Francesco a Parigi: dal “terrorismo di Stato” alla “cultura dello scarto”

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La sua prima reazione al massacro di Parigi papa Francesco l’ha espressa all’inizio della messa di giovedì 8 gennaio, nella cappella di Casa Santa Marta, quando ha detto che quell’atto di crudeltà “ci fa pensare sia al terrorismo isolato, sia al terrorismo di Stato”.
Ed era la seconda volta in poche settimane che Francesco associava nella condanna del terrorismo tout court anche quella del “terrorismo di Stato”. La volta precedente l’aveva fatto durante il volo di ritorno da Strasburgo, il 25 novembre, e non aveva fatto mistero di ritenere il “terrorismo di Stato” più pericoloso dell’altro:
“È vero, c’è la minaccia di questi terroristi. Ma c’è anche un’altra minaccia, ed è il terrorismo di Stato, quando le cose salgono, salgono, salgono e ogni Stato per conto suo si sente di avere il diritto di massacrare i terroristi, e con i terroristi cadono tanti che sono innocenti”.