ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 16 maggio 2016

Cosa pensare di quei pastori che non difendono più il gregge?

LA FAMIGLIA SOTTO ATTACCO

La famiglia è sotto attacco, e chi dovrebbe difenderla nega il pericolo. L’attacco viene da tutte le direzioni: sociali, culturali, economiche, politiche; ed è stato preparato da lontano con cura, meticolosamente 
di Franceco Lamendola  

  
La famiglia è sotto attacco.
L’attacco viene da tutte le direzioni: sociali, culturali, economiche, politiche; ed è stato preparato da lontano, con cura, meticolosamente. Avendo incontrato una resistenza sempre più debole e incerta, negli ultimi tempi l’attacco si è fatto sempre più irruente, distruttivo, come a voler scardinare le ultime difese e smantellare ciò che ancora resta in piedi.
L’attacco non è casuale; fa parte di un disegno: e i veri artefici di esso non sono, necessariamente, quelli che appaiono.

Gesù, da primo socialista a primo terrorista?

Papa Francesco: "Riflettiamo sui nostri errori. Si può convivere con l'islam"

Il Papa ammette: "L'idea di conquista è inerente all'anima dell'islam". Ma puntualizza: "La stessa idea di conquista c'è nel Vangelo di Matteo"
"Di fronte all'attuale terrorismo islamista, bisognerebbe interrogarsi sulla maniera in cui si è esportato un modello di democrazia troppo occidentale in paesi dove c'era un potere forte, come in Iraq.









O in Libia, con una struttura tribale". Al quotidiano cattolico francese La Croixpapa Francesco non lesina certo le critiche all'Occidente: "Non si può andare avanti senza tenere conto di questa cultura. Come diceva un libico un po' di tempo fa: 'Prima avevamo Gheddafi, ora ne abbiamo 50'".

Che differenza con El Papa!

Il sangue siriano è sulle tue mani, Europa. E “Francesco”?


Parole chiare e taglienti

Monsignor Antonio Livi: “La Amoris Laetitia mette a rischio la dottrina sull’indissolubilità del matrimonio”  

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Il noto teologo professor Monsignor Antonio Livi, curatore dell’ autorevole sito Fides et Ratio, “ demolisce” l’esortazione apostolica post-sinodale Amoris Laetitia di Papa Francesco con parole chiare e taglienti. Ma lasciamo parlare lui.

La croce interpretativa

Francesco: "Io posso dire: sì. Punto"


È così che il papa ha risposto alla domanda se è cambiato qualcosa rispetto alla disciplina precedente sulla comunione ai divorziati risposati. Un teologo domenicano spiega qual è questa novità. Ma come sarà messa in pratica?

di Sandro Magister


ROMA, 16 maggio 2016 – A distanza di quasi due settimane, non una sola riga è ancora apparsa su "L'Osservatore Romano" riguardo al monumentale discorso pronunciato dal cardinale Gerhard L. Müller il 4 maggio a Oviedo per una retta interpretazione dell'esortazione postsinodale:

> Esercizi di lettura. La "Amoris laetitia" del cardinale Müller

Mentre viceversa quasi ogni giorno trovano inutile spazio sul giornale della Santa Sede i panegirici dell'uno o dall'altro cardinale o vescovo in lode del documento papale.

Eppure Müller è il prefetto della congregazione per la dottrina della fede. E in quel suo discorso non fa che esercitare al meglio il suo ruolo di "strutturazione teologica" del magistero di Francesco, cioè di "collaborazione attiva al ministero proprio del papa", a beneficio del "popolo di Dio" tutto.

Quello che segue è un altro intervento che si muove nella stessa linea di lettura, puntuale e costruttiva, della "Amoris laetitia", e in particolare di quella sua piccola nota a piè di pagina che ne è diventata la croce interpretativa.

È la nota 351, salutata dai progressisti come l'apriti Sesamo della comunione ai divorziati risposati, ma in realtà non così assertiva come essi pretendono.

La nota va in coda a questo passaggio del paragrafo 305 dell'esortazione:

"A causa dei condizionamenti o dei fattori attenuanti, è possibile che, entro una situazione oggettiva di peccato – che non sia soggettivamente colpevole o che non lo sia in modo pieno – si possa vivere in grazia di Dio, si possa amare, e si possa anche crescere nella vita di grazia e di carità, ricevendo a tale scopo l’aiuto della Chiesa".

‘Un cattivo concilio e una cattiva messa’!!


Fatima, BXVI: non tutto svelato il Segreto...
L’allora cardinale Joseph Ratzinger nel 2000 avrebbe confidato a uno suo amico personale, il professore di teologia tedesco Ingo Dollinger, che esiste realmente una parte non pubblicata del Terzo Segreto di Fatima.


Animaltheologus & c.

Il teologo degli animali: vi spiego il paradosso del Papa
Paolo De Benedetti: «Parla a chi rifiuta una comunione con tutto ciò che ha vita»
Gian Guido Vecchi 
Che ne dice, professore?
«Sono pienamente d’accordo con Francesco, è chiaro. Il paradosso, in questo caso, si vede nel rifiuto che la coscienza oppone alla chiamata di comunione, di affetto e di sensibilità tra tutto ciò che ha la vita, uomo, animale o albero».
Il grande teologo e biblista Paolo De Benedetti, classe 1927, pensatore della «teologia degli animali» («Lo stesso Messia sofferente appare negli occhi di un cane che muore»), risponde dalla sua casa di Asti. Padre ebreo, madre cattolica, si è definito ironicamente «marrano» e ha insegnato Giudaismo nella Facoltà teologica di Milano.

domenica 15 maggio 2016

Con Francesco nulla sarà più come prima”.



Quando un Pontefice piace alla massoneria- le idee dei fratelli per la distruzione della vera dottrina Cattolica


Pochi ricorderanno le incredibili parole con cui il Gran Maestro del Grande Oriente d’ItaliaGustavo Raffi accolse l’elezione al soglio pontificio di Jorge Mario Bergoglio, le riporto per spolverare le memorie:
“Con Papa Francesco nulla sarà più come prima. Chiara la scelta di fraternità per una Chiesa del dialogo, non contaminata dalle logiche e dalle tentazioni del potere temporale. Uomo dei poveri e lontano dalla Curia. Fraternità e voglia di dialogo le sue prime parole concrete: forse nella Chiesa nulla sarà più come prima. Il nostro auspicio è che il pontificato di Francesco, il Papa che ‘viene dalla fine del mondo’ possa segnare il ritorno della Chiesa-Parola rispetto alla Chiesa-istituzione, promuovendo un confronto aperto con il mondo contemporaneo, con credenti e non, secondo la primavera del Vaticano II. Il gesuita che è vicino agli ultimi della storia – prosegue Raffi – ha la grande occasione per mostrare al mondo il volto di una Chiesa che deve recuperare l’annuncio di una nuova umanità, non il peso di un’istituzione che si arrocca a difesa dei propri privilegi. Bergoglio conosce la vita reale e ricorderà la lezione di uno dei suoi teologi di riferimento, Romano Guardini, per il quale non si può staccare la verità dall’amore. La semplice croce che ha indossato sulla veste bianca – conclude il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – lascia sperare che una Chiesa del popolo ritrovi la capacità di dialogare con tutti gli uomini di buona volontà e con la Massoneria che, come insegna l’esperienza dell’America Latina, lavora per il bene e il progresso dell’umanità, avendo come riferimenti Bolivar, Allende e José Martí, solo per citarne alcuni. E’ questa la ‘fumata bianca’ che aspettiamo dalla Chiesa del nostro tempo”[1].

Il Gran Maestro Gustavo Raffi con Emma Bonino
Il Gran Maestro Gustavo Raffi con Emma Bonino

Qual è l'essenza della Pentecoste?

La potenza dello Spirito Santo e del Rosario contro satana: testimonianza di Padre Pio

Domenica di Pentecoste, 15 Maggio/ 2016   
Padre Pio: "La Madonna non mi ha mai rifiutato una grazia,
chiesta attraverso la recita del rosario.Con questa si vincono
le battaglie"
di Rocco Carbone e Sergio Basile / Sete di Giustizia
Potenza dello Spirito Santo e del Santo Rosario contro satana – Testimonianza di Padre Pio
 Premessa – La potenza dello Spirito Santo                                                    
Chieti, Catanzaro  – di Rocco Carbone e Sergio Basile / Sete di Giustizia – Qual è l'essenza della Pentecoste? L'immagine delle lingue di fuoco che si posano sulla testa degli apostoli dapprima timorosi e poi, d'improvviso, carichi di forza, uniti e pronti a sfidare l'impero e i giudei per evangelizzare e manifestare al mondo la Verità (che Gesù Cristo è il Vero Dio morto e Risorto) è l'immagine dello Spirito Santo che si contrappone allo spirito umano. Solo chi crede nel Dio Trinitario, tuttavia, è capace di credere in Cristo, nello Spirito Santo e nel Padre.

Pettine e nodi

Omosessualità, è questo il vero nodo
Se non si mette a tema l’omosessualità, poco si capisce delle diverse posizioni – anche tra cattolici – sulle unioni civili. O meglio: si deve dire con chiarezza se si ritiene che l’omosessualità sia una tendenza contro natura oppure una delle possibili variabili della sessualità umana. L’equivoco cattolico nasce proprio da qui.

Il simbolico linguaggio dei gesti.

Diaconato femminile ? un’altra picconata di Bergoglio contro i sacramenti

(di Antonio Socci su “Libero”, 13 maggio 2016) In una recente conferenza in Spagna, il card. Gerhard Müller, custode della dottrina cattolica, cercando di mettere una toppa sulle esplosive trovate eterodosse dell’ “Amoris laetitia” di Bergoglio, ha affermato che nessun papa può cambiare la dottrina sui sacramenti istituiti da Cristo.

Questa guerra progettata dal diavolo

Arcivescovo maronita di Aleppo: "Ai politici europei dico: se avete un po' d'umanità non rinnovate le sanzioni alla Siria"

Arcivescovo maronita di Aleppo: Ai politici europei dico: se avete un po' d'umanità non rinnovate le sanzioni alla Siria

Mons. Joseph TOBJI: "...si è taciuto, perché i sistemi dell'informazione mondiale sanno, però nascondono quì, e amplificano lì... Perché? Semplice: sono COMPLICI".


di Alessandro Bianchi
Avete ascoltato tanti "servizi" di telegiornali e letto tanti "editoriali" sulla guerra in Siria in questi giorni. A parlare e scrivere non era mai nessuno dal paese direttamente.

Come Antidiplomatico abbiamo intervistato Joseph Tobji, Arcivescovo Maronita di Aleppo, città massacrata da anni di assedio e massacri. Una testimonianza diretta e autorevole. 

Intervista a Joseph TOBJI,  Arcivescovo Maronita di Aleppo. 

Assist per bruciare dove..?



1. IL PAPA APRE AL DIACONATO PER LE DONNE E I CATTO-CONSERVATORI PERDONO LE STAFFE
2. SOCCI IMPAZZISCE: “CONTRO I SACRAMENTI SI E’ SCATENATA L’OPERA DEMOLITRICE DI BERGOGLIO, CHE RISCHIA DI FAR AFFONDARE LA CHIESA. QUAL È IL SENSO DI QUESTA NUOVA ‘APERTURA’? BERGOGLIO VUOLE OMOLOGARE LA CHIESA AL MONDO, DILUENDOLA NELL'IDEOLOGIA DOMINANTE. MA I FATTI DIMOSTRANO CHE NON SERVE: È SOLO UN SUICIDIO”
3. “NON VUOLE OSTACOLARE I POTERI DOMINANTI. PER QUESTO BERGOGLIO HA MALTRATTATO IL FAMILY DAY. PREFERISCE LE BATTAGLIE "POLITICALLY CORRECT": IMMIGRATI, ECOLOGIA, ECUMENISMO. CON BENEDETTO XIV NESSUNO AVREBBE APPROVATO LE UNIONI GAY...”
4. JENA: “ADESSO VOGLIAMO IL MATRIMONIO TRA PRETI E DIACONE, O ALMENO UN’UNIONE CIVILE”

http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/papa-apre-diaconato-donne-catto-conservatori-perdono-124622.htmDiaconesse, Ravasi e Kasper bruciano letappeDopo le dichiarazioni di Papa Francesco sulla possibilità di riunire una commissione per lo studio del ruolo delle diaconesse nella Chiesa dei primi secoli, i cardinali Ravasi e Kasper sembrano andare già oltre gli studi che questa potrebbe fare, portando verso una conclusione che nella sostanza va ben al di là di quelle che emergono essere le funzioni delle diaconesse dei primi secoli.Papa Francesco raccoglie l’assist di una superiora generale ed appare possibilista circa una riscoperta del diaconato femminile secondo quanto era nella chiesa primitiva. Probabilmente, l’intento di Bergoglio è quello di rilanciare la vita consacrata femminile che appare ai suoi occhi un po’ stantia e persino deprimente: «troppe donne consacrate sono “donnette” piuttosto che persone coinvolte nel ministero del servizio. La vita consacrata è un cammino di povertà, non un suicidio». Ma il futuro sembra, invece, aprire prospettive più gratificanti; auspica, infatti, «che le donne entrino nel processo decisionale, anche che possano guidare un ufficio in Vaticano». 

Un ordine rovesciato

ROVESCIATO L'ORDINE DI DIO ?

    Anche il mondo è κόσμος, ordine: ma un ordine rovesciato rispetto a quello voluto da Dio. Oggi siamo al “disordine costituito” in cui il cristiano non può essere in pace con il mondo perché non si può dialogare con il Diavolo di Francesco Lamendola  


Il cristiano di oggi, allorché, leggendo il Vangelo di Giovanni, s’imbatte con frequenza nella parola mondo, con un significato palesemente e totalmente negativo, come a designare la negazione del regno di Dio, avrà forse qualche difficoltà, specie se è un cattolico devotamente “illuminato”, progressista e politically correct, a conciliare la durezza di tale espressione con tutto ciò che, dopo il Concilio Vaticano II, tanti teologi, vescovi e scrittori cattolici hanno detto a proposito del mondo, qualificandolo in senso senz’altro positivo o, in ogni caso, come una realtà bella e gioiosa, meritevole di stima e di attenzione, e con la quale è indispensabile un dialogo, come si dice, “franco ed aperto”.

Moderno fa rima con inferno..

Hybris in misericordia  Il modernismo e la Verità
È di per sé noto che la verità non respinge l’errore a intermittenza, vale a dire a volte sì e a volte no, ma che lo respinge sempre. Ergo è di per sé noto che la verità è verità da sempre e per sempre, cioè eternamente. Di conseguenza la verità sta salda e non muta; ciò che muta, cambia e diviene è, invece, l’ opinione umana.
 Il modernismo è solito avanzare l’obiezione che la verità non può calare dall’alto per essere imposta all’uomo. E, insistendo sulla Incarnazione della verità in Nostro Signore, insegna che la verità non è un concetto arido e astratto ma una Persona concreta, reale, come se l’Incarnazione avesse tolto alla verità il suo valore assoluto in luogo di confermarlo.

sabato 14 maggio 2016

Le poste vaticane hanno smarrito la busta?

Il terzo segreto di Fatima: cosa potrebbe esserci nella famosa busta "da aprire non prima del 1960" ?


Da un blog autenticamente cattolico prendiamo, come abbiamo fatto in altre occasioni, una seria riflessione di un arguto e devoto teologo.

Spesso si parla dei segreti di Fatima, specialmente del terzo, ipotizzando che una parte sia stata tenuta nascosta.
 
La situazione in cui versa la Chiesa (in effetti, dopo un'esortazione di trecento pagine non priva di contraddizioni in sé e con il magistero e la dottrina, una sola voce critica su 5000+200 è davvero indice di scarsissima parresia) tenta non pochi (zizzanieri e non) alla curiosità su ciò che potrebbe esserci nella famosa busta da aprire non prima del 1960...

 

Un fiume in piena

Fatima: profezia di una crisi annunciata e promessa di un trionfo atteso

Quasi un secolo è trascorso dal grande evento di Fatima in cui la Madonna, messaggera di Dio, apparve alla piccolezza di tre pastorelli per dare un grande messaggio e per offrire la sua materna intercessione ad una umanità travagliata dal peccato e sempre più narcotizzata dall’ insinuante secolarizzazione.
Maria Santissima è la Regina del regno atteso, previsto secondo la sua promessa, ed imprevisto secondo tempi e modalità; speranza di un nuovo millennio per i figli della luce, la schiera militante del popolo di Dio, mosso dallo Spirito Santo nei marosi dell’agitazione e del disordine, in direzione del porto sicuro descritto nel sogno di san Giovanni Bosco, ad indicare le due colonne di salvezza, l’Eucarestia e la Vergine Maria.

E’ ancora così?

Domande amare di un vecchio cattolico 

… la Messa, non più “sacrificio”, diventa “assemblea”, incontro di popolo soltanto, e Nostro Signore? Pare che di questi tempi non sia più al primo posto, perché sostituito dall’io, l’io della vanità e della superbia…di Giovanni Lugaresi

E’ difficile, almeno per chi ha mente e cuore, non diciamo cristiani, ma umani, ergo… raziocinanti, capire e quindi accettare certi comportamenti, certe situazioni.
Allora, incominciamo con alcuni quesiti.
La Messa era al centro della vita cristiana: messa con tutto quel che ne discende. E’ ancora così?
Al centro della Messa non c’era il sacerdote; c’era Nostro Signore.
E’ ancora così?


Salvate il soldato Livio..!

Papa Bergoglio : Le Roi s'amuse !


Ho ascoltato oggi P.Livio Fanzaga  commentare assai ironicamente su Radio Maria  la notizia del giorno cioè "l'apertura del Papa alle donne-diacono - o come ha prontamente suggerito la Presidente della Camera Laura Boldrini diacona o al plurale diacone ( v.Ansa di poco fa)".  Sull'esattezza lessicale deciderà cin pronunciamento infallibile  la prestigiosa Accademia della Crusca...

Mi sono chiesto se la "domanda" della suorina al Papa sull'argomento fosse stato il frutto della "semina martiniana" oppure il risultato della "geniale", illuminata "regia fernandez-iana". 

Mi fatto tenerezza sentire povero spennacchiato P.Livio  nel suo accorato tentativo  di  "salvare", ancora una volta, Papa Francesco dalle grinfie  di Jorge Mario Bergoglio.
  

Amoris fubizia?

L’Amoris Laetitia come nuova inculturazione (terza e ultima parte) 

La bestemmia contro Dio è formalizzata e pubblicata, dopo che la Sua legge è stata da tempo disattivata con l’arma impropria della  misericordia, buona per fare piazza pulita di verità e giudizio, di legge morale e principio di creazione, di tutto quello che da sempre è al servizio dell’uomo.
di Patrizia Fermani
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zzzzpffrAbbiamo chiuso la seconda parte di questo studio sulla AL con la frase: “Seguono pagine di moralismo vario che assume spesso sfumature di involontaria comicità”. Vediamole, partendo n. 78) in cui si raccomanda la cura pastorale verso quelli che convivono, in quanto “emarginati”.  Sulla emarginazione di costoro si tornerà infatti al n. 212, quando verrà approfondito il tema cruciale,  già affrontato dal Sinodo, del prezzo dei festeggiamenti nuziali che impedisce alle coppie di fatto di diventare coppie di diritto. L’ emarginazione,  colpisce come è noto anche le convivenze “alternative” in stile Charasma, alle quali tuttavia pare non mancare almeno la dovuta cura pastorale vaticana.
In mezzo ad una  lunga fornitura di norme di buona educazione ad usum delphini, si possono ora trovare  profonde riflessioni sull’amore come quella del n.101, che citiamo a campione: “per amare gli altri occorre amare se stessi”, pensiero vintage di moda già ai tempi del ginnasio, e che fa il paio con l’altra del 107: “per perdonare gli altri dobbiamo perdonare noi stessi”.

La giudaizzazione della Chiesa


                                           Paradiso in terra?
 Così l’ebreo Lenin designava lo scopo del suo progetto sanguinario. La massoneria persegue, a suo dire, la pace universale, che in realtà nasconde l’egemonia globale di Israele. La raccolta di testi su cui si formano tutti i rabbini, il Talmud, gronda di bestemmie contro Cristo, maledizioni contro i cristiani e incitamenti a conseguire il dominio del mondo secondo una lettura distorta e faziosa della Bibbia. L’instaurazione del “paradiso in terra”, ovverossia del nuovo ordine mondiale, comporta necessariamente l’eliminazione del cristianesimo e dei cristiani. In Medio Oriente il programma è già a buon punto, eseguito dai cosiddetti terroristi islamici creati dal Mossad; da noi, per ora, si sono limitati alla perversione della fede e dei costumi, che di fatto distrugge dall’interno la religione cattolica, pur lasciandone in piedi le strutture esterne. Cominceranno, tra poco, anche a eliminarci fisicamente?

Non lo dico, ma lo faccio..



Francesco e le “diaconesse”? Un film già visto

Ci risiamo. Le cronache di questo pontificato non fanno passare giorno senza che si parli delle “idee stravaganti” di Papa Francesco. Tuttavia è bene precisare che ad essere stravaganti, molto spesso, non sono le idee del Papa, ma ciò che i Media gli attribuiscono, ciò che essi filtrano e fanno arrivare alle orecchie delle persone le quali, poi, svogliate e pigre ad andare alla fonte della notizia originaria, si fermano a commentare, spesso con compiacimento, proprio ciò che il Papa non ha affatto detto.


«Non vi lascerò orfani»


                                                       Sabbato in Vigilia Pentecostes 
                                                           Ad Matutinum

Lettura 1
Incomincia la Lettera cattolica dell'Apostolo san Giuda
Giuda 1:1-4
1 Giuda, servo di Gesù Cristo e fratello di Giacomo, a quelli che sono amati da Dio Padre, conservati e chiamati in Gesù Cristo.
2 La misericordia, la pace e la carità abbondi in voi.
3 Carissimi, mentre ponevo ogni sollecitudine per scrivervi sulla comune vostra salute, sono stato costretto a scrivervi per esortarvi a combattere per la fede che fu già insegnata ai cristiani.
4 Perché si sono intrusi certi uomini empi, per i quali già da tempo è stata scritta questa condanna, i quali convertono in lascivia la grazia del nostro Dio, e rinnegano il solo Dominatore e Signor nostro Gesù Cristo.

venerdì 13 maggio 2016

Fino a quando Dio tollererà tutto questo?

La società stretta nella morsa della tenaglia dei politici massoni e del clero di Giuda...ma abbiamo la Madonna!

Sta andando tutto a ramengo, con una velocità impressionante. Il mondo occidentale sta arrivando al capolinea: leggi perverse e la costruzione di una società senza Dio non lasciano scampo. Gesù Cristo è stato condannato a morte, ancora una volta. La politica (massonica) non Lo riconosce e, dramma dei drammi, la falsa Chiesa nata dal Concilio Vaticano II Lo ha tradito facendosi serva del mondo e dunque del demonio, che è principe del mondo.
Il diavolo regna per mezzo di politici dal cuore corrotto, uomini senza scrupoli, senz'anima e senza coscienza; il demonio distrugge la Verità per mezzo di sacerdoti privi di Fede, uomini consacrati che si sono fatti Giuda assumendo i panni di falsi pastori. Tremenda realtà.
Una moltitudine di persone vuole vivere senza Dio, diciamolo chiaramente. La maggioranza di chi si di dice cattolico oggi, in realtà, non lo è più. Chi ha perso la ragione, chi la Fede, chi tutte e due.
Il Creatore è oltraggiato di continuo da un mondo che non vuole riconoscerLo e che persino Gli ha voltato le spalle (come nella Messa riformata).

Al suo posto, né ora, né mai!

LA METAMORFOSI DELLA CHIESA

    A chi vuol cambiare la Chiesa manca l’essenziale: un briciolo di carità cristiana. Coloro che fanno parte della Chiesa dal papa sino all’ultimo fedele sono lì per custodirla non per cambiarla il concetto stesso di cambiarla è aberrante 
di F.Lamendola  



Per capire un fenomeno storico, per comprenderlo sino in fondo, non è sufficiente studiarlo sulla base dei documenti; bisogna inserire quei documenti nello spirito vivo dell’epoca, nel contesto storico e culturale di cui furono parte, nella dimensione spirituale di cui sono stati espressione; altrimenti, si rischia di fare non storia, ma entomologia: di prendere i fatti, anestetizzati e devitalizzati, e di collocarli in bella mostra, come campioni allineati in fila, uno accanto all’altro. Meglio ancora se, di quei fatti, si è stati, in qualche modo, testimoni (ma non parte in causa), purché siano passati molti anni, abbastanza da smorzare le passioni, senza però cancellare l’impressione complessiva che se ne è ricevuta.
Sono ormai trascorsi più di cinquant’anni da quando si concluse il Concilio Vaticano II; e mezzo secolo è appunto un tempo abbastanza lungo da smorzare le passioni vive del momento, non però sufficiente a cancellare i ricordi e da rendere quel fatto interamente estraneo; meglio ancora, non sufficiente ad estinguere, nella memoria di chi c’era (e sia pure bambino), una chiara impressione della atmosfera complessiva di quel tempo, né il ricordo, che anzi è ben vivo, di come i vescovi, i preti, le suore, i fedeli, gli adulti praticanti rispetto ai loro figli, vivevano il loro essere cattolici, di come percepivano il fatto di essere credenti, di come lo esprimevano, di come lo testimoniavano, non solo nelle occasioni solenni (celebrazione dei sacramenti, nascite, morti, ricorrenze particolari), ma anche e soprattutto nella dimensione della vita quotidiana.