ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 12 settembre 2016

Ora pro tregua..

                   Siria, la tregua ci dice che Putin aveva ragione

Tregua in Siria: si chiude un’epoca 

Dopo cinque anni di una guerra civile tra le più crudeli e di una guerra per procura tra potenze che ha fatto quasi 300 mila morti, l’unica cosa decente è augurarsi che l’accordo per il cessate il fuoco in Siria, siglato da Russia e Usa e accettato sia dal Governo di Damasco sia dall’Alto comitato negoziale siriano che raccoglie i gruppi dell’opposizione armata cosiddetta “moderata”, e destinato a entrare in vigore da questa sera, possa funzionare. Se la tregua reggerà, le sofferenze dei civili saranno alleviate e sarà magari avviato un negoziato politico degno di tal nome. Potremmo forse, e finalmente, vedere Russia e Usa impegnati insieme contro l’Isis e Al Nusra.

A dispetto dell’inimico.

Alcune visioni di Santa Veronica Giuliani

Veronica Giuliani, al secolo Orsola, è una delle più grandi mistiche della storia. Ebbe numerose rivelazioni e ricevette le Stimmate. Nata a Mercatello sul Metauro, presso Urbino, nel 1660, visse cinquant’anni nel monastero delle Clarisse di Città di Castello. Entratavi 17enne, vi morì nel 1727, dopo essere stata cuoca, infermiera, maestra delle novizie e badessa. All’autopsia risultò che il cuore era trafitto da parte a parte. Dopo aver ricevuto le piaghe della Passione di Cristo, infatti – rivela nel diario spirituale – «piansi molto e con tutto il mio cuore pregai il Signore di volerle nascondere agli occhi di tutti». Nulla sapremmo delle esperienze di Veronica, se il direttore spirituale non le avesse ordinato di trascriverle. Lo fece per 30 anni e il risultato è il «Tesoro nascosto», pubblicato in 10 volumi di 22.000 pagine dal 1825 al 1928. Morì nel 1727, dopo 33 giorni di malattia. È santa dal 1839.
Riportiamo alcune visioni sull’Inferno ed il Purgatorio di questa grande donna di fede dallo spirito francescano. Per gli scritti di altri santi e beati, si può vedere qui.

I pompieri cosa si inventeranno?

L’interpretazione autentica dell’Amoris Laetitia. La causa è ormai finita

Vi ricordate l’AL? Era da un po’ che non ne parlavamo. Eppure in tutti questi mesi si sono susseguite una serie di interpretazioni. Contrastanti così come lo è il testo stesso.
Da un lato vi è stato il card. Ouellet, che ha visto in queste controversie un aspetto fruttuoso e positivo, atteso che – a suo dire – l’AL non modificherebbe la dottrina (cfr. Luca Marcolivio, Amoris Laetitia. Card. Ouellet: “Documento pieno di controversie che però saranno fruttuose”, in Zenit, 5.8.2016Cardenal Ouellet: Son comprensibles las controversias alrededor de la Amoris Laetitia, in Aciprensa, 3 ago. 2016). Altri autori, poi, si sono cimentati, sia pur onestamente non molto efficacemente, in una lettura “ortodossa” dell’AL, purtroppo non sempre rispettosa del testo, in quanto sovente fondata su un procedimento estrapolativo di frasi ed espressioni, non inserite nel loro contesto, per trarre dal testo conclusioni “in linea” col magistero precedente (cfr. Sandro Magister, ”Ma il papa non ha scritto queste cinque semplici parole”. Ecco quali, in blog Settimo Cielo, 25.8.2016; Id., Tra Buttiglione e Rodrigo Guerra, la connessione latinoamericanaivi, 20.8.2016, anche per i riferimenti interni). Questa tipologia di autori li potremmo chiamare “i pompieri di AL” …. .

Noi “truffatori culturali”

Il sorprendente autodafé di un ministro della repubblica 

Sul Corriere della Sera la ministra Giannini conferma ciò che scrivevamo  lo scorso anno: la legge “buona scuola” introduce nelle scuole la teoria gender. Con la bella cifra di 40milioni (soldi nostri) già disponibili per istruire gli insegnanti. Però chi lo diceva era accusato di “truffa culturale” e minacciato di “azioni legali”…

di Elisabetta Frezza
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z-dppfccBreve promemoria.
Per comprendere appieno, in senso diacronico, la portata delle recenti dichiarazioni della ministra Stefania Giannini (vedi i link in calce), vale la pena di rimettere in fila, in estrema sintesi, i fatti pregressi.
L’estate scorsa, in prossimità della entrata in vigore dellalegge 107/2015 c.d. la buona scuola, si era generato un certo allarme in quanti ravvisavano nella riforma renziana una ulteriore rovinosa svolta verso un sistema di istruzione di tipo totalitario.
L’attenzione si era focalizzata soprattutto sul comma 16 della legge, deputato a introdurre nelle scuole di ogni ordine e grado la c.d. educazione di genere, col duplice effetto: di ratificare gli aberranti programmi di “educazione affettiva e sessuale” già adottati in molte scuole, nonchè di renderne obbligatoria la diffusione a tappeto secondo un disegno di indottrinamento di massa delle giovani generazioni.

Se la Cresima non é una bazzecola..

La fede che don Americo ha voluto salvare                                            Parroco congela la cresima a 60 ragazzi. «Immaturi, meglio aspettare». La rete lo lincia, ma è il solo che ha mostrato loro quanto gli stia a cuore la loro fede e la loro vita. Un gesto controcorrente, che ha illustri predecessori, come il cardinal Sarah. E che mostra come solo piccole comunità di fede potranno illuminare l'uomo.

Se il peccato non è una bazzecola

Fede e morale, i credenti hanno bisogno di certezze                                         In questo anno della Misericordia andrebbe anzitutto ripresa la prima opera di misericordia spirituale, "consigliare i dubbiosi". Se si semina il dubbio sui punti essenziali, il popolo di Dio perde la strada. Il discernimento è sì importante, ma spesso viene usato senza sapere di cosa si stia parlando.Caro Direttore,
l’Anno della Misericordia ha rimesso in primo piano le “opere di misericordia”, per ricordarci che “senza le opere la fede è morta” (lettera di Giacomo, 2, 17). È vero che, come insegna san Paolo, “siamo giustificati gratuitamente per grazia, in virtù della redenzione realizzata da Cristo Gesù Cristo” (lettera ai Romani, 3, 24). Ma se colui che è “giustificato” non fa le “opere” di chi è stato “reso giusto”, la sua giustificazione non gli serve a nulla, anzi diventerà la sua condanna.

La tattica della disinformazione

Sulla radio pubblica di nuovo in onda l’errore modernista
Sono molti gli articoli ed i programmi “a tesi” preconfezionate, propinati al grande pubblico. Lo sono da decenni, in modo sempre più invasivo, capillare, metodico. Complici il sonno delle coscienze, la crisi della morale ed una crescente ignoranza, sono riusciti progressivamente a condizionare il dibattito culturale, accademico, politico, sociale, giurisprudenziale e medico, a drogare i costumi, ad ottundere le menti, privandole di qualsiasi capacità critica e degli strumenti necessari per svilupparla. La generazione dei reality e degli imbonitori tv è stata indotta a bersi come vero tutto, ma proprio tutto quanto diffuso dai media, autentica stampella del “pensiero unico” dominante, pronto ad emarginare senza pietà o esitazione qualsiasi voce contraria o stonata, in nome del democraticismo universale, buono solo per chi canti col coro.

Stupiti non solo noi?

Nel capitolo quattordicesimo delle “Ultime conversazioni” di Benedetto XVI un passo sorprendente riguarda l’estromissione nel 2012 del presidente dello IOR Ettore Gotti Tedeschi. Del passo riferisce anche Andrea Tornielli, che smentisce così un altro Andrea Tornielli dell’ottobre 2013. Ma il problema fondamentale resta: che cosa è successo veramente nello strano caso attorno alla cacciata di Gotti Tedeschi?
  Non abbiamo ancora finito di leggere le “Ultime conversazioni” di Benedetto XVI Droemer Verlag, Műnchen), a colloquio con il suo biografo Peter Seewald (traduzione italiana di Chicca Galli). Però qualche capitolo già l’abbiamo scorso con attenzione: come il quattordicesimo, dal titolo intrigante “Omissioni e problemi”. E in tal capitolo, a pagina 209 dell’edizione italiana, si ritrova un passo di certo non irrilevante su quanto accaduto allo IOR nel 2012-2013. Citiamo Benedetto XVI: “Per me lo IOR è stato fin dall’inizio un grosso punto di domanda, e ho tentato di riformarlo. Non sono operazioni che si portano a termine rapidamente perché è necessario impratichirsi. E’ stato importante (NdR: il grassetto è nostro) aver allontanato la precedente dirigenza (NdR: Ettore Gotti Tedeschi). Bisognava rinnovare i vertici e mi è sembrato giusto, per molte ragioni, non mettere più un italiano alla guida della banca. Posso dire che la scelta del barone Freyberg si è rivelata un’ottima soluzione.  
Tale passo ha lasciato stupiti non solo noi. Perché ricordavamo una versione molto diversa dei fatti.

domenica 11 settembre 2016

Pasodoble o pasotriple? *

Amoris laetitia: tango argentino e approvazione "a scatola chiusa"


Incredibile balletto di smentite circa il famigerato Comunicato dei Vescovi argentini della regione di Buenos Aires che espone, con tanto di super-benedizione papale, l'"unica interpretazione possibile" dei punti più controversi di Amoris laetitia.

«Un delitto? Peggio un errore» si saranno detti tra loro i neomodernisti argentini, dopo essersi accorti della velocità troppo alta che avevano impresso al treno della rivoluzione teologica.

Allora ecco il penoso tentativo di pulirsi le scarpe dopo aver pestato qualcosa di troppo grosso e di troppo sporco.

Un settembre protestante

Il geremidista

Intorno al fumo mediatico, allo Ior, ad uno strano articolo di Andrea Tornielli


Un giornalista sempre pronto a sollevare polemiche verso il mondo conservatore da cui proviene e in cui ha costruito la sua carriera, Andrea Tornielli, ha voluto sottolineare, nel libro intervista a Benedetto, un fatto: la defenestrazione di Gotti Tedeschi.
Così:

Pasodoble Argentino due passi avanti, uno indietro ?

Chi vuole che il Papa sbaglia? Qualcuno dovrà chiarire di cosa si tratta. Al più presto!

Riassunto della puntata.
Di colpo in tutto il mondo è stata battuta la notizia che "I vescovi della regione argentina di Buenos Aires, hanno mandato ai loro sacerdoti, il Comunicato : "Criteri di base per l'applicazione del capitolo VIII dell'Amoris Laetitia", in cui si 
tratta l'accesso ai sacramenti della confessione e dell'eucaristia da parte dei divorziati risposati. Il documento è stato a sua volta inviato a papa Francesco il quale, in risposta, ha mandato una lettera in cui assicura che il testo dei prelati argentini «spiega in modo completo il Capitolo VIII dell'''Amoris Laetitia". Non ci sono altre interpretazioni»."

Peccato però che nel sito della Conferenza Episcopale Argentina non appare nulla... è vuoto ! 
Fare la prova cliccando QUI

L’indifferentismo religioso

MASSONERIA E NUOVA CHIESA

Lo scrittore e futurologo Aldous Huxley autore di"Il nuovo mondo" fratello di Julian Huxley primo direttore dell’Unesco:"Sentiamo che’e giunta l’ora dell’avvento di una nuova religione umana basata sull’intelligenza e sul paganesimo scientifico"

Come i massoni vogliono la Chiesa


Il celebre, scrittore e ”futurologo” Aldous Huxley autore del libro ”Il Nuovo Mondo” in cui negli anni 30 descrisse chiaramente gli scenari dell’era attuale in una celebre frase dichiaro’: ”Dobbiamo organizzare gli intellettuali e utilizzarli per corrompere l’Occidente. L’ostacolo a questa evoluzione e’ la Bibbia. Ci siamo schierati contro il concetto Cristiano di Dio; le droghe che aprono la mente a realta’ multiple ci portano inevitabilmente ad una prospettiva politeista dell’universo. Sentiamo che’e giunta l’ora dell’avvento di una nuova religione umana basata sull’intelligenza e sul paganesimo scientifico “.

Applausi e grida giulive?


L’AVVENIRE DELLA CHIESA


Dopo aver recitato una preghiera a pro’ dei due omosessuali ufficialmente registrati eppur “credenti cattolici”, che simmetricamente ricordano l’altrettanto sodomita più famoso, Nicola Vendola, che si picca di definirsi anch’egli “cattolico”, riprendiamo il filo del nostro commento alla corrispondenza del dr. Marco Tarquinio, Direttore di “Avvenire”  a trazione e a targa CEI.
Ricordiamo che il tema su cui verte l’intero nostro intervento riguarda l’omosessualità, la “pastorale” che di essa vien insegnata e, in particolare, il pellegrinaggio, a Lourdes, di due sodomiti quale rendimento di grazie per essere, costoro, riusciti a convivere “felicemente” per oltre cinquant’anni. Un primato.

Malachia allungato?Forse sì, forse no..



Benedetto XVI ultimo papa? Quello che non vi hanno detto.

Ma chi è oggi il Papa e precisamente quanti ce ne sono? La confusione regna sovrana e la nuova uscita di Benedetto XVI – il libro-intervista “Ultime conversazioni” – invece di dissolvere i dubbi li moltiplica.

Parto dal dettaglio più curioso.
Domanda Peter Seewald a Benedetto XVI:

“Lei conosce la profezia di Malachia, che nel medioevo compilò una lista di futuri pontefici, prevedendo anche la fine del mondo, o almeno la fine della Chiesa. Secondo tale lista il papato terminerebbe con il suo pontificato E se lei fosse effettivamente l’ultimo a rappresentare la figura del papa come l’abbiamo conosciuto finora?”.

sabato 10 settembre 2016

Parafulmine contro l’assalto finale del Demonio

RUOLO PROVVIDENZIALE DI MARIA

Il ruolo provvidenziale di Maria negli ultimi tempi della storia. Viviamo tempi difficili specialmente nella prospettiva della storia sacra che non è certo finita ma continua e proseguirà sino all’ultimo giorno di questo mondo 
di Francesco Lamendola  

  
Viviamo in tempi strani, difficili; specialmente nella prospettiva della storia sacra, che non è certo finita con l’epoca dei Patriarchi, e neppure con la venuta di Gesù o con la missione degli Apostoli, ma continua ancora oggi e non si è mai fermata, e proseguirà sino all’ultimo giorno nella vicenda di questo mondo terreno.
Chi sa per quale ragione, un buon numero di fedeli, a partire dal Concilio Vaticano II, è fermamene convinta di essere giunta ad una visione e ad una comprensione della religione cristiana superiore a tutte le epoche precedenti, e si felicita e si congratula con se stessa per aver avuto la fortuna di partecipare ad una fase storica così felice, nella quale, più che in qualsiasi altra epoca passata, il disegno di Dio è apparso nitido e riconoscibile, e così pure il senso pieno ed autentico della Sua Rivelazione agli uomini.

"l'errore che voi non contrastate, voi l'approvate"

Rivoluzione o Contro-Rivoluzione:
da che parte stiamo? / 1
L'importanza dello studio della storia e della scelta di campo che chiama in causa ogni uomo, nel tempo della "post-modernità".
Leone XIII: "l'errore che voi non contrastate, voi l'approvate"

di Pasquale Leone e Sergio Basile / Sete di Giustizia
Rivoluzione o Contro-Rivoluzione











 Rivoluzione nell'era Moderna e post-Moderna   
Lamezia, Catanzaro - di Pasquale Leone e Sergio Basile / Sete di Giustizia – La situazione in cui versa il mondo oggi è caratterizzata da una straordinaria complessità, ma – paradossalmente – dalla presenza angustiante di una mentalità "unica", solo apparentemente "pluralista", sia in campo socio-culturale che politico-economico. Tale mentalità è venuta affermandosi a seguito dello “spappolamento” della società preindustriale denominata (in senso piuttosto dispreggiativo) "Medioevo", tempo invece caratterizzato dall’unità della fede, della cultura e del sistema socio-politico. Nel contempo va dilagando il disagio sociale, accompagnato da non pochi problemi, tutti aventi, comunque, la medesima radice. Malgrado ciò in ogni singolo uomo è latente il bisogno di punti fermi di riferimento, di Verità (con la “V” maiuscola) di religiosità. Emerge pertanto come la crisi del mondo contemporaneo, anche se può sembrar strano a molti, sia riconducibile prettamente motivi religiosi e non sociali, politici, culturali ed economico-finanziari. La prerogativa religiosa, nel bene e nel male, riempie di senso e "non senso" l'evolvere della storia. La verità storica non è di facile lettura: troppi sono i filtri ideologici e le maschere mediatiche che i cultori del credo modernista frappongono tra la verità e l'occhio ingenuo dell'osservatore, che spesso subisce la storia scritta e dettata da una minoranza organizzata e rivoluzionaria. Fondamentale è, pertanto, lo studio della storia, attraverso una ricostruzione logica dei fatti e l'assemblamento di un gigantesco puzzle che passa inevitabilmente dall'indagine e dall'intuito personale, prim'ancora che dalla penna di molti cosiddetti "storici".

Le nuove vocazioni

SUOR FORCADES "FEMMINISTA"

 Libera nos dalle teologhe moderniste e progressiste e dalle suore di clausura femministe. Suor Forcades è un esempio inquietante di dove possa arrivare la generale deriva modernista e progressista in atto nel clero cattolico 
di Francesco Lamendola  

  
Suor Teresa Forcades è un esempio inquietante di dove possa arrivare la generale deriva modernista e progressista in atto nel clero cattolico, e di quali aberrazioni possa toccare la teologia che ancora si definisce cattolica, ma che, di cattolico, non ha ormai più nulla. Monaca benedettina, era entrata in convento a Barcellona, per sua stessa dichiarazione, in cerca di “un luogo di studio” ove attendere tranquillamente alle sue ricerche. Di solito si è folgorati dalla chiamata di Dio e si lascia tutto per seguirla; lei, invece, dice di aver sentito la chiamata e di essere “rimasta” in quel luogo ospitale, ma, a quanto pare, senza modificare la sostanza del suo orientamento esistenziale e speculativo: era e rimane una femminista in cerca di pezze d’appoggio ideologiche per le sue idee progressiste, omosessualiste e abortiste, nonché per le sue battaglie politiche e culturali, legittime fin che si vuole, ma tipiche di chi non si è abbandonato interamente a Dio, bensì vuol cambiare il mondo con i mezzi classici della lotta politica e dell’impegno intellettuale.

E' lui o non é lui?

Benedetto XVI è costretto a mentire. Da chi?
“Che sta succedendo in Vaticano ?  –  mi chiedono diversi lettori – perché ora Papa Benedetto se ne esce con quel libro intervista in cui sembra solo elogiare Bergoglio, sminuire se stesso e rimarcare che la decisione di mettersi da parte è stata del tutto personale è presa in autonomia senza coercizione ?
“È una buffonata –  dice un altro – e Ratzinger ed è stato ancora una volta manovrato dal potere in Vaticano pro Bergoglio, oppure non abbiamo capito niente è davvero Benedetto ha scritto di suo pugno tutto il testo e stima Bergoglio?”.
Il libro si chiama “Ultime Conversazioni”; è  sotto forma di intervista,   e viene presentato trionfalmente da Vatican Insider (il sito  più adulatorio  verso Papa Francesco, non a caso di La Stampa)  come quello che fa “ emergere il «vero» RatzingerUn teologo e un Papa che si smarca dai cliché dei sedicenti «ratzingeriani», da quelli che hanno cercato di rinchiuderlo nel recinto dei conservatori o dei tradizionalisti”. Soprattutto, l’Emerito nega di essersi dimesso sotto pressione (“Non sono stato ricattato”), “Ho scritto io la rinuncia” (il latino scorretto  in cui era stata stesa aveva fatto sospettare un’altra mano), “sono stato contento e felice” della scelta di Bergoglio;  ne approva le riforme, “significa  che la Chiesa è in movimento, è dinamica, aperta, con davanti a sé prospettive di nuovi sviluppi. Che non è congelata in schemi: … la Chiesa è viva e trabocca di nuove possibilità”  Si autoaccusa: “Il governo pratico non è il mio forte”…

Dio ci sta passando al vaglio.

 
Passati al vaglio


Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me (Gv 14, 6).

Aiutare un indù ad essere un indù migliore significa aiutarlo ad assoggettarsi di più ai demòni che adora e all’iniquo sistema sociale creato dalla sua religione, che ha provocato e mantiene condizioni di miseria spaventosa, che non basta alleviare senza risalire alle sue cause. Aiutare un musulmano ad essere un musulmano migliore significa aiutarlo a sottomettersi ancor più ad una divinità lontana e inaccessibile, la cui “misericordia” arbitraria assomiglia piuttosto al capriccio di un tiranno e tiene i suoi fedeli prigionieri di un fatalismo irrazionale e proni ad autorità oppressive che non lasciano nemmeno pensare in modo autonomo. Aiutare un buddista ad essere un buddista migliore significa incoraggiarlo a pratiche alienanti che aprono la porta dell’anima a forze oscure che erroneamente ritiene benefiche. Aiutare un cattolico ad essere un cattolico migliore significa aiutarlo a conformare il proprio cuore e la propria vita a Cristo mediante la preghiera, la lotta contro il peccato e la pratica delle virtù, informate e coronate dalla carità.

Menzognero fin dall'inizio

Amoris laetitia: il perpetuarsi della menzogna.

di don Alfredo Morselli
Ormai sta già rapidamente diffondendo nella rete la notizia che Papa Francesco ha ratificato come “unica possibile” l’interpretazione di Amoris laetitia offerta dai Vescovi della regione argentina di Buenos Aires, mediante un Comunicato; esso si intitola Criteri di base per l'applicazione del capitolo VIII dell'Amoris Laetitia [1]
Questo Comunicato purtroppo costituisce nient’altro che il perpetuarsi della menzogna; ci riferiamo in particolare ai §§ 5 e 6 del documento.
Prima menzogna: lo stravolgimento dei testi conciliari e del Magistero San Giovanni Paolo II

venerdì 9 settembre 2016

Coming soon..

Un’unica Religione Mondiale è in arrivo per chi vorrà ancora avere un Dio



Il 24 ottobre 1945 nacquero ufficialmente le Nazioni Unite (ONU), dietro le quali ci sono la Massoneria e gli Illuminati, infatti risulta che tra i membri fondatori delle Nazioni Unite (ONU) e che aiutarono a preparare la Carta dell’ONU ci fu John Foster Dulles (1888-1959 direttore della CIA e figura di primo piano nello sviluppo del progetto per il controllo mentale MK Ultra), molto vicino ai Rockefeller. Dulles infatti fu presidente della Rockefeller Foundation (1950-52) e imparentato con la famiglia Rockefeller, nonchè uno dei fondatori del Council of Foreign Relations (CFR) che è uno di quei gruppi facenti parte degli Illuminati. Questo Dulles poi quando nel 1948 fu fondato ufficialmente il Consiglio Mondiale delle Chiese (World Council of Churches – WCC) – che è una organizzazione ecumenica internazionale formata attualmente da 349 tra Chiese, Denominazioni e Comunioni di Chiese in oltre 110 nazioni e che rappresenta oltre 560 milioni di persone che si definiscono Cristiane – tenne uno dei discorsi durante la cerimonia.
L’ONU – come viene affermato in questo servizio giornalistico – promuove la nascita di una religione unica mondiale.

Un demone di nome Azazel

MARXISMO E CATTOPROGRESSISMO 

    Marxismo e cattoprogressismo: un caso di trasmigrazione diabolica. Il marxismo nell’atto di morire soffocato dal cumulo dei suoi crimini ha trovato il modo di trasmigrare in un’altra ideologia: quella cattolica di sinistra 
di Francesco Lamendola  



 Il marxismo, si pensa e si dice comunemente, è morto: materialmente non esiste più, teoricamente ha mostrato ad abundantiam tutti i suoi limiti, i suoi errori, le sue semplificazioni arbitrarie, la sua incapacità di comprendere e descrivere correttamente i fenomeni della modernità, non parliamo poi d’interpretarli.
Fino agli anni Sessanta e Settanta era quasi impossibile leggere un libro sulla storia di Roma antica, o un saggio sulla letteratura di consumo, o una recensione cinematografica, senza doversi sorbire un certo numero di citazioni di filosofi marxisti e persino di leader comunisti, come Lenin e Stalin, chiamati a fare da garanti sulla bontà di determinate affermazioni e a certificare l’esattezza di certi ragionamenti; oggi non si sente quasi più nominare neppure Marx ed Engels medesimi, neppure quando si legge un libro di analisi economica, o politica, o sociale.
Se ne dovrebbe concludere che l’ubriacatura è passata, che i baccanali sono finiti; e che una pletora d’intellettuali a suo tempo folgorati sulla via di Damasco dalla lettura del Capitale, hanno smaltito la sbronza e sono passati ad altre esperienze e ad altre letture. Le cose, però, non stanno affatto così; o meglio, questa è solo l’apparenza del fenomeno.

La grande abbuffata: no miracles?no problem!..l'appetito vien santificando!



Ci vediamo in piazza, presto, per San Lutero Saldi, sconti, promozioni, offerte. Nella Chiesa, adesso, è proprio stagione di ribassi: dottrinali, morali, spirituali, liturgici… È tempo di marketing e di proposte commerciali, come quella della falsa misericordia. Confesso: ne ho profittato anch’io…

di Léon Bertoletti
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Saldi, sconti, promozioni, offerte. Nella Chiesa, adesso, è proprio stagione di ribassi: dottrinali, morali, spirituali, liturgici… È tempo di marketing e di proposte commerciali, come quella della falsa misericordia. Confesso: ne ho profittato anch’io. Procurandomi tra l’altro, alla bottega vaticana e a poco prezzo, tre biglietti di prima fila per la canonizzazione (ormai imminente) di Martin Lutero. Tre, appunto. Uno per me, uno per Paolo Deotto, l’altro per Alessandro Gnocchi. So per certo che gradiranno il dono, eccome se lo gradiranno.

Condannati a perire

Quella profezia sull'Italia apostata                                                     Rileggendo la seconda lettera di Pietro, dove l'apostolo mette in guardia dai falsi maestri che introducono "eresie perniciose", viene da pensare alla situazione italiana oggi e all'avvertimento di Leone XIII, che prevedeva che un'Italia anticristiana sarebbe stata condannata a morire.


Nunc et semper :adotta anche tu un cattosauro..

C’era una volta il cattosauro (e c’è ancora….)                                          Il cattosauro, chi l'ha visto?  E' retaggio dell’era glaciale preconciliare ed è in via di estinzione. Questo cattolico sopravvissuto alla modernità ha una struttura fisica-dottrinale molto semplice: crede in un solo Dio, prega magari con il rosario, digiuna, si confessa, fa la comunione ed è monogamo...

La puzza

L'odore dei pastori

di Amicizia San Benedetto Brixia

“Lasciamo ai teologi rispondere alle domande che assillano gli organizzatori del ritiro, che appare più un ritiro dalla sana dottrina. Qui vogliamo solo appuntare un dato: l’inerzia totale delle gerarchie nel denunciare pubblicamente simili iniziative”. Così scrive Tommaso Scandroglio, commentando il proliferare di iniziative gay-friendly tra i sacerdoti, non di rado ad onta delle norme liturgiche e dei criteri teologici.
Io mi permetto solo di sollevare una domanda alla coscienza dei miei venerati pastori: perché tale schieramento di tacito assenso al mondo omosessualista? E’ un convincimento pastorale? Oppure è il timore delle potenti lobby gay e filo-gay?

L'emerito lo declassa a diacono vestito di bianco..?



Ratzinger vede Francesco così: "È l'uomo della riforma pratica"


libro
"Ognuno ha il proprio carisma. Francesco è l’uomo della riforma pratica. È stato a lungo arcivescovo, conosce il mestiere, è stato superiore dei gesuiti e ha anche l’animo per mettere mano ad azioni di carattere organizzativo".
Questo è il profilo di papa Francesco tratteggiato dal suo predecessore, nel libro-intervista che uscirà domani, 9 ottobre, in un passaggio anticipato oggi dal "Corriere della Sera".
Ed ecco un primo commento, inviatoci da Antonio Caragliu, avvocato presso il foro di Trieste, studioso di filosofia del diritto e iscritto all'Unione dei giuristi cattolici.

Qui si fanno un po’ troppe domande

ADAEQUATIO REI ET INTELLECTUS ?

San Tommaso d'Aquino: la verità consiste nella corrispondenza fra l’intelletto e la cosa. Oggi chi lo dice che non c’è più adequatio rei et intellectus? L’importante è sapere come si chiamano le cose e che nome dare loro
 di Francesco Lamendola  



Adaequatio rei et intellectus: tale è la celebre definizione della verità secondo san Tommaso d'Aquino; la verità consiste nella corrispondenza fra l’intelletto e la cosa: cioè, una proposizione è vera quando la mente coglie nella realtà ciò che effettivamente vi è in essa, e non altro. Dunque, è la mente che deve adeguarsi, nel senso di porsi nel giusto rapporto di corrispondenza, con la cosa, e non il contrario. Così hanno creduto gli uomini, da sempre: sia i pensatori di professione, sia le persone comuni, nelle normali faccende della vita di ogni giorno. Per secoli, per millenni: la cosa era intuitivamente evidente.