ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 6 dicembre 2015

Eorum aetate

Gaudium et Spes, una partita ancora aperta

Concilio Vaticano II
Ricorre oggi il cinquantesimo anniversario della pubblicazione della Costituzione pastorale Gaudium et spes con cui, di fatto, si è concluso il Concilio Vaticano II. Era stata discussa, dopo un iter redazionale lungo e controverso, dal 21 settembre all’8 ottobre 1965 e approvata il 6 dicembre con 2111 placet e 251non placet. Porta la data del 7 dicembre 1965. Il giorno successivo Paolo VI avrebbe chiuso il Concilio.
La Gaudium et spes, insieme con la Costituzione sulla libertà religiosa Dignitatis humanae, è stato il testo più combattuto del Concilio, quello maggiormente utilizzato a simboleggiare la “svolta” conciliare e più frequentemente citato come espressione dello spirito del Concilio e, quindi, anche quello su cui si scontrano di più entusiasti e perplessi, convinti e titubanti. Un testo dalla vicenda non ancora conclusa. Sulla sua eredità vera la discussione è ancora aperta.

Aiutare i cardinali.. o i "teologi"?

Le difficoltà dei cardinali Pell, Burke e Sarah: assenza di esperienza e difetto di dottrina

Nozze in Campagna Dopo la fine del Sinodo ordinario, nell’ottobre scorso, abbiamo letto una serie di interventi, interviste e dichiarazioni di cardinali nelle quali suonano con particolare forza una serie di “argomenti” che potremmo riassumere in tre punti:
- Il Sinodo ha confermato la dottrina “di sempre” sul matrimonio
- In seguito al Sinodo non ci saranno aperture agli “irregolari” diverse da quelle previste da Familiaris Consortio;
- Le “porte” non potranno essere aperte, perché non possono esistere “porte” in questo campo.
In modi, tempi e toni diversi, questi sono i contenuti che soprattutto tre cardinali (Pell, Burke e Sarah) hanno ripetuto con insistenza e con forza, non senza la “sponda” di altri cardinali (ad es. Ruini, Ouellet, De Paolis…).

Le strategie di satana contro l'uomo

Ma non possiamo dare a Satana la colpa dei nostri peccati perché Dio ci dà la grazia per resistere e vincere




Il demonio può influenzare l'uomo e tormentarlo nel corpo e nella mente.
Ci attacca attraverso le tentazioni e incita la concupiscenza. Anche attraverso malefici. Ma Dio ci dà la grazia per resistere e vincere. Per questo non possiamo dare al demonio la colpa dei nostri peccati. Ne siamo responsabili.

Romam vel mundum Jubilemus?

La Porta Santa, Pio XII e la 

guerra alle porte

La Porta Santa della basilica di San Pietro ricorda Pio XII e gli orrori della seconda guerra mondiale. La sua apertura, il prossimo 8 dicembre, segnerà l’inizio ufficiale del Giubileo.
Una guerra mondiale a pezzi che fa a pezzi il mondo. Più volte papa Francesco è tornato sul tema di una «terza guerra mondiale ma a pezzi» da quel volo di ritorno dalla Corea, il 18 agosto dello scorso anno, fra le espressioni più note ed efficaci del suo pontificato. Una guerra che «si combatte a pezzetti, a capitoli», i cui frutti nefasti sono sotto gli occhi di tutti. Anche uno dei simboli del Giubileo, la Porta Santa della basilica romana di San Pietro, ricorda gli orrori della guerra. Una Porta Santa con una memoria da tramandare: quella di un conflitto che devastò l’Europa e il mondo.

Maria si occupa ancora della Russia?

Quando Stalin "vide" la Madonna

Durante la guerra il dittatore fece sorvolare Leningrado (assediata) da un aereo che aveva a bordo un'icona mariana










Quella stessa icona, nel 1941, sorvolò più volte su un aereo militare Leningrado assediata dai nazisti. Su ordine di Stalin. Com'era successo che il peggior sradicatore del cristianesimo avesse preso quest'iniziativa sconcertante? Lo narra Vittorio Messori in uno dei tredici capitoli inediti della nuova edizione del suo Ipotesi su Maria (Ares, pagg. 672, euro 21,50).Si sa che Stalin, di fronte al pericolo, aveva chiamato i russi alla «grande guerra patriottica» e allentato all'uopo la stretta sulla Chiesa ortodossa perché collaborasse.

«Aprire le porte alla profanazione»?

Intercomunione: al non cattolico resta proibita

I non cattolici non possono ricevere l'eucaresti
«L’intercomunione non è permessa tra cattolici e non cattolici. É necessario confessare la fede cattolica. Un non cattolico non può ricevere la comunione. Questo è molto, molto chiaro. Non è questione di seguire la propria coscienza». Sono parole del cardinale Robert Sarah, prefetto del dicastero vaticano del Culto divino, al portale web Aleteia, interpellato rispetto ad una spinosa questione sollevata dopo la visita di papa Francesco alla chiesa luterana di Roma. All’inizio di novembre papa Bergoglio si è recato in visita nella Christuskirche luterana di Roma e ha parlato a braccio, rispondendo anche ad alcune domande che gli sono state rivolte dai presenti. Tra queste, quella della signora Anke de Bernardinis, di fede luterana, sposata con un italiano cattolico romano. 

La frode del sedicente priore

«Caro Enzo Bianchi, Fatima non fu solo per i cattolici»Per il priore di Bose l'apparizione del 1917 sarebbe una frode perché un Dio che parla di cristiani perseguitati e dimentica i sei milioni di ebrei annientati in Germania, non è un Dio credibile. Ma Bianchi dovrebbe ricordare che il comunismo (nel 1917 Lenin prende il potere) ha fatto almeno 100 milioni di morti e che non ci sarebbe stato Hitler se prima non fosse arrivato Lenin. Ecco una interessante anticipazione del volume "Ipotesi su Maria".
Ipotesi su Maria
Vittorio Messori torna alla carica con nuove «Ipotesi su Maria». Il fortunato volume pubblicato da Ares per la prima volta nel 2005, approda in libreria in una veste tutta nuova, in edizione interamente rivista dall’Autore e ampliata di 13 capitoli (150 pagine in più, per un totale di 672, al prezzo di 21,50 euro). Di seguito riportiamo, in anteprima, alcune spigolature tratte dal penultimo capitolo, in cui lo scrittore difende la veridicità di Fatima dalle critiche avanzate dal teologo Enzo Bianchi sulla scorta del padre domenicano Jean Cardonnel. 
Mi càpita di rivedere in rete l’articolo apparso su Le Monde nel maggio del 2000, quando Giovanni Paolo II fece rivelare al mondo quello che chiamano «terzo segreto» di Fatima. Il pezzo del giornale francese su questo evento è firmato da Jean Cardonnel, il domenicano morto alcuni anni fa, per tutta la vita l’intrattabile leader di ogni contestazione sia clericale sia politica, uno dei vedovi inconsolabili degli anni di piombo della Chiesa e della società. Uno per il quale non solo i soliti Mao, Che Gue­vara, Ho Chi Minh ma anche lo sterminatore del popolo cambogiano, Pol Pot, erano da venerare nell’Olimpo delle sacre rivoluzioni.

Salvare molte anime anche fuori dalla “Tradizione”.

I cattolici siano generosi! Riconoscano lo scopo di Dio:
Salvare molte anime anche fuori dalla “Tradizione”.


Novus Ordo Missae - III
Se l’evidenza dei miracoli eucaristici che avvengono all’interno della Chiesa del Novus Ordo (vedi CE 436 e 437) è così seria come sembra, allora i cattolici devono conformare le loro menti alla mente di Dio, e non viceversa. E i cattolici che aderiscono alla Tradizione hanno una particolare necessità di capire ciò che Dio intende con tali miracoli, perché essi non comprendono facilmente ciò Egli possa aver inteso, dato che conoscono quanto a Lui sia sgradito il Novus Ordo Missae (NOM) di per sé.

sabato 5 dicembre 2015

Chi è la più terribile nemica del diavolo

«Io porrò inimicizie tra te e la donna e la tua stirpe e la sua stirpe; ella ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno» (Gn 3,15).
Dio ha fatto e formato una sola inimicizia, ma irriconciliabile, che durerà e anzi aumenterà fino alla fine: quella tra Maria, sua degna Madre, e il diavolo, tra i figli e i servi della santa Vergine, e i figli e i seguaci di Lucifero; così che la più terribile nemica del diavolo che Dio abbia creato è Maria, la sua santa Madre.
Egli le donò, fin dal paradiso terrestre, quantunque ella non fosse ancora che nella sua mente, tanto odio contro questo maledetto nemico di Dio, tanta abilità per scoprire la malizia di questo antico serpente, tanta forza per vincere, abbattere e schiacciare quest'empio superbo, che egli la teme non solo più di tutti gli angeli e gli uomini, ma, in un certo senso, più di Dio stesso.

Chi straparla?

L’attacco laicista ai simboli del Natale. C’è chi parla con buonsenso e chi straparla

Un intervento di Emilio Del Bel Belluz e un’intervista a Graziano Debellini, responsabile di Comunione e Liberazione di Padova.

Redazione
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zzzzprespnpMentre da tante parti d’Italia arrivano notizie di solerti presidi o pubblici amministratori che sono angosciati perché il presepe potrebbe “turbare” le persone che professano religioni diverse da quella cristiana, ragion per cui è d’uopo rimuovere non solo la rappresentazione della nascita di Gesù, ma anche i crocifissi, leggiamo sul Gazzettino un intervento di Emilio Del Bel Belluz, che si chiude con questa significativa frase: “Il vescovo Cipolla diceva che bisognava fare un passo indietro, io invece affermo che si debba fare due passi avanti, un passo di fede e uno di coraggio vero”. E su questa linea di sano buonsenso e di fedeltà ricordiamo anche l’intervento di Ferdinando Camon, pubblicato ieri l’altro.

Faranno un altro sinodo anche per questi?

Tra 10 anni gli uomini potranno partorire grazie al trapianto di utero

La scienza sfida la natura. Secondo gli esperti tra qualche anno anche il sesso maschile sarà in grado di mettere al mondo un bambino

Massimo dieci anni, non uno di più, e anche Adamo dovrà "partorire con dolore". La scienza fa passi da gigante e si avvicina sempre più il momento in cui anche gli uomini potranno mettere al mondo un figlio, dovranno provare le doglie del parto e la rottura delle acque.







Siamo quasi certi che ne farebbero volentieri a meno.
Ma gli scienziati non si fermano.

Non mi piace

D’Anna: “Papa Francesco? Non mi piace, secondo lui…”

"Papa Francesco? Non mi piace perché è molto impregnato della teoria della Liberazione. Lui aborre il capitalismo e tutto ciò che è società moderna, insistendo molto sul concetto di Chiesa povera per i poveri..."


ROMA – “Papa Francesco? Non mi piace perché è molto impregnato della teoria della Liberazione. Lui aborre il capitalismo e tutto ciò che è società moderna, insistendo molto sul concetto di Chiesa povera per i poveri. In paradiso non ci vanno solo i poveri, ci vanno tutti i buoni cristiani”. Sono le parole del senatore di Ala, Vincenzo D’Anna, ospite di Ecg Regione Lazio, su Radio Cusano Campus.

La differenza con Giovanna d’Arco

Aiuto, la strega

Fisiognomica di Chaouqui, la pierre che tiene sotto scacco i monsignori confusi tra peccato e tv

Giulia Bongiorno è così brava che è riuscita a far assolvere l’Immacolato Giulio e l’efebico Sollecito. L’idea di sottoporre al giro delle sette chiese la sua assistita del momento è molto sua. La ragazza ha invaso i talk-show per un ben temperato lavacro, cosicché pure chi non avesse dimestichezza ora non soltanto sa come whatsappa coi monsignori, ma come parla e si atteggia, come vorrebbe apparire. Forse Giulia Bongiorno confida troppo nel “talento naturale per occupare il centro della scena” (Damilano) dell’assistita, senz’altro i suoi masculi interlocutori l’hanno subìta, più che intervistata.

4 in Trinità..?

Ufficiale: Francesco rifà La Trinità a sua immagine

Ora siamo informati, abbastanza ufficialmente, che Francesco crede - se lo fa - in Dio, Padre e Madre Onnipotente. Che prega il "Padre Nostro e Madre". Che crede nella Trinità, Padre e Madre, Figlio e Spirito Santo. È possibile continuare così a lungo, per il tempo che volete.
L'uomo ora è abbastanza ufficialmente fuori controllo. Non é "pazza", la mente. Malvagia.

Tutto è possibile a chi crede

A tanta grazia, altrettanto zelo
Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri (Lc 3, 4).
Dio ci guardi dal pensare di poterlo costringere a venire a noi per le nostre strade tortuose. Certo, la Provvidenza scrive diritto sulle nostre righe storte, come si ripete proverbialmente, ma solo perché, nella Sua infinita condiscendenza, non ci lascia andare in malora a causa dei nostri molteplici errori e peccati. Certo, la Sapienza divina è capace di trarre un bene persino dalle nostre colpe, ma questo non significa che le approvi o le trascuri, visto che ci fanno rischiare la dannazione eterna. Certo, la Sua misericordia è pronta a coprire qualsiasi delitto, ma non è un abbonamento gratuito e senza scadenza: essa esige infatti con urgenza un pentimento sincero e una ferma determinazione di non più peccare, dato che ignoriamo il momento in cui dovremo rendere conto della nostra vita. Il buon Pastore è sì disceso nel burrone in cui la pecorella smarrita era precipitata, ma per tirarla fuori.

venerdì 4 dicembre 2015

Il nuovo babau

Nessuna deroga sui simboli e i riti



Credo che gli Italiani di buona volontà siano stufi di sentir parlare ogni anno di maestre troppo elementari che bandiscono presepi e alberi di Natale, canti e addobbi natalizi dalle scuole,  nel nome del rispetto di cosiddette "altre culture". O di zelanti presidi come quello di Rozzano che vogliono spostare addirittura il calendario dal 25 dicembre giorno di Natale, al 21 gennaio 2016 per celebrare la cosiddetta festa dell'inverno, in luogo della tradizionale recita natalizia. Ma dove l'ha pescata una simile idiozia? Il solstizio invernale, cade, di solito il 21 dicembre (quest'anno il 22), sicché festeggiare l'inverno quasi a fine gennaio è per lo meno da... "asini". Quell'asino che si ostinano a bandire insieme al bue, alla Sacra Famiglia e a tutta la greppia del presepe, manco fosse il nuovo babau.

Pareva che fossero anticaglie


DIFENDERE CIO' CHE SIAMO                              Siamo disposti a lottare per difendere ciò che siamo? Difendere le nostre vite non lo può negare nessuno: nemmeno i sapientoni di sinistra che predicano sempre e solo l’accoglienza incondizionata e la tolleranza a senso unico di Francesco Lamendola  


Gli increduli devono essere costretti a credere? E il credente può uccidere per la sua fede, quando essa si trova in gravissimo pericolo? Avete capito bene: non per difendere la sua vita, ma proprio per difendere la sua fede? Sembravano questioni antiche, datate, superate; ci si cullava nell’ebbrezza dell’ecumenismo, nell’ottimismo del dialogo interreligioso, nel buonismo post-conciliare.

La "zona grigia" ?

IL PONTEFICE NEL FILM DI DANIELE LUCCHETTI

Telese: il Bergoglio che non t'aspetti, luci e ombre del futuro Papa

La scena più bella di Chiamatemi Francesco è questa, e ve la devo raccontare: siamo nell' Argentina feroce del 1978, in piena dittatura, nel tempo dei desaparecidos e delle esecuzioni sommarie nelle strade di Buenos Aires, dei corpi inermi gettati nell' Atlantico. Per ordine dei suoi superiori, che scelgono di convivere con il regime di Videla, il futuro Papa è costretto a togliere la "protezione" dei gesuiti a due sacerdoti che predicano il Vangelo dei poveri nelle favelas. I due sacerdoti, dopo il drammatico dialogo in cui Jorge da loro la notizia, vengono rapiti dai militari e torturati nella famigerata segreta di Garage Olimpo. Saranno liberati solo dopo l' intercessione del giovane Bergoglio che è combattuto tra i suoi affetti e la sua umanità, da un lato, e la "ragion di Stato" della Chiesa Argentina, dall' altro. E qui si arriva al dialogo più duro.

Stran ieri?

La strana Chiesa tedesca.
Strana Chiesa, quella tedesca. La punta di lancia della battaglia per ammettere i divorziati-risposati all’eucaristia senza se e senza ma, pronta a accettare nelle fila dei suoi numerosissimi dipendenti anche persone che contraddicono in maniera plateale l’insegnamento della Chiesa in tema di matrimonio, omosessualità e sessualità. E ospita sul suo sito commenti che fatti da altri potrebbero essere giudicati un po' razzisti. 

Chi é più disgraziato?

Lasciano 14 milioni alla Caritas: prete li spende in viaggi e lusso

L'ingente eredità spesi in moto, vacanze e cene. Ha persino pagato un intervento di chirurgia estetica alle gambe

L'eredità da 14 milioni di euro sarebbe dovuta andare ai poveri e ai bisognosi.
Il dottor Franco Focherini, morto nel dicembre del 2014 ad Asiago, lo aveva messo nero su bianco: soldi, casa, titoli e contanti erano tutti destinati alla Caritas parrocchiale. Ma non è stato così. L'arciprete di una delle parrocchie di Legnaro, L.S., 57enne originario dell’Estense, li ha sperperati tutti in viaggi e lusso. E ora è indagato per appropriazione indebita.

Tu humiliásti sicut vulnerátum, supérbum (Psalmus 88)

PUTIN HA COLPITO GLI INTERESSI COMUNI DI TURCHIA E STATO ISLAMICO. LO DICE UNA DEPUTATA CRISTIANA SIRIANA

Putin ha colpito gli interessi comuni di Turchia e Stato islamico. Lo dice una deputata cristiana siriana



“L’Isis non è soltanto un gruppo armato ma un’ideologia capace di attraversare qualsiasi confine e di stringere patti con gli Stati. Prima di disintegrare con le bombe ha distrutto l’umanità di chi ne fa parte. E’ questo che dobbiamo comprendere se vogliamo sconfiggere il califfato. Il conflitto economico, mediatico e culturale è altrettanto importante di quello militare”. A parlare è Maria Saadeh, una leader cristiana siriana eletta nel Parlamento di Damasco.

Non ci resta che piangere..

Ecco il volto della chiesa bergogliana: il caso del vescovo di Padova

Si chiama monsignor Cipolla e perciò fa piangere. Le lacrime, infatti, sgorgano inevitabili ascoltando il vescovo di Padova parlare del presepe. Dice semplicemente: «Rinunciamoci». Proprio così: «Rinunciamoci». Mentre l’Italia si batte per difendere le proprie tradizioni, mentre i cittadini si stringono attorno alla mangiatoia di Gesù Bambino e persino molti non credenti riscoprono il valore di quella capanna che fa parte della nostra storia, ancor prima che della nostra fede, il monsignore di fresca nomina si prende il lusso di buttare tutto a mare. La capanna, la mangiatoia, San Giuseppe, Maria, il Bambinello. Tutti insieme in pattumiera per «salvare la fraternità, la pace e l’amicizia». Dal che si desume che ricordare la nascita di Gesù sarebbe un pericoloso attentato alla fraternità, alla pace e all’amicizia. Parola di vescovo, per quanto Cipolla.

I giubilei non hanno buona fama

Un giubileo a furor di popolo

Misericordia per tutti tranne che per la Chiesa gerarchica, troppo chiusa e arretrata per meritare il perdono dal papa. Ma intanto esplodono due casi giudiziari dall'esito incerto: il processo contro Vallejo Balda e Chaouqui e lo scontro con la corte suprema del Cile

di Sandro Magister


ROMA, 4 dicembre 2015 – Col giubileo inaugurato domenica scorsa nel cuore dell'Africa profonda, papa Francesco ha piegato uno strumento di antica devozione a un disegno tutto suo e nuovo.

I giubilei non hanno buona fama, fu proprio il mercato delle indulgenze a scandalizzare Lutero, eppure il papa le ha rimesse in auge per i vivi e per i defunti, a sconto delle pene del purgatorio. Nessuno può quindi accusarlo di abbandonare la tradizione.

Ma un conto è la forma, un altro la sostanza. Perché, di quella tradizione, Francesco tiene in vita una sola cosa: il perdono. Un perdono che è per tutti quelli che varcano la porta santa e si confessano e si comunicano. Solo che le porte sante sono dappertutto. Anche la porta della cella di un carcere lo può diventare, ha detto il papa, se appena si chiede a Dio misericordia.

E quindi il giubileo è la festa del popolo immenso dei peccatori perdonati. È questo popolo il vero protagonista dell'anno santo di Jorge Mario Bergoglio, non più la gerarchia che amministra e dispensa indulgenze dall'alto.

Anzi, è la gerarchia per prima che con questo papa finisce sul banco degli imputati. Una gerarchia zeppa di cuori induriti, senza misericordia, incapace di far posto a tavola ai divorziati risposati. È questo che Francesco ha rimproverato ai vescovi che aveva di fronte, quando ha chiuso il sinodo sulla famiglia dello scorso ottobre:

giovedì 3 dicembre 2015

Grande come un gigante



MISTERI DI SAN PIO

    Grande come un gigante, piccolo come uno gnomo: uno dei misteri di San Pio da Pietrelcina. Il compito della scienza è tentar di spiegare i fenomeni fisici, non stabilire aprioristicamente cosa è possibile e cosa impossibile
di Francesco Lamendola  


 La scienza moderna riposa sul mito della oggettività delle misurazioni, da cui discende l’altro mito, quello della riproducibilità dell’esperimento.
Una cosa, per la scienza moderna occidentale, o è bianca, o è nera; o è grande, o è piccola; anzi, la si può quantificare al millimetro o al milligrammo.
Ma che cosa succederebbe se questo dogma dovesse incrinarsi e svanire come nebbia al sole; se apparisse che le cose non hanno un volume, un peso, delle dimensioni precise, ma che esse variano a seconda delle circostanze in cui vengono percepite?

Mata immacolata?

UNA MATA HARI, UN MONSIGNOR GRAN LUSSO E SPIONI ALL'AMATRICIANA, IN UN SOLO CALDERONE

Il Vatileaks 2.0, cioè l'ultima fuga di notizie finanziarie dal Vaticano, si è svolto sinora all'insegna del celebre motto di Ennio Flaiano che parlava di una «situazione grave ma non seria».

Rifondatore e rifondatini

Il vuoto insostenibile delle idee del Rifondatore: note a margine di altre parole in libertà  

Alla fine possiamo solo  ammirare uno che ha  il coraggio di  negare l’evidenza anche con tanta convinzione e trasporto,  e che ha  la  forza morale necessaria per  mandare al macero, quasi sempre ad alta quota,  tutto il pregresso magistero della Chiesa,  anche in barba  ai meschini predecessori, insieme ai  dogmi della fede cattolica.

di Patrizia Fermani
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zzzzbrgrntrvstDopo i discorsi  sul diritto fognario, che hanno risentito un po’ della improvvisazione,  e delle emozioni del momento, Bergoglio in Africa ha affrontato anche due temi sui quali si è impegnato da tempo con molto studio e ai quali ha quindi potuto apportare i frutti di  una  più attenta riflessione. Anzitutto il tema   della radice della violenza, e poi quello  degli  effetti  del multiculturalismo. Al primo in particolare aveva già  dedicato  largo spazio in uno  scrigno di sapienza neocattolica qual è la  esortazione apostolica Evangelii Gaudium (V. ad es. i paragrafi 59 e 60).  Ma in Africa è tornato a sviscerarlo da par suo,  con intenso sforzo speculativo e con il  corredo di  un raro bagaglio culturale. E ha sintetizzato felicemente così il problema:  la povertà è la causa della violenza.

Ecco la contro Dottrina della vescova di Roma

Giubileo, la teologa: architrave Chiesa non è dottrina

Papa Francesco apre la Porta Santa della cattedrale di Bangui, in Centrafrica,
anticipando l'inaugurazione dell'Anno Santo della Misericordia - ANSA
"Il Papa ci invita a rimettere al centro del nostro sguardo l'esperienza della misericordia. Quella che abbiamo ricevuto, che Dio ha nei nostri confronti, e di conseguenza quella che siamo invitati a moltiplicare, come persone capaci di misericordia verso gli altri". Così, la teologa Stella Morra, docente alla Pontificia Università Gregoriana e al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo -  nella prima delle trasmissioni speciali di Radio Vaticana Italia per il Giubileo - riassume i motivi dell'Anno Santo straordinario della Misericordia, voluto da Papa Francesco. 

Peiora sequentur

Altro che crisi. Quella del matrimonio è una disfatta

nozze
"Dum Romae consulitur Saguntum expugnatur". Non risulta che qualche padre sinodale abbia citato Tito Livio, nelle tre settimane di discussione sulla famiglia. Ma quella celebre frase sarebbe stata più che mai appropriata. Perché mentre si attende con ansia il pronunciamento di papa Francesco sulla comunione ai divorziati risposati, il matrimonio sta correndo verso l'estinzione. E non solo dove la secolarizzazione ha fatto il deserto, ma anche in un paese universalmente definito familista e cattolico come l'Italia.
A richiamare la cruda realtà dei fatti è il fulminante articolo che segue. È uscito pochi giorni fa su "L'Osservatore Romano" e ne è autore un demografo italiano di prima grandezza, non cattolico. Assolutamente da leggere.

Demente(i) *cattolico di formazione professionale.

Chi non vuole il presepe e i canti natalizi non è amico dei bambini islamici, ma semplicemente nemico del Cristianesimo

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Un articolo di Ferdinando Camon sul Mattino di Padova del 2 dicembre 2015

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Si prepara un castigo?*

Il Sacco di Roma: un castigo misericordioso

(di Roberto de Mattei) La Chiesa vive un’epoca di sbandamento dottrinale e morale. Lo scisma è deflagrato in Germania, ma il Papa non sembra rendersi conto della portata del dramma. Un gruppo di cardinali e di vescovi propugna la necessità di un accordo con gli eretici. Come sempre accade nelle ore più gravi della storia, gli eventi si succedono con estrema rapidità. Domenica 5 maggio 1527, un esercito calato dalla Lombardia giunse sul Gianicolo.

Forza bigotti!

http://opportuneimportune.blogspot.it/2015/12/a-quando-lolio-di-ricino.htmlBergoglio piace. Il problema è il vento anti cristiano

mercoledì 2 dicembre 2015

Quis ut Deus?

Vladimir Putin: "Tu non sei Dio". La rabbia contro Tony Blair nel vecchio vertice


Capire chi oggi va considerato amico o nemico non è un esercizio facile, come conferma l'ex presidente della Commissione europea Romano Prodi che ripercorre alcuni momenti salienti dei primi anni 2000 per lo scenario internazionale. La grave crisi di oggi, tra il ritorno del terrorismo islamico in Occidente e l'avanzata dello Stato Islamico fino alle porte dell'Europa, affonda le sue radici nei tanti e madornali errori fatti nei decenni scorsi dai governi delle principali potenze mondiali.

La strada del Cielo

SIMBOLI DELLA STRADA DEL CIELO

    L’uomo medievale vive in un mondo di simboli che gli indicano la strada del Cielo. L’uomo medievale non assolutizza la vita umana: sa che essa è breve caduca effimera come le cose delle quali l’uomo potrebbe inorgoglirsi di Francesco Lamendola   


Come si fa a capire e gustare l’arte medievale, se non si cerca, in via preliminare, di deporre almeno i più marchiani, i più rumorosi pregiudizi della cultura moderna, a cominciare dal pregiudizio razionalistico e da quello positivistico, insomma se non ci si sforza di spogliarsi dell’io, e di quella forma particolarmente rozza e narcisista dell’io che è l’io dell’uomo contemporaneo, talmente presuntuoso da identificarsi con l’Io assoluto (come nella filosofia dell’idealismo) e non si ha l’umiltà di lasciare che l’anima medievale ci si riveli direttamente, senza filtri e pregiudizi ideologici, nella sua immediatezza, che pur non è certamente una immediatezza “ingenua” (come taluno, incautamente, potrebbe pensare), ma, al contrario, quanto mai raffinata ed elaborata sul piano concettuale?

Chi perde e chi vince

PADRE GEMELLI E SAN PIO 

    L’arroganza scientista di padre Gemelli e la lunga tribolazione di San Pio da Pietrelcina. Gemelli era stato un fanatico ammiratore del Positivismo un acceso anticlericale e un fervente socialista di Francesco Lamendola  




Nel 1920 la fama di Padre Pio da Pietrelcina, al secolo Francesco Forgione, aveva già cominciato a spandersi per tutta l’Italia, l’Europa e il mondo.
Nel marzo del 1920, in veste privata ma, in realtà, su richiesta del papa Benedetto XV, si era presentato a San Giovanni Rotondo l’arcivescovo di Simla, in India, monsignor A. E. J. Kenealy, noto per la sua diffidenza verso i fenomeni mistici e per la sua adesione ai fatti scientificamente provati. Ebbene, al termine della sua visita e del colloquio avuto con Padre Pio, nel corso del quale poté anche osservare le mani stigmatizzate del cappuccino, egli riferì testualmente: «Sono venuto, ho visto e sono stato vinto.»