Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
Papa Bergoglio e monsignor Galantino predicano accoglienza, ma non a casa loro.
Non nelle loro lussuose residenze.
Se ne è accorto un nigeriano, che ha tentato di essere accolto nella basilica di Santa Maria Maggiore, area extraterritoriale a favore della Santa Sede.
Il profugo si è presentato per essere accolto, ma è stato bloccato da un agente della gendarmeria vaticana.
Non è possibile “la Chiesa che vorrei…”. Neppure per un papa.
Nessun cattolico, papa compreso, può imporre la propria immagine di “Chiesa”.
La Chiesa che Jorge Mario Bergoglio pretende non è possibile.
A spiegarlo sono Gesù, tutti i Papi della Chiesa e specialmente Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
Nell’intervista ad Elisabetta Piquè pubblicata dall’Osservatore Romano (perciò è ufficiale) il 9 dicembre 2014 – vedi qui – intitolata “il coraggio di parlare – umiltà di ascoltare“, Papa Francesco ha detto:
“Nel caso dei divorziati risposati, ci
siamo chiesti: Cosa facciamo con loro, quale porta si può aprire loro?
Ed è stata una preoccupazione pastorale: allora si darà loro la
comunione? Non è una soluzione dare loro la comunione. Solo questo non è
una soluzione: la soluzione è l’integrazione. Non sono scomunicati, è
vero. Ma non possono essere padrini di battesimo, non possono leggere le
letture nella messa, non possono dare la comunione, non possono
insegnare catechismo, non possono fare sette cose, ho l’elenco lì.
Basta! Così sembrerebbero scomunicati de facto!
Proseguiamo nella lettura del prezioso testo di don Giorgio Maffei, pubblicando oggi le pagine da 16 a 22. Le pagine di apertura del libro sono state pubblicate il 25 agosto (cliccate qui), insieme ai link per leggere la biobibliografia di Don Giorgio e un’omelia del 1° maggio 2011 e le pagg. da 9 a 15 sono state pubblicate ieri (cliccate qui)
Sul sito dei Vescovi tedeschi, intervista-choc contro la Dottrina
Incredibile! Nuovo, clamoroso “strappo” dei Vescovi tedeschi progressisti. E’ più di una sensazione, ormai, quella di trovarsi di fronte ad un’altra Chiesa, diversa da quella cattolica, sebbene non ancora formalmente ritenuta tale (ed è questo il guaio).
Sinodo, attivisti cattolici: condanni omosessualità e divorzio
CARD. BURKE
Il «Filial Appeal on the Future of the Family», lanciato da gruppi pro vita, ha quasi mezzo milione di firme, con il sostegno di un centinaio di prelati, tra i quali card. Burke
Quasi mezzo milione di cattolici hanno firmato una petizione per «implorare» papa Francesco affinché condanni le unioni omosessuali (perché innaturali) ed escluda in maniera definitiva che si possa consentire ai divorziati che si risposano di ricevere la Comunione. Il «Filial Appeal on the Future of the Family» - lanciato da un gruppo che si definisce come un gruppo di cattolici attivisti e organizzazioni a favore della vita - è riuscito ad assicurarsi il sostegno anche di un centinaio di prelati, tra i quali vescovi di paesi in via di sviluppo e il cardinale americano Raymond Burke.
FEDELI IN FUGA - IL NUMERO DI PERSONE CHE ASSISTE ALL’UDIENZA DEL MERCOLEDÌ DEL PAPA È IN COSTANTE CALO: CON BERGOGLIO SI SONO PERSI PER STRADA DUE FEDELI SU TRE - CON RATZINGER, INVECE, LE PRESENZE ERANO PIÙ NUMEROSE
Per rendersi conto della portata di questa emorragia è utile fare il calcolo delle presenze medie per udienza: nel 2013 l' udienza papale media è stata seguita da 51.617 persone, nel 2014 da 27.883, nel 2015 da 14.818 - E il trend sembra essere in ulteriore contrazione, dato che dal Vaticano fanno sapere che all' ultima udienza l' affluenza si è attestata in circa sulle diecimila persone…
Finalmente Fantinati, deputato del M5S, ha detto quelle verità delle quali molti italiani sono al corrente, ma fanno finta di non conoscere. Le ha elencate in faccia ai “Ciellini”, guardandoli negli occhi di Gianni Porzi
I soccorritori di due Stati per cercare il missionario pescarese scomparso a Medjugorje
Dalla Bosnia e dalla Croazia per padre Luciano sparito il 2 agosto. Si sta cercando anche con i cani nei buchi carsici, dove potrebbe essere finito il 79enne originario di Civitella Casanova
PESCARA. Nessuna traccia, nessun indizio. Passano le settimane e dalla Bosnia non arrivano notizie rincuoranti su padreLuciano Ciciarelli, il missionario di 79 anni di Civitella Casanova sparito a Medjugorje il 2 agosto. Il gruppo che partecipa alle ricerche è sempre più numeroso e se nei primi giorni erano impegnate alcune decine di persone ora si è arrivati a diverse centinaia di uomini, che hanno a disposizione anche due elicotteri, di cui uno arrivato dalla Svizzera con dotazioni specifiche per le rilevazioni fotografiche.
Un tempo il Veneto tutto era una sorta di sacca cattolica in un’Italia variamente religiosa, ma il tempo passa e cancella tante cose. Non si offendano gli amici vicentini, ma siamo stati tirati per i capelli dalla notizia che proprio a Vicenza, il 18 e il 19 settembre, verrà messa in scena l’ennesima porcheria laido-moderna che incassa bei soldini producendo una valanga di gratuite offese e di imbecilli blasfemie ai danni di Nostro Signore e della Religione di Dio.
La notizia è corsa per i media, con tanto di lisciapelo della solita Repubblica che ha pubblicato un’intervista con l’autrice di tanta schifezza, senz’altro con tanto di compiacimento di papa Scalfari, più noto come intimo amico di papa Bergoglio.
SINODO: ampio il fronte di chi è fedele alla Dottrina cattolica
Il fronte è ampio, solido e sempre più compatto. Per primo aveva fatto parlare di sé il libro dei Cardinali Burke, Brandmüller, Müller, Caffarra e De Paolis, Permanere nella verità di Cristo-Matrimonio e Comunione nella Chiesa Cattolica, in cui già si dimostrava con chiarezza come – Sacra Scrittura e testi di Patristica alla mano – non sia assolutamente possibile consentire ai divorziati risposati l’accesso al Sacramento dell’Eucaristia, richiamando così la retta Dottrina cattolica in antitesi alla proposta formulata dal card. Kasper al Sinodo straordinario dello scorso ottobre. Ma chi pretendesse d’isolare gli autori, sminuendone l’importanza come se si trattasse delle uniche voci “fuori dal coro”, è stato ed è sempre più smentito dai fatti.
Il vescovo di Erbil: "E' un genocidio, non si aspettino vent'anni per dirlo"
Mons. Bashar Warda, vescovo caldeo di Erbil
Dopo Mosul, potrebbe toccare a Erbil, da più di un anno ancora di salvezza per le minoranze cacciate dalla piana di Ninive dalle milizie del Califatto islamico di Abu Bakr al Baghdadi. L'allarme l'ha dato il vescovo della città curda, Bashar Warda, in viaggio negli Stati Uniti per testimoniare quanto sta accadendo sul terreno, in Iraq. "E' possibile" che la prossima preda dei jihadisti sia Erbil, ha osservato il presule, "anche se la coalizione, guidata dagli americani, ha fermato l'avanzata del Daesh".
CRESCENTE DEBOLEZZA DELLA CEI: CATTOLICI SCONCERTATI
Preoccupa sempre più la percezione – diffusa anche tra un gruppo consistente di cattolici praticanti – che la Conferenza episcopale italiana (di riflesso anche l’intera Chiesa italiana) sia oggi in uno stato a tratti confusionale. Diversi gli episodi con cattolici protagonisti in negativo che hanno destato amarezza e indignazione in fasce diverse dell'opinione pubblica. Molti scuotono la testa anche per il protagonismo del segretario generale della Cei, cui si imputa di danneggiare gravemente la credibilità dell’istituzione.
Non scriviamo questo commento a cuor leggero. Purtroppo però dobbiamo registrare in una parte non irrilevante dell’opinione pubblica italiana (cattolica e non cattolica) l’emergere di una pericolosa incrinatura tra il comune sentire e l’immagine pubblica che di sé oggi offrono la Cei e alcune realtà della Chiesa italiana. Tale incrinatura porta diversi cattolici praticanti a chiedersi ad esempio se ancora valga la pena di destinare l’8 per mille alla Chiesa cattolica. Ripetiamo: non i ‘soliti’ anticlericali o i ‘soliti’ radicali o i ‘soliti’ simpatizzanti e promotori di un’Italia arcobaleno, ma persone che fin qui hanno sempre frequentato la messa domenicale e offerto la loro disponibilità generosa per le opere parrocchiali.
Niente svolta green, la chiesa d’America investe in carbone e petrolio
Resistenze yankee al Papa. Solo Chicago si adegua ai princìpi dell’enciclica Laudato si’
Solo la diocesi di Chicago del vescovo Blase Cupich ha annunciato una svolta "green" in linea con l'enciclica papale
Roma. Lo scorso luglio, qualche settimana dopo la presentazione al mondo dell’encliclica papale Laudato si’, l’arcivescovo di Chicago, mons. Blase J. Cupich – prima nomina di peso bergogliana negli Stati Uniti – annunciava che la diocesi dell’Illinois sarebbe stata la prima in terra d’America a marcare la svolta “green”: monitoraggio di consumi energetici e acqua, nonché delle emissioni di gas nell’atmosfera. “Ogni cattolico dovrebbe farsi seriamente carico del problema ambientale, che è un problema etico ineludibile”, sottolineava il presule al quotidiano locale Chicago Tribune.
UNA POSIZIONE NON IDEOLOGICA Sull'immigrazione il cardinale Giacomo Biffi faceva una netta distinzione tra la posizione della Chiesa e quella dello Stato e Monsignor Tomasi mette il dito nella piaga: in Europa ci sono 30 milioni di musulmani un problema enorme
UNA POSIZIONE NON IDEOLOGICA SULL’IMMIGRAZIONE
Aiutandomi con alcuni interventi, che mi sembrano abbastanza significativi e consapevole che la questione dell'immigrazione è molto complessa e di difficile soluzione, sicuramente non lo si può affrontare con dosi elevate di emotività o con atteggiamenti da barsport.
(Roberto de Mattei) Col nome di “Sinodo dell’adulterio” è entrata nella storia della Chiesa un’assemblea di vescovi che, nel IX secolo, volle approvare la prassi del secondo matrimonio dopo il ripudio della legittima moglie. San Teodoro Studita (759-826), fu colui che con più vigore vi si oppose e per questo fu perseguitato, imprigionato e per ben tre volte esiliato.
Tutto iniziò nel gennaio 795 quando l’imperatore romano di Oriente (basileus) Costantino VI (771-797) fece rinchiudere la moglie Maria di Armenia in monastero e iniziò una illecita unione con Teodota, dama d’onore della madre Irene. Pochi mesi dopo l’imperatore fece proclamare “augusta” Teodota, ma non riuscendo a convincere il patriarca Tarasio (730-806) a celebrare il nuovo matrimonio, trovò finalmente un ministro compiacente nel prete Giuseppe, igumeno del monastero di Kathara, nell’isola di Itaca, che benedisse ufficialmente l’unione adulterina.
Valdesi respingono Papa Francesco se non cambia dottrina
Non è bello dire: "che vi avevamo detto?", ma tant'è che....
In una bella raccolta di interventi sulla Rivista Valdese, Sandro Magister - vedi qui -ha collezionato una serie di pensieri da una parte inquietanti perchè esprimono senza mezze parole la riluttanza che hanno provato dell'abbraccio di Papa Francesco alla loro comunità, dall'altra hanno espresso delle ragioni non del tutto sbagliate, per esempio: se il Vescovo di Roma non interviene come dovrebbe (riportare le pecore all'ovile) ma anzi fa comprendere loro che hanno ragione di rimanere dove stanno e che non devono affatto "convertirsi", è naturale che la difesa del proprio habitat aumenta e con essa cresce la difesa del proprio status, in questo caso, dell'essere "valdesi e protestanti" e pure con tanto di soddisfazione e di orgoglio.
Verso il secondo Sinodo sulla famiglia: cinque posizioni a confronto su due fronti
A circa un mese dall’apertura del secondo e decisivo Sinodo sulla famiglia, facciamo un breve panorama delle posizioni che si sono delineate nel mondo cattolico durante la fase di passaggio tra la prima e la seconda assise. E’ un un panorama istruttivo, perché quelle posizioni potrebbero ripetersi nel prossimo dibattito autunnale sullecoppie di fatto,sulgendere sullaomofobia.
di Guido Vignelli
. Laicisti e progressisti
Prima posizione: quella dei laicisti. Essi sperano che il prossimo Sinodo realizzi la “rivoluzione d’Ottobre”, ossia una sovversione diretta della disciplina, e indiretta anche della dottrina, riguardante il matrimonio e la famiglia, in preparazione di quella “abolizione del peccato” auspicata da Scalfari nella sua famosa intervista al Papa. Questa posizione è chiara e radicale: la verità deve arrendersi alla “vita”, per cui la Chiesa deve adeguarsi al mondo accettando la rivoluzione antropologica pansessualista e liberalizzando norme e pratiche, sia nel campo morale che in quello sacramentale.
Dopo una prima intervista concessaci lo scorso marzo, don Nicola Bux, che ringraziamo, ce ne ha concessa un’altra sui temi oggi più dibattuti riguardo all’applicazione del m.p.Summorum Pontificum e su quelle che saranno le problematiche all’attenzione del prossimo Sinodo ordinario, in ottobre, sulla famiglia.
Caro don Nicola, ti ringrazio di aver concesso al nostro blog una tua nuova breve intervista.
Permettimi di cominciare, entrando subito nel vivo.
1. Si è sostenuto che il m.p. del 2007 del papa Benedetto XVI, Summorum Pontificum, mirasse alla pacificazione liturgica tra gli amanti del rito antico e quelli del rito nato a seguito delle riforme di papa Montini. Si è però obiettato che tale atto del papa-teologo, in verità, non abbia portato ad alcuna pacificazione, ma anzi abbia generato o, secondo alcune visioni accentuato, pure da un punto di vista pastorale, delle fratture esistenti nelle comunità ecclesiali, anche all’interno di una stessa parrocchia!
Di notevole interesse gli “Atti” del convegno storico vaticano su Costantino il Grande, presentati recentemente all’Augustinianum, curati da mons. Dal Covolo e da Giulia Sfameni Gasparro e pubblicati dalla Libreria editrice vaticana. La conversione dell’Imperatore. La sua ideologia ‘solare’. I rapporti tra cristiani e Impero. Visione di Saxa Rubra e battaglia di Ponte Milvio: la relazione di Roberto de Mattei
Ferve la discussione sulla visione politica di Francesco. Il giudizio di uno studioso argentino di Perón e le ammissioni dello stesso papa
ROMA, 26 agosto 2015 – Ha fatto molto discutere la tesi di un Jorge Mario Bergoglio "populista" e "peronista", affacciata nei due precedenti servizi di www.chiesa:
In particolare, ha fatto discutere la descrizione del peronismo e delle sue multiformi espressioni fatta del professor Marco Olivetti in un articolo su "Avvenire" pubblicato alla vigilia delle primarie presidenziali in Argentina dello scorso 8 agosto, vinte di misura da Daniel Scioli, il candidato della attuale presidente Cristina Fernández de Kirchner.
Ha scritto Olivetti:
"Il kirchnerismo è l’ennesima reincarnazione del peronismo: dopo quella originaria, vagamente fascistizzante, di Juan Domingo Perón ed Evita; quella degli anni Settanta, liberal-conservatrice, del Perón morente e della sua terza moglie Isabelita; e quella iper-liberista di Carlos Menem negli anni Novanta.
Tra crisi e dubbi su 'veggenti' Medjugorje perde pellegrini
(Infophoto)
"Meno pellegrini a Medjugorje per la crisi e per le 'indecisioni' del Vaticano". Negli ultimi anni, spiega all'Adnkronos il presidente dell'associazione Cuore di Padre Pio, Antonino Pio, si sono quasi "dimezzati i pellegrinaggi almeno dal boom del 2013". Medjugorje è una cittadina con meno di 5mila abitanti in Bosnia Erzegovina. Il paese viene visitato ogni anno da pellegrini, provenienti da tutto il mondo, dopo che il 24 giugno del 1981 la Madonna della Pace sarebbe apparsa a sei ragazzi.
MEETING, CL
"SCARICA" LUPI E FORMIGONI PER ABBRACCIARE IL PARTITO DELLA NAZIONE?
Comunione e Liberazione si è
convertita al renzismo? E’ pronta a benedire il progetto del Partito della
Nazione tanto caro al Premier?
Una cosa è certa, l’edizione 2015 ha avuto un qualcosa di
particolare, di diverso. E’
sembrato ricercare un “tono minore” incentrando l’attenzione su due personaggi
chiave; Renzi appunto, l’uomo del momento in campo politico, e il segretario
generale della Cei Nunzio Galantino in campo spirituale.
Certe anime belle del mondo cattolico devotamente “progressiste” a forza di ripetere le loro magnifiche formule sul pluralismo e sul dialogo interreligioso si sono dimenticate alcune semplici e amare verità di Francesco Lamendola
Ricordiamoci i martiri di Otranto
Davanti alle atrocità dei miliziani del Califfato islamico in Siria e in Iraq, alle decapitazioni di cristiani sulle coste della Libia, ai massacri di cristiani nella Nigeria settentrionale, molte anime belle sono rimaste non solo – come tutti – inorridite e indignate, ma anche – e questo è un po’ meno comprensibile – francamente meravigliate. E parliamo soprattutto di certe anime belle del mondo cattolico, di certi cattolici devotamente “progressisti” ed “ecumenici”, i quali, a forza di ripetere le loro magnifiche formule sul pluralismo e sul dialogo interreligioso, a forza di partecipare a marce e cerimonie in cui si stringono a braccetto con gli esponenti di altre fedi, si sono dimenticati alcune semplici, anche se amare verità.
Vittorio Casamonica è morto. Pace all’anima sua. Ma per favore, basta con le ipocrisie
Un’ammirevole gara di ipocrisia tra Chiesa e Stato, con l’aggravante che la Chiesa, ormai secolarizzata, non disse una parola quando si consumarono sacrilegi, oltraggiando il Corpo stesso di Nostro Signore, mentre ora ci tiene a proclamare la “radicale incompatibilità tra malavita e Vangelo”.
di Paolo Deotto
.
Ci sono cose così palesemente stupide, per le quali non varrebbe neanche la pena sprecar parole o scritti. A Roma si è celebrato il funerale di Vittorio Casamonica, “pezzo grosso” – da quanto ci informa la stampa – della malavita. Peraltro era a piede libero, se non sbaglio, ma questo può essere un particolare senza importanza, perché in questo stravagante paese di nome Italia è sempre più difficile capire dove e come stia la “giustizia”. Glissons. Ci viene alla mente quanto scrisse un brillante umorista, Massimo Simili: “In Italia le festività sono molte e durano a lungo. Il Carnevale, ad esempio, dura 365 giorni all’anno”.
Proponiamo agli amici e lettori di Riscossa Cristiana la lettura di un testo di grande utilità: “Il sacrilegio della Comunione sulla mano”, didon Giorgio Maffei. In questo libro viene spiegato con chiarezza perché la pratica (purtroppo ampiamente diffusa) di distribuire l’ostia consacrata nelle mani dei comunicandi costituisce un grave sacrilegio. La mancanza del dovuto assoluto rispetto per le Sacre Specie è uno dei molteplici frutti avvelenati di un’epoca buia in cui si è affievolita, fin quasi a spegnersi, la conoscenza della retta Dottrina, e con essa della Fede. Don Giorgio Maffei ci richiama appunto alla retta Dottrina e ci spiega la gravità di un gesto entrato ormai in una prassi assolutamente da rigettare. Abbiamo riprodotto a scanner il testo originale in nostro possesso e da oggi ne pubblicheremo quotidianamente alcune pagine. In pochi giorni ogni lettore potrà quindi disporre del testo originale completo.
Per una breve biobibliografia di Don Giorgio Maffei, vi invitiamo a visitare il sito delle Edizioni Amicizia Cristiana (clicca qui), mentre sul sito Inter Multiplices Una Vox potete leggere (cliccando qui) l’omelia che Don Giorgio tenne il 1° maggio 2011, nella Santa Messa celebrata in occasione dei festeggiamenti per il suo 90° compleanno. In questa omelia don Giorgio Maffei ripercorre la sua vita e ci spiega come la misericordia del Signore lo ha sempre accompagnato, conducendolo sulla strada del sacerdozio.