciare da quello con gli Ebrei, da lui definiti “i nostri fratelli maggiori”: e stiamo parlando – giova ricordarlo, in questi tempi di relativismo e di estrema confusione concettuale, non sempre coltivata in buona fede - di coloro i quali rifiutarono Gesù Cristo, lo misero in croce e che tuttora lo considerano un falso profeta, un impostore e un bestemmiatore del vero e unico Dio, il loro. Per tutte queste benemerenze, Martini fu soprannominato, ancora in vita, “il cardinale del dialogo” (evidentemente, gli altri esponenti della Chiesa cattolica non lo erano, o non lo erano abbastanza, almeno rispetto a lui), nonché “il papa rosso”, per le sue numerose e audaci aperture sui più svariati temi, specialmente di tipo etico e sociale.

Oggi stiamo pagando le conseguenze..!?

                       A proposito di gesuiti



Nei giorni scorsi il Padre Giovanni Cavalcoli ha pubblicato sulla rivista telematica L’Isola di Patmos un interessantissimo articolo su “La Compagnia di Gesú nella Chiesa d’oggi: ascesa e caduta di un grande Ordine”. Padre Cavalcoli si riallaccia alle conclusioni di un libro del gesuita Antonio Caruso, che individua l’origine della crisi della Compagnia nell’influsso che hanno esercitato su di essa il marxismo, la massoneria e il modernismo. Secondo il Domenicano, a questi influssi ne va aggiunto un altro, piú insidioso, il pensiero di Karl Rahner: 

«Cosí è successo che, mentre, tutto sommato, la Compagnia nel suo insieme, dopo l’infelice superiorato del Padre Pedro Arrupe, è riuscita a frenare o sta frenando la tentazione marxista, massonica, luterana e modernista, il rahnerismo, purtroppo, l’ha invasa, sicché attualmente esso si presenta come il maggior fattore di disordine e di indisciplina all’interno della Compagnia, di tradimento del carisma ignaziano, di disobbedienza alla Chiesa, di falso progresso e di grave danno per le anime» (pp. 7-8).

Sono stato derubato!


Lettera aperta a Papa Francesco
A Sua Santità, Papa Francesco
Città del Vaticano
Gennaio 2016

Sono un Ebreo. Ho la certezza, come Menachem Mendel Schneerson di Crown Heights, Brooklyn, di discendere direttamente da Re Davide per parte di mio padre (mia madre, mi è stato assicurato, discendeva da Hillel).

Ho 74 anni. Mi sono convertito alla Chiesa Cattolica Romana all’età di 17 anni, nel corso dell’ultimo anno del pontificato di Papa Pio XII. L’ho fatto perché ero convinto che dovevo accettare ed avere fede che Gesù Cristo è il mio salvatore, e io ho creduto. E ho creduto che per avere una possibilità di salvezza dovevo essere un membro battezzato della Sua Chiesa. Così mi sono convertito e sono stato battezzato nella Chiesa Cattolica, e dopo sono stato confermato.

sabato 2 aprile 2016

«Are you catholic?»

Salvate il soldato Trump 

I “Pro-life” americani si dimostrano disciplinatamente allineati al sistema attaccando il candidato più out of the box per una frase chiara e netta contro l’aborto. Il sito Lifesitenews parla di “oltraggio”. Il democristianismo esportato negli USA, chi lo avrebbe mai detto…

di Elisabetta Frezza
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zzzztrmpIn un giorno ordinario di ordinaria campagna presidenziale americana, succede che il candidato più out of the box si faccia scappare una frase epocale, tanto politicamente scorretta quanto logicamente e giuridicamente ineccepibile.
Donald Trump, intervistato da un anchorman “irish catholic” conservatore, alla domanda se l’aborto debba essere punito risponde che sì, se dovesse diventare illegale negli stati americani dovrebbe essere punito, e alla domanda immediatamente successiva se la sanzione debba riguardare anche la madre che abortisce il proprio figlio risponde parimenti “yeah”. Quale il tipo di pena non lo sa, ma “yeah”. E, con colpo da maestro finale, ribalta la frittata sul suo spiazzato maieuta e gli chiede a bruciapelo: «Are you catholic?». Nel senso: se ritieni che la vita umana sia sacra e intangibile sin dal concepimento, e che quindi l’aborto – in quanto uccisione volontaria di un essere umano innocente e indifeso – sia un crimine, ne consegue che deve essere in qualche modo punito. O no? L’intervistatore balbetta.

Il deserto occidentale

Considerazioni sulla dissoluzione

“L’Italia non è solo l’ultima colonia di chi ha vinto la Seconda Guerra Mondiale, ma l’unica a essere colonia anche di chi l’ha persa e questo a ormai più di settanta anni di distanza”.  (Massimo Viglione)                   

 di Piero Vassallo
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zzzzconsiderazionisulladissoluzioneContro la sconsolata e quasi perfetta assenza di organizzazioni politiche fedeli alla tradizione, e al vuoto desolante e squillante, da cui ha origine la metamorfosi libertina della destra nazionale, la affollata scolastica d’ispirazione tradizionalista dà segni ostinati di una sorprendente vitalità, che (forse) prepara il risveglio degli elettori dal coma liberal-libertino, in cui l’Italia è discesa attratta da illusorie vie d’uscita dalla cultura della sinistra atea ossia dalla perfetta non cultura di Berlusconi e Fini.
Contro i muratori della desolazione agisce instancabilmente l’editore Marco Solfanelli, che in questi giorni propone una robusta antologia (Considerazioni sulla dissoluzione) di saggi e articoli di Massimo Viglione, autorevole interprete di una strategia finalizzata a sottrarre il tradizionalismo cattolico dalla suggestione democristiana, iscritta “nel 25 aprile, festa del mitra e delle foibe”, e dalla oscura mitologia disunitaria.

La base della famiglia

LA SANTITA' DEL MATRIMONIO

    Dobbiamo ripartire dalla famiglia e dalla santità del matrimonio. Da dove parte la crisi della famiglia moderna e quando è incominciata? Si tratta solo della crisi economia della precarietà del lavoro e della insicurezza che ne deriva?
di F.Lamendola  
  

Da dove parte la crisi della famiglia moderna? Quando è incominciata e perché? Che cosa impedisce alla famiglia di essere, o di essere fino in fondo, o di essere nel modo migliore, un luogo di mediazione costruttiva fra l'individuo e la società: un luogo di dialogo, di armonia, di pace, di serenità, di educazione e di formazione della persona? Che cosa ha smesso di funzionare, quale dei suoi numerosi e sensibili meccanismi si è inceppato? E il nemico è solo all'esterno? Si tratta solo della crisi economia, della precarietà del lavoro e della insicurezza che ne deriva?

Non ci si prepara più alla Pasqua..

                 
                
NEANCHE FOSSIMO A TEATRO!

Ricordo anni fa , il venerdì Santo la liturgia della adorazione della Croce , l’austero ingresso del sacerdote sul presbiterio , omettendo il segno della Croce , in una Chiesa nuda , disadorna , priva di ogni addobbo , con l’altare spoglio della tovaglia ed il tabernacolo aperto e vuoto il celebrante si prostrava a terra e lì , in quella posizione sostava alcuni istanti . Quando si è in quella posizione, che il sacerdote ha già vissuto prima nell’ordinazione diaconale e poi in quella presbiterale ( ed è parte anche del rito dell’ordinazione episcopale ) si sperimenta la sensazione del corpo che aderisce al pavimento , si sentono i bottoni della talare ( per chi la porta ancora ) premere sulla carne del petto , si percepisce il freddo del pavimento solitamente di marmo del presbiterio , che “ aspira, succhia “ letteralmente il calore delle mani messe a protezione della fronte .

La sorte delle bestie

C’è agnello e Agnello


El-Cordero-Expiatorio
di Benedetta Moreschini 
La Pasqua che è appena passata (e che in realtà stiamo ancora festeggiando perché, fino alla Pentecoste, ci aspettano 50 giorni di gioia), mi ha lasciato dentro una riflessione.
Riflessione dettata dalla visione di svariati post sui social che pretendono di voler difendere la sorte degli agnelli sacrificati a Pasqua per essere mangiati , come da tradizione. Spesso tali post sono corredati da video più o meno verosimili, nei quali viene mostrato il modo “barbaro” in cui gli agnellini vengono strappati alle madri e uccisi in modo becero per la goduria dei nostri palati.

Celebrare l’inizio della Riforma protestante ?

Müller, Riforma: nulla da celebrare per i cattolici
Non c’è nessuna ragione, per un cattolico, per celebrare l’inizio della Riforma protestante. Questa è l’opinione espressa dal Prefetto della Congregazione della Fede, il card. Gerhard Müller.
Non c’è nessuna ragione, per un cattolico, per celebrare l’inizio della Riforma protestante. Questa è l’opinione espressa dal Prefetto della Congregazione della Fede, il card. Gerhard Müller, in una lunga intervista-libro “Informe sobre la Esperanza”. I cattolici, ha detto il porporato “non hanno nessuna ragione per celebrare” l’inizio della Riforma.  

Il 31 ottobre 1517 è la data, normalmente considerata l’inizio del movimento protestante; l’anniversario verrà celebrato con particolare solennità quest’anno. “Noi cattolici non abbiamo nessuna ragione per celebrare il 31 ottobre 1517 la data che è considerata l’inizio della Riforma che avrebbe condotto alla rottura della cristianità occidentale”. Fu allora che Martin Lutero rese pubbliche le sue 95 tesi, affisse alla porta della chiesa di Wittemberg. In esse non veniva proposta una separazione dalla Chiesa, ma le tesi ne furono certamente il punto di inizio.  

Le paroline magiche della nuova “chiesa di Francesco”


                                              Exsurge, Christe!

In questi giorni, in Spagna, la legge ha autorizzato i bambini che si sentono femmine a richiedere la castrazione chimica senza il consenso dei genitori; nella progredita Inghilterra, invece, è già in corso un analogo programma – ovviamente a spese del contribuente – mirante a restituire ai piccoli la loro “vera” identità, peraltro irreversibilmente fissata nel loro patrimonio genetico. Ma perché scandalizzarsi tanto? In fin dei conti, sono decenni che, sul piano morale e spirituale, nella Chiesa Cattolica si fa la stessa cosa: la castrazione intellettuale di chierici e religiosi. Che bisogno c’è di dare il sacerdozio alle donne? – celiava qualche smaliziato compagno di seminario già un quarto di secolo fa. Efficacissimo inibitore dell’attività dell’ipofisi dell’anima, la nuova esegesi ha non solo distrutto la fede, ma pure prodotto, nel migliore dei casi, predicatori asessuati che non devono disturbare nessuno, quanto piuttosto blandire, sedurre, accattivare… Il risultato, però, è per lo meno deludente: simili annunciatori della Parolaut aiunt, non attirano nessuno, a meno che non si travestano da abili istrioni o non ripetano a pappagallo le paroline magiche della nuova “chiesa di Francesco”.

venerdì 1 aprile 2016

Suicidàti

Scandali nella Chiesa, ma i veri scandali sono altri: i piani del nemico per distruggerla. (2° Capitolo)

urlL’INIZIO DELLA MONDANIZZAZIONE E INFILTRAZIONE MASSONICA NELLA CHIESA
Molti pensano che l’ideale della Chiesa povera sia qualcosa scaturito negli ultimi anni. In realtà questo è lo stesso ideale che ha mosso re ribelli e massoni per rendere la Chiesa impotente anche dal piano spirituale.
Non è un caso che dopo quasi duemila anni si continui a parlare delle donazioni che l‘imperatore Costantino fece alla Chiesa, molti sostengono addirittura che esse non siano mai avvenute. Tali dichiarazioni meritano solo derisione se non indifferenza o commiserazione.
La Riforma protestante, ebbe gravi conseguenze sia religiose che economiche e politiche. Si staccarono dalla Chiesa cattolica molte nazioni europee: si spezzò per sempre l’unità religiosa, che era stata caratteristica del Medioevo. In seguito alla Riforma grandi proprietà terriere, appartenenti alla Chiesa, passarono in mano a laici o allo Stato direttamente: il loro sfruttamento divenne più intenso o destinato ai fini di pubblica utilità. Inoltre l’autorità dello Stato aumentò, essendo venuti meno i privilegi e le esenzioni di cui godeva un tempo il clero. Vediamo quindi brevemente quali benefici avrebbe ottenuto l’umanità dall’impoverimento della Chiesa. In questo articolo non faremo menzione alle particole o reliquie profanate, né ai milioni di cattolici che trovarono la morte per difendere la Chiesa dall’ondata protestante-massonica. Ma ci sforzeremo di mostrare quanto l’ideale (massonico) della Chiesa Povera abbia servito al raggiungimento della cosiddetta Libertè, passando anche attraverso atti di cannibalismo ai danni della povera popolazione della Vandea in Francia che insorse per difendere la Chiesa di Roma. Ma Vediamo brevemente le conseguenze nefaste che hanno portato alla mondanizzazione della Chiesa.

Stupisce l'autolesionismo della Chiesa ?

IL SUICIDIO DELL'EUROPA

    Tagliando le proprie radici cristiane l’Europa si è votata al suicidio. La sua scristianizzazione è il frutto di un disegno pianificato a tavolino gestito dai massimi poteri finanziari. Stupisce l'autolesionismo della Chiesa 
di Francesco Lamendola  




L’Europa, oggi, intesa non solo come l’Unione europea, ma proprio come il continente europeo, con la sua storia, la sua cultura, la sua tradizione, è una realtà geopolitica in avanzata fase di dissoluzione: e questo perché ha reciso, scientemente e deliberatamente, le proprie radici cristiane, a cominciare dall’illuminismo, e poi, sempre più freneticamente, sino ai giorni nostri, quando (per fare un esempio) un innocuo predicatore di strada viene arrestato e portato in prigione, a Londra, perché ha osato leggere in pubblico la Lettera ai Romani di San Paolo, nella quale si definisce l’omosessualità come uno dei disordini che si accompagnano alla perdita della fede in Dio e alla superbia dell’intelligenza che vuol fare tutto da sé.

La parola si fece carta


Vaticanate post-sinodali, i “brutti addormentati” nel mondo post-cristiano

Il Verbo di Dio si fece carne. In Vaticano, le chiacchiere dei clericali, e dei loro “testimonial”, non possono che essere diventate 200 pagine di carta.
Ci sono due punti che lasciano basiti, a riguardo della presentazione dell’esortazione apostolica per l’8 aprile. Scrive Radio Vaticana – leggi qui -: “Alla presentazione interverranno il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei Vescovi, il cardinaleChristoph Schönborn, arcivescovo di Vienna, e i coniugi Francesco Miano e Giuseppina De Simone, lui docente di Filosofia Morale presso l’Università romana di Tor Vergata, lei docente di Filosofia presso la Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli…”.
Pazienza per Baldisseri perché, in qualità di segretario generale del sinodo, ci sta pure, ma Schönborn che c’azzecca alla presentazione: chi rappresenta?

“Per visibilia ad invisibilia”

E' possibile conoscere Dio e credere in Lui? Parla l'esorcista Giacobbe Elia

Risultati immagini per E' possibile conoscere Dio e credere in Lui? Parla l'esorcista Giacobbe EliaL’esistenza pone agli uomini una domanda fondamentale: è possibile conoscere Dio e credere in Lui? È possibile adorare l’Eterno che i nostri sensi non possono sperimentare e dominare (vedere, toccare…)? È possibile distinguere il Dio vero dagli idoli che, sotto mille volti, si spacciano per Lui, visto che la storia conosce molti fondatori di religioni che si sono presentati come profeti del Signore e hanno seminato menzogna e morte? Come possiamo riconoscere l’autenticità di un messaggio divino?
Sappiamo che Dio è in quanto opera e, sulla scorta di Pascal, può essere per noi illuminante muovere i primi passi osservando che Dio, sebbene con discrezione, non smette di lasciare nel creato impronte della sua presenza, segni e suggestioni di Lui.