ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 19 novembre 2014

Chiesa profetica ?

IL FALSO PROFETISMO DEL CLERO MONDANO

Scoppia la guerra in qualche parte del mondo e il clero, alto o basso che sia, esprime solidarietà con le vittime e le popolazioni colpite. C’è un’alluvione o un terremoto, ed esprime vicinanza nella preghiera, aggiungendo un’invettiva contro le autorità civili che non hanno saputo prevenire il disastro o sono state insufficienti nei soccorsi. Siamo in crisi economica e questo clero insegna agli economisti cosa bisogna fare per affrontarla, propinando allo stato o agli industriali la propria ricetta ricordando i diritti dei lavoratori.
Ci siamo ormai abituati a questi immancabili e scontati bollettini ecclesiastici sulla situazione, partoriti nelle altrettanto immancabili riunioni delle conferenze ecclesiastiche.

Debolezze del culto

Il culto che la persona rende alla Divinità può essere privo di ogni esteriorità, svolgersi tutto nell’interiorità e, ivi, non aver bisogno neppure di parole: la persona può sentire che il suo culto, come dice San Paolo, è completo semplicemente con “gemiti inenarrabili”, che sono il sigillo della sua comunione con uno Spirito Divino.

Ma il culto comunitario e pubblico (anch’esso necessario per la natura sociale dell’uomo) ha bisogno di espressioni esteriori e di espressioni verbali, sia pure non prolisse.
L’aver ammesso la musica del culto pubblico implica l’immissione, in esso, dell’ispirazione interiore che muove al canto. Tale ispirazione per diventare sociale e pubblica deve essere incanalata nell’espressione verbale. Quest’ultima, infine, definisce -e quasi gli dà corpo- il consenso spirituale comunitario.

Beatus inter pares?

La beatificazione di Paolo VI

Su questo tema alcuni nostri corrispondenti hanno espresso inquiete incertezze. A mio avviso essi devono tenere a mente che il permesso di ammettere nel culto ufficiale della Chiesa l’intercessione d’un suo membro chiamato “beato”, è un permesso che conclude un processo, ossia una discussione sui risultati di una inchiesta, risultati che sono sembrati favorevoli.
Alla fin fine si tratta di un’opinione, per quanto autorevole, che potrà forse essere di nuovo vagliata e anche confermata in un nuovo processo (di canonizzazione).

Cosa aspettarsi di più ?



Vescovo di Alghero: più realista del re

Le “indicazioni pastorali” di cui parliamo qui sono del 2 febbraio 2014, ma il Vescovo è ancora lo stesso, al pari dei fedeli della diocesi, così che il ritardo con cui ce ne occupiamo è di poca importanza, anche se i fedeli algheresi e bosani, a quanto ne sappiamo, avrebbero gradito un intervento tempestivo.
Ma chi siamo noi per ardire di commentare un documento ufficiale di un successore degli Apostoli? Noi siamo nessuno, tra i tanti nessuno che vivono in Sardegna e che hanno la ventura di dover seguire, se possibile, le direttive emanate dai Vescovi locali. E tuttavia siamo anche cattolici, non per ventura, ma per grazia di Dio e per volontà dei nostri genitori; e come cattolici abbiamo il diritto di manifestare ai nostri Pastori ciò che pensiamo a riguardo del bene della Chiesa e di renderlo noto agli altri fedeli (CDC, canone 212, § 3). Tanto basta perché, muniti come siamo del bene dell’intelletto e della grazia santificante del Battesimo, noi si possa esprimere legittimamente quelle perplessità e quei dissensi che un documento vescovile suscita in noi.

La debolezza dei vecchi

Sono pervenute in Redazione:

Gent.mo Dott. Gnocchi,
(…) Quando da ragazzo affrontavo le prime lotte con la “Mentalità di questo mondo” (…) sapevo che “rientrato a casa” (la Chiesa), avrei trovato chi non solo mi appoggiava, ma mi spronava ad andare avanti dandomi lui stesso l’esempio (…)… in quella prospettiva si sarebbe potuto affrontare anche il martirio perché “si era con il Papa” e i miei fratelli erano con me… Ma adesso? (…)
Si, gentile dottor Gnocchi, il martirio di oggi per un cristiano ha un solo nome: “solitudine”, generata da chi per anni ti ha detto: “Coraggio, questa è la strada, non temere, comprométtiti pure con il mondo, perché io ti appoggio”, ma poi ha preferito allearsi con chi ti ha combattuto, rimproverandoti di dare troppa importanza ai valori non negoziabili, lasciandoti intorno un vuoto enorme.

La fede e´dei semplici

Don Camillo torna a Brescello: il parroco porta il Crocefisso in processione per fermare il Po
Il Crocefisso e don Camillo
Brescello (Reggio Emilia) è la cittadina in cui Giovannino Guareschi ambientò le storie di Don Camillo e Peppone. In una di queste la piena del Po allagava tutto e il parroco guidava una processione di barche per implorare l’aiuto di Dio. Don Camillo reggeva il Crocifisso della sua chiesa, quello con cui usava parlare e da cui riceveva ironiche risposte. Questo racconto diede spunto a uno dei tanti film con Fernandel e Gino Cervi. Ora, proprio l’altro ieri, l’attuale parroco, don Evandro Gherardi, ha deciso di ripetere il gesto di don Camillo per cercare l’aiuto divino contro il solito Po, che ha già superato di ben nove metri il livello di guardia. Processione fino al fiume e una giornata di preghiera davanti al «Crocifisso parlante». 

Pentecotti

Come Francesco si fa amici i pentecostali

In America latina strappano alla Chiesa cattolica milioni di fedeli. Ma il papa ha per loro soltanto parole di amicizia. È il suo modo di fare ecumenismo, qui svelato in due suoi videomessaggi

di Sandro Magister

ROMA, 19 novembre 2014 – Con la maestria che gli è riconosciuta in tutto il mondo, il Pew Research Center di Washington ha dato sostanza con un'indagine su vasta scala a un dato che nella sua generalità già si conosceva, l'impressionante caduta dell'appartenenza cattolica nel subcontinente latinoamericano:

Alter Christus

Formidabile alzata d’ingegno di O’Malley e repliche, chiesa Usa agitata


L'arcivescovo di Boston Sean O'Malley (foto Ap)
Roma. Se lui fosse stato al posto di Gesù Cristo, le donne direbbero messa come gli uomini, senza alcun problema, da duemila anni: “Sapete come la penso, se potessi fondare una chiesa, vorrei le donne prete”, ha detto a 60 Minutes il cardinale Sean O’Malley, arcivescovo cappuccino di Boston e riferimento prediletto di Papa Francesco negli Stati Uniti, con il quale comunica pressoché quotidianamente “via fax”.

martedì 18 novembre 2014

Ma chi parla più di anima?

INTERVISTA A FRANCESCO COLAFEMMINA

La Corsia dei Servi intervista Francesco Colafemmina*

1 – Partiamo dal fenomeno/effetto Bergoglio: le sue parole, i suoi atti, rappresentano una contraddizione vivente: dinanzi a pronunciamenti dal deciso tenore cattolico (anche se su molti di essi dovrebbe riscontarsi una certa ovvietà, dal momento che a pronunciarli è un pontefice di santa romana chiesa), ve ne seguono altri impregnati di ambiguità e confusione sicché sembra di assistere al classico “un passo avanti e due indietro”. Risultato: una Chiesa in preda a confusione e disorientamento con l'effetto di distruggere tutto ciò che nei secoli è stato costruito. Che ne pensa?
Francamente credo che il pontificato di Bergoglio coincida con un progetto chiarissimo: introdurre la Chiesa nella realtà del cosiddetto nuovo ordine mondiale. Non intendo dire con fare paranoico che ci sia una specie di “complotto”, quanto piuttosto una necessità politica o geopolitica. Viviamo in un mondo sempre più dominato dalle élite finanziarie e dal potere della tecnologia.
In questo mondo che ha cancellato la cultura classica, che non poggia più sulle radici culturali dell’Europa, ma sui diktat di un amorfo indifferentismo culturale e morale, la Chiesa ha due possibilità, finire schiacciata dalla cultura dominante oppure cercare di sopravvivere e per farlo deve assumerne in una sorta di mimetismo esiziale le medesime caratteristiche: contraddizione, provvisorietà, astoricità, entropia. In particolare quest’ultima che a dire di un grande sociologo quale Zygmut Bauman è la chiave di volta della “cultura” delle élite finanziarie. L’entropia, il caos, l’imprevedibilità sono il sale dei mercati azionari, il sale della politica, il sale degli speculatori. Ecco, il discorso va ormai ben oltre l’annosa querelle fra tradizionalisti e progressisti in seno alla Chiesa. Lei crede davvero che la Chiesa Cattolica con tutte le sue proprietà, con le sue ambasciate, con la diffusione capillare dei propri ministri in tutto il mondo possa essere sottovalutata dai poteri di questo mondo? Niente affatto.

“La luna di miele è finita” ?

Le parole di Papa Francesco che spiazzano fan e criticoni

Gli ultimi interventi di Bergoglio che stranamente non hanno eccitato la grande stampa...
Il Papa parla chiaro su aborto ed eutanasia, tuona contro quella “falsa compassione che ritiene una conquista scientifica produrre un figlio considerato come un diritto invece di accoglierlo come dono”, o usare “vite umane come cavie di laboratorio per salvarne presumibilmente altre”. Poi apre un Convegno sulla complementarietà tra uomo e donna e in dieci minuti chiarisce che “viviamo in una cultura del provvisorio, in cui sempre più persone rinunciano al matrimonio come impegno pubblico. Questa rivoluzione nei costumi e nella morale ha spesso sventolato la bandiera della libertà, ma in realtà ha portato devastazione spirituale e materiale a innumerevoli esseri umani, specialmente ai più vulnerabili”.

Emeriti ripensamenti benedetti

Comunione ai divorziati, Ratzinger ha cambiato opinione, prima era favorevole e adesso non più

CITTA’ DEL VATICANO La domanda è legittima: E se Joseph Ratzinger avesse cambiato opinione? Già, perché nel 1972, quando era teologo affermato e cardinale a Monaco, a proposito di concedere la comunione ai divorziati risposati – tema che già all’epoca, in Germania, dava del filo da torcere alla Chiesa – il Papa emerito ipotizzava uno spiraglio anche se ribadiva che il sacramento del matrimonio sarebbe restato indissolubile.

Il mostro nel Duomo

Il 4 novembre scorso il Cardinale Angelo Scola ha inaugurato un'opera ispirata alla Madonnina, intitolata "Paradosso", commissionata dalla Veneranda Fabbrica allo scultore Tony Cragg, uno degli artisti più celebri e apprezzati della scena internazionale (sic!). Non ne avrebbe parlato nessuno se si fosse trattato di un pezzo d'Arte Sacra. Ma procediamo con ordine.

La scultura, interamente realizzata in marmo, misura 300x122x140 cm e ha un peso di circa tremila quattrocento chilogrammi: si tratta di una colonna tortile dalle fattezze morbide e dalle linee stondate, posizionata all'interno della Cattedrale in corrispondenza della quarta campata sud, ad accogliere i fedeli al loro ingresso (direi un'ottima preparazione alla Santa Messa domenicale).

Verso l´enciclica del neopapa

La barba miscredente di Eugenio


Scalfari, ateo, vuole mostrare ai credenti come si fa ad essere veri credenti. E stavolta se la piglia con il libro sul Vangelo scritto da Pietro Citati


La barba miscredente di Eugenio

La barba miscredente di Eugenio Scalfari è stata severa con Pietro Citati. Nella sua rubrica su L’Espresso l’altro giorno il decano si domandava se un cristiano può permettersi di scrivere dei Vangeli come se fossero Sacra Parola. E aggiungeva che fino a quando Citati si identificava con Tolstoj per raccontarlo andava bene, ma credersi Dio è davvero troppo.

Si oblíti sumus nomen Dei nostri,



Quale libertà 
individuale 
nel Buddismo? 

E’ risaputo che chi nel ricco Occidente si lascia affascinare al Buddismo non è certo colui che fatica per sbarcare il lunario, ma chi ha tempo per fare un po’ tutto. Gli ambienti del jet set, da questo punto di vista, sono di una “sensibilità” nei confronti dell’Oriente (in generale) e del Buddhismo (in particolare) davvero sbalorditiva.

Let it be or Help !?? God save the Church!

Vaticano: lo spartito dell'arcivescovo Gallagher, amante dei Beatles e nuovo ministro degli esteri di Papa Francesco

Let it be: così sia. Quando nel 1970 i Beatles pubblicavano “Let it be”, ultimo disco e amen di una folgorante carriera, il nuovo ministro degli esteri vaticano Richard Gallagher, primo inglese a dirigere il “Foreign Office” del Palazzo Apostolico, era un teenager di Liverpool cresciuto nel mito della band - nata peraltro in una parrocchia - senza immaginare che quelle parole, un giorno, sarebbero diventate il manifesto geopolitico di un Papa.

Da Settimana Enigmistica a Cattolica! (in attesa della rottamazione di Fanghiglia Cristiana)

Famiglia, aborto, eutanasia, figli prodotti: settimana cattolica di un Papa


Papa Francesco (foto LaPresse)
Roma. “Occorre insistere sui pilastri fondamentali che reggono una nazione, i suoi beni immateriali. La famiglia rimane al fondamento della convivenza e la garanzia contro lo sfaldamento sociale. I bambini hanno il diritto di crescere in una famiglia, con un papà e una mamma, capaci di creare un ambiente idoneo al loro sviluppo e alla loro maturazione affettiva”.

lunedì 17 novembre 2014

Purghe prossime e venture?

Purghe staliniane in corso?

Con rescritto del 3 novembre u.s., la suprema autorità della Chiesa ha emesso – secondo i termini del comunicato ufficiale – una forte riproposizione delle norme in vigore circa il ritiro dal ministero di vescovi e cardinali. A parte l’ossimoro creato dall’accostamento dell’aggettivo forte al termine riproposizione, il contenuto del testo conferma l’impressione iniziale di intervento autoritario in rafforzamento di una prassi che nell’ultimo Concilio ecumenico fu oggetto di un aspro dibattito, conclusosi – come in tanti altri casi – con il trionfo surrettizio del solito partito… dell’innovazione costi quel che costi.
Si ribadisce anzitutto la norma per la quale, compiuto il settantacinquesimo anno di età, il prelato è richiesto di presentare rinuncia al suo ufficio (sulla base del Decreto Christus Dominus al numero 21, il canone 401 del Codice – si badi bene – usa la parola rogatur, non tenetur). Si direbbe che, a quell’età, l’interessato diventasse automaticamente minus aptus al suo ufficio (o si intende forse minus habens per improvvisa demenza senile?). A parte questo, è forse frequente il caso di vescovi o cardinali renitenti o ritardatari?

C´era una volta la Chiesa

Chiesa: Rivoluzione in immagini Foto della settimana

Chiesa di Portichetto, Luisago, Lago di ComoPortichetto di Lusisago Chiesa, Lago di Como - Meccanico auto e negozio di riparazione

 profanazione di massa di chiese in Italia

Fidarsi e´peggio

Falso e inaffidabile: il Sinedrio romano non si smentisce mai.

Equilibrismi romani: la liturgia tridentina è permessa a meno che non sia proibita.

La sciagurata e discutibile decisione di comminare la scomunica ai Vescovi della Fraternità, a seguito delle Ordinazioni Episcopali, trovò quale contraltare - sarebbe più onesto chiamarlo meno prosaicamente specchietto per le allodole - l'offerta per i chierici della avessero lasciato la Fraternità San Pio X di un'accoglienza comprensiva verso la loro sensibilità dottrinale e liturgica: li si sarebbe lasciati liberi di celebrare i propri riti, un po' come avvenne successivamente con gli Anglicani che avessero deciso di tornare sotto l'autorità delle Sante Chiavi. 

Neo Scolastica

Non ci scusiamo. Vogliamo sapere

Il cardinale Scola si piega al diktat di media e guru ideologici, porge le sue scuse per l’inchiesta sulla pedagogia che insegna l’indifferenza del genere maschile o femminile. Schedatura: calunnia. Una mail
Il cardinale Angelo Scola (foto LaPresse)
Nel breve volgere di un giorno il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, la più grande diocesi cattolica del mondo, si è scusato per il comportamento di un suo funzionario di curia, don Gian Battista Rota. Don Rota nell’ambito del suo ruolo istituzionale in Arcivescovado aveva scritto agli insegnanti di religione che “gli alunni di alcune scuole italiane sono stati destinatari di una vasta campagna tesa a delegittimare la differenza sessuale affermando un’idea di libertà che abilita a scegliere indifferentemente il proprio orientamento sessuale”; dunque, aggiungeva, “per valutare l’effettiva diffusione dell’ideologia del gender… vorremmo avere una percezione più precisa del numero delle scuole coinvolte… per questo chiederemmo a tutti i docenti di riportarne il nome nella seguente tabella…”.

La nuova rievangelizzazione

Impressionante: Kiko porta i vescovi in gita e li converte! (PUM!)

Kiko porta i vescovi a
visitare la Terra Santa... "gratis"!
Da qualche anno Kiko Argüello, iniziatore e leader del Cammino Neocatecumenale, organizza un viaggio di cinque giorni con vescovi e cardinali con incontri presso la Domus Galileae, faraonica costruzione da lui ideata e fatta erigere presso il lago di Genezaret.

I vescovi aderiscono ben volentieri (come spiega Kiko stesso): il viaggio ed il soggiorno sono pagati e viene data loro l'opportunità di fare una visita ai Luoghi Sacri in Terra Santa. 
Così infatti descrive per esempio questa 'conferenza' di vescovi il Cardinale Sean di Boston nel suo blog da cui sono tratte alcune foto riportate nella nostra pagina e alcune frasi in didascalia.

vescovi non sanno però che il loro viaggio ed il loro soggiorno vengono pagati con estenuanti collette fatte nelle comunità dei loro paesi d'origine, a volte poverissime (pensiamo a quelle dell'India). 

Da “inappuntabile chierichetto” e “paggetto”, a padre Giovanni e alla nuova teologia


Umberto Veronesi: "Dopo Auschwitz, il cancro è la prova che Dio non esiste". Il libro "Il mestiere di uomo" 

VERONESI



Dall’infanzia da “inappuntabile chierichetto” e “paggetto”, all’amicizia con padre Giovanni che gli fece capire che esiste anche una carità laica, il famoso oncologo ripercorre le tappe della sua meditazione sulla vita e sul dolore. 

Dialoghi tradizionalmente traditi

Mons. Pozzo: la Messa “straordinaria” può essere proibita dall’autorità

E l’IBP deve «assimilare» questi contenuti. Ecco i frutti della scelta di arrendersi!
                                                                   
                                          15 novembre 2014, 
Sant’Alberto Magno Dottore della Chiesa


Per l’ispezione canonica, ritratti bergogliani su tutti i muri di Courtalain 
(anche nella sala da pranzo…) 

Le specificità fondatrici dell’IBP…introvabili

Ci è giunta ampia documentazione sulla situazione attuale dell’Istituto del Buon Pastore. Questa documentazione, che pubblichiamo in fondo al presente articolo, consta di:

1) I due testi delle conferenze del Segretario della Commissione Ecclesia Dei, illustranti il nuovo “protocollo d’insegnamento” per il Seminario dell’Istituto;

2) La lettera del 7 aprile 2014 di Mons. Pozzo al Superiore Generale dell’IBP, controfirmata dall’abbé Laguérie (che vi annota persino le sue felicitazioni «per questa riuscita molto bella»);

3) Il «Rapporto sullo stato dell’Istituto del Buon Pastore (2008-2013) e prospettive», datato 19 marzo 2014;

4) Una lettera molto significativa a firma del Commissario Forgeot.

Don Abbondio cardinale studia da papa?

«Nessuna scusa alla lobby gay» Inviamo email alla Curia di Milano

Mail alla Curia di Milano 
Il caso delle scuse della Curia di Milano - per la lettera ai professori di religione in cui si chiedeva di far sapere in quali scuole si svolgono programmi finalizzati a diffondere l’ideologia gender – non cessa di provocare reazioni. Al punto che sabato Giuliano Ferrara, direttore de Il Foglio, ha invitato a inviare mail alla Curia di Milano (irc@diocesi.milano.it) con un semplice messaggio: «Noi non ci scusiamo. Vogliamo sapere». Anche noi invitiamo a scrivere allo stesso indirizzo, ma con un messaggio un po’ diverso, di cui parleremo più avanti.

Il mese dei Forti

IL PRIMO SEGRETO DI FATIMA. Che mette in luce un ereticale tradimento contro Dio e contro gli uomini: la scomparsa della predicazione sull’Inferno


La primavera della Chiesa. Mentre ogni minuto vengono uccisi cinque cristiani, e ciò non accenna affatto a diminuire, «In Argentina, in questi ultimi diciotto anni, i cattolici sono diminuiti del 10 per cento […] in Brasile il crollo dei cattolici in quello stesso lasso temporale è stato del 15 per cento […] L’Honduras negli ultimi diciotto anni ha visto precipitare la percentuale di cattolici dal 76 per cento del 1995 al 47 per cento del 2013». (Statistiche pubblicate su Il Timone. Pastorale di conservazione o missionaria?”… o di apostasia?) 

Bollettino ecclesiale. Chi combatte e chi diserta: Cei, no a Forte 

Mese dei Morti 2014

Al dio unico

Cattedrale ospita la preghiera del venerdì


La leggenda narra che quando i musulmani conquistarono Gerusalemme nell'anno 637, Sofronio, patriarca di Gerusalemme, ha invitato il califfo Umar a pregare nella chiesa del Santo Sepolcro. Umar ha rifiutato, spiegando che se lo avesse fatto, i musulmani sarebbero stati costretti a convertire la chiesa in  moschea, per la semplice ragione che le preghiere musulmane erano state da li recitate.


domenica 16 novembre 2014

Canne fumate?

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Francesco, il papa che piace perché non converte

Pannella e Bertinotti non si sono convertiti. Anzi, sono peggio di prima.
ANTONIO SOCCI
Insieme a Fausto Bertinotti e a Eugenio Scalfari è Marco Pannella il più elettrizzato fan di papa Bergoglio (“viva il Papa!”, “noi radicali lo amiamo molto”, “vorrei diventare un cittadino del Vaticano”). Una “stupefacente” conversione all’“oppio dei popoli”, la religione, come ultimo approdo consigliabile in vecchiaia, perché – non si sa mai – di là si potrebbe anche trovare la sorpresa di Dio?

Perché la Russia ?

Fatima: perché la Russia

Un corrispondente osserva: nel primo Novecento c’erano tante brutte situazioni nel mondo; perché, dunque, tanta attenzione della Madonna di Fatima sulla Russia?
Rispondo: perché la Russia era allora (ed è oggi) decisiva per la guerra o la pace nel mondo intero.

Vexata quaestio

Dopo il Sinodo, il partito di Kasper apre un secondo fronte: il “divorzio cattolico”

Il testo che segue è stato pubblicato su Rorate Caeli lo scorso 13 novembre. Lo riprendo perché importante ai fini di una visione allargata all'intero orizzonte ecclesiale: tutto l'orbe cattolico è in fermento sulle note vexatae quaestiones. Utile per raccogliere maggiori elementi che ci consentano di decifrare la dinamica delle recenti vicende collegate con le complesse dinamiche del Sinodo.

Dopo il Sinodo, il partito di Kasper apre un secondo fronte: il “divorzio cattolico”. Ci sentiamo molto onorati di pubblicare questo nuovo articolo, scritto da un religioso molto saggio, erudito e altamente influente, sotto lo pseudonimo di don Pio Pace.

Luxuria2000

TV2000 o Luxuria2000? 

Utilizzare comunemente la parola “eterosessuale” per indicare chi non è omosessuale (ovvero la quasi totalità dell’umanità), e in particolare nella forma abbreviata “etero” (es.: “io sono etero”) è già un’immensa vittoria dell’omosessualismo e del genderismo.
Tutti i media, perfino il CdS in un trafiletto, danno oggi la notizia che la TV dei vescovi ha ritenuto opportuno rimandare sine die la trasmissione con Vladimir Guadagno per non “urtare la sensibilità” dei fedeli.

Le volpi nel pollaio

FFI: “Attento!” ai transfughi

Fra i vescovi che partecipavano alle assise della Chiesa si aggirava padre Fidenzio Volpi, il Commissario vaticano della Congregazione dei Frati Francescani dell’Immacolata, e metteva in guardia ora questo ora quel presule dall'accogliere nella sua diocesi i frati che volevano uscire dalla Congregazione dei Francescani dell'Immacolata.

I primi frutti del nuovo Utente

Se Gesù telefona al papa

Le sue telefonate sono diventate proverbiali. Ma se dall'altra parte della cornetta, a chiamare e rispondere a papa Francesco, ci fosse proprio lui, Gesù, di cosa si potrebbe parlare?
Massimiliano Ciarrocca, autore goliardico romano, ha scelto il dialetto della sua città per mischiare sacro e profano e fare satira di religione, politica, scuola e tivù.
Le improbabili e grottesche conversazioni tra il figlio di Dio e il suo rappresentante in Terra fanno sorridere e offrono spunti di riflessione su temi etici e di attualità.

Inside Story – V


Una storia interna - V

Quando i piani a lungo fissati da Mons. Fellay per salvare la Fraternità San Pio X e la Chiesa per mezzo della loro riconciliazione, che mescolava la Tradizione col Concilio, furono spazzati via nel gennaio 2009 dalla piena prodotta dalla pubblicità mondiale data alla veduta del tutto “politicamente scorretta” di un collega della FSSPX, si sarebbe potuto simpatizzare con lui, se tale mescolanza non fosse un sogno impossibile. Ma in effetti la religione cattolica di Dio si mescola con la sua imitazione conciliare, “frutto del lavoro dell’uomo”, come l’olio si mescola all’acqua o la verità alla menzogna. I cattolici che risalgono con la memoria al 1988, ricorderanno come Mons. Lefebvre sosteneva che per la FSSPX un tale tentativo equivaleva ad una “operazione suicidio”, suicidio innanzi tutto per la FSSPX, ma anche per qualunque cosa avesse potuto fare la FSSPX per la Chiesa Universale.

sabato 15 novembre 2014

I Santuari mariani luoghi di liberazione da Satana

di Gabriele Amorth

Di solito le persone possedute dal Diavolo vengono liberate in Santuari mariani o in altri luoghi di culto. – Il caso di due bambine che sta all’origine del “Santuario di Santa Maria dei Miracoli”, a Morbio Inferiore.
Padre Candido, il santo esorcista che per sei anni mi fece da maestro, mi disse fin dal primo incontro con lui: “Non si aspetti di vedere liberazioni [dal Demonio] alla fine dei suoi Esorcismi. Salvo casi rarissimi, in genere le persone si liberano a casa loro o, più spesso, in Santuari mariani o in altri luoghi di culto”.

La Diocesi ambrosiana si arrende.

 E si scusa, è ovvio  

Di fronte all’ennesimo attacco, tanto protervo quanto ipocrita, del fronte omosessualista, preoccupato di non aver fastidi nella sua azione demolitrice nelle scuole, la Curia milanese fa retromarcia e poi porge le “scuse”. Tutto ciò ha un solo nome: tradimento.

 di Paolo Deotto

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I fatti sono arcinoti. La Curia milanese aveva inviato agli oltre seimila insegnanti di religione della Diocesi una lettera con la quale invitava i destinatari a segnalare le scuole in cui si erano svolte le solite porcherie che ben conosciamo, quali lezioni di omosessualismo, o si era propagandata la solita delirante teoria del gender. La lettera ha mandato su tutte le furie il centro supremo del pensiero unico, denominato “Repubblica”, che è subito partito all’attacco accusando la Curia di “schedatura” (parola vecchia, ma sempre piena di fascino). Poi c’è stato l’ovvio seguito, nella solita squallida gara che in questi casi si vede sempre in casa radical-chic, dove ognuno vuole mostrarsi più zelante del compagno. Quando si arriva (vedi PD) a dire idiozie stellari, come “bullismo omofobico e transfobico dei cattolici”, è già detto tutto. (vedi qui e qui)

Alberi e scure

Quel clero che ci vuol far crescere come un albero storto

Il problema della Chiesa dei nostri tempi è il clero: lo si dica senza tanti giri di parole e con drammatica serenità: di sacerdoti cattolici, oggi, ce ne sono gran pochi e quei pochi sono sempre più perseguitati dalla stessa Chiesa odierna (!) e spesso cacciati negli angoli più remoti della terra quasi a volerne disinnescare l'operato santo che sono capaci di realizzare animati da vera Fede e amore per la Verità.

Medjugorje tra miracoli e burroni


Sono un miracolato e lo posso dimostrare scientificamente! Certificati oculistici alla mano, sin dalla nascita ho sofferto di astigmatismo e presbiopia. Senza due lenti spesse come i proverbiali fondi di bottiglia non riuscivo neppure ad indovinare i titoli in prima pagina dei giornali.

Poi – questo autunno – mi sono recato a Medjugorje.
Adesso ho i dieci decimi da entrambi gli occhi e lo posso provare non solo con un certificato medico ma anche leggendo con la massima facilità le righe piccole di un qualsiasi contratto assicurativo, davanti al più incredulo degli scettici.
Se questo non è un miracolo, ditemi voi cosa è.
Certo, una settimana dopo Medjugorje mi sono anche sottoposto ad un intervento di chirurgia rifrattiva col laser. E qualche incredulo potrebbe sostenere che ciò abbia velocizzato il compiersi del miracolo.
Ma quello che mi è toccato di vedere a Medjugorje val la pena di essere raccontato. Oggi, da vero miracolato, lo posso fare nell’articolo che trovate di seguito, senza tirare gli occhi sulla tastiera del computer.
Grazie alla madonna di Medjugorje.
E grazie anche al laser!