ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

mercoledì 1 luglio 2015

Uno che ci crede

Salvate Dio da Scalfari

Eugenio Scalfari è uno che ci crede. Nel 1994 con Rizzoli pubblicò Incontro con Io, cioè Eugenio vestito da dio. Poi è sceso in Terra paludato da pontefice, perché quella famosa a Papa Francesco era in realtà un’autointervista. E infine stamane su la Repubblica, la sua corazzata Potëmkin di sempre, ammolla al mondo sonnecchioso di questi primi veri caldi estivi un’articolessa di due pagine strabordanti in prima che è una boiata pazzesca: il papa laico che insegna il mestiere al Papa vero.

Dai semi le riconosceranno?

Le false apparizioni di Medjugorje 

Dopo la pubblicazione del carteggio tra il defunto amico don Mario Faggi e S. E. Mons Pavao Zanic, Arcivescovo di Mostar, ho finalmente ritrovato anche altro materiale grazie ad un provvidenziale numero telefonico e all’indirizzo di Paolo Baroni, al quale si deve la conoscenza dei messaggi subliminali nella musica rock , autore, tra l’altro di molti saggi e pubblicazioni sulla new age. Adesso Paolo Baroni è Direttore di due siti (Crisi della Chiesa e Centro San Giorgio) e a lui debbo il materiale – che aveva avuto anche don Faggi e che avrebbe voluto pubblicare in un opuscolo – sulle “visioni” di Medjugorje che verranno pubblicate, a cominciare da oggi, 1°luglio 2015, in tre puntate.

E stasera iniziamo proprio con la sintesi del saggio di Frère Michele de la Sainte Trinité su “Apparizioni a Medjugorje” poi, domani, 2 luglio 2015, verranno pubblicati : l’intervento a Medjugorje del 25 luglio 1987 dell’allora vescovo di Monstar S.E. Mons. Pavao Zanic in occasione delle Cresime in quella parrocchia e l’omelia dell’attuale vescovo di Mostar S.E. Mons.Ratko Peric, tenuta il 15 giugno 2006 in occasione della festività del Corpus Domini.
Venerdì 3 luglio 2015 pubblicheremo, infine, “Come discernere le vere dalle false apparizioni”, traduzione di un estratto (pagg.1-15) del saggio : “Des apparitions en general et de Medjugorje  en particulier” a cura di Antonio Casazza.
Con queste pubblicazioni – vada il mio più vivo ringraziamento allo scrittore Paolo Baroni – penso di aver reso anche omaggio alla memoria di don Mario Faggi, decano del clero fiorentino scomparso il 22 giugno us, e al suo apostolato (AMDG).
Pucci Cipriani 


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Dai frutti non li riconoscono

Cosa è accaduto a CL?

giussani
Riflessioni sulla storia e sull’attualità di un movimento
Dopo il grande successo del Family day, si possono fare alcune osservazioni sui movimenti ecclesiali. I neocatecumenali appaiono in grande forma: compatti, numerosi, attivi, godono non solo del fatto che il loro fondatore è ancora in vita, ma anche di una specifica formazione, soprattutto nel campo della famiglia, che risulta oggi centrale, sia per quanto riguarda il dibattito ecclesiale (vedi Sinodo), che per quello politico.

I canarini bruni non cantano più?

Francescani dell’Immacolata. Dissequestrati i beni delle associazioni laicali  

zzzzpdrmnllRiprendiamo la notizia esattamente come compare su ANSA (1° luglio 2015, ore 12.00):
Restituiti beni Francescani Immacolata. Immobili per 30 mln tornano a fedeli Padre Manelli.  (ANSA) – NAPOLI, 1 LUG – Il Tribunale del Riesame di Avellino ha dissequestrato i beni di proprietà delle associazioni di laici vicine al fondatore dell’ Ordine dei Francescani dell’ Immacolata, Padre Stefano Manelli per un valore di circa 30 milioni. I beni erano stati sequestrati dalla Procura di Avellino, che aveva ipotizzato i reati di truffa e falso ideologico. I Ffi sono stati commissariati dalla S. Sede nel 2013, ma migliaia di fedeli con le loro associazioni restano legate al fondatore dell’ Ordine”.
La vicenda dei Francescani dell’Immacolata ha finora registrato un’unica certezza: la distruzione di un ordine fiorente, ricco di vocazioni e di frutti spirituali. Del resto, questo era lo scopo principale del “commissariamento”.

Papessa sulla barca

Il Vaticano recluta la papessa Naomi Klein per la battaglia sul clima

L'attivista no global pronta (di nuovo) alla lotta contro l'imperialismo capitalista

"Risulta veritiero lo scenario che ci mostra ‘Hunger Games’: violenza, brutalità e diseguaglianze" (foto LaPresse)
Roma. A Naomi Klein, papessa laica dei movimenti no global di mezzo mondo, terzomondista, ambientalista e antiliberista, mancava solo d’essere ricevuta con tutti gli onori in Vaticano. Quel momento è arrivato: appuntamento per il 2 luglio, quando la “Signora Naomi Klein, scrittrice” (così il bollettino ufficiale della Santa Sede) prenderà la parola a margine della – citiamo testualmente – “conferenza di alto livello Le persone e il pianeta al primo posto: l’imperativo di cambiare rotta”.

Il “motore dialogico”

L’equivoco perdono degli eretici Valdesi

(di Cristina Siccardi) La richiesta di perdono del 22 giugno scorso di Papa Francesco ai Valdesi, nel loro tempio di Torino, ha ulteriormente confuso le idee a molti cattolici.
In un articolo a firma di Ignazio Ingrao suPanorama dello stesso giorno leggiamo che : «Il dialogo tra cattolici e valdesi a partire dal Concilio Vaticano II non si è mai interrotto. (…) Benedetto XVI, che pure proviene da una nazione come la Germania, dove il dialogo con i luterani è all’ordine del giorno, forse aveva alzato troppo la posta dal punto di vista teologico per poter vedere dei risultati immediati. Francesco ha riportato il confronto ecumenico sui temi concreti, il “dialogo della vita”, come si dice, contrapposto al “dialogo dei teologi”».
Di dialogo in dialogo – questo ciclopico “motore dialogico” avviato proprio con il Concilio Vaticano II – si è innescato, anno dopo anno, un caos babilonico che sconcerta sempre più la gente e rende sempre più indifesi e vulnerabili sia il Vicario di Cristo che la Chiesa.

De fratribus

La Bibbia vera è quella greca. Non l’ebraica.

Girolamo 1
Israel Shamir, il grande convertito, ha raccontato di aver ricevuto da un santo Staretz russo un compito paradossale e geniale: la traduzione in ebraico della Bibbia greca. Quella cioè che fu editata sotto Tolomeo Filadelfo (un diadoco di Alessandro che regnò dal 285 al 246 a.C.) da eruditi ebraici (miticamente ‘i Settanta’) in Alessandria d’Egitto, capitale dell’ellenismo. Perché geniale? Le Chiese ortodosse hanno adottato una volta per tutte quella Bibbia in greco. I cattolici a cominciare da San Girolamo (che cosa gli saltò in mente?) sono andati a cercarsi il presunto originale ebraico: ed hanno preso come originale i testi “masoretici”. Che sono non solo molto più tardi rispetto allaBibbia greca dei Settanta – furono raccolti e rielaborati da rabbini nel nono secolo dopo Cristo, sulla base di testi antichi ma comunque risalenti ad almeno il 150 d. C. – ma sono stati ricomposti in polemica col cristianesimo, e dunque tendenziosamente attenuando o oscurando i passi che alludono ad un Messia troppo simile al Nazareno.

Sopire, sopire..

Il numero 666 è pericoloso?

Scoprite cosa c'è dietro il famoso “numero della Bestia” e la verità sull'inserimento del microchip negli esseri umani



Molti cristiani, anche cattolici, temono la possibilità che a breve i Governi di tutto il mondo obblighino i cittadini a usare dei microchip sotto la pelle. Protestanti neopentecostali, sempre “unti” con l'aura di interpretazione corretta della Bibbia, garantiscono che i chip inseriti sotto la pelle sono la concretizzazione di questa profezia dell'Apocalisse:

“Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei” (Apocalisse 13, 16-18).

martedì 30 giugno 2015

Gospaevinci o Liviobingo?

A che punto è il dossier Medjugorje (in vista del verdetto di Papa Francesco)



A rivitalizzare l’interesse per Medjugorje è stato, di ritorno dal viaggio lampo a Sarajevo, lo scorso 6 giugno, direttamente il Papa. Interpellato da un giornalista in merito al verdetto sulla veridicità delle presunte apparizioni della Vergine ai veggenti, Francesco aveva risposto che sul tema “Benedetto XVI, a suo tempo, aveva fatto una commissione presieduta dal cardinale Camillo Ruini. C’erano anche altri cardinali, teologi e specialisti. Hanno fatto lo studio e il cardinale Ruini è venuto da me e mi ha consegnato lo studio, dopo tanti anni, non so, tre-quattro anni più o meno. Hanno fatto un bel lavoro, un bel lavoro”. In effetti, conversando con il Foglio, Ruini ha confermato che “la proposta, o meglio la relazione” è stata “consegnata alla congregazione per la Dottrina della fede. Pochi giorni dopo, io – ha aggiunto l’ex presidente della Cei – ho portato la stessa relazione al Pontefice a nome della commissione”.

Custode del Depositum fidei, non padrone.

Come mai Gesù, il Cristo, ha messo a capo della chiesa Pietro, che egli stesso ha definito satana e dal quale è stato rinnegato tre volte?


Nella solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, sulla pagina facebook di Antonio Socci un lettore ha posto la domanda che riportiamo nel titolo, aggiungendo: “Perché non ha messo qualcuno di più coerente, affidabile, o il suo preferito, Giovanni?“. Domanda che anche noi ci siamo talvolta posti senza saperci dare una spiegazione certa e definitiva. La  risposta che il giornalista, seppure celermente, gli ha fornito ci è parsa talmente esaustiva e dottrinalmente impeccabile che, con il suo consenso, la proponiamo anche ai nostri lettori.

Sedi vacanti

Le vacanze dei Papi: Ratzinger a Castel Gandolfo, niente udienze per Bergoglio

Incontro di mezzora tra Benedetto XVI e Francesco nell'ex convento Mater Ecclesiae prima della partenza del papa emerito per la residenza pontificia ai castelli romani. Le udienze del mercoledì riprenderanno ad agosto, le messe a S. Marta tornano a settembre


CITTA' DEL VATICANO - Anche quando guidava la Chiesa, Benedetto XVI amava passare qualche settimana nella residenza estiva di Castel Gandolfo. Il Papa emerito Joseph Ratzinger, dopo lo stop dell'anno scorso, ha deciso di tornare nell'amata residenza papale a sud di Roma, dove resterà fino al 14 luglio.

Peripatetici on the road

I compagni di strada di papa Francesco

Papa Francesco durante la sua visita a Torino, il 21 giugno 2015. 
Qualcosa è successo: l’enciclica del papa su ambiente e sviluppo – Laudato si’ – ha aperto un dibattito globale; la chiesa ha trovato alleati fino a poco tempo fa impensabili come Edgar Morin, uno dei maggiori intellettuali del vecchio continente, o la scrittrice no global Naomi Klein che nei prossimi giorni sarà in Vaticano; un vasto arco di organizzazioni ambientaliste ha appoggiato e ringraziato papa Francesco per aver dato voce, e una leadership finalmente riconoscibile e forte, alle ragioni dell’allarme per il cambiamento climatico e per aver fatto dell’ecologia un tema non eludibile delle agende politiche internazionali.

Il pallaio?

La Chiesa di Francesco in 46 pallii

Celebrazione Santi Pietro e Paolo, Basilica di San Pietro, 29 giugno 2015
Foto: Bohumil Petrik / ACI Group

La Chiesa pensata da Papa Francesco prende forma in 46 pallii, che sono la storia di altrettante scelte che il Papa ha fatto durante l’anno. Perché tra i nuovi arcivescovi metropoliti ci sono scelte perfettamente in linea con il pontificato di Benedetto XVI, come quelle del Cardinal Rainer Maria Woelki, spostato da Berlino a Colonia, o come quella di Carlos Osoro Sierra, arcivescovo di Madrid soprannominato “il piccolo Francesco,” ma di certo non un vero e proprio progressista. Ma ci sono anche nomine considerate di rottura, come quella dell’arcivescovo Blaise Cupich a Chicago, un profilo completamente differente da quello dei grandi vescovi americani che lo hanno preceduto. Quale il criterio adottato?

Doccia sulla calura?

Sinodo. Doccia gelata sui novatori

Il documento preparatorio dell'assise di ottobre tira il freno sulla comunione ai divorziati risposati e sulle unioni omosessuali. Nuove voci dall'Africa e dall'America latina. Tutte a sostegno della dottrina di sempre

di Sandro Magister


ROMA, 30 giugno 2015 – A una settimana dalla sua pubblicazione, lo "strumento di lavoro" della prossima sessione del sinodo dei vescovi sulla famiglia si rivela sempre più deludente per i paladini del cambiamento.

Il documento riproduce integralmente la relazione finale del sinodo dell'ottobre 2014. E già questa relazione segnava un netto passo indietro rispetto alla precedente "Relatio post disceptationem" di metà sinodo, frutto di un colpo di mano dei novatori subito sconfessato dalla gran parte dei padri sinodali:

La "non omelia" di Santa Marta

Prima Lettura  Gn 19, 15-29Il Signore fece piovere sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco.
Dal libro della Gènesi
In quei giorni, quando apparve l’alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: «Su, prendi tua moglie e le tue due figlie che hai qui, per non essere travolto nel castigo della città di Sòdoma». Lot indugiava, ma quegli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, per un grande atto di misericordia del Signore verso di lui; lo fecero uscire e lo condussero fuori della città.
Dopo averli condotti fuori, uno di loro disse: «Fuggi, per la tua vita. Non guardare indietro e non fermarti dentro la valle: fuggi sulle montagne, per non essere travolto!».

lunedì 29 giugno 2015

Sacro "soroche"



IL PAPA COCATO - FACCI: “SE DAVVERO IL PAPA HA CHIESTO DI MASTICARE LA COCA, NEL SUO VIAGGIO IN BOLIVIA, E’ UN MESSAGGIO DEVASTANTE. È IL TESTIMONIAL CHE ASPETTAVA EVO MORALE CHE CERCA DI CONVINCERE IL MONDO CHE MASTICARE FOGLIE DI COCA NON SIA DANNOSO”

“Il messaggio è sì devastante, perché ora i complottardi e i superstiziosi - quelli disposti a tutto pur di sostenere che i loro vizi non facciano male, e che ci sia un complotto mondiale per dimostrare il contrario - ora sono autorevolmente serviti. Che danni incalcolabili questo Papa sta facendo alla Chiesa che dovrebbe comandare”…

Un guaio serio

La fuffa del pensiero unico, dal sesso al riscaldamento globale

Dietro le reazioni intolleranti al Family day c’è una nuova religiosità politicamente corretta. E la chiesa ne è complice
La manifestazione di piazza San Giovanni in difesa della famiglia
Che il popolo di mamma e papà, come dicono per sfotterli di quei mattacchioni che credono nella virtù della famiglia, fosse un popolo numeroso, questo è certo. E non è molto importante la rissa sui numeri. C’erano, erano una marea. Punto. Che sia rilevante l’avvenimento, che i manifestanti di Roma riescano a mettere la sordina non si dica a un disegno di legge ma a una cultura radicalmente antifamilista, è da vedersi.

Deorsum corda?

Ve lo avevo detto!


“Se l’attuale Pontefice continuerà nel modo in cui ha iniziato, dividerà la chiesa. Sta esplodendo tutto, la gente dirà che è impossibile che lui sia il Papa, e lo rifiuterà”. Era il 12 ottobre 2013 ed a dichiararlo, nel corso di una conferenza[1] a Kansas City (USA), era mons. Bernard Fellay. La luna di miele fra il mondo cattolico ed il papa argentino era però, in quel momento, un quotidiano idillio; un peana galattico; un infinito crescendo di consenso globale.

Illuminato d'immenso ?


IL CARDINALE PULJIC DIFENDE MEDJUGORJE: “NESSUN PECCATO DOVE SI PREGA”

Il Cardinale Vinko Puljic, Arcivescovo di Belgrado e autorevole membro della “Commissione Ruini”, l’organismo voluto negli anni scorsi da Benedetto XVI per fare definitivamente luce sulle presunte apparizioni della Vergine a sei “veggenti” di Medjugorje, ha accusato i media di manipolare e distorcere le affermazioni di Papa Francesco sulla “Madonna postina” o sui cristiani alla continua ricerca “di questo o quel veggente per sapere oggi alle 4 quale sarà il Messaggio della Madonna”, attribuendole faziosamente ai fenomeni di Medjugorje.

Il Cristo "concetto", non ideale!

Kasper: divorziati risposati ed eucarestia, il vescovo esamini i singoli casi


Card. Kasper
(©LaPresse)
(©LAPRESSE) CARD. KASPER

Il Cardinale lo ha proposto sul periodico tedesco Stimmen der Zeit. «Il monito a permanere nella verità di Cristo include l’altro, e cioè permanere nell’amore di Cristo»


Il cardinal Walter Kasper ha pubblicato nei giorni scorsi un ampio intervento sul periodico tedesco Stimmen der Zeit (Le voci del tempo) che ha per argomento il Sinodo di ottobre sulla famiglia, e in cui si tratterà anche del problema dell’ammissione o meno, e in che forma, dei divorziati risposati all’eucarestia. Il suo articolo si intitola: «Ancora una volta: ammissione dei divorziati risposati ai sacramenti?», e in esso il Porporato tedesco propone e aggiorna quella che ormai è nota come «proposta Kasper», e di cui si è parlato ampiamente nell’ultimo anno e mezzo.

domenica 28 giugno 2015

C.v.d. : preparano la Gospa 2

Il Segreto (la Madonna e il Vaticano) di Antonio Socci

Nei giorni scorsi su Medjugorje è scoppiata una guerra fra vaticanisti. Secondo alcuni di loro, mercoledì 24 giugno, si sarebbe tenuta l’assemblea plenaria della Congregazione per la Dottrina della Fede sul dossier Medjugorje e avrebbe deciso misure durissime. In sostanza una bocciatura della “soprannaturalità” degli eventi, il divieto per i veggenti di avere apparizioni pubbliche e di rendere noti i messaggi e il no alla richiesta di trasformare Medjugorje in santuario mariano.
Il giorno dopo un altro vaticanista smentisce tutto e scrive che in realtà il 24 giugno non si è tenuta nessuna plenaria della Congregazione per la dottrina della fede, perciò “nessuna decisione è stata presa” su Medjugorje. Tutto è rimandato all’autunno 2015 e, a quanto risulterebbe, le conclusioni della “Commissione Ruini” non erano così negative, specie sulle prime apparizioni.
Sennonché uno dei vaticanisti che aveva dato quelle notizie allarmanti ribatte che il cardinale Müller avrebbe già consegnato tutto il dossier e le proposte al papa a cui spetta la decisione finale.
Dunque la confusione è grande ed è pressoché impossibile capire quale sia la verità.

Anime belle contro belle anime

Rivelazioni private: davvero la Chiesa le considera non necessarie alla fede? Ecco la verità.

Laterano
La notizia, data da Papa Francesco durante la conferenza stampa sull’aereo di ritorno da Sarajevo, di un imminente pronunciamento sulle apparizioni di Medjugorje ha suscitato attesa e apprensione nei milioni di fedeli che sono certi della loro autenticità, costringendo i mezzi di comunicazione ad occuparsi dell’argomento. Abbiamo perciò letto e ascoltato pareri e giudizi, con varia cognizione di causa, non solo sul caso specifico ma in generale sulla considerazione in cui la Chiesa terrebbe le cosiddette rivelazioni private.
In particolare alcune affermazioni rese sia da laici, interrogati in qualità di esperti, sia da ecclesiastici, che esperti dovrebbero esserlo per davvero, hanno destato sconcerto e dubbio sull’effettiva utilità delle rivelazioni private in ordine alla fede e sulla valenza ad esse attribuita dalla Chiesa cattolica.
Ascoltando qualcuna di quelle belle anime che si sono espresse con somma dottrina, se fossimo dei buoni cristiani le vicende di Medjugorje non dovrebbero minimamente interessarci.

Colpi di mano

Come sarà la discussione al prossimo Sinodo dei vescovi? 

I lavori del Sinodo 2012
Foto: David Kerr / Catholic News Agency
Il fatto che i tre paragrafi più controversi della relatio Synodi, quelli che non avevano raggiunto il consenso sinodale, siano stati reinseriti così come erano nell’Instrumentum Laboris del prossimo Sinodo lascia comprendere che il dibattito su quei temi non solo non è concluso, ma sarà molto acceso.

Caccia all' untore secondo Manzoni ?

Il Venerdì di sangue e la cieca follia occidentale  

Non è finito il conteggio delle vittime, ma è già iniziata la penosa gara dei “distinguo” tra islamici cattivoni e islamici “moderati” (che però nessuno sa dire dove si trovino). Le terribili responsabilità della Chiesa. Possiamo ancora salvarci?

di Paolo Deotto
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zzmrtQuelli che, secondo alcuni che non nominiamo per carità cristiana, sono nostri “fratelli”, hanno degnamente festeggiato oggi il venerdì, dedicandosi all’attività nella quale eccellono: uccidere.
Dobbiamo qui fare l’elenco di quanto è accaduto in Francia, Kuwait, Tunisia, Somalia? Non credo. Le notizie non mancano e sono in continuo aggiornamento per completare l’unica cosa che si può fare “dopo”: la triste conta delle vittime. Comunque, i primi riferimenti on line li abbiamo desunti dal Corriere (quiquiqui e qui) e dall’Huffington Post (qui).
Il numero delle vittime, la ferocia dei comportamenti di questi scellerati, sono tragiche evidenze che parlano da sole e se nel mondo occidentale esistesse ancora un barlume di ragione, ogni governo si attrezzerebbe militarmente, anzitutto per porre sotto il più rigido controllo gli islamici presenti – e rimandarne il più possibile a casa loro – e poi per impedire con qualsiasi mezzo, ripeto “qualsiasi”, lo stillicidio inarrestabile di arrivi di “barconi”, nei quali è praticamente impossibile un’identificazione sicura di tutti gli occupanti.

Infami da schiacciare

Écrasez l’infâme

sabato 27 giugno 2015

La grande truffa

Medjugorje. Un carteggio tra Don Mario Faggi e Mons. Pavao Zanic, Vescovo di Mostar  

In uno scambio di corrispondenza del 1989 tra Don Mario Faggi, di recente defunto, e il Vescovo di Mostar, Mons. Pavao Zanic, quest’ultimo ribadiva con chiarezza la sua opinione su Medjugorje: “Dichiaro che tutto è una grande truffa , un inganno…

di Pucci Cipriani
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zzzzMEDJUGORJE
Dopo la morte di don Mario Faggi sto rovistando nell’archivio in cerca dei suoi scritti e, proprio stamani, mi sono imbattuto in un carteggio estremamente attuale : le “apparizioni” di Medjugorje. Ricordo che don Mario nel 1989 guardava con interesse a Medjugorje e che, anzi, aveva l’idea di fare un pellegrinaggio in quella località. Volle però, visto che ancora allora circolavano “strane voci”, avere il placet del vescovo  di Mostar S.E.Mons. Pavao Zanic, al quale scrisse una lettera e dal quale ebbe una risposta che, poi, io pubblicai, su richiesta del Priore di Campiano, su “Controrivoluzione” del 1990.

Giri di valzer..no se preocupe

Inchiesta su Medjugorje, il Papa prende tempo: "Deciderò dopo l'estate"

I padri di Medjugorje: "Attendiamo con fiducia la decisione del Papa"


I padri di Medjugorje attendono "con fiducia" la decisione di papa Francesco sulle apparizioni mariane che sarebbero iniziate all’inizio degli anni Ottanta intorno al santuario bosniaco. "Noi viviamo con serenità questo momento - spiega all’Adnkronos padre Dragan Druzich - Fino a quando non ci sarà la parola del Papa, tutto il resto resta sul piano delle supposizioni. È tutto nelle mani di Dio e noi siamo assolutamente sereni".

Nasi storti?

Commento all’Enciclica “Laudato sì” di papa Francesco

I peli sullo stomaco?

Reverendo capo di un think tank americano fa il pelo all’enciclica papale

Che le critiche all’enciclica papale Laudato si’ sarebbero giunte soprattutto da oltreoceano era cosa scontata. Ora che il testo è pubblico, a esprimere i dubbi sul contenuto è padre Robert Sirico, presidente dell’Acton Institute


"Globalizzazione causa della povertà? Fandonie", scrive padre Sirico

Roma. Che le critiche all’enciclica papale Laudato si’ sarebbero giunte soprattutto da oltreoceano era cosa scontata. Già nei mesi scorsi, ancor prima che le indiscrezioni su titolo e contenuto iniziassero a riempire giornali e lanci d’agenzia, alcuni tra i maggiori colossi energetici americani avevano invitato il Pontefice a riconsiderare le sue (supposte) idee circa l’uso dei combustibili fossili.

Buon giorno cocco!, dormito bene?

“No a chiese trasformate in moschee”. La tardiva resistenza del clero francese

“Una religione non vale l’altra”. I soldi degli emiri

Per il vescovo di Fréjus e Tolone, mons. Rey, la proposta è "un'offesa alla nostra memoria collettiva"
Roma. Il rettore della Grande moschea di Parigi, Dalil Boubakeur, aveva lanciato qualche settimana fa l’idea di convertire al culto islamico le centinaia di chiese cattoliche senza più fedeli che le frequentino sparpagliate sul territorio francese. Dopotutto, aveva detto, “è lo stesso Dio”, e in ogni caso c’è il problema che le “duemila moschee in funzione sono troppo poche” visto il numero di musulmani presenti in Francia.

Divina conversazione

 

Le nostre difese di natura dottrinale o canonica, esaminate nell’ultimo articolo, sono il bastione di cui Dio ha cinto la Sua città e che è nostro precipuo interesse conoscere bene: «Osservate i suoi baluardi, passate in rassegna le sue fortezze, per narrare alla generazione futura: “Questo è il Signore, nostro Dio, in eterno, sempre”» (Sal 48 [47], 14-15). Dato però che il nemico è riuscito a penetrare nella santa Città con il cavallo di Troia delle false opinioni, Colui che è lo stesso ieri, oggi e sempre (Eb 13, 8) ha messo a nostra disposizione anche armi di natura spirituale per quel quotidiano combattimento che è sempre stato necessario, ma che oggi lo è più che mai, visto che i sacri Pastori fuggono davanti ai lupi o, peggio, spalancano loro le porte dell’ovile. «Prendete perciò l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove» (Ef 6, 13).
 

venerdì 26 giugno 2015

Cattadulteri

La pubblica istruzione garantirà anche la sodomia di Stato

Da piazza San Giovanni a Palazzo Madama i senatori di “Area popolare”, guidati dal prode Alfano, si dedicano all’arte che meglio conoscono: il tradimento.

di Patrizia Fermani e Elisabetta Frezza

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Il 25 giugno è passato al Senato con voto di fiducia il decreto “La buona scuola” contenente l’emendamento che impone, attraverso l’insegnamento curricolare nella scuola di ogni ordine e grado, tutto l’armamentario omosessista.
Lo hanno votato unanimi i senatori di Area Popolare (Ncd + Udc) – con l’unica eccezione di Carlo Giovanardi che è uscito dall’aula – già esibitisi in bella mostra in piazza San Giovanni lo scorso 20 giugno (clicca qui).

Altera Gospa? (morto un Papa...)



La profezia di Civitavecchia

Intervista al veggente Fabio Gregori: «La Madonna è bellissima. È Madre».


di Riccardo Caniato
Sul numero di maggio-giugno della rivista diocesana La Madonnina di Civitavecchia, si ricorda che dal giorno 15 marzo 2005, con decreto dell’allora vescovo della città, mons. Gerolamo Grillo, la piccola parrocchia di Sant’Agostino a Pantano, che custodisce in una teca blindata la statua della Vergine che ha lacrimato sangue per 15 volte tra il 2 febbraio e il 15 marzo 1995, è stata eretta a Santuario mariano. La notizia così ribadita è importante perché significa che la Chiesa riconosce l’origine soprannaturale di quelle lacrime. Non a caso l’attuale vescovo, mons. Luigi Marrucci, il 26 aprile 2014, ha incoronato la «Madonnina» durante un pontificale concelebrato con il vescovo emerito Grillo, l’arcivescovo Giovanni Marra e con moltissimi sacerdoti della diocesi. Come già per altre mariofanie ed eventi analoghi è proprio con gesti solenni come questo che la Chiesa dà pubblica approvazione di un fatto riconducibile a un intervento divino. E dal momento che un vescovo non prende simili iniziative in disaccordo con Roma e che in seno alla diocesi i suoi decreti valgono il volere del Papa, questi fatti spengono definitivamente le opinioni particolari di chi da vent’anni specula sulla veridicità delle lacrimazioni.