ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 26 novembre 2015

La spiacevole verità

Un ebreo importante ci dice la spiacevole verità


UN EBREO IMPORTANTE CI DICE LA SPIACEVOLE VERITÀ[1]

Un ebreo importante alla fine si è stufato e non si è più potuto trattenere: l’”Olocausto” è una grande menzogna e un racket estorsivo; la Germania è per lo più innocente della seconda guerra mondiale; e durante gli anni ’30 aveva cognizione di causa nel combattere contro una plutocrazia dominata dagli ebrei che cercava di controllare il pianeta … Sì, un ebreo importante dice tutto questo. Dovete leggerlo per credervi!

Non si può dire, ma il motivo è semplice..

I pacifisti si ricredono: e guerra sia…

(di Tommaso Scandroglio) E guerra sia. Dopo gli attacchi terroristici a Parigi tutti ora invocano una risposta armata in Siria e in ogni luogo dove i terroristi combattono o si addestrano o vengono reclutati. Tutti chiedono che le vesti insanguinate delle vittime parigine vengano rese immacolate nel lavacro purificatore della guerra e tutti si sono messi a cantare la Marsigliese come se fosse una marcia militare.
Ecco che quando ci toccano nel vivo e vengono a casa nostra a compiere stragi diamo pure ragione al Catechismo, e non a quelle parti di esso che invitano a porgere belanti e mansueti l’altra guancia, ma al n. 2308 e seguenti in cui a certe condizioni si legittima la guerra giusta. E guerra sia, allora. Il pacifismo estremo andava bene per la guerra in Iraq e nei Balcani, ma contro l’Isis occorre il pugno di ferro, non certo la mano aperta e inguantata nel velluto. Come mai? Non si può dire, ma il motivo è semplice.

Le tombe di Dio


"Dio o niente", ossia un cardinale senza fronzoli
  • "Le chiese occidentali sono diventate le tombe di Dio". "Oggi non abbiamo una strada dottrinale chiara da seguire nella Chiesa". "Ogni cristiano è chiamato a essere Cristo". Così parlò il cardinale Sarah. 
«Dio o niente è solo un libro per proteggere l’uomo creato ad immagine e somiglianza di Dio.Dio o niente è solo un libro scritto per aiutare l’uomo a tornare a Dio. Dio o niente è un libro scritto per fermare le guerre. Dio o niente è stato scritto pregando».

Poveri, immacolati, kommissariati, non (ancora?) suicidati..^

Il commissariamento dei FFI: un’analisi    
   

Nel corso di queste ultime settimane, si sta discutendo molto delle nuove vicende legate al commissariamento dei Francescani dell’Immacolata, in particolare in seguito alla pubblicazione di due video-inchieste della giornalista Amalia De Simone sul Corriere della Sera. In un recente editoriale, lo scrittore cattolico Maurice Blondet ha cosi analizzato questa intricata vicenda.

Una fitta nebbia d’incenso.

Torna l’Inquisizione, ma la stampa laica continua ad idolatrare Papa Bergoglio (se lo avesse fatto Benedetto XVI…)

Bergoglio con CastroIl processo iniziato in Vaticano contro i giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi, a quanto pare, lascia indifferenti i (solitamente fervorosi) paladini della libertà di stampa, i cantori dello stato di diritto e soprattutto i tanti vati della laicità. Intellettuali, giornalisti e politici appaiono perlopiù distratti e muti: niente obiezioni, tanto meno appelli e proteste. Evidentemente trovano che sia tutto normale. Ma siamo proprio sicuri che lo sia?
Nei confronti di Nuzzi e Fittipaldi ognuno può nutrire simpatia o antipatia, ciascuno può avere il giudizio che crede sui loro libri relativi alle finanze vaticane. Ma è davvero normale che due giornalisti italiani vengano processati, in uno Stato straniero (qual è il Vaticano), per aver fatto, in Italia, il loro lavoro, in osservanza alle leggi italiane?

Tristemente esemplare

l sacrilegio più grave mai osato, fortissima reazione di Chiesa e fedeli

(di Mauro Faverzani) Non c’è solo il fanatismo islamico a scuotere ed a devastare l’Occidente; ve n’è anche un altro, più silenzioso ma non per questo meno pericoloso, esattamente parallelo e speculare: quello laicista e giacobino, che forse, almeno per il momento, non giunge a dilaniare i corpi, ma senza dubbio riesce a trafiggere le anime.
Tristemente esemplare, in tal senso, quanto avvenuto in Spagna, ove, a detta degli stessi osservatori, si è consumato il sacrilegio più grave mai commesso dai tempi della terribile Guerra Civile. Abel Azcona ha 27 anni ed è originario di Pamplona. Si definisce un artista «multidisciplinare», specializzato nella cosiddetta «arte d’azione». Nessuno ha mai sentito parlare di lui e probabilmente nessuno ne sentirebbe mai parlare.
Forse anche per questo ricerca spasmodicamente la provocazione sopra le righe, l’eccesso smodato, la trasgressione urlata, superando non più soltanto il limite della decenza (non parliamo di buon gusto…), bensì anche quello del rispetto del sacro. Per questo si è preso la briga di recarsi in diverse chiese di Pamplona e Madrid durante la S. Messa, fingere di comunicarsi e trafugare l’Ostia consacrata. Questo per ben 242 volte. Poi ha usato le particole per comporre con esse, dopo averle gettate a terra, la parola «pedofilia».
Tutto questo, si noti bene, col Corpo di Cristo. La profanazione è evidente. E lo è anche il reato contro i sentimenti religiosi, regolato dall’art. 525 del Codice Penale spagnolo, che condanna chiunque si faccia beffa di dogmi, credenze, riti o cerimonie. A peggiorar le cose, la mostra dal titolo Desenterrados, allestita proprio in questi giorni da Azcona a Pamplona. Dove ha esposto anche l’opera blasfema in questione. Pietosamente riscattata da una persona, che ha preferito rimanere anonima: ha tolto le Ostie consacrate dall’esposizione e le ha trasferite in una parrocchia, per por fine al sacrilegio. Solo in parte, però. Purtroppo sono rimasti i pannelli con le immagini, che raffigurano minuziosamente le varie fasi della sua realizzazione.
Un vero e proprio pugno nello stomaco. Un’offesa frontale al Divino, un fatto di una gravità inaudita, un autentico attentato alla fede cattolica. Nella presentazione della mostra, Azcona ha dichiarato di voler con essa «riflettere sulle sofferenze propria ed altrui». In realtà, le sofferenze le provoca soltanto agli altri. Non solo: la questione è divenuta subito politica, in quanto la manifestazione è stata allestita dallo scorso 20 novembre e sino al 17 gennaio dall’amministrazione municipale di Pamplona, guidata dall’estrema sinistra di EH Bildu, nella sala pubblica di piazza Serapio Esparza (Conde Rodezno), presso il monumento ai Caduti.
Si tratta di locali di proprietà della Diocesi, ma ceduti negli Anni Novanta al Comune a condizione che il beneficiario vi svolgesse attività strettamente culturali ed educative, compatibili con la natura e la storia dell’edificio, dovendosi mantenere all’interno l’ordine ed il rispetto dovuto alla Cripta. È evidente come, in questo caso, tali condizioni non solo non siano state rispettate, bensì siano state palesemente violate.
Il Centrodestra con l’UpnUnión del Pueblo Navarro, ed il sostegno del Partito Popolare, ha presentato una mozione, in cui si bocciava la mostra, accusandola di «mancar di rispetto» ed anzi di attentare «alle convinzioni religiose di una parte della società». Ana Beltrán, del Ppn, ha bollato la mostra di Azcona come «riprovevole» ed «esecrabile». Ma il Parlamento di Navarra, grazie soprattutto al voto compatto delle Sinistre, ha respinto tale richiesta.
I motivi sono sempre gli stessi, triti e ritriti: calpestano la fede altrui, ne oltraggiano e deridono la sensibilità, invocando a sproposito la «libertà di espressione e di opinione», come sostenuto da Koldo Martínez, portavoce della formazione progressista Geroa Bai, mentre Adolfo Araiz, esponente della forza di estrema sinistra, EH Bildu, ha lamentato una «certa aria di censura»: sulla medesima linea anche i socialisti e Laura Pérez, di Podemos, che teme anzi «gravi rischi» e conseguenze da tali atteggiamenti.
La questione si è ora, comunque, spostata nelle aule dei tribunali: l’associazione degli Avvocati Cristiani ha sporto denuncia contro l’autore, accusandolo di «profanazione»; ma ha fatto anche sapere che, dipendendo ora l’utilizzo di quegli spazi dal Comune – dall’Assessorato alla Cultura, nello specifico –, qualora la mostra non fosse immediatamente sospesa, anche l’ente locale si troverebbe citato in giudizio con la medesima imputazione. Anche il governo spagnolo ha chiesto alla Procura di verificare se vi siano gli estremi di reato.
Intanto, l’agenzia InfoCatólica ha diffuso la foto dell’autore delle “opere”, Abel Azcona, affinché tutti, sacerdoti e fedeli laici, «memorizzino il suo volto», e, nel caso «cercasse nuovamente di comunicarsi, per fare in realtà incetta di Ostie consacrate», possano immediatamente assumere i provvedimenti del caso. Le agenzie Change.org Hazteoir.org, invece, hanno lanciato due pubbliche sottoscrizioni, che han raccolto in poco tempo circa 90 mila firme contro la mostra. Migliaia di fedeli han recitato il S. Rosario a Pamplona, dinanzi alla sede dell’esposizione di Azcona.
Per il 26 novembre è prevista una manifestazione di protesta dinanzi al Comune, per mostrare il netto ed assoluto rifiuto di simili offese a Cristo ed alla fede di milioni di cattolici. Per lo stesso motivo, è stato creato anche il blog, Respeto por Navarra. Lo sdegno è tanto e la reazione forte, questa volta, contro l’ennesimo, sacrilego spregio alla libertà ed al diritto fondamentale di dirsi e di essere cattolici. L’Arcivescovo di Pamplona, mons. Francisco Pérez González, ha deciso per il 25 novembre alle ore 19 la celebrazione contemporanea di due S. Messe di riparazione per il furto sacrilego di ostie consacrate, dichiaratamente ammesso da Azcona: una funzione liturgica nella Cattedrale di Pamplona, celebrata dallo stesso mons. Pérez, e l’altra nella Cattedrale di Tudela, celebrata dal Vescovo ausiliare, mons. Juan Antonio Aznárez Cobo.
Non solo: in un’intervista rilasciata ad Alfa y Omega ha dichiarato che la Diocesi ha sporto una denuncia-querela in proposito: «Noi abbiamo il diritto di accedere alla Giustizia civile – ha affermato mons. Pérez – per tutelarci di fronte ad un atto tanto sacrilego, un atto che lede e ridicolizza ciò in cui crediamo. Si tratta di un sacrilegio blasfemo – ha proseguito – Un sacrilegio, che ha disprezzato, calpestato e deriso l’Eucarestia, che è la presenza reale di Gesù Cristo nell’Ostia consacrata ovvero nella Sua forma più sacra per un cattolico». L’Arcivescovo ha anche scritto al Comune, affinché provveda a «ritirare questa esposizione con connotazioni sacrileghe contrarie alla nostra fede». (Mauro Faverzani)

Crocifissi devastati a Livigno, quarto caso: solo ‘vandali’?

CrocifissoE’ accaduto. Ancora una volta. Sempre nella stessa zona. Prima due casi a Livigno; poi un terzo in Alpe Vago, nei pressi del Passo della Forcola; ed ora questo, ad Altumeira, in Val Viola. Anche qui è stato trovato un crocifisso, il quarto in pochi giorni, brutalmente danneggiato. Qualcuno gli ha amputato le braccia, con una motosega.
Ad essersene accorto per primo è stato un cacciatore della Valdidentro. Che si è precipitato ad informare dell’accaduto la vedova di colui, che nel 1969 volle questa sacra immagine sul posto, quale segno di ringraziamento al Signore, per aver salvato la figlia da una grave malattia. Ovvio il dolore dei familiari, nell’apprendere la notizia. E non solo il loro. A Facebook ha affidato il proprio sfogo anche il figlio di chi ha compiuto, suo malgrado, il triste ritrovamento: «L’ignoranza, l’inciviltà e la mancanza totale di valori ha purtroppo colpito anche nella nostra Valdidentro, presso il parcheggio di Altumeira – ha scritto – Vergognatevi, o voi poveri imbecilli, che non avete capito proprio un accidente della vostra vita e vi invito a riflettere su quello che avete commesso».
Al momento le indagini condotte dalle forze dell’ordine sono contro ignoti, si parla di generici “atti vandalici”. Ma è difficile immaginare che sia solo questo il movente e che siano del tutto estranee le motivazioni religiose, dato che nel mirino degli autori criminali finiscono sempre e solo crocifissi. Che peraltro pullulano in zona, sono circa un centinaio, molti dei quali realizzati da Battistin Silvestri, quando, rientrato dalla prima guerra mondiale, si rese conto di quanti in paese bestemmiassero. Voleva che fossero, ad ogni angolo, un costante richiamo alla fede.
Di certo gli autori del sacrilegio non è gente del posto: quanto meno di questo è convinto il parroco di Livigno, mons. Giuseppe Longhini. Che ritiene la fede dei valligiani troppo robusta e provata, per esser capace di simili gesti. Dev’esser dunque qualcuno che viene da fuori… ma chi?

Né poveri né immacolati né kommissariati: Francescani forse..?


E ORA I FRANCESCANI SONO POVERI DAVVERO - IL BROKER LEONIDA ROSSI, CON L’AIUTO DI TRE RELIGIOSI, HA FATTO SPARIRE 50 MILIONI DAI CONTI DELL’ORDINE CON UNA MAXITRUFFA - MA ANCHE L’OPERA DON BOSCO E’ STATA INFINOCCHIATA PER 680 MILA EURO

I pm hanno indagato per «appropriazione indebita» tre frati: l’ex economo della Curia generale Giancarlo Lati, l’ex economo provinciale Renato Beretta, e l’ex economo della Conferenza, Clemente Moriggi: a far scoperchiare lo scandalo, infatti, è stata la trasparenza dei nuovi economo… -


Vati-che?

Vatileaks, le responsabilità di cui nessuno parla

I due giornalisti, Gianluca Nuzzi e  Emiliano Fittipaldi, e Francesca Chaouqui alla sbarra al processo
Avendo avuto personalmente una esperienza, molto sofferta, nel 2012 su temi assimilabili (Vatileaks 1) e molto simili nello svolgimento a quelli di Vatileaks 2, desidero fare un paio di osservazioni per i lettori, al fine di contribuire alla comprensione di questi fatti senza far vacillare il nostro amore per la Chiesa.

Monsignore: in nome di quale Dio?

Ma Jahvé e Allah non sono lo stesso Dio
Jahvè
Due giorni fa stavo tornando a Roma in macchina quando la radio ha trasmesso i discorsi pronunciati al funerale di stato celebrato in onore della ragazza assassinata in una discoteca di Parigi, mentre una banda rock suonava il suo pezzo forte: Kiss the Devil (“Io amo il diavolo e canterò la sua canzone, io amerò il diavolo e la sua canzone”, “Io amerò il diavolo, io bacerò la sua lingua, io bacerò il diavolo sulla sua lingua”).
Ho sentito un rappresentante musulmano affermare che in fondo fra il Dio di Israele (Jahvè) e il Dio dei musulmani (Allah) non c’è troppa differenza. E, devo dire, sono rimasta allibita. Perché questa affermazione è falsa.

mercoledì 25 novembre 2015

"Semo rovinati"

Drammatica Poesia di Natale di Aldo Fabrizi

Nel Natale del 1985, il grande Aldo Fabrizi lesse in televisione una sua poesia scritta nel Natale del 1970.
La bellezza, ma anche tutta la drammaticità di queste strofe, sta nell'abilità di aver saputo sintetizzare poeticamente, la grave situazione politica e contestataria di quegli anni, con la rivoluzione della Messa: "un colpo basso", definì questa riforma Aldo Fabrizi.... "semo rovinati" andava ripetendo perchè: "quando alla fede gli hai tolto il senso del sacro e del mistero, l'hai trasformata nel rito di Lutero..."

Il Saladino e i saladini*

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Turchia, l'ambiguo agente provocatore




Ci mancava anche l'abbattimento del caccia russo, per completare il desolante teatro di destabilizzazione mondiale nel quale siamo immersi! Putin al G20 ha parlato chiaro e tondo: ci sono 40 stati che direttamente o indirettamente foraggiano il sedicente "stato islamico" (Isis, Is o Isil o Daesh o come vogliamo chiamarlo). Ecco perché non se ne viene a capo. Ieri verso le 9 di mattina è stato abbattuto un aereo russo da parte della Turchia. Oltre a ciò hanno abbattuto anche l'elicottero che cercava di prestare soccorso ai piloti. Un video raccapricciante che non si sa se vero o falso, come spesso avviene nei teatri di guerra, mostra il volto di un pilota sfigurato e il suo cadavere martoriato. Maramalderie feroci a scopo propagandistico ma anche avvertimenti ai russi, da parte di cosiddetti "ribelli moderati" (ovvero quelli anti-Assad sostenuti dalla Casa Bianca).

I chierichetti della Basilica di San Pietro


SACRO BORDELLO - QUALCHE CHIERICHETTO DEVE ESSERE RIUSCITO A SBIRCIARE NEI FASCICOLI DELLA NUOVA VATILEAKS E PARE CHE NE SIA RIMASTO MOLTO TURBATO. E SÌ, PERCHÉ IN QUELLE PAGINE DI FATTI RACCOLTI CE NE SIANO DAVVERO MOLTI. COMPRESE ALCUNE NOVELLE DEGNE DEL PIÙ SPUDORATO BOCCACCIO…

Fatti, conversazioni, atteggiamenti non proprio lineari, in grado di svelare non solo quelle che si chiamano tecnicamente notizie di reato, ma anche di restituire un chiaro spaccato delle relazioni esistenti fra alcuni soggetti attualmente alla sbarra che come interesse non avevano proprio lo zelo apostolico…. -

Carballo oh oh, Carballo..

Ordine dei francescani vittima di truffa, distratti 20 milioni di euro                                                                       I reati risalgono a 7/8 anni fa. Il patrimonio violato era frutto di lasciti, donazioni e affitti di immobili.

Ordine dei Frati minori francescani 
LUGANO - Truffa e appropriazione indebita, questi i reati contestati ai danni dei frati minori francescani nell'ambito di un'indagine aperta dalla Procura di Milano. Venti milioni distratti dalle casse dell'ordine religioso frutto di lasciti, donazioni e  affitti di immobili. La denuncia, da parte della Curia Generale dei Frati minori francescani, è stata presentata a Lugano così come a Roma e Milano. Indagati il broker finanziario svizzero Leonida Rossi, che avrebbe investito i soldi detratti in Svizzara e altre persone, tra cui alcuni religiosi, in particolare l'ex economo dello stesso ordine, il frate Giancarlo Lati.

I grembiulini e i telefonini

Lo sfogo del vescovo. La frase del monsignore, furioso contro Bergoglio

Lo sfogo del vescovo. La frase del monsignore, furioso contro Bergoglio



















Che Papa Francesco non stia riscuotendo grande popolarità tra le fila degli alti prelati, soprattutto italiani, è un fatto sempre più consolidato. E l'ultima conferma sembra arrivare dallo sfogo dell'arcivescovo di Ferrara,monsignor Luigi Negri, al quale avrebbero assistito alcuni testimoni oculari durante un viaggio a bordo di un Frecciarossa partito da Roma Termini e riportato dal Fatto quotidiano. Nel corso del viaggio, Negri avrebbe detto: "Speriamo che con Bergoglio la Madonna faccia il miracolo come aveva fatto con l'altro".

Il vuoto,pieno di cattedre..

Il vuoto trionfalismo dei teologi alla moda
Enzo Bianchi e Alberto Melloni
Caro direttore,
credo alle riforme, non alle rivoluzioni. Le prime appartengono alla storia della Chiesa, le seconde no. Le prime portano al bene, a rinnovare nella continuità, a pulire le incrostrazioni; le seconde nascono da uno spirito ideologico e utopico: si propongono non il rinnovamento ma la distruzione e la ricostruzione totale e portano sempre con sé, inevitabilmente, violenza e intolleranza.

L’origine del male americano

Il patriarca Moraglia al funerale civile. Un post scriptum al “Fuori moda” di ieri  –  di Alessandro Gnocchi

A me fa inorridire il fatto che un successore degli apostoli, pur di salire alla ribalta della “religione civile”, abbia accettato di oscurare la fede in Gesù Cristo come unico salvatore. Mi fa inorridire che abbia avallato l’elezione a martire di una ragazza uccisa durante un concerto senza che neppure se ne rendesse conto. Mi fa inorridire che si sia ridotto ad accendere il granello d’incenso davanti all’altare della “divinità civile”.
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Tekel Baldassàr Moragalia

Ad Matutinum
Zeph 1:1-9
1 Parola del Signore che fu indirizzata a Sofonia figlio di Cusi, figlio di Godolia, figlio di Amaria, figlio di Ezechia, ai tempi di Giosia, figlio di Amon re di Giuda.
2 Io raccoglierò tutto dalla faccia della terra, dice il Signore,
3 Raccoglierò gli uomini e i bestiami, raccoglierò gli uccelli del cielo e i pesci dei mare; e la rovina degli empi arriverà, e sterminerà gli uomini dalla faccia della terra, dice il Signore.
4 E stenderò la mia mano su Giuda e su tutti gli abitanti di Gerusalemme e disperderò da questo luogo gli avanzi di Baal e i nomi dei custodi e dei sacerdoti
5 E quelli che sulle terrazze adorano la milizia del cielo e adorano e giurano per il Signore e giurano per Melcom,
6 E quelli che si ritirano indietro dal Signore, e quelli che non han cercato il Signore e non si sono curati di lui.
7 State in silenzio dinanzi al Signore Dio perché il giorno del Signore è vicino, perché il Signore ha preparato la vittima, ha designato i suoi convitati.
8 E in quel giorno della vittima del Signore, io visiterò i principi e i figli del re e tutti quelli che vestono abito straniero, 
9 E visiterò in quel giorno tutti quelli che entrano arrogantemente nella soglia, e riempiono la casa del Signore Dio loro di iniquità e di frode.
http://divinumofficium.com/cgi-bin/horas/officium.pl

martedì 24 novembre 2015

Ma guai a te se non riconoscerai la mano di chi ti percuote!

Le profezie di San Giovanni Bosco

Le "profezie" di questo grande santo sono numerose e straordinarie, quanto i suoi miracoli; e tutte suscitano un vivo interesse. Sulla facciata della Basilica di Maria Ausiliatrice, a Torino, e possibile notare come Don Bosco abbia voluto espressamente segnalare all'attenzione dei fedeli due vittorie della Cristianità sui suoi terribili nemici; entrambe dovute alla intercessione sovrana della Madonna del Rosario e della Madonna Ausiliatrice, Nostra Signora delle Vittorie.

Aspettiamo.. cosa?


Un Concilio non conciliante 


Pochi giorni fa mi trovavo alla presentazione di un libro nella splendida cornice della sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini. Il libro che veniva presentato riguardava i diari del cardinal Pericle Felici, segretario generale del Concilio Vaticano II e figura chiave per capire un poco di più riguardo questo evento ecclesiale che ha segnato la vita della Chiesa negli ultimi 50 anni in modo profondo. Il libro, curato dall’Arcivescovo Agostino Marchetto, è stato presentato in una cornice prestigiosa ed alla presenza di nomi illustri della curia romana, fra cui il segretario di stato Cardinal Pietro Parolin e numerosi vescovi, cardinali, sacerdoti e laici. Il lavoro di Monsignor Marchetto sul Concilio si muove in una direzione diversa da quello della cosiddetta scuola di Bologna facente capo un tempo a Giuseppe Alberigo ed ora capeggiata da Alberto Melloni – scuola di Bologna che avalla l’interpretazione del Concilio come momento di rottura – così come mi sembra diversa da quella revisionista che fa capo a Roberto de Mattei e Brunero Gherardini che nei loro lavori cercano, in un certo senso, di depotenziare l’importanza del Concilio e di ricentrare sugli insegnamenti tradizionali l’impatto che esso ha avuto nella vita della Chiesa.

La “religione laica”

Qualche domanda al Patriarca di Venezia  

Di fronte alla morte la prima cosa da fare è pregare. Mi sembra superfluo specificare che se scrivo “pregare”, intendo pregare l’unico Dio, Uno e Trino, e la Beatissima Madre di Dio e invocare l’intercessione dei Santi per le anime dei morti.

di Paolo Deotto
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zzzzmrglPoiché sappiamo, come ci insegna Sant’Atanasio, che “chiunque vuol essere salvo deve anzitutto mantenersi nella Fede cattolica”, non possiamo tenere in alcun conto le “preghiere” recitate da rappresentanti di false religioni. Né vogliamo spenderci in giudizio su “buone” o “cattive” religioni. False, punto e basta, perché la sola Fede è la Fede cattolica, la salvezza viene solo dalla Parola di Nostro Signore Gesù Cristo, di cui la Chiesa cattolica è custode. Per converso, come può salvarsi chi segue una falsa religione?
Tantomeno la salvezza può venire da cerimoniali laici, strane para-liturgie “nobilitate” (si fa per dire) dalla presenza di rappresentanti politici, detentori di un potere temporaneo e terreno, che sarebbe correttamente usato solo se esercitato in modo conforme alla Parola di Dio.

Perché una religione si laicizza

CRISTIANESIMO E ISLAMISMO


Perché una religione si laicizza: cristianesimo e islamismo a confronto. Se una religione incomincia a smarrire il proprio significato spirituale finisce per trasformarsi in una antropologia auto-celebrativa mascherata da religione di F. Lamendola  




Se una religione, nel corso dei secoli, incomincia a smarrire il proprio significato spirituale, e si rivolge sempre più alla dimensione sociale, immanente, finita, dell’esistenza, o prevalentemente verso di essa, allora quella religione si laicizza, si secolarizza, e finisce per trasformarsi insensibilmente in una antropologia auto-celebrativa, mascherata da religione.
Tutte le religioni storiche sono soggette a questa possibilità e, almeno potenzialmente, a questa dinamica; e tutte, finché sono fedeli a se stesse, tendono a produrre degli elementi spirituali che hanno precisamente il compito e lo scopo di evitare una tale trasformazione, non stancandosi di richiamare e di porre al centro di ogni cosa, così materiale come interiore, la dimensione spirituale, la priorità dello spirituale su tutto il resto, l’essenzialità di Dio.

La melassa buonista è contro il Vangelo

Nella storia della Chiesa, lungo tutte le epoche, è emersa, tra le altre, una caratteristica costante: l'avversione per l'errore, la ricerca sistematica delle ragioni su cui si fonda e una risposta con cui controbatterlo. Il fine di questa lotta è sempre stato quello di mantenere aperto il passaggio a Dio o, detto diversamente, l'amore per la verità evangelica.

Il mandato dal mandante

Il mandante: breve indagine metastorica circa i recenti fatti di Parigi.



bataclan

“Tutti coloro che odiano me, amano la morte”
(Prov. 8, 35-36)
di Alessandro Pini
Fermare i mandanti. Queste le parole del giornalista italiano Giulietto Chiesa circa i recenti fatti di Parigi.
Sono perfettamente d’accordo con il buon Giulietto, ma da cattolico “medievale” ritengo, piuttosto, che sia giusto scovarli nelle loro tane più profonde quanto reali, ossia identificando innanzitutto la loro “spiritualità”, la loro filosofia. Come un buon cavaliere, pertanto, tenterò l’assalto al castello (menzogna) per espugnarlo e rendere pubblici i misfatti ivi commessi.
Chi sono, dunque, e dove si nascondono questi mandanti? Siamo davvero certi che questi attentati, ma soprattutto la situazione del mondo contemporaneo sia frutto di molteplici ideatori e non di un’unica mente?

Di tutti i colori

Ipotesi. Un rescritto che autorizzi la comunione

Emesso dal vescovo, a favore di un divorziato risposato della sua diocesi, dopo un accurato esame del suo caso fatto obbedendo a norme promulgate dal papa. È la proposta di un teologo australiano per rimediare all'attuale confusione

di Sandro Magister

ROMA, 24 novembre 2015 – Stando a quanto generalmente si narra, a stravincere in sinodo sarebbe stata la Chiesa tedesca, all'avanguardia nel mondo nel rinnovare la disciplina del matrimonio cattolico.

Ma a sentire quel che papa Francesco ha detto ai vescovi di Germania in visita "ad limina", venerdì 20 novembre, il giudizio da trarne non è che la Chiesa tedesca è la più avanzata al mondo, ma l'esatto contrario. È la più disastrata.

«Ognuno esamini se stesso»

Lettera di un parroco dopo la strage di Parigi «La nostra conversione contro l’odio dei terroristi»
Parigi, dopo la strage dei terroristi islamici
Cari figlioli,
a fronte dei fatti di Parigi siete un poco sconvolti. Forse è perché avete guardato troppo la televisione. Quanto a me, da alcuni anni non la guardo e il risultato è che oggi sono preoccupato come voi, ma forse un po’ più sereno di voi. Perché? Perché non esiste il “vuoto ermeneutico”. Scusate l’espressione. Nel nostro caso l’ermeneutica è il “modo” di raccontare gli avvenimenti, che modifica la comprensione degli avvenimenti stessi. Così la televisione e i giornali e i siti internet non solo ci hanno raccontato gli avvenimenti di Parigi, ma ce li hanno interpretati ed è questa interpretazione che rende o rabbiosi o troppo tristi.

lunedì 23 novembre 2015

'Siamo diventati come gli agnelli'

La bomba durante la messa, la fede che resiste. Cronaca da Aleppo

Parla Ibrahim Alsabagh, parroco ad Aleppo: "Non vinceranno"

La cattedrale di S.Francesco, ad Aleppo, è stata colpita da una bombola di gas durante la messa del 25 ottobre
“Beati noi se moriamo vicini al Signore, nella sua casa, piuttosto che nelle tenebre delle nostre abitazioni, soli e presi dalla paura” (P. Ibrahim Alsabagh, Aleppo)

E’ stato un miracolo, c’è poco altro da dire. La bombola di gas che colpisce la cupola della chiesa, la danneggia, ma non esplode. Rotola e cade sul tetto dell’edificio, fatto di semplici tegole d’argilla sostenute da grandi colonne di legno e cemento. Solo a quel punto, quando non era più in grado di causare una strage, è esplosa fragorosamente. Padre Ibrahim Alsabagh, parroco francescano della cattedrale latina d’Aleppo, non ha altre spiegazioni per quel che è accaduto il 25 ottobre, quando una bombola di gas – partita da una base di lancio per missili – ha colpito la cupola della chiesa di San Francesco, mentre i fedeli erano riuniti per la messa vespertina domenicale. Erano più di quattrocento persone, quel pomeriggio, sotto la cupola, racconta al Foglio: “I jihadisti hanno scelto con crudeltà il luogo e il tempo precisi per colpire, in modo da provocare il maggior danno possibile in persone e strutture specificamente cristiane”.

Veggentescriventepretante

“A Medjugorje con Maria”, presentato il libro della veggente Vicka


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Casapesenna – La parrocchia Santa Croce di Casapesenna ha ospitato, domenica 22 novembre, la presentazione del libro “A Medjugorje con Maria”, scritto dalla veggente marianaVicka, in collaborazione con il sacerdote, giornalista e opinionista religioso don Michele Barone.